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Tomás de Torquemada
23-03-02, 16:18
Dal sito http://web.tiscali.it/fudoshinama/index.htm

I CERCHI NEL GRANO

I CONTENUTI DI QUESTA PAGINA SONO IL RISULTATO DELLE RICERCHE DEL RICERCATORE ADRIANO FORGIONE, CHE RINGRAZIO PER IL GRANDE LAVORO PIONIERISTICO DA LUI SVOLTO.
MI SONO PERMESSO DI RIPRODURRE QUESTO MATERIALE PRATICAMENTE NELLA SUA FORMA INTEGRALE AFFINCHE' IL FENOMENO DEI CERCHI NEL GRANO ABBIA LA MASSIMA DIVULGAZIONE POSSIBILE, IN QUANTO GOVERNI, MASS MEDIA E ORGANI DI INFORMAZIONE TENGONO NASCOSTO QUESTO FENOMENO CHE RIGUARDA L'UMANITA' INTERA, O NEL MIGLIORE DEI CASI NE PARLANO IN MODO INESATTO E DENIGRATIVO.

MASTER REIKI GIANLUIGI COSTA

Questo fenomeno tanto diffuso da circa trant'anni, di cui poco si parla, è la prova inconfutabile dell'esistenza della vita extraterrestre o extradimensionale. Inoltre i cerchi nel grano ci trasmettono dei messaggi spirituali legati al nostro futuro nell'universo, e rispondono in parte alle fatidiche domande: Chi siamo? Da dove veniamo? Dove dobbiamo Andare?

BUON VIAGGIO ALL'INTERNO DEI CERCHI NEL GRANO

Le caratteristiche più salienti del fenomeno sono le seguenti:
1)la costruzione di tali cerchi è possibile solo dall'alto e sono stati fatti per essere visti dall'alto;
2)tutti i ricercatori e studiosi del fenomeno sono concordi nell’affermare che non esiste una tecnologia terrestre conosciuta in grado di creare tali cerchi;

Caratteristiche grano
3)La tecnica con cui vengono piegati e intrecciati gli steli delle piante che, peraltro, continuano indisturbate la crescita in quella posizione, è estremamente precisa e non permette contraffazioni;
4)la comparsa dei Crop Circles nei campi è improvvisa. La misteriosa forma di energia impiegata dai circlemakers è stata a volte sentita da alcuni testimoni e descritta come un crepitio simile allo scoppiettare dell'elettricità statica. La particolare tecnica con cui è piegato il grano è il marchio di autenticità del cerchio. I bordi sono sempre definiti e netti, le piantine non subiscono nessun danno apparente, continuando la loro crescita in quella posizione, ma le spighe, se controllate in laboratorio, presentano prove di mutazione genetica; inoltre il 40% dei chicchi è deformato contro lo zero% degli altri chicchi delle spighe fuori dal cerchio. I nodi delle piantine che hanno subito il trattamento sono più grossi degli altri. Alterazioni simili sono state ottenute introducendo piante di grano in un forno a microonde per due minuti. Questi indizi possono far pensare che per costruire i cerchi siano impiegati fasci di microonde a bassa frequenza.
Il fenomeno è diventato pubblico negli anni Settanta, anche se i contadini inglesi hanno dichiarato ripetutamente che, negli anni Ottanta fino ad oggi, la produzione è aumentata in quantità e qualità. Dal 1991 ad oggi, l'attività di questi misteriosi signori degli anelli non è cessata ma i loro disegni si sono ulteriormente complicati e sono apparsi anche in altri Paesi, come in Germania, in Francia, in Australia, in Russia, in Giappone ecc., ma il sud dell'Inghilterra continua ad essere la loro meta preferita.

Cerchio di Northamptonshire
Il fenomeno dei cerchi nel grano ha assunto degli aspetti che riguardano anche elementi scientifici ma anche parapsicologici ed esoterici. Negli ultimi otto anni infatti, i cerchi hanno in larga parte rappresentato simbologie esoteriche. E’ questa quindi una chiave di lettura per capire il messaggio del fenomeno attraverso un metodo comparativo. Molti pittogrammi presentano analogie con i simboli tradizionali, altri apparentemente sono del tutto sconosciuti, anche se la costante del cerchio rimane importante. Il cerchio è un segno che offre rifugio, sicurezza, tranquillità. Trasferendo il significato nella simbologia religiosa, le popolazioni tribali, quando eseguono un rito, circoscrivono un'area al cui centro sta il sacerdote; gli indiani americani eseguono le danze e i canti propiziatori in cerchio, l'assemblea degli anziani si riunisce circondando il fuoco sacro, il mago compie il rituale dentro al cerchio. Anche i mandala (che significa cerchio) sono sempre circoscritti, l'ostia è rotonda, il calice sacro è rotondo. E gli esempi potrebbero essere molti altri. Per capire cosa ci stanno comunicando i circlemakers attraverso i loro simboli bisogna definire a larghe linee alcuni dei modelli esoterici tradizionali.

Manubrio
Che cosa ci mostrano i pittogrammi globalmente? Generalmente si tratta di due o più cerchi uniti dall’asse centrale che è il prolungamento del raggio centrale che divide i cerchi in semicerchi, quindi è un asse che assicura una unione fra due o più centri. Nelle varie tradizioni esoteriche, questo asse e il suo prolungamento viene definito l’Asse del Mondo che assicura un’unione fra il Polo Celeste e il Polo Terrestre che è raffigurato simbolicamente al di sopra delle cupole delle chiese e degli stupa buddisti da quel pinnacolo che fuoriesce. In conclusione possiamo leggere quei pittogrammi come una unione che sta avvenendo fra il superiore e l’inferiore nel senso figurato dell’espressione dato che il superiore in questo caso rappresenta colui che sta sopra-alla-terra cioè viene dall’alto (Analogo al cerchio superiore) fuori nello spazio, l’inferiore invece è colui che sta sotto il cielo-spazio (analogo al cerchio inferiore). Questa affermazione si può ricollegare al fatto assodato che cerchi e pittogrammi sono visibili nella loro interezza solo dall’alto quindi, metaforicamente, sono messaggi che vengono dall’alto.

Cabala
L’albero della vita L’elemento aria nel glifo dell’Albero della vita è rappresentato dalla colonna di mezzo in analogia con l’asse del mondo. Di questo elemento i cabalisti dicono che è equilibratore; infatti la colonna di mezzo è detta Pilastro dell’Equilibrio; ora il cerchio del Figlio è situato proprio al centro di questo pilastro, la sua arma è la spada, nel vangelo di Giovanni il Cristo è chiamato il Verbo o Logos Divino quindi la Parola era il suo strumento di battaglia. Queste considerazioni ci permettono di elaborare per associazione di idee alcuni prospetti teorici: come discusso sopra l’asse centrale presente in moltissimi pittogrammi ci mostra l’unione fra due o più centri, quindi avverrà un’unione; questa sarà equilibrata (cioè senza traumi) o equilibratrice perché avverrà attraverso il Pilastro dell’equilibrio; tale unione sarà effettuata attraverso il verbo cioè ci sarà una comunicazione di verità; il verbo verrà comunicato dal figlio, cioè un essere non interamente umano ma con sembianze di uomo; quest’uomo sarà un capo, dominerà. Queste conclusioni possono sembrare molto azzardate e fantasiose eppure i pittogrammi che passeremo ad analizzare ora le confermeranno, il simbolo del figlio è già apparso diverse volte.

Crop triangolari
Ho riunito, come facenti parte dello stesso gruppo, alcuni pittogrammi a forma triangolare in quanto molto ricorrente: Questi determinano i tre principi superiori definiti nella cabala i TRE SUPERNI, il n. 1 Principio Divino, il n.2 il Padre, il n. 3 la Grande Madre. Se invertiamo il senso di lettura dei pittogrammi, cioè guardiamo i triangoli con la punta rivolta verso il basso, avremo ancora il principio maschile e femminile uno di fronte l’altro ma il terzo cerchio di sotto rappresenterebbe il Figlio, quello che nella religione cristiana è il tramite attraverso cui è possibile conoscere il Padre. Rimanendo nel contesto di un messaggio che ci viene dato dai circlemakers, si potrebbe ricavare da tutto l’insieme una frase di questo tipo: “Il padre e la madre renderanno manifesto il figlio”; oppure: “Il padre e la madre si manifesteranno al figlio”, intendendo come padre e madre loro, i circlemakers, e il figlio siamo noi terrestri. Se l’ultima interpretazione fosse esatta allora Zecaria Sitchin avrebbe ragione e in ogni caso ci stanno preannunciando che Loro stanno arrivando. Il triangolo con la punta rivolta verso il basso di per se stesso è il simbolo dell’Acqua che a sua volta è rappresentata dalla coppa (il calice) cioè il recipiente atto a contenere, nel nostro caso particolare deve contenere la conoscenza quindi ancora una volta traspare il significato dell’annunciazione di un dato, di qualcosa che coinvolge loro quanto noi.

Logos del sole
Se analizziamo il cerchio superiore del pittogramma chiamato il Logos del Sole ci accorgeremo che i sei segmenti disposti regolarmente a sessanta gradi, se prolungati fino al centro riproducono né più né meno il monogramma di Cristo quale ci appare in molte chiese; ne può apparire casuale la sua somiglianza ad un sole a sei raggi in quanto anticamente i primi cristiani vedevano nel simbolo del sole un simbolo del Cristo perché, se il sole veniva venerato come datore di vita del nostro pianeta e, quindi, era il Principio Divino, nondimeno il Figlio nella sua manifestazione terrena rappresentava il tramite attraverso cui conoscere il Padre. Se da un lato è frustrante per il ricercatore cercare di scoprire il messaggio celato dei circlemakers nondimeno è entusiasmante la scoperta di una conoscenza così esatta di questi simboli da parte di una civiltà che possiamo definire aliena.

La Rosa
Un esempio lampante di questa conoscenza è il pittogramma chiamato “La Rosa” apparso a Littlebury Green. Come è possibile vedere nella ricostruzione anche questa volta ci viene riproposto un simbolo antichissimo cioè l’esagramma, la stella a sei punte chiamata anche sigillo di Salomone. L’Esagramma è un simbolo del macrocosmo, il triangolo superiore è lo Spirito che interagisce con la materia, il triangolo inferiore, perché sia possibile questa interazione deve prima avvenire una unione fra i due così ci ritroviamo davanti al concetto espresso prima. In numerologia il n. 6 è considerato un numero particolare perché è formato da due ternari (3+3=6). Questi sono identificati tradizionalmente con i due triangoli equilateri che formano l’esagramma, il superiore è il potere spirituale, l’inferiore il potere temporale, il Figlio Divino si comporta come il Padre e deve possedere tutte le potenzialità per regnare in cielo e in terra. Questo è il motivo essenziale per cui gli antichi monarchi erano capi dello stato e della chiesa; Zecharia Sitchin nel libro “Il dodicesimo pianeta” descrive come venne creato il primo sovrano umano che doveva servire da ponte di comunicazione fra le decisioni prese in cielo dagli dei.

L'Albero della Vita Cabalistico
Nel mese di maggio del 1997 è apparso a Burderop Down nello Wiltshire un immenso pittogramma riproducente l’Albero della Vita cabalistico, questo presuppone che “loro” ne conoscano il significato e le associazioni di idee presentate possono essere considerate molto meno fantasiose di quello che sembrano. Quel pittogramma potrebbe essere un indizio orientativo come se ci avessero fornito una chiave di interpretazione di quei simboli che possono essere applicati all’albero, e sono veramente tanti. Oggettivamente sappiamo che l’Albero della Vita è un modello cosmico, soggettivamente l’atto volontario dei circlemakers di costruire un modello di mondo uguale al precedente ma attraverso una nuova dimensione vitale più estesa e qualitativamente superiore. Quindi una progressione rispetto al passato. E’ tra il 1996 e il 1997 che il fenomeno dei Crop Circles ha assunto nuova dimensione, grazie alla complessità geometrica delle forme materializzatesi al suolo e alla loro valenza simbolica, fondamentale per ottenere una chiave interpretativa, non tanto del fenomeno, quanto del messaggio che in esso è celato. Pare infatti che ci sia stata fornita la chiave per capire almeno una parte delle forme apparse in questi due anni, una vera e propria “Stele di Rosetta” dei Crop Circles, che aspetta di essere interpretata e applicata affinché sia possibile decodificarne il contenuto. A parte l’“albero della vita”, apparso a Burderop Down il 3 maggio 1997, già discusso, assumono grande importanza le forme materializzatesi anche al di fuori dei confini bretoni. Soprattutto quelle tedesche che, per complessità, hanno eguagliato quelle inglesi.

Spirale degli indiani Hopi
Nel 1996 in Inghilterra sono apparsi alcuni tra i più bei Crop Circles di sempre. Uno dei simboli principali che legava le diverse formazioni era la “Spirale”. Pur nella diversità delle raffigurazioni, questo elemento comune risaltava agli occhi degli studiosi, imponendo alcune domande che solo in parte hanno trovato risposta. Essendo il fenomeno dei Crop Circles prettamente figurativo, ne doveva scaturire un’interpretazione associata ai simboli. Effettivamente il tema della spirale è rappresentato sin dall’antichità quale simbolo sacro. La troviamo incisa dagli Hopi tra i petroglifi di Chaco Canyon, New Mexico, fino ai bassorilievi celtici dei megaliti inglesi, in una similarità figurativa che sconvolge. Ma cosa rappresenta la spirale? Vi sono diverse interpretazioni collegabili a diversi Crop Circles, ma la spirale ritrae soprattutto un movimento. La rotazione è infatti una delle forze primarie dell’Universo. Tutto ciò che appartiene al creato ha un movimento a spirale attraverso il tempo e lo Spazio, e questo ci porta inevitabilmente al concetto di unione e corrispondenza tra Macrocosmo e Microcosmo.

DNA
Nel Macrocosmo le galassie si muovono a spirale,e gli stessi sistemi solari viaggiano nel cosmo compiendo un movimento spiraliforme. In essi si sviluppa la vita attraverso un continuo ciclo di inseminazione cosmica. All’opposto, nel Microcosmo, l’atomo, come una galassia dell’infinitamente piccolo, è dotato di uno spin, un’energia di rotazione che è alla base della materia. Così il DNA è formato da una sequenza spiraliforme che è pilastro della vita stessa.

DNA
Questa similarità tra l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo è stata disegnata al suolo dai "Circlemakers" con grande precisione. Prima il 17 giugno 1996, in località Alton Priors, nel Wiltshire, dove una doppia ellisse del tutto simile al DNA è stata riscontrata in un campo di grano. Il simbolo della vita era stato riprodotto fedelmente.

Galassia
Dall’infinitamente piccolo, i Circlemakers, sono passati a rappresentare l’infinitamente grande: la mattina del 29 luglio 1996, una dei più grandi pittogrammi mai apparsi, formato da ben 189 cerchi diversi è stato trovato presso Windmill Hill. Ritraeva, senza ombra di dubbio, una spirale, la cui forma ricordava una galassia, proprio come la nostra Via Lattea. Il passo era compiuto. Anche il Macrocosmo, o meglio, la forma base della materia universale, era apparso in Terra. Il legame “DNA-galassia”, “Uomo-Universo” veniva, con queste due splendide formazioni, rafforzato e lasciato alla capacità interpretativa degli studiosi.

OMO
E’ quindi rilevabile una stretta interconnessione tra la vita animale, umana in particolare ed il contenitore che la racchiude cioé il cosmo. L’uomo è una razza universale, le cui impronte di base sono di natura cosmica. Come dire “al cosmo appartiene ed al cosmo ritornerà”. Il riferimento all’uomo potrebbe sembrare pretenzioso, ma va considerato che, al momento attuale, l’uomo è l’unico essere sulla Terra dotato di un’intelligenza in grado di poter interpretare un messaggio proveniente dalle stelle. E forse la conferma di ciò la si è avuta a Barton Le Clay nel Bedfordshire, Inghilterra nei primi giorni di agosto del 1966 quando un crop circle raffigurante la parola “OMO” si è materializzato in una notte. Come tutti sanno “Omo” significa “Uomo” ma anche “uguale, simile”. Oltre a rafforzare la mia ipotesi circa il legame uomo-cosmo, questa traccia dal messaggio così chiaro e diretto stimola una secoda domanda: uguale o simile a chi? “L’uomo venne creato ad immagine e somiglianza di Dio”, se ci rifacciamo al passo della Genesi biblica. Essendo però la Genesi biblica un derivato della Genesi sumerica, ben studiata da Zecharia Sitchin, dovremmo maggiormente appellarci a quanto tramandatoci dai Sumeri. L’uomo sarebbe stato creato ad immagine e somiglianza degli Anunnaki, il popolo del pianeta Nibiru, attraverso una mescolanza di sangue. Microcosmo e Macrocosmo si compenetrano negli Anunnaki cratori dell’uomo con un DNA metà terrestre e metà alieno. Il cerchio si chiude e i Circlemakers sembrano volerci mandare un messaggio che intende informarci della nostra reale origine e verso quale futuro potremmo essere destinati.

