Visualizza Versione Completa : I fantasmi
Tomás de Torquemada
30-07-02, 23:03
Dal sito http://www.aessenet.org/
I fantasmi temono i cellulari
Tony Cornell, esperto di una società per la ricerca psichica inglese, ha rilasciato una curiosa intervista al "Sunday Express".
L'esperto in fenomeni paranormali ha dichiarato che in coincidenza con la diffusione dei primi telefoni cellulari, il numero di segnalazioni di fantasmi ha iniziato a diminuire, segnando una tendenza che non accenna a fermarsi.
Non è un caso che questo problema venga fuori in inghilterra: è lì infatti che si trovano molte case infestate dai fantasmi (o presunte tali) che vengono sfruttate come attrazione turistica.
Che le onde elettromagnetiche facciano male al corpo umano è un dato ormai acquisito. Stupisce (e alcuni studi sembrano dimostrarlo) che a subirne le conseguenze siano anche i fantasmi.
Tomás de Torquemada
30-07-02, 23:06
Dal sito http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/
"I cellulari stanno uccidendo i fantasmi"
Un esperto britannico di occulto: "Da quando sono comparsi i telefonini le segnalazioni hanno cominciato a diminuire"
http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/art/2001/10/14/2626402
Ti pare che hanno torto? Hanno perfettamente ragione.
E poi è noto che oggetti con alto contenuto tecnologico siano un "problema" e una sfida per le entità soprannaturali che si aggirano per la terra! :D
white_rage
31-07-02, 05:00
Cio' di cui ci si deve preoccupare non e' tanto il mettere in fuga i "fantasmi", qualunque cosa poi questi siano, ma il danneggiare le facolta' di percezione sottile del soggetto.
In altre parole, se io dopo l'uso del "telefonino", non vedo piu' i fantasmi, cio' puo' voler dire due cose, ammesso che i fantasmi abbiano base nella realta': il telefonino ha messo in fuga i fantasmi, o il telefonino HA DANNEGGIATO LA MIA FACOLTA' DI PERCEZIONE.
Nella vecchia POL si riportarono un paio di scritti di Tim Rifat riguardanti l'uso occulto della rete di telefonia cellulare per scopi di manipolazione mentale della popolazione.
In breve, la tecnica consiste nel sovrapporre ad una base di microonde, un messaggio sovraimposto di onde ELF (Extremely Low Frequency) le quali hanno la capacita' di influenzare direttamente e radicalmente le attivita' cerebrali.
Tali trasmissioni di onde sono poi rese piu' facili da una immensa operazione del governo occulto che e' nota come "chemtrails" ovvero scie chimiche, materiale spruzzato da jet ad alta quota ricco di sali di metalli pesanti (nonche' di materiale nocivo biologico-virale). Tale operazione mira a creare una ionosfera artificiale che facilita la trasmissione di energia radiante di diversi tipi lungo la superficie del pianeta. Molti individui anziani o asmatici sono morti prematurtamente a seguito di tali attivita'.
Che gli ideatori ed esecutori di tali operazioni anti umane siano maledetti - verra' il giorno della resa dei conti.
Per cui ricercatori indipendenti hanno scoperto che la rete di telefonia cellulare ha un secondo occulto fine in quanto le microonde vengono utilizzate come medio portante per un eventuale attacco tramite onde ELF. GLi utenti di telefonia cellulare pertanto sono soggetti vulnerabilissimi a tali attacchi che per loro natura sono perfettamente calibrati al bersaglio.
La rete Telecom e' colpevole di atti di guerra contro la popolazione civile, e il giorno che normalita' sara' ristabilita in terra (e si risieda nella certezza che un giorno cio' avverra' improrogabilmente, e ci si dia da fare a che cio' avvenga ancora prima), questi signori saranno trattati come meritano.
E' da aggiungere che una simile funzione incapacitante delle facolta' di percezione sottile e' svolta dai VACCINI.
Ad esempio, lo sciamano sudafricano Credo Mutwa ha riportato come a seguito della vaccinazione obbligatoria, i giovani del luogo perdessero certe facolta' di visione sottile invece conservate dagli anziani non vaccinati.
Si usi pertanto massima cautela nell'uso del telefono cellulare: come minimo, se proprio non se ne vuole fare a meno, si usi solo con l'auricolare, tenendo l'apparecchio alla massima distanza possibile dal capo, e quando non in uso, si rimuovano le batterie (un altro uso del cellulare e' quello di continuo monitoraggio della localizzazione fisica dell'utente, come se fossero fatti del sistema il conoscere dove io mi trovi in ogni sacrosanto istante della mia giornata; se non si vuole essere seguiti elettronicamente, si lasci il cellulare altrove).
Cordiali saluti - OMNIA VINCIT VERITAS
Originally posted by white_rage
Cio' di cui ci si deve preoccupare non e' tanto il mettere in fuga i "fantasmi", qualunque cosa poi questi siano, ma il danneggiare le facolta' di percezione sottile del soggetto.
In altre parole, se io dopo l'uso del "telefonino", non vedo piu' i fantasmi, cio' puo' voler dire due cose, ammesso che i fantasmi abbiano base nella realta': il telefonino ha messo in fuga i fantasmi, o il telefonino HA DANNEGGIATO LA MIA FACOLTA' DI PERCEZIONE.
Nella vecchia POL si riportarono un paio di scritti di Tim Rifat riguardanti l'uso occulto della rete di telefonia cellulare per scopi di manipolazione mentale della popolazione.
In breve, la tecnica consiste nel sovrapporre ad una base di microonde, un messaggio sovraimposto di onde ELF (Extremely Low Frequency) le quali hanno la capacita' di influenzare direttamente e radicalmente le attivita' cerebrali.
Tali trasmissioni di onde sono poi rese piu' facili da una immensa operazione del governo occulto che e' nota come "chemtrails" ovvero scie chimiche, materiale spruzzato da jet ad alta quota ricco di sali di metalli pesanti (nonche' di materiale nocivo biologico-virale). Tale operazione mira a creare una ionosfera artificiale che facilita la trasmissione di energia radiante di diversi tipi lungo la superficie del pianeta. Molti individui anziani o asmatici sono morti prematurtamente a seguito di tali attivita'.
Che gli ideatori ed esecutori di tali operazioni anti umane siano maledetti - verra' il giorno della resa dei conti.
Per cui ricercatori indipendenti hanno scoperto che la rete di telefonia cellulare ha un secondo occulto fine in quanto le microonde vengono utilizzate come medio portante per un eventuale attacco tramite onde ELF. GLi utenti di telefonia cellulare pertanto sono soggetti vulnerabilissimi a tali attacchi che per loro natura sono perfettamente calibrati al bersaglio.
