25 agosto - S. Luigi IX, Re di Francia

[Colombo da Priverno]

Dal sito SANTI E BEATI (http://www.santiebeati.it/search/jump.cgi?ID=29000):

San Ludovico (Luigi IX), Re di Francia

25 agosto - Memoria Facoltativa

Poissy, 25 aprile 1215 - Tunisi, 25 agosto 1270

Il re di Francia Luigi IX modello di santità evangelica nell'esercizio del potere regale, si distinse per lo spirito di penitenza, di preghiera e per l'amore verso i poveri e i malati. Promosse insieme al bene sociale anche l'elevazione spirituale dei suoi sudditi nella giustizia e nella pace. Morì di peste presso Tunisi nella seconda delle due Crociate da lui intraprese. (Mess. Rom.)

Luigi IX, sovrano di Francia, nacque il 25 aprile 1215 in Poissy. Incoronato re di Francia, Luigi si assunse il compito, davanti a Dio e agli uomini, di diffondere il Vangelo. Nell'anno 1244 fu sorpreso da una fortissima febbre. Guarito, volle di persona guidare una crociata per la liberazione della Terra Santa. Sbarcato in Egitto, presso la città di Damietta, attaccò con successo i Saraceni. Ma una terribile pestilenza decimò l'esercito crociato, colpendo lo stesso re. Assalito nuovamente dai Turchi, venne sconfitto e fatto prigioniero. Dopo essere stato rilasciato, proseguì come pellegrino per la Terra Santa, dove compì numerose opere di bene. Tornato in Francia, governò con giustizia e cristiana pietà, fondando la Sorbona e preparando una nuova crociata. Ma a Tunisi una nuova epidemia colpì l'esercito. Luigi IX, sentendosi morire, si fece adagiare con le braccia incrociate sopra un letto coperto di cenere e cilicio, dove spirò. Era il 25 agosto del 1270. (Avvenire)

Patronato: Re, Ordine Francescano Secolare

Etimologia: Ludovico = variante di Clodoveo

Emblema: Corona, Globo, corona di spine

Martirologio Romano: San Luigi IX, re di Francia, che la fede attiva sia in tempo di pace sia nel corso delle guerre intraprese per la difesa dei cristiani, la giustizia nel governo, l’amore verso i poveri e la costanza nelle avversità resero celebre. Unitosi in matrimonio, ebbe undici figli che educò ottimamente e nella pietà. Per onorare la croce, la corona di spine e il sepolcro del Signore impegnò mezzi, forze e la vita stessa. Morì presso Tunisi sulla costa dell’Africa settentrionale colpito dalla peste nel suo accampamento.

Martirologio tradizionale (25 agosto): Presso Cartagine san Luigi nono, Re dei Franchi e Confessore, illustre per santità di vita e per gloria di miracoli. Le sue ossa furono poi trasportate a Parigi.

S. Luigi IX, re di Francia, nacque il 25 aprile 1215 in Poissy, dove ricevette anche il Battesimo. Ebbe per genitori Luigi VIII e la regina Bianca di Castiglia, donna di grande pietà e virtù.
A questo giovane principe la mamma procurò di ispirare fin dalla prima infanzia un singolare amore alla virtù e un grande orrore per il peccato, ripetendogli spesso quelle celebri parole: “Figliolo mio, vorrei piuttosto vederti morto, anzichè macchiato di un sol peccato mortale e in disgrazia di Dio”. Questa massima fece così grande impressione sul cuore di Luigi che se ne ricordò per tutta la sua vita.
Giunto alla maggiore età, venne consacrato e coronato re di Francia il 29 novembre 1226 a Reims e Luigi riguardò poi sempre la sua consacrazione non come una semplice cerimonia, ma come un impegno e un obbligo che egli assumeva davanti a Dio e agli uomini di far regnare Gesù Cristo in tutti i suoi stati.
Gluidato da maestri dotati di pietà e di scienza, Luigi arrivò alla giovinezza così serio e dedito ai suoi doveri, così pio e virtuoso, che pareva immune da ogni passione. Semplice e modesto curava di conciliarsi il rispetto del popolo non tanto con il fasto esteriore, quanto con le opere buone e con un buon governo.
Per riempirsi la mente e il cuore di massime sante e di elevati sentimenti egli leggeva continuamente la Sacra Scrittura e le opere dei Santi Padri e ne consigliava la lettura anche ai suoi cortigiani.
In lui il valore si congiungeva alla pietà, senza nulla perdere del suo splendore.
Nell'anno 1244 fu sorpreso da un’ardentissima febbre per cui tutto il popolo, dolente, offrì a Dio fervide preghiere, ottenendone la guarigione. Guarito, volle di persona guidare una crociata per la liberazione della Terra Santa.
Sbarcato in Egitto, presso la città di Damietta, attaccò i Saraceni e li vinse: ma iniziata la marcia verso l’interno, una terribile pestilenza decimò l'esercito crociato e colpì lo stesso sovrano. Assalito nuovamente dai Turchi, venne facilmente sconfitto e fatto prigioniero.
Venuto a patti con il vincitore, potè liberare gran parte dei suoi soldati, soccorrere i feriti e proseguire come pellegrino per la Terra Santa. Qui mise mano a opere di cristiana e regale pietà che però dovette interrompere per far ritorno in Francia, essendogli in questo frattempo morta la madre. Si occupò del riordinamento del regno, e governò con somma giustizia e cristiana pietà. Abolì il duello giudiziario, fondò la Sorbona, la Santa Cappella, e si preparò a una nuova crociata.
Ma a Tunisi una nuova epidemia colpì l’esercito e lo stesso re, sentendosi morire, domandò gli ultimi Sacramenti. Fattosi poi adagiare sopra un letto coperto di cenere e cilicio, con le braccia incrociate sul petto, spirò pronunziando le parole: “Entrerò nella tua casa, o Signore, ti adorerò nel tuo tempio santo e glorificherò il tuo nome”. Era il 2 agosto del 1270.
Fu canonizzato da Bonifacio VIII l'11 agosto 1297 (ma la bolla è del 6 agosto) in Orvieto sotto il nome di S. Luigi dei Francesi, per dare un esempio di fedeltà e di obbedienza, a Roma, a tutti i Re.

Autore: Antonio Galuzzi

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[Augustinus]

In occasione della memoria di S. Luigi IX, autentico re cattolico, riporto in rilievo questo thread aperto da Lepanto.

Augustinus :) :) :)

[Augustinus]

(Acta Sanctorum Augusti 5 [1868], 546)

Figlio carissimo, prima di tutto ti esorto ad amare il Signore Dio tuo con tutto il cuore e con tutte le tue forze. Senza di questo no c'è salvezza.
Figlio, devi tenerti lontano da tutto ciò che può dispiacere a Dio, cioè da ogni peccato mortale.
E' preferibile che tu sia tormentato da ogni genere di martirio, piuttosto che commettere un peccato mortale.
Inoltre, se il Signore permetterà che tu abbia qualche tribolazione, devi ringraziando, e sopportarla volentieri, pensando che concorre al tuo bene e che forse te la sei ben meritata.
Se poi il Signore ti darà qualche prosperità, non solo lo dovrai umilmente ringraziare, ma bada bene a non diventar peggiore per vanagloria o in qualunque altro modo, bada cioè a non entrare in contrasto con Dio o offenderlo con i suoi doni stessi.
Partecipa devotamente e volentieri alle celebrazioni della Chiesa. Non guardare distrattamente in giro e non abbandonarti alle chiacchiere, ma prega il Signore con raccoglimento, sia con la bocca che con il cuore. Abbi un cuore pietoso verso i poveri, i miserabili e gli afflitti. Per quanto sta in te, soccorrili e consolali. Ringrazia Dio di tutti i benefici che ti ha elargiti, perché tu possa renderti degno di riceverne dei maggiori. Verso i tuoi sudditi comportati con rettitudine, in modo tale da essere sempre sul sentiero della giustizia, senza declinare né a destra né a sinistra. Sta' sempre piuttosto dalla parte del povero anziché del ricco, fino a tanto che non sei certo della verità.
Abbi premurosa cura che tutti i tuoi sudditi si mantengano nella giustizia e nella pace, specialmente le persone ecclesiastiche e religiose. Sii devoto e obbediente alla Chiesa Romana, madre nostra, e al Sommo Pontefice come a padre spirituale. Procura che venga allontanato dal tuo territorio ogni peccato, e specialmente la bestemmia e le eresie.
Figlio carissimo, ti do infine tutte quelle benedizioni che un buon padre può dare al figlio. La Trinità e tutti i santi ti custodiscano da ogni male. Il Signore ti dia la grazia di fare la sua volontà, perché riceva onore e gloria per mezzo tuo e, dopo questa vita, conceda a tutti noi di giungere insieme a vederlo, amarlo e lodarlo senza fine. Amen.