Sezione Aurea e diagramma di Fibonacci
Se l’uomo è destinato a tornare al cosmo, come avverrà tutto ciò? I crops sembrano ancora una volta contenere la risposta ed è ancora la spirale a indicarci la strada. Il 7 luglio 1996, presso Stonehenge, è apparsa una meravigliosa formazione a spirale. E’ il simbolo della “Sezione Aurea” (che per i Greci rappresentava la perfezione) e del “Diagramma di Fibonacci” (da Leonardo Fibonacci, matematico del XIII° secolo). Questa forma è il risultato di una sequenza di numeri interi, nei quali ogni singolo valore è dato dalla somma degli ultimi due (vedi figura). Ogni valore ottenuto è riportato in un diagramma che assume la forma di una spirale, perfettamente coincidente con quanto rappresentato nel crop circle di Stonehenge: forse i "circlemakers" hanno voluto comunicarci come è possibile arrivare al cosmo. Infatti la spirale aurea è basata sul valore di 1,615 che è un numero ricorrente in natura, riscontrato nel fiore di girasole così come nella spirale delle galassie. E’ inoltre presente nella doppia elica del DNA. La sequenza numerica di Fibonacci, così concepita, basilare per la geometria sacra delle civiltà antiche, è la chiave per capire come la natura disegni le sue creature (alberi, fiori etc.). E’ inoltre uno dei fondamenti della fisica convenzionale. E' quanto stiamo scoprendo oggi, accettando il fatto che l’Universo abbia più dimensioni o passaggi intercomunicanti nei quali i nostri visitatori viaggiano senza problemi, utilizzando delle feritoie in una griglia interdimensionale che si dischiude esattamente come una spirale. Gli antichi lo sapevano già, quando costruivano i loro monumenti sacri rispettando la “spirale aurea” (forse l’intero complesso di Giza, edificato sulla base della spirale aurea, aveva anche la funzione di collegare una dimensione all’altra).

Diagramma di Alton Barnes
Il passaggio che l’uomo dovrà attuare affinché possa tornare al cosmo, è quello di applicare l’energia in modo costruttivo, in un atto di trasformazione che deve coinvolgere anche il suo corpo eterico, o meglio le sue energie vitali di base. L’archeologo Michael Morris, in un articolo pubblicato nel 1974 dall’ “Irish Archaeological Research Forum”, ha scritto che “la spirale dell’arte megalitica bretone e non a caso l’Inghilterra è la patria del fenomeno, al suo livello più astratto di significato, potrebbe avere espresso il concetto di energia vitale, di energia cosmica e dei ritmi vitali ai quali l’uomo primitivo si interessava”. Che tanto primitivo non doveva essere se era in grado di conoscere i segreti e le forme del Microcosmo e del Macrocosmo. Lo sapeva bene anche Wilhelm Reich. Nel suo trattato “La Sovrapposizione Cosmica” Reich spiegò la forza della creazione come l’imposizione nella sostanza primordiale di due correnti, due energie “orgoniche”: “Forza Vitale” e “Prana”. Nell’atto di combinarsi queste due energie darebbero vita ad una spirale energetica alla base della formazione delle prime particelle, delle galassie e degli uragani.Il Prana è un’energia presente in natura che, stando alle tradizioni orientali, l’uomo può canalizzare attraverso la meditazione, favorendo un processo di crescita interiore e di sviluppo delle capacità di utilizzo e gestione del Prana stesso (si pensi alla capacità che hanno i pranoterapeuti di guarire con l’imposizione delle mani). La meditazione quindi è vista come catalizzatore energetico, fondamentale per trasformare l’uomo e avvicinarlo al cosmo quale suo ambiente originario.Questo messaggio è stato riscontrato in uno dei pittogrammi impressi dai Circlemakers ad Alton Barnes l’undici luglio 1997. Ritrae una griglia formata da più cerchi satelliti, al cui centro un unico grande cerchio ne è il nucleo. E’ l’esatta replica della griglia energetica del corpo di luce nella meditazione “Merkaba”. In questa tecnica, ogni individuo canalizza intorno a sé è un campo energetico spiraliforme che perfeziona il nostro corpo di luce (o corpo eterico) e lo riequilibra, evolvendo così anche il corpo fisico. I creatori dei cerchi dovevano intendere proprio questo quando hanno disegnato ad Alton Barnes il campo energetico del corpo di luce Merkaba.

Vesica Piscis
Identico messaggio è rilevabile nella formazione apparsa ad Ashbury, nell’Oxfordshire, alla fine del luglio 1996. Rappresenta due sfere interconnesse fra loro, di enigmatico significato. Alcuni avevano associato il disegno a due lune che si compenetravano, ma in realtà il messaggio della formazione appare legato al “Vesica Piscis”, cioé il simbolo dei pesci, nonché di Cristo, che i primi cristiani usavano per indicarne la figura e l’era della sua comparsa - l’era dei Pesci, nella quale ancora viviamo ma che presto sarà sostituita dall’Acquario. Le due sfere rappresentavano Cielo e Terra, Spirito e Materia, e l’area di unione era la compenetrazione delle due componenti in un solo singolo elemento. Secondo la tradizione cristiana il Cristo fu mediatore tra cielo e Terra e unico essere in cui si fondevano materia e spirito coscientemente. Allo stesso modo questo simbolo indica la dualità e l’unità, quindi la necessità dell’uomo nel prendere coscienza della sua natura sia dualistica che unitaria, quale entità formata di spirito e materia. Un compenetrarsi nella coscienza Cristica e nei suoi insegnamenti, come il crop circle di Ashbury suggerisce.

Delfinogramma
La figura di Cristo è riscontrabile anche nei “delfinogrammi” apparsi nel 1991 nel Wiltshire (sette in tutto). Molti scritti dei primi cristiani associavano la figura del Maestro al delfino e non ai pesci. Nel corso del tempo questa correlazione è andata scomparendo, a causa dei numerosi riferimenti alla figura dei pesci del Nuovo Testamento, conseguentemente il concetto di coscienza, associato al delfino, è stato sostituito dal simbolo del pesce. Ancora oggi però il delfino viene utilizzato per rappresentare l’espansione della coscienza, l’armonia con l’Universo e il processo di ascensione. In definitiva, il passaggio dell’uomo ad un nuovo stadio evolutivo e quindi il ritorno alle stelle, non può prescindere da una maggiore consapevolezza verso il proprio essere nella sua globalità, fisica ed eterica, attraverso un processo di espansione della coscienza. Ciò presuppone una maggiore attenzione verso la componente sottile, affinché venga rotto il disequilibrio energetico tipico di quest’era per riportarlo ad una situazione di armonia. Un uomo più consapevole della sua reale natura, che non esporterà nell’Universo i suoi istinti violenti.

Stella Fiammeggiante
Anche la stella a cinque punte apparsa a Bishop Cunnings il 13 luglio 1997 è inseribile nello stesso contesto. I filosofi antichi la utilizzavano quale simbolo di conoscenza dei misteri della creazione e la associavano alla luce della vita. Le scuole iniziatiche presentavano la stella a cinque punte sullo sfondo di un insieme di raggi o fiamme luminose, proprio come mostrato dalla formazione di Bishop Cunnings. Gli iniziati la chiamavano “Stella Fiammeggiante”, simbolo supremo dell’esoterismo e della Luce. Eliphas Levi, tra i più noti scrittori esoteristi, afferma che la Stella Fiammeggiante rappresenta l’onnipotenza del pensiero e della meditazione. Il numero cinque, inoltre, simboleggia l’uomo, considerato come mediatore tra Dio e Universo. E’ per questa ragione che la figura umana si inscrive perfettamente in una stella a cinque punte, cosiderata dagli iniziati anche simbolo del Microcosmo. Secondo lo Yogi indiano Yogananda, “l’anima intravede nella stella a cinque punte la porta d’uscita verso l’infinito”, cioé il Macrocosmo rappresentato invece nella Cabala ebraica dalla stella a sei punte (vedi dossier Alieni n° 11, “Archetipi Cosmici”) anch’essa riscontrata costantemente nelle formazioni inglesi. Siamo ancora una volta di fronte al concetto di unione tra Microcosmo e Macrocosmo, perseguibile dall’uomo attraverso la forza della meditazione. Concetto fin troppo ripetuto dai Circlemakers, che sembrano volercelo comunicare mediante i simboli più disparati.

Dedalo e Labirinto di Gotland
Al di là di significati metafisici, il nostro obiettivo era quello di esplorare esclusivamente quanto rappresentato da alcuni cerchi rispetto alla simbologia ad essi accostabile. Un esempio: la sorprendente formazione a labirinto materializzatasi in Germania il 28 luglio 1997, a Elhen. Essa è identica ai labirinti incisi dagli Hopi ad Oraibi e Casa Grande, in Arizona, al dedalo cretese di Cnosso, all’incisione rupestre di Tintagel in Cornovaglia, a quella di pietra e muschio presente nell’isola di Gotland (letteralmente "Terra di Dio" ) in Svezia e a Madras in India. Qual’è il significato di tale raffigurazione così diffusa tra i popoli dell’antichità? Per gli Hopi questo labirinto veniva chiamato “Tàpu’at”, cioé “madre e bambino”, ed era il simbolo della "Madre Terra". La croce centrale, direttamente connessa al dedalo, rappresenta il “padre Sole” donatore di vita, mentre le linee concentriche formano l’intero “Piano Universale” del Creatore, che l’uomo deve seguire nella sua strada della vita. Per gli amerindi si tratta di un simbolo equivalente all’albero della vita e rappresenta il cordone ombelicale e membrana fetale della madre Terra che dà alla luce suo figlio. Esso quindi, nella sostanza, rappresentava e rappresenta tutt’ora per gli Hopi, come afferma Frank Waters nel suo The Book of The Hopi, “ la rinascita spirituale di un nuovo mondo dal precedente” (vedi anche Dossier Alieni n°10, “Gli avi del cielo”). Di identico significato i medesimi labirinti presenti altrove nel mondo. Sono tutti collegati con l’albero della vita e quindi al tema della rinascita. E’ questo il nucleo del messaggio che i "Circlemakers" ci stanno comunicando. Un messaggio che fa perno sul concetto di rinascita. Agendo maggiormente su noi stessi, attraverso lo sviluppo delle energie “prana” in noi latenti, i "Circlemakers" sembrano dirci che saremo in grado di generare una nuova Terra, un nuovo mondo, più equilibrato e armonioso. Se vi riusciremo, potremo, come genere umano, riaprire “la porta delle stelle” , tornare al cosmo e ritrovare la nostra vera origine. Quella di una razza generata da una civiltà extraterrestre con un’impronta genetica di natura cosmica, oggi ancora celata nel nostro DNA. Siamo mediatori tra microcosmo e macrocosmo e ne prenderemo coscienza, ma solo dopo un evento che dovrebbe cambiare il corso della nostra storia. Il futuro lo smentirà o lo confermerà. Personalmente credo che il fenomeno dei Crop Circles rappresenti l’espressione più nobile di comunicazione da parte di questi esseri, certamente elevatissimi tesa a stimolare le energie in ciascuno di noi, tanto che meditazioni di gruppo sono una costante all’interno delle formazioni durante il periodo estivo. Inoltre il loro posizionamento corrispondente alle Leys, le linee energetiche della Terra, potrebbe essere funzionale al messaggio stesso che è celato nel fenomeno. Un’azione tendente sia a riequilibrare le disfunzioni planetarie causate dall’azione umana (effetto serra, buco nell’ozono, variazioni a singhiozzo del campo magnetico dovute ad esperimenti nucleari etc.) che a riequilibrare energeticamente l’uomo, al fine di migliorarlo. Non a caso gli Hopi chiamano “Madre” la Terra, e “Figlio” l’uomo.

Skepto
24-03-02, 18:46
Aaaaaargh! Hai dimenticato il fenomeno dell'"Arecibo Reply"!
Tomàs! ;)

Hicks
24-03-02, 23:09
Di crop-circles proprio questa sera ne stanno parlando su La7, al di là delle spiegazioni e delle ipotesi che ognuno avanza sul fenomeno è giusto che la gente sappia che siamo di fronte a qualcosa di più che 2 vecchietti con un paletto, uno spago e un rastrello.

Tomás de Torquemada
24-03-02, 23:44
Originally posted by Skepto
Aaaaaargh! Hai dimenticato il fenomeno dell'"Arecibo Reply"!
Tomàs! ;)

Accidenti, hai ragione... Rimedio subito... ;)

Dal sito http://www.ecn.org/cunfi/

The Arecibo Reply: risposta aliena oppure debunking terrestre?
Roberto Pinotti ed Enrico Baccarini

La fenomenologia dei Crop Circles ci affascina da decenni attraverso migliaia di disegni apparsi nei campi di tutto il mondo. Disegni che nel corso degli anni hanno aumentato la propria complessità in maniera esponenziale sino a diventare dei veri rompicapi per gli studiosi.

Ma forse adesso qualcosa è cambiato.

I ricercatori sono ancora incerti sui reali significati di un disegno apparso questa estate, ma concordano quasi tutti nel ritenerlo genuino. Il 19 Agosto scorso un campo di grano, ai margini del radiotelescopio di Chilbolton nello Hampshire (Inghilterra del Sud) ha visto manifestarsi nell’arco di una notte un crop circle inconsueto e diverso da quelli osservati sino ad oggi. Differente nella forma (rettangolare anziché circolare), il nuovo disegno è stato affiancato ad un altro, apparso due giorni prima, in cui era stato raffigurato un volto umanoide. Gli studiosi non si sono resi subito conto di quanto avevano scoperto. Solo successivamente alle prime osservazioni aeree il disegno ha iniziato a prendere forma ai loro occhi. E ciò che si è prospettato loro era strabiliante e quasi incredibile. Infatti il disegno era una copia, quasi esatta, del messaggio, destinato a civiltà extraterrestri, trasmesso il 16 novembre 1974 dal radiotelescopio di Arecibo a Puerto Rico verso la Costellazione di Ercole. Schiere di curiosi si sono così precipitate nel campo per poter osservare con i propri occhi quella che è subito apparsa come la possibile risposta ad un messaggio inviato 27 anni prima dal nostro pianeta verso gli spazi interstellari.

Tra gli studiosi che si sono precipitati nel campo troviamo Paul Vigay, uno tra i massimi studiosi inglesi di crop circles. Vigay ha sottoposto ad accurate analisi e verifiche sia il campo che il messaggio impressovi, riuscendo a ricavare dei dati estremamente significativi. Ciò che ha maggiormente strabiliato questo ricercatore sono state nove specifiche differenze tra il disegno nel campo ed il messaggio originale inviato da Arecibo agli Alieni. Analisi ulteriori, in loco, hanno poi permesso, con un’altissima probabilità, di escludere che i due disegni rinvenuti fossero l’opera di qualche burlone o mistificatore. Il volto e l’Arecibo Reply, come è stato definito il secondo disegno, pur essendo comparsi a distanza di un paio di giorni, sono stati realizzati con una tale complessità e perizia da poter escludere quasi del tutto qualsiasi intervento umano. In entrambi i casi, infatti, i disegni sono stati realizzati nell’arco di una notte ed in condizioni estremamente proibitive. Realizzare tale disegni in poche ore, ha detto Vigay, sarebbe come costruire un grattacielo in meno di una settimana.

Queste, ed altre verifiche, hanno indubbiamente fornito ai ricercatori e ai dilettanti accorsi nella zona maggiori stimoli per capire cosa si potesse celare dietro l’insolita immagine impressa nelle messi.

