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Visualizza Versione Completa : Il Patriarca Bartolomeo comunica i cattolici-romani



vescovosilvano
13-08-02, 21:12
Durante una celebrazione solenne a Ravenna nella Basilica di S.Apollinare in Classe il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I, fu visto comunicare diversi fedeli cattolico-romani in palese violazione dei canoni. Questo gesto gravissimo ha creato molta difficoltà tra i monaci del Monte Athos che hanno in Bartolomeo il loro Vescovo o0rdinario e che hanno mantenuto (con eccezione del Monastero di Esfigmenou e di alcunne skiti) una problematica comunione col patriarca.
Questa lettera dell'Igumeno del Monatero di Dionisiu dimostra dal tono la delicatezza nel condannare il gesto ma insieme la ferma condanna dello stesso e la richiesta di smentita (che non è venuta) ed il richiamo al fatto che i canoni proibiscono anche di pregare semplicemente insieme agli eterodossi.

Anche se - come è noto - il nostro pensiero a riguardo è più conseguente di quello dell'abate di Grigoriu - riporto il suo testo perchè ribadisce come il Santo Monte non è assolutamente daccordo con l'ecumenismo del Patriarca anche quando non rompe la comunione con lui per una serie di motivi assai complessi.

Un grande scandalo di conseguenze inimmaginabili



Archimandrita George, abate del Santo Monastero di Grigoriou, Monte Athos





Recentemente, mentre mi trovavo ad Atene, mi vennero poste parecchie domande da alcuni Cristiani scandalizzati per il fatto di aver visto il Patriarca Ecumenico e l’Arcivescovo di Albania impartire gli Immacolati Misteri agli eterodossi durante la Divina Liturgia che si svolse a Ravenna. Altri, inoltre, mi informarono che un famoso giornalista dalla mentalità new-age si felicitò dell’evento.


Voglio credere che sia il Patriarca Ecumenico Bartolomeo che l’Arcivescovo d’Albania Anastasios non si siano avveduti del fatto che chi si accostava per ricevere la Comunione era eterodosso. Il Diacono, che si trovava al fianco di Sua beatitudine, avrebbe dovuto informarli che si trattava di eterodossi accorgendosi anche per il modo in cui facevano il segno della croce. O almeno, chiedere a chi si avvicinava se era Ortodosso.



Poiché lo scandalo è grande, con conseguenze inimmaginabili per l’unità della nostra Santa Chiesa Ortodossa, pensiamo che sia estremamente urgente affermare ufficialmente che quanto sopra è accaduto inavvertitamente e che simili errori non si verificheranno più in futuro.



So per certo da testimoni oculari che Sua Beatitudine non ha mai impartito agli eterodossi la Santa Comunione e che mantiene questo atteggiamento come principio basilare della grande Chiesa almeno finché non vi sia un accettazione dogmatica della fede Ortodossa da parte degli eterodossi.



A parte questo, gli eterodossi cercano con il loro comportamento sia di scandalizzare gli Ortodossi che di incrementarne gli scismi interni causando la disintegrazione dell’Ortodossia. Più noi siamo divisi al nostro interno e più avranno gioco facile gli eterodossi nel dividerci.



Stiamo attenti, pastori e gregge, a non cadere nelle trappole di coloro i quali cospirano contro la nostra Santa Fede Ortodossa.



Ma per quale ragione impedire non solo la comunione sacramentale con gli eterodossi ma anche la preghiera comune?



Esaminando non solo ciò che riguarda i canoni in questione, quello che dicono al riguardo di questo problema, ma anche i loro presupposti pastorali e la loro estensione, scopriamo che questi Santi canoni vennero istituiti al fine di salvaguardare l’Ecclesiologia Ortodossa, in ossequio al fatto che solo l’Unica Chiesa, Santa, Cattolica e Apostolica del Simbolo di fede, chiamata Chiesa Ortodossa, ha la pienezza della verità e della grazia e che essa costituisce l’unico sentiero sicuro per la salvezza; possiede i genuini e validi Misteri e la vera successione apostolica. E infine, che non è possibile per l’Ortodossia e l’eresia, stare insieme sotto lo stesso tetto.