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http://img45.imageshack.us/img45/1095/luigiixyo2.jpg S. Luigi in un'antica incisione

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[Augustinus]

http://www.wga.hu/art/g/greco_el/10/1006grec.jpg http://www.insecula.com/PhotosNew/00/00/05/79/ME0000057993_3.JPG http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/DJ3I0G/96-001471.jpg El Greco, S. Luigi, 1590 circa, Musée du Louvre, Parigi

http://www.insecula.com/PhotosNew/00/00/06/12/ME0000061274_3.JPG Simon Vouet, S. Luigi riceve la corona di spine dalle mani di Cristo, 1639, Chiesa Saint-Paul-Saint-Louis, Le Marais

http://www.insecula.com/PhotosNew/00/00/06/77/ME0000067736_3.JPG Guillaume 1er Coustou, S. Luigi, Dôme et église Saint-Louis des Invalides, Dôme et tombeau de Napoléon, Parigi

http://www.insecula.com/PhotosNew/00/00/06/12/ME0000061284_3.JPG Jacques Ninet de l'Estain, Morte di S. Luigi, 1639, Chiesa Saint-Paul-Saint-Louis, Le Marais

http://www.holy-mass.com/07d565d0.jpg Charles Lameire, S. Luigi riceve la Comunione nella Santa Casa a Nazareth, 1903, Basilica della S. Casa, Cappella Francese, Loreto

http://www.kfki.hu/~arthp/art/s/simone/3assisi/1saints/saints30.jpg Simone Martini, SS. Luigi di Francia e Ludovico di Tolosa, 1317, Basilica inferiore, Cappella di S. Martino, Assisi

[Augustinus]

http://www.insecula.com/PhotosNew/00/00/05/79/ME0000057997_3.JPG http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/ODEI4/87-002194-02.jpg Luis Tristan, S. Luigi distribuisce l'elemosina, 1620 circa, Musée du Louvre, Parigi

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/06/Louis14-z2.jpg http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/HW4A1Q/95-014356.jpg http://www.culture.gouv.fr/Wave/image/joconde/0364/m103104_95-014356_p.jpg Charles Le Brun, Luigi XIV offre lo scettro e l'elmo a Gesù Cristo risorto alla presenza di S. Luigi IX e del ministro Jean-Baptiste Colbert (ovvero Azione di grazia di Luigi XIV), 1674, musée des beaux-arts, Lione

http://www.museodelprado.es/uploads/tx_gbobras/p00661a01nf2005.jpg Claudio Coello, La Vergine Maria col Bambino adorato da S. Luigi, re di Francia, 1665-68, Museo del Pardo, Madrid

http://worldroots.com/brigitte/gifs3/louis9france.jpg

[Augustinus]

http://www.courdecassation.fr/IMG/Image/st_louis_gd.jpg http://www.courdecassation.fr/IMG/Image/gal_st_louis_gd.jpg Eugène Guillaume, S. Luigi IX, amministra la giustizia nel parco del Castello di Vincennes, 1877, galleria Saint-Louis, Corte di Cassazione, Parigi

[Augustinus]

http://www.wga.hu/art/d/delacroi/3/309delac.jpg http://www.insecula.com/PhotosNew/00/00/02/92/ME0000029291_3.JPG Eugène Delacroix, Battaglia di Taillebourg ingaggiata da S. Luigi, 1834-35, Musée du Louvre, Parigi

http://www.insecula.com/PhotosNew/00/00/05/14/ME0000051401_3.JPG Augustin (Auguste-Alexandre) Dumont, S. Luigi IX, Salone delle Scienze, Sénat et jardin, Lussemburgo

http://www.latribunedelart.com/Expositions_2004/Brenet_-_Tartares.jpg Nicolas-Guy Brenet, S. Luigi IX riceve il vecchio della montagna, 1773, Musée Carnavalet, Parigi

http://www.teutonici.com/Foto/images/Re_Rotondo_jpg.jpg

http://img174.imageshack.us/img174/9031/ludovicohy7.jpg Adolphe-William Bouguereau, S. Luigi IX si prende cura degli appestati, 1859, chiesa di Sainte-Clotilde, Cappella di S. Luigi, Ville de París

http://img91.imageshack.us/img91/69/ludovico2hf7.jpg http://stettco.com/images/Bouguereau%20-%20Saint%20Louis%20Rendering%20Justice%202.jpg Adolphe-William Bouguereau, S. Luigi IX amministra la giustizia, 1859, chiesa di Sainte-Clotilde, Cappella di S. Luigi, Ville de París

[Augustinus]

LUIGI IX IL SANTO

Luigi IX il Santo (25 aprile 1215 - 25 agosto 1270) fu re di Francia dal 1226 fino alla sua morte. Nato a Poissy, in Francia, fu un membro del dinastia dei Capetingi, figlio del re Luigi VIII e Bianca di Castiglia.

Molte cose della vita di Luigi IX il Santo le conosciamo dalla famosa biografia scritta da Jean de Joinville. Jean de Joinville era un amico, confidente e consigliere del re. Partecipò come testimone alle indagini papali sulla vita di Luigi IX che si conclusero con la beatificazione da parte di papa Bonifacio VIII nel 1297. Luigi IX il Santo aveva undici anni quando suo padre morì nel 1226. Fu incoronato re di Francia lo stesso anno nella cattedrale di Reims.

A causa della sua giovane età, sua madre, Bianca di Castilia, governò la Francia come reggente fino al 1234, quando Luigi IX il Santo fu ritenuto in grado di governare. Continuò a fare da consulente importante al re fino alla sua morte nel 1252.

Il 27 Maggio 1234 Luigi IX il Santo ha sposato Margherita di Provence, la sorella di Eleonora moglie di Enrico III Plantageneto re d'Inghilterra.

Luigi IX il Santo fu il fratello più anziano di Carlo I della Sicilia (1227-1285), il quale ha generato la contea di Anjou, fondando così la seconda dinastia di Angevin.

Luigi IX il Santo portò alle estreme conseguenze la crociata contro gli Albigesi (Catari) nel 1229 dopo l'accordo con il conte Raimondo VII di Toulouse.

La pietà e la bontà di Luigi IX il Santo verso i poveri sono state molto celebrate.

Partecipò due volte alle crociate nel 1248 (Settima Crociata) e nel 1270 (Ottava Crociata).

Entrambe le crociate furono dei fallimenti. Dopo l’iniziale successo nella Settima Crociata, l’esercito di Luigi IX il Santo trovò una forte resistenza da parte dell’esercito e dei contadini egiziani. Nel 1250, Luigi IX il Santo fu sconfitto e fatto prigioniero da Baybars I a El-Mansura (Egitto) riacquistando la libertà solo versando un forte riscatto.

Luigi IX il Santo ed i suoi compagni furono liberati in cambio della resa dell'esercito francese e di un forte riscatto. Morì a Tunisi durante l’Ottava Crociata il 25 agosto 1270 probabilmente di peste o per dissenteria.

Alcuni suoi resti sono stati sepolti direttamente sul posto in Tunisia dove si trova una sua tomba che può essere visitata ancora oggi, mentre altri resti sono stati sigillati in un’urna e sono state portate nella Basilica di Monreale a Palermo, dove ancora oggi si trovano. Il suo corpo è stato preso, e dopo un breve soggiorno nella Basilica di San Domenico a Bologna, è stato portato nella necropoli reale francese di Saint Denis a Lione.

La sua tomba nella Cattedrale di Saint Denis è un monumento d'ottone progettato verso la fine del XIV secolo. È stata fusa durante le guerre di religione francesi, in quel periodo il corpo del re sparì. Soltanto una piccola parte si è salvata e si trova nella Cattedrale di Saint Denis. Il papa Bonifacio VIII beatificò Luigi IX nel 1297; fu l'unico monarca francese a diventare santo.

Luigi IX il Santo, alla sua morte, lasciò il regno di Francia a suo figlio Filippo III l’Audace.

Luigi IX il Santo portò molta innovazione nell’arte e nell'architettura gotica e lo stile della sua coorte si irradiò per tutta l’Europa tramite l’acquisto e l’esportazione di oggetti d’arte da parte dei nobili parigini, e dall'unione di molte sue figlie con mariti stranieri che introdussero le abitudini parigine nelle città dove si recarono a vivere. La cappella personale di Luigi IX il Santo, la "Sainte Chapelle" a Parigi, è stata copiata molte volte dai suoi discendenti in altri luoghi. Luigi IX il Santo ha regnato durante il cosiddetto "secolo dorato di San Luigi", quando il regno della Francia era politicamente ed economicamente molto forte in Europa.

Il re di Francia Luigi IX il Santo si è considerato come un "primus inter" il più grande fra i re ed i regni d’Europa. Ha comandato il più grande esercito ed ha regnato sul più ricco regno d’Europa, un regno che era allora il centro europeo delle arti e del pensiero intellettuale (La Sorbonne). Per molti, il re Luigi IX il Santo ha compreso il tutto della cristianità nella sua persona. La sua reputazione sulla sua santità e imparzialità era già affermata mentre era vivo ed in molte occasioni è stato scelto come giudice nelle questioni che opponevano i regni d’Europa. Il prestigio ed il rispetto per Luigi IX il Santo, da parte dei regnanti d’Europa, era dovuto più alla sua personalità benevola piuttosto che alla dominazione del suo esercito.

Per i suoi contemporanei, era l'esempio vivente del principe cristiano. Questa percezione di Luigi IX il Santo come il principe cristiano è stata rinforzata dal suo zelo religioso. Luigi IX il Santo era un cristiano devoto che fece costruire la Sainte Chapelle ("chapel-santo"), nel centro di Parigi. La Sainte Chapelle, un esempio perfetto dello stile di Rayonnant di architettura gotica, è stata eretta come scrigno per la parte superiore della "Corona di Spine" e un frammento della "Vera Croce", reliquie preziose della passione di Gesù. Luigi IX il Santo comprò queste reliquie nel 1239-1241 dall'imperatore Baldovino II dell'impero latino di Costantinopoli, per la somma esorbitante di 135.000 livres (la Sainte Chapelle, d'altra parte per costruirla, costò da sola 60.000 livres). Questo acquisto dovrebbe essere capito nel contesto dell’estremo fervore religioso che è esistito in Europa nel XIII secolo. L'acquisto, delle reliquie, contribuì molto a rinforzare la posizione centrale del re di Francia nella cristianità occidentale, così come ad accrescere ulteriormente l’importanza di Parigi, allora la più grande città dell’Europa occidentale. Era un periodo in cui le città ed i regni cercavano le reliquie così da aumentare la loro reputazione e la loro fama, e Luigi IX il Santo era riuscito ad avere le più importanti reliquie. L'acquisto era così non soltanto un atto di devozione, ma anche un gesto politico: il re francese stava provando a far diventare il regno della Francia come "nuova Gerusalemme". Luigi IX il Santo prese molto seriamente la sua missione "del tenente di dio sulla terra", con cui era stato investito quando fu incoronato re di Francia a Reims. Quindi, per svolgere la sua missione, condusse due crociate ed anche se furono infruttuose, contribuirono al suo prestigio. I contemporanei non avrebbero capito se il re di Francia non avesse condotto una crociata in Terra Santa. Inoltre ordinò l'espulsione degli ebrei dalla Francia, anche se il controllo allentato dell'amministrazione centrale a questo ordine permise a molti ebrei di rimanere nelle province. Inoltre, questo deve essere capito nel contesto del XIII secolo, l'avversione degli ebrei era generale in Europa, poiché i cristiani giudicarono gli ebrei responsabili della morte di Gesu Cristo. La decisione per espellere gli ebrei era in gran parte benvenuta in tutte le sfere della società. In tutti questi atti, Luigi IX il Santo ha provato a svolgere la missione della Francia, che è stata vista come "la figlia più anziana della chiesa", una tradizione della protezione della chiesa che risale ai Franchi e Carlo Magno incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero a Roma il giorno di Natale dell’800. Effettivamente, il titolo latino ufficiale dei re di Francia era "Rex Francorum", cioè. "il re della dinastia dei franchi" ed i re della Francia inoltre sono stati conosciuti con il titolo di re "molto cristiano", ("Rex Christianissimus"). Il rapporto fra la Francia ed il papato fu al massimo picco nel XII e XIII secolo e la maggior parte delle crociate furono indette da papi francesi. Nel 1309, persino i papi lasciarono Roma e si recarono nella città francese di Avignone. Luigi IX il Santo venne spesso considerato il modello ideale del monarca cristiano.

