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carbonass
09-07-02, 23:58
Martedì, 9 Luglio 2002



PADOVA Il direttore di Serenissima Televisione riceve la telefonata di una donna che dice di essere delusa dal leader della Lega e che perciò si è imbottita di farmaci
Le "crolla" Bossi, tenta il suicidio, salvata dalla tv
L’emittente inizia a lanciare appelli disperati, la signora viene rintracciata a Monfalcone. Raggiunta appena in tempo

Padova
NOSTRA REDAZIONE

«Ho visto gli occhi di Bossi, alcuni giorni fa, a un convegno. E lì ho capito che Bossi, il mio mito, non era più lo stesso. Ed allora ho anche capito che non vale più la pena vivere». Il tranquillo e posato Vito Monaco, direttore di Serenissima Televisione di Padova,356 mila spettatori al giorno-medio, dati Auditel, insegnante di latino in pensione e prestato al giornalismo, riceve la telefonata della signora Clelia "da Monfalcone" durante la diretta del mattino, alle 6 e 18. Monaco ha un sussulto, capisce che Clelia non sta scherzando, e capisce anche che una giornata di routine televisiva dell'emittenza locale, quella che arriva fino ai più lontani cascinali del Nordest, si sta per trasformare in un dramma via etere, anzi via "ibrido". L'"ibrido", nel liguaggio televisivo, è quell'aggeggio che permette di mandare in studio le telefonate degli spettatori, e che tv come Serenissima, che vivono un rapporto simbiotico, quasi casalingo, con il proprio pubblico, utilizzano a man bassa. Alle 8 e 45 la signora Clelia "da Monfalcone" chiama di nuovo, questa volta fuori onda: «Neanche mio marito potrà salvarmi ora. Nenche lei potrà salvarmi, dottor Monaco, neppure Serenissima Televisione, la tv a cui ho sempre voluto bene...». Il povero Vito Monaco è sempre più costernato,capisce che la signora ha preso qualcosa, forse dei barbiturici. Con la fronte imperlata di sudore piomba in studio, strappa il microfono all'ancora più costernato collega Gianluca Versace, e si mette a lanciare appelli disperati. Via etere mobilita mezzo mondo: cerca di lanciare nmessaggi a Clelia, dà disposizioni alla segretaria Elena per chiamare i carabinieri, manda messaggi a mezza Monfalcone perchè qualcuno faccia qualcosa. «Clelia, abbiamo bisogno del tuo apporto, non lo fare - e poi, ai carabinieri - Sfondate la porta, sbrigatevi, è inutile che le telefoniate per controllare, dovete agire immediatamente...». Insomma, in mattinata i militari riescono a intervenire, e a sventare un proposito veramente suicida. Per fortuna alla TV conoscono praticamente gli spettatori uno ad uno. La signora Clelia l'avevano incontrata in una delle mega cene che l'emittente organizza per il suo pubblico, in questo caso ad Aquileia. Una leghista dura e pura, tanto che per propagandare le sue ferree idee ha addirittura regalato ai giornalisti un foulard con il "sole delle alpi", come è accaduto a Giuliana Lucca, un'altra anchorwoman dell'emittente. Insomma, una follia dettata, secondo la donna, dal "ritorno" di Bossi dalla sfera del mito alla più quotidiana sfera degli esseri umani. Troppo per una fedelissima come lei. L'"eroico Monaco", emulo del gesto sanremese di Pippo Baudo, può ritornare tranquillo alla sua occupazione e alle sue numerose fans, che gli autorizzano qualche piccola vanità,come per la declinazione delle generalità anagrafiche: «Ho cinquantasette anni, però non scrivetelo sul giornale»

Angelo Cimarosti

pensiero
10-07-02, 00:20
Originally posted by carbonass
Martedì, 9 Luglio 2002



PADOVA Il direttore di Serenissima Televisione riceve la telefonata di una donna che dice di essere delusa dal leader della Lega e che perciò si è imbottita di farmaci
Le "crolla" Bossi, tenta il suicidio, salvata dalla tv
L’emittente inizia a lanciare appelli disperati, la signora viene rintracciata a Monfalcone. Raggiunta appena in tempo

