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Visualizza Versione Completa : Repubblicani nel VENETO



nuvolarossa
16-06-02, 23:51
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tratto da IL RESTO del CARLINO 16 giugno 2002
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Margherita, nasce il coordinamento

Martedì scorso, nella sala consiliare del Comune di Occhiobello si sono incontrate le Segreterie dei partiti del Centro-Sinistra, su invito del Direttivo della Margherita. Erano presenti Tartari dei Ds, Bellinati dei Socialisti democratici italiani, Ghedini del P.d.R.I e Pierpaoli del Partito Repubblicano Italiano; unico assente il Segretario Prearo, che ha fatto parte della coalizione del centro- sinistra alle ultime elezioni. Luisa Vallese, portavoce della Margherita, parla dell'incontro.
Ci può spiegare innanzitutto i motivi ed il significato di questo incontro?
«Questa convocazione è stata l'occasione giusta per presentare il Coordinamento Direttivo del Circolo locale della Margherita e per aprirsi al confronto, al dialogo e ad una riflessione sul piano politico con gli altri partiti della Maggioranza. Sono soddisfatta per la presenza di tutti e reputo positivo l'incontro».
Che cosa avete proposto e suggerito voi della Margherita?
«Innanzitutto il proposito e l'intento di rafforzare il Centro-Sinistra portando la tradizione cattolico-riformista e quella liberaldemocratica. Vogliamo portare la politica nella società civile: per fare questo dobbiamo contare sulla credibilità degli uomini e delle idee, per un confronto leale e democratico. Speriamo di individuare insieme regole condivise, senza pensare di essere tutti contro tutti, per giocare ciascuno partite ufficiali e non partite parallele. Ciò che conta è che non ci siano pregiudiziali da nessuna parte e che non si cerchino accordi separati. Le elezioni di Domenica scorsa hanno dimostrato che uniti, tutti insieme, si vince».
Quali sono state le risposte degli altri partiti al vostro appello?
«I Ds hanno visto con grande positività la nascita della Margherita, e hanno dato la loro massima disponibilità al dialogo e alla collaborazione. Unanime è stato anche il commento di Sdi, P.d.R.I e Partito Repubblicano Italiano nel voler rinsaldare l'alleanza tra i partiti del centro-sinistra locale e nel fare in modo che l'alleanza sia la più ampia possibile tra chi condivide questo progetto. Occorre inoltre istituzionalizzare questi incontri per arrivare alle prossime elezioni con scelte condivise».

Matteo Bonora
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** Repubblicani in EMILIA e nella ROMAGNA (1)
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Repubblicani in TOSCANA
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Una informazione sui Repubblicani alla provincia di Napoli
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=103466
Il Partito della Democrazia a Carrara
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Repubblicani in UMBRIA
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Coordinamento nazionale di repubblicani e liberali di centro sinistra, a Napoli
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=124808
CALABRIA Repubblicana
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=25994
** Repubblicani in EMILIA e nella ROMAGNA (2)
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Repubblicani in CAMPANIA
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SICILIA Repubblicana
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Repubblicani nel LAZIO (1)
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=8665
Repubblicani in ABRUZZO
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Repubblicanesimo nelle MARCHE (2)
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I Repubblicani di MASSA
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LOMBARDIA Repubblicana
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=11893
Repubblicani nelle MARCHE (1)
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I Repubblicani della Lombardia, prima e dopo il 43° congresso
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=15032
Lettera aperta.........più che aperta al segretario politico della Lombardia
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=22794
Repubblicani in GARFAGNANA e LUCCHESIA
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Azione politica dei Repubblicani in Lombardia
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Repubblicani in FRIULI VENEZIA GIULIA
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Repubblicani in BASILICATA
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PUGLIA Repubblicana
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il P.R.I. nel Lazio (2)
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Repubblicani in SARDEGNA
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Repubblicani in VALLE D'AOSTA
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Repubblicani nel MONDO
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=21389
Repubblicani nel VENETO
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=18382
Repubblicani in TRENTINO ALTO ADIGE
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=13942
I Repubblicani in Lombardia ...
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=118662
Assemblea a S. Benedetto del Tronto ... Repubblicani nelle Marche
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=15286
Massa e Ravenna
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=115408
Il Dovere della Verita' a Salerno ... Repubblicani in Campania
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=9958
.... e in Lombardia son scintille!
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=117288
Repubblicani a RIETI
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Repubblicani in Piemonte
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=12451
BRASILE Repubblicano
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=20482
Repubblicani in MOLISE
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Repubblicani in IRLANDA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=15945
Repubblicani in LIGURIA
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lucifero
17-06-02, 00:04
:confused: mille fiori fioriranno! Ma possibile che in tutt'Italia ogni sezione si inventi un modo diverso per non stare a destra?

:confused: e cos'e' il PdRI?

Garibaldi
17-06-02, 08:06
Mai dire mai in politica!!!!
Per me e' Rutelli che si sta preparando per entrare nel centro-destra!!!
Ci sono gia' molti segnali!!!!!11
Il pdri sara' il partito dei riclicati?

la_pergola2000
17-06-02, 15:50
mi meraviglia Lucifero che plaude alla margherita è diventato improvvisamente popolare e rutelliano, licenziato senza giusta causa dai ds?
nel tuo accanimento antisalettiano ti informi anche del veneto, hai un incarico in qualche partito?
La verità è che chi non voleva andare con la Sbarbati si è voluto riciclare in qualche altra organizzazione, ma non saranno più repubblicani, probabilmente qualcuno viene invitato in tutta l'italia e naturalmente il comunicato stampa enfatizza ancora di più la prtecipazione, poi perchè dal congresso di bari si è aspettato tanto tempo, 17 mesi, per enuclearsi?Chi vuol andare via vada via subito, d'estate ,e quando non ci sono elezioni amministrative.Ciao lucifero.

lucifero
17-06-02, 16:15
Originally posted by pergola2000@yahoo.it
mi meraviglia Lucifero che plaude alla margherita è diventato improvvisamente popolare e rutelliano, licenziato senza giusta causa dai ds?


:confused: plaudo alla margherita? :confused: Popolare e rutelliano? :confused: Licenziato dai DS? :confused: Ma che dici, pergola?


nel tuo accanimento antisalettiano

Non ho particolare accanimento verso Saletti. Vi racconto, spesso con parole non mie, quello che succede nella provincia dell'impero.
Beh, poi non sono d'accordo con la scelta locale del PRI, ma ci vuole poco. Poi c'è il fatto che secondo me, per quanto se ne vede, il partito appare un po' troppo personalizzato, e lui non sembra dispiacersene. Tutto qui.


ti informi anche del veneto,

Ci informa nuvolarossa, ed io faccio le mie considerazioni.


hai un incarico in qualche partito?

:confused:

la_pergola2000
17-06-02, 19:04
ok non plaudi alla margherita.
la margherita ha una leader ship popolare, marini e castagnetti, parisi sparito, dini non si sa dov'è, sicuramente a prendere qualche posto in quà e in là, Rutelli, in quanto titolare di 15 deputati della Margherita ha un appoggio all'interno, poi è l'ex candidato dell'ulivo,( secondo i ds ) Jospin in Francia si è ritirato a vita privata, con questo non dico che Rutelli se ne deve andare.
Non leggi i giornali? Solo sui giornali si erano evidenziate le spaccature e il licenziamento senza giusta causa da parte dei ds all'ex candidato dell'ulivo.
Nella televisione si è detto poco o niente.
Tutto qui.
Aspetto una risposta sulla posizione dell'ex repubblicano dentro ai ds di Rieti, che cosa fa in questo momento, che tipo di lavoro svolge e se fa vita politica, se ha incarichi di secondo livello.
Ciao.
Scusami forse ho scritto male ed è vero non si capiva il concetto,
ma scrivo di getto e non rileggo.

nuvolarossa
29-06-02, 15:54
FRANCO GROSOLI ELETTO ALLA PRESIDENZA
Diego Chiesa guiderà l'Agrimercato

f.pad.

PADOVA

Il nuovo presidente del Mercato Ortofrutticolo è Franco Grosoli, residente a Montecarlo, capostipite deldinastia che a Cadoneghe, negli '70, ha guidato la più grande azienda italiana di carni. Amministratore Delegato, invece, è Diego Chiesa, ex assessore repubblicano, dal 1985 al 1992, nella giunta Giaretta-Verrecchia. I due nuovi vertici dell'Agrimercato (in precedenza entrambe le cariche erano detenute da Giorgio Dal Bello), sono stati eletti ieri dal nuovo cda, formato anche da Flavio Frasson, sindaco di Borgoricco e consigliere provinciale De-Udc, Giancarlo Daniele, responsabile del Gruppo Grossisti, nominati entrambi vice-presidenti, Baldassare Saia, Giorgio Peruzzi, Pierbagino Cillo, Raniero Mazzuccato e Renzo Cavestro. Del vecchio cda sono rimasti solo Daniele e Saia. Peruzzi, ex-dirigente del Totocalcio, è consigliere comunale di Forza Italia (vicino all'assessore Riccoboni). Pierbagino Cillo è un agricoltore della Bassa e rappresenta la Camera di Commercio, mentre Raniero Mazzucato, consigliere comunale di An, è un fedelissimo di Raffaele Zanon. Cavestro, infine, è il direttore dell'Unione Agricoltori. All'interno del nuovo consiglio Grosoli, Frasson, Saia, Peruzzi e Mazzucato rappresentano il Comune, mentre Chiesa e Daniele il Gruppo Grossisti.
La vera sorpresa è quella di Grosoli, un imprenditore vicino alla Destro. A Montecarlo l'ex re delle carni, primo operatore italiano ad aver importato bestiame dalla Romania e dalla Cina, gestisce una società immobiliare, ma continua a tessere affari nel Nordest e, in particolare, a Padova, dove possiede una bella casa in via Battisti. Ieri Grosoli e Chiesa hanno delineato il programma dell'Agrimercato. «Daremo precedenza assoluta al processo di privatizzazione, delineato sia dalle direttive nazionali del governo Berlusconi che dall'amministrazione Comunale della - ha detto il presidente - I tempi sarannno brevi». Chiesa, invece, ha parlato dell'espansione ad Est dell'Agrimercato: «Già oggi la nostra frutta e verdura arriva sino a Praga, Budapest e Bratislava. Il nostro obiettivo è quello di mandarla sino a Mosca».

nuvolarossa
24-07-02, 21:54
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Pri, Adino Rossi nuovo segretario provinciale

Aprirà in via Viviani 19 la nuova sezione del Partito Repubblicano Italiano a Rovigo, che è stata intitolata a Carlo Cattaneo.
L'assemblea provinciale del Pri, presieduta dal segretario veneto e membro della direzione nazionale Aldo Pagano, ha individuato in Adino Rossi il segretario politico della sezione provinciale del partito.
«Ricercherò rapporti privilegiati - ha dichiarato il nuovo segretario Adino Rossi - con gli altri partiti di ispirazione laico-riformista, in sintonia con la direzione nazionale.
Le linee guida del nostro programma - annuncia Rossi - saranno imperniate sullo sviluppo del Polesine, sulla tutela dell'ambiente e sulla salvaguardia del territorio».
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tratto da
IL RESTO DEL CARLINO
24 luglio 2002

nuvolarossa
24-07-02, 22:03
Assemblea provinciale dei repubblicani italiani

ROVIGO

Si è tenuta l'assemblea provinciale dei repubblicani polesani, che ha visto la partecipazione di persone già vicine ai movimenti e ai partiti laico - democratici, disperse durante il lungo periodo di transizione verificatosi dopo la fine della prima Repubblica. L'assemblea è stata presieduta da Aldo Pagano, segretario veneto e membro della direzione nazionale del Pri. I presenti hanno deciso di aderire al Pri e di costituire una sezione provinciale in via Viviani 19, intitolata a Carlo Cattaneo, da molti considerato il padre del federalismo italiano. All'unanimità è stato eletto segretario provinciale Adino Rossi. Il neo segretario ha delineato le linee guida del suo programma, imperniato sullo sviluppo del Polesine, la tutela dell'ambiente e la salvaguardia del territorio. Ha anche annunciato che ricercherà rapporti privilegiati con altri partiti di ispirazione laico - riformista, in sintonia con la direzione nazionale.
Ha concluso rimarcando che il partito è aperto a tutti coloro che intendono svolgere dall'interno una funzione politica di ispirazione democratica. Per maggiori informazioni si può chiamare allo 0425/26649-51105.

giorgio1000
26-07-02, 18:55
I Repubblicani nel Veneto si danno davvero un gran da fare tenuto conto anche dei loro mezzi molto limitati. Io spero che il PR possa presto tornare a fare sentire una voce autorevole nel panorama Veneto

PiZeta
26-07-02, 23:09
I migliori auguri di buon lavoro agli amici di Rovigo.

nuvolarossa
27-07-02, 00:53
diamo il Benvenuto a gfieramosca sulle pagine del Forum dei Repubblicani Italiani

nuvolarossa
27-07-02, 00:55
diamo il Benvenuto a PiZeta sulle pagine del Forum dei Repubblicani Italiani

nuvolarossa
17-08-02, 11:51
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nuvolarossa
17-08-02, 11:54
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PiZeta
18-08-02, 01:14
Rientro ora da qualche giorno di vacanza.

Ho letto con attenzione l'articolo riportato da Nuvolarossa riguardante la riunione dei partiti di centro-sinistra rodigini, promossa dalla Margherita, cui ha partecipato Giorgio Pierpaoli a nome del Partito Repubblicano Italiano.
Ho pure riletto con attenzione l'articolo, riportato ancora da Nuvolarossa, sulle recenti nomine del Consiglio di Amministrazione dei Mercati Generali di Padova.

Fornisco alcune informazioni, utili ed opportune.

L'amico Pierpaoli, che ha partecipato alla riunione del centro-sinistra rodigino a nome del PRI locale, non solo non è iscritto al Partito Repubblicano Italiano, ma ne è stato espulso nel 2001, in occasione della campagna elettorale per le elezioni politiche generali: pertanto, Pierpaoli non rappresenta il PRI locale; il gruppo locale che ha rappresentato alla riunione non fa parte del PRI, perchè - come egli stesso e per le medesime ragioni - ne è stato espulso nel 2001.
Detto questo, mi stupisce questa presa di posizione degli amici di Rovigo a favore del centro-sinistra: ero a conoscenza di un loro tentativo di rientro nel partito (maggio/giugno 2002), sia pure con riserve e distinguo di ordine politico-programmatico; è chiaro che l'iniziativa di Pierpaoli chiude ogni discorso.

Chiesa non è iscritto al PRI di Padova (nessuno lo ha cercato, lo sta cercando e lo cercherà) e la sua nomina ad amministratore dei Mercati Generali non è in alcun modo riconducibile ad attività degli amici padovani nell'ambito dell'Amministrazione Comunale e/o della Casa delle Libertà, pure intense ma diversamente orientate.

A Padova (e nel Veneto), il rapporto tra il Partito Repubblicano Italiano e la Casa delle Libertà non passa per i Mercati Generali....

echiesa
18-08-02, 09:25
Cavolo, ABBIAMO UN 'ESPULSO??????Ma se ne è andato o l'hanno espulso???? E per quale motivo ????Giuro, non sapevo di espulsioni, mi pare l'ultimo espulso quell'assessore che avevano trovato con qualche loculo assegnato un pò malamente, ma risale ad anni et annorum.
Fatemi un po sapere....???
saluti
echiesa :fru

Jan Hus
18-08-02, 12:31
Nuvolarossa, stai confondendo Il Mattino di Padova e Il Mattino.

PiZeta
18-08-02, 15:38
Ciao echiesa,

è un episodio della campagna elettorale 2001, riconducibile a questioni disciplinari.
In ogni caso, per i repubblicani veneti Giorgio è un amico e tale resterà, indipendentemente dalla politica.

echiesa
18-08-02, 19:16
Ciao PiZeta,
mi fa piacere sapere che quell'Amico tale resterà anche al di là della politica:rimango a sapere dell'espulsione per motivi disciplinari, accidenti.
saluti
echiesa:fru

nuvolarossa
19-08-02, 01:03
Originally posted by Jan Hus
Nuvolarossa, stai confondendo Il Mattino di Padova e Il Mattino.
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puo' essere che mi sia sbagliato confondendo i due media tra di loro.......cosi' come mi sono sbagliato nel prendere come oro colato quanto scritto dall'autore dei due pezzi giornalistici citati.

nuvolarossa
03-09-02, 23:31
Il consigliere nazionale Pierre Zanin aderisce all'appello di "Olokaustos"

"Olokaustos" è un'Associazione senza fine di lucro costituita a Venezia e attiva sul tema della memoria dell'Olocausto ebraico, della lotta alla discriminazione razziale e religiosa.

ll primo gesto politico della nuova amministrazione comunale di Trieste guidata dal sindaco Dipiazza è stata la collocazione del ritratto del podestà Cesare Pagnini nella galleria dei primi cittadini del Comune di Trieste, in cui non era mai stato incluso. Pagnini, nominato dall'amministrazione nazista dell'Adriatisches Kuestenland, era uomo colto e avveduto, e perciò la sua adesione al razzismo, nell'impostazione culturale e nei comportamenti reali, fu cosciente, come già aveva dimostrato con la sua volontaria partecipazione, prima della guerra, alla commissione istituita dal fascismo dopo l'entrata in vigore delle leggi di discriminazione razziale, per epurare gli ebrei dall'Ordine degli avvocati. Nel corso della sua collaborazione con gli occupanti nazisti, anche nel terribile capitolo della Risiera di San Sabba, egli probabilmente contribuì a salvare qualcuno, ma non soccorse i più, e concorse ad apporre all'identità dell'ltalia il marchio infamante del razzismo. L'atto dell'amministrazione Dipiazza, che giunge al termine di una polemica ventennale, non può dunque essere considerato casuale frutto di sciatteria o di mera ignoranza, ne può essere circoscritto al rango di una controversia di carattere locale (anche a causa dell'impegno diretto dell'assessore alla Cultura, deputato ed esponente di rilievo nazionale di An): per il valore simbolico che ha nella memoria collettiva e nel delineare il futuro dell'identità italiana al confine orientale, esso richiede una presa di coscienza netta e precisa da parte di ciascuno. La nuova amministrazione comunale di una città aperta ospitale, europea, che stava riprendendo negli ultimi anni il ruolo che le spetta in ltalia e in Europa, con questo atto ha coscientemente oltraggiato e ferito una comunità ebraica che ha pagato per l'occupazione nazista uno dei prezzi più alti in Italia. Ha apposto così un segno razzista e regressivo allo stesso concetto di italianità, che si proponeva paradossalmente di onorare nella persona del Podestà di nomina nazista. Un'italianità che, nel suo difficile cammino in queste terre, ha avuto i suoi momenti più alti quando ha saputo nutrirsi di storie individuali e collettive diverse nel formare un'identità di alto profilo europeo, che ha saputo fornire contributi originali alla cultura nazionale e che potrebbe proporsi di offrire ben altri modelli di civiltà e di convivenza alle nuove democrazie dell'Europa centrorientale.
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tratto dal sito web
http://www.pri.it

nuvolarossa
03-09-02, 23:31
Il consigliere nazionale Pierre Zanin aderisce all'appello di "Olokaustos"

"Olokaustos" è un'Associazione senza fine di lucro costituita a Venezia e attiva sul tema della memoria dell'Olocausto ebraico, della lotta alla discriminazione razziale e religiosa.

ll primo gesto politico della nuova amministrazione comunale di Trieste guidata dal sindaco Dipiazza è stata la collocazione del ritratto del podestà Cesare Pagnini nella galleria dei primi cittadini del Comune di Trieste, in cui non era mai stato incluso. Pagnini, nominato dall'amministrazione nazista dell'Adriatisches Kuestenland, era uomo colto e avveduto, e perciò la sua adesione al razzismo, nell'impostazione culturale e nei comportamenti reali, fu cosciente, come già aveva dimostrato con la sua volontaria partecipazione, prima della guerra, alla commissione istituita dal fascismo dopo l'entrata in vigore delle leggi di discriminazione razziale, per epurare gli ebrei dall'Ordine degli avvocati. Nel corso della sua collaborazione con gli occupanti nazisti, anche nel terribile capitolo della Risiera di San Sabba, egli probabilmente contribuì a salvare qualcuno, ma non soccorse i più, e concorse ad apporre all'identità dell'ltalia il marchio infamante del razzismo. L'atto dell'amministrazione Dipiazza, che giunge al termine di una polemica ventennale, non può dunque essere considerato casuale frutto di sciatteria o di mera ignoranza, ne può essere circoscritto al rango di una controversia di carattere locale (anche a causa dell'impegno diretto dell'assessore alla Cultura, deputato ed esponente di rilievo nazionale di An): per il valore simbolico che ha nella memoria collettiva e nel delineare il futuro dell'identità italiana al confine orientale, esso richiede una presa di coscienza netta e precisa da parte di ciascuno. La nuova amministrazione comunale di una città aperta ospitale, europea, che stava riprendendo negli ultimi anni il ruolo che le spetta in ltalia e in Europa, con questo atto ha coscientemente oltraggiato e ferito una comunità ebraica che ha pagato per l'occupazione nazista uno dei prezzi più alti in Italia. Ha apposto così un segno razzista e regressivo allo stesso concetto di italianità, che si proponeva paradossalmente di onorare nella persona del Podestà di nomina nazista. Un'italianità che, nel suo difficile cammino in queste terre, ha avuto i suoi momenti più alti quando ha saputo nutrirsi di storie individuali e collettive diverse nel formare un'identità di alto profilo europeo, che ha saputo fornire contributi originali alla cultura nazionale e che potrebbe proporsi di offrire ben altri modelli di civiltà e di convivenza alle nuove democrazie dell'Europa centrorientale.
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tratto dal sito web
http://www.pri.it

nuvolarossa
06-09-02, 15:09
Di scena il fronte vicentino nel 2° volume del suo diario della Grande Guerra

Le avventure del ten. Baruzzi nelle trincee dell’Altipiano

i Bepi Magrin

È in libreria il secondo volume del diario di Aurelio Baruzzi ed è la parte che più interessa i cultori di storia della Grande Guerra sul territorio vicentino, poiché questa parte del diario del combattente romagnolo riguarda espressamente le esperienze vissute sull’Altipiano di Asiago e fino all’epilogo del Piave comprendendo anche la prigionia e la fuga del protagonista.
È il diario-racconto della vita davvero movimentata di Baruzzi, un repubblicano figlio di artigiani che tuttavia si arruolò volontario - Brigata Pavia - all’inizio della guerra divenendo subito ufficiale e che già nel dicembre del 1915 aveva ottenuto la prima medaglia di bronzo.
Baruzzi, proveniente dal fronte isontino dove aveva collaborato con gesta epiche alla conquista di Gorizia facendo da solo ben 200 prigionieri, e qui guadagnando la Medaglia d’Oro, giunge alfine sull’Altipiano di Asiago dove, tenente, è posto al comando di una compagnia di arditi con la quale compie altre gesta memorabili. Così, se nel primo volume è indimenticabile la scena del 19enne sottotenente che, appena entrato con quattro fanti nella galleria di Lucinico, cerca di incutere soggezione ai duecento soldati imperiali che gli si trovano davanti e lo fa a colpi di "boia d’un mond lèder...!" non potendo trovare nel suo repertorio linguistico e guerresco altro che il dialetto della sua Romagna, nella seconda parte del diario vi sono ancor più numerose avventure incredibili vissute per esempio alle Case di Roncalto sull’Altipiano e via via fino alle gesta epiche del Piave del giugno 1918. Fatto prigioniero nell’ultimo scorcio della guerra, compirà ancora tre rocamboleschi tentativi di fuga vivendo così in presa diretta, tra un campo e l’altro di prigionia, il dramma della dissoluzione dell’Impero asburgico.
Molto stimolanti per noi vicentini le descrizioni dei luoghi visti in guerra dal romagnolo: «Un giorno sono salito in cima al Monte Cengio per vedere quella montagna che fu saldo baluardo della nostra difesa nel 1916. Le tracce della dura lotta che vi fu combattuta sono in gran parte scomparse. Il terreno roccioso e brullo è ora ricoperto soltanto in alcuni tratti da bassi cespugli e non lascia scorgere che alcune piccole croci di legno abbandonate e in gran parte in rovina. Ogni croce indica un militare morto e qualcuna anche un gruppo di caduti ignoti. Quassù vi sono formidabili trincee e ricche gallerie scavate nella roccia, abbondantemente fornite di reticolati che si intrecciano in varie direzioni... ora la posizione è formidabile: una vera fortezza, mentre nella passata offensiva si combattè allo scoperto dietro i massi e i cespugli o in qualsiasi buca o riparo che il terreno offriva...»
La descrizione prosegue dettagliata ed incalzante toccando i luoghi ben noti dalle balze rocciose del Cengio al corso dell’Astico e al forte Corbin. Abbiamo così il quadro che videro esattamente i combattenti e che si estende fino a nord di Camporovere, a nordest di Asiago «... dove l’Assa chiuso tra le montagne dopo una stretta curva risale perpendicolarmente fino all’Ortigara...». Le descrizioni di Baruzzi si affiancano in qualche modo a quelle di Carlo Salsa nel suo Trincee , a quelle di Alfredo Graziani in Fanterie sarde all’ombra del tricolore e di Emilio Lussu in Un anno sull’Altipiano , ma la visione dei medesimi fatti è alquanto diversa, e rispecchia quella che è entrata profondamente nella memoria e nell’immaginario collettivo degli italiani.
Qui infatti la vivezza dei racconti vissuti nel ruolo di soldato proviene dalla semplicità dei robusti valori civili acquisiti dal patrimonio culturale della società contadina e dalla calda umanità paesana che furono la vera forza etica di un’Italia in cui le masse ruirali assumevano solo allora pieni diritti di cittadini dello Stato.