A causa dell’aura di santità fissata nella memoria di Luigi IX il Santo, molti re della Francia furono denominati Luigi, particolarmente nella dinastia dei borboni (Luigi XIII - Luigi XVIII).

Figli

Bianca (29 Aprile 1240 - 1243)

Isabella (2 Marzo 1241 – 28 Gennaio 1271), moglie di Teobaldo V di Champagne

Luigi (25 Febbraio 1244 - Gennaio 1260)

Filippo III (1 Maggio 1245 – 5 Ottobre 1285)

Giovanni (nato e morto nel 1248)

Giovanni Tristan (3 Agosto 1250 - 1270), marito di Yolanda di Borgogna

Pietro (1251-1284), conte di Perche ed Alencon; conte di Blois e di Chartres da parte di sua moglie, Giovanna di Chatillon

Bianca (1253-1323), moglie di Ferdinando de la Cerda, Infante di Castiglia

Margherita (1254–1271), moglie di Giovanni I, Duca di Brabant

Roberto, conte di Clermont (7 Febbraio 1256 - 1317). Antenato del re Enrico IV di Francia

Agnese di Francia (c. 1260 – 19 Dicembre 1327), moglie di Roberto II, duca di Borgogna

Le città di St. Louis, nel Missouri (USA), di Saint-Louis du Sénégal nel Senegal, di San-Louis nell'Alsazia, e la missione il San Luis Rey de Francia nella California sono posti chiamati con il nome del re di Francia.

La cattedrale San Louis a Versailles e l'ordine reale francese di San Louis (1693-1790 e 1814-1830) inoltre sono stati generati dopo il re.

FONTE (http://www.templaricavalieri.it/luigi_nono_il_santo.htm)

[Augustinus]

http://img214.imageshack.us/img214/6524/luigiixyv0.jpg Francisco Bayeu y Subías, S. Luigi re di Francia, 1785-86, Collezione privata, Madrid

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/ILPTBI/98-026385.jpg Sébastien-Melchior Cornu, S. Luigi, XIX sec., musée du Louvre, Parigi

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/ODEI4/92-002056.jpg http://www.culture.gouv.fr/Wave/image/joconde/0002/m503604_92ee2056_p.jpg Jean-Auguste-Dominique Ingres, S. Luigi IX, re di Francia, 1842, musée du Louvre, Parigi

http://www.catholictradition.org/Litanies/litany35-louis.jpg Jean-Auguste-Dominique Ingres, vetrata di S. Luigi IX, re di Francia, 1842, cappella di S. Ferdinando, Parigi

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/PM0KEZ/01-019371.jpg Jean-Pierre Decreuse detto Auguste de Creuse, Ritratto di S. Luigi IX, XIX sec., castello, Fontainebleau

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/QJMOSV/00-012889.jpg Charles-Antoine Coypel, S. Luigi sotto le spoglie di Luigi XV riceve la corona di spine, 1745, musée des Beaux-Arts, Nantes

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/QEG1Z6/94-058040.jpg Charles Marie Bouton, S. Luigi davanti alla tomba di sua madre, Bianca di Castiglia, XIX sec., castello, Fontainebleau

[Augustinus]

Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=74789): modello di tutti i sovrani

Beata Vergine Maria Regina del Cielo e della Terra (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=144764)

S. Ludovico (Luigi) d'Angiò, vescovo di Tolosa (http://www.politicaonline.biz/forum/showthread.php?t=364171)

S. Stefano d'Ungheria re (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=185587)

Altri sovrani cattolici santificati o in attesa di santificazione:

S. Stefano d'Ungheria, re (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=185587)

S. Carlo Magno (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=82681)

S. Costantino re e martire (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=327428)

S. Enrico II imperatore (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=327423)

S. Casimiro, principe polacco (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=327424)

S. Elena imperatrice, madre dell'imperatore Costantino (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=115525)

S. Adelaide imperatrice (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=309522)

S. Cunegonda imperatrice (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=327421)

S. Agnese di Boemia (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=327419)

S. Margherita di Scozia, regina (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=384109)

S. Elisabetta d'Ungheria patrona dell'Ordine Francescano Secolare (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=74054)

S. Elisabetta del Portogallo (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=356301)

S. Matilde di Germania, Regina (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=153980)

Beato Bernardo II di Baden Margravio (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=327427)

Beato Amedeo IX di Savoia Duca (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=327418)

Beato Umberto III di Savoia Conte (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=327417)

Beata Margherita di Savoia (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=302933)

Beata Isabella di Francia principessa (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=327430)

Beata Giovanna di Tolosa Contessa, terziaria carmelitana (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=327431)

Beato Carlo I d'Asburgo, Re ed Imperatore (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=123199)

Venerabile Maria Clotilde Adelaide di Borbone, Regina di Sardegna (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=152532)

Venerabile Maria Cristina di Savoia Regina della Due Sicilie (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=327426)

Serva di Dio Isabella di Castiglia, detta La Cattolica, Regina (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=218454)

Serva di Dio Elena di Savoia (Jelena Petrovic Njégos) (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=291411)

Sovrani santi e beati (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=193505)

Santi Savoia (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=277184)

Santi Savoia & Altri Nobili/sovrani (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=279610)

Santi Sovrani e Principi balcanici (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=278358)

Meditazioni:

Corona di Cristo, corona di Re (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=266505)

Da altri fora:

San Ludovico (Luigi IX) Re di Francia (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=193266)

Link esterni:

Jehans de Joinville, Livre des saintes paroles et des bons faiz nostre roy saint Looys (http://users.skynet.be/antoine.mechelynck/chroniq/joinv/JV000.htm)

http://www.prayerpreghiera.it/approfondimenti/sveglia/S._Ludovico.gif

[Augustinus]

Da dom Prosper Guéranger, L’Année Liturgique - Le Temps après la Pentecôte, Paris-Poitiers, 1901, IV ediz., t. V, p. 75-89

LE XXV AOUT.

SAINT LOUIS, ROI DE FRANCE, CONFESSEUR.

C'est la foi du chrétien qui fit en Louis, neuvième du nom, la grandeur du prince. Ayez du Seigneur des sentiments dignes de lui, vous qui gouvernez la terre, et cherchez-le dans la simplicité de votre cœur (1). Lorsqu'elle donnait ce précepte aux rois, l'éternelle Sagesse se complaisait dans sa prescience infinie parmi les lis de France, où notre Saint devait briller d'un éclat si pur.

Une commune loi rattache à Dieu le sujet et le prince, parce que semblable est leur naissance, et une aussi leur destinée (2). Celui qui crée les petits et les grands n'exempte point ces derniers des droits du domaine suprême (3); leur puissance, qui les fait ses ministres (4), loin de modifier pour eux la notion du devoir de tous, ne fait qu'accroître du poids de la responsabilité de chacun Celui de leur responsabilité privée. Or, le devoir universel où toute obligation morale puise son principe, la loi première du monde, sa raison d'être, est de glorifier Dieu par lé retour des créatures à leur auteur, en la manière, en la mesure qu'il a voulues. Dieu donc ayant voulu élever jusqu'à sa propre vie divine l'homme pour qui la terre n'est plus qu'un séjour de passage, la justice naturelle, Tordre du temps présent, ne suffisent pas au monde; les rois doivent savoir que l'objet de leur civile souveraineté, n'étant pas la fin dernière de toutes choses, reste rangé comme eux-mêmes sous la direction et l'empire absolu de cette fin supérieure en face de laquelle ils ne sont que sujets. Chefs des nations, prêtez l'oreille; comprenez quel jugement vous est réservé (5). Ainsi, sous l'ancienne alliance, la divine pitié remplissait de ses avertissements miséricordieux la nuit des siècles d'attente.

Mais, non contente de multiplier ses oracles aux rois (6), la Sagesse, exauçant la prière du plus sage des princes de ces temps (7), est un jour descendue de son trône du ciel (8). Racheté par elle, le monde, à dater de ce jour, lui appartint à double titre. Au titre de sa divine filiation, dès avant la naissance de l'aurore, elle exerçait la principauté dans les splendeurs des Saints (9); elle règne maintenant par droit de conquête sur la terre délivrée. Avant sa venue dans la chair, c'était d'elle déjà que les princes recevaient, avec leur puissance, l'équité qui devait en régler l'usage (10); par le contrat des noces sacrées qui l'unirent à notre nature, Jésus, le fils de l'homme dont le sang paya la rançon du monde, est aujourd'hui l'unique source du pouvoir (11), comme de toute vraie justice élevant les nations (12). Et maintenant derechef, comprenez, o rois, dit le Psalmiste; ayez l'intelligence, vous qui jugez la terre (13).

