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Visualizza Versione Completa : Il mio rapporto con Dio e quello ke la Chiesa mi offre



Oli
15-08-02, 14:30
Ora vi propongo una questione un po' lunga ke da sempre mi mette nettamente contro certi atteggiamenti della gerarkia clericale, ke io assolutamente nn sopporto.

Si tratta di una cosa fondamentale, del mio rapporto con Dio.

Io mi kiedo: ki è Dio, perkè mi ha creato?

La prima risposta ke mi viene è ke Dio è amore, mi ha messo qui perkè mi ama.

Allora perkè i Cristiani si inginokkiano davanti a lui?

Ke senso ha, se lui mi ha creato x amore certamente nn intendeva creare un esserino inferiore ke si inginokki di fronte a lui sminuendosi e dicendo in continuazione quanto è misero e inferiore.

Io se fossi in Dio mi offenderei moltissimo, sarebbe come una bestemmia. Lui ci ha detto di averci creato a sua immagine e somiglianza, e ogni Padre quanto mette in cantiere un figlio, vuole ke egli sia eccellente, ottimo, migliore di sè stesso.

Se noi diciamo continuaiamo a kiedere pietà (di kè? quando mai un figlio kiede pietà al suo Padre?)

Il continuare a riconoscere la propria miseria, implicita il riconoscimento di essere inferiori, malriusciti, imperfetti, quindi incolpiamo ki c ha progettato di avere creato una creatura di scarsa qualità, quindi di avere fatto un cattivo lavoro. E' QUESTA LA BESTEMMIA.
Qual'è il Padre ke vuole un figlio inferiore a sè stesso?

E se noi, ke siamo cattivi, vogliamo ciò dai nostri figli a maggior ragione Dio, ke è amore vuole ke noi siamo eccellenti.
X questo ritengo inutile inginokkiarmi davanti a Dio, io lo vedo come Padre e vedo Gesù come un amico, sono assolutamente certo ke è questo ke anke lui vuole da me, nn vuole certo vedere una massa di gente inginokkiata a pregare e a ripetere in continuazione "quanto 6 grande" "quanto 6 bello" "quanto 6 misericordioso" "quanto 6 superiore", no, io se fossi in un Padre ke vede il figlio comportarsi così sarei molto turbato, penserei di avere sbagliato qualcosa nella progettazione.

Nn sopporto quando si dice "Signore pietà, Cristo pietà", lo trovo disgustoso. Un figlio ke parla così ad un padre ke lo ama è ingiurioso, mi pare una bestemmia. Io nn lo dico mai.

Stamattina a Messa alla fine, prima della benedizione il prete (uno ke nn ho mai visto) ha detto testualmente "kiniamo il capo x la benedizione solenne". COME, KINIAMO IL CAPO??? MA 6 PAZZO, IO NN KINO PROPRIO UN CAZZO!!!!

CI MANKEREBBE ALTRO, qual'è quell'amico, ke da la vita x un altro amico, ke vorrebbe vedere lo stesso amico prostrarsi davanti a sè?!?!?

E se noi, ke siamo cattivi, la pensiamo così, a maggior ragione Gesù, ke è immensamente + buono di noi, nn può ke pensarla così anke lui.

Cavolo, abbiamo una religione ke predica il perdono, l'amore, la fratellanza, e noi rivolgiamo a Dio un trattamento del tutto diverso, a mio giudizio molto pagano, inutile, addirittura anticristiamo.

Mettiamoci + semplicità, insomma, amiamo e basta. In fondo questo è il succo del cristianesimo, l'amore x il prossimo e x Dio (amore reciproco ovviamente), senza segni esteriori quali la commiserazione e lo sminuirsi, secondo me nettamente anticristiani.

P.S. Secondo me la Madonna sghignazza quando sente le litanie ke insistono a dire "ma quanto 6 buona" " ma quento 6 bella" "ma quanto 6 brava" "ma quanto 6 misericordiosa" " ma quanto 6 pura" " ma quanto 6 magnanima" "ma quanto 6 benedetta".