Aurelio Baruzzi, "Quel giorno a Gorizia - vol. 2° - Sull’Altipiano di Asiago, sul Piave, la prigionia e la fuga". Ed Paolo Gaspari Udine. Euro 15,00.

nuvolarossa
06-09-02, 15:09
Di scena il fronte vicentino nel 2° volume del suo diario della Grande Guerra

Le avventure del ten. Baruzzi nelle trincee dell’Altipiano

i Bepi Magrin

È in libreria il secondo volume del diario di Aurelio Baruzzi ed è la parte che più interessa i cultori di storia della Grande Guerra sul territorio vicentino, poiché questa parte del diario del combattente romagnolo riguarda espressamente le esperienze vissute sull’Altipiano di Asiago e fino all’epilogo del Piave comprendendo anche la prigionia e la fuga del protagonista.
È il diario-racconto della vita davvero movimentata di Baruzzi, un repubblicano figlio di artigiani che tuttavia si arruolò volontario - Brigata Pavia - all’inizio della guerra divenendo subito ufficiale e che già nel dicembre del 1915 aveva ottenuto la prima medaglia di bronzo.
Baruzzi, proveniente dal fronte isontino dove aveva collaborato con gesta epiche alla conquista di Gorizia facendo da solo ben 200 prigionieri, e qui guadagnando la Medaglia d’Oro, giunge alfine sull’Altipiano di Asiago dove, tenente, è posto al comando di una compagnia di arditi con la quale compie altre gesta memorabili. Così, se nel primo volume è indimenticabile la scena del 19enne sottotenente che, appena entrato con quattro fanti nella galleria di Lucinico, cerca di incutere soggezione ai duecento soldati imperiali che gli si trovano davanti e lo fa a colpi di "boia d’un mond lèder...!" non potendo trovare nel suo repertorio linguistico e guerresco altro che il dialetto della sua Romagna, nella seconda parte del diario vi sono ancor più numerose avventure incredibili vissute per esempio alle Case di Roncalto sull’Altipiano e via via fino alle gesta epiche del Piave del giugno 1918. Fatto prigioniero nell’ultimo scorcio della guerra, compirà ancora tre rocamboleschi tentativi di fuga vivendo così in presa diretta, tra un campo e l’altro di prigionia, il dramma della dissoluzione dell’Impero asburgico.
Molto stimolanti per noi vicentini le descrizioni dei luoghi visti in guerra dal romagnolo: «Un giorno sono salito in cima al Monte Cengio per vedere quella montagna che fu saldo baluardo della nostra difesa nel 1916. Le tracce della dura lotta che vi fu combattuta sono in gran parte scomparse. Il terreno roccioso e brullo è ora ricoperto soltanto in alcuni tratti da bassi cespugli e non lascia scorgere che alcune piccole croci di legno abbandonate e in gran parte in rovina. Ogni croce indica un militare morto e qualcuna anche un gruppo di caduti ignoti. Quassù vi sono formidabili trincee e ricche gallerie scavate nella roccia, abbondantemente fornite di reticolati che si intrecciano in varie direzioni... ora la posizione è formidabile: una vera fortezza, mentre nella passata offensiva si combattè allo scoperto dietro i massi e i cespugli o in qualsiasi buca o riparo che il terreno offriva...»
La descrizione prosegue dettagliata ed incalzante toccando i luoghi ben noti dalle balze rocciose del Cengio al corso dell’Astico e al forte Corbin. Abbiamo così il quadro che videro esattamente i combattenti e che si estende fino a nord di Camporovere, a nordest di Asiago «... dove l’Assa chiuso tra le montagne dopo una stretta curva risale perpendicolarmente fino all’Ortigara...». Le descrizioni di Baruzzi si affiancano in qualche modo a quelle di Carlo Salsa nel suo Trincee , a quelle di Alfredo Graziani in Fanterie sarde all’ombra del tricolore e di Emilio Lussu in Un anno sull’Altipiano , ma la visione dei medesimi fatti è alquanto diversa, e rispecchia quella che è entrata profondamente nella memoria e nell’immaginario collettivo degli italiani.
Qui infatti la vivezza dei racconti vissuti nel ruolo di soldato proviene dalla semplicità dei robusti valori civili acquisiti dal patrimonio culturale della società contadina e dalla calda umanità paesana che furono la vera forza etica di un’Italia in cui le masse ruirali assumevano solo allora pieni diritti di cittadini dello Stato.

Aurelio Baruzzi, "Quel giorno a Gorizia - vol. 2° - Sull’Altipiano di Asiago, sul Piave, la prigionia e la fuga". Ed Paolo Gaspari Udine. Euro 15,00.

nuvolarossa
06-09-02, 15:14
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nuvolarossa
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nuvolarossa
29-09-02, 18:21
Nasce il gruppo Laico-Riformista

ROVIGO

Intesa tra il Nuovo Psi e il Partito repubblicano italiano anche in vista delle prospettive di evoluzione del quadro provinciale per le elezioni del 2004. I segretari provinciali Nello Chendi e Adino Rossi hanno infatti deciso di ridare visibilità all'area Laico-Riformista. In tal senso il gruppo misto di Palazzo Celio diventerà il gruppo Laico-Riformista Nuovo Psi-Pri. I consiglieri Domenico Romeo e Antonella Bertoli hanno assicurato il loro consenso e l'impegno di formalizzare il tutto nel prossimo Consiglio provinciale.

nuvolarossa
30-11-02, 15:19
Alessandro Boniolo (Pri)
eletto nel Consiglio nazionale

ROVIGO - Alessandro Boniolo, tributarista rodigino, è il primo Repubblicano di Rovigo ad essere eletto membro del Consiglio Nazionale. «Un riconoscimento delle sue doti politiche che si erano manifestate già negli anni '90, quando aveva ricoperto incarichi di partito — scrive in una nota il segretario provinciale Adino Rossi — reggendo la segreteria della sezione cittadina 'Alberto Mario' per diversi anni. Aveva rappresentato l'Edera nella circoscrizione del centro storico». Dopo una pausa di riflessione, ha accolto l'invito rivoltogli dal segretario Rossi di riorganizzare i Repubblicani ed in breve tempo ha raggiunto gli obiettivi.
Boniolo, è anche consigliere e tesoriere nazionale della Lapet (Libera associazione periti ed esperti tributari) e presidente a Rovigo del Baseball - Softball Club.

nuvolarossa
04-12-02, 22:14
Riunione dei repubblicani della provincia di Treviso

Ricostituita la Sezione cittadina intitolata a Giacomo Sandri

MOGLIANO VENETO (Treviso) - Il giorno 20 novembre 2002 alle ore 20.45 si è riunita in Mogliano Veneto (TV) l'assemblea dei simpatizzanti repubblicani della provincia di Treviso.

Nel corso dell'incontro, cui hanno partecipato il Responsabile provinciale del partito Pierre Zanin ed il membro di Direzione Nazionale nonché Commissario del partito regionale del Veneto Aldo Pagano, gli amici presenti sono stati informati del dibattito e delle conclusioni del recente Congresso del PRI tenutosi a Fiuggi e, dopo ampia discussione, hanno deciso di procedere alla costituzione della sezione del PRI di Treviso, intitolata alla memoria di Giacomo Sandri, recentemente scomparso.

Al termine del dibattito, gli amici presenti e più precisamente:

Bonato Lino, Castellani Lina, Iuele Giampaolo, La Malfa Salvatore, Pelà Bubola Alberto, Radini Giancarlo, Ronchin Alessandro, Squicciarini Nicola, Vesco Enrico, Zamattia Antonio, procedono alla nomina del Segretario.

Viene nominato Segretario della sezione PRI "Giacomo Sandri" di Treviso l'amico Alessandro Ronchin.

Nel suo discorso di insediamento il Segretario ha tracciato alcune linee di programma e progetto politico, sia in relazione all'attività della ricostituita Sezione Giacomo Sandri del PRI TREVIGIANO, sia in merito alla presenza del PRI, con il proprio simbolo, alle prossime scadenze elettorali nelle varie Amministrazioni Locali che si terranno nella prossima primavera.
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tratto dal sito web:
http://www.pri.it

mcandry
05-12-02, 02:04
posso sapere che fine ha fatto l'ex segretario holzer, che se non sbaglio era anche candidato in uno dei pochi collegi perdenti del nord nella cdl a nome del pri?

lucifero
05-12-02, 10:05
Originally posted by mcandry
candidato in uno dei pochi collegi perdenti del nord nella cdl a nome del pri?
:( Ahimé, a quota del pri.

PiZeta
05-12-02, 14:58
Originally posted by mcandry
posso sapere che fine ha fatto l'ex segretario holzer, che se non sbaglio era anche candidato in uno dei pochi collegi perdenti del nord nella cdl a nome del pri?

Ugo - in questa fase - si sta dedicando alla sua vita professionale. In ogni caso, rimane un amico su cui tutti i repubblicani veneti possono contare.

echiesa
05-12-02, 16:21
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Bentornato PiZeta, era un sacco, come va???Holzer è un pò che un si sente, non è manco più in C.N. Che c'è????
saluti
echiesa:fru

PiZeta
05-12-02, 18:22
Ciao echiesa, non è accaduto nulla di quanto immagini.
Ugo non è più in Consiglio Nazionale - ma non è il solo veneto a non essere stato riconfermato - per la semplice ragione che al Congresso di Fiuggi il nostro partito regionale ha visto ridotto il proprio peso nazionale, dovendo così ridurre il numero dei suoi rappresentanti (prima erano complessivamente 6).
Il partito veneto ne ha discusso ampiamente e, confermando l'amico Aldo Pagano, ha voluto premiare gli sforzi degli amici di Rovigo che, tra l'altro, hanno anche una rappresentanza istituzionale in Consiglio Comunale e Consiglio Provinciale.
La decisione è stata presa all'unanimità.

Riferendomi a tutt'altro, ho constatato con grande piacere che la stampa locale ha ripreso con evidenza il comunicato stampa del PRI di Treviso sulla vicenda BENETTON - PALAVERDE - Raduno religioso islamico (oggi finisce il Ramadam e circa 2000 musulamni si ritroveranno in preghiera al palasport di Treviso, regolarmente affittato dai proprietari, la famiglia Benetton appunto). I repubblicani trevigiani non hanno fatto mancare il loro sostegno in favore della libertà di culto ed associazione (pacifica e senz'armi, s'intende), schierandosi - con AN, Forza Italia e Centro-Sinistra - a fianco dei Benetton e contro le posizioni razziste e xenofobe della Lega Nord di Gentilini, che ha fino all'ultimo osteggiato l'iniziativa.
Considero l'iniziativa degli amici trevigiani importante e qualificante, in valore assoluto ed in vista delle prossime elezioni ammistrative locali (a Treviso si vota la prossima primavera).

echiesa
05-12-02, 19:29
Si, ma l'amico Holzer non è anche segretario regionale, cosa per cui avrebbe fatto parte di diritto del C. N.???O se no, non è Pagano?? E Pagano, come rappresentante della Segreteria, non poteva essere fra i nomi portati a livello nazinale??
E l'amico Holzer, che non ho visto neppure a Fiuggi, non poteva rimanere?? In tutto il veneto, quanti rappresentanti ci sono
in una regione che tanto ha influito sulla svolta di Bari???
saluti
echiesa:fru

nuvolarossa
05-12-02, 20:42
L'organigramma delle regioni che compare attualmente sul sito ufficiale del PRI riporta, alla voce Veneto......Aldo Pagano (commissario).
Auguriamo agli amici repubblicani veneti di trovare le sinergie e gli stimoli necessari ad una "ripresa" importante del lavoro politico in quelle zone...sulla scia dell'operosita' degli amici di Rovigo

echiesa
05-12-02, 21:02
Commissario pure in veneto??? Ma che è, la questura???:confused: :confused: :confused:
saluti
echiesa:fru

nuvolarossa
05-12-02, 23:18
Il Pri trevigiano sulla questione Palaverde e Ramadan

Apprendiamo dalla stampa nazionale e locale dell'esistenza di una vivace polemica sulla concessione del Palaverde di Villorba alla Comunità Islamica per l'organizzazione del Ramadan.

Al di là della conferma, qualora ce ne fosse bisogno, della concezione Repubblicana della Laicità dello Stato, ci preme rilevare che la Costituzione della Repubblica Italiana sancisce, autorizza e difende la libertà di Associazionismo e quelle di Culto e Religione, nonché la consapevolezza che il Gruppo Imprenditoriale a cui il Palaverde fa riferimento, è struttura privata, quindi liberamente gestibile dai legittimi titolari.

A chi si erge quindi come novello Censore e Difensore Civico della Seconda Repubblica, vorremmo quindi ricordare che il Dettato Costituzionale, seppur con le rughe dell'età, è a tutt'oggi valido ed efficace.

Sezione Pri "Giacomo Sandri"
Mogliano Veneto

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TRATTO DAL SITO
http://www.pri.it

echiesa
05-12-02, 23:20
Ecco, mo mi raccomando, a Treviso belli schierati per Gentilini e successori il prossimo maggio.
saluti
echiesa:fru

nuvolarossa
05-12-02, 23:53
Veramente questa posizione della Sezione "Giacomo Sandri" del PRI di Mogliano Veneto risulta abbastanza in contrasto con le posizioni razziste e xenofobe della Lega Nord di Gentilini, che ha fino all'ultimo osteggiato l'iniziativa....pertanto le premesse politiche, per le prossime elezioni di primavera, dovrebbero tranquilizzarti.

mcandry
06-12-02, 01:58
caro echiesa non ti preoccupare i repubblicani trevigiani non lo faranno mai, ma intanto arriverà il commissario e ci penserà lui ...

Garibaldi
06-12-02, 13:51
Ma al Congresso non avete deciso che va bene l'autonomia locale ?!?!?!?!!?
A parte il fatto che io ho cercato nello statuto gli articoli dove si parla di questo, ma non li ho trovati ?!!?!?!??
O Meglio, credevo di avere trovato qualcosa, poi mi sono accorto che era uguale anche nell'altro statuto !!!

mcandry
06-12-02, 15:22
l'autonomia era la mozione della minoranza, mentre quella della maggioranza s'intitolava: "commissaria tutti quelli che non la pensano come te!"

PiZeta
06-12-02, 15:47
Caro echiesa,

prima di fare un breve accenno alle questioni politico-elettorali trevigiane, mi preme segnalarti che il Comune di Treviso è retto da 8 anni da un monocolore leghista (Sindaco Gentilini) e la Provincia di Treviso è retta da oltre 4 anni pure da un monocolore (Presidente Zaia, appena riconfermato).

La rielezione di Zaia è stata motivata essenzialmente dalla buona amministrazione di cui è stata capace la sua giunta, che si è distinta per pragmatismo, efficienza e buona capacità di comunicazione. Tra l'altro, conosco personalmente Zaia e, se non fosse leghista, direi che è un tipico esponente del centro riformista (il suo vice, fino al 1992 era un socialista-riformista).

Sulle amministrazioni Gentilini il giudizio dei repubblicani è più complesso, non può che essere più complesso. Se da una parte ha nel complesso ben amministrato la città, dall'altra ha completamente eluso le questioni strategiche legate alla cosiddetta Grande Treviso (che conta ormai circa 200.000 abitanti) e, con posizioni a volte estremiste a volte provocatorie se non grottesche, ha politicizzato e strumentalizzato questioni e temi amministrativi che meritavano ben altro approccio. Va anche detto che Treviso è una città profondamente conservatrice e perbenista, molto gelosa del proprio benessere acquisito, e che Gentilini ne è un interprete forse rozzo ma sicuramente rappresentativo. Insomma, Gentilini e la Lega a Treviso muovono forze reali e, su molte questioni, le loro posizioni estremiste hanno il consenso di una parte consistente della città. E' una realtà a volte avvilente, ma chi fa politica ne deve tenere conto.

Detto questo caro echiesa, personalmente non ho la più pallida idea di come il PRI trevigiano andrà alla prossima scadenza elettorale amministrativa della città, ma ritengo probabile che lavoreremo con Forza Italia e UDC per una proposta amministrativa e politica di centro.

Riguardo ad Ugo, non è potuto essere a Fiuggi per un problema di salute piuttosto grave (una polmonite): gli è dispiaciuto non esserci, anche perchè negli ultimi anni ha sempre partecipato ai congressi del partito. Infine, riguardo il commissariamento del Veneto, la vicenda è semplicemente questa: dal 2000 al 2001 Commissario è stato Ugo, che - dopo la mancata elezione nel Collegio di Adria - ha lasciato l'incarico, che è stato assunto da Aldo Pagano.

echiesa
06-12-02, 16:23
Parto dal fondo: quindi il PRI veneto in due anni non è stato capace di farsi un segretario, ma in compenso è stato buono ad avere un candidato alle elezioni e di essere fra le regioni determinanti per il passaggio con il cds. Carrara, poveretta, non votò e si permette pure di dissentire, ma i commissari sono venuti da Roma. Ecco, Io il commissario lo manderei in Veneto, non ad Avezzano allora. Strane cose nel mondo.
Gentilini: ogni popolo ha le proprie responsabilità, e se il popolo Trevigiano ama Gentilini se lo tenga ben stretto; certo paese famoso per essere tutti battitori di petto e genuflessori nelle sacre Chiese avere un Sindaco che spara sul Vescovo e che ha posizioni così radicali mi da da pensare.
saluti
echiesa:fru

PiZeta
06-12-02, 16:51
Caro echiesa,
permettimi solo di ricordare che nei congressi repubblicani sono direttamente le sezioni ad eleggere i delegati, non il partito regionale, la cui vicenda recente meriterebbe una riflessione a parte.

Quanto alla candidatura di Ugo ad Adria, la decisione è stata presa dal partito dopo aver sentito praticamente tutti gli amici del Veneto: per come si sono andate le cose, tutto si può dire tranne che il partito locale non fosse informato e - a maggioranza - d'accordo.

Riguardo Gentilini e Treviso, non sei l'unico ad essere sorpreso o indignato dalla realtà. Va anche detto però che Treviso non è il Veneto, anche se non è una realtà isolata dal contesto. Giornalisti come Stella hanno scritto pagine magistrali sul mitico Nord Est, che - nel breve volgere di qualche generazione - da Mezzogiorno del Nord si è trasformato in una delle aree più ricche del Paese, i suoi conflitti, le sue contraddizioni.

echiesa
06-12-02, 16:56
Esatto, sono le realtà locali, lo so bene. Appunto per questo mi domandavo come una zona dove c'è un Commissario da ormai quindi due anni avesse la forza di essere determinante per il Congresso di Bari e di avere un candidato alla Camera, con tutto il rispetto per gli amici che ci lavorano.
saluti
echiesa:fru

PiZeta
06-12-02, 17:14
Circa il Congresso di Bari, ridimensionerei l'influenza del Veneto sul risultato finale: altre regioni hanno avuto un ruolo ben più importante.

Riguardo l'attribuzione del seggio di Adria al PRI e la scelta di Holzer quale nostro candidato, permettimi di non approfondire l'argomento in questa sede. Però, anche in questo caso, credimi se ti dico che non metto in relazione diretta la vicenda congressuale del Veneto con la candidatura di Ugo.

echiesa
06-12-02, 17:16
Ok, grazie.
saluti
echiesa:fru

nuvolarossa
15-12-02, 12:34
http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/imgtestata/titolo_carlino2.gif
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I «timori» dei Repubblicani

«Il sonno della democrazia produce schiavi»:

ROVIGO - Questo il tema, eloquente, dell'incontro di ieri pomeriggio presso la Sala Pescheria Nuova di corso del Popolo, organizzato dalla sezione «Carlo Cattaneo» di Rovigo del Partito Repubblicano Italiano.
Nel programma del convegno, dopo l'apertura dedicata alle riflessioni del presidente della Commissione finanze della Camera Giorgio La Malfa, il convegno ha visto la partecipazione e gli interventi del segretario regionale del Pri Aldo Pagano, del segretario provinciale del Nuovo Psi Nello Chendi, del segretario provinciale del Pri Adino Rossi, del coordinatore provinciale di Forza Italia Mario Borgatti, del consigliere provinciale del gruppo laico-riformista Antonella Bertoli e del consigliere regionale di Forza Italia Renzo Marangon.
Il consigliere nazionale del Pri Alessandro Boniolo ha svolto il ruolo di moderatore per il dibattito.

PiZeta
16-12-02, 19:42
Io avrei detto che il sonno della ragione produce schiavi....