«C'est le Christ qui parle,explique saint Augustin: maintenant que je suis roi de par Dieu mon Père, ne vous attristez pas, comme si vous étiez dépouillés en. cela d'un bien qui fût vôtre; mais plutôt, reconnaissant qu'il vous est bon d'être soumis à celui qui vous donne sécurité dans la lumière, servez ce Seigneur de tous avec crainte, et tressaillez en lui (14)».

La sécurité provenant delà lumière, c'est l'Eglise qui continue de la donner aux rois, pour l'Homme-Dieu remonté dans les cieux: l'Eglise qui, sans empiéter sur le domaine des princes, leur demeure pourtant supérieure, comme mère des peuples et comme juge des consciences,comme guide unique de l'humanité voyageuse à sa destinée suprême. Ecoutons, dans la précision et la plénitude qui caractérisent son infaillible enseignement, le Souverain Pontife Léon XIII:

«Comme il y a sur la terre deux grandes sociétés: l'une civile, dont la fin prochaine est de procurer au genre humain le bien temporel et terrestre; l'autre religieuse, qui a pour objet de conduire les hommes à la félicité céleste pour laquelle ils sont faits: ainsi il y a deux puissances (15), entre lesquelles Dieu a divisé le gouvernement de ce monde. Chacune d'elles en son genre est souveraine; chacune est renfermée dans des limites déterminées et tracées en conformité de sa nature et de son but spécial (16). Le fondateur de l'Eglise, Jésus-Christ, a voulu qu'elles fussent distinctes l'une de l'autre, et que toutes deux fussent libres d'entraves dans l'accomplissement de leur mission propre; avec cette clause toutefois que dans les choses qui ressortissent simultanément à la juridiction et au jugement de l'une et de l'autre, bien qu'à un titre différent, la puissance chargée des intérêts du temps dépendrait, comme il convient, de celle qui doit veiller à ceux du ciel (17). Soumises au reste toutes deux à la loi éternelle et naturelle, elles doivent s'accorder réciproquement dans les choses qui tiennent à l'ordre et au gouvernement de chacune d'elles (18), réalisant un ensemble de rapports que l'on peut justement comparer à celui qui dans l'homme constitue l'union de l'âme et du corps (19)».

Dans la sphère des intérêts éternels, dont nul ne peut légitimement se désintéresser ici-bas, c'est donc leurs peuples, et non seulement leurs propres personnes individuellement prises, que les princes doivent maintenir en la dépendance de l'Eglise comme en celle de Dieu. Car «les hommes unis par les liens d'une société commune ne relevant pas moins de Dieu que pris isolément, les sociétés politiques aussi bien que les particuliers ne peuvent sans crime se conduire comme si Dieu n'existait pas, ou se passer de la religion comme étrangère, ou se dispenser de suivre en cette religion les règles suivant lesquelles Dieu lui-même a déclaré vouloir être honoré. En conséquence, les chefs d'Etat doivent comme tels tenir pour saint le Nom de Dieu, mettre au nombre de leurs principaux devoirs celui de couvrir la religion de l'autorité des lois, ne rien statuer ou ordonner qui soit contraire à son intégrité (20)».

Nous pouvons maintenant reprendre avec saint Augustin l'explication du texte du psaume, et dire avec lui: «Comment les rois servent-ils le Seigneur dans la crainte, si ce n'est en prohibant et punissant avec une religieuse sévérité les actes contraires aux commandements du Seigneur? Au double titre, en effet, d'homme et de prince, le roi sert Dieu en une double manière: homme, il le sert par la fidélité de sa vie; roi, par la confection ou le maintien des lois qui ordonnent le bien et proscrivent le mal. Comme fit Ezéchias, et aussi Josias, en détruisant les temples des fausses divinités et ces hauts lieux que l'on avait construits contre l'ordre divin; comme fit le roi de Ninive, en contraignant sa ville d'apaiser le Seigneur; comme fit Darius, livrant l'idole à Daniel pour être brisée, et jetant les ennemis de celui-ci aux lions; comme fit Nabuchodonosor, interdisant le blasphème dans tout son royaume par une loi terrible. C'est en cela donc que les rois servent le Seigneur en tant qu'ils sont rois, à savoir quand ils font pour le servir ce que peuvent seuls faire les rois (21)».

Qu'on ne pense pas qu'en ces développements nous ayons perdu de vue la fête de ce jour. De Louis IX aussi l'on doit dire, résumant sa vie: Il fit alliance avec le Seigneur, gardant ses commandements, les faisant observer par tous (22). Dieu comme but, la foi pour guide: c'est tout le secret de sa politique comme de sa sainteté. Comme chrétien, serviteur du Christ; comme prince, son lieutenant: entre les aspirations du chrétien et celles du prince, son âme ne fut pas divisée; cette unité fut sa force, comme elle est aujourd'hui sa gloire. Le Christ,qui régna seul en lui et par lui ici-bas, le fait régner avec lui-même aux deux. Si vous vous complaisez dans les sceptres et les trônes, rois de la terre, aimez la Sagesse pour régner à jamais (23).

Sacré à Reims le premier dimanche de l'Avent 1226, Louis fit siennes pour la vie les paroles de l'Antienne d'Introït en ce jour: J'ai élevé mon âme vers vous, je me confie en vous, mon Dieu! Il n'avait que douze ans; mais le Seigneur avait muni son enfance du plus sûr rempart, en lui donnant pour mère la noble fille des Espagnes dont la venue dans notre France, dit Guillaume de Nangis, y amena tous les biens (24). La mort prématurée de Louis VIII, son époux, laissait Blanche de Castille aux prises avec la plus redoutable des conspirations. Amoindris sous les règnes précédents, les grands vassaux s'étaient promis de mettre à profit la minorité du nouveau prince, et de ressaisir les droits que la féodalité ancienne leur reconnaissait au détriment de l'unité du pouvoir. Pour écarter cette mère qui se dressait seule entre la faiblesse de l'héritier du trône et leurs ambitions, les barons, partout révoltés, donnèrent la main à l'hérésie albigeoise renaissant au midi; ils ne rougirent point de faire alliance avec le fils de Jean Sans-Terre, Henri III, épiant d'au delà de la Manche l'occasion de réparer les pertes territoriales dont Philippe-Air liste avait châtié sur le continent la perfidie du meurtrier d'Arthur de Bretagne. Forte du droit de son fils et delà protection du Pontife romain,Grégoire IX,Blanche ne s'abandonna pas; on vit cette femme que, pour justifier leur crime de lèse-patrie, tous ces amis de l'Anglais nommaient l'étrangère, sauver par sa prudence, sa vaillante fermeté, la terre française. Après neuf ans de régence, elle remettait la nation à son roi, plus unie, plus puissante que jamais depuis Charlemagne.

Nous ne pouvons songer à faire ici l'histoire du règne qui acheva de replacer la France à la tête des peuples; mais il convenait de rendre à qui de droit aujourd'hui cet hommage: d'autant que pour devenir l'honneur du ciel comme de la terre en cette fête, Louis eut seulement à continuer Blanche, le fils à ne point oublier les préceptes de sa mère (25).

De là, sur toute sa vie, le reflet de simplicité gracieuse (26) qui en relève d'une façon si spéciale l'héroïsme et la grandeur. On dirait que Louis ne connut jamais le labeur nécessaire à tant d'autres, élevés loin du trône, pour adapter leurs âmes à la divine parole: Si vous ne devenez comme de petits enfants, vous n'entrerez pas dans le royaume des deux (27). Mais aussi, selon la même parole du Seigneur (28), qui fut plus grand que cet humble s'honorant plus du baptême de Poissy que du sacre de Reims, disant ses Heures, jeûnant, se flagellant comme ses amis les Frères Prêcheurs et Mineurs, toujours prêt à s'abaisser devant ceux en qui le sacerdoce,l'état religieux, la souffrance ou la pauvreté lui manifestaient Les privilégiés du ciel? Libre aux grands hommes que nous avons connus dans nos temps de sourire en présence du vaincu de Mansourah, s'affligeant plus de la perte de son bréviaire que de la captivité qui le livre aux Sarrasins. On les a trop vus ces hommes en de semblables extrémités! Si pareille faiblesse d'esprit, comme ils pensent, n'a point chez eux déshonoré la défaite, on n'a point non plus entendu l'ennemi s'écrier d'aucun d'eux: «Vous êtes notre captif, et l'on dirait que c'est nous qui sommes vos prisonniers». On ne les a pas vus en imposer à la cupidité féroce, à l'ivresse de sang des geôliers, dicter la paix aussi fièrement que s'ils eussent été les vainqueurs; le pays, jeté par eux dans les aventures, n'est point, hélas! sorti plus glorieux de l'épreuve. C'est le propre de cet admirable règne de saint Louis, que les désastres y ajoutent à sa taille de héros la hauteur qui sépare la terre du ciel même, que la France y conquiert pour des siècles, en cet Orient où son roi fut chargé de chaînes, une renommée dont nulle victoire n'aurait pu égaler le prestige.

L'humilité des saints rois n'est point l'oubli de la grandeur du rôle qu'ils remplissent pour Dieu; leur abnégation ne saurait consister dans l'abandon de droits qui sont aussi des devoirs; pas plus que la charité ne supprime en eux la justice, l'amour de la paix n'y fait tort aux vertus guerrières. Saint Louis sans armée ne laissait pas de traiter de toute la hauteur de son baptême avec l'infidèle victorieux; par ailleurs en notre Occident, on le sut de bonne heure, on le sut toujours mieux à mesure qu'avec les années croissait en lui la sainteté: ce roi dont les nuits se passaient à prier Dieu, les journées à servir les pauvres, n'entendait céder à quiconque les prérogatives de la couronne qu'il tenait de ses pères. Il n'y a qu'un roi en France, dit un jour le justicier du bois de Vincennes cassant une sentence de son frère, Charles d'Anjou; et les barons au château de Bellême, les Anglais à Taillebourg, n'avaient pas attendu jusque-là pour l'apprendre; non plus que ce Frédéric II, qui menaçait d'écraser l'Eglise, cherchant chez nous des complices, et dont les hypocrites explications valurent à l'Allemand la réponse: Le royaume de France n'est mie encore si affaibli qu'il se laisse mener à vos éperons.

