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Visualizza Versione Completa : Calendario Liturgico Agosto 2002



Guelfo Nero
13-07-02, 20:32
CARI AMICI,

NON SEMPRE RIUSCIAMO A RICORDARE I GRANDI SANTI DEL CATTOLICESIMO NEL PERIODO IN CUI LA CHIESA LI FESTEGGIA. ALMENO NE SEGNALIAMO IL NOME, OVVIAMENTE NEL CALENDARIO CATTOLICO, NON ADULTERATO DALLE RIFORME GIANSENISTE e/o POSITIVISTE DI GIOVANNI XXIII E DI PAOLO VI.

UN CARO SALUTO A TUTTI
DA GUELFO NERO


1 FESTA DEL PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNORE GESù CRISTO
Ottava di San Giovanni Battista
2 VISITAZIONE DELLA B. V. MARIA
Santi Processo e Martiniano, Martiri
3 Sant'Ireneo di Lione, Vescovo e Martire.
San Leone II, Papa e Confessore.
4 (Commemorazione di tutti i Ss. Sommi Pontefici)
5 Sant'Antonio Maria Zaccaria, Confessore.
6 Ottava di San Pietro e Paolo
7 VII DOMENICA DOPO LA PENTECOSTE
Santi Cirillo e Metodio, apostoli degli Slavi, Vescovi e Confessori.
(San Lorenzo di Brindisi, Confessore)
8 Sant'Elisabetta, regina del Portogallo, vedova.
9 Feria
(Santa Veronica Giuliani, Vergine)
(Santa Maria Goretti, Vergine e Martire)
10 Santi Sette Fratelli Martiri e Sante Rufina e Seconda, Vergini e Martiri.
11 San Pio I, Papa e Martire
12 San Giovanni Gualberto, Abate.
Santi Nabore e Felice, Martiri
13 Sant' Anacleto Papa e Martire
14 VIII DOMENICA DOPO LA PENTECOSTE
San Bonaventura, Vescovo, Confessore e Dottore della Chiesa
15 Sant'Enrico II, Imperatore di Germania e Confessore.
16 Beata Vergine Maria del Monte Carmelo.
17 Sant'Alessio, Confessore
(Umiltà della B.V. Maria)
18 San Camillo de Lellis, Confessore.
Santa Sinforosa e dei suoi sette figli Martiri
19 San Vincenzo de' Paoli, Confessore, fondatore dei Lazzaristi e delle Figlie della Carità.
20 San Gerolamo Emiliani, Confessore.
Santa Margherita, Vergine e Martire
21 IX DOMENICA DOPO LA PENTECOSTE
Santa Prassede, Vergine
22 Santa Maria Maddalena, Penitente.
23 Sant'Apollinare di Ravenna, Vescovo e Martire.
San Liborio di Mans, Vescovo e Confessore
24 Santa Cristina, Vergine e Martire
25 SAN GIACOMO MAGGIORE APOSTOLO.
San Cristoforo, Martire
26 SANT'ANNA, MADRE DELLA BEATA VERGINE MARIA.
27 San Pantaleone di Nicomedia, Martire
28 X DOMENICA DOPO LA PENTECOSTE
Santi Nazario e Celso, Martiri
San Vittore I, Papa e Martire
Sant'Innocenzo I, Papa e Confessore.
29 Santa Marta, Vergine.
Santi Felice II Papa, Simplicio, Faustino e Beatrice, Martiri
30 Santi Abdon e Sennen, Martiri
31 Sant'Ignazio di Loyola, Confessore, fondatore della Compagnia di Gesú.

Guelfo Nero
14-07-02, 00:25
qui c'era un post di Abrezio cancellato da me.

CARO ABREZIO,

HO LASCIATO IL TUO POST PER 24 ORE, POI L'HO CANCELLATO PERCHè IL THREAD è STRETTAMENTE LITURGICO (E NON PARALITURGICO).
UN GIORNO PUò BASTARE AGLI ALTRI AMICI FORUMISTI PER (RI)LEGGERE LE TUE (SPAVENTOSE E BLASFEME) PROPOSTE DI RINNOVO DEL CALENDARIO E PER VEDERE I DUE MONDI CONTRAPPOSTI.

UN SALUTO COSTERNATO

GUELFO NERO

:eek: :eek: :eek:

Abrezio
14-07-02, 11:21
Originally posted by guelfo nero
CARISSIMO ABREZIO,
LASCIO IL TUO POST PER 24 ORE, POI LO CANCELLERò PERCHè IL THREAD è STRETTAMENTE LITURGICO (E NON PARALITURGICO).
UN GIORNO PUò BASTARE AGLI ALTRI AMICI FORUMISTI PER (RI)LEGGERE LE TUE (SPAVENTOSE E BLASFEME) PROPOSTE DI RINNOVO DEL CALENDARIO E PER VEDERE I DUE MONDI CONTRAPPOSTI.
UN SALUTO COSTERNATO
GUELFO NERO
:eek: :eek: :eek:

Caro Guelfo Nero,
ti ringrazio x la disponibilità; vorrei xò ke tu riflettessi circa la benevolenza divina ke il Sommo dovrebbe avere, stante il profitto arrecato all'umanità, x la sua emancipazione dallo stato animale a kuello umano civile, (ricordi la parabola di Gesù Bar Abba - riferita al profitto ke ciascun figlio aveva fatto, investendo i denari ke il padre aveva loro dato; te la ricordi ?),
la benevolenza e compiacimento divino dovrebbe essere maggiore x i miscredenti ke ho calendarizzato piuttosto ke i beati tuoi religiosi ke sugli altari incensate.-

Vedi, la bontà individuale è un obbligo, il valore spirituale è saper dare di + agli altri... e tu dimmi, ki meglio di kuelli k'io menziono, ha fatto, universalmente, opere di bene x i fratelli!? e dunkue, se tu adori o veneri figure non all'apice nella scala universale dell'amore, anke la tua religione è di secondordine; come potrà Dio compiacersene !? dovresti seguire "il Buon Pastore" e non una sua controfigura, ke ti fa deviare dal percorso e kissà dove ti porta !
Se maggior benessere e sapienza ed amore kuindi, hanno portato i miei Maestri, xkè non li adorate come santi, imitando il loro esempio e moralità, preferendo figure posticce d'individui caserecci ke se sono a voi cari, poco valgono nell'umanità ?

mandi fradi
Abrezio

Guelfo Nero
01-08-02, 23:20
ECCO LE GRANDI FESTE E I GRANDI SANTI CHE LA LITURGIA CATTOLICA CI DONA IN QUESTO MESE DI "VACANZE".