Non ero presente all'iniziativa di Rovigo mentre ho partecipato a quella di Montegrotto Terme (PD), svolta con il Nuovo PSI e ben riuscita per partecipanti e qualità del dibattito, nonostante l'assenza di Giorgio La Malfa, sostituito all'ultimo minuto da Giorgio Medri. Era presente tra il pubblico l'amico Widmer Valbonesi.

A Montegrotto Terme il dibattito ha avuto come tema il Veneto nella nuova Europa ed è stata l'occasione per registrare analisi e valutazioni di repubblicani e socialisti sulle principali questioni politiche ed economiche regionali, e non solo queste.

I relatori per il Nuovo PSI sono stati Cangemi (Docente all'Univesità di Padova) e Laroni (già Sindaco di Venezia ed eurodeputato), per il PRI Mistri (Docente all'Univesità di Padova) e Liccardo (avvocato, già Assessore del Comune di Padova e Amministratore dell'Autostrada Brescia - Padova). La presentazione dell'iniziativa è stata affidata alle segreterie politiche locali o regionali (per il PRI, l'amico Aldo Pagano), le conclusioni sono state di Gianni De Michelis.

Faccio qualche breve considerazione sull'iniziativa, tornando con la memoria alla politica regionale veneta della fine degli anni '80 e dei primi anni 90.

In una regione nella quale storicamente domina il voto cattolico (prima alla DC, ora prevalentemente a Forza Italia), repubblicani e socialisti aspirano a poter rappresentare un'area politica e culturale laica e riformista, un tempo rilevante, che ora ha pochissimi riferimenti istituzionali. Rimane la questione dell'orizzonte strategico dei due partiti - uno liberaldemocratico, l'altro socialista - che si riproporrà chiaramente in occasione delle prossime elezioni europee.

Nell'analisi del quadro regionale ci sono importanti convergenze (lo stato di salute dell'economia veneta, la strategia e le direttrici per lo sviluppo futuro, le politiche infrastrutturali pubbliche, le priorità del governo ragionale e nazionale), ma va ricordato che sugli stessi temi o su altre questioni piuttosto rilevanti in passato non sono mancati scontri, anche piuttosto violenti (tanto per fare un riferimento, ricordiamo le polemiche di Visentini sull'EXPO a Venezia..?).

Fino a poco tempo fa, un'iniziativa di questo genere non avrebbe avuto successo: è cambiato l'umore dell'opinione pubblica, sale la delusione verso il ceto politico di governo locale nazionale, la gente è disorientata ed è più interessata a capire, ad ascoltare, a valutare, si accorge che ci siamo ancora. Le analisi di De Michelis (e dei socialisti) sono intelligenti, lucide e pungenti, per molti questioni condivisibili, ma starei molto molto molto attento ad associare l'immagine del nostro partito alla sua, che rimane - specie nel Veneto - quella di un uomo intelligente e brillante quanto arrogante e spregiudicatamente affarista.

lucifero
26-01-03, 16:05
sapevate di questo sito (http://groups.msn.com/UgoHolzer) di/per Bruno Holzer?

echiesa
26-01-03, 20:24
No, non ne sapevo nulla, ma come hai fatto a scovarlo???
Aspetta un pò.........
Saluti
echiesa:fru

echiesa
26-01-03, 20:28
BINGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
MA SENZA IL SUO PERMESSO NON LA PUBBLICO NE DICO DOVE L'HO SCOVATA.
SALUTI
Echiesa :lol :lol :lol

QUALCUNO COMINCI A TREMARE, PERCHE' POTREI FARCI DI TUTTO!!!!( CON IL SUO PERMESSO)

mcandry
26-01-03, 21:06
:confused:

nuvolarossa
27-01-03, 01:34
Dobbiamo dire che Ugo Holzer non ha avuto la buona sorte dalla sua parte; perche' nel 1996 era passato deputato il candidato di Forza Italia con il 39,3% pari a 32.478 voti ... mentre invece il nostro amico repubblicano Holzer, nel 2002, pur aumentando in voti ed in percentuale ... 41,2% e 34.484 voti ... non ce l'ha fatta ... sara' per la prossima volta.

mcandry
27-01-03, 14:15
secondo me parlare di sfortuna non è appropriato in questa situazione come anche per il caso di Bruno in piemonte, direi piuttosto che la scelta della cdl sui collegi da assegnarci è stata scientifica

echiesa
27-01-03, 15:46
Moooooooooooolto scientifica.
saluti
echiesa:fru

kid
27-01-03, 17:41
se penso che Bruno ci aveva i monarchici invece che i repubblicani a Rivoli! Che ha dovuto passare povero cristo. E ancora sta con il centrodestra. E' l'unico autorizzato a passare a sinistra. I monarchici!

echiesa
27-01-03, 17:59
E si, hai proprio ragione calvin, ora scrivo a Nucara e glielo dico: in nome del PRI si deve autorizzare Bruno a passare a sinistra", kissà come è contento ( nucara, non Bruno)
saluti
echiesa:fru

mcandry
27-01-03, 18:13
su calvin, pensa allora agli amici di napoli che alle ultime amministrative si sono trovati il simbolo dell'edera sotto a quello di alleanza monarchica ...

nuvolarossa
07-02-03, 14:54
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Elezioni, il Pri guarda alla «Casa delle Libertà»

PORTO TOLLE (Rovigo) - Mentre i partiti sono impegnati in vista delle amministrative di primavera rispunta a Porto Tolle il simbolo del Partito Repubblicano Italiano deciso a scendere in campo in questa tornata elettorale.
La nuova sezione, intitolata a Giovanni Spadolini, ha sede in via Matteotti 375.
Sarà inaugurata nel prossimo mese di marzo con la presenza del segretario nazionale Giorgio La Malfa, ma a giorni sarà già funzionante. «Da tempo eravamo intenzionati a rimanere fuori dalla mischia politica — hanno affermato i repubblicani — ma i risultati fallimentari dell'amministrazione Broggio caratterizzata da continui litigi all'interno della stessa maggioranza, abbiamo deciso di scendere in campo anche noi per portare il nostro contributo alla soluzione di quei problemi che purtroppo impediscono risposte positive alle attese della popolazione. La liberalizzazione dei terreni della zona artigianale bloccata da decenni; l'acqua che esce color marrone dai rubinetti di certe zone; la centrale Enel; il ripristino delle strade dissestate; il degrado di alcune nostre piazze». Avete già tracciato le strade da percorrere e scelti eventuali partner ? «Siamo disponibili a mettere in piedi una squadra soprattutto di giovani animati di tanta buona volontà e umiltà». In che area politica intendete collocarvi a prescindere dal problema dello svecchiamento? «Per le alleanze potremmo collocarci nell'area di centro-destra in sostanza la Casa della Libertà. Siamo aperti a tutti coloro che in questo ambito vogliono adoperarci per il buon governo del nostro comune con l'obiettivo di favorire un posto di lavoro per i nostri giovani».

Nino Villani

nuvolarossa
08-02-03, 19:17
http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Enzo/LOGOFORUM03BIG.sized.gifhttp://lapsus.altervista.org/midi/Spazzacamino.MID

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Per il Comune - Rispuntano i "laici" Costa sarà candidato - «I poli si spaccano, offriremo un’alternativa»

VICENZA - Voto di maggio per il Comune: sulle schede elettorali ci sarà anche il simbolo di una lista centrista, fatta di laici che si ritrovano insieme fuori dai due poli maggiori, e ci sarà il nome di un candidato sindaco che a sorpresa ritorna in pista dopo anni di distacco dalla politica cittadina.
Ispiratori della formazione sono i repubblicani. Candidato da mandare in gara è Luigi Costa. Suo è l’annuncio di ieri: «Vogliamo fare un tentativo di dare visibilità a tutta un’area laica che non può oggi ritrovarsi in coalizioni che si spaccano e non fanno sintesi. Non abbiamo ovviamente un’ambizione sproporzionata rispetto alle nostre forze reali, ma intendiamo mostrare ai vicentini che una tradizione culturale e politica torna a essere presente e che tutti insieme si può riflettere sulla situazione di un bipolarismo che non funziona come era stato sperato» .
Costa era stato per un ventennio - tra gli anni ’70 e ’80 - dirigente del Partito repubblicano di Ugo La Malfa senior. Nel 1992 aveva tentato percorsi autonomi, finendo fuori dal Pri. Il riavvicinamento è di queste ultime settimane, promosso da un’azione imbastita da Ugo Holzer, rimasto tra i pochissimi del partito in tutta la provincia, per riaggregare le piccole forze sparse dei laici berici.
Lo stesso Holzer - che due anni fa era candidato per il Pri con la Casa delle libertà alla Camera - l’anno scorso era stato tra i promotori di un’altra lista laica, che aveva tentato con modesto risultato la corsa per il rinnovo dell’Amministrazione provinciale.
Ci sarà l’Edera, antico simbolo repubblicano, sulla scheda comunale di Vicenza tra tre mesi? L’ipotesi è controversa. La collocazione estranea ai poli Ulivo-Casa delle libertà indicata da Costa per l’operazione cittadina è in contrasto con la collocazione del Pri nazionale nel centrodestra (Giorgio La Malfa junior è deputato eletto nella lista di Forza Italia dietro Silvio Berlusconi). «Ma la questione potrebbe essere superata - spiega Costa - considerando l’autonomia che proponiamo come caratteristica dell’iniziativa vicentina» .
«Proviamo ad impegnarci - prosegue - in risposta e in contestazione soprattutto di questa realtà che vediamo intorno: un Ulivo che sacrifica uno alla volta i suoi potenziali candidati sindaci per i rituali dei partiti che pretendono visibilità; una Casa delle libertà che sul suo sindaco Hüllweck si divide ogni giorno, invece di rilanciarlo subito in gara se crede che sia il migliore, o che non è capace di decidere di cambiarlo, se come pare è sgradito a molti».

PiZeta
09-02-03, 01:07
L'iniziativa del PRI vicentino è politicamente interessante e coraggiosa, al di là della questione che pone in ordine al rapporto tra il partito e la CDL. Ciò detto, poichè Vicenza non è un piccolo comune, mi aspetto una polemica che non si esaurirà certo con l'eventuale disponibilità dei repubblicani all'apparentamento al 2° turno.

In ogni caso, vale la pena di segnalare che tanti repubblicani stanno chiamando Ugo, complimentandosi per la decisione e assicurando il proprio sostegno in campagna elettorale...

mcandry
09-02-03, 01:53
sono ancora una volta completamente daccordo con pizeta

echiesa
09-02-03, 23:39
Si avvicina la primavera e rifioriscono i commisari.
saluti
echiesa:fru

mcandry
09-02-03, 23:51
Originally posted by echiesa
Si avvicina la primavera e rifioriscono i commisari.

Amico mio quel che è peggio è che non sono gelati con l'inverno.

PiZeta
10-02-03, 12:43
Dal punto di vista formale, il PRI può prendere le distanze dall'iniziativa anche in modo diverso, ad esempio negando l'autorizzazione ad utilizzare il simbolo del partito... ma eluderebbe la sostanza della questione politica posta dagli amici di Vicenza: i repubblicani non sono decisivi per gli equilibri di governo della città, non hanno nessuna rendita politica o di potere da difendere e si trovano nella condizione di non poter raggiungere un accordo politico-elettorale soddisfacente con la CDL.

Tra l'altro la posizione dei repubblicani vicentini riguardo l'alleanza con Forza Italia, AN ed UDC è la stessa che ha la Lega, la quale per voce di Bossi sostiene di voler correre da sola sia a Vicenza che a Treviso. Probabilmente la posizione della Lega alla fine cambierà (la questione mi pare soprattutto legata alla vicenda delle regionali del Friuli Venezia Giulia e alla candidatura di Alessandra Guerra a Presidente), ma rimane il fatto che il nostro partito non ha senso di esistere se - dove ce ne sono le condizioni - rinuncia a priori a fare delle battaglie politiche.

Poco più di dieci anni fa il PRI a Vicenza aveva il 10% dei consensi (governando con la DC, non dimentichiamolo!), mentre oggi - alla luce di tante posizioni di Forza Italia e della Lega - non c'è rappresentanza per quell'elettorato borghese, laico e illuminato che si riconosceva nelle nostre posizioni. E' questo lo spazio politico che dobbiamo occupare e non è detto che sia un'impresa velleitaria.

Vedremo nei prossimi giorni come evolverà la situazione, ma continuo a pensare che l'iniziativa degli amici di Vicenza sia interessante e coraggiosa e riterrei un grave errore la presa di distanza del partito nazionale.

echiesa
10-02-03, 13:21
Figurati se non sono daccordo. Ma che ne penserà il commissario del Veneto??
Hai già dubbi che a Roma disapprovino?? A leggere dalle tue parole sembrerebbe di si.
saluti
echiesa:fru

PiZeta
10-02-03, 13:31
Penso che Aldo l'abbia saputo dai giornali....

Al momento, non conosco la posizione del Commissario del PRI Veneto e quella del partito nazionale, ma non ci vorrà molto per conoscerle....

echiesa
10-02-03, 16:40
Ehehehehe, quanti puntini.......vabbè, sulla famosa nave ci stiamo in tanti, avanti c'è posto.
saluti
echiesa:fru

Garibaldi
10-02-03, 17:06
Con la CDL se ci danno il SINDACO !
Senno' fa bene HOLZER a andare da soli ?!?!?!?

echiesa
10-02-03, 17:42
Si, gli danno il Re di Vicenza.
saluti
echiesa:fru
fate da soli, se vi vogliono prendere per il sedere.

Garibaldi
10-02-03, 17:50
visto che il sindaco se lo litigano in tanti !!
TRA due litiganti, il terzo gode !!!!!!!!!
Io punterei sul sindaco !!!
SEnno' DA SOLI !!

PiZeta
10-02-03, 19:48
Alea iacta est!

La questione è semmai se la lista dell'area laica per le comunali di Vicenza avrà o meno il simbolo dell'edera.

nuvolarossa
10-02-03, 20:03
Se lo scopo fosse quello di "concorrere" veramente, ed in alternativa ai due poli, al governo della citta' ... con un sindaco "finalmente" laico ... occorre che gli amici Vicentini trovino modo di aggregare tutta la famiglia laica "dispersa" al centro come su ambo i lati dello schieramento politico ... senza prevaricazioni di una forza sull'altra, con una composizione egualitaria e di pari dignita' tra le varie componenti che aderiranno a questa idea "tutta repubblicana".
La presenza di un amico repubblicano come Costa, a guidare questa formazione, potrebbe anche rendere non necessario la presenza del simbolo dell' Edera che, sotto un certo verso, potrebbe "caratterizzare" troppo la lista e rendere quindi minore il bacino elettorale cui attingere.
Sono comunque valutazioni che gli amici vicentini sapranno fare meglio di noi ... soprattutto per la presenza attiva di un amico come Ugo Holzer ... e sapranno evitare certamente di assumere decisioni e strategie non in simbiosi e sintonia con la Dirigenza Nazionale del Partito.
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NUVOLAROSSA website (http://utenti.lycos.it/nuvola_rossa/)

PiZeta
11-02-03, 11:54
Caro NUVOLAROSSA,

condivido il tuo ragionamento a proposito dell'elettorato laico - oggi frammentato e sostanzialmente privo di rappresentanza - e della capacità del nostro simbolo di rappresentarlo per intero.

Aggiungo che le tue considerazioni portano ad una proposta di La Malfa di almeno 10 anni fa, che trovo ancora estremamente attuale: la costituzione in Italia di un Partito Democratico Europeo, che - tra i partiti che rappresentano la tradizione popolare e quella socialista, cui oggi si aggiunge quella ambientalista - si riconosca nelle posizioni dell'ELDR e di cui il PRI sia soggetto costituente e promotore.

Certo oggi il contesto è completamente diverso, ma trovo che questa idea di La Malfa conservi intatti tutto il suo interesse e la sua attualità.

Ciò detto, non trovo secondario che nel simbolo elettorale dei laici vicentini ci sia (anche) la nostra edera repubblicana e - come te - non dubito che gli amici Costa e Holzer sapranno trovare con il partito una soluzione soddisfacente.

nuvolarossa
26-03-03, 19:48
Verona/"Una proposta laica per lo sviluppo di Verona, con il Veneto, per la nuova Europa"

Il convegno è stato presieduto da R. Pase, segretario provinciale Psi. Erano presenti: Aldo Pagano, segretario Veneto Pri, on. A. Cresco, presidente Psi Veneto, on. N. Laroni, relazioni internazionali Psi.

Intervenendo per il Pri Pagano ha evidenziato la volontà dei repubblicani di trovare con gli esponenti del Nuovo Psi accordi politici ed elettorali, in grado di assicurare in un sistema maggioritario qual è l'attuale, un ruolo significativo e maggiormente adeguato alla storia dei rispettivi partiti.

Pagano ha poi confermato l'alleanza del Pri con la Casa delle Libertà e ha sottolineato la lealtà e l'autonomia che sono alla base di tale rapporto. Partendo da questa posizione _ ha concluso Pagano - occorre lavorare per la creazione di un Polo laico-riformista da porre a base di un futuro equilibrio politico.

Il Pri è oggi in grado, per le sue tradizioni radicate nella storia d'Italia, di contribuire ad aprire assieme ad altre forze dell'area riformista , una nuova fase politica e concorrere alla realizzazione di un progetto di crescita economica, sociale e civile del Paese.

Hanno concluso i lavori l'on Italico Santoro Capo della segreteria politica del Pri e l'on. Gianni De Michelis segretario nazionale del Nuovo Psi.

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tratto dal sito
http://www.pri.it/immagini/da%20inserire%20pri/logosinistra.jpg (http://www.pri.it)

nuvolarossa
11-04-03, 12:52
http://www.mattinopadova.quotidianiespresso.it/mattinopadova/fotofisse/logo2.gif
«Meno cementificazione e maggiore vivibilità»

ALBIGNASEGO (pADOVA) - In vista delle prossime elezioni comunali in programma il 25 maggio, il riconfermato segretario provinciale Angelo Tognon, ha presentato la lista dei candidati composta da Nuovo Psi e Repubblicani e il programma elettorale all'insegna «meno cementificazione e più vivibilità». A dare delle delucidazioni agli iscritti e simpatizzanti presenti sui 15 punti del programma, a rotazione sono intervenuti il coordinatore comunale del Pri Ghirlanda, l'assessore provinciale Sebastiano Arcoraci e Gianfranco Bardelle, del Comitato esecutivo del Nuovo Psi.
«Questo programma - dice il segretario Angelo Tognon - sarà reso noto a tutta la cittadinanza con serate organizzate nelle varie frazioni: Carpanedo, Mandriola, Lion, S. Giacomo, Ferri, S. Agostino».
Sei i punti fondamentali del programma: 1) la partecipazione dei cittadini alla vita cittadina con la costituzione dei centri civici in ogni frazione (vigile di quartiere e presentazione dei problemi della zona), costituzione di un comitato di quartiere per ogni frazione; 2) riduzione del traffico di attraversamento del paese entro un anno con intervento sull'attuale viabilità eliminando l'attuale sistema con interventi mirati; 3) no alla nuova tangenziale di Padova-Monselice e al progetto della ferrovia Campo di Marte-Interporto lungo la tangenziale Sud; 4) zona industriale, no a nuova espansione ma riqualificazione di Mandriola a salvaguardia delle zone agricole; 5) un grande parco pubblico ed aree attrezzate per i quartieri con piste ciclabili colleganti i quartieri con la possibilità di costruzione di campi da tennis e piastre polivalenti; 6) richiesta presso la Provincia di una scuola superiore professionale o delle succursali».

nuvolarossa
27-05-03, 13:31
Definitivi comunali 2003 - Com. di ALBIGNASEGO (Padova)

P.R.I.-Nuovo-P.S.I. voti 170 pari all' 1,6%

nuvolarossa
27-05-03, 13:54
Definitivi comunali 2003 - Com. di VICENZA (Vicenza)

P.R.I. voti 355 pari allo 0,7%

PiZeta
29-05-03, 16:50
Rientro ora da una trasferta all'estero e leggo con molta delusione il numero di voti e la percentuale raccolti dalla lista DEMOCRAZIA LIBERALE alle elezioni comunali di Vicenza.

Il risultato elettorale di Vicenza è poi ancor più deludente alla luce della mobilitazione e dell'interesse che DEMOCRAZIA LIBERALE aveva saputo suscitare.
La percentuale di consensi raccolta ad Albignasego non fa emergere un quadro politico e di consensi sostanzialmente diverso per il PRI.

Nella prossime settimane avremo modo di ragionare e discutere approfonditamente dei risultati di queste elezioni amministrative.
Per ora, mi limito a segnalare due temi che mi paiono rilevanti e sui quali - in un altro momento - tornerò:

- il persistere della debolezza del partito nel nord italia;

- vigente l'attuale sistema elettorale e nell'attuale contesto politico, la dimostrata impraticabilità dell'aggregazione dei laici e liberaldemocratici nel quadro di un progetto terzaforzista.

lucifero
29-05-03, 18:52
Scusa PiZEta, sono forse rimasto indietro, ma vedo su
elezione del sindaco (http://cedweb.mininterno.it:8888/amminis/amm030525/D0901160.htm) che il PRI si è presentato solo, come solo il nuovo PSI.
A mio avviso fa bene, tanto i voti e le responsabilità che si ottengono sono le stesse, ma non è certo questo un progetto terzaforzista.
Ma probabilmente sto commentando una cosa diversa da quella di cui parli...

FRANCO (POL)
30-05-03, 00:39
la lista comprendeva una forte componente liberale. Il simbolo è quello dell'edera con la scritta democrazia liberale. Il progetto che mi auguro continui a dispetto dei risultati deludenti cerca di coagulare le forze laiche di tradizione risorgimentale, non socialiste, considerando superate le divisioni passate.

FRANCO (POL)
30-05-03, 00:39
la lista comprendeva una forte componente liberale. Il simbolo è quello dell'edera con la scritta democrazia liberale. Il progetto che mi auguro continui a dispetto dei risultati deludenti cerca di coagulare le forze laiche di tradizione risorgimentale, non socialiste, considerando superate le divisioni passate.

Garibaldi
05-06-03, 09:58
saro' FRANCO !!!!
la vostra azione e' encomiabile !!!!
UNIRSI e combattere !!!
non abbandonare la piazza al nemico che oltre che essere avversario politico nostro e' anche nemico del paese e della Repubblica !!!!!
Chi e' che ha pensato subito ai DS che ci vogliono morti ?????? Alzi la mano ??????!?!!

kid
05-06-03, 10:13
alzo la sciabola del mio bisnonno bersagliere e garibaldino.

nuvolarossa
01-11-03, 01:14
Si è riunita la direzione provinciale del Pri di Padova/All'esame le prospettive del partito in vista delle elezioni del 2004

Ribadita la collocazione nel centrodestra

La direzione provinciale del PRI di Padova si è riunita per esaminare la questione dell'azione del Partito in vista della prossima tornata elettorale (amministrative ed europee del 2004).

