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cm814
21-07-02, 12:14
CHI PAGA GLI ANTIGLOBAL?
di Maurizio Blondet
I "no global" combattono la globalizzazione con i soldi dei capitalisti.
Ricevono denaro da ricchissimi finanzieri e da fondazioni ultramiliardarìe.
Perchè gli uni e gli altri perseguono un fine comune: distruggere gli Stati sovrani.

L' attivismo no-global costa. Decine di migliaia di militanti si spostano nel mondo per partecipare alle manifestazioni contro il liberismo globale: Seattle, Washington, Porto Alegre, Genova... A Genova, nel luglio 2001, il "Genoa Social Forum" di Agnoletto è riuscito a radunare oltre 700 associazioni e sigle (Centri sociali. Organizzazioni non governative, Arci, gruppi cattolici) e 300 mila persone. Alloggiate e mantenute per una settimana, fra concerti, conferenze, ospiti d'onore invitati dall'estero. Da dove vengono i soldi?
Il mistero è stato in parte svelato da un articolo apparso sul Wall Street Journal (il quotidiano finanziario di New York) il 13 agosto 2001. Qui, ci si spiega che il Genoa Social Forum è ricalcato sul modello di un International GlobaI Forum, che ha sede a San Francisco. Questo "è generosamente finanziato dalla Foundation for Deep Ecology", una fondazione "culturale" creata dal miliardario Douglas Tompkins, e dotata di 150 milioni di dollari (320 miliardi di lire). Tompkins è il padrone della Esprit Clothing Co., una multinazionale dell'abbigliamento giovanile. Grazie a questi fondi, l'International GlobaI Forum, scrive il Journal "funziona come una finanziaria che fornisce i capitali iniziali per il lancio di gruppi antiglobai in tutto il mondo".
Altro denaro arriva dai sindacati. Precisamente, dai "fondi di solidarietà" che molte organizzazioni sindacali hanno creato, inizialmente, per l'aiuto economico ai lavoratori in caso di scioperi prolungati. Ora, parte di questi fondi finisce ai movimenti antiglobal. Ma mobilita miliardi per la "causa" anche la cosiddetta "Sinistra al caviale" (Gauche-Caviar) francese, i gruppi radicaichic che fanno capo a Danielle Mitterrand (la vedova del presidente socialista), grande protettrice dei movimenti secessionisti "rossi" - dall'ETA basca agli zapatisti del Chiapas - il cui organo è il mensile Le Monde Diplomatique (pubblicato in Italia dal Manifesto). Il direttore del mensile, Bernard Cassens, è uno dei capi di ATTAC, il più importante movimento antiglobal francese.
Però l'apporto sostanziale viene da alcuni grandi capitalisti e finanzieri. Oltre a Tompkins di Esprit, va citato Theodore (Teddy) Goldsmith: ebreo anglo-francese, speculatore mondiale in metalli preziosi, ha fondato The Ecologist, la rivista dell'ecologismo estremo, cui sono affiliati intere reti mondiali di gruppi ecologisti, dal WWF (fondato da Filippo di Edimburgo, marito della regina britannica) a Greenpeace e alle reti neo-anarchiche. Il figlio di Teddy, Zac Goldsmith, dirige la rivista ed è anche il leader del gruppo anarchico "Reclaim the Street" (Riprendiamoci la strada), contiguo ai Black Bloc e attore fra i più violenti delle manifestazioni. A luglio, mentre a Genova si svolgevano gli scontri attorno al G8, Teddy Goldsmith osservava la situazione dalla sua splendida villa di Siena.