La rete Telecom e' colpevole di atti di guerra contro la popolazione civile, e il giorno che normalita' sara' ristabilita in terra (e si risieda nella certezza che un giorno cio' avverra' improrogabilmente, e ci si dia da fare a che cio' avvenga ancora prima), questi signori saranno trattati come meritano.
E' da aggiungere che una simile funzione incapacitante delle facolta' di percezione sottile e' svolta dai VACCINI.
Ad esempio, lo sciamano sudafricano Credo Mutwa ha riportato come a seguito della vaccinazione obbligatoria, i giovani del luogo perdessero certe facolta' di visione sottile invece conservate dagli anziani non vaccinati.
Si usi pertanto massima cautela nell'uso del telefono cellulare: come minimo, se proprio non se ne vuole fare a meno, si usi solo con l'auricolare, tenendo l'apparecchio alla massima distanza possibile dal capo, e quando non in uso, si rimuovano le batterie (un altro uso del cellulare e' quello di continuo monitoraggio della localizzazione fisica dell'utente, come se fossero fatti del sistema il conoscere dove io mi trovi in ogni sacrosanto istante della mia giornata; se non si vuole essere seguiti elettronicamente, si lasci il cellulare altrove).
Cordiali saluti - OMNIA VINCIT VERITAS
Sì, ma...prove concrete di questa presunta influenza ? Non è che adesso ci beviamo acriticamente tutto quello che ha un vago sentore "antisistema" o politicamente scorretto, vero ?
L'unica influenza dei cellulari constatabile ad occhio - anzi orecchio - nudo è il completo rincitrullimento di chi ne fa uso, soprattutto le giovani generazioni...
white_rage
02-08-02, 07:34
Caro Mjollnir, le prove sono state fornite da ricercatori indipendenti quali il suddetto Tim Rifat. Avevo tradotto un paio di suoi articoli sulla vecchia POL, chissa' se riesco a ritrovarli.
Dalla ricerca indipendente emerge che:
1) non solo le microonde sono nocive, ma
2)le microonde vengono a volte usate come veicolo per un tipo di onde ad estremamente bassa frequenza che hanno la facolta' di alterare i ritmi cerebrali e quindi gli stati d'animo del soggetto.
Se non le dispiace troppo l'inglese, potra' trovare del materiale
interessante p.es. qui:
http://www.projectfreedom.cng1.com/index.html
Qui non si tratta di "bere" acriticamente, si tratta di misurazioni metodiche di intensita' di energie radianti, nonche' di studi fatti a partire almeno dalla seconda guerra mondiale sia dai Russi che dagli Americani e ampiamente documentati e brevettati.
Si chieda donde origina la odierna epidemia di apparenti squilibri mentali (p.es. madri che uccidono figli, figli che uccidono genitori, poliziotti che impazziscono).
Ricordi che c'e' sempre una causa a tutto.
Cordiali saluti.
Originally posted by Mjollnir
Sì, ma...prove concrete di questa presunta influenza ? Non è che adesso ci beviamo acriticamente tutto quello che ha un vago sentore "antisistema" o politicamente scorretto, vero ?
L'unica influenza dei cellulari constatabile ad occhio - anzi orecchio - nudo è il completo rincitrullimento di chi ne fa uso, soprattutto le giovani generazioni...
Caro white_rage
che le onde elettromagnetiche siano nocive e' fuor di dubbio e comunemente ammesso. Quello che mi sembra un po' + difficile sostenere e' che esse vengano sistematicamente usate per alterare i processi cerebrali, e soprattutto che gli effetti di tale "inquinamento" possano essere previsti e controllati. Ammetterai che le variabili in gioco sono praticamente infinite: la crisi di individui, famiglie ed interi gruppi si potrebbe spiegare anche secondo motivazioni attinenti ai classici ambiti di indagine etici, sociali e culturali.
Grazie cmq per le segnalazioni, daro' un'occhiata con + calma.
Saluti.
Tomás de Torquemada
13-08-02, 00:52
Dal sito http://www.paranormale.com/
Che cos'è un fantasma?
La parola fantasma deriva dal greco "phàinesthai" che vuol dire "apparire", intesa come apparizione di una persona, di un animale o di un oggetto, che all'improvviso appare e così velocemente scompare. Probabilmente è il fenomeno più conosciuto e forse il più diffuso nel mondo. Da secoli si registrano casi di apparizioni in tutto il Mondo ed ogni civiltà possiede i suoi.
La casistica che abbiamo dinanzi è senza ombra di dubbio immensa e proiettata all'aumento. Le manifestazioni sono varie ed assumono aspetti così diversi tra loro, che è anche molto delicato parlare di classificazione dei casi.
Una principale classificazione, divide fantasmi soggettivi da quelli oggettivi. I primi si rendono visibili ad una persona e per questo rimane il dubbio che sia la mente a sviluppare l'immagine, come in un sogno; la seconda rende terze persone, partecipi all'apparizione.
L'aspetto più inquietante, è l'apparizione di fantasmi di defunti. Questa tipologia di apparizione, non sembra essere collegato a fattori mentali (telepatia, sogno) o a conoscenze personali. Pensate all'apparizione di parenti o conoscenti defunti, che inviano messaggi o sembrano diversi dal letto di morte.
Un caso molto diffuso, sembra essere quello dei fantasmi che inviano avvisi di pericolo.
Oltre al perché appaiono, è interessante anche il modo in cui lo fanno. Dimenticate per un attimo i fantasmi classici come lenzuola, catene e cavalieri senza testa.
Tante, tantissime apparizioni, mostrano entità vestite con gli abiti dell'epoca, altre volte sono soltanto entità sotto forma di vapore, di venti freddi, ecc.
FANTASMI ELEMENTALI:
Ossia fantasmi degli elementi, già noti dall'antichità e che popolano l'aria, l'acqua, i boschi, i fiumi, i laghi, ecc. ( rientrano in questa categoria i famosi "monacelli" napoletani").
FANTASMI DOMESTICI:
Fantasmi che "abitano" una casa e che nei secoli, accompagnano la vita dei viventi che ci abitano.
FANTASMI MEDIANICI:
Fantasmi che "nascono" solo attraverso sedute medianiche, quindi con l'ausilio di un medium. Il più delle volte i f. medianici si presentano come fantasmi di defunti parenti di qualche presente alla seduta. Non mancano comunque i casi di fantasmi di defunti sconosciuti ai presenti, come Katie King. Resta la tipologia di fantasmi più sospettata di trucco.