Ribadita la collocazione strategica del PRI nel centrodestra, il PRI padovano ha valutato come le specificità del tessuto politico ed amministrativo nel territorio Provinciale e nel Comune di Padova possano consentire articolazioni diverse del modo di condurre la battaglia politica Repubblicana.

Per le elezioni Provinciali, il PRI padovano ritiene essenziale presentarsi all'interno della coalizione di centrodestra.

Auspica che l'attuale assetto dell'Amministrazione Provinciale possa trovare continuità anche nella prossima tornata elettorale, valutando positivamente l'operato dell'attuale presidente Vittorio Casarin, al quale il Partito Repubblicano offre fin d'ora la propria collaborazione per una elaborazione programmatica con tutte le forze politiche della coalizione.

Per il Comune, il PRI ritiene necessario valutare la possibilità di una autonoma presenza. Si sente sempre più la necessità di ricostruire e rafforzare quell'aria laica e socialista, che prima del 92 era un punto di riferimento per la società e che oggi non è più rappresentata in nessuno degli schieramenti presenti sul panorama politico. Un'esigenza questa sentita soprattutto nella città di Padova dove c'è stata una certa volontà d'emarginazione.

In ciò la linea del PRI padovano converge con quella del Nuovo PSI con il quale i Repubblicani intrattengono importanti rapporti di collaborazione anche e principalmente attraverso la fattiva disponibilità dell'Assessore Provinciale Sebastiano Arcoraci.

I Repubblicani Padovani, infine, ritengono utile individuare con il Nuovo PSI un'adeguata forma di collaborazione a livello elettorale.

Aldo Pagano
Coordinatore Regionale
(http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

nuvolarossa
15-02-04, 20:56
(F.P.) Il nulla per cinque anni. ...

ROVIGO - (F.P.) - Il nulla per cinque anni. Tanto ha prodotto il centrosinistra al governo della Provincia secondo il draconiano giudizio espresso dal gruppo misto della minoranza di palazzo Celio, davanti all'affollata platea che ha seguito il convegno in Pescheria centrato sul "bilancio fallimentare" dell'amministrazione Saccardin.
E se un'intera legislatura, quella appena trascorsa, per Antonella Bertoli, Domenico Romeo, Roberto Tommasi, Adino Rossi e Nello Chendi è stata irreparabilmente sprecata senza un progetto complessivo di sviluppo, dal prossimo giugno dovranno essere investiti altri cinque anni per valorizzare le infrastrutture sui litorali marino e fluviale, il turismo, la pesca la formazione e la ricerca tecnologica.

Come dire: solo con una diversa scelta di campo il Polesine finalmente potrà iniziare a svilupparsi.

Ma occorre un candidato autorevole per scalzare Saccardin. La più che decennale esperienza del consigliere provinciale del gruppo laico-riformista Domenico Romeo prova a farsi verbo. Il suo invito a Nello Chendi, segretario provinciale del Nuovo Psi, a "premere" sulla candidatura di Renzo Marangon, risuona come un monito. Senza un leader catalizzatore di consensi non si vince e Chendi non si fa trovare impreparato. Rivolto al capogruppo di Forza Italia in Regione spiega: "La svolta riformista vedrà il Nuovo Psi fare la propria parte. Abbiamo una nostra lista e un programma semplice da affidare ad una guida di spessore. Ma confidiamo in un programma unico per tutta la Casa delle libertà con il miglior capitano possibile alla guida della squadra".

La reprimenda più pesante all'indirizzo della giunta di sinistra di palazzo Celio l'ha pronunciata Antonella Bertoli. La sua lunga disamina su errori e omissioni della giunta di centrosinistra è partita "dai pessimi risultati certificati dal Sole 24ore e dall'istituto Tagliacarne col Polesine scivolato al 77. posto nella classifica annuale di qualità della vita, ultima tra le province venete, appena meglio di Asti e Verbania. Una giunta colpevole e vendicativa - ha aggiunto Bertoli - che ha fatto fuori il suo presidente del consiglio, la sottoscritta, solo perché si è schierata contro l'Enel e l'inquinamento. Un ricatto accettato dai Ds e chiesto da Rifondazione. E come se non bastasse questa amministrazione ha chinato il capo alle multinazionali, ancora l'Enel e l'Edison, accettando l'orimulsion e il terminal senza far valere i suoi diritti".

Allo scoperto anche l'Edera. "Alle provinciali - ha spiegato Adino Rossi, segretario provinciale del Pri - siamo pronti a partecipare con una nostra lista e un nostro candidato, ma solo se sarà necessario. Individuando un candidato rappresentativo per tutti e radicato nel territorio non ce ne sarà bisogno. In mancanza di collaborazione un terzo polo di centro radicale e riformista potrebbe sempre nascere".

"La campagna elettorale del centrosinistra - ha detto Roberto Tommasi (Alleanza popolare Udeur) - appare rassegnata. Il nostro partito vuole rispetto. Gli alleati del centrosinistra non ci hanno ascoltato? Rispondiamo che le alleanze vanno costruite sui programmi e sulle capacità di attuarli. Perfino i comitati, le associazioni e le liste civiche possono essere più propositive".In apertura Romeo che ha fatto gli onori di casa ha ricordato Alberto Brigo: "Manca fisicamente - ha detto - ma è con noi con l'amore per la sua terra".

nuvolarossa
11-03-04, 11:44
Padova, 26 marzo 2004, ore 17.30
Musei Civici Eremitani - Sala del Romanino

Convegno:
"I problemi attuali del credito e del risparmio"

Nel prosieguo delle attività volte a ricordare la figura di Ugo La Malfa il Comitato Nazionale organizza a Padova un convegno nel quale verrà ricordata la figura dello statista.

Nella stessa occasione verrà proposto un dibattito sui problemi attuali del credito e del risparmio.

Le recenti vicende della Cirio e della Parmalat mettono in evidenza la necessità di riconsiderare sia le regole di funzionamento delle società quotate, sia i controlli esterni ad esse, sia compiti e ruoli delle diverse autorità di vigilanza sui mercati.

Vale la pena di ricordare che il decreto legge che istituì la Consob, nel 1974, a seguito delle vicende del caso Sindona, porta la firma dell’allora Ministro del Tesoro, Ugo La Malfa.

per informazioni:

segreteria del Comitato Nazionale
tel. 06/68301567

nuvolarossa
26-03-04, 20:55
Un'analisi del pensiero e dell'azione di governo di Ugo La Malfa/Il grande statista è stato ricordato ieri a Padova in occasione del centenario della nascita

L'eredità di un lucido precorritore dei tempi

Si è tenuto il 26 marzo, a Padova, presso la Sala del Romanino, un convegno su "Banche, imprese e tutela del risparmio". L'incontro era compreso nel programma delle celebrazioni per il centenario della nascita di Ugo La Malfa. Riproduciamo di seguito l'intervento di Maurizio Mistri.

di Maurizio Mistri

L'azione politica di Ugo La Malfa è stata il portato di un pensiero coerente, di una analisi lucida dei problemi della società italiana e dei suoi bisogni. I bisogni di una società che durante il fascismo e dopo la fine della guerra esibiva un rilevante deficit di modernità.

All'uscita dalla guerra l'Italia mostrava una economia estremamente debole; il suo ceto politico oscillava tra rivoluzionarismo verbale e pratiche clientelari; il suo ceto imprenditoriale appariva impaurito dalla dimensione delle sfide che accoglievano un'Italia che sarebbe stata chiamata ad entrare nell'area economica e culturale dell'Europa. Le masse popolari ed i partiti che le organizzavano non sentivano come prioritario il problema della modernizzazione del Paese, e disprezzavano, in larga misura, il richiamo al realismo nella politica. Ciò restringeva le possibilità di azione e di manovra di quei riformisti che, formatisi nella opposizione al fascismo, non si sentivano conservatori e non si sentivano attratti dalle sirene di un comunismo dal volto di Stalin.

Penso che a fondamento del pensiero politico di Ugo La Malfa ci sia stata la profonda comprensione dei meccanismi che hanno governato i processi evolutivi che hanno interessato l'economia e la società italiane. Ugo La Malfa è stato studioso attento dei problemi economici e sociali delle moderne società, e lo è stato con un approccio decisamente empirista, basato sulla osservazione dei fatti e la verifica delle ipotesi.

Non c'era alcun ideologismo nelle sue posizioni in materia economica; quell'ideologismo che si ritrovava nelle formule cristallizzate della catechesi marxista; ma anche quell'ideologismo che si ritrovava nelle impostazioni aprioristiche di un liberismo conservatore che escludeva ogni ipotesi di interventi correttivi dello Stato. Ugo La Malfa accettava l'idea che nella economia e nella società ci fossero lotte e conflitti, e ne vedeva le valenze positive purché la politica fosse in grado di governarne le dinamiche.

Dunque la politica è chiamata a trovare regole di contemperamento dei conflitti sociali ed a garantire alle forze evolutive della società adeguate possibilità di espressione. Si tratta di una funzione nobile della politica a cui le forze politiche italiane, per Ugo La Malfa, non dovevano sottrarsi, imparando a costruire programmi realistici e compatibili con le esigenze dell'economia, nella consapevolezza del fatto che non ci può essere sviluppo civile senza sviluppo economico. Nel patrimonio di conoscenze economiche di Ugo La Malfa c'è la lezione keynesiana e quella del New Deal americano. C'è la magistrale lezione metodologica di Carlo Cattaneo, filtrata dal rigoroso meridionalismo di Gaetano Salvemini.

Una lezione secondo cui l'ascesa delle classi economicamente più deboli può essere garantita dalla congiunzione di un quadro di crescita economica e di un sistema di istituzioni aperte. Allora compito della politica è rendere aperta una società chiusa come quella italiana.

L'opzione europeista rappresenta la via maestra per aprire la società italiana, per rammodernarla.

L'europeismo di Ugo La Malfa, non era un "nazionalismo europeo", semmai contrapposto agli Stati Uniti, ma il naturale complemento dell'atlantismo. La spinta all'integrazione europea è stata pensata da poche illuminate coscienze europee, ed è stata garantita dalla iniziativa politica degli USA. Per Ugo La Malfa l'europeismo politico significava la possibilità di offrire agli italiani un modello di funzionamento della democrazia nel quale viene esaltato il senso della responsabilità individuale e della cooperazione collettiva. Un modello al quale non è estranea la lezione del federalismo statunitense. C'era anche l'europeismo economico, quale si è sostanziato nella creazione del MEC e poi nelle diverse tappe del processo di integrazione europea.

L'europeismo economico significava per Ugo La Malfa la creazione di una cornice entro cui potessero dispiegarsi al meglio le forze della creatività economica, contro suggestioni protezionistiche mai sopite e contro suggestioni collettiviste. Europeismo ed atlantismo furono due opzioni fondamentali del pensiero di Ugo La Malfa, due contenuti strategici il cui perseguimento giustificava la costruzione di uno schieramento politico capace di garantirli. Da qui l'alleanza con quelle forze, moderate, che assicuravano la stabilità del quadro generale e da qui la polemica con quella sinistra, allora guidata dal PCI, che era avversa all'integrazione europea ed all'alleanza con gli USA. Nel mentre denunciava il ritardo culturale di una parte della sinistra italiana su temi fondamentali per la vita del Paese, Ugo La Malfa non tralasciava di stimolare la stessa sinistra a farsi europea, a rendersi matura per assumersi ruoli politici significativi nella direzione del paese.

Fu il PSI di Pietro Nenni a cogliere il senso del messaggio di Ugo La Malfa, dopo una stagione drammatica per la sinistra tutta, e ciò contribuì a rafforzare l'ancoraggio dell'Italia all'Europa ed a creare le condizioni per avviare un necessario processo di ammodernamento del Paese.

L'Italia, dal dopoguerra fino agli inizi degli anni sessanta, aveva vissuto un periodo di veloce sviluppo economico; ma lo conobbe a prezzo dell'accentuarsi di squilibri strutturali. Si erano acuite in modo grave le differenze di reddito fra ceti garantiti e ceti non garantiti. Si erano acuite le differenze economiche fra le regioni del Nord, che avevano potuto approfittare dell'aggancio all'Europa, e le regioni del Sud che ne erano rimaste tagliate fuori. Per affrontare la questione degli squilibri settoriali e territoriali Ugo La Malfa propose la "politica dei redditi", che era una strategia per programmare la ripartizione del reddito nazionale al fine di rafforzare i fattori di crescita e di riequilibrio dell'economia. Il grande contributo di Ugo La Malfa a tale materia lo si ebbe con la "Nota aggiuntiva" al bilancio del 1962. Qualcuno, soprattutto a sinistra, volle vedere nella politica dei redditi uno strumento per imbrigliare il Sindacato. Per Ugo La Malfa la politica dei redditi, invece, non poteva che essere uno strumento per corresponsabilizzare le parti sociali e le forze politiche. Questa impostazione era astratta? Sfido a trovarne una più realistica, capace di evitare quegli errori nella gestione della politica economica che hanno portato il nostro paese ad accumulare il debito pubblico più elevato d'Europa.

All'interno del sistema politico italiano Ugo La Malfa non poteva che ritagliarsi il ruolo di ispiratore di processi culturali tesi al rinnovamento della politica, dal momento che alle spalle aveva un piccolo partito. In questo quadro egli era cosciente del fatto che il Sindacato italiano era dominato dalla sinistra e che non si poteva ottenere consenso su di una politica di rigore economico se la sinistra, allora egemonizzata dal PCI, non avesse avviato un serio processo di revisione del proprio metodo di analisi dei meccanismi dell'economia. I ritardi e le contraddizioni che Ugo La Malfa addebitava al PCI non erano di poco conto, sia in materia di politica estera che in materia di politica economica. Tuttavia, la crisi che l'Italia imboccò dopo lo shock petrolifero del 1973/74, e il conseguente doloroso processo di riaggiustamento dell'economia, obbligavano la sinistra ad assumersi responsabilità precise in materia di lotta all'inflazione, di riavvio del processo di integrazione economica dell'Europa, a partire dal Sistema monetario europeo, di riequilibrio dei conti pubblici.

Ho fatto cenno agli squilibri fra le regioni d'Italia. Ugo La Malfa era un uomo del Sud, che conosceva la miseria del suo Mezzogiorno. Conosceva la portata di una miseria che favoriva fenomeni di clientelismo e di corruzione. Egli aveva ben presente che non si potevano riscattare le plebi meridionali se non si favoriva un processo di crescita economica delle regioni del Sud. Una crescita basata sullo sviluppo produttivo, sull'ammodernamento del sistema infrastrutturale, sulla diffusione del sapere scientifico. In tale ottica l'intervento dello Stato doveva essere necessario catalizzatore di energie e non certo dispensatore di risorse finanziarie. Mancava, nel Sud, se non con qualche lodevole eccezione, un ceto imprenditoriale capace di rifiutare le pericolose suggestioni del clientelismo politico. La società civile del Mezzogiorno, che pur c'era, era riuscita ad esprimersi attraverso un nucleo di intellettuali meridionalisti che si richiamavano ad una interpretazione moderna sia del liberalismo che del socialismo democratico. Basti ricordare Francesco Compagna e la scuola meridionalista di "Nord e Sud", nelle cui pagine seppero confrontarsi sia il pensiero liberaldemocratico che quello socialista. Va detto che la tradizione liberale del riformismo meridionale si ritrovò quasi tutta nel PRI di Ugo La Malfa.

Per Ugo La Malfa lo sviluppo delle aree più arretrate dell'Italia doveva essere assicurato da una adeguata crescita del sistema economico a cui doveva seguire una altrettanto adeguata ripartizione del surplus così prodotto. Per ottenere ciò vi doveva essere una gestione rigorosa della finanza pubblica, basata su scelte capaci di privilegiare gli investimenti piuttosto che le spese. A molti questa posizione di Ugo La Malfa appariva quasi etica, e quindi poco politica. Invece era politica perché razionale.

La questione dell'equilibrio dei conti dello Stato si mostrerà, vari anni dopo la morte di Ugo La Malfa, in tutta la sua ampiezza, allorquando l'Italia dovette affrontare il problema dell'ingresso nell'area dell'Euro. L'Italia fu costretta ad entrare nell'area dell'euro perché se non lo avesse fatto sarebbe precipitata in una crisi di tipo sudamericano. Si è trattato di un necessario ancoraggio all'Europa. Ugo La Malfa soleva dire che l'Italia doveva attraversare le Alpi ed entrare in Europa e che doveva evitare di precipitare nel Mediterraneo. Con ciò voleva dire che l'Italia doveva essere un paese sempre più simile ai paesi europei avanzati e non un paese simile a quelli mediorientali. Ebbene l'Italia entrò nell'euro e quella scelta obbligò, ed obbligherà sempre di più, proprio le attuali forze politiche a misurare la compatibilità tra progetti politici e vincoli economici.

Negli anni del pur importante miracolo economico le regole che governavano la vita economica erano lontane dagli standard dei paesi più avanzati. Il sistema fiscale era poco equo, la borsa era asfittica. Il capitalismo italiano era debole ed aveva una forte vocazione clientelare.

Rammodernare il sistema economico italiano era un compito di estrema complessità. Certo è che alla base di un sistema economico che funzioni bene, tra le altre cose, ci deve essere lealtà nei comportamenti e trasparenza nelle informazioni. In mancanza di regole serie di comportamento è facile che scoppino scandali. Il caso Sindona è stato emblematico. Quando scoppiò la vicenda Sindona, Ugo la Malfa aveva responsabilità di governo. Riuscì a resistere a forti pressioni politiche che chiedevano il salvataggio di Sindona. Non solo si oppose a tale salvataggio ma, nel 1974, impose la creazione della Commissione nazionale per le società e la borsa (Consob), con il compito di garantire la trasparenza delle informazioni sulle società quotate in borsa. Anche in ciò Ugo La Malfa fu un precorritore dei tempi e la sua lezione appare attuale, proprio in una fase della nostra vita economica in cui il sistema bancario è esposto a critiche severe per il ruolo che da alcune parti gli si addebita in vicende che tutti conosciamo.

PiZeta
27-03-04, 03:44
Bella l'introduzione di Maurizio e bella l'iniziativa!

FRANCO (POL)
30-03-04, 11:47
http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Enzo/LOGOFORUM03BIG.sized.gifhttp://lapsus.altervista.org/midi/Spazzacamino.MID

Sbigottimento, rabbia e vada via il cul …..

Padova, nel centenario della nascita di Ugo La Malfa.
E’ stata una bella manifestazione, in una cornice molto suggestiva, il museo degli eremitani a due passi della cappella degli scrovegni. Gli oratori hanno detto cose non banali a un pubblico attento. Ma tra il pubblico si intravede una vecchia conoscenza. E’ lui, è passato un decennio forse la memoria non aiuta; domando a un vicino di sedia se conosce per caso la persona nei primi posti a sedere: si certo! Ah!
La manifestazione è pubblica l’accesso è libero, cerco di convincermi. Al ricordo di Ugo La Malfa segue aperitivo per tutti i presenti e successiva cena per una cerchia ristretta. Chi ti vedo sorridente seduto al tavolo, non vicino al nostro presidente con consorte, ma comunque presente perché è questo che conta: Diego Chiesa. Per chi non è veneto il tizio in questione è un ex assessore repubblicano di Padova: un corrotto, condannato e incarcerato. L’unico neo nelle file del PRI veneto, partito che invece si è contraddistinto per qualità degli uomini e proposte.

Il lato tragicomico della vicenda è che il commissario del pri veneto, Aldo Pagano, mentre legittima codesto figuro blocca l’iscrizione al partito dell’ ex segretario regionale, Ugo Holzer, che di Chiesa è stato avversario: segno dei tempi?
E sia ben chiaro che tutto ciò avviene con il consenso del segretario Nucara e del presidente La Malfa: com’è possibile che una regione sia da oltre 4 anni sempre commissariata? Nello statuto non vì è una norma dei tre mesi più tre?

Alle ultime elezioni europee ho fatto un viaggio Palermo-Stoccolma andata e ritorno per attaccare manifesti: questa volta sono indeciso se andare al mare a Palermo o al fresco di Stoccolma.

kid
30-03-04, 11:58
elettorale per holzer ne blocca l'iscrizione?

FRANCO (POL)
30-03-04, 12:07
ELEZIONI: SGARBI A VENEZIA PRESENTA LISTA EUROPEA CON REPUBBLICANI
E GLI ACCORDI PER LE AMMINISTRATIVE CON GRUPPO REGIONALE RIFORMATORI
Venezia, 29 mar. - (Adnkronos) - Vittorio Sgarbi, deputato italiano ed europeo sara' domani alle 17 presso l'hotel Michelangelo in Piazza Barche a Mestre-Venezia per una conferenza stampa aperta al pubblico dove illustrera' il programma della lista europea ed il progetto per la partecipazione alle elezioni amministrative in Veneto. Sgarbi sara' affiancato dalla Consigliera Regionale Claudia Cadorin e dal Capogruppo a Belluno Michele Bortoluzzi dei Riformatori Liberali. Interverra' inoltre la componente Repubblicana (e' previsto l'arrivo dell'on. Giorgio La Malfa) rappresentata in Veneto da Aldo Pagano e quella liberale con Raffaello Morelli della Federazione dei Liberali.
(Red-Dac/Pn/Adnkronos)
29-MAR-0415:38

Ieri, appena appreso dalle agenzie di stampa (adnkronos, asca e yahoo) della presetazione della lista ho telefonato a diversi amici veneziani per sincerarmi dell'evento. Con mia somma sorpresa, artificio retorico!, nessuno era stato informato: nessun iscritto e neppure il locale segretario repubblicano erano stati contattati.


In Veneto questo è lo stile; il pri nella provincia di venezia si presenterà con la cdl, niente di male se fosse stato deciso dagli iscritti veneziani dopo attento dibattito e votazione. E' bastato un comunicato stampa del commissario per delineare la linea.

E' possibile fare un comunicato stampa per smentire e rendere giustizia ai poveri iscritti veneziani? Certo che no!!! sei automaticamente fuori del partito!!!!

Caro francesco nucara preparati le mutande di ferro se un giorno intendi deliziarci della tua visita......

nuvolarossa
30-03-04, 18:15
si muove la scena politica in chiave elezioni europee.

PADOVA - Oggi alle 18.30 al Caffè Pedrocchi sarà presentata la lista "LiberalSgarbi-Partito Repubblicano" che ha il sostegno del Gruppo regionale dei riformatori liberali. «L'intenzione è di dare vita ad una via liberale e laica anche per le comunali di Padova» spiega Michele Bortoluzzi, portavoce del gruppo regionale dei riformatori Liberali con una lista "terzopolista". A Padova i referenti sono per ora Renato Nuvoletto (Lista Sgarbi), Aldo Pagano (Repubblicani), Sergio Viscioni (Riformatori Liberali) ma potrebbero aggiungersi anche altri partiti come i radicali.

nuvolarossa
30-03-04, 18:23
Visita dell'onorevole Nucara


PORTO TOLLE (Rovigo) - La presenza a Porto Tolle del sottosegretario all'ambiente onorevole Fancesco Nucara per un incontro del Partito Repubblicano Italiano ha dato l'opportunità al sindaco Silvano Finotti, di ribadire i principali problemi del territorio del Delta. La prima questione presentata all'esponente del governo centrale è stata l'ambientalizzazione della centrale termoelettrica Enel di Polesine Camerini. È stato chiesto l'intervento di Nucara per il rilascio dell'atteso Via che darebbe inizio ai lavori nella centrale. Finotti ha detto anche di essere in attesa di un incontro con il direttore generale del Ministero dell'ambiente Bruno Agricola e con l'amministratore delegato di Enel Paolo Scaroni. Il sindaco ha illustrato infine il problema della pesca che interessa oltre 1500 famiglie con un indotto notevole. Sulla questione del Parco il sottosegretario Nucara ha evidenziato le problematiche relative alle zone protette riferendo che molte amministrazioni comunali escluse dai territori chiedono di potervi entrare perchè intravvedono grandi opportunità di sviluppo.