Insomma, se una persona mi dicesse così penserei seriamente ke mi sta prendendo x il c..o

Ora sapete conoscete uno dei cardini del mio dissenso verso la gerarkia (in particolare i Vescovi, ke trovo odiosi in media), ecco perkè mi piace frequentare i gruppi di preghiera, gli unici dove si riesce a pregare, a discutere, con preti semplici, alla mano, a diretto contatto con il Signore.

Lì si riesco a sentire la sua presenza, la sua forza, il suo amore. E' bellissimo e semplice, puro, ecco tutto. In fondo la mia religione è questo, amore e basta......

Oli
21-08-02, 19:09
Sono molto deluso del fatto ke questo thread nn abbia avuto nessuna risposta, davvero molto deluso.

Colombo da Priverno
23-08-02, 20:23
Allora perkè i Cristiani si inginokkiano davanti a lui?

In tanti al giorno d'oggi provano a convincerci che non bisogna più inginocchiarsi, e a supporto di questa loro convinzione portano delle stravagnati teorie che servono spesso solamente a nascondere l'indomabile superbia dell'uomo.
L'atto di inginocchiarsi è un atto propriamente cristiano e non è, come molti vorrebbero far credere, una eredità di religioni e culture precedenti. Se proviamo a dare uno sguardo al passato ci accorgeremo che la civiltà greco-romana rifiutava il gesto di inginocchiarsi, si diceva infatti che questo atto era indegno dell'uomo libero della cultura greca. A testimonianza di ciò potremmo citare Plutarco e Teofrasto che qualificano l'inginocchiarsi come una sorta di superstizione, ma potremmo anche citare la "Retorica" di Aristotele dove l'atto di inginocchiarsi viene definito come un atteggiamento barbarico.
Dunque se l'inginocchiarsi non è una eredità di religioni e culture precedenti dobbiamo affermare che l'inginocchiarsi è un atteggiamento proprio della religione e della cultura cristiana.
A sostenere questa affermazione c'è la Bibbia, dove troviamo ben 59 riferimenti a questo atto solamente nel nuovo testamento. 24 di questi 59 riferimenti si trovano nel libreo dell'Apocalisse il libro che è modello e criterio per la liturgia della Chiesa.
Per gli ebrei le ginocchia erano simbolo di forza; dunque il piegare le ginocchia significava piegare la propria forza a colui da cui si è ricevuta.
L'antico testamento è disseminato di riferimenti a questo gesto: ricordiamo Salomone che "si inginocchiò davanti a tutta l'assemblea di Israele" (2Cr 6,3), Esdra che fece questo gesto per la preghiera della sera (Esdra 9,5) e ancora il salmo 22, il grande salmo della Passione, che si conclude con la promessa: "davanti a lui si piegheranno tutti i potenti della terra, davanti a lui si prostreranno quanti dormono sotto terra".
Nel nuovo testamento gli Atti degli apostoli ci raccontano la preghiera in ginocchio di san Pietro (9,40) di san Paolo (20,36) di tutta la comunità cristiana (21,5), e in particolare di Santo Stefano il protomartire che in ginocchio fece sua la preghiera di Gesù sulla croce: "Signore non imputare loro questo peccato" (At 7,60).
Ma non c'è dubbio che il nostro riferimento principale resta Gesù che pregò in ginocchio sul monte degli Ulivi in quella che è la preghiera introduttiva della Passione.
A proposito il card. Ratzinger osservò giustamente che " l'inginocchiarsi no è solo un gesto cristiano, è un gesto cristologico. Troviamo conferma di ciò nel grande inno cristologico di Fil 2,6-11 , dove tutti vengono invitati a piegare le loro ginocchia davanti a colui che pur essendo di natura divina non esitò a immolarsi per noi, e a immolarsi nel modo più vergognoso, sulla croce.
Inginocchiarsi ai piedi del Signore crocifisso è un atto di profonda umiltà verso colui che è simbolo di umiltà e mansuetudine.
L'espressione greca con cui l'evangelista Luca indicava l'inginocchiarsi dei cristiani (theis ta gonata) è sconosciuta al greco classico proprio come al giorno d'oggi l'inginocchiarsi è estraneo alla cultura moderna. Forse è un sintomo di una cultura che si allontana dalla Fede. Forse è anche per questo che il card. Ratzinger ci dice che "chi impara a credere impara a inginocchiarsi".
E forse la via giusta è proprio in questo gesto caratteristico della fede dei semplici, anziani e bambini in primis, che si contrappone ai cuori pieni di orgoglio che forse hanno dimenticato le parole di Gesù: "chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli" (Mt 18,4).