La mort de Louis fut simple et grande comme sa vie. Dieu l'appela vers lui dans des circonstances douloureuses et critiques, loin de la patrie, sur ce sol africain où il avait une première fois déjà tant souffert: épines sanctifiantes,qui devaient rappeler au prince croisé son joyau de prédilection, la couronne sacrée acquise par lui au trésor de France. Mû par l'espoir de convertir au christianisme le roi de Tunis, c'était plus en apôtre qu'en soldat qu'il avait abordé le rivage où l'attendait le combat suprême. Je vous dis le ban de notre Seigneur Jésus-Christ et de son sergent Louis, roi de France: sublime provocation jetée à la ville infidèle, bien digne de clore une telle vie. Après six siècles écoulés, Tunis verra les fils des Francs qui l'entourèrent alors donner suite sans le vouloir au défi du plus saint de leurs rois, appelés qu'ils seront, sans le savoir, par tous les bienheureux dont cette terre de l'antique Carthage devenue chrétienne garde la mémoire pour l'éternité.

Cependant l'armée de la Croix, victorieuse en tous les combats, était décimée par un mal terrible. Entouré de morts et de mourants, atteint lui-même parla contagion, Louis manda près de lui son fils aîné et prochain successeur, Philippe, troisième du nom, pour lui donner ses instructions dernières:

«Cher fils, la première chose que je t'enseigne, c'est que tu mettes ton cœur à aimer Dieu; car sans ce, ne peut nul valoir nulle chose. Garde-toi défaire chose qui à Dieu déplaise, c'est à savoir mortel péché; ains plutôt devrais souffrir toutes manières de tourments. Si Dieu t'envoie adversité, reçois-le en patience et en rends grâces à notre Seigneur, et pense que tu l'as desservi. S'il te donne prospérité, l'en remercie humblement, et ne sois pas pire ou par orgueil ou par autre manière de ce dont tu dois mieux valoir; car l’on ne doit pas Dieu de ses dons guerroyer. Le cœur aie doux et piteux aux pauvres et aux mésaisiés, et les conforte et aide selon ce que tu pourras. Maintiens les bonnes coutumes de ton royaume, et les mauvaises abaisse. Aime tout bien, et hais tout mal en quoique ce soit. Nulle vilenie de Dieu ou de Notre-Dame ou des Saints ne souffre que l'on die devant toi, que tu n'en fasses tantôt vengeance. A justice tenir sois loyal envers tes sujets, sans tourner à dextre ni à senestre; mais aide au droit, et soutiens la querelle du pauvre jusques à tant que la vérité soit éclaircie. Honore et aime toutes les personnes de la sainte Eglise, et garde qu'on ne leur soustraie leurs dons et leurs aumônes que tes devanciers leur auront donnés. Cher fils, je t'enseigne que tu sois toujours dévot à l'Eglise de Rome et au souverain évêque notre père, c'est le Pape, et lui portes révérence et honneur comme tu dois faire à ton père spirituel. Travaille-toi que tout vilain péché soit ôté de ta terre; spécialement vilains serments et hérésie fais abattre à ton pouvoir... Biau cher fils, jetedonne toutes les bénédictions que bon père peut donner à fils; et la benoîte Trinité et tous les Saints te gardent et défendent de tous maux; et Dieu te donne grâce de faire sa volonté toujours, et qu'il soit honoré par toi, et que toi et moi puissions après cette mortelle vie être ensemble avec lui et le louer sans fin (29)».

«Quand le bon roi, poursuit Joinville, eut enseigné son fils monseigneur Philippe, la maladie que il avait commença à croître fortement; et demanda les sacrements de sainte Eglise, et les reçut en saine pensée et en droit entendement, ainsi comme il apparut; car quand on l'enhuilait (30) et on disait les sept psaumes, il disait les versets d'une part. J'ai ouï conter monseigneur le comte d'Alençon son fils, que quand il approchait de la mort, il appela les Saints pour l'aider et secourir, et mêmement monseigneur saint Jacques, en disant son oraison, qui commence: Esto Domine; c'est à dire: «Dieu, soyez sainte fieur (31) et garde de votre peuple». Monseigneur saint Denis de France appela lors en s'aide, en disant son oraison qui vaut autant à dire: «Sire Dieu, donne-nous que nous puissions despire (32) la prospérité de ce monde, si que nous ne doutions nulle adversité». Et ouï dire lors à monseigneur d'Alençon (que Dieu absolve!) que son père réclamait lors madame sainte Geneviève. Après se fit le saint roi coucher en un lit couvert de cendre, et mit ses mains sur sa poitrine, et en regardant vers le ciel rendit à notre Créateur son esprit, en celle heure même que le Fils de Dieu mourut pour le salut du monde en la croix».

Lisons la brève notice consacrée par l'Eglise à son vaillant fils aîné.

Louis IX, roi de France, perdit son père à l'âge de douze ans; très sainte fut l'éducation qu'il reçut de Blanche sa mère. Après vingt ans de règne, une maladie l'atteignit, qui fut pour lui l'occasion de penser à recouvrer la possession de Jérusalem. Sa santé raffermie, il reçut de l'évêque de Paris l'oriflamme, passa la mer avec une grande armée, et mit en fuite au premier choc les Sarrasins. Mais la peste ayant enlevé un grand nombre de soldats, lui-même fut vaincu et fait prisonnier.

On traita avec les Sarrasins; le roi et l'armée redevinrent libres. Louis passa en Orient cinq années, pendant lesquelles il racheta nombre de chrétiens, convertit beaucoup d'infidèles, restaura à ses frais plusieurs villes chrétiennes. Mais sa mère ayant quitté cette vie, il dut revenir en son royaume, où on le vit se consacrer à toutes les œuvres de la piété.

Il bâtit une grande quantité de monastères et d'hospices pour les pauvres, secourant les indigents, visitant les malades, auxquels, non content de procurer de sa bourse toutes choses; il rendait de ses mains les services dont besoin était. Son vêtement était sans faste; continuellement le cilice et le jeûne affligeaient son corps. Avant passé une seconde fois la mer pour combattre les Sarrasins, il avait établi en face d'eux son camp, lorsqu'il fut frappé de la peste, et mourut en disant cette prière: « J'entrerai dans votre maison, j'adorerai dans votre saint temple, et je louerai votre Nom.» Son corps fut transporté à Paris, où on le garde et l'honore dans la célèbre église de Saint-Denys; sa tête est à la Sainte-Chapelle. Illustré par des miracles, le Pape Boniface VIII le mit au nombre des Saints.

Jérusalem, la vraie Sion, vous ouvre enfin ses portes, à vous, ô Louis, qui pour elle avez donné vos trésors et vous-même. Du trône éternel où le Fils de Dieu vous associe à ses honneurs et à sa puissance, soyez toujours le promoteur du règne de Dieu sur terre, le zélateur de la foi, le bras de notre Mère l'Eglise. Sans adorer le Christ, l'Orient infidèle, grâce à vous, respecte ses adorateurs, confondant sous une même signification le nom de chrétien et de Franc. A cause de cela, nos gouvernants du jour prétendent rester dans ces contrées les protecteurs du christianisme qu'ils poursuivent sur le sol gaulois! Contradiction non moins fatale au pays, qu'opposée à ses traditions de franchise, à sa renommée d'honneur et de loyauté. Comment connaîtraient-ils nos traditions et notre histoire, comment comprendraient-ils l'intérêt national, ceux qui méconnaissent le Dieu de Clovis, de Charlemagne et de saint Louis? Déjà, qu'est devenu, dans cette Egypte qui eut vos plus durs labeurs, le patrimoine d'influence glorieuse que les siècles avaient maintenu à la nation?

Vos descendants ne sont plus là pour nous garder de l'invasion de ces hommes qui exploitent la patrie et n'ont que l'exil pour ceux qui l'ont faite. Ici pourtant, combien redoutables ne se révèlent pas les justices du Seigneur! Vous-même l'aviez dit: Plutôt un étranger que mon fils pour gouverner le peuple du royaume, si mon fils le doit mal gouverner (33)! Trente années après la croisade de Tunis, un prince indigne, votre deuxième successeur, outrageait le Vicaire de l'Homme-Dieu. Rejeté d'en haut, Philippe IV, le Bel, voyait aussitôt s'arrêter dans sa race stérilisée la sève partie de votre racine. Flétri et brisé, le rameau sacrilège faisait place sur la tige auguste à une autre branche issue de vous toujours. Mais la nation, solidaire de ses rois, allait expier elle-même le forfait d'Anagni dans une guerre terrible, dont l'imprévoyance politique du même Philippe le Bel avait, par le jugement de Dieu, posé la cause (34); prince aussi funeste à l'Etat qu'à l'Eglise et à sa propre famille. Ce fut alors que, cent années durant, le pays parut à la veille de sa perte; jusqu'à ce que, protection merveilleuse du ciel sur notre patrie! la pucelle d'Orléans, Jeanne la Vénérable, arrachât des griffes du léopard anglais le lis de France qu'il prétendait s'unir.