CIAO A TUTTI

GUELFO NERO:) :) :)


AGOSTO 2002

1 SAN PIETRO IN VINCOLI
SANTI MACCABEI MARTIRI
2 SANT'ALFONSO MARIA DE' LIGUORI, VESCOVO, CONFESSORE
DOTTORE DELLA CHIESA E FONDATORE DEI REDENTORISTI
SANTO STEFANO I, PAPA E MARTIRE
3 INVENZIONE DI SANTO STEFANO PROTOMARTIRE
4 SAN DOMENICO DE GUSMAN, CONFESSORE, FONDATORE DEI DOMENICANI
5 DEDICAZIONE DELLA MADONNA DELLA NEVE
6 TRASFIGURAZIONE DI NOSTRO SIGNORE GESù CRISTO
SANTI SISTO II, PAPA, FELICISSIMO E AGAPITO, MARTIRI
7 SAN GAETANO DA THIENE, CONFESSORE, FONDATORE DEI TEATINI
SAN DONATO, VESCOVO E MARTIRE
8 SANTI CIRIACO, LARGO E SMARAGDO, MARTIRI
9 SAN GIOVANNI MARIA VIANNEY, CONFESSORE
VIGILIA DI SAN LORENZO MARTIRE
SAN ROMANO, MARTIRE
10 SAN LORENZO, MARTIRE
11 SANTI TIBURZIO E SUSANNA, MARTIRI
12 SANTA CHIARA, VERGINE, FONDATRICE DELLE CLARISSE
13 SANTI IPPOLITO E CASSIANO, MARTIRI
14 VIGILIA DELL'ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA
SANT'EUSEBIO, CONFESSORE
15 ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA
16 SAN GIOACCHINO, PADRE DELLA BEATA VERGINE MARIA
(SAN ROCCO)
17 SAN GIACINTO, CONFESSORE
18 SANT'AGAPITO, MARTIRE
19 SAN GIOVANNI EUDES, CONFESSORE, FONDATORE DEI SACERDOTI DI GESù E MARIA E DELLE SUORE DI NOSTRA SIGNORA DELLA CARITà
20 SAN BERNARDO, ABATE DI CLAIRVEUX, CONFESSORE, DOTTORE DELLA CHIESA (CON COMMEMORAZIONE DELL'OTTAVA DELL'ASSUNZIONE)
21 SAN GIOVANNA FRANCESCA FREMIOT DI CHANTAL, VEDOVA
22 OTTAVA DELL'ASSUNZIONE
FESTA DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA SANTISSIMA
SANTI TIMOTEO, IPPOLITO E SINFORIANO MARTIRI
23 SAN FILIPPO BENIZI, CONFESSORE
VIGILIA DI SAN BARTOLOMEO, APOSTOLO
24 SAN BARTOLOMEO, APOSTOLO
25 SAN LUIGI IX, RE DI FRANCIA, CONFESSORE
26 SAN ZEFIRINO, PAPA E MARTIRE
27 SAN GIUSEPPE CALASANZIO, CONFESSORE, FONDATORE DELLE SCUOLE PIE
28 SANT'AGOSTINO, VESCOVO DI IPPONA, CONFESSORE E DOTTORE DELLA CHIESA
SANT'ERMETE, MARTIRE
29 DECOLLAZIONE DI SAN GIOVANNI BATTISTA
SANTA SABINA, MARTIRE
30 SANTA ROSA DI SANTA MARIA, VERGINE, DOMENICANA DI LIMA
SANTI FELICE E ADAUCTO, MARTIRI
31 SAN RAIMONDO NONNATO, CONFESSORE, DELL'ORDINE DI NOSTRA SIGNORA DELLA MERCEDE



"SANCTA MARIA ET OMNES SANCTI INTERCEDANT PRO NOBIS AD DOMINUM UT MEREAMUR AB EO ADIUVARI ET SALVARI. PER CHRISTUM DOMINUM NOSTRUM. AMEN"