Oli
24-08-02, 02:38
Inginocchiarsi ai piedi del Signore crocifisso è un atto di profonda umiltà verso colui che è simbolo di umiltà e mansuetudine.

Vero, proprio x questo n lo faccio, nessun padre vuole l'umiltò da aprte dei propri figli, figuriamoci Dio, ke è al d sopra di queste cose, d questi simboli umani d sottomissione.

Colombo da Priverno
24-08-02, 11:33
Il desiderio di essere alla pari con Dio forse è il più grande peccato dell'uomo. Il libro della Genesi ci ricorda che "la caduta" avvenne proprio per questo desiderio dell'uomo di essere "come Dio". Un desiderio irresistibile di "glorificare" il proprio io sta nel cuore degli uomini, infatti il peccato non è altro che un atto di egoismo. Nostro Signore Gesù Cristo conoscendo il cuore degli uomini non esitò a dire: imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime (Mt 11,29).
Per amare bisogna avere il cuore pieno di umiltà. Il buon Dio ci ha amati per primo, e si è umiliato per primo lasciando che suo Figlio, pur essendo di natura divina, si lasciasse uccidere per amore nel modo più infamante, attraverso il servile supplicium della croce.
E noi cosa facciamo davanti a tutto questo? Chiediamo di essere alla pari. Che stoltezza! Il nostro orgoglio ci fa anche dimenticare le parole di Nostro Signore riportate da San Giovanni nel capitolo 14: Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. (...) Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui.

Oli
24-08-02, 18:29
Originally posted by Lepanto
Il desiderio di essere alla pari con Dio forse è il più grande peccato dell'uomo. Il libro della Genesi ci ricorda che "la caduta" avvenne proprio per questo desiderio dell'uomo di essere "come Dio". Un desiderio irresistibile di "glorificare" il proprio io sta nel cuore degli uomini, infatti il peccato non è altro che un atto di egoismo. Nostro Signore Gesù Cristo conoscendo il cuore degli uomini non esitò a dire: imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime (Mt 11,29).
Per amare bisogna avere il cuore pieno di umiltà. Il buon Dio ci ha amati per primo, e si è umiliato per primo lasciando che suo Figlio, pur essendo di natura divina, si lasciasse uccidere per amore nel modo più infamante, attraverso il servile supplicium della croce.
E noi cosa facciamo davanti a tutto questo? Chiediamo di essere alla pari. Che stoltezza! Il nostro orgoglio ci fa anche dimenticare le parole di Nostro Signore riportate da San Giovanni nel capitolo 14: Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. (...) Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui.

Io nn kiedo di essere pari a Dio, sto solo facendo una considerazione:

Un uomo qualunque, con tutte le sue debolezze e cattiverie vuole ke il proprio figlio sia giusto, sia migliore di sè stesso, questo è certo, e questo lo vuole un uomo, debole essere.

Dio, ke è immensamente + giusto e buono di noi, suoi figli, cosa vuole da noi?

Una marea di gente inginokkiata a umiliarsi???

Oppure persone con un po' di dignità?

Colombo da Priverno
24-08-02, 18:37
Una marea di gente inginokkiata a umiliarsi???

Perchè dovrebbe essere una cosa cattiva umiliarsi, quando si è davanti a colui che pur essendo di natura divina morì nudo e insultato sulla croce?

Oli
24-08-02, 19:14
Originally posted by Lepanto


Perchè dovrebbe essere una cosa cattiva umiliarsi, quando si è davanti a colui che pur essendo di natura divina morì nudo e insultato sulla croce?

