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Visualizza Versione Completa : Il giorno della verità per la legge elettorale



Shaytan (POL)
23-07-02, 12:11
Capigruppo da Cristofolini per provare ad evitare la norma transitoria nel 2003
LE RIFORME DIFFICILI


TRENTO. Forza Italia si scaglia contro la norma transitoria: «Si tratta del più sostanziale e reale attacco portato, da sempre, all'Autonomia. Una legge elettorale pensata e voluta dall'Ulivo, gravemente lesiva della dignità della nostra assemblea legislativa» tuona il capogruppo Maurizio Perego, rilanciando la proposta di una commissione speciale che legiferi sul tema elezioni prima del 2003.
Una sorta di ultimo appello che cade proprio nel giorno in cui anche il presidente del Consiglio Mario Cristofolini gioca l'ultima carta. Quale? La convocazione dei capigruppo per verificare la volontà di modificare in tempo utile a norma varata dal Parlamento che prevede l'elezione diretta del presidente ed il premio di maggioranza.
E la riforma non lascia indifferente nemmeno la sinistra. I Ds ne hanno parlato lunedì scorso in direzione di partito e ieri sera hanno nuovamente messo il tema al centro dell'esecutivo che si è svolto a Malè. Lo conferma il segretario Mauro Bondi: «Non ci si deve assolutamente adagiare, da qui al 2003, sulla Transitoria. Si tratta pur sempre di una sorta di "vulnus" per il nostro autogoverno anche se, non dimentichiamolo è stata messa a punto con il sostegno dei nostri deputati e ha il grande pregio del premio di maggioranza».
Forza Italia batte il ferro della riforma: «I tempi per evitare di andare alle urne con un sistema tutto ulivista ci sono, ancorché stretti. La commissione speciale, rappresentativa di tutti i gruppi, è la soluzione più praticabile per dotarsi di uno strumento legislativo entro la scadenza del novembre dell'anno prossimo. Per noi non è nemmeno vitale, come per altri, che la presidenza di questo organismo vada al centrodestra. Questi sono tecnicismi, come lo sono le varie formule che ciascuno cerca di declinare sull'essenza di una legge tipo». Per Forza Italia occorre che il Trentino si doti di uno strumento che offra chiarezza sulla composizione della coalizione, che dia stabilità all'esecutivo e che eviti i ribaltoni.
Come fare? «Sinceramente - spiega Bondi - non so se si riuscirà a portare a casa una legge elettorale tramite una commissione consigliare, mi pare una via difficile anche se fa bene il presidente Cristofolini a provare fino in fondo. Posso dire che tra la Quercia e la Margherita esiste invece un accordo di massima per un disegno di legge che si incardini su tre principi: ovvero l'elezione diretta del presidente, il premio di maggioranza e la salvaguardia dei ladini. Ma questa visione, non è condivisa all'interno della maggioranza: gli autonomisti (Patt e Genziane) sono per il proporzionale, lo stesso Leveghi non condivide un eccesso di presidenzialismo. La Quercia - conclude - presenterà entro l'autunno un disegno di legge sulla legge elettorale, vedremo come sarà accolto».


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Shaytan (POL)
23-07-02, 12:20
BOLZANO. Una riunione Ulivo-Svp il 7 agosto prossimo. Poi di legge elettorale se ne discuterà in consiglio provinciale. «Il mio disegno di legge è all'ordine del giorno in settembre», afferma Durnwalder. Il presidente vuole varare la nuova norma entro l'anno, per utilizzarla nel 2003.
Sul tavolo ci sono soltanto due proposte di disegno di legge in materia di legge elettorale: quella presentata dalla giunta provinciale a nome del presidente e la seconda che porta la firma dell'assessore Di Puppo. In questi mesi si sono succedute le riunioni tra Ulivo e Volkspartei e per il prossimo 7 agosto è previsto un nuovo incontro in cui la discussione dovrebbe andare a concludersi, cercando un compromesso che serve alla maggioranza per presentarsi a sua volta di fronte all'opposizione, in particolare Alleanza nazionale, con cui un accordo è possibile.
«Il mio disegno di legge è all'ordine del giorno del consiglio provinciale in settembre (l'ultima settimana, ndr) e con qualche cambiamento, sono convinto che la nuova legge elettorale potrà essere varata dal consiglio in tempo per le prossime elezioni del 2003», ha detto ieri il presidente della Provincia. «Vogliamo che questa norma passi, in modo da utilizzare quanto previsto dalla riforma dello Statuto d'autonomia», ha sottolineato Luis Durnwalder, ovvero la competenza a legiferare in materia di legge elettorale per le elezioni provinciali, anche se la modifica costituzionale permetterebbe in via transitoria l'utilizzo delle vecchie norme. «E la discussione sul mio disegno di legge permetterà finalmente di trattare l'argomento in consiglio», evidenzia Durnwalder. La proposta della Svp - 81 pagine, non tutte inedite - prevede l'utilizzo del metodo d'Hondt puro, difficile a spiegarsi, ma che nella pratica fa alzare il quoziente per essere eletti in consiglio provinciale. Non di molto - i voti validi si dividono tra il resto per 35, invece, che per 37 - ma quanto basta per favorire i partiti più grandi, in primo luogo la Svp. Rimanessero i dati del 1998, al partito di raccolta potrebbe riuscire di fare altri due consiglieri, oltre ai 21 che ha già. Come secondo documento formale, vi è il disegno di legge a firma dell'assessore Di Puppo.

Shaytan (POL)
23-07-02, 12:27
TRENTO. Il Presidente del Consiglio Mario Cristofolini - già a metà del mese scorso - aveva presa atto che, sulla carta, c'era da parte dei gruppi politici la volontà di affrontare la delicata questione della riforma elettorale. Ma come affrontarla? «I possibili strumenti sono due: un'apposita commissione oppure la stessa conferenza dei capigruppo, impegnandosi a fornire nel frattempo adeguata documentazione in materia con le normative vigenti nelle altre regioni e analisi comparative dei disegni di legge depositati» spiega.
E nell'incontro dei capigruppo di oggi saranno approfonditi i percorsi e le convergenze per le varie soluzioni ipotizzate e quindi individuati gli strumenti per definire i progetti di riforma elettorale.
L'indicazione che emergerà sarà poi formalizzata con specifica deliberazione che verrà portata all'esame del Consiglio alla ripresa dei lavori, nella sessione prevista a partire dal prossimo 24 settembre.
Ma la partita, come si è visto, al di là delle buone intenzioni ufficiali si preannuncia molto difficile per le posizioni molto diverse che si sono evidenziate anche all'interno della maggioranza: «Io esplorerò la possibilità di dotarci di una nostra legge. Alle nostre richieste di tentare di superare la norma fa sempre eco un grande interesse ed altrettanta disponibilità» osserva ancora Cristofolini. Non è un mistero che in parecchi abbiano paura di un superpresidente, di un leader dell'esecutivo che con la norma transitoria diverrà davvero una sorta di governatore.