Le prime verifiche non tardarono ad arrivare. Colin Andrews, ricercatore britannico di fama mondiale e ingegnere elettronico, da oltre trent’anni è in cerca di una spiegazione al misterioso fenomeno dei crop circles. Andrews è residente negli Stati Uniti, e appena avuta notizia dell’agroglifo di Chilbolton si è recato immediatamente nell’Inghilterra del Sud. Le prime analisi condotte hanno sortito dati molto interessanti. Tra le prime investigazioni che Andrews intraprese ci fu l’intervista al direttore del locale radiotelescopio, il Dr. Darcy Ladd, che escluse immediatamente l’intervento di mistificatori nella zona. Il campo in cui si è manifestato l’agroglifo è infatti recintato e di difficile accesso, ed eventuali infrazioni sarebbero state sicuramente visibili. Il radiotelescopio è inoltre dotato di numerose telecamere puntate anche in direzione del campo, ma nessuna di esse – come ha specificato il Dr. Ladd – ha registrato attività anomale in quei giorni e nei precedenti. Purtroppo, specifica ulteriormente il direttore del radiotelescopio, tali telecamere non sono dotate di filtri per visione notturna, ma sarebbe stato altrettanto arduo operare a tale vicinanza senza provocare un pur minimo allarme nell’adiacente struttura. Continuando nell’intervista, Andrews apprese dati significativi per poter escludere possibili interventi umani e l’apparizione di velivoli militari o di altro tipo, se si escludono i voli di linea ad alta quota. Il ricercatore ha più volte specificato, nel rapporto preliminare riguardante questo caso, che se ci trovassimo di fronte all’opera mistificatoria di qualche burlone saremmo di fronte “all’operato del più bravo truffatore della storia”. Le tecniche utilizzate dagli human circlesmakers, ovvero i creatori di falsi cerchi nel grano, sono ormai conosciute e facilmente identificabili dagli esperti. Solo un addestratissimo gruppo di falsari, composto presumibilmente da non meno di una decina di persone, avrebbe forse potuto realizzare i disegni di Chilbolton, ma rimangono pur sempre inspiebabili alcune connotazioni che non permettono una comprensione totale del fenomeno. Come è infatti possibile, anche se con una decina e più di persone, realizzare un disegno di tale complessità senza provocare sospetti nell’adiacente radiotelescopio? E come è possibile realizzare tale agroglifo senza aver effettuato “esercitazioni” precedenti? In questo ultimo caso dovremmo pensare a delle prove in altri campi, che sarebbero sicuramente risaltate all’osservazione di passanti o di velivoli che fossero passati nella zona. La particolarità di questo agroglifo consiste soprattutto nella sua mancanza di omogeneità con i precedenti. Eravamo in effetti stati abituati a vedere prevalentemente formazioni di tipo circolare, in altri casi spiraliformi, ma mai di tipo rettangolare. La creatività dei possibili realizzatori del disegno di Chilbolton sarebbe allora stata veramente straordinaria. Come abbiamo detto precedentemente un crop circle del genere avrebbe richiesto molta pratica a monte, se considerassimo una sua pur non impossibile matrice mistificatoria come reale. All’interno della stessa formazione sono poi stati trovati quasi un migliaio di angoli retti, che nel caso sarebbero stati disegnati di notte e con l’assenza quasi totale di luci, se escludiamo quella lunare. Il Dr. Richard Hoagland e il Dr. Michael Bara, dell’Enterprise Mission, hanno calcolato che la probabilità per eventuali mistificatori di non commettere errori, e quindi di disporre gli oltre 800 angoli retti senza commettere nessun tipo di imprecisione (piegature sbagliate, imperfezioni nelle piegature, etc.) corrisponde a 2x10-8, quindi una probabilità su circa duecento milioni! Ulteriori studi hanno permesso di calcolare il tempo approssimativo che 5-6 persone avrebbero impiegato per la realizzazione dell’agroglifo. Tenendo in considerazione una vasta gamma di variabili, Hoagland e Bara hanno stimato in almeno circa 31 ore il tempo necessario per la realizzazione di un tale disegno. Ma i dati non finiscono qui. Lo stesso team di persone che avesse voluto creare tale disegno avrebbe dovuto impiegare un’ottima fonte di luce artificiale, nonché l’utilizzo di walkie-talkie. Utilizzando la sola luce lunare le probabilità di realizzazione scendono quasi zero. La formula finale ottenuta per stimare la effettiva probabilità di un eventuale creazione terrestre corrisponde così a 7x10-11, cioè due probabilità su dieci miliardi! Accettando l’idea che tale agroglifo sia di matrice terrestre, dovremmo allora ipotizzare che per la sua realizzazione siano stati impiegati visori notturni e tecniche sofisticatissime e molto particolari, differenti da tutte quelle precedentemente rilevate in falsi noti.. Chi è che sarebbe disposto ad impegnare soldi, tempo e fatica per un’opera tanto complessa? Forse qualcuno potrà sempre esserci, ma non pensiamo possa essere questo il caso.


L’analisi del messaggio

Il 16 Novembre del 1974, il radiotelescopio di Arecibo, a Puerto Rico, inviò nello spazio un segnale composto da 1679 codici binari (prodotto unico dei due numeri primi 23 e 73). Il messaggio venne ideato da Frank Drake e Carl Sagan, due dei massimi studiosi mondiali del progetto SETI. Lo scopo dichiarato di tale progetto era di testimoniare la presenza di vita intelligente sulla Terra nei confronti di altre civiltà aliene. A tale scopo il messaggio venne diretto verso la galassia M13 a circa 25.000 anni luce dalla Terra.

Le prime verifiche sul contenuto del messaggio non tardarono ad arrivare. Grazie all’intervento di Vigay ed Andrews è stato possibile condurre ricerche approfondite sui cambiamenti operati sul messaggio originale del 1974. Purtroppo, a causa del clamore suscitato e per esigenza agricole, il proprietario del campo pochi giorni dopo la scoperta lo tagliò cancellando definitivamente il volto e l’Arecibo Reply. Grazie alle foto aeree fu possibile però studiare a posteriori le particolarità del disegno. Vigay ha raffrontato i due codici giungendo così a scoperte sensazionali.

Vediamo quali sono stati i cambiamenti operati:

- la prima riga, che contiene i numeri da 1 a 10 e non è stata alterata

- la seconda riga, che contiene il numero atomico degli elementi base per la vita, è stata alterata. Il silicio, un elemento con numero atomico 14, è stato inserito nella corretta sequenza tra ossigeno (numero atomico 8) ed il fosforo (numero atomico 15)

E’ bene sottolineare a questo punto che successive verifiche ad opera di Dustin Brand, ingegnere informatico e studioso dei codici binari, permisero di identificare alcuni errori interpretativi commessi da Vigay. Tali errori vennero però ricorretti immediatamente e la versione aggiornata del Vigay’s Panel venne fatta immediatamente circolare su Internet.

L’aggiunta del silicio tra i costituenti base per la vita sembrerebbe essere di notevole interesse. Nel 1969 Ben Volcani, un rinomato microbiologo dello Scripps Institutions of Oceanography, identificò il ruolo cruciale del silicio nella vita al carbonio. Il suo lavoro,e quello dei suoi colleghi (come Charles Mehari e Edith Carlisle), mostrarono che la presenza del silicio è molto precaria nelle forme di vita terrestri, ma pur sempre presente e fondamentale. Inoltre diversi ricercatori hanno avanzato ipotesi molto interessanti riguardo alla presenza del silicio in una chimica diversa dalla nostra. Se la matrice dell’agroglifo di Chilbolton fosse di origine aliena e dovesse essere confermata potremmo, in via teorica, ipotizzare che tale chimica possa essere composta da molecole tetraedrali a silicio-ossigeno. Questa è la conclusione a cui sono infine giunti alcuni esperti del gruppo di Hoagland dopo mesi di ricerche.

In contrasto con l’apparente normalità nella lista degli zuccheri e delle basi del DNA, la colonna centrale dell’agroglifo mostrava un cambiamento significativo nel numero totale dei nucleotidi con un aumento degli stessi. Tale difformità sembrerebbe collegata ad un altro cambiamento operato dai realizzatori dell’agroglifo e inerente l’elica stessa del DNA. La doppia elica del DNA nell’agroglifo è individuabile come asimmetrica, e il lato sinistro sembrerebbe darle una conformazione a tripla elica. Le ricerche condotte da Hoagland e Bara non escludono comunque che possa effettivamente esistere un organismo con tale conformazione. Lo scorso anno una ditta americana, la Enzo Biochem Inc., depositò nell’Ufficio Nazionale Brevetti americano uno studio sensazionale. Il brevetto n° 5.958.681 presentava infatti, un nuovo processo per modificare il DNA, una tecnica che chiamava in esame l’addizione di un terzo filamento di DNA nella classica doppia elica, trasformandola temporaneamente a tre filamenti. Il terzo filamento in esame permette l’inserimento di nuove sequenze nel gene originario permettendo così che ricombinazioni, scambi o addizioni avvengano ad alta frequenza rispetto alla norma. Ciò, secondo i due ricercatori precedentemente citati, non porterebbe certo ad escludere che altre specie intelligenti diverse dalla nostra possano effettivamente possedere un DNA composto da tre eliche invece che due.

Le ricerche inerenti le modificazioni genetiche rilevate nell’agroglifo sono state minuziosamente analizzate da Hoagland e Bara e inserite nel loro sito www.enterprisemissione.com . Le loro indagini li hanno condotti verso una sola constatazione possibile e cioè che la natura dei due crop circles rinvenuti possa essere con molta probabilità di origine aliena.

D’altronde, se l’elica doppia o tripla del messaggio di Chilbolton potrebbe confonderci, ciò non è da meno per quanto riguarda il messaggio originale inviato nel 1974 da Arecibo. Analisi successive al suo invio identificarono infatti alcuni errori che erano stati commessi nella sua realizzazione. Alcuni di questi sembrano essere concentrati proprio nella doppia elica del DNA terrestre. In esso la rappresentazione del Desossiribosio, dell’Adenina e della Guanina nel messaggio sono errate, indicate come sono con sette atomi di carbonio invece che con i cinque reali. In maniera simile l’Adenina possiede cinque atomi di carbonio nella sua formula di struttura, ma nel messaggio originale di Arecibo ne troviamo solo quattro. Cosa può significare tutto ciò? La scoperta a 27 anni distanza dalla loro trasmissione sembra inspiegabile. Alcuni ricercatori hanno addirittura affermato che tali errori furono inseriti appositamente da Drake e Sagan per motivi non ben precisati. Sembra che tali errori siano però risolvibili attraverso uno studio analitico delle stesse molecole, come hanno suggerito Hoagland e Bara secondo cui “i critici in questo caso sembrano aver commesso loro un errore imperdonabile, poiché hanno considerato le molecole prese in esame, e considerate come sballate, singolarmente, mentre sappiamo che questi nucleotidi non sono molecole libere ma sono legate in larga misura alla molecola stessa del DNA”.

Continuando nell’analisi dell’Arecibo Reply , e spostandoci nella parte inferiore rispetto le sequenze di DNA, troviamo la rappresentazione anatomica dei presunti realizzatori del crop circle. Curiosamente la loro forma risulta molto simile a quella descritta nelle testimonianze di presunte abductions, gli alieni comunemente conosciuti come Grigi. Tale rappresentazione anatomica infatti ci presenta, come è possibile vedere nelle immagini, un essere basso macrocefalo e dai grandi occhi. Tale punto è stato valutato da molti ricercatori come una prova a sostegno della matrice aliena dell’agroglifo. Il che è forse possibile, ma muovendoci attraverso i criteri della scienza dobbiamo essere aperti a qualsiasi possibilità e spiegazione; anche quelle contrarie. E’ indubbio che la realizzazione di questo agroglifo sfida molti criteri della logica e sia ben poco assimilabile a una mistificazione, ma non per questo possiamo al contempo escludere alcuna possibilità.

Nel lato destro della figura, rispetto alle presunte sembianze aliene, troviamo un altro dato che i realizzatori del crop circle in questione hanno utilizzato modificandolo dal messaggio originale. Troviamo infatti il valore numerico della presunta popolazione extraterrestre, stimata in 12.742.213.502 di individui. Nel lato sinistro possiamo invece trovare la stima approssimativa dell’altezza delle creature, indicata in circa 3’4’’ (3 piedi e 4 pollici, corrispondente ad un metro): una statura piuttosto bassa rispetto ad un uomo adulto, proprio coerente con le descrizioni di alieni durante le presunte abductions. Nella parte sottostante questo complesso di dati rinveniamo quindi la disposizione stellare del sistema solare di origine della presunta razza aliena. Come è possibile vedere dalle immagini, troviamo una disposizione diversa delle orbite planetarie, sintomo di una diversa dislocazione delle specie viventi in quei pianeti extrasolari. Una analisi minuziosa infatti ci permette di rilevare, nella zona che nel messaggio del 1974 rappresentava la Terra, l’indicazione di due pianeti. Ciò potrebbe significare che in tale sistema solare esisterebbero due pianeti abitati. Ovviamente questa conclusione, come le precedenti, è frutto delle ricerche e delle speculazioni di diversi studiosi in tutto il mondo che si sono interessati a questo agroglifo, e non devono essere accreditate come definitive. Alcuni ricercatori si sono spinti oltre affermando che la disposizione del sistema planetario all’interno dell’agroglifo corrisponderebbe alla disposizione del nostro sistema solare ben 65 milioni di anni fa. Tale conclusione ci sembra però molto improbabile in quanto priva di prove oggettive, e la riportiamo solamente per dovere di cronaca.

Per concludere l’analisi dell’agroglifo di Chilbolton ci spostiamo infine nella parte inferiore di tutto il diagramma, la zona che nel messaggio del 1974 accoglieva la stilizzazione del radiotelescopio di Arecibo.

Nella versione modificata del 2001 questo disegno è stato sostituito da un'altra rappresentazione molto interessante. Vi troviamo infatti un disegno che corrisponde ad un crop circle rinvenuto lo scorso anno (2000) sempre nei campi adiacenti al radiotelescopio di Chilbolton. Qualche piccola differenza è stata evidenziata attraverso un’analisi minuziosa. Al posto di due anelli concentrici presenti nella parte centrale dell’agroglifo dello scorso anno è stato inserito un elemento che possiamo rinvenire nel presunto sistema solare alieno, e cioè quattro punti disposti a croce. Nessuna spiegazione può essere avanzata riguardo al significato di questo disegno. Potremmo supporre che corrisponda alla fonte che abbia inviato il messaggio, ma resta comunque da comprendere perché lo stesso disegno sia stato impresso lo scorso anno nelle messi vicine. Potremmo anche avanzare l’ipotesi che possa corrispondere ad una costellazione, ad un pianeta o alla fonte radiante (vedi le teorie del fisico olandese Eltjo Haselhoff) che ha impresso l’agroglifo, ma non disponiamo di prove in tal senso e quindi preferiamo non pronunciarci in merito.


Conclusioni

Dopo aver presentato nel dettaglio le analisi compiute sui crop circles apparsi la scorsa estate nei campi di Chilbolton vorremmo concludere sottolineando al lettore alcuni punti. Il fascino di questo “disegno” ha risvegliato nell’animo di molti ricercatori la possibilità che una razza aliena abbia risposto ad un nostro messaggio inviato 27 anni fa, innescando l’interesse di molti studiosi a livello internazionale che tra incredulità e diffidenza hanno dato notevole risalto alla cosa. Poche critiche sono state avanzate dalla comunità scientifica, e per la maggior parte delle volte queste sono state indirizzate al fenomeno dei crop circles in generale. Il SETI Institute ha dedicato la copertina della propria pagina Internet all’agroglifo inglese, mentre in Italia un articolo in prima pagina e una intera pagina interna è stata dedicata al caso dall’autorevole quotidiano La Stampa, mentre il popolare settimanale di taglio sensazionalistico VISTO gli ha dedicato un ampio servizio illustrato a colori e lo stesso giornale economico IL SOLE 24 ORE se ne è significativamente occupato, seppur a livello superficialmente opinionistico. Last but not least, il diffusissimo mensile di divulgazione scientifica FOCUS ha dato anch’esso ampio spazio alla cosa (in termini correttamente interlocutori) sul suo numero del Novembre 2001. Molto, troppo risalto per qualcosa che in parecchi continuano a ritenere l’opera di abili mistificatori. Molti punti che vi abbiamo presentato possono apparire ostici o quanto meno incredibili, ma nella loro totalità sono il frutto di serie e minuziose analisi da parte di ricercatori da tutto il mondo. Verifiche ulteriori stanno attualmente coinvolgendo una folta schiera di studiosi, tutti tesi all’unico scopo di interpretare quella che potrebbe essere la eventuale risposta di una razza aliena ovvero di individuare la sempre possibile longa manus di una occulta quanto sofisticata mistificazione terrestre: ma chi e perché, nel caso? Una risposta in tal senso potrebbe essere inquietante, non potendosi escludere in ogni caso o la nuova fase di un preciso piano di debunking (discredito) della questione dei crop circles finalizzato a rimuovere sottilmente dall’opinione pubblica la idea montante, destabilizzante e decisamente “scomoda” (in quanto ormai divenuta fin troppo popolare) della matrice extraterrestre del fenomeno ovvero anche solo a testare le reazioni delle masse alla notizia di potenziali manifestazioni aliene, in ambedue i casi implicanti un conseguente affossamento e un successivo insabbiamento (cover up) sia dell’argomento dei crop circles come pure di quello degli UFO e degli alieni una volta che lo specifico evento sia stato assimilato a una mistificazione. Come? E’ presto detto: mediante l’intervento mirato di una “mente” costituita da una équipe di scienziati e da un “braccio” ottenuto dalla efficiente manovalanza di soggetti altamente addestrati a realizzare in poche ore agroglifi quali quello di Chilbonton con la probabile complicità o la connivenza di personale accademico (nel caso specifico, si potrebbe pensare a quello del vicino radiotelescopio locale, Dr. Darcy Ladd in primis). E’ noto che da tempo si vocifera che (messi ormai definitivamente da parte i due pensionati britannici a suo tempo indicati come autori di diversi crop circles ed utilizzati per screditare il fenomeno negli anni Novanta) diversi agroglifi siano stati e siano realizzati per scherzo (?) da diversi gruppi organizzati di studenti di facoltà tecniche di un paio di università del Regno Unito, dietro cui si celerebbe la probabile ispirazione occulta di alcuni docenti. I circlemakers sarebbero dunque costoro: spiritosi burloni caratterizzati da uno humour tutto britannico, che la gente potrà anche essere indotta a ritenere spassosi e in fondo innocui mattacchioni desiderosi solo di divertirsi alle spalle del mondo intero, in bilico fra la goliardia di colleges anglosassoni più o meno esclusivi e l’originalità di accademici in vena di eccentricità.

Ma non noi.

Sì, perché la nota frase evangelica “li riconoscerete dalle loro opere” non può non aprire gli occhi a chi consideri in questa vicenda una serie di importanti ed evidenti fattori. Vediamoli.