FANTASMI DI ANIMALI:
Fantasmi di animali defunti in circostanze non proprio comprese. Ci sono casi di fantasmi di animali che si sono materializzati qualche attimo prima di essere uccisi e fantasmi che sono apparsi essendo in buona salute.
APPARIZIONI DI DEFUNTI:
Qualche studioso tende ad affermare che non è attendibile la testimonianza dell'apparizione di un defunto da parte di un testimone che è al corrente che quella persona sia morta, poichè la mente umana ha una immaginazione spiccata e lo stress, il dolore o comunque periodi di particolare tensione nella vita di chiunque, possono generare disordini mentali.
APPARIZIONI DI FANTASMI DI PERSONE VIVE:
Anche se può sembrare strano (a qualcuno sembrerà una battuta), questa tipologia di apparizioni ha avuto molti episodi. Generalmente si manifesta in situazioni estreme: una persona vede l'apparizione di un conoscente, di un amico, di un familiare mentre quest'ultimo sta vivendo (anche a chilometri di distanza) una esperienza triste come il rischiare di morire.
Generalmente però l'apparizione avviene alle persone molto vicine al soggetto apparso anche se ci sono stati casi di avvistamento da parte di persone estranee ma che in quel momento sostavano in un luogo dove il fantasma aveva vissuto.
APPARIZIONI ABITUALI:
Questa è una tipologia abbastanza diffusa. Si tratta di apparizioni ripetute nel tempo (delle volte con precisione assoluta ma non necessariamente) in uno stesso luogo. Si tratta generalmente di persone o animali morti. In alcuni casi è stato osservato che l'apparizione attraversava pareti, porte chiuse, oggetti e nella maggior parte dei casi, si ripetono su luoghi storici significativi; proprio per il fatto che appaiono ripetutamente negli anni, anche chi li osserva cambia e quindi è da escludere che occorrano facoltà particolari. Il più delle volte il fantasma di questa tipologia, ripete quello che sembra un preciso copione, magari recitato qualche attimo prima di morire ed è sconosciuto a tutti. Gli spiritisti vedono questo tipo di fantasma, come una categoria che non si rende conto o non vuole rendersi conto, di essere morta.
MANIFESTAZIONI INTELLIGENTI:
Questa penultima tipologia di manifestazione, è particolare e coincide spesso con casi di poltergeist. Occasionalmente può essere pericolosa. Cerca di attirare l'attenzione producendo odori, rumori di passi, sbattendo porte e facendo lievitare oggetti.
POLTERGEIST:
Questa manifestazione paranormale è molto conosciuta ed è semplice da descrivere. Anche se in parecchi hanno affermato che possa trattarsi di fantasmi "cattivi", entità maligne, ecc, si tratta di un'attività psicocinetica o PK - spostamento di oggetti con la mente - ancora non del tutto chiarita. Di più è riportato nella rubrica dedicata proprio a questo fenomeno.
Clicca qui per accedervi.
RIFLESSIONI:
Da quando, alla metà dell'ottocento, nacque lo spiritismo, non si sono fatti passi da gigante nelle conoscenze di questo fenomeno che attanaglia milioni di studiosi di tutto il mondo ma che non lascia ampio margine di prove concrete per la soluzione di questo enigma secolare:
la scienza, come sempre ha fatto e continua a fare, nega l'esistenza di qualunque fenomeno paranormale, perché certamente non riconosce ciò che non ha risposta.
Le centinaia di foto e di registrazioni audio su nastri magnetici di possibili colloqui con fantasmi, hanno allargato la cerchia degli imbroglioni, che truccando nastri magnetici e pellicole fotografiche, hanno contribuito alla creazione di una vera e propria scienza del paranormale per così dire "fasullo".
Probabilmente la teoria del famoso spiritista italiano Ernesto Bozzano, resta la più ragionevole. Non si può continuare a credere che i fantasmi siano lenzuola bianche e catene tintinnanti e che risiedano solo in case vecchie. Come lui asseriva, è la materia che rimane impregnata dei fatti accaduti lì. I fantasmi della teoria Bozzano sarebbero vestiti con gli abiti dell'epoca e a volte sarebbero trasparenti ed in altre sarebbero così veri che non riusciremmo a distinguerli dai vivi. Questi si manifestano per anni, per mesi, ma anche per pochi giorni. A volte, come spiegato sopra, si manifestano in giorni ed ore precise durante l'anno. Comunque, in tutte queste teorie, resta un unico segno di distinzione: i fantasmi sembrano ignorare completamente gli spettatori.
Insomma, l'enigma rimane e con esso anche i fantasmi che, mentre guidiamo l'auto, guardiamo la TV, siamo al bar con gli amici, al cinema o mentre dormiamo, nel silenzio e nel buio della notte, ci osservano e ci seguono vagando in eterno.
L’ectoplasma.
Dalle testimonianze di quanti hanno avuto contatti con entità soprannaturali, emerge una linea comune, cioè la possibilità che esista un universo parallelo al nostro, dove coesistono varie forme energetiche, che spesso cercano di interagire con il nostro mondo per contattarci e comunicare con noi.Tra le teorie formulate sull’argomento, una delle più accreditate è quella della condensazione psichica, che spiega il fenomeno apparizionale ipotizzando che l'energia psichica degli individui può sopravvivere e vagare, almeno per un certo periodo, nei luoghi a cui la persona era legata quando era in vita. Questa massa energetica, in alcune occasioni, può condensarsi rendendo così visibile il fantasma.
Ma ci sono forme di apparizioni che rendono il fenomeno delle “presenze” ancora più sconvolgente e lasciano senza parole chiunque ne venga coinvolto. In particolare, quello considerato il fenomeno più impressionante è l’ectoplasma.
L’ectoplasma è un tipo di materia organica che si forma talvolta durante le sedute medianiche dovuta, secondo gli spiritisti, alle entità disincarnate. Questa sostanza si presenta come un materiale biancastro, spesso viscido e gelatinoso, che può fuoriuscire da qualunque parte del corpo del medium, solitamente dalle cavità naturali come la bocca, il naso o le orecchie. Una volta fuoriuscita, si sviluppa sotto forma di tessuto membranoso, o sotto forma d'una nebbiolina opaca. La sostanza è mobile, retrattile e sembra dotata di una sorta d'istinto, simile all'istinto di conservazione degli invertebrati. Al più piccolo trauma, infatti, si ritrae e ritorna nel corpo del medium. Al termine della sua manifestazione, la sostanza può scomparire nel nulla, lasciare alcuni residui filamentosi e frastagliati o, ancora, rientrare nel corpo del sensitivo.