Un altro miliardario finanziatore è George Soros, l'ebreo ungherese-americano diventato famoso per le sue speculazioni contro la lira. Soros finanzia decine di "fondazioni" come il Lindesmith Center (che promuove la liberalizzazione delle droghe e l'eutanasia) e l'Human Right Watch, un ente che veglia contro "il risorgere del nazionalismo nell'Est europeo", ed ha lo status di ONG: bell'esempio di come certe organizzazioni non-governative "nate spontaneamente dal basso" siano in realtà creazioni di altissimi finanziatori. è importante capire che tutte queste potenze sono collegate fra loro, e con alcuni dei più discutibili movimenti "rivoluzionari". Al principio del 2001, in Messico, il capo del cosiddetto "esercito zapatista" del Chiapas, il celebre Subcomandante Marcos, intraprese coi suoi fidi una marcia "pacifica" su Città del Messico. Ad aspettarlo c'erano tutti: da Danielle Mitterrand al nostro Fausto Bertinotti; il Lindesmith Center di Soros diffuse allora un volumetto dove gli zapatisti erano presentati come "campioni dei diritti umani". Il World Social Forum (finanziato dal miliardario Tompkins) invitò Marcos al suo prossimo convegno. I servizi segreti canadesi hanno segnalato in quell'occasione che la guardia del corpo personale del Subcomandante non era formata da poveri contadini del Chiapas, bensì "da anarchici francesi e italiani", ossia gli stessi che partecipano ai disordini aritiglobai a Genova, Seattle, Washington. Ma perchè miliardarì, finanzieri globali spesso a capo di multinazionali promuovono gli anti-globai anticapitalisti?
C'è una sottile affinità ideologica che unisce gli uni agli altri. Nel '94, va ricordato, Teddy Goldsmith e suo fratello James (ora defunto, uno dei dodici uomini più ricchi del mondo) lanciarono un progetto chiamato "Eurotopia": lo smembramento degli Stati d'Europa in 75 "macro-regioni" senza sovranità. La grande finanza globale, è noto, considera nemici gli Stati sovrani, perchè coi loro confini e leggi porrebbero ostacoli alla "libera circolazione di merci uomini e capitali", ossia alla globalizzazione compiuta. Sono, non vi stupirà, le stesse idee espresse da Toni Negri (l'ex cattivo maestro, arrestato per terrorismo) nel suo ultimo saggio, Empire: "Lo Stato nazionale è sempre stato un nemico" per noi, dice Negri, perchè "integra i lavoratori", potenzialmente rivoltosi, nella cittadinanza, dove esercitano diritti e doveri. Questo non piace a Negri, perchè toglie forza all'insurrezione permanente. "L'Impero globale è il benvenuto", perchè riduce i cittadini a "moltitudini", nuovo proletariato planetario. Non a caso, il libro di Negri è stato entusiasticamente recensito sia da Monde Diplomatique, dal New York Times (il giornale della finanza ebraica americana) e dal Corriere della Sera.
Da non perdere - "Perchè una folla indistinta e vociante, eterogenea e rissosa, si addensa in giro per il mondo protestando contro la globalizzazione? Chi sono coloro che, abbigliati in tute bianche o in tute nere, manifestano non di rado con violenza contro le strategie internazionali dei potentati economici senza tuttavia esibire alcun riconoscibile progetto alternativo? Che cos'hanno in comune i settecento diversi gruppi e sigle che nel luglio 2001 si accalcavano per le strade di Genova e, prima ancora, in quelle di Seattle, di Quebec, di Praga? Da dove vengono? Quale cultura li ha generati? [---] Maurizio Blondet spiega come e perchè siano sorti, contemporanei e complici, la nuova burocrazia planetaria e il nuovo indomabile Quinto Stato: due caste contrapposte negli scopi, ma apparentate dallo sprezzo per la civiltà democratica e dalla capacità di mobilitazione. L'una vuole il Controllo globale; l'altra, propriamente, non vuole perchè non è capace di intendere e di volere (ed è per questo che il supercapitalismo l'apprezza come il migliore degli antagonisti). La battaglia è cominciata e già divampa. Ma non è questione di Talebani o di Black Bloc. In gioco è l'intera dinamica educativa delle nuove generazioni".
(Maurizio Blondet, No Global. la formidabile ascesa dell'antagonismo anarchico, Edizioni Ares, Milano 2002, IV di copertina).


