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Visualizza Versione Completa : Ciclismo: storie di squalifiche e caramelle alla cocaina....



Österreicher
27-07-02, 04:28
Nove mesi di squalifica a partire da sabato 27 luglio per tutte le gare internazionali e multa di 34mila euro: è la sentenza della commissione disciplinare dell'Associazione olimpica svizzera nei confronti di Stefano Garzelli, risultato positivo ad un controllo antidoping effettuato a Liegi, al termine della seconda tappa dell'ultimo Giro d'Italia. Il ciclista italiano, 29 anni, tesserato per la federazione elvetica, potrà tornare a correre il 27 aprile 2003. Una pena più lieve di quella che prevedeva due anni di squalifica e una sanzione pecuniaria di 68 mila euro. Garzelli era risultato "non negativo" al Probenecid, un diuretico proibito che cela l'assunzione di sostanze vietate.

"E' tutto così assurdo, ma se questo verdetto sarà ribadito, confermo che smetterò di correre". Stefano Garzelli è molto amareggiato per la sentenza emessa dalla commissione disciplinare dell'Associazione olimpica svizzera. "Nei prossimi giorni farò una conferenza stampa e parlerò più nel dettaglio. Intanto, posso dire che è assurdo, che non mi aspettavo di prendere due anni (ridotti a nove mesi con la condizionale, ndr). Nella sentenza si parla di doping involontario, dunque la sentenza non segue questa teoria". Il futuro è sempre più incerto, Garzelli ha bisogno di qualche ora per decidere e valutare bene la situazione insieme ai suoi più stretti collaboratori. "Valuterò, vedrò, ma se tutto sarà confermato appenderò la bici al chiodo. Adesso studierò il da farsi, credo che mi appellero al Tas".

http://www.ilnuovo.it/nuovo/images/256/garzelli-pugni_165x200.jpg

Österreicher
27-07-02, 04:31
TRENTO - Il pm di Trento Bruno Giardina ha chiesto l'archiviazione del procedimento penale a carico del ciclista Gilberto Simoni per violazione delle norme antidoping. Il magistrato ha avuto la perizia del professor Ferrara secondo cui furono proprio le caramelle alla cocaina regalate a Simoni dalla zia a renderlo positivo all' esame antidoping. Ma quelle caramelle, che contenevano una piccola percentuale di cocaina, non erano certo in grado di produrre effetti dopanti nè di migliorare in alcun modo le prestazioni sportive di Simoni. Non solo ma, secondo il pm, non c' era neppure da parte del ciclista la volonta' di sfruttare quelle sostanze per migliorare le prestazioni atletiche. Il magistrato ha ritenuto così credibile la versione di Simoni per spiegare la sua positività alla cocaina in occasione del test antidoping. Per questo vengono a cadere le accuse di frode sportiva nei confronti di Simoni. Di qui la richiesta di archiviazione del fascicolo, depositata proprio alla vigilia dell'audizione che Simoni avrà a Roma davanti alla commissione della Federazione ciclistica. Il ciclista trentino conta così di veder chiarita la sua posizione anche di fronte alla giustizia sportiva.


http://www.ilnuovo.it/nuovo/images/113/simoni-bacia-maglia_500x400.jpg

Aug83
27-07-02, 13:27
La squalifica di Garzelli è davvero assurda: i giudici hanno dichiarato che non c'era l'intenzionalità da parte del corridore di assumere sostanze dopanti però gli hanno inflitto ugualmente questa squalifica (piuttosto pesantina, tra l'altro...).

Davvero grottesca anche la vicenda di Simoni...caramelle alla cocaina, ma dico...vi rendete conto??:fru