1) E’ storicamente comprovato che dal 1953 (se non già dal 1947) il Governo USA, per ragioni di ordine pubblico, ha varato una congiura del silenzio sugli UFO fondata sulla politica del discredito (debunking) e la tattica dell’insabbiamento (cover up), ritenendo giustamente che la conferma della presenza aliena sulla Terra in popolazioni impreparate avrebbe destabilizzato le varie culture e i poteri che le regolano.

2) Tale iniziale congiura del silenzio è stata affiancata da una strategia della confusione con parziali ammissioni unite a disinformazione diffusa, realizzata attraverso apparenti fughe di notizie e l’uso di rivelatori sovente legati all’intelligence. Obiettivo: una acculturazione delle masse alla prospettiva che “non siamo soli” nel lungo periodo con una informazione mirata e non traumatica, comunque temperata da una disinformazione atta a riequilibrare il tutto senza alcuno shock culturale. Ciò consentirà alla gente di metabolizzare il concetto della presenza aliena senza che l’impatto del contatto travolga le strutture odierne del potere.

3) Tale specifico modus operandi è stato sostanzialmente applicato in tutto il mondo da varie Potenze e Paesi, seppur con sfumature e varianti.

4) In Europa il Paese maggiormente allineato alla politica USA è indiscutibilmente il Regno Unito, sia a livello politico-economico che militare e di intelligence. Di conseguenza la congiura del silenzio e le strategia della confusione sulla conferma della presenza aliena sulla Terra dovrebbero avere il medesimo grado di applicazione sia in USA che in Inghilterra.

5) La valenza aliena del fenomeno dei crop circles è guardata con apprensione dall’Establishment in quanto esso è ben più insidioso di quello UFO. Quest’ultimo, infatti, è imprevedibile ma fugace, e consente alle Autorità il silenzio, la negazione, la confusione e dunque un qualche tipo di controllo. Al contrario, quello dei crop circles non può né passare sotto silenzio né essere negato, persistendo nel tempo con la sua muta evidenza fisica che può solo in parte essere confusa e manipolata. E che fa discutere. Di qui la assoluta necessità di ricollegarlo ad una matrice esclusivamente umana, in quanto il suo potenziale di destabilizzazione per l’Establishment è ben più elevato e assai meno controllabile di quello insito nelle manifestazioni degli UFO.

6) Quello che sta succedendo oggi ci mostra uno sviluppo esponenziale e incontrollabile delle manifestazioni dei crop circles e il timore di un Establishment incalzato dagli eventi di dover fornire risposte positive in chiave extraterrestre il cui impatto sul pubblico, a dispetto di quasi mezzo secolo di acculturazione delle masse, sarebbe certo ancora di difficile gestione. Di qui scaturiscono solo tre possibili alternative:

A) subire passivamente l’iniziativa dell’intelligenza che produce il fenomeno e attuare una politica situazionista, consapevoli di dover ormai affrontare la verità coram populo;

B) contrastare il fenomeno spiegandolo in termini convenzionali attraverso la creazione di crop circles falsi; il che è in effetti stato fatto finora, e probabilmente non con la semplice regìa di qualche buontempone…

C) testare le reazioni delle masse alla conferma della presenza aliena sulla Terra con la creazione di alcuni eventi-tipo ricollegabili ad una matrice aliena destinati comunque a restare inesplicati. Quello occorso a Chilbolton, se fraudolento, si presterebbe non poco alle bisogna.

“Se non è vero è ben pensato”, si dice in Inghilterra. Certo, nel caso sarebbe ben più auspicabile la prima delle tre eventualità di cui sopra, implicante di per sé il fatto che la matrice dell’Arecibo Reply sia davvero di origine non umana, e che cioè provenga proprio da l cosmo. Da dove? Si è parlato, come unico candidato accettabile, di un pianeta del sistema di Hercules 86, stella non dissimile dal nostro Sole posta a 26,4 anni luce da noi sulla traiettoria ideale (pur con una leggera deviazione di 17 gradi) seguita dal fascio radio a suo tempo inviato verso l’Ammasso Stellare M13 di Ercole: più o meno, in effetti, il tempo richiesto al messaggio di Arecibo da noi inoltrato verso la Costellazione di Ercole nel 1974 per raggiungere quel sistema stellare alla velocità della luce. Visto che l’eventuale risposta si sarebbe avuta oggi più o meno in tempo reale, senza che trascorressero altri 26 anni, gli Ercoliani avrebbero bypassato la velocità della luce, allora? La fisica teorica d’avanguardia del warp drive e dei wormholes (popolarmente anticipata dal serial TV Star Trek) permetterebbe questo ed altro a chiunque sapesse gestirla, com’è ben noto agli scienziati aerospaziali che attualmente studiano la cosiddetta breakthrough propulsion. E nel caso la fantascienza non c’entra affatto.

Non solo. Indipendentemente dai due agroglifi di Chilbolton, apparsi fra il 17 ed il 19 agosto, altri crop circles guastano il sonno degli scettici. E’ il caso di quello, colossale, materializzatosi il 13 agosto dal giorno alla notte in un campo di Milk Hill a Wansdyke nel Wiltshire, composto da circa 400 cerchi e del diametro di 450 metri. “Anche gli scettici devono salutare un campo costituito da 400 dischi volanti” ha scritto il Daily Mail del 20 agosto, riportando il commento di John Lundberg, noto e autoconfesso “creatore” di diversi crop circles falsi in Inghilterra: “Se questa formazione è stata fatta dall’uomo, allora va detto che, considerando quanto deve esserci voluto ad operare entrando ed uscendo dal campo con l’oscurità, la costruzione deve avere richiesto almeno quattro ore. Considerando poi che ci sono circa 400 cerchi, molti dei quali di più di venti metri di diametro, ciò starebbe a significare che ciascun cerchio avrebbe dovuto essere creato ogni 30 secondi, e ciò solo per schiacciare la vegetazione al suolo senza svolgere alcuna attività di misurazione sul terreno..”. In altri termini, tutto ciò è troppo anche per qualunque falsificatore! Per cui…

Quanto a Chilbolton, gli scenari sono dunque quanto mai complessi e per ora non è possibile formulare, oltre a quelli presentati, elementi ulteriori riguardo alla natura e ai significati di quest’ultimo agroglifo. Molti dubbi permangono e probabilmente permarranno, mentre altri sembrano essere stati risolti. Solo la stretta collaborazione dei ricercatori forse potrà alzare il velo di mistero che ancora permane a Chilbolton, mostrando infine la reale matrice dell’Arecibo Reply.

Come esseri umani, oltre che come ufologi, noi possiamo solo augurarci che il silenzio infinito dello spazio, che sgomentava un filosofo come Pascal, un giorno davvero si animi e risponda a chi guarda al di là di esso. L’Uomo è in ogni caso stanco di sentirsi solo in un universo vuoto, e ancor più di sentirsi dire da politicanti arroganti e da spocchiosi cattedratici da troppo tempo chiusi in una turris eburnea che non permette loro di vedere al di là del proprio naso che saremmo soli nel cosmo. Perché in ogni caso non è così.


Fonti :

- www.enterprisemission.com

- La Stampa, 30 Agosto 2001

- Vigay’s Panel, http://www.cropcircleresearch.com/articles/arecibo.html

- Dr. W. C. Levengood, Anatomical Anomalies in Crop Formation Planets, Physiologia Plantarum 92:356 – 363, 1994.

- Dr. W. C. Levengood, Semi molten Meteoric Iron Associated with a Crop Formation, Journal of Scientific Exploration, Vol. 9 n°2 pp. 191-199, 1995.

Silvia
25-03-02, 11:23
Qualche immagine...




http://www.silviadue.net/crop/crop6gra.jpg



http://www.silviadue.net/crop/crop4gra.jpg



http://www.silviadue.net/crop/crop5gra.jpg

Tomás de Torquemada
25-03-02, 13:33
Ringrazio la splendida Silvia... :)

white_rage
29-03-02, 08:12
http://www.prahlad.org/pub/bearden/scalar_wars.htm

Silvia
20-04-02, 15:51
Il crop circle raffigurante la Menorah

http://www.silviadue.net/crop/crop8gra.jpg


Articolo basato sulle informazioni fornite dall'articolo di Joseph E. Mason pubblicato il 20 Maggio 2001 su http://www.greatdreams.com/menorah.htm

Il crop circle raffigurante la Menorah è apparso in Inghilterra, più precisamente a Barbury Castle, il 31 maggio del 1999. Disteso in un campo d'orzo mosso dal vento, il crop circle poteva essere visto chiaramente dalla cima della collina. L'intera formazione donava una sensazione di calma, come la brezza leggera. Questa formazione era enorme ma non si è sicuri riguardo alla sua esatta dimensione. Ciò che rendeva la vista di questa formazione così impressionante era il fatto che si estendesse su tutto il campo visivo, fino all'orizzonte.La collocazione delle piante all'interno della formazione, così come in molti crop circle formatisi nell'orzo, sembra leggermente disordinata, non in ordine rispetto allo schema del crop circle, dando così l'impressione che esso non sia "disteso" in una sola direzione. In ogni caso, le "braccia" del candelabro raffigurato nel crop circle, sembrano diramarsi dal centro ed essere "spazzolate" verso il bordo.

alonehusky
20-04-02, 16:27
BAH:confused: :confused: :confused: :ronf

Silvia
21-04-02, 17:59
Qualche altra immagine (per la gioia di alonehusky... :D)...



http://www.esonet.org/pinacoteca/cropcircles/110699altonbarnes1and2.jpg

11/6/1999
East Field 1 – Alton Barnes – Wiltshire




http://www.esonet.org/pinacoteca/cropcircles/160699pewsey.jpg

16/6/1999
Pewsey White Horse – Pewsey - Wiltshire




http://www.esonet.org/pinacoteca/cropcircles/100799micheldever1a.jpg

10/7/1999
Micheldever Station 1,Nr Overton,Hampshire

Fernando
25-04-02, 02:01
ma tutta questa roba l'avrebbero fatta i marziani? c'è mio nipote di 7 anni che ne fa anche di più belli ed usa solo la matita.
Ah, dimenticavo, lui non è affatto un marziano!

Hicks
25-04-02, 11:46
Originally posted by Fernando
ma tutta questa roba l'avrebbero fatta i marziani? c'è mio nipote di 7 anni che ne fa anche di più belli ed usa solo la matita.
Ah, dimenticavo, lui non è affatto un marziano!
:lol
Credo che ti sia sfuggito "qualcosa"

Fernando
26-04-02, 13:24
Originally posted by Hicks

:lol
Credo che ti sia sfuggito "qualcosa"


Beh, sai, mi sono fernato solo alle immagini! E poi cerchi, quadrati, strisce per terra tutto fa lo stesso brodo!!!
:D ;) :ronf

Hicks
26-04-02, 16:14
Anche le mutazioni genetiche delle spighe su cui è stato fatto il disegno? ;)

Fernando
01-05-02, 00:31
Originally posted by Hicks
Anche le mutazioni genetiche delle spighe su cui è stato fatto il disegno? ;)

Perchè c'è bisogno dei "marziani" per fare le mutazioni genetiche?
:K :) :K

Silvia
23-06-02, 17:44
Il 4 giugno scorso, è stato segnalato un nuovo Crop Circle vicino a Silbury Hill: ancora una volta, le colline circostanti ospitano un'interessantissima formazione e, anche se ancora non ci sono rapporti precisi, è possibile vedere la prima immagine.

http://www.silviadue.net/crop/4giugno02silburyhill.jpg

Tomás de Torquemada
24-06-02, 04:56
Originally posted by Silvia
Il 4 giugno scorso, è stato segnalato un nuovo Crop Circle vicino a Silbury Hill: ancora una volta, le colline circostanti ospitano un'interessantissima formazione e, anche se ancora non ci sono rapporti precisi, è possibile vedere la prima immagine.

Ancora grazie alla sempre brillante e puntuale Silvia... :)

Ciao.

Pentothal
08-07-02, 12:33
Ecco una cosa che mi ha sempre affascinato e inquietato.
Caro Tomàs, cosa ne dice il signor Cicap? ;) Anche lui con i supervelocissimi hoaxers con corda e punteruolo? :D

Qoelèt
08-07-02, 15:04
Ecco cosa dice il buon CICAP :
http://www.cicap.org/enciclop/at101517.htm
http://www.cicap.org/articoli/at100448.htm
Saluti terrestri e tradizionalmente ortodossi :p
Luca

N.B: date una sbirciata anche al sito inglese http://www.circlemakers.org/ :eek:

Silvia
08-07-02, 20:50
Originally posted by Qoelèt
Ecco cosa dice il buon CICAP :
http://www.cicap.org/enciclop/at101517.htm
http://www.cicap.org/articoli/at100448.htm
Saluti terrestri e tradizionalmente ortodossi :p
Luca

N.B: date una sbirciata anche al sito inglese http://www.circlemakers.org/ :eek:


Sì, conoscevo la “spiegazione” del Cicap, che però mi lascia perplessa e alla quale mi sembra giusto contrapporre, come si suol dire, l’altra campana, e cioè ampi stralci di un’intervista a Colin Andrews, studioso di fama mondiale, citato dallo stesso Cicap (intervista apparsa nel 1998 sul mensile Oltre la conoscenza).

“Le connessioni tra le figure nel grano e certe costanti geometriche sono state rilevate da diversi insegnanti di matematica. Un biofisico ha firmato uno studio, dichiarando che l’anatomia cellulare delle spighe muta profondamente per effetto di microonde. Dunque, abbiamo a che fare con qualcosa di veramente anomalo. Sfortunatamente nel settembre del 1991 il quotidiano Today, in collaborazione con i due pensionati Doug Bower e David Chorley, organizzò la celebre burla. I due vecchietti avevano a disposizione luci, mezzi e strumenti di ogni tipo. Agirono in pieno giorno senza difficoltà (mentre i crops si formano di notte) e poterono realizzare una figura molto credibile. Venne chiamato un nostro collaboratore, lo studioso Pat Delgado, che non era però un esperto in crops ma un ingegnere che ci aiutava esternamente, pagato da noi. Quando Delgado vide il cerchio, sentenziò di fronte ai cronisti di Today che era autentico e, quando seppe di essere stato ingannato, abbandonò le ricerche. Quella burla lo distrusse moralmente. Non si occupò mai più dei cerchi. Mi chiedo però se la burla dei due pensionati non fosse stata orchestrata da qualcuno. Guarda caso, una settimana prima Delgado aveva sensibilizzato alcuni alti esponenti del governo britannico, convincendoli a creare una commissione di studio sul fenomeno. Anche il governo giapponese aveva offerto la propria disponibilità, stanziando fondi per diversi miliardi. Quando però i giornali di tutto il mondo scrissero che i crops erano una burla, i vari governi fecero marcia indietro e ritirarono gli stanziamenti. Ma io ho continuato a lavorare in questa direzione; ho contattato diversi governi ed ho ottenuto molti fondi per la ricerca.

Sono molte le prove che indicano che il fenomeno è autentico. E in più non è nuovo. Ho scoperto che nelle Leggi Britanniche del 1600, che sono anche delle cronache storiche, si fa riferimento alla comparsa delle tracce circolari; se ne parla anche nelle Leggi del 1920 e nel 1940. Nel 1976 le apparizioni di crops erano ancora rare, ma costanti. Il 90 per cento di questi crops appaiono a 41 miglia e mezzo di raggio dalla posizione, sul mappamondo, del sito archeologico di Stonehenge. Ne appaiono sempre una quindicina al giorno e se molti sono una beffa, per altri c’è un sistema sicuro per capire se siano autentici. I cerchi "buoni" sono composti da due piegature sovrapposte di spighe, girate seguendo un’onda sinusoidale. La polpa interna delle spighe scompare per effetto di calore (microonde); in seguito le spighe crescono con una velocità diversa rispetto al resto del grano. All’interno dei crops si rilevano diversi disturbi elettromagnetici, per esempio sulle radio a transistor o sui registratori. Ci sono interferenze di 31.16 Megahertz; le bussole impazziscono. Disponiamo poi di molti filmati in cui si vedono piccole sfere di luce sorvolare i campi di grano e disegnare i cerchi. Questi piccoli UFO non appaiono a caso, ma sempre negli stessi campi di grano. I video sono autentici al cento per cento, a parte uno dei più noti, girato ad Oliver Castle e in cui si vedono tre luci disegnare cinque cerchi. Questo filmato, molto bello, è falso. Le luci sono state aggiunte al computer. Lo spezzone è stato realizzato per motivi economici da una società televisiva londinese, la First Cut".

Pentothal
08-07-02, 23:51
Silvia, uffa, erano proprio i due punti che volevo notare io (vabbè non è che ci voglia tutto quest'augusto intelletto):

1) questa storia della modificazione cellulare (però mi piacerebbe saperne di più? cellulare? genetica? che tipo di studio s'è fatto?) delle spighe;
2) la presenza di avvistamenti anteriori al supposto "debunking":mi sembra di aver letto e sentito da qualche parte che questi tipi di fenomeni sono, in un certo senso, tradizionali in quelle zone.

Vai a sapere se è vero.

Anzi ce ne aggiungo uno, di punto: questa storia degli artisti, pensionati, giovincelli graffitari ecc. ecc. che nottetempo si catafottono sui campi di grano altrui con disegni planimetrici di forme complicatissime, eseguono veloci, perfetti e silenti come ombre e poi spariscono nel nulla senza nemmeno rivendicare la propria opera, mi paiono figure mitologiche: molto più improbabili dell'alienuzzo del pianeta alfa che non ha la stampante e l'inchiostro e deve scrivere sulle povere spighe.