L'articolo dell'insuperabile Blondet è tratto dal nuovo numero della rivista IL TIMONE (http://www.iltimone.org)
Ne consiglio l'abbonamento a tutti!

Pietro di Craon
22-01-05, 18:49
Viva Il Timone :)

Thomas Aquinas
22-01-05, 18:51
E' sicuramente interessante il timore, lo leggo spesso, a Milano, quando passo dalle paoline mi compro la mia copia. Penso di poter dare un giudizio complessivamente positivo al Timone, anche se non mi piace molto lo "stile apologetico".

:)

Dreyer
22-01-05, 18:52
E pensare che qui a Milano, sullacattedra che fu dei santi Ambrogio e Carlo Borromeo, di Andrea Carlo Ferrari, Achille Ratti, Eugenio Tosi, Ildefonso Schuster e Giovanni Battista Montini ora siede un vescovo che è il loro mentore...:rolleyes:

Pietro di Craon
22-01-05, 19:01
L'egemonia statunitense sarà in futuro ciò che agli albori del cristianesimo fu l'Impero Romano, cioè il veicolo della diffusione (stavolta davvero planetaria) della Buona Novella.

Thomas Aquinas
22-01-05, 19:19
Ho letto un articolo di Marta Sordi che paragona Impero Romani e USA, anche io ho detto questa cosa delle volte, ma scherzando...
La tua interpretazione mi pare un tantinello forzata, visto che la "buona novella" consiste in guerre condannate dal Papa.

Pietro di Craon
22-01-05, 23:46
Originally posted by Thomas Aquinas
La tua interpretazione mi pare un tantinello forzata, visto che la "buona novella" consiste in guerre condannate dal Papa.

Stai sostenendo i contraddittori? :D

Thomas Aquinas
22-01-05, 23:53
Sei tu che sostieni i contraddittori, non io..

Pietro di Craon
23-01-05, 00:00
Thomas Aquinas 1

Ovviamente Dio da ogni male trae un bene migliore, per questo la Rivoluzione Francese è stata una benedizione celeste, come ogni cosa

Thomas Aquinas 2

La tua interpretazione mi pare un tantinello forzata, visto che la "buona novella" consiste in guerre condannate dal Papa.

A chi devo dare retta? Al TA1 od al TA2? Qual è il tuo pensare autentico? Ammesso che ne esista uno... :D

Thomas Aquinas
23-01-05, 00:01
dove sta la contraddizione? :rolleyes:

Pietro di Craon
23-01-05, 00:04
L'egemonia statunitense è o no una benedizione celeste, secondo il tuo pensare autentico? :D

Thomas Aquinas
23-01-05, 00:05
Ho affermato che lo è e che non lo è?
Dove? :rolleyes:

Pietro di Craon
23-01-05, 00:10
Se non hai affermato i contraddittori, che problema hai nel rispondere alla mia domanda? :cool:

Te la ripeto: l'egemonia statunitense è o non è una benedizione celeste, secondo il tuo pensare autentico?

Thomas Aquinas
23-01-05, 00:14
Non lo è nella fattispecie, almeno non secondo i nostri fini.
Alla fine Dio trarrà da questo male, se poi male si può definire, un bene maggiore nell'economia generale del tutto.

Pietro di Craon
23-01-05, 00:27
Visto che balli come in un rito tribale attorno alla locuzione "benedizione celeste" senza nemmeno sfiorarla, sono costretto a considerare la tua risposta come un: "no".

Ora ti rivolgo un'altra domanda: devo credere al TA1 che sostiene che "la Rivoluzione Francese è stata una benedizione celeste, come ogni cosa" oppure al TA2 che sostiene "l'egemonia statuinitense non è una benedizione celeste secondo i nostri (?) fini (???)"?

Thomas Aquinas
23-01-05, 00:28
ma cosa c'entra la rivoluzione francese con l'america? :rolleyes:

Pietro di Craon
23-01-05, 00:30
Ah, ora ho finalmente compreso il tuo pensare autentico: "Tutto è grazia, tranne gli americani". :D

krentak the Arising!
23-01-05, 00:34
Originally posted by JackTK
le scempiaggini che ho letto nel precedente post son degne di un krentak...

Caro votantonio, dovresti sciacquarti i polpastrelli prima di digitare il mio nick...:K

Thomas Aquinas
23-01-05, 00:35
Hai eliminato:
1) la distinzione tra fatto particolare ed economia del tutto.
2) la distinzione tra i diversi aspetti del fatto particolare.

Pietro di Craon
23-01-05, 00:42
Originally posted by Thomas Aquinas
la distinzione tra fatto particolare ed economia del tutto.