Guelfo Nero
05-08-02, 00:11
OGGI (E NON IL GIORNO 8 COME NEL CALENDARIO DI PAOLO VI) è LA FESTA DI SAN DOMENICO DI GUZMAN (1170-1221), FONDATORE DELL'ORDINE DOMENICANO E DELLE SUORE DOMENICANE.
FU CANONIZZATO DA GREGORIO IX IL 3 LUGLIO 1234. SI IMPEGNò COME PREDICATORE PER LA CONVERSIONE DEGLI ALBIGESI A TOLOSA E IN TUTTO IL SUD DELLA FRANCIA.
EBBE UN COSTENTE ZELO PER LA CONVERSIONE DELLE ANIME CHE SEPPE UNIRE AD UN FORTE IMPEGNO AMMININISTRATIVO: IN POCHI ANNI IL SUO ORDINE CONOBBE UN ARTICOLATO SVILUPPO.
SEPPE APPOGGIARSI AL BRACCIO SECOLARE (IN SPECIAL MODO, A SIMON DE MONFORT, SUO GRAN BENEFATTORE) PER POTER CREARE STRUTTURE DI ACCOGLIENZA PER GLI ERETICI CONVERTITI, SPECIALMENTE DURANTE LA CROCIATA CONTRO GLI ALBIGESI (1209-1213).
DEDICò LA SUA VITA ALLA PREDICAZIONE DELLA VERITà CATTOLICA, RIFIUTANDO PIù VOLTE LA DIGNITà VESCOVILE. IL SUO ORDINE FU APPROVATO DA PAPA ONORIO III IL 22 DICEMBRE 1216 CON LA BOLLA "RELIGIOSAM VITAM ELIGENTIBUS".
LA MADRE DI SAN DOMENICO, LA BEATA GIOVANNA D'AZA (BEATIFICATA DA LEONE XII NEL 1824) SOGNò, QUANDO NE ATTENDEVA LA NASCITA, DI PORTARE IN GREMBO, UN CAGNOLINO CON UNA FIACCOLA IN BOCCA CHE INFIAMMAVA IL MONDO.
SAN DOMENICO è SPESSO RAFFIGURATO CON UN GIGLIO IN MANO, CON IL ROSARIO O CON IL LIBRO IN MANO.
IO RIPORTO DUE QUADRI CHE LO RAFFIGURANO NELLA DURA LOTTA CONTRO I MISERANDI ALBIGESI: NELL'ATTO DI BRUCIARNE I LIBRI E NEL PRESIEDERE UN "AUTO DA Fè" DI ERETICI RECIDIVI.
ANCHE QUESTE FIAMME HANNO RISCHIARATO E RISCHIARANO IL MONDO.

GUELFO NERO :)

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Guelfo Nero
06-08-02, 22:11
LA FESTA DELLA TRASFIGURAZIONE DI NOSTRO SIGNORE GESù CRISTO è ANTICHISSIMA ED è SEMPRE CADUTA IL 6 AGOSTO.
SUA SANTITà CALLISTO III BORGIA ESTESE QUESTA SOLENNITà ALLA CHIESA UNIVERSALE PERCHè LA NOTIZIA DELLA VITTORIA DELLE ARMATE CRISTIANE SUI TURCHI A BELGRADO GIUNSE A ROMA IL 6 AGOSTO 1457.
L'ISLAMISMO BELLUINO E OMICIDA ERA STATO NUOVAMENTE FERMATO ALLE PORTE DELLA FORTEZZA EUROPEA: PAPA CALLISTO RICONOSCEVA CON IL SUO GESTO LA REGALITà E LA DIVINA PROTEZIONE DI CRISTO SULLA "RESPUBLICA CHRISTIANA".
SAN PIO X INNALZò LA FESTA AL GRADO DI DOPPIO DI 2° CLASSE, QUALE è TUTT'ORA.

"O DIO CHE NELLA GLORIOSA TRASFIGURAZIONE DEL TUO UNIGENITO,
CONFERMASTI I MISTERI DELLA FEDE, CON LA TESTIMONIANZA DEI PADRI - E
LA PERFETTA ADOZIONE DI FIGLI INDICASTI MIRABILMENTE CON LA VOCE USCITA DALLA NUBE LUMINOSA - CONCEDI PROPIZIO, D'ESSER COEREDI DELLO STESSO RE DELLA GLORIA E DELLA SUA GLORIA PARTECIPI.
PER IL MEDESIMO CRISTO NOSTRO SIGNORE. AMEN"
(TRADUZIONE DALL'ORAZIONE DELLA MESSA DI OGGI)

UN CARO SALUTO
A TUTTI

DIO NON MUORE!

GUELFO NERO

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Guelfo Nero
13-08-02, 11:26
QUESTO FORUM NON PUò CHE OMAGGIARE FESTOSO LA SANTA MEMORIA DI SANTA CHIARA D'ASSISI (1194-1253), FONDATRICE DEL SECOND'ORDINE FRANCESCANO OVVERO DELLE CLARISSE.
NOBILE DI NASCITA, FU IMPRESSIONATA DALLA PREDICAZIONE E DALL'ESEMPIO DI SAN FRANCESCO, TANTO DA LASCIARE LA FAMIGLIA. (18 MARZO 1212)
PIAN PIANO FU SEGUITA DALLA SORELLA SANT'AGNESE, DALLA MADRE E POI DA ALTRE DONNE.
SAN FRANCESCO COLLOCò QUESTE SUORE PRESSO LA CHIESA DI SAN DAMIANO
(FURONO INFATTI CHIAMATE DAMIANITE NEI LORO PRIMI ANNI): NEL 1215 SANTA CHIARA FU COSTITUITA BADESSA.
PAPA GREGORIO IX IL 17 SETTEMREB 1228 LE CONCESSE IL PRIVILEGIO DELLA POVERTà ASSOLUTA CIOè DI NON ESSERE MAI COSTRETTA AD ACCETTARE POSSEDIMENTI.
NEL 1234, BRANDENDO IL CIBORIO CON GESù SACRAMENTATO, SCACCIò LA TRUPPAGLIA SARACENA CHE AL SOLDO DI VITALE D'AVERSA E DELL'EMPIO FEDERICO II, PORTAVA L'ASSEDIO AD ASSISI.
VOLLE PER IL SUO MONASTERO UNA REGOLA AUSTERA E SEVERISSIMA, FEDELE ALLA MEMORIA DI SAN FRANCESCO: QUESTA REGOLA FU APPROVATA DAL CARDINAL RAINALDO (FUTURO ALESSANDRO IV DE' SEGNI) E POI IL 9 AGOSTO 1953 DA S.S. PAPA INNOCENZO IV IN PERSONA.
TRE GIORNI DOPO SANTA CHIARA MORIVA: ALESSANDRO IV LA CANONIZZò NEL 1255.
FU MODELLO DI UN FRANCESCANESIMO AUSTERO E DEVOTO AL PAPATO.