Un medico parapsicologo di Monaco, il dottor A.Von Schrenk Notzing, riuscì a prelevare un frammento di ectoplasma e a sottoporlo ad analisi: risultò costituito da leucociti, cellule epiteliali, globuli rossi, cristalli di acidi grassi e sali, una struttura che, confermando l'origine organica, spiega anche la diminuzione di peso spesso riscontrata nei medium dopo l'avvenuta materializzazione (il fisico W. Crookes aveva costruito una bilancia speciale per studiare questa dispersione. La sua medium - Miss Cook -, che pesava 112 libbre in stato normale, non pesava più di 68 libbre quando l'entità si materializzava).
Il fisiologo Charles Richet, premio Nobel per la medicina nel 1913, sottopose un ectoplasma ad un esperimento: lo fece soffiare in un flacone colmo di acqua di barite per vedere se s’intorpidiva. Questa, di fatto, s’intorpidì a causa dell’anidride carbonica emessa dall’ectoplasma. L’apparizione, concluse il fisiologo, doveva essere dotata di un ricambio respiratorio, il che faceva presupporre l’esistenza di un apparato cardiocircolatorio e polmonare, seppur primitivo.
La più valida descrizione del fenomeno ectoplasmatico ci fu resa probabilmente dal dottor Geley, studioso che ebbe modo di assistere a diverse sedute medianiche di una famosissima sensitiva, Eva Carrière: Dalla bocca scende lentamente fino alle ginocchia di Eva un cordone di una sostanza bianca, della larghezza di due dita. Questo nastro prende ai nostri occhi le forme più varie: talora si mostra sotto la forma di un largo tessuto membranoso perforato, con dei vuoti e dei rigonfiamenti, talora si ammassa e si restringe, poi si rigonfia e si distende di nuovo. Qua e là partono dei prolungamenti che per alcuni secondi prendono la forma di mani che poi rientrano nella massa, poi la sua estremità si rialza, si stacca dalla medium ed avanza verso di me. Vedo questa estremità ispessirsi sotto forma di rigonfiamento e svilupparsi in una mano perfettamente modellata. Tocco questa mano, essa provoca una sensazione normale. Sento le ossa, sento le dita munite delle loro unghie, poi la mano si restringe, diminuisce e sparisce all’estremità del cordone che si ritrae e rientra nel corpo della medium.
Per conservare prove tangibili di queste manifestazioni, Geley e i suoi collaboratori hanno fatto immergere queste mani ectoplasmiche in soluzioni di paraffina, contenute in vasche di acqua calda (calchi medianici). Quando la mano riemergeva dall'acqua, era ricoperta da un sottile strato di paraffina, che si solidificava a contatto con l'aria. Una volta che la mano si fosse dematerializzata, rimaneva uno stampo cavo dal quale ovviamente una mano normale non avrebbe potuto uscire, a causa dell'estrema fragilità della paraffina. Nel "guanto" di paraffina che rimaneva si colava del gesso e si otteneva un calco. Le mani ectoplasmiche avevano la forma di mani adulte in miniatura.
Non soltanto gli esperti (che non conoscevano le condizioni sperimentali) hanno rilevato la finezza dei dettagli anatomici dei calchi, ma hanno riscontrato segni di contrazione muscolare e pieghe nella pelle che li hanno portati a concludere che " in tutta evidenza, mani viventi son servite per questi stampi”. Il rapporto sottolinea inoltre che l'uscita di una mano vivente da un guanto di paraffina dello spessore di meno di un millimetro è impossibile.
Dopo numerose prove, completamente fallite, di produrre artificialmente e con i mezzi più diversi guanti di paraffina analoghi ai calchi medianici, si è concluso che lo stampo di membra materializzate costituisce una conferma difficilmente confutabile del fenomeno ectoplasmatico.
(dai siti: www.palamito.it - www.universonline.com e altri.)
Documentazione fotografica (http://www.aleff.it/galleria/spiritismo/spiritismo03.htm) (astenersi impressionabili ;) ).
23 Dicembre 1998 - Fantasmi al Museo Belgrave di Leicester
Tra i media più scettici e avversi ai fenomeni paranormali, la BBC spicca per accuratezza scientifica delle indagini. Eppure, è stata proprio la BBC ad inserire sul suo sito Internet le immagini e la storia incredibile dei fantasmi del museo Belgrave di Leicester, dove una telecamera a circuito chiuso ha filmato l’improvvisa apparizione di due figure evanescenti…
http://news.bbc.co.uk/olmedia/270000/images/_270457_ghost300.jpg
Sulla destra appaiono ben nitide le misteriose
figure filmate dalla telecamera.
http://news.bbc.co.uk/olmedia/270000/images/_270457_noghost150.jpg
Stessa inquadratura: pochi
secondi dopo, le figure
scompaiono.
Questa la traduzione dell’articolo della Bbc...
"Il consiglio comunale di una cittadina inglese sostiene di avere la prova dell'esistenza di fantasmi - o comunque di strane presenze - filmati nel museo Belgrave di Leicester da una telecamera a circuito chiuso, che ha registrato le immagini di due sagome che passeggiano all'interno del museo stesso. A pochi secondi dall'apparizione, le figure bianche si dileguano lasciando inspiegabilmente una sorta di nebbia che gira vorticosamente lungo la sommità del muro. Il responsabile del servizio di sicurezza, Stuart Warburton, ha dichiarato: Le telecamere della sicurezza erano attive quando, all'improvviso, alle 4.50 del mattino, sono apparse le due figure. Sono rimaste impresse nel nastro per cinque secondi, poi sono svanite e si è verificata un'inspiegabile e momentanea interferenza. C’erano state simili apparizioni, in precedenza. Michael Snuggs, giardiniere del museo, per esempio, è convinto di aver visto un fantasma: Ero all'interno dell'edificio, è apparsa questa figura in cima alle scale, l'ho vista scendere e attraversare la cucina. Ha guardato fuori dalla finestra e ha sorriso.
Belgrave Hall, una casa tipicamente vittoriana, era di proprietà di un notabile locale, John Ellott. Sono in molti a credere che una delle sue figlie sia tuttora presente nella casa, nei panni del fantasma di Belgrave Hall. La cassetta col filmato è stata requisita dalle autorità."
* Sul posto si sono precipitate frotte di curiosi, il filmato è stato controllato, analizzato, studiato e la Bbc ne ha fatto un caso… Ma sono stati davvero filmati due fantasmi? Un’ipotesi è che la telecamera abbia compiuto un salto spazio-temporale e abbia ripreso una traccia risalente a circa centocinquant’ anni fa…
Ma siamo, appunto, nel delicatissimo campo delle ipotesi.