Silvia
09-07-02, 00:44
Originally posted by Pentothal


Anzi ce ne aggiungo uno, di punto: questa storia degli artisti, pensionati, giovincelli graffitari ecc. ecc. che nottetempo si catafottono sui campi di grano altrui con disegni planimetrici di forme complicatissime, eseguono veloci, perfetti e silenti come ombre e poi spariscono nel nulla senza nemmeno rivendicare la propria opera, mi paiono figure mitologiche: molto più improbabili dell'alienuzzo del pianeta alfa che non ha la stampante e l'inchiostro e deve scrivere sulle povere spighe.

Sì, francamente mi pare che questa storia (che comunque, presentata così, è molto carina... :) ) non regga anche perché ho letto che, nonostante ripetuti tentativi, ricercatori, scienziati e falsificatori non sono riusciti a replicare la maggior parte dei fenomeni correlati ai cerchi nel grano autentici, e cioè: piante piegate senza venir rotte o danneggiate, cromosomi alterati radicalmente, massiccio esaurimento delle riserve idriche sotterranee, alterazioni degli elementi del terreno, forti discrepanze nelle radiazioni di fondo e nei campi elettromagnetici, presenza di schemi energetici durevoli e misurabili con appositi strumenti e così via.

Inoltre leggo che un altro duro colpo per i sostenitori della teoria della falsificazione, è stata la scoperta di Gerald Hawkins, Professore Emerito di Astronomia, che ha riscontrato, nelle simbologie tracciate sui campi di grano, principi della geometria Euclidea che rivelano una profonda comprensione della matematica più complessa, fenomeno totalmente assente nei crop circles realizzati manualmente… E mi sembra che ciò difficilmente si concili con la storia dei due vecchietti e il loro asse di legno...

Pentothal
09-07-02, 01:07
E se i graffitari non fossero i vecchini coi ditini tremolini e le loro belle assicelle di legno munite di filo a piombo radioattivo ma gli stessi alienuzzi del pianeta alfa sprovvisti di stampante, nemmeno quella ad aghi, per non parlare dell'inchiostro? Come fare a mandare un bigliettino d'amour a quella alienuzza tanto sexy dell'ultimo banco che ha degli occhi (cinque) così provocanti? Lui, l'alienuzzo arrapato gliel'ho scriverebbe pure, il bigliettino, che tante cosine zozze gli invadono le due calotte craniche a forma di bignè, ma in cartoleria ha chiesto una penna e gli hanno detto che non esisteva, non solo la penna ma nemmeno la cartoleria stessa, perchè non essendoci la carta, la cartoleria stessa non aveva che vendere. Allora cosa fa l'alienuzzo? Prende la sua pistola a raggi globulofotonici, la carica con un mazzo di sedani, la punta verso la terra, milioni e milioni di anni luce lontano, e lì, in Inghilterra, in un campo di grano, scrive le sue parole d'amor, come un gigantesco foglietto di un bacio perugina.

Tomás de Torquemada
09-07-02, 01:28
Originally posted by Pentothal
E se i graffitari non fossero i vecchini coi ditini tremolini e le loro belle assicelle di legno munite di filo a piombo radioattivo ma gli stessi alienuzzi del pianeta alfa sprovvisti di stampante, nemmeno quella ad aghi, per non parlare dell'inchiostro? Come fare a mandare un bigliettino d'amour a quella alienuzza tanto sexy dell'ultimo banco che ha degli occhi (cinque) così provocanti? Lui, l'alienuzzo arrapato gliel'ho scriverebbe pure, il bigliettino, che tante cosine zozze gli invadono le due calotte craniche a forma di bignè, ma in cartoleria ha chiesto una penna e gli hanno detto che non esisteva, non solo la penna ma nemmeno la cartoleria stessa, perchè non essendoci la carta, la cartoleria stessa non aveva che vendere. Allora cosa fa l'alienuzzo? Prende la sua pistola a raggi globulofotonici, la carica con un mazzo di sedani, la punta verso la terra, milioni e milioni di anni luce lontano, e lì, in Inghilterra, in un campo di grano, scrive le sue parole d'amor, come un gigantesco foglietto di un bacio perugina.

Spiegazione originale e anche romantica... Sembra la trama di un film d'amore e d'astronave... :D ;)

Salutoni.

Silvia
09-07-02, 13:33
Originally posted by Pentothal
E se i graffitari non fossero i vecchini coi ditini tremolini e le loro belle assicelle di legno munite di filo a piombo radioattivo ma gli stessi alienuzzi del pianeta alfa sprovvisti di stampante, nemmeno quella ad aghi, per non parlare dell'inchiostro? Come fare a mandare un bigliettino d'amour a quella alienuzza tanto sexy dell'ultimo banco che ha degli occhi (cinque) così provocanti? Lui, l'alienuzzo arrapato gliel'ho scriverebbe pure, il bigliettino, che tante cosine zozze gli invadono le due calotte craniche a forma di bignè, ma in cartoleria ha chiesto una penna e gli hanno detto che non esisteva, non solo la penna ma nemmeno la cartoleria stessa, perchè non essendoci la carta, la cartoleria stessa non aveva che vendere. Allora cosa fa l'alienuzzo? Prende la sua pistola a raggi globulofotonici, la carica con un mazzo di sedani, la punta verso la terra, milioni e milioni di anni luce lontano, e lì, in Inghilterra, in un campo di grano, scrive le sue parole d'amor, come un gigantesco foglietto di un bacio perugina.

Sì, è davvero una teoria inedita, romantica e suggestiva… Chissà che ne penserebbe il Signor Cicap (mai pensato di fargliela presente? :D :) )

Pentothal
09-07-02, 14:06
I problemi nascono quando i vecchini coi ditini tremolini, abbandonato il gioco delle carte e le pinte di Guinness al pub, decidono di catafottersi sui campi di grano altrui, e camminar raso raso, claudicanti, appongiandosi fermamente ai bastoni goniometrici, imitati ben presto da rapidi artisti timidi con un sacco di tempo da perdere. I campi di grano si riempono, infatti, di un fottìo di circoletti, ghirighori, virgole di terra pestata, spighe altere che piegarsi non gli va. E quando, infatti, la morosa dell'alienuzzo poeta nel pianeta alfa impugna il cannocchiale a raggi gamma rifrangenti e lo punta verso il workshire, vede tutto quel casino, quelle frasi sconnesse scritte dagli ignari vecchiettini, si gira verso il nostro eroe e gli molla uno scapaccione cosmico a 32 dita (mentre di denti ne hanno cinque, due e mezzo per bocca: il mezzo lo usano per forar le lattine): aveva letto, tra i verdi campi d'albione, pesanti apprezzamenti sul suo didietro, che un po' l'aveva ringalluzzita ma doveva pur sempre salvar l'apparenze.

Vassilij
10-07-02, 14:40
I soliti "scettici" a tutti i costi, diciamo gli "scettici ideologici" quando intervengono a proposito di questi argomenti finiscono regolarmente col fare la figura dei pirla....anche perchè ignorano gli studi fatti e semplificano tutto a suggestione popolare..bah

Silvia
10-07-02, 21:30
Originally posted by Vassilij
I soliti "scettici" a tutti i costi, diciamo gli "scettici ideologici" quando intervengono a proposito di questi argomenti finiscono regolarmente col fare la figura dei pirla....anche perchè ignorano gli studi fatti e semplificano tutto a suggestione popolare..bah

Forse non li ignorano, ma certamente liquidano come non probanti gli studi scientifici su questo fenomeno, e cercano di indurre a credere che i crop circles non siano che uno scherzo ideato da due eccentrici sessantenni (e successivamente da entusiasti emuli...), armati di un asse di legno, un berretto da baseball e un rudimentale sistema di corde…
Da sottolineare che, dopo la dichiarazione resa al quotidiano inglese Today da Bower e Chorley (i due ingegnosi pensionati...), la BBC ha chiesto loro di realizzare un cerchio sotto l'occhio vigile delle telecamere… Il risultato, ottenuto in quarantacinque minuti, fu un pittogramma di modestissime dimensioni, formato da un cerchio centrale circondato da quattro più piccoli… Questo pittogramma, anche ad occhio nudo, appariva rudimentale, con le circonferenze imperfette e gli steli delle spighe sfrangiati (nei crop ritenuti “autentici”, invece, gli steli risultano piegati a 2/3 centimetri dal suolo e mai sfrangiati o maltrattati, e addirittura ho sentito parlare di steli intrecciati a spirale tridimensionale...), e non vi era traccia di rapporti matematici fra i vari cerchi…
Quindi, se la burla (o la passione per questa originale forma di arte… :) ), può essere credibile per alcune formazioni, mi pare difficilmente sostenibile per altre: anche prescindendo dalle anomalie chimico-fisiche e dalle modificazioni genetiche riscontrate nelle spighe all’interno dei cerchi ( e direi che non è cosa di poco conto…), si tratta di formazioni a volte gigantesche (il crop circle apparso nell’agosto del 2001 a Milk Hill, ad esempio, è composto da 400 cerchi ed ha un diametro di ben 450 metri…), matematicamente molto complesse, dalle forme più incredibili e complicate, apparse nel giro di pochi minuti (almeno secondo testimoni oculari – soprattutto piloti di aerei - che, però, non so quanto siano attendibili…)…
Insomma, per realizzare simili meraviglie, i costruttori dei crop circles devono possedere menti davvero strabilianti, ma non solo: devono anche avere a disposizione una tecnologia sofisticata e costosissima, che permetta misurazioni complicate e perfette…
Sbaglierò, ma - almeno economicamente - non mi sembra che ne valga la pena… ;)

Silvia
18-07-02, 12:46
Documentazione fotografica delle ultime formazioni.
dal sito www.x-cosmos.it

* 7 luglio 2002 – Englishcombe, North Somerset. (http://www.x-cosmos.it/storage/foto/1018/1018.jpg)

* 9 luglio 2002 - West Overton, Wilts. (http://www.x-cosmos.it/storage/foto/1020/1020.jpg)

*15 luglio 2002 - East Field, Wiltshire. (http://www.x-cosmos.it/storage/foto/1027/1027.jpg)

Vassilij
18-07-02, 14:40
Originally posted by Silvia
Documentazione fotografica delle ultime formazioni.
dal sito www.x-cosmos.it

* 7 luglio 2002 – Englishcombe, North Somerset. (http://www.x-cosmos.it/storage/foto/1018/1018.jpg)

* 9 luglio 2002 - West Overton, Wilts. (http://www.x-cosmos.it/storage/foto/1020/1020.jpg)

*15 luglio 2002 - East Field, Wiltshire. (http://www.x-cosmos.it/storage/foto/1027/1027.jpg)





:kz

Silvia
22-07-02, 13:06
Il 22 luglio 1992 un gigantesco pittogramma è apparso a Grasdorf, nella Bassa Sassonia, non lontano dal Thierberg, antico luogo di culto germanico. La formazione si estendeva su una superficie di circa cinquemila metri quadrati e la figura era costituita da sette simboli e tredici cerchi. Nel mezzo di quello centrale, una croce: l'antico simbolo del Sole.
In ciascuno dei tre cerchi circondati da una semicirconferenza, sepolte sotto appena mezzo metro di terra, sono state rinvenute tre piastre metalliche dal diametro di circa venticinque centimetri e dal peso approssimativo di cinque chili. Le tre placche recavano inciso con estrema precisione lo stesso pittogramma apparso nel campo, ed erano formate da tre strati sovrapposti, uno d'oro purissimo, il secondo d'argento ed il terzo di bronzo (lega nella quale esperti dell’Istituto federale tedesco per la ricerca dei materiali hanno trovato tracce di nichel e ferro…). Un’équipe di scienziati inglesi e americani ha sottoposto le piastre all'esame del Carbonio 14, ed è giunta alla conclusione che risalgono a circa 2 milioni di anni fa, quando l’uomo non era ancora comparso sulla Terra ma, nonostante questa ipotesi clamorosa (vera o falsa che sia), sulla vicenda è sceso l'assoluto silenzio. Di queste piastre non si sa più niente, non si conosce neppure il luogo in cui sono custodite e, per mettere insieme queste poche righe, ho visitato decine di siti e mi sono letta articoli su articoli, dai quali ho estrapolato sporadiche e occasionali notizie, il che mi porta a pensare che, su questo mistero, il cover-up sia pressoché totale.
Così l'enigma è tuttora irrisolto, anche se - dopo l’apparizione del pittogramma di Chilbolton nell’agosto 2001 (Arecibo replay) – ha preso sempre più forza l'ipotesi del messaggio da un altro mondo.


http://galactic2.net:81/c45d8621k/corn24.jpg

Tomás de Torquemada
22-07-02, 13:28
Originally posted by Silvia
Il 22 luglio 1992 un gigantesco pittogramma è apparso a Grasdorf, nella Bassa Sassonia, non lontano dal Thierberg, antico luogo di culto germanico. La formazione si estendeva su una superficie di circa cinquemila metri quadrati e la figura era costituita da sette simboli e tredici cerchi. Nel mezzo di quello centrale, una croce: l'antico simbolo del Sole.
In ciascuno dei tre cerchi circondati da una semicirconferenza, sepolte sotto appena mezzo metro di terra, sono state rinvenute tre piastre metalliche dal diametro di circa venticinque centimetri e dal peso approssimativo di cinque chili. Le tre placche recavano inciso con estrema precisione lo stesso pittogramma apparso nel campo, ed erano formate da tre strati sovrapposti, uno d'oro purissimo, il secondo d'argento ed il terzo di bronzo (lega nella quale esperti dell’Istituto federale tedesco per la ricerca dei materiali hanno trovato tracce di nichel e ferro…). Un’équipe di scienziati inglesi e americani ha sottoposto le piastre all'esame del Carbonio 14, ed è giunta alla conclusione che risalgono a circa 2 milioni di anni fa, quando l’uomo non era ancora comparso sulla Terra ma, nonostante questa ipotesi clamorosa (vera o falsa che sia), sulla vicenda è sceso l'assoluto silenzio. Di queste piastre non si sa più niente, non si conosce neppure il luogo in cui sono custodite e, per mettere insieme queste poche righe, ho visitato decine di siti e mi sono letta articoli su articoli, dai quali ho estrapolato sporadiche e occasionali notizie, il che mi porta a pensare che, su questo mistero, il cover-up sia pressoché totale.
Così l'enigma è tuttora irrisolto, anche se - dopo l’apparizione del pittogramma di Chilbolton nell’agosto 2001 (Arecibo replay) – ha preso sempre più forza l'ipotesi del messaggio da un altro mondo.


http://galactic2.net:81/c45d8621k/corn24.jpg

Vedo che, ormai, possiamo vantare la presenza in POL di uno dei massimi esperti circa la fenomenologia dei cerchi nel grano... ;)

Grazie, Silvia... :):):)

Silvia
22-07-02, 17:53
Originally posted by Tomás de Torquemada


Vedo che, ormai, possiamo vantare la presenza in POL di uno dei massimi esperti circa la fenomenologia dei cerchi nel grano... ;)

Grazie, Silvia... :):):)


Eh sì, Tomás, confermo: sono io colei che oscurerà la fama dei vari Colin Andrews, Karen Douglas e Michael Hesemann, tutti quanti ormai miseramente destinati a cadere nell’oblio… ;)


(E grazie a te...:):):) )

Silvia
31-07-02, 13:15
Aggiornamenti.
dal sito: http://www.cropcircleresearch.com/

* 18 luglio 2002 – Windmill Hill, Wiltshire. (http://www.silviadue.net/crop/18_luglio_02_wiltshire.jpg)

* 24 luglio 2002 - Barbury Castle, Wiltshire. (http://www.silviadue.net/crop/24luglio02wiltshire.jpg)

* 28 luglio 2002 – Avebury, Wiltshire. (http://www.silviadue.net/crop/28luglio02wiltshire.jpg)

Silvia
17-08-02, 22:50
Le ultime formazioni
Dal sito: http://www.cropcircleresearch.com/


* 5 Agosto 2002 - Windmill Hill, Wiltshire. (http://www.silviadue.net/crop/5agosto02wiltshire.jpg)

*11 Agosto 2002 - Etchilhampton, Wiltshire. (http://www.silviadue.net/crop/11agosto02wiltshire.jpg)

*15 Agosto 2002 - Pitt, Hampshire. (http://www.silviadue.net/crop/15agosto2002_.jpg)

Silvia
18-08-02, 15:33
Dal sito: http://www.the1phoenix.net

STONEHENGE, 4 LUGLIO 2002 di Charles R. Mallett (famoso fotografo di crop circles).