Sei stato tu ad eliminarla, parlando di Rivoluzione Francese nei termini di "fatto particolare" come benedizione celeste, senza fare tutti i sottili ed arzigogolati distinguo che stai portando nei confronti dell'egemonia statunitense. Tanto è vero che per quest'ultima nemmeno usando le tenaglie si riesce a farti parlare di "benedizione celeste", mentre per l'altra ci manca poco che tu vada a gridarlo sui tetti. Un comportamento poco coerente, se in un caso come nell'altro si fa riferimento all'economia del tutto. ;)

Thomas Aquinas
23-01-05, 00:48
Rileggiamo il mio primo intervento:

Ho letto un articolo di Marta Sordi che paragona Impero Romani e USA, anche io ho detto questa cosa delle volte, ma scherzando...
La tua interpretazione mi pare un tantinello forzata, visto che la "buona novella" consiste in guerre condannate dal Papa.

Due concetti dunque:
1) interpretazione forzata
2) "buona novella" come guerre condannate dal Papa.

Ho detto che l'America è il male assoluto? Ho detto che la politica estera americana è il male assoluto?
No, ho semplicemente negato la veridicità di questa proposizione:
L'egemonia statunitense sarà in futuro ciò che agli albori del cristianesimo fu l'Impero Romano, cioè il veicolo della diffusione (stavolta davvero planetaria) della Buona Novella.
Ho cioè affermato che questa affermazione non corrisponde e non corrisponderà mai ad uno stato di cose attuale.
Quali aspetti hai considerato dunque degli USA?
La politica estera proposta come evangelizzazione.
La rivoluzione francese fu un male?
Per certi aspetti sì, per certi aspetti sicuramente no, nell'economia del tutto ovviamente no.

Spero di aver chiarito e di non suscitare altre fastidiose risate nel mio simpatico interlocutore.

Thomas Aquinas
23-01-05, 15:33
a cosa ti riferisci? :confused:

Vandeano (POL)
23-01-05, 17:55
Originally posted by Pietro di Craon
L'egemonia statunitense sarà in futuro ciò che agli albori del cristianesimo fu l'Impero Romano, cioè il veicolo della diffusione (stavolta davvero planetaria) della Buona Novella.


L'Egemonia statunitense sul mondo è e sarà sempre di più il trionfo di un Impero Mondiale Massonico-Giudaico,una sorta di dittatura "orwelliana" dalle maglie larghe,ma dai criteri ben precisi,
alla base infatti vi sono e vi saranno la pseudo-democrazia relativistico-soggettivista,dove la religione,anzi le religioni saranno un complemento oggetto acritico al potere e soprattutto saranno tutte vere e buone ed ognuno come al supermarket potrà scegliere,intanto le grandi loggie a capo delle lobbies economiche e delle multinazionali gestiranno il potere ! Ma chiaramente Pietro di Craon ed in parte cm814,che credevo più avveduto contro questi "signori" esprimono il pensiero perfido di Alleanza Cattolica e della TFP Italiana e loro devono far sembrare buono un Diabolico Impero Relativista che porterà una "Pax Augustana" per cui il prezzo da pagare sarà la Verità e la Libertà, io a differenza di cm814 conosco bene Alleanza Cattolica e la TFP, che Pietro di Craon e Krentak rappresentano in POL e se a volte ne condivido le valutazioni,ne conosco i lati oscuri che sono molti di più ve lo assicuro ! Per quanto riguarda il Timone ho smesso di esservi abbonato da più di un anno,si fà del puro collaborazionismo "concilare-infiltrista",sperando,come si illude Alleanza Cattolica,di far ridiventare Cattolico il "cattolicesimo" attuale,per poi egemonizzarlo in attesa della Porpora a Caffarra, candidato dell'asse dei Modernisti Liberali : Alleanza Cattolica, Comunione e Liberazione ed Opus Dei !

Libera nos Domine !


Succi Leonelli Marco (IL VANDEANO)

Thomas Aquinas
23-01-05, 18:03
dall'Impero del Bene al Diabolo Impero Relativista...
quando si dice vedere tutto bianco o tutto nero...