Qui (http://news.bbc.co.uk/1/hi/uk/270457.stm) è possibile leggere l'articolo originale della Bbc.
i fantasmi, il fantasmagorico, è sostenuto solamente da coloro ke disconoscono lo spirito ma, non potendo negarlo xkè x esso uomini sono, lo avvolgono d'irrazionale generando paure e demonizzazioni ... miasma nutriente, primordiale likuido amiotico della fallacia religiosa kattokristo-vatekanaglista !
Dimmi... cosa intendi tu x spirito, anima e corpo e ke parte dai ai fantasmi, nella commedia ! ahahahahahah (non ti sto sfottendo eh !)
mandi fradi Bepi (gambìe non)
Abrezio
Tomás de Torquemada
24-08-02, 05:18
Originally posted by Abrezio
i fantasmi, il fantasmagorico, è sostenuto solamente da coloro ke disconoscono lo spirito ma, non potendo negarlo xkè x esso uomini sono, lo avvolgono d'irrazionale generando paure e demonizzazioni ... miasma nutriente, primordiale likuido amiotico della fallacia religiosa kattokristo-vatekanaglista !
Dimmi... cosa intendi tu x spirito, anima e corpo e ke parte dai ai fantasmi, nella commedia ! ahahahahahah (non ti sto sfottendo eh !)
mandi fradi Bepi (gambìe non)
Abrezio
Caro Brezy,
intorno ai fantasmi e al fantasmagorico c'è una casistica di tutto rispetto, che mi pare vada ben oltre gli interessi vatekanaglisti (bel neologismo, però... :D)... E infatti, almeno formalmente, la Chiesa sembrerebbe non gradire che, nei confronti dei medesimi, ci sia troppa attenzione...
Per il resto, pirandellianamente parlando, la tua è una bella domanda, alla quale risponderò d'istinto... Nella commedia/tragedia che interpretiamo mi piace pensare che, almeno talvolta, il fantasma sia una sorta di deus ex machina... :)
Ciao.
All’alba del 29 dicembre 1999, verso le ore 5,30, una ragazza bionda vestita con un paio di pantaloni rossi e un giubbotto jeans viene investita e uccisa da una Renault grigia, mentre se ne sta immobile, quasi impietrita, al centro della A13, presso l’uscita di San Pelagio, vicino a Verona… In seguito all’impatto, la Renault va a sbattere con violenza contro il guard-rail e la coppia che si trova a bordo viene soccorsa da un giornalista bolognese.
La mattina dopo, un giornale locale, nella pagina di cronaca, pubblica un trafiletto sullo strano incidente avvenuto sulla A13, trafiletto che attira l’attenzione di uno dei sei testimoni, un pensionato bolognese di sessantadue anni, che chiamerò Marco.
La mattina prima, quella del 29 dicembre, insieme alla moglie stava tornando da Milano dove, in occasione del Natale, aveva trascorso qualche giorno a casa del figlio…
Imbocca la A1 e, all’altezza dello svincolo per S. Martino, vicino a Parma, incredulo vede delinearsi una figura di donna, immobile al centro dell’autostrada, giubbotto jeans e pantaloni rossi… Riesce ad evitarla, si ferma per soccorrerla ma la ragazza non c’è più: è come svanita nel nulla… Marito e moglie, un po’ perplessi, risalgono in macchina e riprendono il viaggio e, forse, non avrebbero più pensato a questo episodio se, il mattino dopo, Marco non legesse su un quotidiano bolognese la cronaca dello strano incidente avvenuto a San Pelagio.
Incuriosito e turbato, Marco decide allora di chiamare la redazione del giornale, perchè non lo convince il luogo dell’incidente: il giornale parla di San Pelagio, sulla A13, mentre Marco, pensando alla ragazza dell’autostrada, è sicuro che sia avvenuto sulla A1… Ma al giornale gli confermano la veridicità dell’articolo: a scriverlo è stato un giornalista della loro testata in viaggio sulla A13 che aveva assistito all’incidente, aveva soccorso la coppia a bordo della Renault investitrice e aveva chiamato i soccorsi… Marco, sempre più sconvolto, si mette in contatto con il giornalista e gli racconta la sua avventura… Il giornalista, convinto della buona fede di Marco e turbato a sua volta, si mette ad indagare e scopre che anche i carabinieri di San Giacomo, località vicino a Treviso, la mattina del 29 dicembre avevano avuto da un automobilista la segnalazione di una ragazza bionda, ferma immobile al centro dell’autostrada, questa volta la A4, la Torino-Trieste…
Nello stesso istante dell’incidente mortale, altri tre automobilisti, quindi, incontrano la ragazza in autostrada… Tutti e sei i testimoni parlano di una ragazza bionda, tra i venti e i venticinque anni, vestita con un paio di pantaloni rossi e un giubbotto jeans… Tutti, tranne naturalmente la coppia della Renault, raccontano di aver evitato per miracolo l’impatto con la ragazza che si trovava al centro della corsia autostradale… Il luogo dell’incidente, San Pelagio, quelli delle apparizioni, San Martino e San Giacomo, distano più di cento chilometri l’uno dall’altro… La ragazza non è mai stata identificata.
Da un’intervista rilasciata da Marco al giornalista bolognese:
Forse una spiegazione possibile è che questa ragazza sia esistita realmente e che, al momento dell’impatto sulla A13, io abbia assistito ad una proiezione della sua anima… Forse la mattina del 29 dicembre ho quasi investito una specie di fantasma, una proiezione che mi ha dato la sensazione di aver evitato l’impatto… L’unica cosa di cui sono sicuro è che una ragazza ha perso la vita e io ne sono stato testimone a più di cento chilometri di distanza…
Tomás de Torquemada
25-06-03, 01:13
Qualche foto di fantasma... :) :-00M
http://digilander.libero.it/xmisteri/02.htm
Avvertite strane presenza intorno a voi e un brivido vi percorre la schiena? Niente paura: non sono fantasmi, ma suoni a bassa frequenza, che gli esseri umani non possono udire ma percepire con il corpo.
Come riferito alla conferenza dell'Associazione Britannica di Psicologia, Richard Lord, uno scienziato del National Physical Laboratory, insieme al professor Richard Wiseman, è riuscito a dimostrare che un suono estremamente basso - conosciuto, appunto, come infrasuono - produce una serie di strani effetti. Per esempio è una "fabbrica" di ansia, tristezza, brividi e impercettibili spostamenti d'aria.
Potrebbe quindi essere all'origine delle suggestioni popolari che da sempre vivono nell'immaginario collettivo. Una sorta di spiegazione scientifica, insomma, per la percezione di "presenze spettrali".
