PDA

Visualizza Versione Completa : Entro il 2002 un nuovo assunto su 4sarà extracomunitario



Der Wehrwolf
15-07-02, 17:38
Da un’analisi della Cgia di Mestre, dopo la Bossi-Fini
per i lavoratori stranieri sarà più facile trovare un lavoro


Entro le fine dell’anno un terzo delle nuove assunzioni di lavoratori extracomunitari verrà da Lombardia e Veneto. E’ quanto prevede una ricerca del centro studi degli artigiani della Cgia di Mestre dopo una elaborazione dei dati Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema informativo Excelsior. «Adesso, dopo la definitiva approvazione della legge Bossi-Fini - secondo la Cgia - la permanenza di tali lavoratori nel nostro Paese è legata al possesso di un posto di lavoro. E stando alle previsioni fatte dagli imprenditori italiani, per quasi 164 mila extracomunitari non dovrebbe essere per niente difficile trovare un lavoro. Infatti, gli imprenditori italiani prevedono che entro la fine del 2002 un nuovo assunto su quattro proverrà da un Paese non appartenente all’Ue. E fra questi trenta su cento troveranno un lavoro nelle imprese del Nordest». Dall’analisi della Cgia emerge che 50.400 saranno gli extracomunitari che in Veneto, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia troveranno un posto di lavoro. Seguirà l’area del Nordovest del Paese con 49 mila 715 assunzioni; mentre al Sud e nelle Isole saranno 33 mila 597. Nel Centro circa 30 mila. L’esercito più numeroso di lavoratori extracomunitari risiederà in Lombardia (circa 33 mila). A seguire il Veneto (circa 22 mila), l’Emilia Romagna (18 mila 760) e il Piemonte che, con la Valle D’Aosta, ne conterà 13 mila 450. Risultato? Un terzo delle assunzioni di extracomunitari verrà da Lombardia e Veneto. Ultime, invece, in questa speciale graduatoria elaborata dalla Cgia di Mestre, la Calabria (con 2 mila 357 assunzioni previste) Basilicata (con mille 143), e il Molise (946). Per quanto riguarda la situazione dell’occupazione degli extracomunitari nel settore artigiano, secondo la Cgia saranno oltre 36 mila le assunzioni previste per il 2002, e cioè il 25,84 per cento del totale. A “svettare” è ancora la Lombardia con 6 mila extracomunitari che troveranno un posto di lavoro nelle realtà produttive della regione. Di seguito il Veneto con 5 mila 380 stranieri, l’Emilia Romagna (3 mila 448), la Toscana (2 mila 884). In coda troviamo nuovamente la Basilicata (263),al penultimo posto il Molise (336) e al terzultimo la Liguria (683). Ma a guidare la classifica quando si parla di incidenze percentuali nel settore artigiano è l’Umbria. Il 37,22 per cento delle assunzioni nel comparto artigiano di questa regione saranno rivolte a lavoratori extracomunitari. Seguono il FVG (34,52 per cento), il Lazio (30,50 per cento) e il Veneto (30,34 per cento). Diverso è lo scenario quando il centro Studi della Cgia di Mestre passa ad analizzare il settore non artigiano, sia per quanto riguarda i numeri (le assunzioni previste sono circa 127 mila) sia per quanto concerne incidenze percentuali (23,27%). A salire in vetta alla graduatoria stavolta è il Friuli Venezia Giulia.

16-07-02, 18:23
Così poco credevo peggio, io credo 3 su 4 vedremo chi avrà ragione:D

Der Wehrwolf
16-07-02, 18:41
4 su 4...perchè non ci saranno più bianchi:(

16-07-02, 19:04
E Possibile anke quello