D'autres fautes devaient, hélas! compromettre encore, puis par deux fois à nouveau dessécher ou rompre les branches de l'arbre royal. Longtemps vos mérites personnels firent contre-poids devant Dieu au scandale des mœurs dont nos princes s'étaient fait comme une note de race, un privilège odieux: honte que transmirent aux Bourbons les Valois mourants, que dut expier sans parvenir à l'effacer le sang du juste Louis XVI, qu'expient toujours tant d'illustres proscrits promenant sur la terre étrangère leur déchéance et leurs souvenirs. Puissiez-vous du moins reconnaître, en ces fils qui vous restent, les imitateurs de vos vertus! c'est en revendiquant d'abord ce premier héritage, qu'un jour peut-être ils amèneront Dieu à leur rendre l'autre (35). Car Dieu qui commande d'obéir au pouvoir établi dans les divers temps, reste le maître des peuples, l'arbitre immuable de leurs variables destinées. Mais c'est alors qu'instruit par l'épreuve, nul de vos descendants ne devra plus oublier, ô Louis, votre recommandation suprême: Travaille-toi que tout vilain péché soit ôté de ta terre; spécialement vilains serments et hérésie fais abattre à ton pouvoir.
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NOTE

1. Sap. I, I.

2. Ibid. VII, 5-6.

3. Ibid. VI, 8.

4. Ibid. 5.

5. Sap., VI, 2-9.

6. Ibid. 10.

7. Ibid. IX.

8. Ibid. 10.

9. Psalm. CIX, 3.

10. Prov. VIII, 14-16.

11. Matth. XXVIII, 18.

12. Prov. XIV, 34.

13. Psalm. II, 10.

14. Psalm. II, 11; Aug. Enarrat. in Ps. II.

15. Epist. encycl. ad Episcopos Galliae, Nobilissima Gallorum gens, 8 Febr. 1884.

16. Encycl. Immortale Dei, de civitatum constitutione christiana, 1 Nov. 1885.

17. Encycl. Arcanum divines sapientiae, de matrimonio christiano, 10 Febr. 1880.

18. Encycl. Nobilissima Gallorum gens.

19. Encycl. Immortelle Dei.

20. Ibid.

21. Aug. ad Bonifac. Ep. 185.

22. II Paralip. XXXIV, 31-33.

23. Sap. VI, 22.

24. Gesta S. Ludovici.

25. Prov. I, 8.

26. Ibid. 9.

27. Matth. XVIII, 3.

28. Ibid. 4.

29. Geoffroi de Beaulieu; confesseur de la Reine Marguerite; Guillaume de Nangis, Joinville.

30. Extrême-Onction.

31. Sanctificateur.

32. Mépriser.

33. Joinville, Ire partie.

34. En mariant sa fille Isabelle à Edouard II d'Angleterre: mariage qui, après la mort sans descendance mâle clés trois fils de Philippe le Bel, Louis X, Philippe V et Charles IV, fournit la hase des prétentions du fils d'Isabelle, Edouard III, à la couronne de France.

35. Matth. VI, 33.

[Augustinus]

St. Louis IX

King of France, son of Louis VIII and Blanche of Castile, born at Poissy, 25 April, 1215; died near Tunis, 25 August, 1270.

He was eleven years of age when the death of Louis VIII made him king, and nineteen when he married Marguerite of Provence by whom he had eleven children. The regency of Blanche of Castile (1226-1234) was marked by the victorious struggle of the Crown against Raymond VII in Languedoc, against Pierre Mauclerc in Brittany, against Philip Hurepel in the Ile de France, and by indecisive combats against Henry III of England. In this period of disturbances the queen was powerfully supported by the legate Frangipani. Accredited to Louis VIII by Honorius III as early as 1225, Frangipani won over to the French cause the sympathies of Gregory IX, who was inclined to listen to Henry III, and through his intervention it was decreed that all the chapters of the dioceses should pay to Blanche of Castile tithes for the southern crusade. It was the legate who received the submission of Raymond VII, Count of Languedoc, at Paris, in front of Notre-Dame, and this submission put an end to the Albigensian war and prepared the union of the southern provinces to France by the Treaty of Paris (April 1229). The influence of Blanche de Castile over the government extended far beyond St. Louis's minority. Even later, in public business and when ambassadors were officially received, she appeared at his side. She died in 1253.

In the first years of the king's personal government, the Crown had to combat a fresh rebellion against feudalism, led by the Count de la Marche, in league with Henry III. St. Louis's victory over this coalition at Taillebourg, 1242, was followed by the Peace of Bordeaux which annexed to the French realm a part of Saintonge.

It was one of St. Louis's chief characteristics to carry on abreast his administration as national sovereign and the performance of his duties towards Christendom; and taking advantage of the respite which the Peace of Bordeaux afforded, he turned his thoughts towards a crusade. Stricken down with a fierce malady in 1244, he resolved to take the cross when news came that Turcomans had defeated the Christians and the Moslems and invaded Jerusalem. (On the two crusades of St. Louis [1248-1249 and 1270] see CRUSADES.) Between the two crusades he opened negotiations with Henry III, which he thought would prevent new conflicts between France and England. The Treaty of Paris (28 May, 1258) which St. Louis concluded with the King of England after five years' parley, has been very much discussed. By this treaty St. Louis gave Henry III all the fiefs and domains belonging to the King of France in the Dioceses of Limoges, Cahors, and Périgueux; and in the event of Alphonsus of Poitiers dying without issue, Saintonge and Agenais would escheat to Henry III. On the other hand Henry III renounced his claims to Normandy, Anjou, Touraine, Maine, Poitou, and promised to do homage for the Duchy of Guyenne. It was generally considered and Joinville voiced the opinion of the people, that St. Louis made too many territorial concessions to Henry III; and many historians held that if, on the contrary, St. Louis had carried the war against Henry III further, the Hundred Years War would have been averted. But St. Louis considered that by making the Duchy of Guyenne a fief of the Crown of France he was gaining a moral advantage; and it is an undoubted fact that the Treaty of Paris, was as displeasing to the English as it was to the French. In 1263, St. Louis was chosen as arbitrator in a difference which separated Henry III and the English barons: by the Dit d'Amiens (24 January, 1264) he declared himself for Henry III against the barons, and annulled the Provisions of Oxford, by which the barons had attempted to restrict the authority of the king. It was also in the period between the two crusades that St. Louis, by the Treaty of Corbeil, imposed upon the King of Aragon the abandonment of his claims to all the fiefs in Languedoc excepting Montpellier, and the surrender of his rights to Provence (11 May, 1258). Treaties and arbitrations prove St. Louis to have been above all a lover of peace, a king who desired not only to put an end to conflicts, but also to remove the causes for fresh wars, and this spirit of peace rested upon the Christian conception.

St. Louis's relations with the Church of France and the papal Court have excited widely divergent interpretations and opinions. However, all historians agree that St. Louis and the successive popes united to protect the clergy of France from the encroachments or molestations of the barons and royal officers. It is equally recognized that during the absence of St. Louis at the crusade, Blanche of Castile protected the clergy in 1251 from the plunder and ill-treatment of a mysterious old maurauder called the "Hungarian Master" who was followed by a mob of armed men — called the "Pastoureaux." The "Hungarian Master" who was said to be in league with the Moslems died in an engagement near Villaneuve and the entire band pursued in every direction was dispersed and annihilated.

But did St. Louis take measures also to defend the independence of the clergy against the papacy? A number of historians once claimed he did. They attributed to St. Louis a certain "pragmatic sanction" of March 1269, prohibiting irregular collations of ecclesiastical benefices, prohibiting simony, and interdicting the tributes which the papal Court received from the French clergy. The Gallicans of the seventeenth and eighteenth centuries often made use of this measure against the Holy See; the truth is that it was a forgery fabricated in the fourteenth century by juris-consults desirous of giving to the Pragmatic Sanction of Charles VII a precedent worthy of respect. This so-called pragmatic of Louis IX is presented as a royal decree for the reformation of the Church; never would St. Louis thus have taken upon himself the right to proceed authoritatively with this reformation. When in 1246, a great number of barons from the north and the west leagued against the clergy whom they accused of amassing too great wealth and of encroaching upon their rights, Innocent IV called upon Louis to dissolve this league; how the king acted in the matter is not definitely known. On 2 May, 1247, when the Bishops of Soissons and of Troyes, the archdeacon of Tours, and the provost of the cathedral of Rouen, despatched to the pope a remonstrance against his taxations, his preferment of Italians in the distribution of benefices, against the conflicts between papal jurisdiction and the jurisdiction of the ordinaries, Marshal Ferri Pasté seconded their complaints in the name of St. Louis. Shortly after, these complaints were reiterated and detailed in a lengthy memorandum, the text of which has been preserved by Mathieu Paris, the historian. It is not known whether St. Louis affixed his signature to it, but in any case, this document was simply a request asking for the suppression of the abuses, with no pretensions to laying down principles of public right, as was claimed by the Pragmatic Sanction.

Documents prove that St. Louis did not lend an ear to the grievances of his clergy against the emissaries of Urban IV and Clement IV; he even allowed Clement IV to generalize a custom in 1265 according to which the benefices the titularies of which died while sojourning in Rome, should be disposed of by the pope. Docile to the decrees of the Lateran Council (1215), according to which kings were not to tax the churches of their realm without authority from the pope, St. Louis claimed and obtained from successive popes, in view of the crusade, the right to levy quite heavy taxes from the clergy. It is again this fundamental idea of the crusade, ever present in St. Louis's thoughts that prompted his attitude generally in the struggle between the empire and the pope. While the Emperor Frederick II and the successive popes sought and contended for France's support, St. Louis's attitude was at once decided and reserved. On the one hand he did not accept for his brother Robert of Artois, the imperial crown offered him by Gregory IX in 1240. In his correspondence with Frederick he continued to treat him as a sovereign, even after Frederick had been excommunicated and declared dispossessed of his realms by Innocent IV at the Council of Lyons, 17 July, 1245. But on the other hand, in 1251, the king compelled Frederick to release the French archbishops taken prisoners by the Pisans, the emperor's auxiliaries, when on their way in a Genoese fleet to attend a general council at Rome. In 1245, he conferred at length, at Cluny, with Innocent IV who had taken refuge in Lyons in December, 1244, to escape the threats of the emperor, and it was at this meeting that the papal dispensation for the marriage of Charles Anjou, brother of Louis IX, to Beatrix, heiress of Provençe was granted and it was then that Louis IX and Blanche of Castile promised Innocent IV their support. Finally, when in 1247 Frederick II took steps to capture Innocent IV at Lyons, the measures Louis took to defend the pope were one of the reasons which caused the emperor to withdraw. St. Louis looked upon every act of hostility from either power as an obstacle to accomplishing the crusade. In the quarrel over investitures, the king kept on friendly terms with both, not allowing the emperor to harass the pope and never exciting the pope against the emperor. In 1262 when Urban offered St. Louis, the Kingdom of Sicily, a fief of the Apostolic See, for one of his sons, St. Louis refused it, through consideration for the Swabian dynasty then reigning; but when Charles of Anjou accepted Urban IV's offer and went to conquer the Kingdom of Sicily, St. Louis allowed the bravest knights of France to join the expedition which destroyed the power of the Hohenstaufens in Sicily. The king hoped, doubtless, that the possession of Sicily by Charles of Anjou would be advantageous to the crusade.