Lord e i suoi colleghi hanno prodotto un infrasuono (che può essere generato anche da fenomeni naturali) con un fischietto di 7 metri e hanno sperimentato il suo impatto, durante un concerto, su 750 persone. Nel corso dell'esperimento gli scienziati hanno fatto ascoltare quattro brani di musica dal vivo, tra cui alcuni con infrasuono, e hanno chiesto al pubblico di descrivere le loro reazioni alla musica.
Pur non sapendo quali brani fossero stati "ritoccati", il 22% degli intervistati ha dichiarato che ascoltando i brani con ultrasuoni aveva provato sensazioni spiacevoli, malinconia, brividi lungo la schiena, ed anche emozioni più forti come rabbia e paura.
"Alcuni colleghi - ha affermato Wiseman - hanno suggerito che questo tipo di suoni potrebbe essere presente nei luoghi considerati "haunted" (infestati da fantasmi), e di conseguenza sarebbero proprio gli ultrasuoni a comunicare le strane sensazioni alla gente che li visitava. Le nostre scoperte supportano questa teoria".
Gli ultrasuoni sono spesso prodotti dalla natura stessa, come in presenza di tempeste, venti molto forti e alcuni tipi di terremoti. Diverse razze animali, tra cui gli elefanti, se ne servono per comunicare sulle lunghe distanze.
Fonti: Bbc e Cnn Italia (notizia aggiornata all'otto settembre 2003)
Tomás de Torquemada
20-08-07, 00:05
Apparizioni e fantasmi
di Brunilde Cassoli
Molto spesso, nella letteratura che si interessa del paranormale, queste due parole -"apparizioni" e "fantasmi"- si presentano appaiate. Ma sono sinonimi o esprimono due fenomenologie differenti?
Una premessa è indispensabile. Da un punto di vista storico e aneddotico il fenomeno affonda le radici nella più remota antichità. E giudichiamo che ciò rappresenti un punto a favore della sua realtà. Ma da un punto di vista scientifico e sperimentale siamo a quota zero. Non esistono prove documentabili, ma solo il supporto delle testimonianze, anche se a volte straordinariamente convincenti.
Fare quindi una distinzioni fra "apparizioni" e "fantasmi" è solo dialettica.
Detto questo e accettando come possibile questa conturbante fenomenologia, secondo il nostro parere si può definire un "fantasma" come la manifestazione di "entità disincarnate", di "spiriti di defunti", mentre "apparizione" si può riferire a personaggi defunti conosciuti (o a personaggi sconosciuti di cui si può presumere che siano defunti), ma anche a manifestazioni di personaggi che sono indiscutibilmente viventi al momento dell'apparizione. A ciò bisogna aggiungere le apparizioni di personaggi religiosi, in particolare della Madonna e di Gesù Cristo. Mai si direbbe: "Ha visto il fantasma della Madonna", ma solo e sempre "Ha avuto l'apparizione della Madonna".
Il prof. H.H. Price, che fu Presidente della Società Inglese per la Ricerca Psichica (S.P.R.) alla fine del XIX secolo, ebbe occasione di scrivere: "La domanda 'da salotto': Credete nei fantasmi? è una delle più ambigue che possono essere fatte, ma se la si interpreta nel senso: Credete che la gente possa avere delle apparizioni? la risposta è che le apparizioni vengono certamente spesso sperimentate. Chi esamina le prove non può giungere ad altra conclusione. Invece di discutere i fatti, dobbiamo solo tentare di spiegarli (…) tenendo però sempre presente che qualsiasi spiegazione abbiamo, ci troviamo sempre in mare aperto."
Alla fine dell' 800 un piccolo gruppo di amici di Cambridge venne alla conclusione che né la religione né il materialismo avevano dato sufficienti risposte alle domande che li turbavano. Furono tra i membri fondatori, nel 1882, della Society for the Psychical Research (S.P.R.): Frederic Myers, Henry Sidgwick, Edmund Gurney, William Barrett. Nel ricco programma sperimentale che si propose la Società era inserita, fra l'altro, una "Indagine accurata di qualsiasi narrazione, fondata su salde testimonianze, di apparizioni al momento della morte o altro momento, e di avvenimenti in case che si dicono infestate da spiriti". Questa indagine portò alla pubblicazione dell'opera certamente più importante dei primi vent'anni di vita della Società: "Rapporto sul Censimento delle Allucinazioni" (1894, Proceedings) in cui furono interpellate 17.000 persone con risposte affermative del 10%. Un'altra opera importante fu dedicata al grande pubblico: "Phantasm of the Living " (Fantasmi dei viventi - Gurney, Myers, Podmore, 1886) di 1400 pagine che riporta 701 casi, scelti fra più di 2000.
"Le apparizioni - scrisse un illustre giurista, W.H. Salter - sono tra le più antiche esperienze umane. Abbellite dalla tradizione popolare e dall'artificio letterario, esse offrono la base alle familiari storie di fantasmi, universalmente accettate per secoli dal mondo occidentale (…)"
Lo studio delle apparizioni ha fatto pochi progressi dalle indagini che la S.P.R. condusse più di un secolo fa, e certamente senza il lavoro dei primi ricercatori questo argomento sarebbe ancora più scarso. Negli ultimi vent'anni illustri studiosi americani hanno dedicato molta attenzione al problema: dalla dr.ssa Louisa Rhine, ai dottori Donald West e Susan Blackmore e in particolare al dr. Karlis Osis, che sempre hanno fatto riferimento alle indagini compiute dai primi studiosi della Società inglese.
La possibilità di compiere un'incursione in alcuni campi della ricerca psichica con l'uso di moderna strumentazione non deve essere sottovalutato. Un esempio ci viene offerto dal medico Morton Schatzman, uno psichiatra americano, nel suo libro "La Storia di Ruth" (Feltrinelli, 1980). Ruth era una giovane paziente. Non era folle, non soffriva di disturbi organici, ma era perseguitata dall' apparizione di una persona vivente, e spesso percepiva figure di persone che non erano sul luogo. Le apparizioni, reali come persone vive, le percepiva a volontà e in un certo senso poteva dirigere il loro comportamento; esse parlavano come persone viventi e il suono delle loro voci ostacolava la sua percezione di suoni reali. Erano inoltre tanto concrete da produrre l'ombra e di impedirle di vedere gli oggetti che si trovavano dietro di loro. Interessanti esperimenti elettroencefalografici condotti dal dr. Schatzman con la collaborazione del neurofisiologo P.Fenwick, confermarono la realtà delle affermazioni di Ruth.
