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Visualizza Versione Completa : Il Voodoo



Tomás de Torquemada
14-07-02, 01:30
LA FORZA OCCULTA E MISTERIOSA DEL VOODOO
a cura di Maurizio Maggioni e Dargys Ciberio

http://www.clubghost.it/misteri/f/forzavoodoo-.htm

Dal sito http://www.clubghost.it/principale.asp

Tomás de Torquemada
22-11-02, 06:54
Il Vodun, conosciuto anche come Voodoo oppure Hoodoo, ebbe origine e venne inizialmente praticato negli ambienti caraibici dell'isola di Haiti. I fondamenti del Vodun sono le religioni Yoruba dell'Africa Occidentale, portate ad Haiti da schiavi Africani deportati dalla medesima zona. Il termine Vodun deriva da Vodu, che significa "spirito" o "divinità" nell'antico linguaggio dei Dahomey.

Ad Haiti, le credenze africane Yoruba si mescolarono alle credenze cattoliche degli abitanti Francesi per formare la religione sincretica, il Voodoo. In verità, il Voodoo è un risultato della tradizione degli schiavi. I bianchi proibirono agli schiavi di praticare le loro religioni native sulle sofferenze della tortura e della morte, e battezzarono gli schiavi come cattolici. Il Cattolicesimo venne imposto con la forza sopra i riti e le credenze native, che vennero tuttavvia praticate in segreto. Divinità tribali, o Loa, presero le forme di santi cattolici. I fedeli videro l'aggiungimento di santi come un progresso della loro fede, così inclusero statue cattoliche, candele e reliquie sacre nei loro rituali.

Religioni imparentate con il Voodoo sono praticate in tutta la regione caraibica, incluse la Giamaica e Trinidad. A Cuba, una religione sincretica chiamata Santerìa si evolse dalla mescolanza tra credenze Yoruba e credenze cattoliche spagnole. Tutte queste religioni caraibiche sono simili per credenze e rituali, ma il Voodoo ha molte caratteristiche che lo rendono unico tra tutte le strutture fideistiche caraibiche. Essendo una religione molto malleabile, le credenze e le pratiche Voodoo possono variare enormemente da communità a communità della stessa Haiti. Ancora largamente praticata ad Haiti, il Voodoo è migrato con gli haitiani in molte altre parti del mondo, fondando communità particolamente forti a New Orleand, a Miami ed a New York. Ciascuna di queste communità hanno generato nuove evoluzioni di Voodoo. In tutto il mondo, il Voodoo ha circa cinquanta milioni di seguaci.


http://www.culture.gov.sk/files/photos/Miestna/10012358%20Haiti%20voodoo%20dances.jpg
Rito Voodoo ad Haiti - Immagine tratta dal sito http://www.culture.gov.sk

Il Voodoo è caratterizzato prima di tutto da una fede nei Loa, le divinità che caratterizzano la fede Vodun. I devoti del Voodoo credono che tutte le cose servono i Loa e così, per definizione, sono espressioni ed estensioni della divinità. I Loa sono molto attivi nel mondo e spesso "possiedono" letteralmente i devoti durante i rituali. I riti sono principalmente praticati per fare delle offerte (o per nutrire) i Loa, ma anche per evocare i Loa per aiuti o fortune.

I praticanti del Voodoo si riuniscono in una comunità, chiamata société. La société si riunisce attorno ad un Hounfort, dove vengono eseguiti i rituali da un sacerdote o una scerdotessa, chiamati rispettivamente Houngan e Mambo. Le Sociétés Voodoo sono molto compatte e garantiscono una struttura organizzativa centrale alle piccole communità ad Haiti.

Diversamente a molte altre religioni Caraibiche, quelle basate sulle credenze Yoruba, il Voodoo ha un sistema di credenze molto ampie e altamente sviluppate, legate alla parte "oscura" degli Loa e degli esseri umani. La magia nera è praticata da sacerdoti chiamati Bokor e da società segrete che si sono allontanate dalle principali comunità Voodoo. Le credenze esistenti nella magia nera (ritenuta non praticata) sono le origini di molte idee sbagliate a proposito del Voodoo. Opere popolari di letteratura e molti lungometraggi cinematografici hanno rafforzato queste errate interpretazioni, che si basano principalmente su false nozioni di cannibalismo e zombificaione. É mia intenzione chiarire qualcuna di queste incomprensioni e spiegare la complessa struttura di credenze che appartiene alla religione Voodoo.

Dal sito http://www.nkweb.net/eso/voodoo/

Silvia
27-03-03, 21:39
L'ANIMA VOODOO

Secondo la credenza Voodoo, un essere umano è composto da cinque componenti basilari:

* corps cadavre , o la carne mortale;
* n'âme, o spirito della carne;
* z'étoile, o stella del destino;
* gros-bon-ange
* ti-bon-ange, le due parti dell'anima

Le parti fisiche e mortali di un essere umano sono il corps cadavre, il corpo che scompare dopo la morte ed il n'âme, lo spirito che consente al corpo di funzionare quando è in vita e passa sotto forma di energia al suolo dopo la morte. Il z'étoile decide il destino di una persona e risiede nel paradiso, fuori dal corpo. Non ha una grande importanda nelle credenze Voodoo.
Le componenti più importanti dell'uomo sono le due parti dell'anima, il ti-bon-ange ed il gros-bon-ange. gros-bon-ange significa letteralmente "grande angelo buono". Per concezione, una parte della forza vitale cosmica passa all'interno dell'essere umano. Questa è la forza che tutte le cose viventi condividono, collegandoci a chiunque altro in una grande ragnatela di energia. Il gros-bon-ang e conserva il corpo vivo e consapevole e, dopo la morte, ritorna alla riserva energetica del cosmo. Senza il gros-bon-ange, una persona perde la sua forza vitale; è tuttavia possibile, secondo le credenze Voodoo, separare il gros-bon-ange di una persona dalla stessa e conservarlo in una bottiglia o in una brocca, da dove l'energia può essere incanalata per altri scopi.