SANCTA CLARA, ORA PRO NOBIS



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http://www.kfki.hu/~arthp/art/c/cesari/st_clare.jpg

L'ASSEDIO SARACENO DI ASSISI: I BARBARI INFEDELI MESSI IN FUGA DAL SANTISSIMO SACRAMENTO

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SANTA CHIARA E SANTA ELISABETTA D'UNGHERIA


http://www.kfki.hu/~arthp/art/g/giotto/assisi/upper/saints.jpg

SAN FRANCESCO E SANTA CHIARA

Guelfo Nero
16-08-02, 23:43
NON SI PUò IGNORARE QUESTO GRANDE SANTO, PADRE DELLA VERGINE.
NON SONO LE FONTI DELLA SACRA SCRITTURA E NEMMENO L'INDIRETTO E CONFUSO "PROTOVANGELO DI GIACOMO" CHE CI TESTIMONIANO DELLA SUA ESISTENZA.
è IL CULTO, ANTICHISSIMO E CONCOMITANTE CON QUELLO DELLA MOGLIE SANT'ANNA (FESTA 26 LUGLIO), SPECIALMENTE IN ORIENTE, CHE CI TESTIMONIA DELLA SUA SANTITà.
GIà NEL V SECOLO L'IMPERATRICE EUDOSSIA FECE COSTRUIRE UNA BASILICA A GERUSALEMME PRESSO LA PISCINA DI BETHSAIDA, NEL LUOGO DELLA CASA DI GIOACCHINO DOVE NACQUE LA SANTA VERGINE.
PAPA GIULIO II NE INTRODUSSE LA FESTA NEL CALENDARIO ROMANO, SAN PIO X FISSò DEFINITIVAMENTE LA DATA AL 16 AGOSTO.
SAN GIOACCHINO è VICINO AL TRIONFO DELLA FIGLIA ASSUNTA IN CIELO.

SANCTE JOACHIM, ORA PRO NOBIS


http://www.gent.be/gent/english/tourism/museums/finearts/collec/dias/ldevos1.jpg

TENERISSIMA SCENA DI VITA FAMIGLIARE SANT'ANNA GIOCA CON IL BAMBIN GESù IN BRACCIO ALLA MADRE. VICINISSIMO SAN GIOVANNI BATTISTA BAMBINO CON LA MADRE SANTA ELISABETTA.
SULLA SINISTRA SAN GIOACCHINO CONVERSA CON SAN ZACCARIA CHE VESTE GLI ABITI DA PONTEFICE DELL'ANTICA LEGGE. ALL'INTORNO ALTRI PARENTI: UNA SCENA DI COMMOVENTE NATURALEZZA.

http://www.fondazioneferrero.it/EVE/MACRINO/Macr_07.JPG

IL CASTO ABBRACCIO DI SAN GIOACCHINO E SANT'ANNA

Guelfo Nero
21-08-02, 13:49
SAN ROCCO DI MONTPELLIER (FESTA 16 AGOSTO)

DEVOTO E PIO, PARTì IN PELLEGRINAGGIO PER ROMA DOPO AVER DATO TUTTI I SUOI BENI AI POVERI. LUNGO LA STRADA, IMPERVERSANDO LA PESTE, SI DEDICò ALLA CURA DEGLI AMMALATI, OPERANDO NUMEROSISSIME GUARIGIONI MIRACOLOSE.
AMMALATOSI DI PESTE BUBBONICA AD UNA GAMBA, SI RITIRò A MORIRE IN DISPARTE IN UNA CAPANNA FUORI PIACENZA MA NON ERA ANCORA LA SUA ORA: FU NUTRITO DA UN CANE CHE GLI PORTAVA OGNI GIORNO DEL PANE E POTè ABBEVERARSI AD UNA FONTE MIRACOLOSAMENTE SGORGATA ACCANTO A LUI.
GUARITO, SI RECò VERSO NORD MA FU RINCHIUSO IN CARCERE AD ANGERA DOVE MORì DOPO CINQUE ANNI.
RICONOSCIUTO DOPO LA MORTE, FU SEPOLTO CON MOLTI ONORI: IL SUO CULTO, DIFFUSO IN MOLTE PARTI D'ITALIA E D'EUROPA, ATTESTA LA PRODIGIOSA CAIRTà CHE ANIMò L'INTERA SUA ESISTENZA.
FIORIRONO LE CHIESE A LUI DEDICATE: SAN PIO V NON LO INCLUSE NEL MESSALE ROMANO MA GIà PAPA SISTO V AVEVA IN ANIMO DI CANONIZZARLO.
PAPA URBANO VIII CONCESSE LA MESSA PROPRIA PER TUTTE LE CHIESE INTITOLATE A QUESTO GRANDE SANTO.
SAN ROCCO è TRA I PIù IMPORTANTI SANTI DI CULTO LOCALE CHE LA CHIESA CATTOLICA ANNOVERI.

Sancte roche, ora pro nobis

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MARIA SANTISSIMA, SAN ROCCO E SANT'ANTONIO DA PADOVA

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L'ALTARE DI SAN ROCCO DEL RUBENS


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SANt’ELENA IMPERATRICE ROMANA (FESTA 18 AGOSTO)


DI ORIGINE PLEBEA, MADRE DELL'IMPERATORE COSTANTINO IL GRANDE che le conferì il titolo di “augusta”, DI FEDE VIVA ED INTENSISSIMA: CON INNUMEREVOLI BENEFICENZE favorì la costruzione delle basiliche (di santa croce a roma, della natività a Betlemme, del getsemani sul monte degli olivi, degli apostoli a Costantinopoli).
Recatasi in pellegrinaggio già in tarda età in terra santa: trovò miracolosamente ella stessa tra il 325 e il 326, a coronamento di lungo ed infruttuoso periodo di scavi, la croce dove fu inchiodato nostro signore prodigiosamente conservata. Il ritrovamento fu accopgnato da numerosi miracoli che impressionarono notevolmente.
La notizia si sparse in tutto l’impero, riempiendo di commozione tutti i cristiani, appena liberati dal giogo delle persecuzioni.
L’era costantiniana nasceva con la benedizione celeste: la santa croce, infissa di nuovo sul golgota, diventava il nuovo simbolo dell’impero romano.
La chiesa cattolica ricorda ancor oggi nella liturgia il miracoloso ritrovamento della santa croce con la festa del 3 maggio.
Sant’elena ne fece portare un venerato frammento a roma che si conserva tuttora nella basilica omonima.
l'Imperatrice morì nel 335 a Nicomedia.