La serie di esami era mirata a controllare e a registrare quelli che sono chiamati i Potenziali Visivi Evocati , espressione dell’attività elettrica della corteccia occipitale in risposta alla stimolazione luminosa degli occhi. Se una persona normale guarda, per esempio, uno schermo televisivo che mostra una scacchiera in cui luminosi quadrati bianchi e neri si scambiano velocemente, vengono evocati determinati potenziali elettrici nella corteccia cerebrale in risposta a tali stimoli luminosi. Queste risposte sono appunto i Potenziali Visivi Evocati. Fu chiesto a Ruth di produrre un fantasma tra i suoi occhi e la scacchiera cangiante. Ruth, che mostrava normali Potenziali Evocati, nel momento tesso in cui allucinò la figura della sorellina seduta sulle sue ginocchia, in modo che le impedisse di vedere lo schermo televisivo, mostrò una repentina caduta a zero dei Potenziali Evocati. Ma le sue apparizioni non impressionarono mai né la macchina fotografica né la telecamera.
La bibliografia riporta una ricchissima casistica di apparizioni e di fantasmi, ma sempre su basi testimoniali. Citeremo, in chiusura di questo capitolo, due casi che sono stati giudicati fra i più documentati, considerati con rispetto anche da parapsicologi noti per il loro atteggiamento sempre fortemente critico.
Chiameremo il primo "Le infestazioni di Cheltenham" e il secondo "I fantasmi di Versailles".
Le Infestazioni di Cheltenham hanno inizio nel giugno del 1882. Non sarà facile, in un riassunto obbligatoriamente breve, riuscire a rendere ed esprimere la serietà e la vastità della documentazione. Il resoconto di questo caso fu pubblicato sui Proceedings della S.P.R. nel 1892 con il titolo "Rapporto di una casa infestata". L'autrice fu la dr.ssa Rosina Despard, la prima della famiglia che vide l'apparizione. Rosina Despard aveva allora 19 anni, era studentessa di medicina e tenne un diario (sotto forma di lettere ad una amica) molto circostanziato e sempre aggiornato. Alcuni anni dopo si laureò in medicina e divenne una professionista seria e rispettata. Fu membro della S.P.R. e i suoi interessi per la ricerca psichica continuarono per molti anni.
L'infestazione durò continuativamente per 7 anni e l'apparizione fu vista da 17 persone. La casa era ampia, circondata da giardino e frutteto. La famiglia Despard la prese in affitto e andò ad abitarvi nell'Aprile 1882. Rosina vide per la prima volta l 'apparizione nel giugno seguente. Era salita in camera quando sentì qualcuno alla porta. Pensando che fosse sua madre, aprì la porta ma non c'era nessuno. Fece pochi passi nel corridoio e vide una figura di una signora alta, vestita di morbida lana nera, dal passo leggero e con il volto nascosto da un fazzoletto che teneva con la mano destra. Rosina, incuriosita, la seguì giù per le scale, ma dopo poco la sua candela si spense e dovette tornare in camera sua.
Nel corso dei due anni che seguirono la vide altre 6 volte. Fu vista in anticamera dalla sorella maggiore di Rosina, poi in salotto dal fratellino presso la finestra. In questo salotto fu vista spesso; da lì usciva in giardino dove regolarmente scompariva. Non risulta che i componenti della famiglia fossero particolarmente spaventati da questa apparizione. Fra il personale di servizio ci fu invece qualcuno che preferì lasciare la casa.
Rosina ne fece - come già detto - una indagine personale. La seguiva, le parlava, senza però avere mai risposta, se non, forse, qualche sospiro. Una sera la "signora" si soffermò in salotto, dove era riunita tutta la famiglia , e si trattenne più di mezz'ora, diritta dietro un divano. Fu vista anche da un vicino di casa nel frutteto, dove pareva piangesse. Anche in questa occasione fu scambiata per una persona reale.
Come abbiamo detto più sopra, l'apparizione fu vista per 7 anni. All'inizio (fino al 1886) era così consistente e viva che veniva scambiata per una persona vera. Poi divenne gradualmente meno distinta "ma sempre - testimonia Rosina Despard - intercettò la luce". Un ricco e dettagliato elenco di "prove di immaterialità" completa il rapporto che venne poi pubblicato.
Dal 1892 l'apparizione non fu più vista. La famiglia Despard fece delle ricerche sull'origine della casa e dei suoi primi abitanti, e ne esiste una relazione dettagliata. La casa era stata costruita nel 1860 e acquistata dall'avvocato H. Swinhoe che vi abitò per circa 16 anni con i cinque figli e la moglie Elizabeth, che adorava. Elizabeth morì. Dopo qualche anno l'avv. Swinhoe si risposò, ma fu un matrimonio infelice, amareggiato da continue liti e scenate, sembra per il non buon trattamento che la seconda moglie aveva per i figli di Elizabeth , e per il possesso dei suoi gioielli. Si separarono dopo qualche anno, e poco dopo morirono entrambi. La casa fu venduta e acquistata da una anziana coppia di sposi che vi visse solo un mese (Perché?). Rimase vuota finché venne affittata dai Despard. Nel periodo di intervallo sembra che la figura della "signora" sia tata vista qualche volta in giardino, ma non fu possibile trovare le fonti di questi racconti. Rosina trovò diversi testimoni che in base alla descrizione che ne veniva fatta, collegavano l'apparizione alla seconda moglie dell'avv. Swinhoe.
La famiglia Despard lasciò la casa nel 1893. E' significativo che nello spazio di circa 80 anni la casa abbia cambiato spessissimo di proprietà e sia cambiato anche il tipo di utilizzo dell'edificio. Infatti si alternarono tre diversi collegi, una congregazione di suore, una casa diocesana. E non è da sottovalutare nemmeno il fatto che l'edificio sia rimasto vuoto per complessivi nove anni. La casa è attualmente divisa in appartamenti, ristrutturata e modernizzata, ha un aspetto signorile. Giardino e frutteto sono scomparsi per dare spazio ad una moderna urbanizzazione. Ora, forse, la "signora in nero" non si troverebbe più in un ambiente a lei congeniale.
I fantasmi di Versailles
Una delle più famose e quasi certamente più controverse storie di fantasmi del secolo scorso, fu quella che ebbe come scenario il Piccolo Trianon a Versailles, nel 1901.
Protagoniste dell' 'avventura' furono due amiche, due insegnanti inglesi, miss Annie Moberly e miss Eleanor Jourdan, in visita a Parigi. Il caso fu aspramente criticato dalla Società Inglese, la S.P.R., e non lo riferiremmo se nel corso degli anni che seguirono non fossero giunte nuove relazioni di visitatori del parco che confermarono e avvalorarono il resoconto delle due amiche.