Il 4 Luglio 2002 un pilota decollato da Thruxton ha avvistato un enorme crop circle sul campo (Normanton Down) accanto a Stonehenge che, come lo stesso pilota riferisce, era vuoto fino al giorno precedente: con ogni probabilità, quindi, è stato fatto tutto in una notte... Il disegno attraversa undici sentieri del campo, ed è largo ben 225 metri…

Siamo entrati nel "cerchio" alle sei di mattina del 5 Luglio, a un giorno dalla scoperta. A livello del terreno, il disegno è invisibile da qualsiasi parte lo si guardi. Dall'alto, è strabiliante. Dal basso, invece, confonde: tutto ciò che si vede infatti è una rete di sentieri, curve sinuose e aree estremamente pulite dove il grano è stato intrecciato con una precisione che non accetta compromessi. Sebbene il tempo sia stato pessimo per molti giorni prima dell'apparizione del "cerchio", tutte le aree intrecciate non mostrano alcun segno di fango né impronte di qualcuno che ci avesse camminato sopra. Al contrario, tutto è estremamente pulito. Un bell'enigma, visto che noi lasciavamo impronte di fango e stivali ovunque ci spostassimo all'interno delle aree intrecciate.
L'orientamento di questa formazione all'interno del campo ha tutta l'aria di essere parte del disegno stesso: come si vede nell'immagine aerea, tre antichi cumuli di terra (tombe?) quasi toccano tre lati del disegno, evidentemente non a caso, anzi: tanto di cappello, perché non deve essere stato facile far combaciare il tutto... È chiaro che la scelta geografica di dove disporre il disegno è un elemento-chiave, altrimenti perchè non usare qualche “tavola da disegno” più grande? Qua intorno è pieno di campi. Si direbbe che i "cerchi nel grano" siano stati concepiti come parte integrante di questo paesaggio misterioso e provocante.


http://www.silviadue.net/crop/2002L_stonehenge.jpg

:)

Fernando
23-08-02, 13:48
http://www.lastampa.it
http://www.lastampa.it/redazione/Esteri/alieno.asp
Scrive in inglese e al computer
l’«alieno» del campo di grano
Tradotta da esperti del codice Ascii la scritta digitale all’interno
del cerchio trovato il 15 agosto
«Una ulteriore conferma che si tratta di un falso, gli extraterrestri
non parlano le nostre lingue»

23 agosto 2002

di Paolo Passarini
corrispondente da Londra


Che diavolo vuol dire «EELRIJUE»? Una parola magica? Un messaggio in codice? Un banale errore di scrittura che distorce un’altra parola? Ma quale parola? Chi ha delle soluzioni da proporre si faccia avanti, dal momento che anche grandi esperti dei «cerchi nel grano» come Paul Vigay o Eltjo Haselhoff hanno gettato la spugna. Ma quello del significato di EELRIJUE sembra essere rimasto l’ultimo mistero sulla «faccia dell’Alieno» apparsa lo scorso 15 agosto alla Crabwood Farm House nello Wiltshire, il più spettacolare, il più complesso, il più intrigante «crop circle» di tutti i tempi. La comunità degli esperti ha già emesso il suo verdetto attraverso Internet: magnifico, fantastico, complimenti, ma di evidentissima origine umana. Insomma: «super-hoax», bufala di prima categoria, qualificazione, peraltro, che nella comunità dei cerchiofili è tutt’altro che dispregiativa. C’è tanto da imparare da questa «hoax».
La sua apparizione non è stata inattesa (è stagione), ma è stata comunque impressionante. Una formazione di 108 metri per 75, costituita da un rettangolo con il disegno di una faccia di un alieno, assimilato dagli esperti al «Balok» di «Star Trek», accostato da un cerchio denso di messaggi. L’immagine -effetto stupefacente- era stata «ricamata» sul grano in due dimensioni in modo da fornire un effetto tridimensionale se osservata dall’alto. Lucy Pringle ci volò subito sopra, prese alcune foto da spedire alla comunità via Internet e pensò: «Un lavoro di fino». «La più bella formazione mai vista, superiore anche ai cerchi di Milk Hill e all’«Arecibo Replay» di Chibolton dello scorso anno», decretò la comunità. Ma gli autori non erano comunque riusciti a creare quella che i cerchiofili chiamano «una formazione portentosa», una di «incontrovertibile» origine aliena.
Sulla base di una segnalazione arrivata via e-mail da David Kingston, Haselhoff ha concluso che il cerchio era costruito come un Cd, scritto in codice binario. Gli autori hanno utilizzato il codice Ascii (American Standard Code for Information Interchange) di 128 caratteri impiegato dai computer. Ora, perchè un alieno avrebbe dovuto usare un linguaggio creato negli Anni ’60 per scopi limitati, invece del cirillico o del cinese? E perchè, poi, usarlo al fine di creare un messaggio in lingua inglese? «Un’elaborata bufala -ha concluso Halhoff- piena di logica umana». Vigay, riflettendo sul ritorno della figura dell’«extraterrestre malevolo» nell’ultimo film di Night Shyamalan - guardacaso proprio sul fenomeno dei cerchi -, sospetta un nuovo intrigo disneyano per screditare gli alieni (e promuovere il botteghino).
Resta il fatto che la tecnica impiegata per costruire la formazione di Crabwood Farm ha del prodigioso. Si sa che gli strumenti tradizionali dei cerchiofili sono picchetti, tagliaerba, corde e assicelle. Ma, in questo caso, qualcuno ha sentito un elicottero volare nella notte sul campo. L’ipotesi è che, con l’aiuto di un Gps controllato da un computer, l’elicottero guidasse la tracciatura del disegno tridimensionale. E c’è un altro notevolissimo avanzamento tecnico. La faccia di Chibolton, per esempio, era stata realizzata con una tecnica a «punti» di varia grandezza. La faccia di Crabwood Farm è stata invece realizzata con linee orizzontali, modulate in modo da creare le sfumature di grigio. In altre parole, si tratta di un’immagine simile a quelle riprodotte dalla televisione, invece che a quelle delle fotografie e dei giornali. Da dove salta improvvisamente fuori questa tecnica così sofisticata? I «circlemakers» non nascondono una certa fierezza sui loro progressi.
Ecco perchè, come succede in questi casi, i santoni della comunità non hanno esitato a mettere in campo i risultati dei loro studi pluriennali. L’immagine del disco, per esempio, è stata accostata a quella di un «mandala cimatico», quelle figure create dalla vibrazione dei suoni musicali a cui si dedicò il tedesco Enrst Chladni. Ma si è anche pensato alle vecchie «scatole musicali» vittoriane, introdotte dall’orologiaio svizzero Antoine Favre. Altri non hanno trascurato di tracciare analogie tra la proiezione tridimensionale del diagramma e l’Entropia dei Buchi Neri. Insomma, anche quest’anno, grazie alla faccia di Crabwood Farm, la comunità dei «circlemakers» ha avuto di che fantasticare e divertirsi.
Resta un po’ di delusione per la banalità di quel messaggio decodificato: «Diffida dei portatori di FALSI regali & le loro PROMESSE NON MANTENUTE. Molto DOLORE ma ancora tempo. EELRIJUE. C’è del BUONO là fuori. Opponiamo il tradimento. Canale IN CHIUSURA \[suono di campana\]». «Ok, staremo attenti ai falsi regali, ma questo lo sapevamo già», hanno commentato con una punta di delusione i «circlemakers». L’espediente delle maiuscole per rendersi misteriosi. E quel EELRIJUE? Sul testo si poteva fare meglio.

Silvia
23-08-02, 17:55
Caro Fernando, è risaputo che esistono crop "falsi" (i circlemakers sono bravissimi, sempre più specializzati e hanno addirittura il loro bel sito Internet...), ma non mi sembra che ciò pregiudichi l’esistenza di crop “autentici”… Su questo fenomeno, che io ritengo uno dei più misteriosi e affascinanti (non so se si era capito… :D ), si è detto tutto e il contrario di tutto, ma nessuno è ancora riuscito a trovare una spiegazione razionale soddisfacente, neppure il Cicap (che si limita a liquidare come non probanti gli studi dei vari ricercatori in quanto mai pubblicati su riviste scientifiche internazionali di chiara fama, quali “Nature” o la “Physical Review”, ma solo su bollettini marginali…).

Per anni, invariabilmente, dopo la comparsa di ogni formazione, si sono riportati alla ribalta Bower e Chorley, i due anziani inglesi che nei primi anni 90 affermarono di aver creato da soli tutti i crop britannici, con il solo aiuto di corde, assi e filo di ferro… Vorrei ricordare che Bower e Chorley, ripresi dalle telecamere della Bbc, riuscirono a creare un cerchio dal diametro assai modesto, circondato da quattro più piccoli, dalla fattura piuttosto rudimentale: la piegatura del grano non seguiva uno schema preciso, le circonferenze erano imperfette, gli steli spezzati e non solo piegati, e non c’era ombra di rapporto matematico tra il cerchio principale e i quattro più piccoli… Per di più, il crop era costellato di impronte umane… (Per inciso, poco tempo dopo – quasi come una beffa - , in un campo al di là della strada che porta al complesso di Stonehenge, è apparso il crop circle chiamato Julia Set, dal diametro di 350 metri, formato da 194 circonferenze, legate fra loro dalla progressione di Fibonacci, dalla sezione aurea e dal pi greco, rappresentante il movimento del sistema solare all'interno del braccio della nostra galassia… Questa è la foto... (http://home.clara.net/lucypringle/photos/1996/uk96ck.jpg)).

Ma non è questo il punto, e le misteriose caratteristiche dei crop circles si esplicano su un livello completamente diverso… E’ dimostrato, infatti, che all'interno dei crop "autentici" vengono rilevate percentuali di radioattività e magnetismo di gran lunga superiori alla norma… Le spighe piegate presentano inoltre sostanze anomale, come microscopiche sfere di diossido di silicio e concentrazioni inusuali di metalli rari, una crescita eccezionale rispetto alla norma e altre strane modificazioni genetiche (cosa che, ovviamente, non accade nei crop creati da “burloni” o da circlemakers di professione…). E' stato possibile ottenere risultati abbastanza simili (ma non del tutto) in laboratorio, lasciando una spiga di grano all'interno di un forno a microonde per un paio di ore.


In sintesi:

1) Le piante sul terreno dei crop circles sono piegate come negli intrecci di un cesto di vimini e mai spezzate (il che accade regolarmente quando si cerca di realizzare un crop con tecnologia a noi nota).

2) Le spighe presentano alcune mutazioni inspiegabili: le pianticelle più giovani muoiono, mentre le piante adulte crescono in maniera abnorme… Prendendo il seme di una pianta "appiattita" in una formazione nei campi, quel seme crescerà normalmente (verticalmente) per uno o due pollici, poi crescerà orizzontalmente parallelo al terreno. Non si conosce spiegazione per questo.

3) Rilevamenti molecolari nelle spighe coinvolte hanno evidenziato come alcuni cristalli si dispongano perfettamente secondo il disegno dello stesso crop circle.

4) La zona in cui appaiono i crop circles presenta un forte incremento di radioattività .

5) Un altro singolare fenomeno è quello che riguarda i disturbi elettromagnetici: all’interno dei crop ci sono interferenze di 31.16 Megahertz, per cui le bussole impazziscono, le radio smettono di funzionare e i nastri magnetici si smagnetizzano.

6) Studiando le figure geometriche dei crop emergono precise relazioni matematiche, numeri, date.

7) Le formazioni che non sono evidenti falsi non sono duplicabili: è un fatto che, malgrado molti tentativi, nessuno sia stato capace di riprodurre con successo neppure una delle formazioni scoperte negli ultimi anni.

8) Esistono molti filmati, forse autentici o forse no, che mostrano piccole sfere luminose che, sorvolando i campi, disegnano le figure nel grano. Questi Ufo appaiono sempre negli stessi campi di grano.

9) Infine, non sono certo stati Bower e Chorley ad inventare i crop circles… In realtà, i primi resoconti di “cerchi nel grano” risalgono al Medioevo, e nel diciassettesimo secolo ne vennero prodotte accuratissime descrizioni… Allora c’era chi credeva che i crops fossero l’effetto di correnti di vapore originate nelle parti alte dell’atmosfera, e chi credeva che fossero opera del diavolo in persona che "faceva cerchi e piegava tutti gli steli in un modo tale che ogni mortale impiegherebbe più di un secolo per fare ciò che lui fece in una notte".

:)

Silvia
24-08-02, 15:28
Dal sito: www.esonet.org

Argomentazioni contro la teoria secondo la quale i Crop Circles sono imbrogli
(Traduzione parziale dell'articolo "Arguments Against the Hoax Theory of Crop Circles" di Joseph E. Mason, pubblicato su http://www.greatdreams.com/crop/hoax/hoax.htm - aggiornamento del 5 maggio 2001)

Quasi tutti gli studiosi di crop circles concordano nel dire che la maggior parte delle formazioni non è stata eseguita dagli uomini, e sembra costituire una serie di messaggi simbolici provenienti da un'alta intelligenza ignota. Tra i ricercatori vi sono scienziati ed ingegneri famosi. Del resto, l'evidenza supporta la teoria che moltissimi dei 10.000 (circa) crop circles sparsi per il mondo non possono essere di matrice umana. Questo fu dimostrato più di dieci anni fa e l'evidenza include un certo numero di fattori.


Inspiegabile Cambiamento delle Piante

Le piante che si trovano all'interno di un crop circle vengono cambiate in un modo che va oltre le capacità umane.

http://www.greatdreams.com/crop/hoax/node12.jpg
Figura 1: nodi dritti e curvati

http://www.greatdreams.com/crop/hoax/microbf.jpg
Figura 2: campione di controllo
prelevato all'esterno del crop
circle

http://www.greatdreams.com/crop/hoax/micraft.jpg
Figura 3: campione prelevato
all'interno del crop circle

La figura 1 mostra un normale gambo di una pianta ed un gambo trovato piegato dentro un crop circle. Il nodo piegato della pianta che si trovava all'interno del crop é allungato senza essere danneggiato. I gambi delle piante piegate dalle persone tramite mezzi meccanici appaiono invece danneggiate e non hanno nodi allungati.
La figura 2 e la 3 mostrano i cambiamenti visti al microscopio in una pianta trovata all'interno di un crop circle comparati con un campione preso nello stesso campo e nello stesso periodo, ma all'esterno del crop circle.

http://www.greatdreams.com/crop/hoax/goodnode.gif
Figura 4: nodi normali

http://www.greatdreams.com/crop/hoax/blnnode3.gif
Figura 5: nodi forati

http://www.greatdreams.com/crop/hoax/blwnnode.gif
Figura 6: nodi forati

Le piante all'interno dei crop circle spesso hanno "nodi forati". La figura 4 é una fotografia di nodo "normale" di piante prelevate all'esterno del crop circle, mentre la figura 5 é una fotografia dei nodi di piante prelevate all'interno del crop. La figura 6 é un'altro esempio dei nodi forati di piante prelevate all'interno di un crop circle.
Altri cambiamenti alle piante sono stati registrati dal Dottor W.C. Levengood e dal suo team BLT, incluse crescite arrestate, semi, ingrandimento delle cellule e cavità di espulsione.
(Articolo in lingua originale: http://www.geocities.com/Area51/Dimension/8492/BLTpage.html )


Ferro meteoritico semi-fuso connesso ad un crop circle
di W.C. Levengood e John A. Burke

Estratto: Riportiamo le inconsuete scoperte di smalto di ferro naturale composto da particelle fuse di origine meteoritica, concentrati interamente all'interno di un crop circle in Inghilterra, apparso nell’agosto del 1993.
(Articolo in lingua originale: http://www.xs4all.nl/~icircle/dcircles/Levengood_MeteoricIron.htm )


La Profonda complessita' dei Crop Circles
Dr. Eltjo H. Haselhoff, Ph.D. ( http://dcocc.com/ )

I crop circles sono solitamente descritti come lavori effettuati da creativi burloni. "Non é vero - dice il Dottor Eltjo H. Haselhoff, Ph.D., dipendente della Los Alamos National Laboratories - . La complessità dei crop circles é tremendamente sottostimata, perché la gente non conosce la loro vera natura. Ovviamente, ci sono persone che cercano di imitare i crop circles veri, ma la diceria secondo la quale tutte le formazioni sarebbero state fatte da uomini, mediante semplici strumenti per appiattire le piante, non é assolutamente in grado di reggere le ben documentate osservazioni, come ad esempio le per nulla ambigue, ed anzi consistenti, anomalie bio-fisiche nelle piante piegate all'interno dei crop circles, tutte osservazioni pubblicate in riviste scientifiche".
Circa diecimila crop circles sono stati scoperti in tutto il mondo negli ultimi settant'anni. Con il crescente numero di crop circles, ci sono anche un crescente numero di testimoni oculari, che affermano di aver visto apparire queste formazioni davanti ai loro occhi nel giro di pochi secondi. Molte di queste persone dicono che una sfera di luce brillante e fluorescente sorvolava i campi nel momento in cui il crop circle si formò.
"La storia sembra incredibile, ovviamente - ammette il Dottor Haselhoff - ma dopo alcune ricerche mirate, fu scoperto che gli steli delle piante che si trovano all'interno delle formazioni aumentano il loro diametro, come sotto l’effetto di un intensivo riscaldamento, con una sbalorditiva simmetria circolare. Oltretutto - prosegue il Dottor Haselhoff - questo effetto combacia perfettamente con lo schema di radiazioni delle sorgenti elettromagnetiche ad un'altezza di quattro metri e dieci centimetri sopra il campo.”
Il Dottor Haselhoff effettuò le sue analisi su altri crop circles, investigati da altri, ed ottenne risultati identici. Al contrario, l'esito delle analisi cambiò nei diversi crop circles fatti dall'uomo, che non presentavano le caratteristiche sopra esposte. Egli concluse che le “sfere di luce" dovevano effettivamente essere coinvolte nella creazione dei crop circle, e fornì i risultati delle sue ricerche al giornale scientifico Physiologia Plantarum( 111- 1, pagina 124).
"Ciò ha conseguenze importanti - afferma Haselhoff - L'ipotesi che queste sfere di luce siano coinvolte nella creazione dei crop circles ora non é più solo un'ipotesi, ma un fatto scientificamente riconosciuto, finché qualcuno non dimostrerà il contrario. Inoltre, ciò promuove tutte le future discussioni a riguardo ad un livello scientifico".
Le scoperte dei Dottor Haselhoff sono in perfetto accordo con l'opinione dei ricercatori americani Burke, Levengood e Talbott, i quali successivamente suggerirono in due altri articoli scientifici che le alterazioni delle piante dei crop circles potrebbero essere causate da effetti elettromagnetici.
Continua il Dottor Haselhoff: "Non una di queste chiare ed anomale alterazioni delle piante é stata menzionata, né tantomeno spiegata, da chi propone la teoria dei vandali, né hanno reso conto dei supposti metodi usati per creare quei crop circles che dicono essere stati fatti da coloro che si auto-definiscono vandali. Il team BLT (Burke, Levengood e Talbott) é stato attaccato molte volte dagli scettici, ma senza motivi validi. La loro conclusione era corretta.
Non sto facendo scienza di frontiera o esperimenti esoterici, ma semplice fisica sperimentale - continua il Dottor Haselhoff - e il risultato é di una chiarezza cristallina: sta succedendo qualcosa di molto strano. Nessuno può negarlo. Chi afferma il contrario, certamente non sa cosa sta' dicendo, mentre io considero che sapere queste cose sia il dovere di ogni scienziato per dimostrare cosa sta succedendo sulla terra.”


