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Visualizza Versione Completa : Falso allarme



Padania Sovrana
09-07-02, 12:14
LEGA NORD.

«C´è una bomba nella vostra sede». La telefonata è arrivata, ieri, in via Poggio 23, nel quartier generale della Lega Nord del Piemonte. Per fortuna, ha detto il segretario Roberto Cota, si è trattato di un falso allarme, visto che gli artificieri non hanno trovato nulla. «Ma certo - ha aggiunto Cota - il segnale è preoccupante».

Il Patriota
09-07-02, 12:59
ROMA - Uomini che lavorano nell’ombra, dietro i riflettori della politica. Esperti, professori, che prestano i propri studi come consulenti del governo. Potrebbe essere il ritratto di Massimo D’Antona o di Marco Biagi. E in un certo senso lo è. E’ l’identikit elaborato dal Cesis, il Comitato di coordinamento dei servizi segreti, dei potenziali bersagli del nuovo terrorismo politico di estrema sinistra. La relazione semestrale, 60 pagine, è stata consegnata al Comitato parlamentare di controllo sui servizi, come riporta Il Messaggero. Al suo interno, tra i possibili obiettivi della nuove Br, vengono citati anche gli esponenti della Lega.

Sono comunque ancora una volta soprattutto gli esperti di economia del lavoro gli obiettivi delle Brigate rosse: per la loro funzione, ma anche perché sono facili bersagli: poco protetti, spesso senza scorta. Colpirli, spiega la relazione, per le Br potrebbe significare ottenere “il massimo risultato con il minimo sforzo”.

A destare allarme c’è inoltre la possibilità che gruppi minori e in qualche modo "vicini" alle Br, come i Nipr (i Nuclei di iniziativa proletaria rivoluzionaria) o gli Nta (Nuclei territoriali antimperialisti) compiano un “salto di qualità” per accreditarsi nei confronti delle Brigate rosse. I loro bersagli, secondo la relazione del Cesis, potrebbero essere scelti anche nel fronte federalista, appunto tra gli uomini della Lega.

Intorno alle Br e a questi altri gruppi, già clandestini, secondo il Cesis, si andrebbero rafforzando le “sacche di simpatie” nel mondo dell’antagonismo sociale. C’è il rischio insomma che la lotta armata affascini gruppi come i Carc, i Cpc o Linearossa. Ma il Cesis non esclude perfino un filo possibile con i gruppi più radicali del mondo No Global, al cui interno, “dopo il G8, si è registrata una spaccatura tra la componente moderata e l’area radicale”. Il riferimento è ad autonomi, anarco-insurrezionalisti, Black-bloc, squatter. Ma non si escludono nemmeno Tute bianche e centri sociali.

Intanto in Parlamento arriva il rapporto sulla mancata scorta a Marco Biagi. Il rapporto del capo di gabinetto del Viminale, Roberto Sorge evidenzia nelle scelte della prefettura e nella questura di Bologna le responsabilità maggiori nell’abbandono di Marco Biagi. Né il prefetto Jovino, né il questore Augenio avrebbero prestato la dovuta attenzione all’allarme già lanciato precedentemente dalla relazione del Cesis che indicava in figure come quella del professore possibili e concreti obiettivi delle Brigate Rosse. Il tutto mentre proprio sulla fuga di notizie che ha portato questi stralci del rapporto a essere pubblicati sulla stampa stanno indagando i pm di Bologna . Che a loro volta compariranno oggi davanti al Csm, che indaga invece sulle carenze di organico che avrebbero intralciato il loro lavoro nell'inchiesta sull'omicidio dell'economista.