Se durante i dialoghi del passato e del presente ci si rivolgeva al papa e agli altri capi delle chiese eterodosse con l’appellativo di “sua Santità” questo accadeva e accade in accordo all’oikonomia e nella speranza di facilitare il loro ritorno all’Ortodossia. Non sarebbe comunque giusto usare questi termini in accordo all’akribeia, come se essi non avessero perso l’integrità della fede Ortodossa e se potessero costituire una differente e nondimeno legittima espressione della fede Apostolica.


Lo spirito di questi anni, uno spirito di sincretismo, attira persino la nostra Chiesa ortodossa nel pluralismo dogmatico e religioso, ciò che ha distrutto le comunità cristiane eterodosse dell’Europa

Il mondo e l’uomo contemporaneo hanno bisogno del soccorso della nostra evangelica, apostolica ed eterna ortodossia. Ed è una grande tentazione per la nostra Chiesa quella di adottare lo spirito e i criteri dell’uomo secolarizzato contemporaneo, in modo da rendersi a lui più piacevole ed accettabile. Però questa amicizia col mondo significa inimicarsi Dio, così come dicono le parole dell’Apostolo (Giovanni 4:4)


Facciamo in modo che il nostro tesoro non venga sepolto perché se ciò accadesse saremmo giudicati come il cattivo servo della parabola evangelica.
Un grande scandalo di conseguenze inimmaginabili Un grande scandalo di conseguenze inimmaginabili Un grande scandalo di conseguenze inimmaginabili

Cipriano (POL)
26-12-03, 12:17
Violazione di quali canoni?Quelli del primo millenio parlavano dagli eretici ma i Concili dicevano di quali eresie si tratasse( ariani, monofiziti, monoteliti,...) e non credo che un cattolico possa essere inteso in quel termine.I Canoni dei Concili ecumenici sono stati scritti mentre Oriente e Occidente erano in 'unione e allora come mai quei canoni sono applicati da alcuni per i cattolici?

padre Paolo
26-12-03, 20:22
Mio caro Cipriano,

i cattolici sono divenuti eretici, quando hanno deciso con atti contrari ai canoni conciliari di andare per conto loro. Da allora è stato solo un continuo di eresie. Dogmi istituiti solo per aumentare il potere di pochi (infallibilità del papa), dogmi di assurdità teologiche (immacolata concezione di Maria) e così via. Vedi caro fratello, per noi ortodossi i cattolici non sono solo scismatici, ma in tutto e per tutto eretici.

Essi si sono allontanati dall'Unica Chiesa, si sono allontanati dalla Comunione degli Apostoli.

E allora che senso ha comunicarci insieme.

Non vi è ecumenismo. L'eresia si sana solo con l'abiura. Non si sana con un semplice "volemosi bene".

La nostra preghiera è affinché Dio voglia far tornare i cattolici all'ortodossia. Alla Chiesa dei Padri.

Dio ti benedica. In Cristo Paolo monaco

Cipriano (POL)
27-12-03, 10:48
Credevo che le eresie siano state stabilite nel primo millenio quando non c'era lo scisma.Non lo so se si possono applicare qui canoni per divergenze del secondo millenio.Le eresie sono stabilite da un Concilio e i primi sette Concili non erano contro Roma, anzì...Quando ci sarà un Sinodo panortodosso(ecumenico?)allora si potranno penso chiarire queste cose.

Pieffebi
31-12-03, 22:59
Originally posted by padre Paolo
Mio caro Cipriano,

i cattolici sono divenuti eretici, quando hanno deciso con atti contrari ai canoni conciliari di andare per conto loro. Da allora è stato solo un continuo di eresie. Dogmi istituiti solo per aumentare il potere di pochi (infallibilità del papa), dogmi di assurdità teologiche (immacolata concezione di Maria) e così via. Vedi caro fratello, per noi ortodossi i cattolici non sono solo scismatici, ma in tutto e per tutto eretici.

Essi si sono allontanati dall'Unica Chiesa, si sono allontanati dalla Comunione degli Apostoli.

E allora che senso ha comunicarci insieme.

Non vi è ecumenismo. L'eresia si sana solo con l'abiura. Non si sana con un semplice "volemosi bene".

La nostra preghiera è affinché Dio voglia far tornare i cattolici all'ortodossia. Alla Chiesa dei Padri.

Dio ti benedica. In Cristo Paolo monaco


Ah già ....le assurdità teologiche.....quelle del Grande Padre della Chiesa Universale Agostino sul peccato originale.......