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Der Wehrwolf
15-07-02, 17:37
Cota: l’Ulivo non conosce la democrazia,
ma le leggi le fa il popolo tramite il Parlamento
«La sinistra incita all’illegalità e insegna come si fa
a nascondere i clandestini»
di Roberto Cota
Avvocato e Segretario Nazionale Lega Nord Piemont

L’approvazione della legge Bossi-Fini ha scatenato la reazione della sinistra che ha messo in campo, come spesso capita di questi tempi, tutte le sue truppe.
Sono partiti i parlamentari durante il dibattito alla Camera ed al Senato, poi si sono scatenati i poteri forti e gli intellettuali radical-chic che magari fanno dormire le domestiche nel sottoscale e che tra pochi giorni (spirato il termine della vacatio legis) non potranno più farlo. Quindi è stata la volta di qualche imprenditore che sullo sfruttamento di poveracci a basso costo ha fatto i soldi e pensava, aumentando i numeri, di incrementare gli affari e di un certo mondo del volontariato la cui unica preoccupazione sembra quella di creare sempre più poveri.
Quello che però più mi ha colpito sono stati alcuni commenti riportati da certi giornali che incitano ad una vera e propria violazione della nuova legge.
Il quotidiano Liberazione paragona la nostra legge alle leggi razziali del 1938 ed invita, senza andare tanto per il sottile, «alla ribellione ed al boicottaggio con tutti i mezzi»; il deputato dei Verdi Paolo Cento incita alla «disobbedienza civile offrendo ospitalità agli immigrati clandestini»; il vicepresidente della regione Toscana parla di «Legge anticristiana e razzista». Di fronte a questo, una prima considerazione è pratico-politica: in una democrazia i cittadini eleggono i parlamentari ed i parlamentari fanno le leggi, queste possono piacere o non piacere ma una volta votate sono leggi del popolo e come tali vanno rispettate. Chi non la pensa così ha in testa modelli dittatoriali. Questo la dice lunga sulla maturità della sinistra che non sa perdere e non accetta di perdere.
Una seconda considerazione è più tecnica: nel nostro ordinamento è vietato istigare qualcuno a commettere un reato ed a violare le leggi.
Il nostro codice penale al proposito è abbastanza chiaro: articolo 414 «chiunque pubblicamente istiga a commettere uno o più reati è punito...», articolo 415 «chiunque pubblicamente istiga alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico è punito...».
La legge Bossi contiene certamente norme di ordine pubblico (si tratta di quelle norme che individuano la struttura politica ed economica della società) e norme di natura penale (basti pensare alla disciplina più severa in tema di sfruttamento dell’ immigrazione clandestina).
La Lega è sempre andata con i piedi di piombo di fronte all’applicazione di certe norme del Codice Penale, ma oggi più che mai non può valere il principio che le leggi per gli amici si interpretano e per i nemici si applicano.

Fenrir
16-07-02, 09:40
:mad: :mad: :mad: naturalmente la giustizia itagliota non fà un c....., intanto ricordo che un certo Faccia (noto e pericoloso criminale...) è ancora in carcere!!!!!
itaggia repubblica delle banane
salucc, Padania Libera