Sancta helena, ora pro nobis

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http://www.mexconnect.com/mex_/travel/jking/images/sntaelena3.jpg

Guelfo Nero
21-08-02, 23:11
CARI AMICI DEL FORUM,

PER ME è QUASI IMPOSSIBILE SCRIVERE UN POST DEGNO PER FESTEGGIARE QUESTA SANTA FIGURA DEL CATTOLICESIMO ROMANO.
SAN BERNARDO (1091-1153) è STATO PROCLAMATO DA PAPA PIO VIII CASTIGLIONI DOTTORE DELLA CHIESA CON IL TITOLO DI "DOTTOR MELLIFLUO" TANTO FU DOLCE, TENERO ED INCONDIZIONATO IL SUO AFFETTO PER LA SANTA VERGINE.
FIN DA GIOVANISSIMO CON L'ELOQUIO E L'ESEMPIO SEPPE PORTARE MOLTISSIMI SUOI CONCITTADINI AL MONACHESIMO CISTERCENSE: FONDò MOLTI MONASTERI, FU INTERLOCUTORE E CONSIGLIERE FIDATISSIMO DEI PAPI, SOPRATTUTTO DEL BEATO EUGENIO III PIGNATELLI (1145-1153), SUO DISCEPOLO.
GIà NEL 1138 SAN BERNARDO OPERò PER PORRE FINE ALLO SCISMA CHE OPPONEVA L'ANTIPAPA ANACLETO ED I SUOI SEGUACI AL LEGITTIMO PAPA INNOCENZO II PAPARESCHI.
NEL SINODO DI SENS BERNARDò ANNIENTò E SMASCHERò IL "DOTTOR" ABELARDO CHE FU CONDANNATO IN 19 SUE PROPOSIZIONI E RELEGATO PER IL RESTO DELLA SUA VITA A CLUNY.
SAN BERNARDO COMBATTè ANCHE I DUE FAMOSI DEGENERATI ARNALDO DA BRESCIA E PIETRO DI BRUYS, FANATICI AIZZATORI DI FOLLE.
INTANTO IL 13 DICEMBRE 1144 EDESSA ERA CADUTA IN MANO AGLI INFEDELI, IL 1 DICEMBRE 1145 IL BEATO EUGENIO III BANDì LA CROCIATA (CHE FU POI RICORDATA STORICAMENTE COME "SECONDA CROCIATA"), RIVOLGENDOSI SPECIALMENTE AL RE LUIGI VII DI FRANCIA.
IL 31 MARZO 1146 A VEZELAY SAN BERNARDO INIZIò UNA TRAVOLGENTE PREDICAZIONE ANTI-ISLAMICA CHE INFIAMMò E SCOSSE GRAN PARTE DELL'EUROPA IMPERIALE.
PURTROPPO STORICAMENTE LA CROCIATA NON CONSEGUì GLI OBIETTIVI SPERATI (IL FALLITO ASSEDIO DI DAMASCO NE è LA TESTIMONIANZA) MA RAPPRESENTA ANCHE OGGI UNO DEI MOMENTI PIù LUMINOSI DELLA STORIA EUROPEA.

SAN BERNARDO MORì IL 20 AGOSTO 1153 DURANTE L'OTTAVA DELL'ASSUNTA: FU SEPOLTO AI PIEDI DELL'ALTARE DELLA VERGINE.


SANCTE BERNARDE, ORA PRO NOBIS



http://www.kfki.hu/~arthp/art/r/ribalta/christsb.jpg


NOSTRO SIGNORE IN CROCE ABBRACCIA SAN BERNARDO (FRANCISCO RIBALTA)

Guelfo Nero
22-08-02, 23:38
CARI AMICI FORUMISTI,

OGGI NELLA GRANDE FESTA DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA SANTISSIMA CHE CHIUDE L'OTTAVA DELL'ASSUNZIONE, NON POTEVA MANCARE LA CITAZIONE DEL PONTEFICE DEL CUORE DELL'IMMACOLATA, PAPA PIO XII, CHE CONSACRò IL MONDO CON QUESTO DISCORSO AL CUORE DELLA VERGINE.
QUESTA CONSACRAZIONE è CERTAMENTE UNO DEI PUNTI PIù ALTI DEL PONTIFICATO DI PAPA PACELLI.

GUELFO NERO


Radiomessaggio al Portogallo della Santità di Nostro Signore Papa Pio XII. La consacrazione della Chiesa e del genere umano al Cuore Immacolato di Maria, del 31-10-1942


http://www.vatican.va/holy_father/pius_xii/img/p_xii.jpg

http://www.immaculateheart.com/Ave%20Maria/images/marysheart.jpg

Venerabili Fratelli e diletti Figli,

"Benedicite Deum coeli, et coram omnibus viventibus confitemini ei, quia fecit vobiscum misericordiam suam" (Tob. 12, 6).

"Benedite il Dio del cielo e glorificatelo al cospetto di tutti i viventi, perchè Egli ha usato con voi le sue misericordie".

Più volte in questo anno di grazia voi siete saliti in devoto pellegrinaggio alla montagna santa di Fatima, e con voi avete recato i cuori di tutto il Portogallo credente per deporre, in quella oasi balsamica di fede e di pietà, ai piedi della Vergine patrona, il tributo filiale del vostro più puro amore, l’omaggio della vostra riconoscenza per gli immensi benefici di recente ricevuti, la preghiera fiduciosa perchè Ella si degni di continuare il suo patrocinio sulla vostra Patria, di qua e di là dal mare, e di estenderlo alla grande tribolazione che affligge il mondo.