Il ti-bon-ange costituisce l'altra metà dell'anima di una persona. Significa "piccolo angelo buono" ed è la sorgente della personalità. Il ti-bon-ange rappresenta l'accumulo delle sapienze e delle esperienze di un individuo durante la vita ed è responsabile della personalità e della volontà. Può lasciare il corpo durante i sogni oppure quando è posseduto da un Loa ed è la parte dell'essere umano che è più vulnerabile alla stregoneria.

Anche dopo la morte, il ti-bon-ange può essere utilizzato per compiere atti malvagi. Un modo per evocare un ti-bon-ange (in questo caso un duppy) è di gettare del rum e tre pennies su una tomba e battere su di essa con un bastone di zucca. Dopo si può comandare al duppy di perseguitare qualcuno. Il ti-bon-ange può anche essere usato per possedere un nemico in un rituale malvagio, chiamato "l'invio della morte". Il Loa del cimitero, Baron Cimetière, deve essere invocato per prendere l'anima del morto dalla tomba. L'ottenere lo spirito del morto dal cimitero è chiamato "prise du mort".
Mentre il ti-bon-ange sta nelle vicinanze del corpo dopo la morte, un bokor (stregone) può catturarlo e trasformarlo in uno zombi astral. In contrapposizione allo zombi corps cadavre, che è un'anima morta senza un corpo, va in giro ed esegue azioni sotto il controllo del bokor ed è destinato a non raggiungere mai il riposo finale.
Esistono un paio di modi per evitare che un deceduto cada nel controllo di un bokor. Uno è di uccidere ancora una volta il corpo perforandogli il cuore oppure decapitandolo. Anche l'uso di Hoholi, che sono dei particolari semi di sesamo che vanno posti all'interno della bara, prevengono la manipolazione da parte di un bokor. Ciocche di capelli o unghie tagliate sono segni inconfondibili del trattamento di un corpo morto da parte di un bokor.


Dal sito www.nkweb.net/

http://www.silviadue.net/vari/legba.gif

Shambler
28-03-03, 03:31
propongo di munirci di una bambola voodoo con le fattezze del grande presidente americano e di pungerla con degli spilloni mormorando arcani incantesimi: chissà , magari se lo facessimo in tanti ...ci facciamo insegnare come si fà da qualche bokor.

Silvia
28-03-03, 14:16
Stupefacente!!! Lo scetticone shambler che invoca il ricorso ad arcani rituali! :eek: Potenza di Bush… :D

In realtà, ho letto che nel Voodoo il ruolo della magia nera (praticata da membri di società segrete dediti, tra l'altro, al cannibalismo) è marginale e fortemente ostracizzato dagli aderenti a questa religione, che un certo tipo di letteratura ha travisato profondamente, riducendola ad un orrendo insieme di macabri rituali.

Shambler
28-03-03, 15:41
e poi ,visto che cane non morde cane, sarebbe difficile che le forze del male possano attaccare i loro rappresentanti sulla terra.
:D :D :D

pcosta
28-03-03, 20:17
serve una bambola vudu?

http://space.virgilio.it/pcosta1@tin.it/vudu.gif

Silvia
20-08-03, 21:01
La figura dello zombi rappresenta forse l'elemento della tradizione haitiana più noto e peggio conosciuto. La cultura contemporanea ha inglobato tale realtà accentuandone i caratteri esotici e macabri, senza alcun riguardo per il complesso tessuto metafisico e culturale da cui tale elemento attinge la sua legittimità.


*^*^*^*^*^*^*^*


IL MISTERO DEGLI ZOMBI

di Monica Valcarenghi


Il Vodu è una delle così dette religioni sincretiche afro-americane, che la letteratura non ha mancato di travisare e di trasmettere al resto del mondo come orrenda superstizione, come ripugnante insieme di rituali di magia nera praticati da una massa di negri esaltati e posseduti dal demonio.
Tra le immagini più care alla letteratura e a noi più note, si trova senza dubbio quella degli zombi, esseri mostruosi, cadaveri risuscitati, corpi in putrefazione usciti dalle proprie bare e dai cimiteri per terrorizzare la gente.
Gli zombi ad Haiti sono in effetti una realtà, non sono una semplice fantasia di qualche contadino sprovveduto o di qualche cronista spaventato. E' quindi necessario incominciare ad affrontare il fenomeno zombi inquadrandolo nella propria cultura e liberandolo da ogni alone di superstizione.

Per i voduisti l'uomo ha due anime, il ti bon ange, il piccolo angelo buono, e il gros bon ange, il grande angelo buono. Quest'ultimo rappresenta la forza vitale, entra nel corpo di un individuo al momento del concepimento e lo abbandona al sopraggiungere della morte. Il piccolo angelo buono invece è il responsabile della personalità, del carattere e della volontà. Gli zombi, ad Haiti, possono dunque essere di due tipi, uno è lo zombi astral o zombi ti bon ange, cioè uno spirito, una parte appunto dell'anima vodu (il ti bon ange) che è stata venduta o catturata dal bokor, lo stregone. L'altro è lo zombi Jardin o zombi corps cadavre, il famoso morto-vivente, l'immancabile protagonista dei film dell'horror, ciò che rimane di un individuo a cui è stato tolto il ti bon ange.
Lo zombi spirito, una volta catturato, è conservato in un vaso e, al momento opportuno, trasformato dallo stregone, in un insetto, animale o uomo per fargli compiere la sua malvagia volontà.

Una schiavitù di questo tipo, permanente, senza dubbio fa orrore a un popolo che ha per secoli conosciuto il significato della perdita della libertà. Gli Haitiani perciò non temono tanto gli zombi di per sé, quanto la zombificazione, ovvero l'essere ridotti in uno stato di schiavitù dal quale non si può essere liberati e dal quale non si può fuggire. Il terrore della zombificazione è tale che quando un individuo muore i familiari, per assicurarsi che sia veramente morto e quindi di poco valore per lo stregone, mettono in atto alcuni espedienti. Al cadavere può essere tagliata la testa o gli arti, una spada può essere infilata nel cuore o una pallottola sparata in una tempia.

