PDA

Visualizza Versione Completa : un richiamo....



vescovosilvano
18-08-02, 15:03
Ho portato un intervento sul sito di "orthodoxia"
www.geocities.com/danielemarletta
che mi è stato suggerito dall'intervento del papa alla messa di stamane.
Lo richiamo all'attenzione anche dei forumisti di questa pagina.

nadda
19-08-02, 01:25
Precisissimo ed eloquente il richiamo. Portando un po' a fondo l'interrogazione si potrebbe aggiungere che il problema è più vasto e subdolamente intricato. Il cristianesimo cattolico romano non fa che mostrare in maniera evidentissima, portare alla luce un "destino" che molti hanno intuito appartenere se non al cristianesimo tout court, almeno alla lettura- declinazione prevalente e cioè la tendenza o la tentazione di trasformare Dio in un Ente, fosse pure il supremo, oggettivabile e manipolabile (non importa che lo si definisca inaccessibile o ri-velato conta che lo si de-finisca e ciò non casualmente ma condotti a ciò proprio dalla stessa logica dell'incarnazione e della consegna di Dio all'uomo costitutiva la grandezza e la miseria del cristianesimo). E' la tentazione dell'ontoteologia che viene alla luce come caratterizzante la religione rivelata ed in ciò anche il cristianesimo orientale con buon pace della forte caratterizzazione apofatica ne è coinvolto e inconsciamente complice. Come notava Derrida in un penetrante saggio sul "segreto del nome" la teologia apofatica pur nell'impressione di voler valicare ogni determinazione ed attributo antropocentrico di Dio salva sempre questo nome come il suo presupposto imprescindibile. "La teologia negativa è in ogni luogo ma non è mai sola" è sempre con il dio che pur si dice per negarlo ma sempre presupponendolo e presupponendolo come ente. Anche la dialettica essenza energie in Palamas, pur ardita e forse il più compiuto tentativo teologico di coniugare accessibilità ed inaccessibilità l'una nell'altra e per l'altra, proprio in quanto dialettica resta presa nel necessario "destinarsi" al creato che segna la differenza tra l'In-differenza dell'Origine e la destinazione ed il suo esito ontoteologico di un Dio concepito come Inizio. In ciò rimando alle provocatoriamente salutari analisi di Cacciari su tale a mio avviso ineludibile differenza da affrontare per un'interrogazione radicale sul futuro possibile di un cristianesimo che non si giochi ed esaurisca in sterili contrapposizioni e reciproche accuse tra contendenti che si accapigliano entrambi precipitando nel medesimo abisso. Ma forse una possibile risposta potrebbe sorgere dal nostro tacere e fissare l'abisso.... "dal profondo a te grido....".