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Visualizza Versione Completa : Bossi:"La Lega difende i popoli..altri i Poteri Forti"



Der Wehrwolf
12-07-02, 14:01
La Bossi-Fini diventa norma dello Stato e manda definitivamente
in soffitta la Turco-Napolitano
Immigrazione, vittoria della Lega
Il Senatur: «Non esistono padroni della società, decide solo il popolo»
Roma
La nuova legge sull’immigrazione Bossi-Fini è stata definitivamente approvata. La Turco-Napolitano va finalmente in soffitta e la Lega Nord può legittimamente festeggiare per la grande vittoria politica ottenuta. «La Bossi-Fini è legge dello Stato ed è una legge seria su un problema grave e sentito come quello dell’immigrazione di massa»: così il ministro per le Riforme Umberto Bossi commenta il sì definitivo alla legge sull' immigrazione. «Chi voleva scardinare la nostra società attraverso l’immigrazione clandestina di massa adesso troverà difficoltà. Vedo reazioni scomposte da parte della sinistra - spiega Bossi - Noi, è noto, siamo per la difesa delle diversità, siamo perché ognuno abbia la propria casa. Ci sono quelli che difendono i popoli, come noi, e quelli che invece difendono il nulla o meglio l’immigrazione clandestina che è il nulla e che può diventare l’alibi perché il sistema diventi violento». «I cittadini - aggiunge il leader leghista - non vogliono l’immigrazione libera. Non esistono padroni della società che possono decidere al posto del popolo, non lo sono i comunisti che volevano l’immigrazione per ottenerne i voti né quegli industriali che vogliono manodopera a basso costo, pronti poi a sostituire i clandestini con altri clandestini quando i primi chiedono diritti che gli spettano». «Motivo primo della legge - prosegue Bossi - è mettere in relazione posti di lavoro e numero di ingressi di immigrati. Il rischio altrimenti era un aumento a dismisura dei contratti a tempo determinato per i nostri giovani che così non potrebbero programmare la loro vita. In secondo luogo si vogliono fornire aiuti di tipo liberale ai paesi da dove proviene l’immigrazione, dando ai cittadini la possibilità di finanziare i progetti di aiuto. Aiuti liberali già nella scelta dei progetti da parte dei cittadini. Non come con la Tobin tax che prevede prima la scelta di un progetto e poi la tassazione attraverso le decisioni di una sorta di ufficio etico mondiale». Soddisfatto per il sì alla legge Bossi pensa già all’immediato futuro e ribadisce quello che ha annunciato a Pontida due settimane orsono: la Lega nei prossimi mesi tornerà sul territorio. «Tra breve - conferma il leader leghista - saremo sulle piazze perché ci sono le riforme da fare. E senza la spinta popolare le riforme rischiano di tardare troppo». «La maggioranza e il governo hanno aggiunto un nuovo e importante tassello alla “riscrittura” delle regole di civile convivenza nel nostro paese». Francesco Moro, capogruppo della Lega Nord al Senato commenta così l'approvazione definitiva della legge sull'immigrazione. «Le nuove norme - aggiunge - che regolano l’ingresso di extracomunitari in Italia, vincolandole all’esistenza di un accordo di lavoro, erano necessarie, oltre che urgenti, poiché daranno un sostanziale contributo a scoraggiare l’arrivo nel nostro paese di persone che, cadendo nelle mani della criminalità, portano solo nocumento ad una società aperta e solidale qual è quella italiana». Per l’esponente leghista dalla nuova legge «governo e maggioranza si attendono ulteriori ed incisivi momenti di contrasto al crimine comune ed organizzato. La seduzione dei facili guadagni, per gente che fugge dal proprio paese per povertà, è argomento quasi impossibile da respingere». Secondo Moro infatti, «se questi disperati giungono in Italia forti di un lavoro che li attende è ben difficile pensare che essi possano delinquere e quindi porre lo Stato nelle condizioni di pretenderne l’allontanamento dai confini italiani. Lavoro, quindi, in cambio di dignità, perché è dignità quello che queste persone pretendono ed è dignità ciò che lo Stato darà loro». L’approvazione della legge Bossi-Fini è in primo luogo «una vittoria delle idee della Lega»: così il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli. «Finalmente la nuova legge sull'immigrazione è stata approvata in via definitiva e lasciatemi dire che questa è una grande vittoria per la Lega Nord. Malgrado il piccolo “rospo” che, in nome dell’alleanza, abbiamo dovuto ingoiare (la regolarizzazione delle badanti e delle colf) - afferma Calderoli - l’impianto generale della legge elaborata dal ministro Bossi è rimasto quello che noi volevamo. D’ora in avanti i clandestini verranno espulsi e potranno entrare solo gli extracomunitari in possesso di un contratto di lavoro. La vergognosa Turco-Napolitano finalmente rappresenta soltanto un passato da dimenticare, insieme al buonismo della sinistra».