Oppure, poiché un corpo può essere resuscitato solo se risponde alle domande del bokor, le sue labbra possono essere cucite e dei semi di sesamo o un ago senza cruna possono essere messi nella bara per distrarre il morto, per tenerlo occupato e impedirgli quindi di rispondere.
Un morto può essere resuscitato o per vendetta, o come sacrificio per ricompensare uno spirito dei beni ricevuti o, infine, perché qualcuno ha bisogno di un corpo da impiegare come bestia da soma. In realtà non si resuscita nessun morto e i potenziali zombi non sono veri cadaveri, bensì morti apparenti.
Alle vittime è somministrato in vari modi, più spesso topicamente, un "veleno", una polvere "magica" dalla complessa preparazione e dagli svariati e disgustosi ingredienti, che induce uno stato di morte apparente.
Responsabile di questo stato, oltre l'importantissimo lavoro dello stregone, senza dubbio efficace da un punto di vista magico-culturale, è una potentissima sostanza, la tetrodotoxina, contenuta in un ingrediente base di questa polvere, il puffer- fish, il pesce palla. Questa sostanza rallenta a tal punto le funzioni vitali, da ingannare e far dichiarare morto un individuo anche da parte di efficenti e preparate équipes mediche.

Ma la vera domanda, a prescindere dall'efficacia magico- culturale o chimica di questo veleno, è un'altra: in base a quale criterio è scelta la vittima da zombificare? La vittima è scelta a caso, è un innocente?
La zombificazione, in realtà, è un processo sociale, non è una attività criminale e casuale. La vittima non è un indifeso innocente e il bokor agisce con il consenso della intera comunità. La zombificazione è una sanzione sociale, una pratica per rinforzare l'ordine, non per distruggerlo.

E' a questo punto necessario introdurre il discorso sulle Società Segrete e sulla loro funzione di controllo sociale. Gli Haitiani hanno paura di uscire di notte, il loro timore è quello di imbattersi in particolari individui, i membri delle Sette Rosse detti anche Zobop, Bizango, Senza Pelo, Vlanbindingue. Gli appartenenti a queste società, solitamente persone insospettabili, spesso docili e pacifiche, si crede si riuniscano in segreto per dedicarsi alla stregoneria, per fare il male per il gusto di farlo, per cibarsi di carne umana e per seminare il terrore. Le loro azioni malvage, i loro crimini sono compiuti durante riunioni notturne durante le quali i membri indossano lunghe vesti bianche e rosse e portano sul capo corone di ceri accesi. L'adesione a questi sodalizi è selettiva, per unirsi a loro bisogna conoscere la parola d'ordine e una serie di gestualità esclusive. In genere si incontrano nei cimiteri, quindi si mettono in agguato per le strade aspettando la vittima che viene catturata con corde fatte di budella secche.

In effetti, ad Haiti, queste Società Segrete, liberate dalle fantasie, non sono nulla di orrendo e di gratuitamente crudele. Hanno scopi religiosi-cerimoniali e un ruolo politico e sociale, la loro funzione è benevola, aiutano i bisognosi e le loro famiglie e, quando puniscono, puniscono chi è colpevole di aver trasgredito il codice comportamentale della Società. Tra i comportamenti punibili ci sono l'eccessivo arricchimento alle spese della famiglia o di dipendenti, il diffamare la Società Bizango, il danneggiare materialmente o moralmente qualcuno, il rubare la donna di un altro.
Dunque le Società Segrete sono la sicurezza, ma anche la paura: chi trasgredisce le regole è prima giudicato e poi punito tramite, appunto, la zombificazione.
Lo zombi, in definitiva, non è una vittima indifesa , ma un individuo colpevole di non aver rispettato le norme che garantiscono ordine e giustizia e che perciò è stato punito.

Il fenomeno zombi è dunque da liberare da ogni interpretazione eurocentrica e folkloristica e da inquadrare invece nel paradigma culturale-religioso haitiano. Gli zombi sono individui che non hanno rispettato il codice comportamentale delle Società Segrete. Le quali, esplicitamente o implicitamente riconosciute dalla collettività, sono organismi di matrice religiosa ma di decisiva importanza per la vita politica e sociale del paese.


Dal sito www.airesis.net

L'articolo completo (http://www.airesis.net/ethnika/ethnika%201/valcarenghi%201.htm)


http://www.silviadue.net/vari/zombi.jpg
La zombie Felicia Felix Mentor

pcosta
29-08-03, 20:37
Papyri Graecae Magicae 161-5

http://www.pcosta.net/ima/nekros.gif

Risveglio di un cadavere: "Ti scongiuro, o spirito vitale che ti muovi nell'aria, entra in questo corpo, riempilo del tuo alito, restituiscigli la forza, risveglialo al potere del dio eterno, fallo camminare in questo luogo! Perché io sono lo strumento del potere di Thayth, il santo dio. Pronuncia il nome.

Silvia
29-08-03, 21:19
L’oscuro e segretissimo rito per resuscitare uno zombi è praticato solo da quei bokor che conoscono le giuste preghiere rituali e hanno l’animo saldo quanto basta. E' infatti indispensabile recarsi di notte in un cimitero ed evocare, davanti alla lapide, un demonio. Proprio quest’ultimo fornisce l’energia che permette al corpo morto di tornare in vita. Ma per poter comandare lo zombi, lo stregone deve possederne l’anima, che viene evocata, catturata e imprigionata dentro un vaso.
Si invoca quindi Baron Samedi, il signore dei cimiteri custode delle anime, e lo si addormenta con la formula creola "Do' mi pa fumé, Baron Samedi" ("Dormite bene Baron Samedi"). Non appena il signore dei cimiteri abbassa la guardia, il bokor può sottrargli l’anima dello zombi, chiamandola a sé con la frase "Mortoo tomboo miyi" ("Morto, dalla tomba, a me!").
A questo punto il cadavere viene disseppellito e resuscitato. Privo della propria anima, e quindi di volontà, lo zombi è ora pronto ad eseguire, su ordinazione, qualsiasi azione, anche la più efferata.

Silvia
12-05-04, 13:13
LA MAGICA POLVERE DEL BOKOR

Nel 1982 Wade Davis, antropologo americano, riuscì a procurarsi un campione della polvere misteriosa che i bokor usano nel rito di zombificazione. L’ingrediente principale è costituito dalla vescica del pesce palla, contenente la tetrodotossina, un potentissimo neurotossico in grado di agire attraverso i pori della pelle. A questo veleno vengono mescolate le secrezioni cutanee del rospo bouga (da cinquanta a cento volte più potenti della digitale), semi e foglie di piante velenose e altre sostanze inattive, ma decisamente folkloristiche, come terra di cimitero e polvere di penne di gallo nero. Altri componenti, come l'albizzia e i vetri, servono a provocare prurito, per costringere la vittima a grattarsi e fare così penetrare il veleno.