Era il 10 Agosto del 1901 e le due signorine in visita a Versailles imboccarono un vasto viale per giungere fino al Petit Trianon, se non che, non conoscendo la strada, presero un sentiero laterale pensando di abbreviare il tragitto. Giunsero a un punto da cui partivano tre sentieri, in uno di essi "…vi erano tre guardiani molto dignitosi, con lunghe casacche di un verde spento e piccoli cappelli a tricorno". Chiesero loro quale fosse la strada e loro risposero di proseguire.
Fu a questo punto che furono prese da uno stato di profonda depressione, una sensazione di malessere e di inquietudine. Lungo il sentiero trovarono dei fabbricati rustici, degli arnesi agricoli sparsi per terra, un vecchio aratro, e poi incontrarono altri due guardiani, nella stessa uniforme dei precedenti, che le invitarono di nuovo a proseguire. Davanti a una casa isolata c'erano due donne in abbigliamento inconsueto. Attraversarono un bosco nel quale videro un chiosco chiaro presso il quale era seduto un uomo avvolto in un mantello con un largo cappello a falde, brutto e rozzo. Poi improvvisamente comparve - e altrettanto improvvisamente disparve- un uomo dai lunghi capelli ricciuti, avvolto anche lui in un ampio mantello, che le consigliò di "… ne pas passer par là, mais par ici cherchez la maison " . Le due amiche seguirono la direzione consigliata e giunsero infine al Giardino Inglese di fronte al Petit Trianon. Seduta sull'erba miss Moberly vide una signora con un foglio fra le mani (forse un disegno), un grande cappello bianco e una lunga ampia veste. Il silenzio e l'immobilità del luogo erano opprimenti. Un giovane dall'aspetto di un lacché, le avvertì che per entrare nell'edificio dovevano voltare verso il Giardino Francese. All'ingresso principale incontrarono finalmente una allegra comitiva, si unirono al gruppo e disparve il senso di oppressione.
Solo qualche giorno dopo le due amiche riparlarono della faccenda, ed ammisero che nell'insieme forse vi era stato qualcosa di strano. Alla fine dello stesso anno Miss Jourdan tornò a Versailles e tentò di rifare il percorso fatto in Agosto con l'amica, ma non ritrovò né il "chiaro chiosco" né corrispondeva il piccolo Temple de l'Amour, né altre zone del giardino. Miss Jourdan ritornò a Versailles anche nel 1903, e nel 1904 rifece l'itinerario insieme a Miss Moberly, ma tutto era cambiato.
Nel 1911 pubblicarono un libro "An adventure" in cui narrarono le loro vicende, suggerendo l'ipotesi di avere "vissuto in un tempo precedente", all'epoca di Maria Antonietta. Il libro ebbe un grande successo. Dal 1911 al 1955 furono pubblicate cinque edizioni e numerose ristampe, fino a che una erede, proprietaria dei diritti d'autore, non permise che nuove edizioni fossero pubblicate in inglese, essendo giunta alla conclusione che vi erano delle spiegazioni naturali alle apparizioni delle due amiche.
Ma altri episodi sono accaduti al Petit Trianon nel corso degli anni. Nel 1928 altre due signore, la professoressa Clare Burrow e la sua ex-allieva Ann Lambert, percorrendo per caso la prima parte dell'itinerario seguito dalla Moberly e dalla Jourdain, provarono lo stesso senso di depressione e a un certo punto incontrarono un guardiano in lunga casacca verde e cappello a tricorno che alle loro domande rispose in un dialetto incomprensibile e subito scomparve. Non avevano mai letto il libro "An Adventure".
Un altro caso fu riferito da un avvocato londinese e sua moglie. Era il 21 Maggio 1955. II cielo era nuvoloso e la moglie dell'avvocato si sentiva inesplicabilmente depressa. Non avevano più visto nessuno da quando avevano lasciato il Grande Trianon. Ad un tratto incrociarono una donna fra due uomini. Li colpì il colore giallo brillante dell'abito della donna che era ampio e lungo fino a terra. Gli uomini erano vestiti con lunghe giacche nere le cui falde, dietro, arrivavano quasi alle ginocchia. Avevano scarpe nere con fibbia, e cappelli neri. Poi, con loro sorpresa, non li videro più.
Altri casi sono stati riferiti, nel 1938, nel 1949, entrambi abbastanza ben documentati.
Il caso del Piccolo Trianon mantiene a tutt'oggi tutto il suo mistero. Le spiegazioni fondate sulla suggestione e l'allucinazione sono tutto sommato abbastanza superficiali e anche se l'esperienza ci insegna di diffidare delle ambiguità e del valore delle testimonianze, non possiamo nemmeno impedirci di pensare a come persone diverse in epoche diverse abbiano potuto ricostruire i medesimi luoghi irreali con tutta l'apparenza della realtà.
Il caso di Versailles, per quanto la cosa possa sembrare discutibile, ha interessato e ancora interessa gli studiosi di un intero secolo, che hanno compiuto indagini storiche e testimoniali che si riferiscono anche ad episodi che sembra siano accaduti già alla fine dell' '800.
Una interpretazione presa poco in considerazione e che ci sembra opportuno citare, è quella di un fenomeno conosciuto con il nome di Psicoscopia (o Psicometria d'ambiente) . Secondo una teoria ipotizzata da due studiosi (Buchanan e Denton), ogni avvenimento lascerebbe una traccia nell'ambiente circostante. Questo fenomeno sembra già stato notato nell'antichità. Pausania racconta che, ancora 400 anni dopo la battaglia di Maratona, si udivano in quella pianura nitriti di cavalli e frastuoni di guerra,. Il famoso psicoanalista Gustav Jung riferisce, in un suo libro di memorie, che una notte del 1924, mentre dormiva nella Torre di Bellingen, in Svizzera, si svegliò per il rumore di risa, suoni di fisarmonica e grida di folla, sebbene i dintorni della località fossero assolutamente deserti e silenziosi. Seppe poi che lì appresso, nel medioevo, si radunavano i montanari che andavano ad arruolarsi in Italia.
Suggestione, allucinazione, manifestazioni di entità disincarnate, apparizioni di defunti o di viventi, tracce e brandelli di avvenimenti lasciati come trine o tele di ragno nel luogo in cui il fatto è accaduto….Esperienze tra le più antiche dell'Umanità, fonti di favole e leggende, ancora rimangono un mistero.
http://digilander.libero.it/cspbologna/csp-new1/Speciali/brunilde-apparizioni.htm
Dal sito http://digilander.libero.it/cspbologna/csp-new1/cspbologna/home.htm
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