Padova
NOSTRA REDAZIONE

«Ho visto gli occhi di Bossi, alcuni giorni fa, a un convegno. E lì ho capito che Bossi, il mio mito, non era più lo stesso. Ed allora ho anche capito che non vale più la pena vivere». Il tranquillo e posato Vito Monaco, direttore di Serenissima Televisione di Padova,356 mila spettatori al giorno-medio, dati Auditel, insegnante di latino in pensione e prestato al giornalismo, riceve la telefonata della signora Clelia "da Monfalcone" durante la diretta del mattino, alle 6 e 18. Monaco ha un sussulto, capisce che Clelia non sta scherzando, e capisce anche che una giornata di routine televisiva dell'emittenza locale, quella che arriva fino ai più lontani cascinali del Nordest, si sta per trasformare in un dramma via etere, anzi via "ibrido". L'"ibrido", nel liguaggio televisivo, è quell'aggeggio che permette di mandare in studio le telefonate degli spettatori, e che tv come Serenissima, che vivono un rapporto simbiotico, quasi casalingo, con il proprio pubblico, utilizzano a man bassa. Alle 8 e 45 la signora Clelia "da Monfalcone" chiama di nuovo, questa volta fuori onda: «Neanche mio marito potrà salvarmi ora. Nenche lei potrà salvarmi, dottor Monaco, neppure Serenissima Televisione, la tv a cui ho sempre voluto bene...». Il povero Vito Monaco è sempre più costernato,capisce che la signora ha preso qualcosa, forse dei barbiturici. Con la fronte imperlata di sudore piomba in studio, strappa il microfono all'ancora più costernato collega Gianluca Versace, e si mette a lanciare appelli disperati. Via etere mobilita mezzo mondo: cerca di lanciare nmessaggi a Clelia, dà disposizioni alla segretaria Elena per chiamare i carabinieri, manda messaggi a mezza Monfalcone perchè qualcuno faccia qualcosa. «Clelia, abbiamo bisogno del tuo apporto, non lo fare - e poi, ai carabinieri - Sfondate la porta, sbrigatevi, è inutile che le telefoniate per controllare, dovete agire immediatamente...». Insomma, in mattinata i militari riescono a intervenire, e a sventare un proposito veramente suicida. Per fortuna alla TV conoscono praticamente gli spettatori uno ad uno. La signora Clelia l'avevano incontrata in una delle mega cene che l'emittente organizza per il suo pubblico, in questo caso ad Aquileia. Una leghista dura e pura, tanto che per propagandare le sue ferree idee ha addirittura regalato ai giornalisti un foulard con il "sole delle alpi", come è accaduto a Giuliana Lucca, un'altra anchorwoman dell'emittente. Insomma, una follia dettata, secondo la donna, dal "ritorno" di Bossi dalla sfera del mito alla più quotidiana sfera degli esseri umani. Troppo per una fedelissima come lei. L'"eroico Monaco", emulo del gesto sanremese di Pippo Baudo, può ritornare tranquillo alla sua occupazione e alle sue numerose fans, che gli autorizzano qualche piccola vanità,come per la declinazione delle generalità anagrafiche: «Ho cinquantasette anni, però non scrivetelo sul giornale»

Angelo Cimarosti

Alberto propendo più per il colpo di sole,:eek: , decisamente patetica sta faccenda........non so neppure fino a che punto
sia vera.....:eek: mah......, a proposito come stai?.....è un pò che non ci sentiamo......spero bene.....
---pensiero----

Totila
10-07-02, 00:29
Invitiamo la signora a venire nel nostro forum...Dopo pochi giorni tornerà pimpante e bossiana come prima.:)

ilariamaria
10-07-02, 00:34
direi un bel colpo di sole...

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