Il bokor soffia nelle narici o nella schiena del futuro zombi, ben vivo, questa polvere giallastra, capace di causare un sonno letargico. Questi cade in catalessi: dato per morto, viene sepolto e, terrorizzato, assiste spesso cosciente al proprio funerale e alla propria inumazione. Esperienza estremamente traumatica che, unita a una buona dose di superstizione, distrugge la lucidità mentale della vittima, che finisce così per perdere la memoria e la ragione, cadendo in uno stato di autismo perenne e continuato. La notte stessa, il bokor disseppellisce il malcapitato e lo rianima somministrandogli un pasto a base di patate dolci e datura stramonium, un potente allucinogeno che, se da un lato contribuisce a intontire ulteriormente la vittima, dall'altro interrompe l'azione progressiva di distruzione delle cellule cerebrali da parte della tetrodotossina. Non si tratta di un antidoto, poiché l'azione del veleno è irreversibile, ma è da considerarsi come uno degli ingredienti necessari per "fabbricare" uno zombi che, muto e semideficiente, si crede effettivamente un morto risorto. E si rassegna a questa nuova esistenza di schiavitù e lavoro.

Negli anni Settanta la televisione francese riuscì addirittura ad intervistare un ex-zombi che era riuscito a riconquistare sia la libertà che parte della ragione (il che si verifica assai raramente). L’uomo viveva comunque in una clinica psichiatrica, non avendo smaltito del tutto gli effetti deleteri della droga del bokor.


Scrive William B. Seabrook nel suo saggio etnografico sui costumi di Haiti The Magic Island (1929):

"… La luna piena saliva lentamente nel cielo, sbiancando le colline e le piantagioni di cotone, ed io me ne stavo seduto davanti alla porta di casa con Costantino Polinice, un fittavolo haitiano, a parlare di demoni, licantropi e vampiri. Il discorso cadde sugli zombi. Avevo sentito dire che lo zombi è un corpo privo di anima, clinicamente morto, che riacquista magicamente un’apparenza di vita puramente meccanica; un cadavere che agisce, si muove, cammina come se fosse vivo, grazie alle arti di uno stregone. Questi sceglie un cadavere sepolto di fresco che non abbia ancora avuto il tempo di decomporsi e lo sottopone ad una specie di galvanizzazione. Poi lo asservisce sia per fargli commettere qualche delitto, sia per affidargli, come capita più sovente, lavori agricoli o domestici pesanti. Non appena il morto accenna a rilassarsi, questi lo bastona come una bestia da soma. Quando ne parlai a Polinice, il mio scettico amico mi rispose: “Creda a me, non si tratta di una superstizione. Fa parte purtroppo dei nostri usi e costumi. Sono cose vere ad un punto che voi bianchi non sospettate neppure. Lei non si è mai chiesto perché i contadini più poveri seppelliscono i loro morti sotto massicce torri di muratura? Che altro motivo vuole che ci sia se non quello di difendere i propri morti?…"


http://www.silviadue.net/vari/veveSamedi.gif

Secondo il CICAP, la spiegazione alla credenza negli zombi non è farmacologica, ma sociale.
”… In un clima caldo come quello di Haiti le sepolture vengono eseguite velocemente, e fino a pochi anni fa i certificati di morte erano compilati in modo piuttosto frettoloso; quindi qualche caso di morte apparente potrebbe essersi verificato. Inoltre alcuni macabri riti vodoo comportano effettivamente l'utilizzo di parti di cadaveri, che vengono illegalmente esumati, e certi aspetti della religione vodoo venivano assecondati da parte del regime dittatoriale di Duvalier per indurre terrore nella popolazione. Infine sono stati scambiati per zombi fuggiti anche alcuni vagabondi con problemi mentali, persi per le campagne di Haiti…”

Silvia
14-10-05, 10:24
RITUALI DI MORTE

La religione voodoo non considera la morte cessazione della vita: semplicemente, nella morte, le varie "componenti" dell'uomo cambiano condizione. Il corpo, involucro della forza vitale, decade mentre il n'âme che l'ha animato ritorna al suolo come energia della terra. Il gros-bon-ange [1] torna alle somme regioni solari dalle quali è stata presa la sua energia cosmica aiutato da appositi rituali, che assolvono diverse funzioni. La più importante è mandare il gros-bon-ange al Ginen, la comunità cosmica degli spiriti ancestrali, dove verrà adorato come un Loa. Se questi rituali non vengono eseguiti, il gros-bon-ange può rimanere intrappolato nella terra e portare sventura ai membri della famiglia ancora vivi.

Il processo di separazione del gros-bon-ange dal corpo è chiamato dessounin. Le narici e le orecchie del defunto vengono tappate con del cotone, mentre le ginocchia e gli alluci vengono legati. La bocca viene chiusa e le tasche rovesciate. Durante questo rituale, l'houngan (sacerdote) asperge del rum puro (kleren) verso i quattro punti cardinali e poi verso il corpo, per purificarlo. Scuote il suo asson [2] sopra il corpo e accende le candele. L'houngan viene quindi posseduto da un Loa, che allontana il gros-bon-ange e diventa così la forza animante del corpo.

Il ti-bon-ange [3], invece, si aggira nelle vicinanze del corpo per un periodo di nove giorni, dopo di che viene eseguito un rituale chiamato Nine Nights ("delle nove notti") per assicurare che questa componente dell'anima rimanga nella tomba, altrimenti anche il ti-bon-ange potrebbe errare nella terra e portare sventura agli altri.

Alcune sette voodoo credono che ogni uomo racchiuda in sé la malvagità. Fino a che l'anima (in questo caso chiamata duppy) si trova nel corpo, è controllata dal cuore e dal cervello e impedisce all'uomo di abbandonarsi alla malvagità. Ma, una volta liberato dalla morte, e quindi non più sotto controllo, il duppy è capace di atti terribili. Il Nine Nights fa in modo che la malvagità insita in ogni persona rimanga nella tomba assieme al corpo.