La Rivelazione dei Teoremi Matematici

L'astronomo Gerald Hawkins ha mostrato la geometria di certi crop circle rivelano nuovi teoremi matematici finora sconosciuti. Ciò coinvolge rapporti che corrispondono all'intervallo delle ottave della scala musicale.
(Si veda: Gerald Hawkins - Crop Circles, Euclidean Geometry & Diatonic Ratios: http://www.lovely.clara.net/hawkins.html )


Le Piante Di Canola Non Possono Essere Piegate

Spesso i Crop circle sono apparsi in campi di canola. Questa pianta ha la consistenza del sedano. Se il fusto viene piegato più di 45 gradi si spezza con un colpo secco. Eppure, in un crop circle "genuino", i fusti sono spesso piegati a 90 gradi senza essere spezzati. Nessun botanico o altro scienziato é stato in grado di spiegare ciò ne l'essere umano non é mai riuscito a riprodurre il fenomeno.


Tessitura complicata e nessun danno nelle formazioni genuine

Da un'ispezione ravvicinata risulta che i crop circle fasulli non compaiono come formazioni "genuine". I crop circle fasulli mostrano segni di danneggiamento sulle piante, e non hanno l'estensiva ed intricata trama trovata in molte formazioni.

:)

Silvia
24-08-02, 15:38
Par condicio: le argomentazioni del Cicap (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale)

*Contro Levengood.
Secondo il Cicap, le analisi e le conclusioni di Levengood sulle modificazioni anatomiche delle piante di grano sono state fortemente influenzate dalla sua "fede"… Inoltre, nessun altro ricercatore è mai riuscito a riprodurre gli stessi risultati. Per quanto riguarda il ritrovamento di polvere di ossido ferro meteroritico, il Cicap afferma che un autore di crop circles confessò di aver deliberatamente sparso nel grano limatura di ferro, successivamente ossidatasi.
Scetticismo anche per ciò che riguarda la pubblicazione degli studi di Lavengood su diverse riviste scientifiche (definite “serie” dallo stesso Cicap), dal momento che, anche se dette riviste esercitano un'azione di filtraggio, non necessariamente questo filtraggio è infallibile, perché non c’è la reale possibilità di controllare tutti i dati citati negli articoli esaminati. Inoltre, la comunità scientifica ha sostanzialmente ignorato i lavori di Levengood e collaboratori mentre, se tali lavori fossero stati attendibili (e riproducibili), molti altri ricercatori si sarebbero buttati a capofitto sull'argomento, vista la sua straordinarietà.

*Contro Haselhoff.
Le critiche che il Cicap rivolge a Haselhoff (il ricercatore sostiene di aver rilevato all’interno dei crop un aumento della quantità di magnetite fino a 600 volte la concentrazione normale, e afferma inoltre che le piante coinvolte nei crop mostrano una maggiore vitalità rispetto a quelle non coinvolte) sono sostanzialmente le stesse che muove a Lavengood, e cioè che il disinteresse del resto della comunità scientifica inficia in sostanza i suoi studi.
Come sempre accade, vale la seguente regola: affermazioni straordinarie richiedono prove altrettanto straordinarie. A me non sembra che le prove di Levengood lo siano ed evidentemente anche il resto della comunità scientifica non le ha ritenute tali: per questo non le ha prese in considerazione (a questo proposito va osservato che da tempo la bontà di un lavoro scientifico si valuta anche dal numero di citazioni che riceve nella letteratura scientifica). Parole di Silvano Fuso, segretario del Cicap-Liguria.

:)

Silvia
23-09-02, 21:16
Qualche giorno fa L’Unità ha pubblicato un articolo intitolato, molto eloquentemente, L’incredibile beffa dei cerchi nel grano, in cui lo psicologo Massimo Polidoro ha ribadito la posizione estremamente scettica del Cicap in merito a questo fenomeno sostenendo, ancora una volta, che si tratta dell’opera di burloni, buontemponi e veri artisti… Niente di nuovo: sono anni che il Cicap si mantiene fermo su questa posizione… Ma facciamo un passo indietro…

Nell'estate del 1999, una formazione fece la sua comparsa in un campo di grano vicino ad Adria, in provincia di Rovigo… Autori della figura sono stati i ricercatori del Cicap che, in collaborazione con la rivista Focus, hanno tentato di dimostrare l'origine puramente umana del fenomeno.
Questo (http://www.cicap.org/articoli/at100448.htm) il resoconto del Cicap (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale), che non posto perché protetto da copyright… Qui sotto la risposta del Cicacicap (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni del Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale… :D ).


LA QUADRATURA DEL CERCHIO

CICAP e FOCUS:quando la divulgazione diventa disinformazione. L'articolo su la rivista Focus n. 82, agosto 99, rappresenta quasi un manifesto di quanto siano parziali, prevenute e decisamente non scientifiche le posizioni del Cicap.

Nell' articolo in questione, uno speciale, si tratta dei cosiddetti "cerchi nel grano" o crop circles.
E' un fenomento di portata mondiale, che si ripete ogni anno dai primi anni ' 80 e la cui spiegazione e' ancora ignota; la definizione "cerchi" e' ormai riduttiva, vista la complessita' delle figure geometriche, spesso raffiguranti simboli religiosi od iniziatici, che appaiono nei campi di cereali in enorme quantita', regolarmente ogni anno, nel periodo fra aprile e settembre.
Nonostante ci siano molte teorie riguardo al fenomeno, di ordine scientifico, parascientifico, sociologico, parapsicologico e ufologico, nessuna sembra spiegare il fenomeno stesso. Anche i due rei confessi pensionati inglesi Doug e Dave, a loro dire creatori delle migliaia di cerchi (circa 2800 all'epoca della loro confessione, nel 1991) in 13 anni di attivita', nella famosa dimostrazione pubblica ripresa dalla TV inglese, in diverse ore di lavoro non riuscirono altro che a creare uno guazzabuglio impreciso, con le spighe tutte spezzate, e nemmeno paragonabile alle eleganti formazioni di cui si dichiaravano autori.


Una brutta figura facilmente evitabile

E' la volonta' di emulare i due pensionati che deve aver spinto il prof. Garlaschelli del CICAP, insieme alla rivista FOCUS, a voler dimostrare la facilita' con cui si può riprodurre un crop circle. Eda questo punto di vista l'impresa e' stata un successo: hanno replicato perfettamente la brutta figura dei due pensionati. Al di la' della presentazione faziosa dell'articolo, in forma di mistero, (Chi l’ha fatto? UFO? Vortici di plasma? Fenomeni elettrodinamici? No, siamo stati noi del CICAP!, affermano nelle pagine successive, ma si capiva benissimo gia' dall'indice che il crop era finto) il risultato lo potete giudicare voi stessi: un raffazzonato disegno irregolare, linee sfrangiate sui bordi, non ortogonalita'delle rette, per rimanere sul piano puramente estetico.

http://www.harno.it/cicacicap/Media/garlas.jpg

Ovviamente nemmeno prese in considerazione quelle caratteristiche che sono oggetto di studio da parte di diversi scienziati e ricercatori: Analisi scientifiche sono state fatte su piante all'interno dei cerchi dal biochimico Levengood, con la scoperta di variazioni di ordine chimico, radioattivo e morfologico; la rapidita' di formazione dei cerchi, a volte anche pochi minuti, anche per formazioni di estrema grandezza; il tipo di piegatura delle messi ( ad un angolo di 90 gradi sui nodi di crescita); il tipo di intreccio a spirale a volte anche con 5 strati sovrapposti ed intrecciati, i disegni precisi al millimetro di disegni geometrici o matematici di grande complessita'; la quantita' delle formazioni a livello mondiale. Per non parlare delle sensazioni personali dei ricercatori all'interno dei cerchi, delle numerosissime testimonianze di velocita' di apparizione, di luci anomale ed elicotteri militari nei luoghi delle apparizioni dei cerchi, dei sibili ultrasonici, degli animaletti ritrovati morti all'interno dei cerchi.....ma questa e' un altra storia.


Perché scettico e' il contrario di scientifico

Diciamo, al di la della teoria crop circles = burloni, sicuramente la meno probabile a tutt'oggi stante le caratteristiche di cui sopra, e le cui valutazioni possono essere fatte in altra sede e con altri studi, quello che meraviglia e' la faziosita' del Cicap, presunta associazione scientifica, che anziche' indagare o documentarsi in maniera corretta sulle "Affermazioni del Paranormale", loro oggetto di studio, partono da un assunto e da un preconcetto: noi crediamo che tale fenomeno non sia possibile, quindi deve essere per forza finto, o inesistente, o una frode. Il passo piu' logico, come in una qualsiasi logica fondamentalista o estremista, è quella di non prendere in considerazioni eventuali studi contrari alla propria teoria, o meglio fede, religione.
E la religione, qualsiasi religione, la religione scettica compresa, e' quanto di piu' contrario alla vera ricerca scientifica possa esistere.

Dal sito: http://www.harno.it/cicacicap/home.html

:)

Vassilij
02-10-02, 14:30
sono sorpreso e deluso dai preconcetti del Cicap..la prima regola per una persona di scienza dovrebbe essere l'assenza di pre-giudizi invece nulla. Piero e Alberto Angela questa se la potevano risparmiare...............quanto a Focus..ormai ha perso qualsiasi autorevolezza, da anni fa copertine dedicate al sesso sperando di vendere qualche copia in più, per cui è detto tutto

saluti

Silvia
26-10-02, 19:52
CROP CIRCLES, MUSICA VIVENTE
di Freddy Silva

Il fattore suono
Gli antichi Greci solevano dire che la geometria era musica congelata. Per i loro insegnanti Egizi la geometria sacra e la musica erano inestricabilmente collegate, in quanto le leggi geometriche governano gli intervalli matematici che formano le note nella scala musicale occidentale: gli intervalli diatonici.

Nel 1988 comparve un crop circle (http://www.timestar.org/barbury.gif) formato da tre cerchi ugualmente distanti, tali che potevano essere “attaccati” ai vertici di un triangolo equilatero costruito fra i cerchi. Il Prof. Gerald Hawkins osservò che, costruendo un cerchio passante per il centro di due a scelta, questi erano esattamente i tre sedicesimi di quello ottenuto. Sviluppò quindi il suo teorema e ne creò di nuovi, studiando altri crop circles. Scoprì inoltre che questi pittogrammi, in base ai loro rapporti di grandezza, corrispondevano a determinati suoni musicali, mediante un ragionamento molto complesso: solo per fare un esempio, scoprì che la nota “fa” (F) corrispondeva ai tre sedicesimi del cerchio da lui studiato. Così, per la prima volta, vennero messi in relazione crop circles, teoremi geometrici e musica.
È stato quindi provato che i crop circles contengono note musicali, le quali sono a loro volta un sottoprodotto delle leggi armoniche della frequenza del suono. I campi stessi hanno offerto indizi clamorosi sull'esistenza di una componente sonora. Nel 1996 apparve un crop circle raffigurante la combinazione di due importanti cifre, i triangoli 3, 4 e 5 e la Regola Aurea, combinazione che ci fornisce il diagramma necessario a produrre gli intervalli musicali (come spiegato da H.E. Huntley nel libro "The Divine Proportion").

Nel 1967 lo scienziato svizzero Hans Jenny pubblicò il primo dei suoi approfonditi studi sugli effetti delle vibrazioni trasmesse entro differenti elementi quali acqua, gesso, olio e sabbia. Trasmettendo il suono attraverso questi elementi, sotto forma di una frequenza analizzata da un monitor, egli riuscì a catturare su pellicola fotografica l'esatto disegno geometrico generato dal suono mentre le sue vibrazioni si muovevano attraverso tali sostanze. Cambiare la frequenza della vibrazione alterava le forme geometriche generate nelle sostanze riceventi: una frequenza bassa produceva un semplice cerchio racchiuso da un anello, mentre una frequenza più alta aumentava il numero di anelli concentrici intorno al cerchio centrale. Quanto più saliva la frequenza, tanto più aumentava la complessità delle figure, fino a far apparire tetraedri, mandala e figure pitagoriche. Il Prof. Jenny non solo è riuscito a solidificare il suono, ma ha anche permesso all'umanità di vedere la musica congelata.

Il cambiamento della frequenza terrestre
Jenny ci ha fornito un nesso fisico con la creazione dei crop circles, perché molte delle forme vibrazionali trovate nelle sue foto coincidevano con i disegni apparsi nei campi. Alcuni erano addirittura delle copie identiche, come il cerchio circondato da anelli concentrici apparso negli anni '80, il tetraedro di Barbury Castle del 1991, i mandala e la tela di ragno del 1994 e persino i profondamente complessi frattali a stella su base Pitagorica apparsi nel 1997. Altre fotografie dimostrarono la geometria costruttiva celata nei crop circles, percepibile solo dopo una dissezione delle foto aeree con l'aiuto di bussola e computer.
Ma vi è un'ulteriore coincidenza: la relazione tra la crescente complessità delle forme geometriche del Prof. Jenny, proporzionale all'aumento della frequenza emessa, coincide con lo sviluppo cronologico sequenziale dei pittogrammi.
I crop circles infatti iniziarono ad apparire negli anni '70, sotto forma di semplici cerchi, e si sono evoluti in maniera esponenziale durante gli anni '80 e '90, fino a raggiungere la complessità dei pittogrammi odierni.
Questo fatto confermerebbe quanto ripetutamente sostenuto da medium, sensitivi e channelers agli inizi del fenomeno, ovvero che la Terra sta attraversando un cambiamento di frequenza e sperimentando un aumento nel suo ritmo vibratorio naturale. Una teoria condivisa da numerosi popoli nativi in tutto il mondo, le cui profezie annunciano, in questo periodo, un profondo mutamento della Terra. Ulteriori conferme ci pervengono dalla NASA, le cui recenti registrazioni sonar dallo spazio hanno captato un innalzamento nella frequenza del suono emesso dal nostro pianeta.
Dal fornitissimo archivio del maggiore esperto di crop circles in circolazione, Colin Andrews, risulta che numerosi testimoni riferiscono di aver udito un forte suono vibrante, prima di assistere alla formazione di una traccia. Nei rapporti si parla di una quiete totale, innaturale, dell'aria: il canto mattutino degli uccelli si interrompe, seguito da un suono vibrante e dall'intenso fruscio delle spighe che si agitano, nonostante la completa assenza di vento. Le piante si abbattono quindi al suolo in un movimento a spirale e l'intero evento non dura più di quindici secondi.
Questo suono è stato finalmente registrato su nastro ed analizzato dal Jet Propulsion Laboratory della NASA: nel rapporto è stato definito di natura meccanica e pulsante ad una frequenza di 5,2 kHz. Lo stesso suono era stato udito precedentemente da un operatore della BBC mentre registrava un'intervista presso un crop circle, appena prima di oltrepassare il limite della formazione, ma la vibrazione non risultò percepibile dalle due telecamere da 50.000 dollari che la troupe aveva con sé.


http://www.edicolaweb.net/st06f43g.jpg
http://www.edicolaweb.net/st06f42g.jpg
Il raffronto tra due famosi crop circles e la loro riproduzione in acqua
realizzata da Hans Jenny.