(Gi.Di.)

PiZeta
31-03-04, 00:55
E' necessario che, dopo le elezioni europee ed amministrative, il P.R.I veneto vada a Congresso per definire l'agenda di lavoro dei prossimi anni e darsi una organizzazione democratica.

Prima ancora che il merito politico, conta il metodo.

FRANCO (POL)
31-03-04, 01:47
la vicenda si trascina da oltre 5 mesi; nucara e glm che conoscono bene la vicenda stanno sponsorizzando un veto che non ha ragioni statutarie, politiche o etiche.

Ma la questione non è personale ma di metodo, come ha detto bene Pizeta.
Se il tentativo di cambiare il dna dei repubblicani veneti passa per la malagestione di aldo pagano ricordo che siamo molto longevi e rompicoglioni..... in poche parole REPUBBLICANI!!!!!!!
yv

kid
31-03-04, 09:51
vedrò di capire meglio le cose da qui.

FRANCO (POL)
31-03-04, 17:46
Mercoledì, 31 Marzo 2004 il Gazzettino di Padova

POLITICA Il critico alla presentazione della lista con repubblicani e liberali per le europee attacca la Giunta di cui è stato consulente
Sgarbi: «Il metrobus in Prato è una follia»
«Quell’area dev’essere intangibile». E sulle amministrative: «Se mi candido io a sindaco la Destro perderà»

«Ma come? Se ho contribuito anch'io alla vittoria della Destro contro Zanonato stampando delle cartoline contro il tram! E adesso mi dite che lo farà e per giunta passerà per il Prato della Valle? Ma è pazzesco tagliare in due una piazza così bella. Prato della Valle dev'essere intangibile. Dite alla Destro che ha perso per sempre l'appoggio di Sgarbi. Cosa credete che un turista americano venga a Padova per salire sul tram o per vedere un'opera straordinaria come il Prato?»
Beh, detto da un ex consulente di questa Giunta (50mila euro nel 2000 e 60 mila nel 2001 per le grandi mostre) non è male. Vittorio Sgarbi però è fatto così, prendere o lasciare. E ieri pomeriggio al Pedrocchi insieme al presidente del partito repubblicano Giorgio La Malfa per presentare la lista "Liberal Sgarbi Partito repubblicano" che correrà alle europee con l'appoggio dei liberali, il suo è stato ancora una volta uno show.

«Con il vostro sindaco andavo d'accordo. Abbiamo fatto Giotto e il Donatello assieme. Poi invece di proseguire su questa strada col '500 è arrivata gente di sinistra che le ha fatto fare quel cesso di mostra sugli anni '60, deturpando il palazzo della Ragione e così me ne sono andato».

Ma adesso il terzo polo laico e riformista medita un grande ritorno anche a livello locale. La prossima settimana sarà ufficializzata una lista alternativa a destra e sinistra con dentro anche il nuovo Psi (ieri in sala c'era l'assessore Arcoraci) e i radicali (presenti con Carlo Manera). Cinque raggruppamenti per un candidato sindaco. «Non ho ancora deciso ma è certo che se lo farò io la Destro perderà» tuona Sgarbi.

Intanto nomi sulla lista per le europee nella circoscrizione Nord est ancora non se ne fanno. «La presenteremo a Roma domenica» dice La Malfa, ma credo che Sgarbi potrebbe essere il numero uno». E subito dietro di lui lo stesso La Malfa con Claudia Cadorin consigliere regionale, ex Forza Italia, e ora nel gruppo dei Riformatori liberali.

«Vogliamo coniugare il nostro che è il partito della ragione, come disse Spadolini, con il "partito della bellezza" di Sgarbi» ha continuato La Malfa. «Ci siamo accordati proprio perché non poteva essere altrimenti - ha continuato il critico - questo partito si è sempre caratterizzato per la tutela del patrimonio. I fondatori di Italia Nostra e del Fai erano repubblicani e il ministero dei Beni culturali l'ha fondato Spadolini. Incarnano valori che si intersecano coi miei. L'Italia ha una grande potenza nella sua bellezza e l'arte manda riflessi sull'economia. Una bella mostra fa lavorare bar e alberghi, questo non lo vuole capire nessuno». Neanche Berlusconi? «Il suo limite è l'autocelebrazione. Così ha perso una larga parte dei suoi fedeli, perfino Ferrara. E sarà sconfitto».

Mauro Giacon

FRANCO (POL)
31-03-04, 18:02
La venuta di Sgarbi in veneto ha riscosso un notevole interesse,
sia a Padova che a Mestre la gente si accalcava per vedere il critico, confermo la presenza di belle donne.

Purtroppo mentre liberali e riformatori erano presenti in massa la pattuglia repubblicana latitava e così sembrava che il pri si fosse fuso con sgarbi.
Anche dai resoconti giornalistici e televisivi sembra chiaro che l'elemento forte sia sgarbi e che i repubblicani siano al traino.

Bisognerebbe avere una dirigenza forte e idee chiare, ma si preferisce delegare tutto al solito pagano.......

kid
31-03-04, 18:14
è chiaro che dove il partito è in difficoltà come nel veneto sia lui a menare le danze, la cosa cambia nelle nostre zone. Se vuoi la mia idea e ci tengo a dirla agli amici del forume, idea che nasce dai contatti di questi giorni, Sgarbi vuole entrare in un partito politico che gli consenta di darsi una piattaforma di una certa sostanza oltre alle sue qualità spettacolari. Mi ha detto "voi siete l'unico partito storico rimasto nel paese ed io sono un sovrintendente impiegato alla vostra difesa". Lui non ha una struttura vera e propria, ma ha mille contatti, noi invece disponiamo di uno schema organizzativo un po' in disuso, quasi scomparso nel nord. Può darsi che le cose possano combaciare. Non lo so, certo non è un processo facile e si misurerà sulla base del voto e delle preferenze. E' una possibilità, ma che segna un punto politico. Nel centrosinistra i ds ci portavano via i nostri eletti, De Carolis, Duva. Nel centrodestra ci portiamo via noi da Forza Italia Sgarbi, a ben gardare cosa c'è nel centrodestra forse è una delle cose migliori. Se si disciplina un minimo.

Paolo Arsena
31-03-04, 18:20
Pefetta dimostrazione di repubblicano-cloaca, in grado di ingoiare e digerire qualunque rifiuto.
Pertanto vi apprestate ad avere un nuovo leader di nome Sgarbi? Quindi non più alleato, ma organico allla dirigenza?

Amici miei, dove siamo finiti....

kid
31-03-04, 18:27
stai attento a non trovarti Fassino come leader piuttosto. Sgarbi non ha qualità di leadeship politica, è più un provocatore di temperamento e non credo neanche ambisca a guidare un partito. Ma a trovare casa politica quello ci tiene, sicuramente. E ne sceglie una democratica ed un tradizione piuttosto consolidata. Tu invece poi ci dici dove sei finito, ma dopo le elezioni, non ora.

Paolo Arsena
31-03-04, 18:54
A me pare che Sgarbi vi apprezzi e vi ammiri come si contempla un reperto archeologico. E in effetti ha colto nel segno. Da buon cultore del passato, ha trovato il partito mummificato che cercava.

Quanto a me, stai pure tranquillo. Ho due semplici alternative. Contribuire a costruire una forza autenticamente laica e democratica, che oggi è il Mre, domani magari un'aggregazione più vigorosa. Oppure starmene buono buono a casa.

PiZeta
01-04-04, 00:04
[QUOTE]Originally posted by FRANCO
[B]Mercoledì, 31 Marzo 2004 il Gazzettino di Padova

POLITICA Il critico alla presentazione della lista con repubblicani e liberali per le europee attacca la Giunta di cui è stato consulente
Sgarbi: «Il metrobus in Prato è una follia»
«Quell’area dev’essere intangibile». E sulle amministrative: «Se mi candido io a sindaco la Destro perderà»


Nota con un certo stupore (e piacere) che il PRi è a limiti dell'alleanza con la Casa delle Libertà.

nuvolarossa
01-04-04, 00:14
Il critico alla presentazione della lista con repubblicani e liberali per le europee attacca la Giunta di cui è stato consulente

Sgarbi: «Il metrobus in Prato è una follia»

«Quell’area dev’essere intangibile». E sulle amministrative: «Se mi candido io a sindaco la Destro perderà»

«Ma come? Se ho contribuito anch'io alla vittoria della Destro contro Zanonato stampando delle cartoline contro il tram! E adesso mi dite che lo farà e per giunta passerà per il Prato della Valle? Ma è pazzesco tagliare in due una piazza così bella. Prato della Valle dev'essere intangibile. Dite alla Destro che ha perso per sempre l'appoggio di Sgarbi. Cosa credete che un turista americano venga a Padova per salire sul tram o per vedere un'opera straordinaria come il Prato?»
Beh, detto da un ex consulente di questa Giunta (50mila euro nel 2000 e 60 mila nel 2001 per le grandi mostre) non è male. Vittorio Sgarbi però è fatto così, prendere o lasciare. E ieri pomeriggio al Pedrocchi insieme al presidente del partito repubblicano Giorgio La Malfa per presentare la lista "Liberal Sgarbi Partito repubblicano" che correrà alle europee con l'appoggio dei liberali, il suo è stato ancora una volta uno show.

«Con il vostro sindaco andavo d'accordo. Abbiamo fatto Giotto e il Donatello assieme. Poi invece di proseguire su questa strada col '500 è arrivata gente di sinistra che le ha fatto fare quel cesso di mostra sugli anni '60, deturpando il palazzo della Ragione e così me ne sono andato».

Ma adesso il terzo polo laico e riformista medita un grande ritorno anche a livello locale. La prossima settimana sarà ufficializzata una lista alternativa a destra e sinistra con dentro anche il nuovo Psi (ieri in sala c'era l'assessore Arcoraci) e i radicali (presenti con Carlo Manera). Cinque raggruppamenti per un candidato sindaco. «Non ho ancora deciso ma è certo che se lo farò io la Destro perderà» tuona Sgarbi.

Intanto nomi sulla lista per le europee nella circoscrizione Nord est ancora non se ne fanno. «La presenteremo a Roma domenica» dice La Malfa, ma credo che Sgarbi potrebbe essere il numero uno». E subito dietro di lui lo stesso La Malfa con Claudia Cadorin consigliere regionale, ex Forza Italia, e ora nel gruppo dei Riformatori liberali.

«Vogliamo coniugare il nostro che è il partito della ragione, come disse Spadolini, con il "partito della bellezza" di Sgarbi» ha continuato La Malfa. «Ci siamo accordati proprio perché non poteva essere altrimenti - ha continuato il critico - questo partito si è sempre caratterizzato per la tutela del patrimonio. I fondatori di Italia Nostra e del Fai erano repubblicani e il ministero dei Beni culturali l'ha fondato Spadolini. Incarnano valori che si intersecano coi miei. L'Italia ha una grande potenza nella sua bellezza e l'arte manda riflessi sull'economia. Una bella mostra fa lavorare bar e alberghi, questo non lo vuole capire nessuno». Neanche Berlusconi? «Il suo limite è l'autocelebrazione. Così ha perso una larga parte dei suoi fedeli, perfino Ferrara. E sarà sconfitto».

Mauro Giacon

nuvolarossa
01-04-04, 00:19
Originally posted by FRANCO

... chiedo venia .. non avevo visto che avevi gia' postato tu l'articolo del Gazzettino Online ....

PiZeta
01-04-04, 00:21
Confido nella borgesia patavina, che - neglia anni 80 - ha portato il PRI ad oltre il 10% in città

nuvolarossa
01-04-04, 22:16
Il segretario Nucara ha inaugurato la sezione di Porto Tolle (Ro) - E' stato sottolineato l'impegno dei repubblicani nell'affrontare i problemi del territorio

La salute dei cittadini come bene primario

PORTO TOLLE (Rovigo) - Il segretario nazionale Francesco Nucara ha inaugurato la sezione di Porto Tolle (RO) dopo i saluti del giovane segretario Maringelli, del segretario provinciale Rossi, e del segretario regionale Aldo Pagano.

Nucara ha espresso il più vivo compiacimento per l'apertura di una sezione repubblicana in una regione che sembrava avviata verso una desertificazione politica. La sezione di Porto Tolle non è importante solo per il fatto di esistere - ha proseguito Nucara - ma è importante per l'impegno che il giovane segretario profonde per la crescita del PRI attraverso un'attenzione costante ai problemi anche concreti dei cittadini in un comune che per ampiezza territoriale è il sesto d'Italia. Era presente all'inaugurazione il consigliere nazionale Boniolo.

La visita è proseguita con un dibattito sulla centrale ENEL e con una visita al comune dove la giunta si era riunita in via straordinaria per ricevere il sottosegretario.

Sui problemi "creati" dalla centrale di Porto Tolle e del suo ampliamento sono intervenuti: il segretario provinciale Rossi, il segretario di sezione Maringelli, il segretario regionale Pagano, il presidente di un consorzio di quindici imprese Oriboni, il sindaco della città, la dr.ssa Bartoli ex presidente del Consiglio provinciale di Rovigo, Banin, Faco, l'ex senatore Romeo e Carnacina in rappresentanza di un'associazione di cacciatori.

Tutti gli interventi sono stati incentrati sugli aspetti ambientali in generale e in particolare sul disinquinamento del delta del Po e sulla sua valorizzazione.

Oriboni invece ha parlato dell'attenzione che l'ENEL dovrebbe prestare all'imprenditoria locale.

Nucara nel concludere i lavori ha sottolineato l'impegno che il Ministero dell'Ambiente ha sempre sostenuto sui problemi del disinquinamento ribadendo con forza che il bene primario della salute dei cittadini non può essere e non sarà subordinato a interessi economici di chicchessia.

Si deve procedere - ha detto Nucara - secondo la teoria dello sviluppo sostenibile dove il lavoro e l'economia devono essere da supporto alla conservazione dell'ambiente per le generazioni future. Quest'ultimo non può essere un vincolo ma dev'essere inquadrato in un sistema di regole teso a coniugare il benessere dei cittadini di oggi con quelli del domani.

PiZeta
01-04-04, 23:12
Buona notizia, l'ho detto anche ad Aldo Pagano, con il quale mi sono complimentato per il risultato.

Ciò premesso, auspico che il PRI Veneto, dopo 4 anni di commissariamento, riesca a darsi una organizzazione democratica.

barney (POL)
02-04-04, 18:39
Originally posted by calvin
.... Nel centrosinistra i ds ci portavano via i nostri eletti, De Carolis, Duva. Nel centrodestra ci portiamo via noi da Forza Italia Sgarbi, a ben gardare cosa c'è nel centrodestra forse è una delle cose migliori. Se si disciplina un minimo.....


Calvin se è il giorno che hai voglia di scherzare e non mi dai del buffone te ne racconto una:

a ravenna c'era un amico noto per una sua famosa massima ("di donne ce ne sono di due tipi : le cattive...e le più cattive) che forte del principio, passeggiava tre passi davanti alla moglie. Incontra un amico che gli chiede dove va . Risposta :"Chiedilo a lei: io la sto seguendo...davanti" Io non so perchè ma con Sgarbi ho questa sensazione.

kid
05-04-04, 10:22
ma perchè sgarbi ci guidi dovrebbe sapere lui per lo meno dove deve andare.

nuvolarossa
11-04-04, 19:05
LA NOVITA’

Sgarbi debutta da capolista con una battuta «Vorrei con me Goldin per educarlo alla bellezza»

BELLUNO - "Liberal Sgarbi Partito Repubblicano". Con questo nome si presenterà agli elettori dell'Italia Nord orientale la lista guidata da Vittorio Sgarbi, con il suo "partito della bellezza", e da Giorgio La Malfa, con il suo "partito della ragione". Il professore dovrebbe essere il capolista nella circoscrizione che comprende Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Mentre ancora non si sa se fra i quindici candidati ci sarà spazio anche per qualche nome trevigiano. «A me piacerebbe - si è limitato a dire Sgarbi con una battuta - portarmi in lista qualche leghista di Treviso da educare alla bellezza. E assieme a loro magari anche Marco Goldin. Naturalmente per lo stesso motivo».

nuvolarossa
11-04-04, 19:13
NUOVO PSI, PRI, SGARBI

Arcoraci: «Il terzo polo siamo noi Sacco cambi il nome oppure...»

PADOVA - (M.G.) Accordo raggiunto fra Nuovo Psi, Liberal Sgarbi, Repubblicani e Liberali Riformatori. La prossima settimana sarà presentato il candidato sindaco del raggruppamento che è un professionista padovano. Ma che ne pensa del Terzo Polo, il nuovo partito presentato ieri da Renzo Sacco?
«Stiamo esterrefatti perché è fuori dalla nostra più lontana immaginazione pensare che potesse esserci qualcun altro che si sveglia dopo due mesi che sia noi che i repubblicani che i Liberal Sgarbi ci definiamo terzo polo - dice Sebastiano Arcoraci del Nuovo Psi - Oltrettutto ben cinque anni fa alle precedenti amministrative abbiamo dato vita al terzo polo sia in Comune che in provincia. In Comune c'era candidato Scanagatta e in provincia Sidoti. Ci dispiace che abbiano speso soldi dal notaio ma li invitiamo a non usare elettoralmente questa dicitura. Se questo non avverrà faremo tutte le iniziative legali possibili a difesa di questa denominazione. Però Arcoraci tende anche la mano. «Visto che ci siamo noi perché non dialoghiamo?»

Aldo Pagano segretario del Pri: «La faccia tosta non ha limiti. Sacco si sta appropriando di una nozione di terzo polo che è una aggregazione di culture laiche e riformiste. Ci riserviamo anche azioni legali».

barney (POL)
17-04-04, 13:09
L'AMICO GAMBI DI RAVENNA E' STATO OGGETTO DI UN INQUALIFICABILE ATTACCO PERSONALE SULLA VOCE E SUL SITO UFFICIALE DEL PARTITO.

L'articolo, le risposte, gli attestati di solidarietà di dissenso come di consenso, sono postati nel 3D repubblicani Emilia Romagna.

Non vi rubo ulteriore spazio ma ritengo di segnalare la cosa confidando in precise affermazioni, non mi interessa il segno o il contenuto, degli amici repubblicani che da anni conoscono Gambi come repubblicano e come uomo.

Ritengo che al di là di maggioranza o minoranza sarebbe molto bello che i repubblicani tutti facessero capire che c'è voglia di discutere, di confrontarsi non di offendere, o delegittimare, persone e realtà estremamente utili, e particolarmente in questa dificile campagna, alla crescita complessiva del partito.

Vi ringrazio per l'ospitalità

Barney

PiZeta
18-04-04, 17:34
Non è con gli attacchi personali che potremo recuperare un largo consenso alle idee repubblicane.

E questo vale a maggior ragione per chi, in questi anni difficili, è rimasto nel partito pur sostenendo posizioni di minoranza e continuando a dare un importante contributo politico.

In questo momento, che può dischiudere grandi opportunità per il PRI, dopo un decennio di sostanziale marginalizzazione, sono tra coloro che non smettono di discutere (anche animatamente, com'è nella nostra tradizione), confrontarsi, dialogare, con i repubblicani che non condividono la linea politica nazionale.

Il PRI è la casa di tutti i repubblicani.

FRANCO (POL)
26-04-04, 16:55
Lunedì 26 Aprile 2004

Politica

Holzer se ne va all’Udc e il Pri chiude




Se ne va anche Ugo Holzer e il Partito repubblicano - o quanto (poco) ne sussisteva ancora a Vicenza - chiude i battenti. L’ex-segretario vicentino e regionale del Pri, unico e ultimo punto di riferimento per la formazione di Giorgio La Malfa, è passato in questi giorni all’Unione democristiana, collegandosi allo scudocrociato attraverso la corrente del vicesegretario nazionale Sergio D’Antoni. Dà notizia del trasloco Riccardo Galletti, sindaco di Zanè, dirigente nazionale dell’Udc e rappresentante della corrente dantoniana, quella che prosegue nella compagine democristiana l’esperienza del breve partito Democrazia europea.
Nell’ambito delle politiche del centrodestra e della Casa delle libertà - hanno convenuto Holzer e gli esponenti vicentini che lo hanno accolto nell’Udc, tra essi Rosaria Migliorin e Gaetano Crisafi - occorre puntare a «una profonda riforma dello Stato sociale in grado di affrontare i problemi delle fasce più deboli dei cittadini»: per questo c’è bisogno «di tutti i moderati che si riconoscono nel centro dello schieramento politico».
Il passaggio di Holzer sotto le insegne scudocrociate avviene in contemporanea con il re-styling del Pri di Giorgio La Malfa. Lo storico partito della sinistra democratica, già trasferitosi nel centrodestra con elezione dei suoi parlamentari con il simbolo di Forza Italia, è adesso alleato del "partito persona" di Vittorio Sgarbi (il neobattezzato "partito della bellezza") per le elezioni europee.

echiesa
26-04-04, 17:03
Nell'UDC??????Ma non era uno di quelli che voleva andare nella CDL per fare la battaglia laica?????:fru
A, si, giusto, c'erano anche altri fino a poco tempo fa....sarà uno scambio
saluti
echiesa:fru

Sbaglio o quello con Holzer fu l'unico collegio che perse la CDL nel triveneto???:rolleyes:

PRI@FGR
26-04-04, 19:14
Se puo' consolarti nel Veneto furono due i collegi perdenti per la CdL(Camera)
Saluti
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA/DISOLEEDAZZURRO.mid

echiesa
26-04-04, 19:41
Originally posted by PRI@FGR
Se puo' consolarti nel Veneto furono due i collegi perdenti per la CdL(Camera)
Saluti
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA/DISOLEEDAZZURRO.mid

Oddio, ora si, perchè se no avevamo( In Italia) un deputato cattolico di più
saluti
echiesa:fru

PiZeta
26-04-04, 23:06
http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Enzo/LOGOFORUM03BIG.sized.gifhttp://lapsus.altervista.org/midi/Spazzacamino.MID

Ho letto con grande tristezza l'articolo di stampa che riguarda Ugo e la sua scelta di entrare nell'UDC.

D'altra parte, la sua decisione non può scalfire l'amicizia e la stima dei repubblicani per quello che ha saputo fare in questi anni difficili e travagliati del movimento repubblicano veneto.

In ogni caso, il PRI veneto ha il dovere di interrogarsi sulle circostanze che hanno portato Ugo a prendere questa decisione, tutt'altro che opportunistica.