In alternativa, con un rituale, l'houngan può separare il ti-bon-ange dalla carne e quindi rilasciarlo affinché viva in acque tenebrose per un anno e un giorno. Trascorso questo periodo, l'anima, ora chiamata esprit, viene fatta ritualmente ascendere e quindi posta in un particolare brocca (govi), dove è servita e trattata come un Loa.

Altre volte, l'houngan arde la brocca in un rituale chiamato boule zen, durante il quale lo spirito viene rilasciato nel paese della morte, dove propriamente dovrebbe risiedere. Un altro modo per far ascendere il ti-bon-ange è rompere le brocche e lasciare i cocci in un incrocio.

[1] Gros-bon-ange (Ba, Gwo-bon-anj) Parte dell'anima che rappresenta la fonte dell'energia cosmica.
[2] Asson (Açon, Ason) Sonaglio consacrato dell'Houngan o della Mambo; il "ricevere l'asson" significa essere elevato all'autorità del sacerdote.
[3] Ti-bon-ange (Ka, Lespri, Ti-bon-anj) Parte dell'anima responsabile per la creazione del carattere, della forza di volontà e dell'individualità.


http://www.silviadue.net/vari/voodoo1.jpg

sacher.tonino
26-10-05, 09:39
In Origine Postato da pcosta
Papyri Graecae Magicae 161-5

http://www.pcosta.net/ima/nekros.gif

Risveglio di un cadavere: "Ti scongiuro, o spirito vitale che ti muovi nell'aria, entra in questo corpo, riempilo del tuo alito, restituiscigli la forza, risveglialo al potere del dio eterno, fallo camminare in questo luogo! Perché io sono lo strumento del potere di Thayth, il santo dio. Pronuncia il nome.


Quisquiglie, conosco un Maestro che alitando in una marionetta gli dona la vita...siamo all'ABC dell'alchimia...
Un mio amico possiede un bastone con cui provoca temporali..
Queste sono pinzellacchere..
La cosa difficile non è il woodo, ma tendere la mano a chi ha bisogno di aiuto, cioè, farlo diventare un uomo, ricordandogli il proprio Sè indifettibile...

Silvia
26-10-05, 12:57
In Origine Postato da sacher.tonino
Quisquiglie, conosco un Maestro che alitando in una marionetta gli dona la vita...
:eek:

sacher.tonino
27-10-05, 09:17
In Origine Postato da Silvia
:eek:


Si tratta di un antichissimo rituale Alchemico.La persona in questio non mi ha voluto dire di più.Vive completamente in anonimato, ed è una persona assolutamente normale.
Credo che sia stato discepolo di qualche Alchimista del novecento.
Per ragioni personali non sono voluto diventare un suo studente, essendo anche io fondamentalmente un solitario.
Siamo buoni amici.


Nella vita normale, mi disse; anche noi
doniamo la vita alle cose che ci circondano.
Una stanza TRATTIENE energia vitale del suo abitatore.
Altra cosa è il ritus.
Compiuto perfettamente è possente.
Ma chi è in grado di tanto.
Nonostante vanti moltissime amicizie nel campo esoterico/iniziatico.
Io, ad esempio non ho mai ritualizzato.
Ciao
Antonio

Pergolesi
03-11-06, 09:28
Un Saluto a Moderatori e Utenti del Forum.
Complimenti anche per questo post sul voodoo.

in riferimento alla citazione di SILVIA su:Wade Davis

Qualche giorno fa, nella notte fra sabato e domenica ultimi scorsi, è stato mandato in onda su Italia 1 il film: "Il Serpente e l'Arcobaleno", di Wes Craven, tratto dall'omonimo libro di Wade Davis.
Molto suggestivo, horror-fantistico, ottima la scenografia con le immagini di Port-au-Prince, fra mare, cielo e montagna, mi sembra anche del mitico Hotel Olofsson, dei tonton-macoutes, dei rituali, dello Zombie che vaga per il cimitero, della dottoressa haitiana, del bokor, della rivolta finale.

Silvia
03-11-06, 12:27
Un Saluto a Moderatori e Utenti del Forum.
Complimenti anche per questo post sul voodoo.

in riferimento alla citazione di SILVIA su:Wade Davis

Qualche giorno fa, nella notte fra sabato e domenica ultimi scorsi, è stato mandato in onda su Italia 1 il film: "Il Serpente e l'Arcobaleno", di Wes Craven, tratto dall'omonimo libro di Wade Davis.
Molto suggestivo, horror-fantistico, ottima la scenografia con le immagini di Port-au-Prince, fra mare, cielo e montagna, mi sembra anche del mitico Hotel Olofsson, dei tonton-macoutes, dei rituali, dello Zombie che vaga per il cimitero, della dottoressa haitiana, del bokor, della rivolta finale.

Disastro, me lo sono perso... :i


Comunque, a proposito di Davis… mi risulta che decise di indagare in seguito alla segnalazione di un caso di zombificazione ben preciso, quello di Clairvius Narcisse, un contadino sulla quarantina che, ricoverato d'urgenza all'ospedale di Haiti, sputava sangue e accusava febbre altissima. In sintesi, dal racconto di Narcisse che, a differenza di altri zombi aveva conservato l'uso della parola, Davis si convinse che agli sventurati veniva somministrato un veleno (che, come già detto, riuscì infine a procurarsi e a far analizzare).

L'indagine di Davis ha inoltre evidenziato come la zombificazione non venga considerata un'attività criminale, ma piuttosto un mezzo di controllo sociale per mantenere l'ordine e la legalità: pare che le vittime non siano mai persone innocenti, ma individui che hanno compiuto atti lesivi dell'ordine sociale. I bokor che li avvelenano agiscono su commissione, o comunque con l'approvazione, delle cosiddette Sette Rosse. I loro adepti si riuniscono nel nome di Baron Samedi e condannano chi viola le norme del diritto consuetudinario. In definitiva, sanzionano quei reati la cui punizione non è prevista dal codice haitiano e la pena è, appunto, la zombificazione, che viene comminata in seguito a una denuncia che però deve essere assolutamente veritiera (pena la zombificazione dell'accusatore). Clairvius Narcisse, per esempio, sempre secondo Davis, non era giudicato una persona perbene, perché aveva negato l'aiuto a molti, non si era mai curato dei figli e aveva rifiutato un campo al fratello, che lo aveva per questo denunciato alla società segreta.