Tu nn credi ke sia mai successo ke un padre abbia sacrificato la propria vita x un figlio?

Ke sia stato insultato, fino alla morte x un figlio?

Tu credi ke quel padre, umano, avrebbe piacere di vedereil figlio umiliarsi?

Insomma, io vedo Dio come amore, Gesù come fratello, un sentimento puro, genuino.

Perkè deve entrare in gioco la parola "umiliazione"?

X quale motivo?

Dio è al d sopra di qs cose, ke beneficio ottiene dalla nostra umiliazione?

Se ciò servisse a qualcosa lo farei, ma a ke serve?

In fondo ci ripetono sempre ke Dio è nostro Padre prima di tutto, io voglio bene a mio padre, ma mai mi umilierei di fronte a lui, n ne vedo il motivo.

Colombo da Priverno
24-08-02, 19:39
Quando penso all'atto di inginocchiarsi penso sempre alla liturgia del Venerdì santo quando ci inginocchiamo e baciamo il Crocifisso. Non l'ho mai sentita come un'umiliazione negativa ma come un'atto d'amore verso colui che ci ha redenti.

Oli
24-08-02, 19:42
Originally posted by Lepanto
Quando penso all'atto di inginocchiarsi penso sempre alla liturgia del Venerdì santo quando ci inginocchiamo e baciamo il Crocifisso. Non l'ho mai sentita come un'umiliazione negativa ma come un'atto d'amore verso colui che ci ha redenti.

Io finora c sono sempre andato a quella liturgia, ma sono anni ke nn bacio + il crocifisso, mi pare solo un atto esteriore ke nn mi piace affatto.

Io una statua nn la bacio volentieri.

Io nn bacio neppure mio padre, ciò nn significa ke nn gli voglia bene.

Colombo da Priverno
24-08-02, 19:51
Amico mio tu ti preoccupi troppo dell'esteriorità, se guardi ancora al cristianesimo con categorie umane probabilmente non lo capirai mai. Comunque la cosa non mi scandalizza, l'Apostolo Paolo ci aveva avvertito che la croce è scandalo per i giudei e stoltezza per i pagani.

Oli
24-08-02, 23:21
Originally posted by Lepanto
Amico mio tu ti preoccupi troppo dell'esteriorità, se guardi ancora al cristianesimo con categorie umane probabilmente non lo capirai mai. Comunque la cosa non mi scandalizza, l'Apostolo Paolo ci aveva avvertito che la croce è scandalo per i giudei e stoltezza per i pagani.

A me pare ke ki si preoccupa dell'esteriorità sia qualcun altro...

Dio nn ha bisogno d ki si inginokkia d fronte a lui, quindi l'atto esteriore lo fanno gli altri....

Colombo da Priverno
24-08-02, 23:27
Gesù in ginocchio era preoccupato delle apparenze? Non mi pare...

Oli
25-08-02, 00:30
Originally posted by Lepanto
Gesù in ginocchio era preoccupato delle apparenze? Non mi pare...

Erano altri tempi, dove il rispetto x i genitori si manifestava in forme molto diverse dalle nostre.

Colombo da Priverno
25-08-02, 10:57
Erano altri tempi

Con tre parole liquidi ciò che ha fatto Gesù. Ho l'impressione che tu cerchi un "cristianesimo" su misura dove ci sia tutto quello che ti fa comodo. Ma ricorda le parole di Gesù: entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano! (Matteo 7,13-14).

Oli
25-08-02, 13:34
Originally posted by Lepanto


Con tre parole liquidi ciò che ha fatto Gesù. Ho l'impressione che tu cerchi un "cristianesimo" su misura dove ci sia tutto quello che ti fa comodo. Ma ricorda le parole di Gesù: entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano! (Matteo 7,13-14).

Io ricordo benissimo le sue parole, e in qs momento, come + volte ho ribadito ricordo quel brano del vangelo dove Gesù dice nn ricordo a ki: quale genitore se un figlio gli kiede un pane gli da una serpe? E se voi, ke siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, a maggior ragione Dio, ke è buono, saprà dare cose buone a voi.