Noi, che, come Padre comune dei fedeli, facciamo Nostre le tristezze e le gioie dei Nostri figli, con tutto l’affetto della Nostra anima Ci uniamo a voi per lodare e magnificare il Signore, datore di ogni bene; per benedire e ringraziare Colei, per le cui mani la munificenza divina ci comunica torrenti di grazie.

E tanto più di buon grado lo facciamo in quanto voi, con filiale delicatezza, avete voluto associare nelle medesime solennità eucaristiche e impetratorie il giubileo della Madonna di Fatima e il venticinquesimo anniversario della Nostra Consacrazione Episcopale: la SS.ma Vergine Maria e il Vicario di Cristo in terra, due devozioni così care ai portoghesi e sempre unite nell’affetto del fedelissimo Portogallo, fin dagli albori della sua vita nazionale, fin da quando le prime terre riconquistate, nucleo della futura nazione, vennero consacrate alla Madre di Dio come Terra di Santa Maria, e il regno, appena costituito, fu posto sotto l’egida di S. Pietro.

"Il primo e più grande dovere dell’uomo è quello della gratitudine" (S. Ambrosii De excessu fratris sui Sat. l. I, n. 44, Migne PL, t. 16, col. 1361). "Nulla è così accetto a Dio, come l’anima riconoscente, che rende grazie per i benefici ricevuti" (cfr. S. Ioannis Chrys. Hom. 52 in Gen., Migne PG, t. 54, col. 460).

E voi avete un gran debito verso la Vergine, Signora e Patrona della vostra Patria.

In un’ora tragica di tenebre e di disorientamento allorchè la nave dello Stato portoghese, smarrita la rotta delle sue più gloriose tradizioni, sperduta nella tormenta anticristiana e antinazionale, sembrava correre verso inevitabile naufragio, inconscia dei pericoli presenti e più ancora inconsapevole di quelli futuri – la cui gravità del resto nessuna prudenza umana, per quanto accorta, poteva allora prevedere – il Cielo, che vedeva gli uni e prevedeva gli altri, intervenne pietoso, e dalle tenebre scaturì la luce, dal caos emerse l’ordine, la tempesta si mutò in bonaccia, e il Portogallo potè trovare e riannodare il perduto filo delle sue più belle tradizioni di Nazione fedelissima, per proseguire – come nei giorni in cui "nella piccola casa Lusitana non mancavano cristiani ardimenti" per "dilatare la legge della vita eterna" (Camões, Lusíadas, canto VII, ottave 3 e 14) – nel suo cammino glorioso di popolo crociato e missionario.

Onore ai benemeriti, che furono strumento della Provvidenza per così grande impresa!

Ma la prima gloria, benedizione, e azione di grazie è dovuta alla Vergine Nostra Signora, Regina e Madre della Terra di S. Maria, che Ella mille volte salvò, che sempre sorresse nelle ore tragiche, – e in quest’ora, forse la più tragica, così manifestamente ha fatto – sicchè già nel 1934 il Nostro Predecessore Pio XI di immortale memoria, nella Lettera Apostolica Ex officiosis litteris, attestava "gli straordinari benefici con cui la Vergine Madre di Dio si era degnata anche recentemente di favorire la vostra Patria" (Acta Ap. Sedis, a. XXVI, 1934, p. 628). E in quel momento non ancora si pensava al Voto del Maggio del 1936 contro il pericolo rosso, tanto paurosamente vicino e tanto insperatamente scongiurato.

Non era peranco attuata la meravigliosa pace di cui, nonostante tutto, il Portogallo al presente gode, e la quale, nonostante i sacrifici che esige, è sempre immensamente meno rovinosa della guerra di sterminio che va devastando il mondo.

Oggi in cui ai tanti benefici si sono aggiunti anche questi, e l’atmosfera di miracolo che aleggia sul Portogallo si espande in prodigi materiali e in più grandi e più numerosi prodigi di grazie e di conversioni, e fiorisce in una primavera splendente di vita cattolica che promette i migliori frutti, oggi con ben più ragione dobbiamo confessare che la Madre di Dio vi ha ricolmati di favori veramente straordinari; a voi perciò incombe il sacro dovere di renderle incessante riconoscenza.

E voi avete ringraziato durante tutto questo anno, ben lo sappiamo.

Al Cielo devono essere stati accetti gli omaggi ufficiali; ma lo avranno ancor più commosso i sacrifici dei pargoletti, la preghiera e la penitenza sincera degli umili.

Al vostro attivo sono scritte nel libro di Dio:

l’apoteosi della Vergine Nostra Signora nel suo viaggio dal Santuario di Fatima alla Capitale dell’Impero, durante le memorande giornate dall’8 al 12 dell’aprile scorso, forse la più grande dimostrazione di fede nella storia otto volte secolare della vostra Patria;

il pellegrinaggio nazionale del 13 maggio "giornata eroica del sacrificio" che, nonostante il freddo, le pioggie e le distanze enormi percorse a piedi, raccolse in Fatima, per pregare, ringraziare, riparare, centinaia di migliaia di devoti, tra i quali eccelle, rigogliosa di bellezza, l’esempio della balda Gioventù Portoghese;

le adunanze infantili della Crociata Eucaristica, nelle quali i fanciulli, così prediletti da Gesù, con la fiducia filiale dell’innocenza, attestarono alla Madre di Dio di "aver completamente ottemperato a quanto Ella aveva chiesto: preghiere, comunioni, sacrifici... a migliaia!" e perciò supplicavano: "Nostra Signora di Fatima, adesso e solo con Voi; dite al vostro divino Figlio una parola e il mondo sarà salvo e il Portogallo preservato completamente dal flagello della guerra"; la preziosa corona, di oro e di gemme preziose, e, più ancora, di purissimo amore e di generosi sacrifici, che il 13 del corrente mese avete offerto nel Santuario di Fatima alla vostra augusta Patrona, come simbolo e monumento perenne di eterna gratitudine.