Avremo occasione di riparlarne.

mcandry
27-04-04, 00:15
leggo la notizia di holzer con grande tristezza...

echiesa
27-04-04, 19:41
Se ne va anche Ugo Holzer e il Partito repubblicano - o quanto (poco) ne sussisteva ancora a Vicenza - chiude i battenti. L’ex-segretario vicentino e regionale del Pri, unico e ultimo punto di riferimento per la formazione di Giorgio La Malfa, è passato in questi giorni all’Unione democristiana, collegandosi allo scudocrociato attraverso la corrente del vicesegretario nazionale Sergio D’Antoni. Dà notizia del trasloco Riccardo Galletti, sindaco di Zanè, dirigente nazionale dell’Udc e rappresentante della corrente dantoniana, quella che prosegue nella compagine democristiana l’esperienza del breve partito Democrazia europea.


(ANSA)-ROMA, 27 APR- "L'esperienza politica con l'Udc e' stata fallimentare",ora "mi accingo ad aderire alla Lista Prodi": lo ha annunciato Sergio D'Antoni. L'ex sindacalista ha fatto sapere che per le Europee, De non presentera' liste e non si candidera' all'interno del listone: "Per noi il punto di riferimento sara' la lista che Prodi presentera', avendo scelto di partecipare a questo progetto con pari dignita' e di piena collaborazione e convergenza con le forze politiche dell'Ulivo".


E mò Ugo 'ndo va????
saluti
echiesa

:fru :fru :fru

Lincoln (POL)
27-04-04, 19:52
Può sempre cambiare corrente:rolleyes:

FRANCO (POL)
06-05-04, 16:46
Giovedì, 6 Maggio 2004




POLITICA La colomba con repubblicati e consumatori
Bordate di Boato-Zitelli candidati a Ca' Corner


L'obiettivo immediato è riuscire a superare il quorum del 3 per cento per potersi presentare sul panorama politico provinciale come un vero interlocutore sul tema della difesa dell'ambiente. «Siamo l'unica vera proposta indipendente per questa città e per la provincia di Venezia - spiega il candidato presidente della Provincia, Michele Boato - Siamo indignati di come Venezia e la sua provincia siano stati svenduti. Chi difende i diritti della popolazione?».Alla presentazione ieri mattina al Sofitel di Piazzale Roma della candidatura sostenuta dalla lista "Verdi Boato - Zitelli Consumatori", è partita più di una bordata contro l'associazionismo ambientalista di "comodo".«Non abbiamo mai messo la sordina ad una battaglia sull'ambiente né per compromessi con le aziende, né con la politica». Il riferimento esplicito di Boato è a Legambiente e alla associazione "Amici della Terra". «Siamo di fronte - ha detto Boato - ad un ambientalismo associativo legato alla politica. Le battaglie sull'ambiente si fanno senza guardare nessuno in faccia. Non si può, come è successo per il Mose, fare come Cacciari e Bettin che fanno passare il progetto a Roma con undici pseudo condizioni che Berlusconi ha accolto un secondo dopo che sono state presentate. Sul Mose, Verdi e Rifondazione comunista sono più responsabili di Costa».«Se riusciremo a centrare il nostro obiettivo elettorale - ha detto Andreina Zitelli - correremo anche alle prossime elezioni comunali e regionali». Per la verità, lasciano intendere, correranno lo stesso, anche se l'obiettivo del 3 per cento non sarà centrato in pieno. Per le provinciali del prossimo 13 giugno i "Verdi" della colomba hanno deciso di presentare una lista di otto candidate e undici candidati. Nella lista, che sarà ufficializzata a giorni, sono presenti alcuni repubblicani (Andreina Zitelli ed il segretario del Pri di Venezia, Pierre Zanin), appoggiati dal gruppo regionale dei riformatori liberali e alcune componenti del movimento dei consumatori. In particolare ad appoggiare la lista Boato - Zitelli c'è la Codacons di Franco Conte. Sul futuro di Porto Marghera, Michele Boato è netto: «Serve uscire definitivamente dalle produzioni chimiche a base di cloro - ha detto - perché perseverare nel mantenere una chimica così vecchia condannerà lo sviluppo».
Carlo Saccon

kid
06-05-04, 16:49
il pri a Venezia con i verdi?

echiesa
06-05-04, 17:18
Parrebbe proprio di si....la Sig.ra Zitelli non è pure candidata alle europee??
saluti
echiesa:fru

Questa è splendida....

kid
06-05-04, 17:30
lo sai che vengo a pigliare te! Zanin! (la zitelli la risparmio:D )

PiZeta
06-05-04, 19:33
Il PRI veneziano ha deciso di appoggiare una lista promossa dal consigliere regionale Marco Boato, ex Verdi ora Gruppo Misto, e dalla professoressa Andreina Zitelli.

Oltre ai VERDI di Marco Boato, in polemica contrapposizione con i VERDI di Bettin e Caccia (Centri Sociali), e ai repubblicani, partecipano a questo progetto i RIFORMATORI LIBERALI del consigliere regionale Claudia Cadorin, ex Forza Italia ora Gruppo Misto, ed i CONSUMATORI di Franco Conte, membro del Direttivo Comunale della MARGHERITA.

Politicamente, la lista Boato-Zitelli è autonoma sia dal centro-destra che dal centro-sinistra, e si propone di rappresentare l'incontro tra la cultura ambientalista riformista, non pregiudizialmente schierata a sinistra, e quella democratica liberale e riformatrice.

Dal punto di vista programmatico, c'è una convergenza storica sui temi - non esiziali - della salvaguardia fisica di Venezia, della chimica di Porto Marghera, dell'infrastrutturazione viaria della provincia e del Nord Est, cui si aggiungono una comune spiccata sensibilità sociale ed una attenzione rigorosa per l'etica pubblica.

Povero Zanin!! Se non altro, mi pare un esperimento interessante nel deserto umano ed intellettuale della politica veneziana.

kid
07-05-04, 14:49
bastava dire che boato era in rotta con i verdi. Mi sembra un'operazione degna. Peccato per il randellone che avevo tolto dall'armadio, sic.:(

nuvolarossa
11-05-04, 15:09
1 Adria nord Adino Rossi, 2 Adria sud Alessandro Boniolo, 3 Ariano Enrico Formigaro, 4 Badia Adino Rossi, 5 Castelmassa Elena Rossi, 6 Castelnovo Lorenzo Cavicchioli, 7 Ceregnano Stefano Stefani, 8 Fiesso Paola Rosini, 9 Fratta Erio Magon, 10 Lendinara Erio Magon, 11 Loreo Laura Fecchio, 12 Lusia Elisabetta Spigolon, 13 Occhiobello Lorenzo Rosini, 14 Polesella Alessandro Pasian, 15 Porto Tolle Franco Maringelli, 16 Porto Viro Laura De Grandis, 17 Rovigo ovest Giampaolo Candellieri, 18 Rovigo sud Fabio Baratella, 19 Rovigo est Marco Monesi, 20 Rovigo centro ovest Alessandro Boniolo, 21 Rovigo centro est Franca Lorenzetto, 22 Taglio di Po Emanuela Bassan, 23 Trecenta Marco Monesi, 24 Villadose Edoardo Fiore.
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA/DAYPARADISE.mid

PiZeta
11-05-04, 16:20
Complimenti ad Adino Rossi ed agli amici repubblicani rodigini.

In bocca al lupo!

nuvolarossa
23-06-04, 20:43
Per l'Edera un positivo ritorno

ROVIGO - A bocce ferme, dopo aver lasciato "sfogare" tutti i partecipanti alle elezioni del 12 e 13 giugno molto sommessamente chiedo di poter esprimere anch'io il parere del mio partito, il Pri (Partito Repubblicano Italiano), sull'andamento di questa chiamata alle urne. Alle "Europee" del 1999, condotto da altri, poi allontanati, il suo consenso non superò lo 0,2\% riportando n. 357 preferenze. Questa nuova direzione, alla guida del segretario provinciale Adino Rossi e del presidente Provinciale Alessandro Boniolo, chiamata a ricostituire il partito poco più di un anno fa, ha conseguito lo 0,83\% alle Europee con n. 1.272 voti e lo 0,80\% alle Amministrative con n. 1.137 voti. Ciò significa un aumento medio del 237,39\%. Con umiltà e sincerità, affermo che solo motivi di impreparazione hanno impedito il superamento della soglia dell'1\%, che rimane alla nostra portata e potrà verificarsi nel corso dei prossimi appuntamenti elettorali del 2005 e del 2006 (Regionali, Comunali e Politiche). Se si considera che l'Edera non appariva, alle Amministrative, dalla fine degli anni '80, ritengo di poter rilevare e confermare il suo pieno successo.

Sono certamente piccoli numeri di un partito piccolo ma con grandi tradizioni e storia: il partito del repubblicano Giuseppe Mazzini e del federalista Carlo Cattaneo ma anche di uomini come Ugo La Malfa e Giovanni Spadolini. Approfitto pertanto della cortese ospitalità per ringraziare quanti hanno dato la loro preferenza al Pri, ignorando le infelici indicazioni lanciate addirittura da figure istituzionali, e per ricordare al mondo politico che siamo tornati e finalmente presenti sulla scena politica a tutti gli effetti.

E se qualcuno esprimesse supponenza nei confronti di un consenso così apparentemente contenuto, vorrei far riflettere su cosa sarebbe successo se il presidente Saccardin avesse conseguito, al primo turno, il 49,3\% invece del 50,6\%. Il Pri si aspetta e pretende, ora, pari dignità dagli alleati della Casa delle Libertà. Ringrazio dell'opportunità che vorrete concedere con la pubblicazione di queste righe e distintamente saluto.

Il presidente provinciale
e consigliere nazionale Pri

Alessandro Boniolo

nuvolarossa
25-06-04, 19:11
Il leader del Pri conferma l'appoggio a Casarin

La Malfa: «Il presidente ha governato bene»

PADOVA - «Abbiamo preso tremila voti alle provinciali. Adesso li daremo integralmente a Casarin». Così ha esordito il segretario regionale del Pri Aldo Pagano, ieri, presentando le intenzioni di voto del Terzo Polo (Riformisti liberali e Nuovo Psi) davanti al presidente nazionale La Malfa e allo stesso Casarin. «Se esaminiamo il voto il giudizio su Casarin è del tutto convincente e parte dai fatti. Gli elettori sono abbastanza saggi e lo premieranno per cui ci sarà il risultato che attendiamo. Per quanto riguarda lo scenario generale l'Italia è in controtendenza rispetto al voto europeo che ha bastonato i governi in carica. Il nostro invece ha tenuto e se guardiano ai dati le due coalzioni di centrodestra e centrosinistra si equivalgono. Piuttosto c'è stata una forte redistribuzione di dati tra Forza Italia e i suoi alleati. Tutto questo determinerà che le scelte della coalizione dovranno essere fatte in modo più collegiale. Io credo insomma che con una buona azione di governo la sinistra sarà sconfitta e noi che vogliamo essere un presidio del centro vogliamo essere utilizzati di più e meglio dal governo».
Aldo Pagano dal canto suo ha confermato l'appoggio a Casarin «perché ha saputo governare e i repubblicani gli rinnoveranno il sostegno per i prossimi cinque anni. Credo che dopo la batosta in comune la prima risposta dell'elettorato padovano sarà di eleggerlo presidente». Paolo Alvigini candidato sindaco del Terzo Polo ha affermato che «Incontrare La Malfa per me significa continuare un progetto con i repubblicani che è un laboratorio per la città». All'incontro erano presenti anche Mario Liccardo, Ennio Arengi, Maurizio Mistri e Sebastiano Arcoraci. Casarin ha illustrato alla fine le ragioni della sua riproposta non senza fare un accenno ad una campagna «sempre più "cattiva" dove si fa denigrazione invece che confrontarsi sugli scenari futuri. Poi ha citato il programma della sua Giunta in tema di sicurezza con la messa in rete delle centrali operative delle forze pubbliche e private, l'attenzione al caro-vita con l'Osservatorio e alle fasce più deboli, giovani coppie ed anziani».

M.G.

PiZeta
29-06-04, 18:23
Originally posted by nuvolarossa
Per l'Edera un positivo ritorno

ROVIGO - A bocce ferme, dopo aver lasciato "sfogare" tutti i partecipanti alle elezioni del 12 e 13 giugno molto sommessamente chiedo di poter esprimere anch'io il parere del mio partito, il Pri (Partito Repubblicano Italiano), sull'andamento di questa chiamata alle urne. Alle "Europee" del 1999, condotto da altri, poi allontanati, il suo consenso non superò lo 0,2\% riportando n. 357 preferenze. Questa nuova direzione, alla guida del segretario provinciale Adino Rossi e del presidente Provinciale Alessandro Boniolo, chiamata a ricostituire il partito poco più di un anno fa, ha conseguito lo 0,83\% alle Europee con n. 1.272 voti e lo 0,80\% alle Amministrative con n. 1.137 voti. Ciò significa un aumento medio del 237,39\%. Con umiltà e sincerità, affermo che solo motivi di impreparazione hanno impedito il superamento della soglia dell'1\%, che rimane alla nostra portata e potrà verificarsi nel corso dei prossimi appuntamenti elettorali del 2005 e del 2006 (Regionali, Comunali e Politiche). Se si considera che l'Edera non appariva, alle Amministrative, dalla fine degli anni '80, ritengo di poter rilevare e confermare il suo pieno successo.

Sono certamente piccoli numeri di un partito piccolo ma con grandi tradizioni e storia: il partito del repubblicano Giuseppe Mazzini e del federalista Carlo Cattaneo ma anche di uomini come Ugo La Malfa e Giovanni Spadolini. Approfitto pertanto della cortese ospitalità per ringraziare quanti hanno dato la loro preferenza al Pri, ignorando le infelici indicazioni lanciate addirittura da figure istituzionali, e per ricordare al mondo politico che siamo tornati e finalmente presenti sulla scena politica a tutti gli effetti.

E se qualcuno esprimesse supponenza nei confronti di un consenso così apparentemente contenuto, vorrei far riflettere su cosa sarebbe successo se il presidente Saccardin avesse conseguito, al primo turno, il 49,3\% invece del 50,6\%. Il Pri si aspetta e pretende, ora, pari dignità dagli alleati della Casa delle Libertà. Ringrazio dell'opportunità che vorrete concedere con la pubblicazione di queste righe e distintamente saluto.

Il presidente provinciale
e consigliere nazionale Pri

Alessandro Boniolo

Bravo Alessandro! Parole misurate e sagge.

nuvolarossa
06-07-04, 22:31
Padova: riunione del Consiglio regionale Pri del Veneto/Il bilancio delle elezioni europee e del turno delle amministrative

Il risultato spinge verso l'alleanza laica

In data 1 luglio 2004 si è riunito, a Padova, presso la sede provinciale dell'ENDAS, che gentilmente ha messo a disposizione i suoi locali, il Consiglio Regionale Veneto del P.R.I., affrontando come temi fondamentali il bilancio della tornata elettorale europea e di quella delle amministrative, in special modo l'ultimo risultato delle votazioni del Presidente della Provincia di Padova Vittorio Casarin.

Il dibattito si è aperto con la relazione del Segretario Regionale Aldo Pagano, il quale ha precisato come dai quattro mila voti del 1999, si è passati ai quattordicimila del 2004, meglio ancora come nel Veneto si sia passati dallo 0,2 allo 0,6 %. A fronte di detto risultato, parrebbe indispensabile la formazione di una casa liberalsocialista o meglio di una federazione di forze laiche in grado di riunire sotto di sé repubblicani, liberali, socialisti e radicali. Forza Italia è stata abbandonata da vasti settori liberali, dunque bisogna considerare che esiste un vasto elettorato, che senza riconoscersi nel centro sinistra, è alla ricerca di una valida risposta alle sue istanze riformatrici e liberaldemocratiche. I repubblicani devono dunque raccogliere dette istanze e adoperarsi per realizzarle. Pier Zanin di Venezia ha sostenuto che il risultato delle elezioni non è per nulla deludente, segna una presa di distanza con la sinistra e un futuro innestamento nell'area della Casa delle Libertà. Il Responsabile del Partito, Adino Rossi prefigura invece la realizzazione di un Partito Regionale Veneto, ma soprattutto la volontà di presentarsi alle prossime regionali in più Regioni possibili con il nostro simbolo.

Di segno leggermente diverso il Presidente del partito: l'avvocato Ferruccio Pezzangora auspica la presenza sul territorio, una collaborazione fattiva ma soprattutto sente il bisogno di un programma da portare avanti localmente in modo da riaccendere le menti dei Repubblicani, così pure l'avvocato Mario Liccardo. Il Presidente di Verona: Mario Lo Giudice, espone accoratamente il sentimento di un risveglio e di una forza nuova : il P.R.I. con Giorgio La Malfa. Per quanto riguarda l'alleanza con Sgarbi è stata valutata come un'esperienza positiva ma che ciò che più conta è mettere il P.R.I. al centro del suo futuro, con un degno programma e una presenza sempre più viva non solo nel Meridione. Il Segretario chiude la seduta, fissando il prossimo incontro dopo il Consiglio nazionale del 9 e 10 luglio, affinchè la strada iniziata non si interrompa e ricordando che il P.R.I. è assolutamente fornito di un programma economico e di politica estera e che senza necessariamente aspettare gli ordini dall'alto è in grado di attivare l'iniziativa sul territorio in prima persona.

Marlene Di Costanzo

PiZeta
07-07-04, 09:16
a quella riunione ero presente, ma ho ricordi un po' diversi delle varie posizioni espresse.

nuvolarossa
13-12-04, 13:00
http://www.pri.it/immagini/fotobio/visentini.jpg

BRUNO VISENTINI

Nasce a Treviso il 1° agosto del 1914.
All'università di Padova si unisce ai gruppi di studenti antifascisti. Nel 1933, ad esempio, collabora con altri compagni per far passare la frontiera clandestinamente a militanti comunisti. Nel 1941 espatria in Francia; nel 1943 è arrestato e rilasciato dopo il 25 luglio.
E' tra i fondatori del Partito d'Azione, con Ugo La Malfa, Parri e Ragghianti. Partecipa alla Resistenza nel Veneto e poi a Roma nell'ambito del Cnl. Così Giorgio La Malfa ha ricordato la militanza di Visentini nel PdA: " Quel partito fu la maggior forza dell'antifascismo insieme con il Pci, e il luogo di formazione di un vasto mondo politico e intellettuale. Un sogno e una speranza che si conclusero con la scissione del '46. Allora Ferruccio Parri, mio padre Ugo, Bruno Visentini difesero il ruolo autonomo del Partito d'Azione rispetto a quanti chiedevano che esso si schierasse organicamente con i due partiti della sinistra".
Alla scissione romana del PdA, Visentini entra con la corrente di Democrazia Repubblicana nel Pri.
Professore di diritto commerciale all'Università di Urbino, Visentini debutta in un incarico governativo nel 1945 come sottosegretario alle Finanze nel primo governo De Gasperi.
Nel 1948 è nominato vicepresidente dell'Iri, carica che ricopre per un lunghissimo tempo fino al 1972.
Nel 1963 è presidente dell'Olivetti, mantenendo, con qualche interruzione, l'incarico fino alla fine degli anni Settanta.
Nel 1972 è eletto deputato in Toscana per il Pri.
Nel 1974 è eletto vicepresidente di Confindustria; si dimette pochi mesi dopo, entrando come ministro delle Finanze nel governo Moro.
Dal punto di vista fiscale, il 1974 è un anno importante per l'Italia, con il completamento dell'applicazione concreta di alcuni meccanismi della riforma tributaria; di tale riforma Visentini è stato uno degli ispiratori e protagonisti.
Nel 1979 è ministro del Bilancio nel quarto governo Andreotti. Nello stesso anno viene rieletto senatore e poi membro del Parlamento europeo.
Dal '79 al '92 è presidente del Pri.
Dal 1983 è alla guida del ministero delle Finanze nei governi Craxi.
In polemica con Giorgio La Malfa, Visentini lascia il partito nel '92. Giorgio La Malfa ha scritto che Visentini riteneva che "il maggioritario non consentisse più autonomia alle forze intermedie, io ritenendo che fosse comunque necessario assicurare la continuità di una tradizione politica che, pur come espressione di minoranza, percorre tutta la storia d'Italia dal Risorgimento a oggi". Ma Giorgio La Malfa, ricordando Visentini, si augurava che "ci potessimo ritrovare presto insieme, come del resto si erano ritrovati insieme mio padre e Leo Valiani che pure erano stati su sponde opposte al momento della scissione del Partito d'Azione".
Visentini si è spento il 12 febbraio 1995.

nuvolarossa
10-01-05, 00:06
http://www.priveneto.it/home.htm

nuvolarossa
24-01-05, 22:52
Regione Veneto: incontro della CdL con il presidente Galan/Per il Partito Repubblicano presente il segretario regionale Aldo Pagano

Pari dignità tra i partiti dell’alleanza

Nei giorni scorsi si è tenuta a Padova, presso la sede di Fi, un incontro degli esponenti dei partiti aderenti alla Cdl con il Presidente Giancarlo Galan. Per l’Udc ha partecipato il segretario regionale Settimo Gottardo, per Fi il coordinatore per il Veneto Carollo, la Lega era invece rappresentata dal consigliere regionale Maurizio Conte e AN dal coordinatore regionale Alberto Giorgetti, presente inoltre il sottosegretario Aldo Brancher. Per il PRI è intervenuto il segretario regionale del Veneto Aldo Pagano. Dopo aver premesso che per i repubblicani è motivo di soddisfazione che la Cdl del Veneto non è stata sfiorata dalla polemica sulle liste del governatore, la cui logica pare quasi simboleggiare una contrapposizione tra candidato e coalizione, Pagano nel ribadire il sostegno dei repubblicani a Galan, ha voluto rimarcare la pari dignità fra tutti i partiti che compongono l’alleanza di centro destra. Pari dignità che, se ha un riscontro in una equa ripartizione delle candidature, si deve realizzare anche nell’elaborazione di un programma comune. Per i repubblicani veneti è importante, in sintonia con quanto il governo Berlusconi propone a livello nazionale, che il nord-est si ponga ancora come elemento di traino dell’economia italiana. In particolare Pagano ha sottolineato che deve essere ulteriormente valorizzato il distretto biotecnologico che, con il contributo delle associazioni imprenditoriali venete, si è venuto a costruire intorno all’ateneo padovano. Pagano ha inoltre voluto sdrammatizzare i risultati di sondaggi che, a suo parere, più che a ridimensionare la figura del governatore, si sono stati voluti interpretare come una contrapposizione, nei fatti inesistente, fra Galan e alcune componenti della coalizione.

m.d.c.

nuvolarossa
28-01-05, 22:29
Il Partito repubblicano chiede spazio a Galan

ROVIGO - Il Partito repubblicano italiano rivendica maggiore visibilità nei confronti della Casa delle libertà in vista delle regionali del 3 e 4 aprile. «Giancarlo Galan - scrive in un comunicato il segretario polesano Adino Rossi - deve riconoscerci, dimostrare che è finito il tempo dei benevoli apprezzamenti, delle battute e delle pacche sulle spalle. Deve darci la possibilità di essere presenti e dimostrare che il suo apprezzamento nel confronto politico si realizza con la disponibilità a riconoscerci almeno una presenza sicura ed un aiuto alla presentazione di una nostra lista in suo appoggio». L'Edera rimprovera alla coalizione di essere stata messa da parte durante l'ultima campagna elettorale. Un'emarginazione che ha avuto effetti negativi pure nel 2001 quando Ugo Holzer si presentò alla Camera nel collegio di Adria. A fine di evitare ulteriori sconfitte, Rossi, in cambio di maggiore considerazione, propone di appoggiare al congresso nazionale del Pri, in programma a Fiuggi il 4, 5 e 6 febbraio, «la mozione unitaria del segretario Nucara e del presidente La Malfa».

mcandry
08-02-05, 16:44
1) Savoldi Sergio
2) Valbonesi Oliviero detto Widmer
3) Gambi Paolo
4) Lelli Renato
5) Benedetti Marco
6) Babini Luisa
7) Collura Saverio
8) Zanin Pierre
9) Mingozzi Giannantonio
10) Schitinelli Maria Concetta
11) Mazzotti Mauro
12) Sintini Nazario
13) Bocchini Fabio
14) Santolini Roberto
15) Carli Alessandro
16) Alicandri Roberto
17) Ravaglia Stefano
18) Foschi Paolo
19) Roncaglia Daniele
20) Balestrazzi Paolo
21) Antonelli Vittorio
22) Casciana Rocco
23) Tabanelli Giordano
24) Ciccocioppo Aurelio

PiZeta
08-02-05, 18:23
se non si tiene conto della situazione del partito in Veneto, a gestione commissariale da 5 anni, nel quale la maggioranza ha deciso di sostenere la candidatura di Massimo Carraro, mentre Aldo Pagano - senza consultare nessuno (a parte, forse, il Segretario) - ha trattato con Giancarlo Galan il sostegno del PRI alla sua condidatura e la propria presenza nel listino.

