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Visualizza Versione Completa : Oggi Giovedì 26 Luglio la Chiesa Ortodossa celebra Santa Parasceve,vergine martire



Qoelèt
08-08-02, 17:46
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http://santiebeati.it/immagini/Original/74125/STP33002.JPG Santa Parasceve(Venera) http://santiebeati.it/immagini/Original/74125/STP33003.JPG

Le memorie di Santa Parasceve(Venera) che nelle prime comunità cristiane si dovettero leggere insieme alla Parola di Dio nelle adunanze dei fedeli, sono state - sicuramente - in gran parte alterate dall'entusiasmo religioso dei popoli che l'hanno onorata e dalla ampollosità con cui i compilatori delle varie "Passio" ce le hanno descritte. Infatti, sia la tradizione orale come quella scritta in epoca successiva, volendo supplire alla scarsezza e alla semplicità delle notizie originali le amplificarono con fatti meravigliosi, dialoghi, immagini … attribuendo a Dio e alla Santa ciò che non avevano fatto.
Gli agiografi che nel tempo si sono occupati della nostra Santa hanno un denominatore comune ecco perché si evince chiaramente che quando si parla di Parasceve, Venere, Venera o Veneranda (nome dato alla Santa perchè nata, secondo la tradizione di Venerdi Santo) si parla della stessa donna nata da Agatone e da Polizia (o Ippolita) che dopo la morte dei genitori donò tutto alla Chiesa e predicò il Vangelo in diverse Regioni. Da questi documenti risulta che la Santa fu martirizzata in vario modo dal prefetto Antonio che le impose sul capo un elmo di ferro rovente, la flagellò, le recise le mammelle, la inchiodò sul pavimento, la oppresse col peso di una grande pietra sul ventre, e la immerse in una caldaia bollente. Indi da un tiranno, che alcuni chiamano Temio, e altri Teotimo o Tarasio, il quale la espose alle fiere ovvero ad un dragone. Da ultimo sotto l'impero di Antonino Pio fu tormentata dal prefetto delle Gallie, Asclepiade, che la immerse nuovamente in un caldaia bollente e poi le recise il capo.
La memoria di Santa Parasceve la troviamo nei grandi Menei (libri liturgici chiamati con questo nome perché si compongono di tanti volumi quanti sono i mesi dell'anno) Bizantini e dei Basiliani italo-greci. E' notata nel calendario metrico dei Greci pubblicato nel 1673. Della stessa Santa si fa menzione nel calendario greco pubblicato nel 1592 dal teologo Generando e al 26 Luglio si trova descritta nelle tavole Capponiane dipinte nel 1659 da Pittori Andrea e Sergio Niceta e riportate da Giuseppe Antonio Assemani nel suo calendario della Chiesa universale.

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