P. S. Benvenuto nel forum... :)

Pergolesi
03-11-06, 20:04
P. S. Benvenuto nel forum... :)

Grazie. :)

Il film "Il Serpente e l'Arcobaleno" uscì un paio di anni dopo la fuga del "presidente" Baby Doc Duvalier, scappato da Haiti nel 1986. Le sequenze finali del film, della rivolta della popolazione, inquadrano quello che presumibilmente è Jean-Claude «Baby Doc» Duvalier che fugge in auto con i suoi accoliti verso l'aeroporto di Port-au-Prince, destinazione esilio dorato in Francia.
François Duvalier fu il signore indiscusso di Haiti dal 1957 fino alla sua morte nel 1971, quando lasciò il potere al figlio Jean-Claude, che governò appunto fino al 1986, quando l'isolamento internazionale e una rivolta della popolazione lo costrinsero alla fuga in Francia.
Medico ed etnologo, da qui il soprannome Papa Doc, François Duvalier studiò a fondo la popolazione haitiana e il voodoo. Duvalier studiò l'influenza che i bokor ("sacerdoti voodoo" che praticano magia nera. Possono praticare la zombificazione) esercitavano sulla popolazione, e la sfruttò a suo favore.
"Diversi zombificati, come Cristophe, erano oppositori del regime Duvalier".
Oltre al voodoo, il potere dei Duvalier si basava sui tonton-macoutes,la feroce milizia segreta.
Per suggestionare la popolazione, François Duvalier affermava anche di essere la reincarnazione di Baron Samedi, potente divinità della morte e dei cimiteri, partecipando in prima persona a riti voodoo.
Fu possibile produrre il film solo dopo la fine politica della "dinastia" Duvalier.

Silvia
04-11-06, 19:18
LA POSSESSIONE VOODOO

I seguaci del Voodoo credono nelle divinità chiamate Loa e negli spiriti ancestrali, che rappresentano il tramite fra l'Essere Creatore e gli uomini. I Loa hanno il compito di dedicarsi all'umanità e alle sue esigenze, dalle più materiali alle più spirituali.
Nel Voodoo, la vera comunione con il divino avviene con la possessione, atto mediante il quale il Loa allontana temporaneamente il gros-bon-ange [1] dalla testa del fedele (sede della vita spirituale, e quindi delle due anime) e diventa la forza animante del suo corpo. La possessione è il mezzo attraverso cui i Loa esercitano la loro autorità, per questo è considerata un fatto normale e positivo. In questo modo, ogni devoto non solo ha un contatto diretto con la divinità, ma la riceve direttamente nel suo corpo.

Le ragioni per cui un Loa sceglie di possedere un individuo sono diverse, e possono essere anche di natura pratica, come per esempio segnalare un pericolo o guarire da una malattia. La possessione è infatti da intendersi anche come una terapia che procura miglioramenti all'individuo, a cui l'houngan (sacerdote) prescrive una serie di ricette, che consistono in sacrifìci, preghiere e offerte per il Loa che si è manifestato.

L'iniziazione al Voodoo, nell'antico Dahomey e nell'odierno Benin, è un rituale di passaggio che consacra per sempre un individuo agli dei, dotandolo di una seconda personalità, che assumerà durante la trance di possessione.
Anche ad Haiti avviene una trasformazione della personalità, per consentire il contatto mistico fra l'individuo e il Loa, tuttavia alla possessione non si accede soltanto con l'iniziazione, ma anche attraverso rituali di tipo purificatorio, come il laver-tête, volto a raffreddare la testa. [2]


http://www.silviadue.net/vari/voodoo4.jpg

Il fedele cade in uno stato di profondo torpore, durante il quale non riesce a tenere gli occhi aperti. Poi subentra la crisi, i cui sintomi sembrano rientrare nel quadro clinico dell'attacco epilettico. Scosso da convulsioni violente, il posseduto perde il controllo del sistema motorio: si butta in avanti come spinto da una molla, gira freneticamente, si inchioda sul posto con il corpo sbilanciato in avanti, vacilla e infine cade in uno stato di semi-incoscienza. Scacciata la presenza emotiva e intellettuale, il fedele è svuotato e diventa l'involucro nel quale la divinità si cala: la crisi coincide con questo passaggio dall'umano al divino, quando alla propria identità, ormai inesistente, non si è ancora sostituita quella del Loa. L'io cosciente, per non venire irrimediabilmente lacerato, deve ritirarsi e cedere il posto al visitatore che giunge dal mondo degli dei: uomo e dio non possono coesistere.

"Sono momenti pieni di panico e di istintivo orrore di fronte a un oscuro senso di morte incombente", spiega chi ha sperimentato la trance.
Il fedele, che una volta posseduto da un Loa diventa un choual, è sostenuto in questa prova terribile dalla comunità dei devoti e guidato dalla complessa struttura del rituale, mentre la musica dei tamburi diventa il sentiero che guida l'ingresso degli dei e aiuta il fedele ad immergersi nelle voragini dell'inconscio.


[1] Gros-bon-ange: parte dell'anima che rappresenta la fonte dell'energia cosmica.
[2] Laver-tête: lavaggio rituale della testa usato per battezzare o purificare i devoti.
Il rito viene eseguito su una stuoia di foglie di banana oppure su un letto di rami
di legno profumati, cosparso di fiori.