Dal sito: http://members.xoom.virgilio.it/Ass_Graal/


:)

Silvia
08-12-02, 14:34
CROP CIRCLES: IL MECCANISMO CREATIVO
di Eltjo H. Haselhoff (*)

Le sfere di luce
Un fenomeno apparentemente correlato ai crop circles è quello delle sfere di luce volanti, viste volteggiare sulle formazioni, nel corso degli anni, da numerosi testimoni. Le loro dimensioni sono piuttosto piccole, ed emettono una luce bianca brillante, a volte leggermente ambrata. Le testimonianze sono supportate da foto e da una dozzina di filmati, realizzati da ricercatori quali Steve Alexander, Foeke Kootje, i fratelli Von Durckheim, Bert Janssen e Stuart Dike (e Peter Sorensen N.d.R.). In particolare in Inghilterra, tali fenomeni luminosi, osservati poco prima dell'apparizione di un crop circle, sono stati associati alla stessa generazione delle tracce misteriose! Ad esempio, durante una notte d'estate del 1999, l'olandese Robbert van der Broeke notò una piccola luce nel cielo, sul campo di grano dietro casa sua, che sembrava una stella brillante. Si rese subito conto che non poteva trattarsi di una stella, perché si muoveva lentamente. Ad un certo punto la luce si allungò in una forma ellittica, stazionando a pochi metri sul campo. Quindi sparì, come una tv spenta all'improvviso. Robbert corse sul campo e scoprì un crop appena formato. L'aria, il crop e il suolo erano caldi. Ovviamente questa è davvero una storia fantastica, e ci sono dozzine di spiegazioni banali per le affermazioni di questo testimone oculare (in termini di eccessivo uso di alcool, troppa fantasia, disperato bisogno di attenzione o semplicemente uno scherzo).
Tuttavia, molti altri hanno raccontato storie identiche, in tutto il mondo, e in ragione dei numerosi rapporti attendibili (ed evidenze fisiche come impronte circolari bruciate) sulla presenza di tali sfere volanti luminose, ho avviato ricerche biofisiche in loco. Sono stati raccolti 1500 steli da zone scelte accuratamente, etichettati, fatti essiccare per tre mesi e quindi esaminati a fondo. Uno degli esperimenti mirava a determinare la lunghezza dei nodi delle piante: questi appaiono di solito come semplici rigonfiamenti o ispessimenti di una zona dello stelo delle piante di grano, ma nei campioni prelevati dai crop circles questi apparivano decisamente troppo allungati. Ci sono meccanismi biologici e naturali (ad es. gravitropismo) che possono causare in effetti un allungamento dei nodi degli steli, ma in questi casi l'incremento della dimensione del nodo non supera mai il 10-20% del totale. Negli steli rinvenuti nei crop circles invece la percentuale di allungamento è grandemente superiore a questa percentuale. Secondo il dottor Levengood, l'incredibile crescita del nodo potrebbe essere il risultato di un surriscaldamento superveloce causato da radiazioni elettromagnetiche. Ha raggiunto questa conclusione dopo aver notato che gli steli comuni, dopo un breve tempo nel forno a microonde, rivelavano modifiche simili a quelle riscontrate nei campioni presi dai crop circles. I 1500 fusti della formazione analizzati, sono stati misurati con l'uso di un programma computerizzato di mia ideazione, che analizzava automaticamente le foto digitali dei campioni. Con questo utile strumento si può stabilire la lunghezza dei nodi con l'accuratezza di un decimo di millimetro, eliminando qualsiasi effetto di pregiudizio sperimentale. Si è scoperto che la lunghezza media dei nodi al centro del cerchio era superiore al doppio della lunghezza dei controlli nel crop, ben maggiore dunque di quanto possa essere spiegato da meccanismi biologici. Ancora più rimarchevole, è comunque, la perfetta simmetria del grafico. La stessa precisa simmetria è stata rilevata in altre tre sezioni trasversali all'interno del cerchio. Si tratta di una scoperta straordinaria: l'allungamento dei nodi aveva esattamente la stessa simmetria della formazione stessa: circolare. Il che indica che qualsiasi meccanismo abbia creato i crop circles, ha causato anche l'effetto dell'allungamento dei nodi. Se questa formazione fosse derivata semplicemente dall'appiattimento dell'erba con un asse, come molti vogliono farci credere, non ci sarebbe alcuna ragione per la crescita dei nodi al centro del crop. Come spiegare che una pianta sa che c'è un cerchio in campo? Come sa di appartenere a quella determinata formazione? Ovviamente, la pianta non lo sa, deve esserci dunque un'altra spiegazione. E l'abbiamo trovata, usando un modello elettromagnetico: abbiamo determinato la quantità di allungamento dei nodi relativamente a come dovrebbe essere quando una piccola fonte sferica di radiazioni, ad un'altezza di molti metri sopra il campo, fosse la causa dell'effetto di rigonfiamento del nodo. Si è scoperto che i valori misurati per la lunghezza media dei nodi corrispondeva perfettamente ai valori teorici se la fonte di radiazioni fosse stata ad un'altezza di quattro metri e dieci centimetri (in perfetto accordo con le affermazioni dei testimoni).

Risultati identici, ottenuti in altri crop circles (due in Inghilterra e uno in America), sono stati esposti in un articolo, con cui si è giunti alla conclusione che sfere di luce a carattere elettromagnetico devono essere implicate con lo sviluppo dei crop circles. L'articolo è stato accettato per la pubblicazione nel giornale scientifico sulla fisiologia delle piante e biofisica su Physiologia Plantarum. Grazie a questa pubblicazione, l'ipotesi che le sfere volanti di luce siano in qualche modo responsabili dei crop circles non è più solo un'ipotesi, ma un fatto scientificamente confermato e accettato. Le future discussioni sulla teoria sono state promosse a livello scientifico. Di conseguenza è stato fatto un altro passo avanti rispetto al chiarimento del mistero dei crop circles. Ma mistero rimane, visto che molte domande sono senza risposta. La prima è: da dove vengono le sfere di luce?

http://www.silviadue.net/crop/sfere.jpg


Da The Deepening Complexity of Crop Circles, Scientific Research & Urban Legends (Frog Ltd. Berkeley, USA)

(*) Chi è Eltjo H. Haselhoff
L'autore, dottore in fisica sperimentale e teoretica, ha studiato il fenomeno crop circles per oltre dieci anni, visitando centinaia di siti ove le formazioni si sono manifestate, ed ha contatti con i più accreditati ricercatori mondiali del settore. Presidente del Dutch Center for Crop Circles Studies (DCCCS), ha condotto numerosi esperimenti sul campo e presso laboratori di biofisica, nonché analisi geometriche.

Silvia
18-03-03, 01:22
SIMBOLISMO DEI CROP CIRCLES

Negli ultimi dieci anni, sono apparsi crop circles che sembrano racchiudere in sé un forte simbolismo relativo alle culture più antiche e misteriose del nostro passato: sono simboli di carattere mistico-esoterico, ed appartengono alle dottrine iniziatiche dei Pellerossa americani, dei Cabalisti ebrei, dei primi Cristiani Ortodossi, degli Orientali ed a rappresentazioni cosmiche.


Il Triangolo

http://silviauno.supereva.it/crop/triangolo.jpg http://silviauno.supereva.it/crop/triangolo_dia.jpg
Apparso il 16 Luglio 1991 a Barbury Castle, simboleggia il mondo materiale. Il significato cambia a seconda della direzione della punta del triangolo:

* Punta in Alto: rappresenta i tre Superni, e cioè il Principio Divino, il Padre, la Grande Madre. In molti pittogrammi questi elementi sono rappresentati con dei cerchi disposti a triangolo, con un quarto cerchio nel mezzo che può rappresentare il Daath, cioè la Conoscenza, nata dall’unione dei Tre. In questo pittogramma appare anche un cerchio con inscritto un simbolo solare a sei raggi, che nello Gnosticismo Cristiano rappresenta proprio Cristo.
Il messaggio potrebbe essere perciò “Il Padre e la Madre attraverso la Conoscenza renderanno manifesto il Figlio”, oppure “Il Padre e la Madre si manifesteranno al Figlio (cioè l’Uomo) attraverso la Conoscenza”.

* Punta in Basso: simbolo dell’Acqua, quindi della vita, ma anche rappresentazione del Calice, cioè di qualcosa atto a contenere (in questo caso la Conoscenza). Anche da questa lettura traspare un significato di annunciazione.


La Rosa mistica

http://silviauno.supereva.it/crop/rosa_mistica.jpg http://silviauno.supereva.it/crop/rosa_mistica_dia.jpg
Contenuta perfettamente in un esagramma , simbolo che rappresenta il Macrocosmo e dal quale si ricava anche la stella a sei punte, sigillo di David. Apparsa il 6 Luglio 1996 a Littlebury, Essex, Inghilterra.


La galassia

http://silviauno.supereva.it/crop/galassia.jpg
Rappresentazione di una tripla spirale (detta anche Julia) costituita da sequenze di cerchi che possono chiaramente alludere ad una galassia. Apparso a Windim Hill il 29 Luglio 1996.

Silvia
18-03-03, 01:23
L'Albero della Vita Cabalistico

http://silviauno.supereva.it/crop/albero_della_vita http://silviauno.supereva.it/crop/albero_della_vita_dia
Rappresenta la correlazione tra il cosmo e l’uomo, tra Dio e l’Uomo, tra il Figlio di Dio e l’Uomo. L’asse centrale è la via diretta di comunicazione tra l’Alto ed il basso. Ogni numero disposto sull’Albero della vita rappresenta un Archetipo, rappresentabile a sua volta con una parola con un segno geometrico, con un colore e con un suono. Apparso a Burderop Down, il 3 Maggio 1997.


Il Monogramma di Cristo

http://silviauno.supereva.it/crop/monogramma_cristo.jpg http://silviauno.supereva.it/crop/monogramma_cristo_dia.jpg
Questo simbolo veniva usato dai primi Cristiani Gnostici per rappresentare Cristo, identificato come un sole che risplende dentro il cerchio, cioè il cosmo. Raffigurazione simile era quella del “Sole Invictus”, adorato dai Romani proprio durante il periodo della diffusione del Cristianesimo. Apparso a Stonehenge il 1 Giugno 1997.


Stella Fiammeggiante

http://silviauno.supereva.it/crop/stella.jpg
Apparsa a Bishop Cunnings il 13 luglio 1997. I filosofi antichi la utilizzavano come simbolo di conoscenza dei misteri della creazione e la associavano alla luce della vita. Gli iniziati la chiamavano “Stella Fiammeggiante”, simbolo supremo dell’esoterismo e della Luce. Eliphas Levi sostiene che la Stella Fiammeggiante rappresenta l’onnipotenza del pensiero e della meditazione.

Liberamente tratto dal sito http://digilander.libero.it/poimandres/

Silvia
11-06-03, 23:29
Sono già una trentina le formazioni apparse tra aprile e i primi di giugno: queste, secondo me, le più suggestive…

* 20 aprile – Privett, Hampshire (http://www.silviadue.net/crop/2003/20_04_03%20_humpshire.jpg)

* 25 maggio - West Overton, Wiltshire (http://www.silviadue.net/crop/2003/25_05_03_wiltshire.jpg)

* 7 giugno - Windmill Hill, Wiltshire (http://www.silviadue.net/crop/2003/07_06_03_windmill.jpg) (fantastico... :) )



Due parole merita la formazione di Ringmer, nell'East Sussex, zona gia fortunata per gli appassionati di crop circles. L'agroglifo di Ringmer, nel grano saraceno, è fortemente simbolico: è composto da cerchi semplici e da una figura essenziale che ricorda una "chiave alchemica". C'e anche il classico pentacolo. La lunghezza della composizione è di circa 65 metri.

agaragar
11-06-03, 23:38
Pordenone, 11 giu 2003 - 15:39

Segnalazione Ufo in Friuli, cerchi in un campo d'orzo


Un disegno composto da vari cerchi, simile a quelli noti come "crop circle", ritenuti dagli ufologi probabile opera di alieni, è apparso in un campo d'orzo della provincia di Pordenone, a Ranzano di Fontanafredda, in una zona già più volte in passato interessata a segnalazioni di presunte presenze aliene.

Lo ha reso noto il consulente scientifico del Centro ufologico nazionale, Antonio Chiumiento. Docente di matematica, Chiumiento ha rapporti anche con gli ambienti ufologici internazionali e da anni raccoglie testimonianze e campioni degli incontri ravvicinati, alcuni dei quali analizzati dal Dipartimento di chimica dell'Università di Pisa.

Per Chiumiento, nei casi dei cerchi scoperti in Friuli sono da escludere "contaminazioni di natura terrestre". (red)

Silvia
12-06-03, 13:37
Originally posted by Pasquin0
Pordenone, 11 giu 2003 - 15:39

Segnalazione Ufo in Friuli, cerchi in un campo d'orzo


Un disegno composto da vari cerchi, simile a quelli noti come "crop circle", ritenuti dagli ufologi probabile opera di alieni, è apparso in un campo d'orzo della provincia di Pordenone, a Ranzano di Fontanafredda, in una zona già più volte in passato interessata a segnalazioni di presunte presenze aliene.

Lo ha reso noto il consulente scientifico del Centro ufologico nazionale, Antonio Chiumiento. Docente di matematica, Chiumiento ha rapporti anche con gli ambienti ufologici internazionali e da anni raccoglie testimonianze e campioni degli incontri ravvicinati, alcuni dei quali analizzati dal Dipartimento di chimica dell'Università di Pisa.

Per Chiumiento, nei casi dei cerchi scoperti in Friuli sono da escludere "contaminazioni di natura terrestre". (red)

http://www.x-cosmos.it/storage/foto/1548/1548-small.jpg * Ingrandimento (http://www.x-cosmos.it/storage/foto/1548/1548.jpg)


Il crop di Ranzano di Nikola Duper

Verso i primi di questo mese (giugno) Tom Bosco mi manda l'e-mail di un ragazzo (Enzo C.) che segnala un cerchio nel grano vicino a Pordenone. Reagisco subito e chiamo immediatamente Enzo per sentire di cosa si tratta. Devo dire che inizialmente ero un po' perplesso perché abbiamo già avuto nel passato delle segnalazioni che poi si riferivano ai soliti abbattimenti, causati da vento o chi sa che cosa. Dopo pochi minuti di colloquio inizio a credere che forse questa volta ci siamo. Quello che mi viene descritto sembra proprio un cerchio nel grano. Chiamo subito Fabio, l'amico colpevole di questa mia passione, e fissiamo un appuntamento con Enzo che ci porterà sul posto. Alla spedizione si aggiunge anche Petar, mio figlio più grande, che in famiglia mi aiuta a fronteggiare l'opposizione della moglie di impostazione piuttosto scettico-scientifica :-).
Mentre noi siamo in leggero ritardo, Enzo è puntuale e dopo le dovute presentazioni ci conduce in mezzo ai campi finché non arriviamo di fronte ad un capitello con Sant'Antonio (!!!) che fronteggia il piccolo campo di orzo. Petar è primo a intravedere la figura del cerchio, e mentre noi tiriamo fuori le macchine fotografiche, lui è già dentro. L'emozione è grande, dopo tanti cerchi nel grano che insieme con Fabio ho visto in Inghilterra questo è il primo a casa nostra (può dirlo un croato?). Mentre inizio a scattare le prime foto, Fabio, Enzo e Petar sono già a caccia di spighe piegate, e infatti da subito vedo Fabio molto entusiasta perché ne trova tantissime con tutte le caratteristiche che normalmente caratterizzano un cerchio nel grano autentico. Anche se la formazione è evidentemente, e anche secondo le testimonianze, vecchia di almeno un mese, ci sono ancora tantissime spighe piegate a 90 gradi e vive. A questo punto Enzo ci racconta che il proprietario del campo è rimasto molto impressionato da questa formazione ed è contento che la gente venga a vederlo. E qui i colleghi inglesi avrebbero da imparare, e non poco. Gira la voce invece che ci siano stati anche altri cerchi in zona però i contadini, per paura di essere derisi, hanno pensato “bene” di tagliarli subito.
Il campo ha vissuto una processione interminabile di persone durante questo mese. Ci sono stati anche i carabinieri del posto che hanno cercato di convincere la gente che si trattava di una ragazzata, senza molto successo devo dire. Non bastassero i carabinieri si sono visti anche i soldati americani della vicina base di Aviano. Sembra, pare, si mormora che abbiano affermato che questa è una delle prove evidenti dell'esistenza della vita aliena. I carabinieri si dovranno aggiornare mi sa :-)).
Scherzi a parte è stata una giornata bellissima, abbiamo rivissuto quelle meravigliose emozioni sperimentate in Inghilterra. La gente che si incontra incantata da questo affascinante fenomeno e inizia a parlare, a interrogarsi sulle cose che magari non avrebbe mai pensato altrimenti, a discutere e aprirsi a tutta una serie di bellissime sensazioni che in altre circostanze avrebbero avuto paura di raccontare e pensare. Il miracolo dei cerchi nel grano, a prescindere di chi li fa, è anche questo. A dispetto di una società che ci vorrebbe sempre più individualisti, sempre più soli, loro ci fanno incontrare, ci riuniscono in gruppi, ci fanno scambiare le esperienze, i sogni, l'emozioni, l'energie.
Mi piace credere che anche in queste sinergie si nasconde una piccola speranza per questo mortificato pianeta e per questa, a volte, meravigliosa specie alla quale apparteniamo.

* Ricostruzione grafica di Alessandro Turatto (http://www.x-cosmos.it/storage/foto/1549/1549.jpg)

Dal sito www.x-cosmos.it

:)