Queste e altre bellissime dimostrazioni di pietà, di cui, sotto le zelanti direttive dell’Episcopato, vi è stata tanta ricchezza in tutte le diocesi e parrocchie nel presente anno giubilare, dimostrano bene quanto il fedele popolo portoghese, grato riconosca l’immenso debito verso la celeste Regina e Madre, e come ad esso intenda di soddisfare.

La gratitudine per il passato è pegno di fiducia per il futuro. "Dio esige da noi che lo ringraziamo dei benefici ricevuti", non perchè abbia bisogno dei nostri ringraziamenti, ma "affinchè questi lo inducano a concederne altresì dei maggiori" (cfr. S. Ioannis Chrys. Hom. 52 in Gen., Migne PG, t. 54, col. 460). Pertanto è giusto sperare che anche la Madre di Dio, accettando il vostro ringraziamento, non lascerà incompleta la sua opera e proseguirà ad accordarvi quell’indefettibile patrocinio sino ad ora elargitovi, liberandovi da più gravi calamità.

Ma affinchè la speranza non sia presunzione, è necessario che tutti, consci delle proprie responsabilità, procurino di non rendersi indegni del singolare favore della Vergine Madre, anzi da buoni figlioli, riconoscenti e affettuosi, meritino sempre più la sua squisita tenerezza. Bisogna che, accogliendo il consiglio materno che Ella dava alle nozze di Cana, noi facciamo tutto ciò che Gesù ci dice (cfr. Io. 2, 5): ed Egli dice a tutti di far penitenza, poenitentiam agite (Matth. 4, 17); di mutare vita e fuggire il peccato, causa principale dei grandi castighi con cui la Giustizia dell’Eterno affligge il mondo; di essere, in mezzo a questo mondo materialista e paganizzante, nel quale tutta la carne corruppe le sue vie (Gen. 6, 12), il sale che preserva e la luce che illumina; di onorare con impegno la purezza; di rispecchiare nei costumi l’austerità santa del Vangelo, e coraggiosamente e ad ogni costo, come proclamava la Gioventù cattolica a Fatima, "di vivere come cattolici sinceri e convinti al cento per cento!". E inoltre: pieni di Cristo, occorre diffondere intorno a sè, vicino e lontano, l’odore di Cristo, e colla preghiera assidua, particolarmente con il Rosario quotidiano, e con i sacrifizi che lo zelo generoso ispira, procurare alle anime peccatrici la vita della grazia e la vita eterna.

Invocherete quindi fiduciosamente il Signore ed Egli vi ascolterà; farete appello alla Madre di Dio ed Ella vi risponderà: eccomi! (cfr. Is. 58, 9). Non vigilerà perciò invano colui che difende la città, perchè il Signore vigila con lui e la difenderà; e non sarà mal sicura la casa ricostruita sulle fondamenta di un ordine nuovo, perchè il Signore la consoliderà (cfr. Ps. 126, 1-2). Beato il popolo il cui Signore è Iddio, e la cui Regina è la Madre di Dio. Essa intercederà e Dio benedirà il suo popolo colla pace, compendio di tutti i beni: Dominus benedicet populo suo in pace (Ps. 28, 11).

Ma voi non vi disinteressate (chi può estraniarsene?) dell’immensa tragedia che travaglia il mondo. Anzi quanto più segnalati sono i vantaggi di cui oggi rendete grazie alla Madonna di Fatima, quanto più sicura è la fiducia che in Lei riponete per l’avvenire, quanto più vicina a voi la sentite mentre Ella vi protegge col suo manto di luce, tanto più tragica appare, nel confronto, la sorte di tante nazioni sconvolte dalla più grande calamità che la storia ricordi. Grandiosa manifestazione della divina Giustizia! Adoriamola tremando; ma non dubitiamo però della divina Misericordia, poichè il Padre, che sta nei cieli, non la dimentica neppure nei giorni della sua ira: Cum iratus fueris, misericordiae recordaberis (Hab. 3, 2).

Oggi, al quarto anno di guerra sorto più tetro col sinistro estendersi del conflitto, oggi più che mai ci resta soltanto la fiducia in Dio e, come Mediatrice innanzi al trono divino, Colei che un Nostro Predecessore, nel primo conflitto mondiale, ordinò di invocare quale Regina della Pace.

Invochiamola ancora una volta, chè solamente Ella può aiutarci! Maria, il cui Cuore materno si commosse dinnanzi alle rovine che si accumulavano nella vostra Patria e sì meravigliosamente la soccorse; Maria, che, mossa a pietà nella previsione dell’attuale immensa sventura, con la quale la Giustizia di Dio castiga il mondo, già anticipatamente indicava nell’orazione e nella penitenza la strada della salvezza, Maria non ci negherà il suo materno affetto e l’efficacia della sua protezione.

Regina del Santissimo Rosario, ausilio dei cristiani, rifugio del genere umano, vincitrice di tutte le battaglie di Dio! supplici ci prostriamo al vostro trono, sicuri di impetrare misericordia e di ricevere grazie e opportuno ausilio nelle presenti calamità, non per i nostri meriti, dei quali non presumiamo, ma unicamente per l’immensa bontà del vostro materno Cuore.

A Voi, al vostro Cuore Immacolato, Noi, quale Padre comune della grande famiglia cristiana, come Vicario di Colui al quale fu concesso ogni potere in cielo e in terra (Matth. 28, 18), e dal quale ricevemmo la cura di quante anime redente col suo sangue popolano l’universo mondo, – a Voi, al vostro Immacolato Cuore, in quest’ora tragica della storia umana, affidiamo, rimettiamo, consacriamo non solo la Santa Chiesa, corpo mistico del vostro Gesù, che soffre e sanguina in tante parti e in tanti modi tribolata, ma anche tutto il mondo straziato da feroci discordie, riarso in un incendio di odio, vittima delle proprie iniquità.