Nn credo ke qs frase vada liquidata così leggermente.

Il fatto d inginokkiarsi sta bene all'uomo perkè ha bisogno di autocommiserarsi, nn serve certo a Dio.

Il fatto d provare piacere vedendo altri sottomettersi ed umiliarsi di fronte a sè è tipicamente umano e io NON OSO pensare ke anke Dio provi questo sentimento....

Colombo da Priverno
25-08-02, 15:15
Perseveri in una concezione errata dei gesti. Dovresti farti guidare da qualcuno nella conoscenza di Cristo e della fede cattolica.

Oli
25-08-02, 15:21
Originally posted by Lepanto
Perseveri in una concezione errata dei gesti. Dovresti farti guidare da qualcuno nella conoscenza di Cristo e della fede cattolica.

E' fin da quando sono bambino ke mi faccio guidare nella conoscenza di Cristo e mi sono reso conto ke prima di tutto Cristo è semplicità, umiltà, bontà ed amore.

Queste sono le cose importanti!! Dio nn ha creato tutto x avere masse di gente in adorazione nei propri confronti, ma la prima cosa ke dovremmo sapere è ke ciò ke vuole Dio da noi è l'amore nei confronti del prossimo, il resto sono *******.

Colombo da Priverno
25-08-02, 15:30
Ti invito intanto ad usare un linguaggio pulito se vuoi postare in questo forum, in secondo luogo vorrei farti notare che forse pecchi un pò di presunzione nel considerare l'intera cristianità una massa di idolatri. Probabilmente ti sei creato una fede molto personale che non c'entra assolutamente niente con il deposito della fede tramandatoci dagli apostoli.

Oli
25-08-02, 15:59
Kiedo scusa se ti 6 sentito offeso, ma nn mi sembra di avere utilizzato un linguaggio particolarmente forte.

Inoltre io nn considero affatto l'intera cristianità una massa di idolatri, perkè nn tutti sono così sottomessi, anzi, secondo me c'è anke ki vede le cose in modo pulito e kiaro.

La tua frase finale mi inquieta molto perkè praticamente mi poni fuori dalla cristianità.

Io nn mi sento affatto nn cristiano perkè nn mi inginokkio e nn adoro, ma semplicemente metto al primo posto quello ke mi pare sia stato l'insegnamento principale di Cristo, ke è l'amore fraterno.

Nn credo c sia nulla di + importante, e nn credo ci sia nulla di male nel non soffermarsi ad umiliarsi, semplicemente ognuno vive la fede come meglio crede, sempre nel rispetto delle regole fondamentali ke Cristo (e nn la Chiesa) ci insegna ogni volta ke leggiamo il Vangelo.

swaption
25-08-02, 21:14
Io quando mi inginocchio ( ma spesso prego sdraiato ) non penso mai a quello che pensi tu , lo vedo come un piacere , come un ringraziamento.
Comunque il discorso che fai sull'amore è vero , Dio e amore e perdono , ma attenzione. Non perdona chi non si pente veramente dei propri peccati , la sua infinita misericordia va di pari passo con l'esistenza della pena eterna.

Ichthys
03-09-02, 23:55
Originally posted by Oli
...

Si tratta di una cosa fondamentale, del mio rapporto con Dio.

Io mi kiedo: ki è Dio, perkè mi ha creato?

La prima risposta ke mi viene è ke Dio è amore, mi ha messo qui perkè mi ama.

Tu dici che ti ha creato Dio? Ma cosa ha creato di te Dio? L'anima, il corpo o lo spirito? Sicuramente non il corpo, la materia, caduca ed imperfetta non è da Dio, ma da un essere diverso e ontologicamente opposto a Dio.

Chi ti ha messo nel mondo, che giace nel maligno, e ti ha privato dell'unione con Dio non è Dio, ma qualcosa che agisce contro la luce a favore della materia e imprigiona la luce nella materia.


Allora perkè i Cristiani si inginokkiano davanti a lui?