St. Louis led an exemplary life, bearing constantly in mind his mother's words: "I would rather see you dead at my feet than guilty of a mortal sin." His biographers have told us of the long hours he spent in prayer, fasting, and penance, without the knowledge of his subjects. The French king was a great lover of justice. French fancy still pictures him delivering judgements under the oak of Vincennes. It was during his reign that the "court of the king" (curia regis) was organized into a regular court of justice, having competent experts, and judicial commissions acting at regular periods. These commissions were called parlements and the history of the "Dit d'Amiens" proves that entire Christendom willingly looked upon him as an international judiciary. It is an error, however, to represent him as a great legislator; the document known as "Etablissements de St. Louis" was not a code drawn up by order of the king, but merely a collection of customs, written out before 1273 by a jurist who set forth in this book the customs of Orléans, Anjou, and Maine, to which he added a few ordinances of St. Louis.

St. Louis was a patron of architecture. The Sainte Chappelle, an architectural gem, was constructed in his reign, and it was under his patronage that Robert of Sorbonne founded the "Collège de la Sorbonne," which became the seat of the theological faculty of Paris.

He was renowned for his charity. The peace and blessings of the realm come to us through the poor he would say. Beggars were fed from his table, he ate their leavings, washed their feet, ministered to the wants of the lepers, and daily fed over one hundred poor. He founded many hospitals and houses: the House of the Felles-Dieu for reformed prostitutes; the Quinze-Vingt for 300 blind men (1254), hospitals at Pontoise, Vernon, Compiégne.

The Enseignements (written instructions) which he left to his son Philip and to his daughter Isabel, the discourses preserved by the witnesses at judicial investigations preparatory to his canonization and Joinville's anecdotes show St. Louis to have been a man of sound common sense, possessing indefatigable energy, graciously kind and of playful humour, and constantly guarding against the temptation to be imperious. The caricature made of him by the envoy of the Count of Gueldre: "worthless devotee, hypocritical king" was very far from the truth. On the contrary, St. Louis, through his personal qualities as well as his saintliness, increased for many centuries the prestige of the French monarchy (see FRANCE). St. Louis's canonization was proclaimed at Orvieto in 1297, by Boniface VIII. Of the inquiries in view of canonization, carried on from 1273 till 1297, we have only fragmentary reports published by Delaborde ("Mémoires de la société de l'histoire de Paris et de l'Ilea de France," XXIII, 1896) and a series of extracts compiled by Guillaume de St. Pathus, Queen Marguerite's confessor, under the title of "Vie Monseigneur Saint Loys" (Paris, 1899).

Fonte: The Catholic Encyclopedia, vol. IX, New York, 1910 (http://www.newadvent.org/cathen/09368a.htm)

[Augustinus]

http://www.wga.hu/art/g/guercino/0/donorpre.jpg Guercino, Un benefattore presentato alla Vergine dai SS. Luigi di Francia, Giuseppe, Francesco d'Assisi e Agostino, 1616, Musées Royaux des Beaux-Arts, Bruxelles

http://www.cattolicesimo.com/immsacre/luigi9.jpg http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/C7ICK1/04-507164.jpg Luc Olivier Merson, S. Luigi tra la Chiesa e S. Tommaso d'Aquino, 1883, musée d'Orsay, Parigi

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/7GO5/71-000007.jpg Georges Rouget, S. Luigi amministra la giustizia sotto la quercia di Vincennes, 1824, châteaux de Versailles et de Trianon, Versailles

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/OEZXAM/94-061388.jpg Georges Rouget, S. Luigi si pronuncia come arbitro ad Amiens tra Enrico III, re d'Inghilterra, ed i baroni inglesi capeggiati da Simon de Montfort, imponendo al loro sovrano un programma di riforme, dette "les provisions ou Statuts d'Oxford", 23 gennaio 1264, 1820, châteaux de Versailles et de Trianon, Versailles

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/3FVUYL/94-061386.jpg Georges Rouget, S. Luigi riceve a S. Giovanni d'Acri gli emissari di Rachid el Din Sinan, detto il Vecchio della montagna, capo della setta ismaelita di Haschichin di Siria, che gli invia la sua camicia ed il suo anello in segno di sottomissione nel 1251, 1819 circa, châteaux de Versailles et de Trianon, Versailles

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/4AL8NH/95-013406.jpg Joseph Marie Vien, l'Aîné, S. Luigi e Margherita di Provenza visitano S. Tibaldo di Marly, abate di Vaux-de-Cernay, che dona loro un cesto di fiori da cui si elevano miracolosamente sui loro gambi a predicendo alla regina che ella non avrebbe avuto altri bambini, 1774, châteaux de Versailles et de Trianon, Versailles

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/OFG1Z6/99-002952.jpg Scuola francese, Imbarco di S. Luigi per la Terra Santa, XIX sec., musée du Louvre, Parigi

[Augustinus]

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/ISE9CA/93-000527-02.jpg Emile Signol, S. Luigi IX a cavallo al momento del suo imbarco, XIX sec., châteaux de Versailles et de Trianon, Versailles

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/JNCPH3/90-000964.jpg Georges Rouget, Sbarco di S. Luigi a Damiette, in Egitto, il 4 giugno 1249, XIX sec., châteaux de Versailles et de Trianon, Versailles

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/KCF5VT/85-000918.jpg http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/CHKH9X/85-000920.jpg Eugène Delacroix, Battaglia di Taillebourg, 21 luglio 1242, 1837, châteaux de Versailles et de Trianon, Versailles

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/4TVUYL/94-057711.jpg http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/TIBL2K/79-001669.jpg François-Marius Granet, S. Luigi conforta i prigionieri francesi a Damiette, XIX sec., castello, Fontainebleau

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/8CZXAM/07-505973.jpg Charles Meynier, Ultima comunione di S. Luigi, 1817, châteaux de Versailles et de Trianon, Versailles

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/8N0KEZ/89-003548.jpg Scuola francese, Morte di S. Luigi, XIX sec., musée des Beaux-Arts, Brest

[Augustinus]

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/6V8VWB/94-052334.jpg Georges Rouget, S. Luigi muore a Tunisi dinanzi ai principi francesi ed agli inviati dell'imperatore di Costantinopoli Baldovino II, 25 agosto 1270, 1817 circa, châteaux de Versailles et de Trianon, Versailles

http://www.insecula.com/PhotosNew/00/00/10/15/ME0000101557_3.jpg Jean Auguste Dominique Ingres, Vergine adorante l'Ostia con due santi (SS. Elena e Luigi IX), 1842, Metropolitan Museum of Art, New York

http://www.culture.gouv.fr/Wave/image/joconde/0261/m034704_b3328_p.jpg Ambito di Jean Jouvenet, S. Bianca di Castiglia mostra a S. Luigi IX la Religione, la Fede e la Pietà, XVIII sec., musée des beaux-arts, Dole

http://www.culture.gouv.fr/Wave/image/joconde/0261/m034704_b3336_p.jpg Jean Charles Nicaise Perrin, S. Luigi IX in preghiera, XVIII sec., musée des beaux-arts, Dole

http://www.culture.gouv.fr/Wave/image/joconde/0038/m071404_0000061_p.jpg Charles Rauch, S. Luigi IX, re di Francia, XIX sec., musée Louis Philippe, Eu

http://collectionsonline.lacma.org/MWEBimages/eps_mm/full/M2000_179_38.jpg Ary Scheffer, Ultima Comunione di S. Luigi, 1823, Los Angeles County Museum of Art, Los Angeles

http://collectionsonline.lacma.org/MWEBimages/eps_mm/full/81_2.jpg Ary Scheffer, Morte di S. Luigi IX re, 1817 circa, Los Angeles County Museum of Art, Los Angeles

http://www.latribunedelart.com/Etudes/Etudes_2006/Stella_Louis.JPG Jacques Stella, S. Luigi fa l'elemosina, 1637-40, musée apothicairerie, Bazas

[Augustinus]

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/bf/Louis_IX_ou_Saint-Louis.jpg Luigi IX il Santo, Miniatura della Biblioteca Nazionale, Parigi

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/K2NR9/04-514484.jpg Nicolas-Auguste Hesse, Medaglioni raffiguranti i SS. Carlo Magno e Luigi IX, nonché il re Enrico IV, progetto di vetrata per la cappella di Rosny, 1828, museo nazionale del castello, Pau

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/JMOSV/05-512473.jpg http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/QVUYL/05-512471.jpg Maître au Feuillage en Broderie, SS. Barbara e Luigi, XV sec., Palais des Beaux-Arts, Lille

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/4YG1Z6/02-016924.jpg François Souchon, S. Luigi IX, XIX sec., Palais des Beaux-Arts, Lille

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/8G0KEZ/06-522353.jpg Gian Domenico Tiepolo, SS. Agostino d'Ippona, Luigi di Francia, Giovanni evangelista e santo vescovo, XVIII sec., Palais des Beaux-Arts, Lille

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/3FDEI4/06-501090.jpg Gabriel-François Doyen, S. Luigi riceve il Santo Viatico dalle mani del suo confessore, XVIII sec., cappella della scuola militare, Parigi

[Augustinus]

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/3YWY52/07-522241.jpg François Verdier (attrib.), S. Luigi in preghiera, XVII sec., musée Magnin, Digione

http://www.photo.rmn.fr/LowRes2/TR1/I5BL2K/08-515086.jpg Jean-Jacques François Le Barbier detto l'Aîné, S. Luigi IX, alla presenza di S. Bianca di Castiglia, riceve il drappo di guerra nella sacrestia della Cattedrale di Saint-Denis nel 1248, XIX-XX sec., Médiathèque de l'Architecture et du Patrimoine, Parigi

[Augustinus]

Louis IX of France

Louis IX (25 April 1214 – 25 August 1270), commonly Saint Louis, was King of France from 1226 to his death. He was also Count of Artois (as Louis II) from 1226 to 1237. Born at Poissy, near Paris, he was a member of the House of Capet and the son of King Louis VIII and Blanche of Castile. He is the only canonized King of France and consequently there are many places named after him, most notably St. Louis, Missouri in the United States. He established the Parlement of Paris.