Tomás de Torquemada
05-11-06, 01:12
Grazie. :)

Benvenuto anche da parte mia. :)

A proposito del tema trattato, c'è online un breve e curioso dizionarietto (in inglese) dei termini voodoo... Lo inserisco, potrebbe risultare di qualche utilità...

http://www.hartford-hwp.com/archives/43a/125.html

Pergolesi
05-11-06, 08:58
Grazie. :)
Sito Interessante. Condivisibile il riferimento dell'autore che il cinema di Hollywood ha "imposto" una certa visione negativa malefica del Voodoo, interessandosi per i suoi horror inevitabilmente al Black Magic Voodoo con i relativi Zombies e riti malefici Petro, che nella realtà sarebbero appena al 5% dei casi, mentre sono stati trascurati i riti benevoli Rada, che invece rappresenterebbero il 95% dei casi.
Fa eccezione il film "Il Serpente e l'Arcobaleno", horror etnico-fantastico.
In effetti il cinema di Hollywood ha spettacolarizzato il voodoo interessandosi solo di magia nera e Zombies per ovvi motivi di incassi, ma non solo. Infatti nel 1978, il regista George A. Romero ha girato il film "Zombi" considerato unanimemente capostipite del genere, sebbene vi fosse stato nel 1968 il film "La notte dei morti viventi".
Considerato nel genere uno dei film cult più importanti il film "Zombi" di George A. Romero, vero e proprio horror, lanciava, con le immagini degli Zombies, un messaggio contro gli eccessi della società dei consumi. Infatti nel film gli Zombies assassini dal passo lento e meccanico, che nel film assediano un enorme centro commerciale dove all'interno sono rifugiati quattro esseri umani sopravvissuti, nella provocazione del regista sono tutti i cittadini vittime degli eccessi della società dei consumi.
Ma è inevitabile che gli Zombies sebbene rappresentino una piccola percentuale dell'universo voodoo, del Black Magic Voodoo, hanno una forte simbolismo politico-sociale oltre che religioso, e non solo a Hollywood quanto soprattutto a Port-au-Prince e nell'intera Haiti. Come con la dittatura dei Duvalier.
La grande paura degli haitiani di diventare Zombies, ovvero schiavi di un Bokor, simbolicamente richiama anche alla schiavitù dei loro antenati dalla quale si erano liberati nel 1804 con la lotta di indipendenza.

Vurdak
05-11-06, 11:13
Stupefacente!!! Lo scetticone shambler che invoca il ricorso ad arcani rituali! :eek: Potenza di Bush… :D

In realtà, ho letto che nel Voodoo il ruolo della magia nera (praticata da membri di società segrete dediti, tra l'altro, al cannibalismo) è marginale e fortemente ostracizzato dagli aderenti a questa religione, che un certo tipo di letteratura ha travisato profondamente, riducendola ad un orrendo insieme di macabri rituali.

Esatto (non ho letto il resto, quindi perodnami se lo hai già detto). Come il significato originario dei tarocchi, la bambola Voodoo serve come "porta".

Federale
05-11-06, 16:44
A proposito di zombies nel cinema il vero capostitpite è I walked with a zombie ed è degli anni '40. Consiglio la visione di quel piccolo capolavoro che è Angel Heart, ascensore per l'inferno con Mickey Rourke, Lisa Bonet (Denise dei Robinson, che appare anche senza veli) e un Robert De Niro che interpreta Satana con un'intensità mai raggiunta. Il miglior Satana del cinema (si potrebbe aprire un post a parte). Altro che quel buffone di La Vey.
A parte i loa (impossessamento rituale di spiriti- religione animistica africana sincretizzata con aspetti tipicamente aztechi e cristiani) il voodoo ricorda tantissimo la stregoneria naturalistica dell'Europa centrale. Forse proprio studiando bene questa religione potremo finalmente arrivare a comprendere cosa fu vermanten l'opera a nero sulla quale troppi studiosi hanno perso anni e anni di studio...

Pergolesi
06-11-06, 00:26
"I walked with a zombie" è un grande film horror ma NON appartiene al genere tradizionale dei film sugli zombie.
Oltretutto la vera protagonista del film era un’infermiera bianca giunta ai Caraibi per assistere la moglie del proprietario di una piantagione. Le leggende locali facevano da contesto alle sue paure ed ossessioni. Lo zombi che la inseguiva in un canneto era una presenza inquietante destinata a restare misteriosa: un osservatore stranito ed estraniato. Com’era inafferrabile lui alla capacità di comprensione della giovane bianca, così restava imperscrutabile lei ai suoi occhi da zombi.
Il vero autore della svolta nei film horror con gli zombie, è il regista George A. Romero, con suo film "La notte dei morti viventi" (1968) e soprattutto col film "Zombi"(1978).
Solo con Romero quindi, la figura zombie, pur ereditando caratteristiche ormai abbastanza definite, si trasforma radicalmente e trova potentemente il suo spazio fra le altre creature del cinema horror.
Questo è il motivo per cui si possono considerare solo i film di George. A. Romero come capostipiti del settore.

Federale
06-11-06, 16:53
posso anche essere d'accordo su Romero, ma i walked with a zombie introduce per prima la tematica del morto che ritorna in ambiente caraibico.
Ovviamente poi lo zombie avrà altre valenze (anche politiche come in Fulci), ma a volerne cercare lacaratterizzazione nemmeno Romero (i suoi zombi avevano poco a che fare con i caraibi) ne spiega la vera origine. Bisogna aspettare Wes Craven o risalire al film citato.

Pergolesi
07-11-06, 00:41
Infatti i film di Romero sugli zombie non sono horror etnologici e nemmeno i primi, MA, come scritto, sono capostipiti del cinema horror sugli zombie in quanto solo con Romero la figura zombie, pur ereditando caratteristiche ormai abbastanza definite, si trasforma radicalmente e trova potentemente il suo spazio fra le altre creature del cinema horror.
Non è un caso che l’epoca aurea dei film di zombie, con Romero iniziatore, sia stata quella degli anni fine Sessanta e i Settanta del xx secolo, molto più ricchi di fermenti di critica sociale. Negli anni precedenti quel fermento sociale non c'era, e nei successivi, come acutamente osservò Romero, le manifestazioni simboliche di quello stato delle cose diventarono così abitudinarie che vennero per tranquillità ignorate.
In quegli anni attorno allo zombie (figurazione limite dell’Estraneità) si addensava una complessa galassia di riferimenti: crollo dei valori familiari, religiosi e di gruppo, collasso di ogni certezza e sicurezza, crepuscolo della merce e della società dei consumi, violenza diffusa, promiscuità totale nell’annullamento di qualsiasi barriera d’età, di condizione e persino estetica, vandalismo e autolesionismo.
Romero infatti alla domanda: “Chi sono gli zombi? Cosa rappresentano?”, rispose semplicemente: <Gli zombi siamo noi>.
Condivido naturalmente che attribuendo allo zombie nuove qualità, Romero gliene aliena altre.
Lo zombie di Romero, con il "contagio diretto" ovvero la capacità di infettare attraverso il morso le sue vittime e renderle uguali a lui in una infezione che si diffonde, non è più vincolato alla sua terra d’origine, alle culture africane e caraibiche, è ormai compiutamente “globale”, può nascere ovunque e sparge intorno a sé il contagio.
Così come sparisce il riferimento al lavoro (sono gli anni della crisi della figura dell’operaio-massa e del dilagare della nuova figura sociale del disoccupato cronico). Gli zombi non lavorano più e non sono utilizzabili da nessuno. Non appartengono neppure a categorie sociali e razziali predefinite.