Di quali cristiani parli? Chi lo fa si inginocchia di fronte ad un essere crudele e menzognero, dai connotati antropomorfici.
Il Dio di cui ci ha parlato gesù è un altro: "Nessuno ha mai veduto Iddio; l'unigenito Figliuolo, che è nel seno del Padre, è quel che l'ha fatto conoscere" (Giovanni 1:18).


Ke senso ha, se lui mi ha creato x amore certamente nn intendeva creare un esserino inferiore ke si inginokki di fronte a lui sminuendosi e dicendo in continuazione quanto è misero e inferiore.

È il demiurgo che pretende tutto questo e non Dio. Nel cuore di ogni uomo è celata una scintilla di luce divina consustanziale a Dio ed il demiurgo la opprime coi corpi materiali che ha creato e ha gettato il tuo spirito nel mondo, nei ceppi del corpo.


Non sopporto quando si dice "Signore pietà, Cristo pietà", lo trovo disgustoso. Un figlio ke parla così ad un padre ke lo ama è ingiurioso, mi pare una bestemmia. Io nn lo dico mai.

Non ha fondamenti evangelici, esattamente come la presunta assunzione in cielo di Maria, dogma inventato di sana pianta.

Il Dio del Vecchio testamento, spietato, dice una cosa; il Dio di cui ci ha parlato Gesù ha ben altri caratteri e ciò è testimoniato dall'enorme differenza teologica tra i due dèi e le insanabili contraddizioni tra le due Scritture.

Ichthys
03-09-02, 23:55
Originally posted by Oli
...

Si tratta di una cosa fondamentale, del mio rapporto con Dio.

Io mi kiedo: ki è Dio, perkè mi ha creato?

La prima risposta ke mi viene è ke Dio è amore, mi ha messo qui perkè mi ama.

Tu dici che ti ha creato Dio? Ma cosa ha creato di te Dio? L'anima, il corpo o lo spirito? Sicuramente non il corpo, la materia, caduca ed imperfetta non è da Dio, ma da un essere diverso e ontologicamente opposto a Dio.

Chi ti ha messo nel mondo, che giace nel maligno, e ti ha privato dell'unione con Dio non è Dio, ma qualcosa che agisce contro la luce a favore della materia e imprigiona la luce nella materia.


Allora perkè i Cristiani si inginokkiano davanti a lui?

Di quali cristiani parli? Chi lo fa si inginocchia di fronte ad un essere crudele e menzognero, dai connotati antropomorfici.
Il Dio di cui ci ha parlato gesù è un altro: "Nessuno ha mai veduto Iddio; l'unigenito Figliuolo, che è nel seno del Padre, è quel che l'ha fatto conoscere" (Giovanni 1:18).


Ke senso ha, se lui mi ha creato x amore certamente nn intendeva creare un esserino inferiore ke si inginokki di fronte a lui sminuendosi e dicendo in continuazione quanto è misero e inferiore.

È il demiurgo che pretende tutto questo e non Dio. Nel cuore di ogni uomo è celata una scintilla di luce divina consustanziale a Dio ed il demiurgo la opprime coi corpi materiali che ha creato e ha gettato il tuo spirito nel mondo, nei ceppi del corpo.


Non sopporto quando si dice "Signore pietà, Cristo pietà", lo trovo disgustoso. Un figlio ke parla così ad un padre ke lo ama è ingiurioso, mi pare una bestemmia. Io nn lo dico mai.

Non ha fondamenti evangelici, esattamente come la presunta assunzione in cielo di Maria, dogma inventato di sana pianta.

Il Dio del Vecchio testamento, spietato, dice una cosa; il Dio di cui ci ha parlato Gesù ha ben altri caratteri e ciò è testimoniato dall'enorme differenza teologica tra i due dèi e le insanabili contraddizioni tra le due Scritture.

vescovosilvano
19-09-02, 16:01
Perchè scrivi con quelle brutte "k"?
Se anche scrivessi cose sensate codesto modo le renderebbe quantomeno antipatiche.

agaragar
19-09-02, 16:29
forse oli era del ku klux klan...in una sua vita passata....