La Lega Nord esprime quindi soddisfazione per l’approvazione definitiva della legge sull'immigrazione, con i commenti di diversi parlamentari, che sottolineano come il partito di Bossi abbia ottenuto uno dei risultati considerati più importanti. Per Dario Galli, vicecapogruppo alla Camera, si tratta di un provvedimento «di buon senso che certo non è né razzista, né xenofobo», e che rappresenta «un risultato importante per il nostro movimento». Giancarlo Pagliarini giudica la Bossi-Fini «una legge fatta bene», e «con grandi aperture sociali: basti pensare che l’immigrato che entra in Italia ha non solo il contratto di lavoro, ma anche la garanzia di un’abitazione». «Finalmente - dice Luciano Dussin - uno dei capisaldi del nostro programma elettorale è stato approvato nonostante il disperato tentativo della sinistra di prolungare, a danno dei cittadini, l’agonia della Turco-Napolitano». «Le nuove misure - afferma l’europarlamentare del Carroccio Mario Borghezio - giungono anche al momento opportuno per dare alle competenti autorità di Polizia mezzi adeguati per controllare e prevenire il terrorismo islamico, che ha ormai nel mirino il nostro paese e che ha potuto utilizzare per anni i ghetti dell’immigrazione clandestina come santuari in cui muoversi ed operare in tutta tranquillità»
Anche per Pietro Fontanini «la Lega Nord ha ottenuto un’inversione di tendenza rispetto al buonismo e alla falsa accoglienza propagandata dalla sinistra», mentre ora «con i paesi più poveri si potranno costruire rapporti di cooperazione», anche grazie alla defiscalizzazione prevista per gli aiuti rivolti loro. Anche dopo l’approvazione della legge Bossi-Fini, la Lega continuerà la sua «opera di monitoraggio sul territorio». Lo precisa Andrea Gibelli, deputato leghista, che annuncia la prosecuzione della «nostra battaglia contro la costruzione delle moschee, e altri luoghi simili, che sono sempre più spesso il covo di terroristi islamici». Gli effetti della nuova legge «si sentiranno a partire da agosto-settembre», prevede Luciano Dussin, sottolineando in particolare «la norma che prevede la revoca del permesso di soggiorno, se l’immigrato disattende anche uno solo degli articoli della legge». La legge, prevede Federico Bricolo, «ripulirà le nostre strade dai clandestini, che vivono nell’illegalità; possiamo dire basta - aggiunge Bricolo - a questo tipo di delinquenza». Per quanto riguarda invece la cooperazione allo sviluppo, Edouard Ballaman ritiene che «bisogna ragionare seriamente sulla migrazione delle tecnologie verso paesi poveri, per ridurre la migrazione dei popoli». Tre senatori della Lega (Cesarino Monti, Sergio Agoni e Antonio Vanzo) ritengono invece troppo permissiva la legge sull'immigrazione approvata a Palazzo Madama e chiedono al governo di «mettere ora in atto tutte le misure per applicare la nuova normativa senza ascoltare i canti delle sirene di qualche esponente della maggioranza». «Abbiamo concesso molto - affermano i leghisti - e ingoiato qualche boccone amaro, anche se l’impianto della legge elaborata da Bossi è rimasto così come era. Non accetteremo qualsivoglia presa di posizione trasversale».