Il PRI veneto non ha fatto una scelta di schieramento. E' una posizione motivata e meditata, quella di sostenere il candidato di centro-sinistra.

C'è poi una questione nazionale.

mcandry
08-02-05, 18:34
carissimo pizeta, hai fatto benissimo a spiegare la situazione e sono più che contento che l'abbia fatto tu anche perchè a me sarebbero mancati più di qualche passaggio...

un abbraccio
:-00005

mcandry
08-02-05, 18:41
Originally posted by PiZeta
la maggioranza ha deciso di sostenere la candidatura di Massimo Carraro, mentre Aldo Pagano ha trattato con Giancarlo Galan il sostegno del PRI alla sua condidatura e la propria presenza nel listino...

alla luce di questi fatti, a me noti, ma forse non a tutti, credo proprio che nessuno possa criticare la decisione degli amici veneti, che sono notoriamente persone rispettabili e fortemente coerenti...

:-00005

kid
09-02-05, 10:26
ma se piglio zanin gli strappo tutti i capelli.

mcandry
09-02-05, 14:30
Originally posted by calvin
ma se piglio zanin gli strappo tutti i capelli.

hai mai pensato di andare a zelig?

:-00005

kid
09-02-05, 15:49
con voi due però.

mcandry
09-02-05, 18:30
Originally posted by calvin
con voi due però

in che ruolo?

:-00005

kid
09-02-05, 19:24
io strappo i capelli a zanin

mcandry
10-02-05, 16:12
http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Enzo/LOGOFORUM03BIG.sized.gifhttp://lapsus.altervista.org/midi/Spazzacamino.MID


Originally posted by calvin
io strappo i capelli a zanin

ah si? io invece ballo con la incontrada a zelig, mentre tu fai il tuo numero...

:-00005

nuvolarossa
11-02-05, 17:09
Partito repubblicano: «Alle regionali corriamo per Galan»

«Il nostro posto è nella Casa delle libertà, alle prossime elezioni regionali parteciperemo con una lista a sostegno della riconferma di Giancarlo Galan alla guida della Regione Veneto». A parlare è Adino Rossi, segretario provinciale del Pri. Il partito dell'Edera sta studiando la possibilità di una lista comune con il nuovo Psi e con i Liberali. In caso contrario potrebbe mettere in campo una lista autonoma. «Da più parti - continua Rossi - hanno cercato di "arruolarci" nell'Ulivo ma il nostro posto è nella Cdl.

mcandry
11-02-05, 19:35
Originally posted by nuvolarossa
«Da più parti - continua Rossi - hanno cercato di "arruolarci" nell'Ulivo ma il nostro posto è nella Cdl.

questo penso proprio che lo deciderà la direzione regionale...

:-00005

nuvolarossa
11-02-05, 19:58
Certo che decidono gli organismi statutari, ci mancherebbe altro, e' da sempre cosi' nel Pri ... ma forse Adino Rossi non puo' esprimere la sua opinione di dirigente Repubblicano ?

http://www.nuvolarossa.org/

mcandry
11-02-05, 20:13
Originally posted by nuvolarossa
ma forse Adino Rossi non puo' esprimere la sua opinione di dirigente Repubblicano?

ma certamente...

:-00005

PiZeta
12-02-05, 12:45
E' proprio questo il problema di fondo del PRI veneto.

L'ultimo Congresso Regionale è stato celebrato nel 1999.

Nel 2000, in occasione delle precedenti elezioni regionali, la Direzione Nazionale, su indicazione della maggioranza regionale, deliberò il commissariamento della Federazione del Veneto, nominando Commissario Ugo Holzer.

Alla fine del 2001, la Direzione Nazionale nominò Responsabile regionale Aldo Pagano, che, dunque, regge il partito in regime semicommissariale da ben 4 anni (!).

L'amico Aldo Pagano, sul tema delle alleanze del PRI veneto in occasione delle elezioni regionali, non ha mai convocato neanche i segretari di sezione per chiedere loro un'opinione.

C'è evidentemente una questione di democrazia interna, che peraltro Zanin ha posto ripetutamente alla Segretario ed al Presidente del partito.

C'è poi un problema di posizione del PRI sulle questioni regionali.

Certo, i repubblicani stanno nel PRI, ma come non prendere atto che, in Veneto, tanti amici storici - Vittorio Guillon Mangilli, Gilberto Muraro, Alfredo Bianchini, Luciano Benetton, che non sono certo iscritti ai Repubblicani Europei - in pubblico oppure in privato dicono che voteranno per Massimo Carraro?

Riconosciamo, con l'obiettività e l'onestà intellettuale che ci contraddistingue, che i nostri elettori, a grande maggioranza, non voteranno per il candidato della CDL, per ragioni di merito politico, non di schieramento.

La collocazione del PRI veneto nella CDL è il risultato della meccanica riproposizione del quadro di alleanze nazionale, a prescindere dalle specificità regionali, che ci sono, eccome, peraltro senza nemmeno poterne discutere insieme.

Il luogo deputato alla discussione sarebbe stata la Direzione Regionale, che però non c'è.....

mcandry
12-02-05, 13:16
Originally posted by PiZeta
Il luogo deputato alla discussione sarebbe stata la Direzione Regionale, che però non c'è.....

capisco il problema e ti assicuro che faremo ogni battaglia possibile ed oltre per portare all'ordine del giorno la convocazione del congresso regionale

:-00005

nuvolarossa
21-02-05, 14:25
Una biografia ricorda come Agnelli lo candidò suo successore alla Confindustria

Visentini, il gran borghese e l’Avvocato

Troppo laico anche nei modi, probabilmente mai Bruno Visentini se lo sarebbe confessato. Ma a rileggere quel che scriveva di Walther Rathenau, l’imprenditore al servizio della politica nella Germania di Weimar, è difficile evitare l’impressione che si sentisse vicino al personaggio al punto da identificarvisi. Se non per il contenuto alla lettera delle sue idee, di certo per il ruolo di uomo pubblico e d’impresa attento all’interesse comune in un sistema sotto stress. «Egli aveva brillantemente analizzato (...) la necessità di sostituire la collettività alla "proprietà", l’interesse generale all’interesse "padronale" non più individuabile nella gestione dell’impresa» scriveva Visentini di Rathenau nel 1993. Nota Luigi Urettini, nella biografia appena uscita Bruno Visentini (Cierre Edizioni, pp. 216, 12,50), che il «gran borghese» di Treviso del tedesco ammirava soprattutto «la visione razionalizzatrice del capitalismo, secondo la quale le industrie e i loro profitti (...) dovevano avere una funzione sociale e tendere all’interesse nazionale». Viene quasi da sospettare che ad affascinarlo fosse anche il puntiglio di Rathenau (di cui aveva letto tutte le opere, ovviamente in lingua originale) a perseguire da capitalista la sua idea di bene comune in un contesto avverso.
Di certo Visentini non ha mai risparmiato le battaglie in cui credeva, anche a costo di ritrovarsi in minoranza fra i suoi affini, gli altri «grandi borghesi» del suo tempo. Non solo in politica, quando insisteva da ministro delle Finanze per smantellare l’evasione e risanare il bilancio dello Stato e dei suoi enti. Anche nella vita industriale, da manager quasi ininterrottamente per vent’anni presidente dell’Olivetti (fino all’83). È quell’esperienza, dopo quella da vicepresidente e poi per decenni da amministratore dell’Iri, a ispirargli convinzioni che ad alcuni sembreranno di rottura ancora oggi: a un decennio dalla sua scomparsa, in un’Italia ancora una volta assalita dalle paure del declino. Sul Corriere nel novembre ’76 Visentini proponeva un patto industria-sindacati in nome della concorrenza e della competitività, per rivedere di comune accordo la scala mobile e «il sistema dell’indennità di quiescenza» (cioè le pensioni). Il dramma di allora era lo choc petrolifero e il crollo del sistema di Bretton Woods, ma le sue parole suonano attuali anche oggi. Soprattutto quando Visentini si preoccupava dello «sganciamento della dinamica del costo del lavoro dalla produttività dei diversi settori dell’economia», perché «non è possibile continuare più a lungo con misure che rinviano il manifestarsi del male che esse stesse contribuiscono ad aggravare». Parlava di chi in Confindustria perseguiva un patto sociale perché lo Stato sussidiasse la produzione privata, finanziando parte degli oneri sociali: per Visentini, «con effetti paurosamente inflazionistici (...) rinunciando totalmente al risanamento dell’economia italiana». Secondo il «gran borghese» occorreva invece «creare condizioni di partenza identiche per tutte le grandi imprese italiane, esponendole ai benefici della concorrenza». È un uomo di questo tipo che Giovanni Agnelli sponsorizzò come suo successore alla guida di Confindustria nel ’76. Non se ne fece nulla perché preferì rimanere in Parlamento con il Pri, malgrado il rapporto difficile con Ugo La Malfa. A Roma Visentini ripeté i suoi richiami: come sarebbe andata è storia dell’ultimo decennio, però non ancora conclusa.
L’incontro : oggi al Circolo della Stampa di Milano (ore 17.30) sarà ricordata la figura di Bruno Visentini nel decennale della morte

Federico Fubini

nuvolarossa
09-05-05, 00:09
il sondaggio dei repubblicani sul TRAM A PADOVA
http://www.priveneto.it/home.htm
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA/ZEROEGIA.mid

nuvolarossa
25-10-05, 14:12
Le difficoltà del Nuovo Psi aprono la breccia alle polemiche in coalizione nonostante il partito non abbia ancora scelto una linea
Il Pri vuole scacciare il Garofano, Avezzù non ci pensa

ROVIGO - (l.g.) Non si capisce ancora cosa accadrà con il Nuovo Psi, se esisterà ancora e come, o una parte andrà a centrosinistra e l'altra no, che già si alzano le prime voci e chiedono la testa dell'assessore Nadia Romeo, appena rientrata dal congresso di Roma del Garofano.
Il Partito repubblicano, per voce del consigliere nazionale Alessandro Boniolo e del segretario provinciale Adino Rossi, chiede al sindaco Paolo Avezzù «il ritiro immediato delle deleghe agli esponenti del Nuovo Psi che hanno dichiarato di seguire Craxi nel centrosinistra». Oltre a ciò, il Pri dalla Casa delle libertà si attende che indichi fin da novembre il candidato sindaco. «Eventuali resistenze sulla ripresentazione del sindaco uscente (che da tempo ha annunciato che si ricandiderà, ndr) che a nostro avviso ha ben governato, dovranno essere discusse immediatamente e superate».

Avezzù su Romeo non vede problemi per ora, «ognuno è libero di pensare quello che ritiene giusto» commenta sul Pri, mentre sulle resistenze alla ricandidatura, «non ne vedo, comunque ringrazio il Pri della fiducia».

L'assessore Romeo resta al suo posto anche perché cosa farà il Nuovo Psi non è chiaro, anche se l'interessata sta con Craxi. «Non mi aspettavo un finale così», commenta riferendosi al fatto che il segretario nazionale abbia ritenuto il congresso straordinario nemmeno aperto e oggi pare esistano un Nuovo Psi di Craxi e uno De Michelis. «I distinguo non erano esasperati all'inizio, sono perplessa. È stata una situazione imprevista e la valuteremo con il direttivo provinciale. Il partito comunque è unito, al di là delle scelte di alcuni. Speravamo che a Roma si facesse chiarezza sulle posizioni, così non è stato e bisognerà aspettare. L'obiettivo di Craxi e De Michelis è comunque l'unità socialista, fra tutte le realtà, per un soggetto nuovo critico e di proposta politica, che dia risposte alla gente».

Enrico1987
09-02-06, 15:48
come sta allora sto PRI veneto? Cmq io non ho mai sentito parlare di PRI in provincia di Vicenza negli ultimi anni, mentre esiste l'MRE!

nuvolarossa
09-02-06, 19:14
come sta allora sto PRI veneto? Cmq io non ho mai sentito parlare di PRI in provincia di Vicenza negli ultimi anni, mentre esiste l'MRE!... non so la fonte delle tue informazioni quale sia ... ma io ricordo che nel 2003 alle elezioni comunali di Vicenza il P.R.I. prese 355 voti pari allo 0,7% ... poca roba a dire il vero ... il simbolo presentato fu l'Edera Repubblicana con la scritta Democrazia Liberale ...
Non mi risulta invece che l'Mre si fosse nemmeno presentato alle elezioni ...

http://www.nuvolarossa.org/

FRANCO (POL)
09-02-06, 19:46
il PRI ha vicenza non esiste più mentre esiste l'mre guidato da un repubblicano storico e da un liberale montanelliano, persone degne. La situazione è la stessa un pò in tutto il veneto quando non si fanno congressi, non si vuole uscire dal commissariamento per anni, quando le persone degne vengono sostituite da piccoli uomini.
Caro nuvolarossa l'esperienza del 2003 si è esaurita grazie a Nucara.....

nuvolarossa
09-02-06, 20:01
il PRI ha vicenza non esiste più mentre esiste l'mre guidato da un repubblicano storico e da un liberale montanelliano, persone degne. La situazione è la stessa un pò in tutto il veneto quando non si fanno congressi, non si vuole uscire dal commissariamento per anni, quando le persone degne vengono sostituite da piccoli uomini.
Caro nuvolarossa l'esperienza del 2003 si è esaurita grazie a Nucara........ mi spiace ... e pensare che, se non ricordo male, una dozzina di anni fa, il Pri aveva sui 4.000 voti ... sbaglio ?
Io sono dell'idea che la rovina dei partiti piccoli ... cosiddetti di "opinione" ... sia dovuto al maniacale "bipolarismo" all'italiana che ha di fatto schiacciato le posizioni terze ... spero vivamente che il ritorno al "proporzionale" ... quello vero ... non quello fasullo approvato in fine di legislatura ... riporti i Partiti ad esercitare quel ruolo fondamentale che devono avere nella vita democratica del Paese ...
Non conosco la situazione locale vicentina e non posso dare giudizi ... ma so per certo che quando una realta' viene commissariata vuol dire che c'e qualcosa che non gira per il verso giusto ... ricordo che a Vicenza il Pri voleva fare una battaglia autonoma dai due poli ... (personalmente apprezzo sempre le idee eroiche) ... pero', con il senno di poi, se avesse seguito l'indirizzo nazionale schierandosi apertamente con la Casa delle Liberta' .... credo che avrebbe fatto la sua bella incetta di voti ... d'altronde quando rastrellava migliaia di voti era alleato con la D.C. ... oppure, ripeto, non conoscendo la situazione in loco ... la mia opinione puo' essere falsata da errori ed ignoranza ... pur pero' avendo la valenza dovuta a chi e' disinteressato come me e senza alcun legame di alcun tipo con quella stessa realta' ...

http://www.nuvolarossa.org/

FRANCO (POL)
09-02-06, 22:12
il commissariamento di cui parlavo si riferisce al Veneto e non già a vicenza. Credo che il pri fino a quando è esistito abbia ben operato guardando alle cose più che agli schieramenti; il pri di vicenza si alleò con il centrodestra, prima del passaggio del pri nazionale a destra, contestando l'arroganza e l'insipienza del centrosinistra locale; così come si stacco velocemente dal centrodestra una volta constatato l'affarismo e altrettanta arroganza.

Ma queste cose sono vecchie e di poco interesse. Quello che ti dovrebbe preoccupare è che in veneto non esiste più il partito repubblicano. Credo, ma ormai sono fuori dal giro, ci sia una sezione a padova e una a rovigo ma niente a treviso venezia belluno verona e vicenza. Non esistono neppure le condizioni minime neanche per parlare di politica immagina per farla. Non ci sono regole, c'è un commissariamento regionale in corso da sei anni! Tutto è in mano a una persona del cui livello politico e non taccio. Molti amici, me compreso, hanno scelto di ritirarsi a vita privata. Altro che parlare di stare nel centrodestra o nel centrosinistra!

nuvolarossa
10-02-06, 11:56
... Quello che ti dovrebbe preoccupare è che in veneto non esiste più il partito repubblicano. Credo, ma ormai sono fuori dal giro, ci sia una sezione a padova e una a rovigo ma niente a treviso venezia belluno verona e vicenza. Non esistono neppure le condizioni minime neanche per parlare di politica immagina per farla. Non ci sono regole, c'è un commissariamento regionale in corso da sei anni! Tutto è in mano a una persona del cui livello politico e non taccio. Molti amici, me compreso, hanno scelto di ritirarsi a vita privata. Altro che parlare di stare nel centrodestra o nel centrosinistra!... ma non c'e modo di dare fuoco al pagliaio ... e rimettere in carreggiata gli amici di buona volonta' ... utilizzando le risorse locali ancora esistenti ? ...

http://www.nuvolarossa.org/

kid
10-02-06, 12:06
cari amici ci vuole molta pazienza.

Roberto (POL)
10-02-06, 18:38
. . . eppure io una qualche piccolissima luce in fondo al tunnel penso di averla vista e giuro che non ho bevuto niente perchè sono a dieta . . .

Roberto

(P.S. per notizia la situazione nel FVG è forse peggiore !!!)

kid
10-02-06, 18:48
un po di ottimismo per diana! Viva Randolfo!

Enrico1987
10-02-06, 21:35
... non so la fonte delle tue informazioni quale sia ... ma io ricordo che nel 2003 alle elezioni comunali di Vicenza il P.R.I. prese 355 voti pari allo 0,7% ... poca roba a dire il vero ... il simbolo presentato fu l'Edera Repubblicana con la scritta Democrazia Liberale ...
Non mi risulta invece che l'Mre si fosse nemmeno presentato alle elezioni ...

http://www.nuvolarossa.org/
le comunali del 2003 in cui si presentò democrazia liberale furono una lista unita di vari laici storici, guidati da ferdinando landi,anziano signore del partito radicale. Erano una lista tra 4 partiti, la chiocciola(VENETOLIBERALE), dei repubblicani(il principale ora è il matteo quero presente nell'MRE) e forse anche propri il PRI e altre 2 piccole formazioni. Sostanzialmente fu una corsa autonoma che non portò molto. Cmq l'edera era piccolina vicino ad altri 3 simboli...
Da allora l'MRE ha 2 iscritti attivi e il PRI 0....

FRANCO (POL)
14-02-06, 22:36
sbagli elezioni. Alle elezioni comunali il candidato sindaco della lista era un repubblicano storico come Costa. Landi fu candidato presidente di una lista pr pri alle provinciali precedenti. Nel 2003 mre non esisteva a vicenza mentre il pri si e solo dopo matteo quero,liberale, ha creato una sezione del mre. Così il simbolo a cui fai riferimento si riferisce alle provinciali e non alle comunali.

nuvolarossa
18-03-06, 18:31
aggiunto link

Sezione P.R.I. "Amici di La Malfa" di Treviso (http://www.pritreviso.splinder.com/)

www.pritreviso.splinder.com/

nuvolarossa
27-03-06, 21:27
Liste elettorali in Veneto: comunicato di Aldo Pagano

Aldo Pagano, segretario regionale del Pri del Veneto e membro della direzione nazionale del partito dell'Edera, in merito alle ultime vicende che hanno interessato il suo partito, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

"Voglio ringraziare quanti si sono adoperati, in questi giorni convulsi, nella raccolta delle firme, scegliendo di sottoscrivere le liste elettorali con cui avremmo voluto far concorrere lo storico simbolo del Pri nelle consultazioni del Senato in Veneto.Purtroppo – continua Pagano – a causa del numero insufficiente di sottoscrizioni, (sono mancate meno di 200 firme) non ce l'abbiamo fatta a raggiungere il traguardo che ci eravamo prefissi.

Peccato – conclude l'esponente repubblicano -, ma la nostra battaglia politica di repubblicani continua e ci vede saldamente impegnati nella linea nazionale del partito, che condividiamo, al fianco di Forza Italia e Silvio Berlusconi e all'interno della coalizione della Casa delle libertà".