Vi commuovano tante rovine materiali e morali; tanti dolori, tante angosce di padri e di madri, di sposi, di fratelli, di bimbi innocenti; tante vite in fiore stroncate; tanti corpi lacerati nell’orrenda carneficina; tante anime torturate e agonizzanti, tante in pericolo di perdersi eternamente!

Voi, o Madre di misericordia, impetrateci da Dio la pace! e anzitutto quelle grazie che possono in un istante convertire i cuori umani, quelle grazie che preparano, conciliano, assicurano la pace! Regina della pace, pregate per noi e date al mondo in guerra la pace che i popoli sospirano, la pace nella verità, nella giustizia, nella carità di Cristo. Dategli la pace delle armi e la pace delle anime, affinchè nella tranquillità dell’ordine si dilati il Regno di Dio.

Accordate la vostra protezione agli infedeli e a quanti giacciono ancora nelle ombre della morte; concedete loro la pace e fate che sorga per essi il Sole della verità, e possano, insieme a noi, innanzi all’unico Salvatore del mondo ripetere: Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà! (Luc. 2, 14).

Ai popoli separati per l’errore o per la discordia, e segnatamente a coloro che professano per Voi singolare devozione, e presso i quali non c’era casa ove non si tenesse in onore la vostra veneranda icone (oggi forse occultata e riposta per giorni migliori), date la pace e riconduceteli all’unico ovile di Cristo, sotto l’unico e vero Pastore.

Ottenete pace e libertà completa alla Chiesa santa di Dio; arrestate il diluvio dilagante di neopaganesimo, tutto materia; fomentate nei fedeli l’amore alla purezza, la pratica della vita cristiana e lo zelo apostolico, affinchè il popolo di quelli che servono Dio aumenti in meriti e in numero.

Finalmente, siccome al Cuore del vostro Gesù furono consacrati la Chiesa e tutto il genere umano, perchè, riponendo in Lui ogni speranza, Egli fosse per loro segno e pegno di vittoria e salvezza (cfr. Litt. Enc. Annum Sacrum: Acta Leonis XIII, vol. 19, p. 79), così parimenti da oggi siano essi in perpetuo consacrati anche a Voi e al vostro Cuore Immacolato, o Madre nostra e Regina del mondo: affinchè il vostro amore e patrocinio affrettino il trionfo del Regno di Dio, e tutte le genti, pacificate tra loro e con Dio, Vi proclamino beata, e con Voi intonino, da un’estremità all’altra della terra, l’eterno Magnificat di gloria, amore, riconoscenza al Cuore di Gesù, nel quale solo possono trovare la Verità, la Vita e la Pace.

in Discorsi e Radiomessaggi di Sua Santità Pio XII, vol. IV, pp. 253- 262; trad. it., in Atti e discorsi di Pio XII, vol. IV, Gennaio-Dicembre 1942, Istituto Missionario Pia Società San Paolo, Roma 1943, pp. 263-272.

http://www.immaculateheart.com/Ave%20Maria/images/mary.jpg

Guelfo Nero
24-08-02, 20:49
CARI AMICI,

SAN BARTOLOMEO FU UNO DEI DODICI MEMBRI DEL COLLEGIO APOSTOLICO: NEL VANGELO DI SAN GIOVANNI è CITATO COL NOME DI NATANAELE. QUANDO NOSTRO SIGNORE INCONTRò SAN BARTOLOMEO PER LA PRIMA VOLTA, GLI DISSE: "ECCO UN VERO ISRAELITA, NEL QUALE NON V'è FRODE". SAN BARTOLOMEO RISPOSE: "COME MAI MI CONOSCI?" GESù REPLICò: "PRIMA CHE FILIPPO TI CHIAMASSE, IO TI VIDI QUANDO ERI SOTTO IL FICO", SAN BARTOLOMEO
RISPOSE: "MAESTRO, TU SEI IL FIGLIUOLO DI DIO, TU SEI IL RE D'ISRAELE"
SAN BARTOLOMEO è UNO DEI SIMBOLI PIù PRECLARI DEL VERO EBRAISMO FEDELE CHE ACCOLSE NOSTRO SIGNORE COME MESSIA.
SAN BARTOLOMEO FU VESCOVO, COME GLI ALTRI UNDICI, E, DOPO LA PENTECOSTE, PREDICò IN MESOPOTAMIA, NELLO YEMEN, FORSE IN ETIOPIA.
MORì MARTIRE (è OPINIONE COMUNE MA NON UNANIME) TRAMITE DECORIAZIONE: FU SPELLATO VIVO.
LE SUE SPOGLIE, CON UNA SERIE IMPRESSIONANTE DI MIRACOLI E PRODIGI, SONO GIUNTE FINO A ROMA NEL 983: SONO VENERATE NELLA BASILICA DI SAN BARTOLOMEO ALL'ISOLA.
IL SUO NOME è INCISO A LETTERE DI FUOCO NEL CANONE DELLA MESSA.


SANCTE BARTHOLOMAEE, ORA PRO NOBIS


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Guelfo Nero
05-09-02, 00:41
http://www.kfki.hu/~arthp/art/s/stanzion/beheadin.jpg

DOMENICO STANZIONE "LA DECAPITAZIONE DI SAN GIOVANNI BATTISTA"

SANCTE JOHANNES BAPTISTA, ORA PRO NOBIS

Guelfo Nero
05-09-02, 00:41
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DOMENICO STANZIONE "LA DECAPITAZIONE DI SAN GIOVANNI BATTISTA"

SANCTE JOHANNES BAPTISTA, ORA PRO NOBIS

Guelfo Nero
05-09-02, 00:44
LA PRIMA CANONIZZATA DELLE AMERICHE IN UN QUADRO DEL MURILLO.

SANCTA ROSA, ORA PRO NOBIS

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Guelfo Nero
05-09-02, 00:44
LA PRIMA CANONIZZATA DELLE AMERICHE IN UN QUADRO DEL MURILLO.

SANCTA ROSA, ORA PRO NOBIS

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