Silvia
26-05-08, 10:56
A proposito del tema trattato, c'è online un breve e curioso dizionarietto (in inglese) dei termini voodoo... Lo inserisco, potrebbe risultare di qualche utilità...



[url=http://www.nkweb.net/eso/voodoo/glossario.html]Questo (http://www.hartford-hwp.com/archives/43a/125.html[/url) è in italiano... ;)

Silvia
26-05-08, 10:57
Luisa Faldini Pizzorno

I MEDIATORI: HOUNGAN E MAMBO

http://www.silviadue.net/vari/houngan.jpg

Ad Haiti, il Vodu è una religione rurale e della popolazione povera dei centri urbani e quindi sia i fedeli che i sacerdoti rispecchiano questa provenienza, per quanto tutti, anche i mulatti, che ostentano un certo disprezzo per queste pratiche, siano soliti ricorrerevi, in quanto il Vodu è una religione che promette concretamente la soluzione di molti problemi.
Il culto dei loa tuttavia non è veramente aperto a tutti, ma è riservato a confraternite di fedeli che operano sotto l'autorità di un houngan (sacerdote supremo) o di una mambo (sacerdotessa suprema), di cui frequentano l’hounfort (santuario). Houngan e mambo, detti anche papa-loa e mama-loa, sono mediatori tra il mondo profano e quello sacro e si ricorre a essi per avere consigli, per chiedere soluzioni ai propri problemi.
I sacerdoti, che non formano nel complesso un clero organizzato, dato che nel Vodu l'unica gerarchia esistente è quella interna a ogni singolo santuario, sono considerati personaggi estremamente potenti.

Una delle loro qualità principali è la cosiddetta prìse des yeux o seconda vista, che si ottiene nel corso di specifici rituali iniziatici di grado elevato che non tutti riescono a superare. Del resto la stessa iniziazione al ruolo sacerdotale, di cui poco si sa, sembra esponga il candidato a una serie di esperienze pericolose che incontra nel corso di un suo viaggio a Ife, dove vivono i loa, e dove viene sottoposto a una serie di prove da parte degli dèi più pericolosi del pantheon.

Il sacerdote, una volta consacrato e riconosciuto tale con la consegna dell'assono sonaglio rituale (fatto con una zucchetta dal manico lungo e sottile 27 ricoperto da una rete in cui sono infilate palline di porcellana colorate, simbolo dei loa, e vertebre di serpente), non ha però terminato la sua istruzione, in quanto egli deve sempre progredire nella connaissance, un sapere esoterico la cui padronanza lo pone al di sopra degli altri e che si acquista in lunghi anni di apprendistato nei gradi più bassi e di pratica continua nei gradi più elevati. Inoltre l’houngan, proprio per la sua vicinanza al mondo soprannaturale, ha un'esistenza diversa da quella dei normali individui e si dice abbia anche una morte diversa, la cosiddetta «morte mistica» per cui, al momento del decesso, il suo corpo scomparirebbe (Kerboull: Le Vaudou :magie ou religion? - Paris, Edition Robert Laffont, 19873). Il buon houngan, come dice Métraux, «è nello stesso tempo sacerdote, guaritore, indovino, esorcista, organizzatore di feste, direttore del coro». Queste conoscenze e attività peraltro lo collocano anche molto in alto nella società civile, tanto che, potendo promettere voti, appoggi e influenze, e spesso anche «lavori» magici, egli ha stretti rapporti con personalità politiche e militari e membri delle classi più elevate, con cui spesso condivide le logge della Massoneria (Herskovits, Life in a Haitian Valley, London and New York, Alfred A. Kopf, 1937) o della Società Bizango, la società segreta di tradizione africana.


http://www.silviadue.net/vari/hounsi.jpg
Due hounsi (il primo gradino della scala sacerdotale)

Coloro che in traprendono la carriera sacerdotale lo fanno per varie motivazioni, che non escludono il desiderio di arricchirsi, anche se un buon houngan non è giudicato tale per la bontà delle sue motivazioni, ma per il modo in cui lavora. Infatti, se invece di seguire il solco del culto tradizionale dei loa si rivolge, per avere più poteri, ai cosiddetti loa achetés (loa comprati), nel caso questo trapeli, viene guardato con diffidenza e sospetto perché ritenuto capace di travailler des deux mains (lavorare con due mani), che significa usare non solo la mano destra, che corrisponde ai «lavori» leciti, ma anche la sinistra, cioè praticare la stregoneria, un settore che ha specialisti occulti e in cui gli houngan di buona reputazione non dovrebbero entrare.

Al Vodu, come in tutte le religioni, si accede in modo progressivo. Il primo livello in genere è una partecipazione ai rituali e alle attività di quella che è chiamata la Société de l'hounfort, il livello seguente è quello delle hounsi o spose dei loa, gerarchizzate in base agli anni di iniziazione e ai rituali superati; il terzo livello è infine quello dei capi religiosi, cioè dell'houngan e della mambo, che iniziano le nuove hounsi e che sono i mediatori fra la comunità dei fedeli e gli dèi e gli spiriti ancestrali


Da Il Vodu – Luisa Faldini Pizzorno (Xenia edizioni, pag. 43 e seguenti)

s@chertonino
27-05-08, 12:43
bianca, nera, rossa, bianca, verde, cerimoniale, malefica su cosa si opera, sul supporto o sull'anima, l'anima appartiene a Dio, in ultima analisi su che si opera? anima, materia, spirito...si opera su cosa per "provocare" quella cosa....