FRANCO (POL)
29-03-06, 18:08
di non credere a una parola del comunicato.:lol :lol :lol

nuvolarossa
29-04-06, 10:22
L’agenda del Governo Prodi non è bianca

TREVISO - Invitiamo in particolare gli amici dell’area liberale, repubblicana, radicale a unirsi a noi nell’azione di stimolo al prossimo governo Prodi affinché dia seguito all’attuazione del P.I.C.O. Piano italiano in attuazione del rilancio della Strategia europea di Lisbona.
Ricordiamo che, gli stessi Paesi membri dell’Ue hanno riconosciuto che da soli non sono in condizione di raggiungere l’obiettivo deciso a Lisbona e ciascuno chiede agli altri e alla Commissione di condividere con loro il tentativo di imprimere congiuntamente una nuova spinta all’innovazione, alla crescita reale e all’occupazione per beneficiare delle sinergie insieme create.
Ribadiamo le priorità scelte dall’Italia tra le 24 linee-guida indicate dal Consiglio Europeo e il meccanismo di loro finanziamento:
Le consultazioni effettuate con le parti sociali e i lavori svolti in preparazione del Piano hanno confermato la necessità e volontà di dare vita a una società basata sulla conoscenza e individuato 5 obiettivi prioritari che costituiscono la sintesi delle 24 linee-guida assegnate al rilancio della Strategia di Lisbona, come indicate nelle Conclusioni della Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea del 16 e 17 giugno 2005:
ampliare l’area di libera scelta dei cittadini e delle imprese;
incentivare la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica;
rafforzare l’istruzione e la formazione del capitale umano, e accrescere l’estensione dei relativi benefici alla popolazione, con particolare riferimento ai giovani;
adeguare le infrastrutture materiali e immateriali;
tutelare l’ambiente.
Tali priorità sono perseguite con interventi che interessano sia l’intero sistema economico ed alcuni settori produttivi, sia le aree a minor sviluppo.
Sono considerati parte integrante dell’attuazione del Piano il risanamento del bilancio e della finanza dello Stato per il triennio 2006-2008 come riportato nel Documento di programmazione economica e finanziaria presentato al Parlamento italiano il 16 luglio u.s. e gli interventi di attuazione della politica europea di coesione e della connessa politica interna regionale.
Il documento recepisce quindi integralmente le Guideline indicate in sede di rilancio della Strategia di Lisbona.
Le risorse finanziarie pubbliche messe al servizio del Piano sono in parte già incorporate negli stanziamenti previsti nei bilanci di cassa per il 2005 e in quelli di competenza 2006-2008 oggetto dell’accordo raggiunto in sede europea per il rientro nel parametro di Maastricht.
Concorrono al finanziamento delle iniziative previste anche le dotazioni aggiuntive per la politica di coesione comunitaria.
Riteniamo che tra i 5 obiettivi, quello prioritario per il rilancio dell’economia nazionale e del nord-est in particolare è l’adeguamento delle infrastrutture materiali e immateriali.
Gli interventi in corso di attuazione e quelli decisi per il rilancio della Strategia riguardano infrastrutture materiali e immateriali con impatto di sistema: realizzazione delle reti TEN-T in Italia, che ricomprendono iseguenti progetti:
1. Corridoio ferroviario N. 1 Berlino–Palermo.
2. Corridoio ferroviario N. 5 Lisbona-Budapest.
3. Corridoio ferroviario dei due mari Genova-Rotterdam.
4. Autostrade del mare, per le quali sono previste due aree di intervento:
Ø azioni di rilancio dell’intermodalità: sostegno alle imprese armatoriali e dello short sea shipping e l’incentivo all’autotrasporto per il trasferimento del traffico dal tutto strada al combinato strada-mare, il c.d. ecobonus (L. 265/02); potenziamento degli impianti e delle piattaforme logistiche portuali (L. 443/01) e l’istituzione della società RAM Spa, finalizzata a promuovere e coordinare le azioni a livello europeo ai fini di definire il Master Plan mediterraneo delle Autostrade del Mare;
Ø azioni aventi come obiettivo la logistica nel Mezzogiorno: costituzione di cluster portuali, come quello campano (Napoli-Salerno) e quello calabrese (Gioia Tauro, Crotone/Corigliano); trasformazione di questi cluster portuali in piattaforme logistiche interportuali regionali, capaci di facilitare il trasporto intermodale;
5. l’adeguamento di altre infrastrutture strategiche, quali l’autostrada Salerno - Reggio Calabria.

tratto da
http://www.pritreviso.splinder.com/

Roberto (POL)
15-05-06, 21:06
. . . Ma mi sbaglio oppure alle amministrative di fine maggio in Veneto non c'è uno STRACCIO DI PRESENZA REPUBBLICANA ???!!!

:mad: :mad: :mad:

R.

Qualcuno mi può illuminare ?

Roberto (POL)
17-05-06, 17:22
. . . Ma mi sbaglio oppure alle amministrative di fine maggio in Veneto non c'è uno STRACCIO DI PRESENZA REPUBBLICANA ???!!!

:mad: :mad: :mad:

R.

Qualcuno mi può illuminare ?



FRANCO, PiZeta (assente da tanto tempo), nessuno mi può rispondere ???

(anche in PVT se volete)

FRANCO (POL)
18-05-06, 13:31
non vorrei ripetere cose già dette, ma il pri in Veneto non è ormai neanche l'ombra di se stesso. Non esistono sezioni, tranne 4/5, non esiste nessun coordinamento ne classe dirigente. Non esiste una posizione politica su un qualsiasi tema relativo al territorio, quantomeno espressa negl'ultimi 10 anni.
Vi è invece un commissario regionale, una testa d'uovo, funzionale agli interessi della direzione nazionale che non vuole problemi.
L'unica presenza repubblicana ancora vitale è, in campo culturale,l'ami che nell'anno appena trascorso ha organizzato moltissime manifestazioni a Padova,Verona, Venezia e Belluno.

ps Un paio di settimane addietro ho incontrato casualmente in pizzeria un vecchio amico veronese che mi raccontava che esiste ancora una sezione a Verona, che pensavo chiusa, ma che probabilmente verrà chiusa quest'anno.

Roberto (POL)
18-05-06, 14:40
vabbe' . . . ho capito . . .

tra qualche mese ci vediamo e vi sistemo tutti :D :D :D

altro che Trieste !!! :-0008n :-0008n :-0008n

Saluti repubblicani

nuvolarossa
27-05-06, 10:43
I Repubblicani: «Gli aspiranti sindaci ignorano i veri problemi della città»


ODERZO (Treviso) - (a.f.) Deluso dal dibattito fra i candidati a sindaco. Luigi Gardin, responsabile opitergino del Partito Repubblicano osserva che, a suo avviso, al dibattito sono stati trattati i soliti argomenti triti e ritriti e soprattutto inutili. «Le solite punzecchiature tra chi è ancora al comando - dice in una nota - e chi si sente togliere la sedia da sotto, e gli altri candidati con proposte come la scuola politica, tanto per citarne una, e altre amenità». Secondo Gardin sono ben altri i problemi che affliggono la città. «Vedi anziani, depuratori, rifiuti, acquedotto che nessuno ha mai nominato ma che risulta essere un colabrodo con più del 40\% dell'acqua che sparisce prima di arrivare ai rubinetti e con parecchi tratti di tubature obsolete». Fra gli altri temi che stanno a cuore a Gardin l'area dei Masotti «con acquitrini tipo delta del Mekong, i quali creeranno seri problemi con le zanzare e gli altri parassiti. E non vogliamo lasciare fuori i sempre più inevitabili allagamenti che affliggono tutta la città. Vogliamo costringere i cittadini opitergini a richiedere un mini-Mose anche qui in Oderzo? Credo sia giunta l'ora di finirla con gli sprechi e pensare veramente di essere al servizio dei cittadini con proposte fattibili che non ho sentito dai vari candidati».

tratto da Il Gazzettino Online 27 maggio 2006

nuvolarossa
22-06-06, 18:35
http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Enzo/LOGOFORUM03BIG.sized.gifhttp://lapsus.altervista.org/midi/Spazzacamino.MID

Pri Rossi: «Il Centrosinistra non criminalizzi il Nord»
«Serve il sì per riunire tutti i riformatori»

ROVIGO - Il Partito repubblicano si schiera per il SI. «Se vincerà il SI anche i tanti riformatori che si trovano nel Centrosinistra (pensiamo ai cugini radicali, laici e socialisti) potranno dialogare con l'altra metà dell'Italia - spiega Adino Rossi, segretario provinciale Pri -. Se vincerà il NO ogni processo di modernizzazione dello Stato verrà rinviato, se va bene, fra vent'anni. È incredibile la confusione e la disperazione che pervade in questi momenti tutti i leader del Centrosinistra». «In troppi stanno evitando di considerare seriamente che le ultime elezioni hanno evidenziato l'esistenza inequivocabile di una "questione del Nord". Si sta scherzando con il fuoco. Nei posti chiave della Repubblica ci sono uomini del Centro Sud. Da tutti i vertici istituzionali sono assenti le tre più importanti regioni dell'Italia economica». «Non è in discussione l'unità dell'Italia, ma è pur vero che alcune frange politiche potrebbero scegliere vie non democratiche. Il problema esiste e chi governa se ne deve fare carico. Il Nord ha votato per il Centrodestra. Si smetta di criminalizzare una parte importante dell'Italia e si faccia attenzione con quali mezzi si vuole governare. Il Nord è Europa, è vicino a Paesi federalisti (Germania, Austria, Svizzera e Gran Bretagna). E fra poco lo saranno la stessa Francia e la Spagna, Paesi moderni dove la società non è succube dello Stato e i cittadini sono tali in quanto più ricchi di libertà e di denaro. Una gran parte della Sinistra non ha voluto capire che il Nord, ha già deciso: sia che vinca il SI, come ci auspichiamo per il bene di tutta la Nazione, il Nord sta dall'altra parte della sinistra».

tratto da Il Gazzettino Online 22 giugno 2006

Roberto (POL)
14-11-06, 17:37
come sta allora sto PRI veneto

http://img206.imageshack.us/img206/1569/urlozv5.jpg

:i :i :i

nuvolarossa
25-11-06, 16:22
Busto Arsizio - Il circolo è stato intitolato a Cipriano Facchinetti. Confermata l'alleanza con il centrodestra
Nuova sezione del Pri cittadino: Faillace è il segretario

Il giorno 22 novembre 2006 si è tenuta l’Assemblea Costituente della sezione del Partito Repubblicano Italiano di Busto Arsizio col il nome distintivo “Cipriano Facchinetti”.

Eletto il direttivo, quest’ultimo ha votato all’unanimità Gian Giacomo William Faillace alla carica di segretario politico della sezione al quale sono giunti gli auguri per un buon lavoro ed una proficua collaborazione da parte del coordinatore locale di Forza Italia, Franco Castiglioni, dalla Giunta Comunale e dall’U.D.C. cittadino per voce del Dott. Zingale.

Il segretario cittadino del P.R.I., accettando i saluti e gli auguri da parte dell’Amministrazione Comunale e da alcune forze politiche della C.d.L., ha rinnovato il rapporto di fedele alleanza alla coalizione di centro-destra offrendo la sua collaborazione esterna all’Amministrazione per lavorare il bene della città e cercando di essere un partito vicino ai problemi dei cittadini.

Venerdi 24 Novembre 2006
A cura del Pri - Sez. di Busto Arsizio
redazione@varesenews.it

tratto da http://www3.varesenews.it/

Pedro78
25-11-06, 16:30
non è in Lombardia Busto Arsizio?

nuvolarossa
25-11-06, 16:47
Credo che Busto Arsizio sia in provincia di Varese ... quindi nel Veneto.
Ben tornato dal Seminario di Fiuggi ... Lunedi alle 17,30 c'e' il Direttivo dell'Unione Comunale Carrarese ... spero che tu abbia il tempo di fare un salto ... per una breve relazione ...
Ciao

Pedro78
25-11-06, 17:02
anche Varese è in Lombardia :D (ho riguardato anche su wikipedia)
Lunedì ci sarò sicuramente, forse in ritardo perchè di solito lavoro fino alle 18.

nuvolarossa
26-11-06, 10:10
anche Varese è in Lombardia :D (ho riguardato anche su wikipedia)
Lunedì ci sarò sicuramente, forse in ritardo perchè di solito lavoro fino alle 18.Caspiterina, ho preso una cantonata, non e' la prima e non sara' l'ultima, provvedo subito a inserire il post in Lombardia ...

nuvolarossa
17-01-07, 21:59
Rovigo, mozione per regolamentare le coppie di fatto/Un provvedimento che deve tenere conto di una rapida evoluzione sociale
Una questione che tocca molti cittadini

ROVIGO - Si è tenuta la Direzione Provinciale Polesana del Partito repubblicano italiano per preparare l'assemblea degli iscritti, in vista del Congresso Nazionale di primavera. Punto saliente del congresso sarà il rilancio del partito, i rapporti con l'Eldr, la riforma della legge elettorale con preferenza per il cosiddetto sistema proporzionale con sbarramento al 5% (sistema tedesco).

Il Partito repubblicano italiano ha subìto il sistema maggioritario, ha dovuto chiedere ospitalità nelle liste di Forza Italia per ottenere una rappresentanza parlamentare. La sconfitta della Casa delle Libertà permette al partito di cercare nuove strade per promuovere le proprie idee.

Il Pri polesano chiederà ai propri consiglieri e a quelli che potranno condividere la stessa idea sulla necessità di tutelare le coppie di fatto, di proporre ai propri consigli di appartenenza una mozione finalizzata ad aprire un dibattito. Ciò è già avvenuto con altre città italiane. La mozione che il Pri intende presentare è quella predisposta dal proprio rappresentante, il Presidente del Consiglio Comunale di Milano, Franco De Angelis.

La mozione evidenzia che una parte crescente della popolazione ritiene che i rapporti all'interno delle coppie di fatto debbano avere una forma di regolamentazione da parte della legge. Ciò al fine di tutelare gli interessi ed i diritti dei membri delle coppie e dei loro eventuali figli. La mozione evidenzia, inoltre, che l'evoluzione del costume è stata particolarmente accentuata e situazioni di coppie di fatto sono ormai alquanto numerose. Le Amministrazioni comunali non possono non esprimere un orientamento su questioni che toccano tanti cittadini e lo dovrebbero fare prima che il governo emani i provvedimenti che ha annunciato e che continua a rinviare.

Quest'iniziativa ha lo scopo di avviare un dibattito il più ampio possibile anche nelle Istituzioni della nostra Provincia.

Adino Rossi, segretario provinciale Pri Rovigo

tratto da http://www.pri.it

PRI TREVISO
13-03-07, 17:42
Ringrazio nuvolarossa per aver diffuso il sito del PRI TREVISO.
Per tutti quelli interessati alla salute del Pri in Veneto, li informo che da oltre un anno è stata costituita una sezione del Pri a Treviso e avviato il sito riportato da nuvolarossa: www.pritreviso.it (http://www.pritreviso.it).
Grazie

nuvolarossa
13-03-07, 18:44
Ringrazio nuvolarossa per aver diffuso il sito del PRI TREVISO.
Per tutti quelli interessati alla salute del Pri in Veneto, li informo che da oltre un anno è stata costituita una sezione del Pri a Treviso e avviato il sito riportato da nuvolarossa: www.pritreviso.it (http://www.pritreviso.it).
Grazie
Benvenuto sul nostro Forum

nuvolarossa
03-04-07, 17:48
Alessandro Boniolo rimane consigliere nazionale
Adino Rossi riconfermato segretario dei repubblicani

ROVIGO - Adino Rossi è stato riconfermato segretario del Partito repubblicano, Alessandro Boniolo rimane consigliere nazionale e Edoardo Fiore è stato nominato responsabile dei rapporti con le istituzioni. Tutti e tre sono entrati a far parte della direzione regionale dell'Edera. Sono i risultati del congresso provinciale della sezione "Carlo Cattaneo" del Pri.
«Il 45. congresso nazionale dell'Edera appena concluso - ha detto il segretario Rossi - ha avuto il compito di riunire le diverse anime repubblicane. Ciò anche perché siamo consapevoli che abbiamo alle nostre spalle la vittoria e non, come tante altre famiglie politiche, la sconfitta e l'umiliazione dei loro ideali. L'Italia ha ancora bisogno della guida politica e morale dei repubblicani. Lavoriamo per costruire la "terza repubblica" attraverso una nuova assemblea costituente. È ora di seppellire la seconda repubblica, ormai morta. Il sistema politico non funziona perché basato sullo schema destra e sinistra, ormai superato e appartenente al secolo scorso. Anzi peggio, il sistema è fondato su una contrapposizione tra chi è a favore e chi è contro Silvio Berlusconi. Ciò non è ammissibile, la dialettica politica deve vivere sul confronto di idee e valori».

I repubblicani, conclude Rossi, «vogliono tornare a rappresentare chi non ha mai avuto tentazioni marxiste o cattocomuniste, né ha voluto farsi abbindolare dal semplicismo del liberismo mercatista. Come diceva Ugo La Malfa, l'Edera deve essere il partito della borghesia, dei ceti produttivi, dell'interesse generale: il partito della modernizzazione, della laicità dello Stato, delle libertà economiche e civili. Abbiamo lanciato il federalismo perché il Sud cerchi di ricongiungersi al Nord senza più privilegi e assistenzialismo».

tratto da http://gazzettino.quinordest.it/

Roberto (POL)
26-04-07, 17:06
Da "Corriere delle Alpi - Quotidiano indipendente del Bellunese"

di oggi, giovedì 26 aprile 2007 - pagina 10

Nel numero del “Corriere delle Alpi” in edicola lo scorso 22 aprile è apparso in prima pagina, con continuazione nella decima, un commento dal titolo “Le prenotazioni dei Democratici” a firma del prof. Francesco Jori in cui ad un certo punto si legge “Provate a contare quante formazioni sono sorte sulle ceneri non solo di una Dc o di un Pci, ma anche di un Psi o perfino di un Pri …”.

Per amor di precisione vorrei segnalare che, almeno per quello che riguarda il Partito Repubblicano Italiano, l’espressione “dalle ceneri” è fuori luogo in quanto il P.R.I. è tuttora in vita ed ha celebrato nei giorni scorsi il suo 45° Congresso Nazionale; in Parlamento può contare su due deputati ed un senatore e proprio dall’ultimo congresso sono scaturite nuove e promettenti prospettive politiche.

Una compagine politica che ufficialmente nasce a Bologna il 1° novembre 1895, ma la cui nascita di fatto può essere agevolmente collocata intorno alla metà dell’Ottocento nell’ambito della diffusione dell’apostolato di Giuseppe Mazzini e dei suoi discepoli, non ha certo bisogno di inventarsi discendenze e più di altri può guardare al futuro puntando a quegli obbiettivi di rinnovamento a cui il prof. Jori accenna nel suo articolo.

Per quanto riguarda la lamentata proliferazione del numero dei partiti, premesso che a mio parere il pluralismo delle idee non è mai un valore negativo in assoluto, non credo che vi sia dubbio alcuno che ciò sia diretto prodotto del sistema maggioritario, verrebbe da chiamarlo “peggioritario”, applicato in Italia che obbliga a megacoalizioni elettorali che deflagrano subito dopo la proclamazione degli eletti, alla faccia di un bipartitismo del tutto estraneo alla tradizione ed alla tendenza politica del nostro Paese.

E non è quindi strano che in alcuni momenti molte persone guardino con nostalgia alla tanto bistrattata Prima Repubblica, se questa è la Seconda.

Roberto Dal Pan

kid
26-04-07, 17:13
e bravo Roberto!

Roberto (POL)
27-12-07, 18:15
I migliori auguri di liete festività a tutti gli amici repubblicani (ovunque essi siano) con l'auspicio che il 2008 sia l'anno della rinascita.

Roberto
P.R.I. Belluno
(rinato)

nuvolarossa
28-03-08, 18:33
Le sedi del PRI in Veneto

Belluno BL
Abano Terme PD
Padova PD
Rovigo RO
Treviso TV
Mirano VE
Venezia VE
Bassano Del Grappa VI
Vicenza VI
Verona VR

http://www.pri.it/new/html/sedi/regioni/veneto_it.gif

PRI TREVISO
28-03-08, 20:41
Vedo che manca la sede di Treviso del Pri, sezione LA MALFA.

nuvolarossa
28-03-08, 21:13
Vedo che manca la sede di Treviso del Pri, sezione LA MALFA.Grazie per la segnalazione.
Ho gia' corretto il post sopra ...

nuvolarossa
08-07-08, 18:18
L'Edera si sta preparando alle prossime scandenze elettorali

di Adino Rossi, Segretario provinciale del Pri di Rovigo

ROVIGO - Il Partito Repubblicano Italiano, dopo aver raggiunto lo scopo di sopravvivenza politica con l'elezione di suoi rappresentanti nel Parlamento italiano, grazie all'ospitalità nelle liste del Popolo delle Libertà, si sta preparando alle prossime scadenze elettorali previste per la primavera 2009.
Si tratta dell'importante test per il rinnovo del Parlamento europeo e per il rinnovo di molte amministrazioni: comunali, provinciali e, per quanto riguarda il Veneto, forse anche regionali, qualora la Lega Nord - Liga Veneta insista nel rivendicare immediatamente la carica di Governatore. Si saprà qualcosa già prima di fine mese, essendo previsto il Congresso.

L'allontanamento a Roma di Luca Zaia, promosso ministro delle Politiche Agricole, la quasi sicura conferma di Gian Paolo Gobbo a presidente nazionale del Movimento, lascerà ampio spazio di manovra al sindaco di Verona, Flavio Tosi.

Questi ha già dichiarato che la Lega Nord deve tesaurizzare, nel più breve tempo possibile, la straripante vittoria elettorale conseguita dalla sua formazione in Veneto alle elezioni politiche della scorsa primavera.

Ha altresì dichiarato, insieme a Bossi, di non essere minimamente interessato alla formazione del Pdl, partito unico di centrodestra. Galan diviene ogni giorno più debole, anche per i grossi problemi all'interno di Forza Italia; Tosi pretende il suo posto subito e non alla scadenza naturale del 2010. La Lega, ovviamente, in Veneto è determinante. Il Pdl è sempre più in affanno.

Il Pri appoggia l'attuale Governo Berlusconi, però non ha nessuna intenzione di aderire al Popolo delle Libertà, mera confluenza di Forza Italia ed An. La successiva certa adesione al Partito Popolare Europeo impone al Pri di proseguire con la Costituente Liberaldemocratica aderente all'Elder (Liberali Democratici Repubblicani Europei).Sull'onda dei buoni risultati ottenuti nelle recenti Amministrative in Puglia, Campania e, specialmente, in Sicilia (nelle elezioni provinciali di Messina il Pri raggiunge il 6,5\% e si attesta di media, comunque, in tutte le Provincie sull'1,5\%, nonostante la miriade di liste presenti), ho lanciato, nell'ultimo incontro con gli iscritti, l'idea di preparare una lista dell'Edera per le provinciali, magari con un proprio candidato presidente.

L'idea è stata subito accolta anche dal presidente, del Partito, Alessandro Boniolo consigliere nazionale e dal responsabile organizzativo, Edoardo Fiore. Gli altri intervenuti hanno insistito perché sia cercata la convergenza di altre forze liberademocratiche presenti sul territorio.

La responsabile giovanile, Marlene Di Costanzo, si è lungamente soffermata sulla possibilità di costruire una lista laica, dove potrebbero trovare casa anche una buona parte dei socialisti, umiliati dal Pd, il Npsi, i Liberali, i Radicali mal sopportati dai cattolici del Pd ed, ovviamente, tutti i repubblicani, anche quelli che si erano fatti "incantare" dalle sirene post-comuniste veltroniane.

In base al mandato ricevuto inizirò subito le consultazioni con le forze politiche più vicine alle idee dell'Edera.

In base anche ai recenti movimenti nella città capoluogo, che potrebbero sfociare in prossime nuove elezioni, sono intezionato a intensificare i rapporti con le altre forze autonome e di centro (Lista Civica Magaraggia, Lista Civica Osti e Udc di Casini in particolare), tutte potenzialmente determinanti per la vittoria di uno o l'altro schieramento.

di Adino Rossi, Segretario provinciale del Pri di Rovigo

tratto da http://gazzettino.quinordest.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Rovigo&Codice=3844025&Pagina=TUTTO%20CITTÀ