Sources

Much of what is known of Louis's life comes from Jean de Joinville's famous biography of Louis, Life of Saint Louis. Joinville was a close friend, confidant, and counsellor to the king, and also participated as a witness in the papal inquest into Louis' life that ended with his canonization in 1297 by Pope Boniface VIII.
Two other important biographies were written by the king's confessor, Geoffrey of Beaulieu, and his chaplain, William of Chartres. The fourth important source of information is William of Saint-Pathus' biography, which he wrote using the papal inquest mentioned above. While several individuals wrote biographies in the decades following the king's death, only Jean of Joinville, Geoffrey of Beaulieu, and William of Chartres wrote from personal knowledge of the king.

Early life

Louis was born in 1214 at Poissy, near Paris, the son of King Louis VIII and Blanche of Castile. A member of the House of Capet, Louis was twelve years old when his father died on November 8, 1226. He was crowned king within the month at the Reims cathedral. Because of Louis's youth, his mother ruled France as regent during his minority.

His younger brother Charles I of Sicily (1227–85) was created count of Anjou, thus founding the second Angevin dynasty. The horrific fate of that dynasty in Sicily as a result of the Sicilian Vespers evidently did not tarnish Louis's credentials for sainthood.

No date is given for the beginning of Louis's personal rule. His contemporaries viewed his reign as co-rule between the king and his mother, though historians generally view the year 1234 as the year in which Louis began ruling personally, with his mother assuming a more advisory role. She continued as an important counselor to the king until her death in 1252.

On May 27, 1234 Louis married Marguerite of Provence (1221 – December 21, 1295), whose sister Eleanor was the wife of Henry III of England.

Crusading

At the age of 15, Louis brought an end to the Albigensian Crusade in 1229 after signing an agreement with Count Raymond VII of Toulouse that cleared his father of wrong-doing. Raymond VI of Toulouse had been suspected of murdering a preacher on a mission to convert the Cathars.

Louis's piety and kindness towards the poor was much celebrated. He went on two crusades, in his mid-30s in 1248 (Seventh Crusade) and then again in his mid-50s in 1270 (Eighth Crusade). Both were complete disasters; after initial success in his first attempt, Louis's army of 15,000 men was met by overwhelming resistance from the Egyptian army and peoplecite.

He had begun with the rapid capture of the port of Damietta in June 1249,[1] an attack which did cause some disruption in the Muslim Ayyubid empire, especially as the current sultan was on his deathbed. But the march from Damietta towards Cairo through the Nile River Delta went slowly. During this time, the Ayyubid sultan died, and a sudden power shift took place, as the sultan's slave wife Shajar al-Durr set events in motion which were to make her Queen, and eventually place the Egyptians' slave army of the Mamluks in power. On April 6, 1250 Louis lost his army at the Battle of Fariskur[2] and was captured by the Egyptians. His release was eventually negotiated, in return for a ransom of 400,000 livres tournois (at the time France's annual revenue was only about 250,000 livres tournois, so it was necessary to obtain a loan from the Templars), and the surrender of the city of Damietta.[3]

Following his release from Egyptian captivity, Louis spent four years in the crusader Kingdoms of Acre, Caesarea, and Jaffe. Louis used his wealth to assist the crusaders in rebuilding their defenses and conducting diplomacy with the Islamic powers of Syria and Egypt. Upon his departure from the Middle East, Louis left a significant garrison in the city of Acre for its defense against Islamic attacks. The historic presence of this French garrison in the Middle East was later used as a justification for the French Mandate following the end of the First World War.

Louis exchanged multiple letters and emissaries with Mongol rulers of the period. During his first crusade in 1248, Louis was approached by envoys from Eljigidei, the Mongol ruler of Armenia and Persia.[4] Eljigidei suggested that King Louis should land in Egypt, while Eljigidei attacked Baghdad, in order to prevent the Saracens of Egypt and those of Syria from joining forces. Louis sent André de Longjumeau, a Dominican priest, as an emissary to the Great Khan Güyük Khan in Mongolia. However, Güyük died before the emissary arrived at his court, and nothing concrete occurred. Louis dispatched another envoy to the Mongol court, the Franciscan William of Rubruck, who went to visit the Great Khan Möngke Khan in Mongolia.

Patron of arts and arbiter of Europe

Louis' patronage of the arts drove much innovation in Gothic art and architecture, and the style of his court radiated throughout Europe by both the purchase of art objects from Parisian masters for export and by the marriage of the king's daughters and female relatives to foreign husbands and their subsequent introduction of Parisian models elsewhere. Louis' personal chapel, the Sainte-Chapelle in Paris, was copied more than once by his descendants elsewhere. Louis most likely ordered the production of the Morgan Bible, a masterpiece of medieval painting.

Saint Louis ruled during the so-called "golden century of Saint Louis", when the kingdom of France was at its height in Europe, both politically and economically. The king of France was regarded as a primus inter pares among the kings and rulers of the continent. He commanded the largest army, and ruled the largest and most wealthy kingdom of Europe, a kingdom which was the European center of arts and intellectual thought (La Sorbonne) at the time. The prestige and respect felt in Europe for King Louis IX was due more to the attraction that his benevolent personality created rather than to military domination. For his contemporaries, he was the quintessential example of the Christian prince, and embodied the whole of Christendom in his person. His reputation of saintliness and fairness was already well established while he was alive, and on many occasions he was chosen as an arbiter in the quarrels opposing the rulers of Europe.

Religious zeal

The perception of Louis IX as the exemplary Christian prince was reinforced by his religious zeal. Louis was a devout Catholic, and he built the Sainte-Chapelle ("Holy Chapel"), located within the royal palace complex (now the Paris Hall of Justice), on the Île de la Cité in the centre of Paris. The Sainte Chapelle, a perfect example of the Rayonnant style of Gothic architecture, was erected as a shrine for the Crown of Thorns and a fragment of the True Cross, precious relics of the Passion of Jesus. Louis purchased these in 1239–41 from Emperor Baldwin II of the Latin Empire of Constantinople, for the exorbitant sum of 135,000 livres (the chapel, on the other hand, cost only 60,000 livres to build). This purchase should be understood in the context of the extreme religious fervor that existed in Europe in the 13th century. The purchase contributed greatly to reinforcing the central position of the king of France in western Christendom, as well as to increasing the renown of Paris, then the largest city of western Europe. During a time when cities and rulers vied for relics, trying to increase their reputation and fame, Louis IX had succeeded in securing the most prized of all relics in his capital. The purchase was thus not only an act of devotion, but also a political gesture: the French monarchy was trying to establish the kingdom of France as the "new Jerusalem".

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/12/HolyCrown.JPG Reliquiario della Corona di Spine di Gesù, XIX sec., Notre Dame, Parigi. La reliquia fu donata a Luigi IX da Baldovino II di Costantinopoli

Louis IX took very seriously his mission as "lieutenant of God on Earth," with which he had been invested when he was crowned in Rheims. Thus, in order to fulfill his duty, he conducted two crusades, and even though they were unsuccessful, they contributed to his prestige. Contemporaries would not have understood if the king of France did not lead a crusade to the Holy Land. In order to finance his first crusade Louis ordered the expulsion of all Jews engaged in usury and the confiscation of their property, for use in his crusade. However, he did not cancel the debts owed by Christians. One-third of the debts was forgiven, but the other two-thirds was to be remitted to the royal treasury. Louis also ordered, at the urging of Pope Gregory IX, the burning in Paris in 1243 of some 12,000 manuscript copies of the Talmud and other Jewish books. Such legislation against the Talmud, not uncommon in the history of Christendom, was due to medieval courts' concerns that its production and circulation might weaken the faith of Christian individuals and threaten the Christian basis of society, the protection of which was the duty of any Christian monarch.[5]

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/dc/SaintLouisTuniqueAndDiscipline.jpg Tunica e cilicio di S. Luigi, Tesoro di Notre Dame, Parigi

In addition to Louis's legislation against Jews and usury, he expanded the scope of the Inquisition in France. The area most affected by this expansion was southern France where the Cathar heresy had been strongest. The rate of these confiscations reached its highest levels in the years prior to his first crusade, and slowed upon his return to France in 1254.

In all these deeds, Louis IX tried to fulfill the duty of France, which was seen as "the eldest daughter of the Church" (la fille aînée de l'Église), a tradition of protector of the Church going back to the Franks and Charlemagne, who had been crowned by the Pope in Rome in 800. Indeed, the official Latin title of the kings of France was Rex Francorum, i.e. "king of the Franks," and the kings of France were also known by the title "most Christian king" (Rex Christianissimus). The relationship between France and the papacy was at its peak in the 12th and 13th centuries, and most of the crusades were actually called by the popes from French soil. Eventually, in 1309, Pope Clement V even left Rome and relocated to the French city of Avignon, beginning the era known as the Avignon Papacy (or, more disparagingly, the "Babylonian captivity").

Children

Blanche (1240 – April 29, 1243)
Isabelle (March 2, 1241 – January 28, 1271), married Theobald V of Champagne
Louis (February 25, 1244 – January 1260)
Philippe III (May 1, 1245 – October 5, 1285)
Jean (1248 - 1248)
Jean Tristan (1250 – August 3, 1270), married Yolande of Burgundy
Pierre (1251–84), Count of Perche and Alençon; Count of Blois and Chartres in right of his wife, Joanne of Châtillon
Blanche (1253–1323), married Ferdinand de la Cerda, Infante of Castille
Marguerite (1254–71), married John I, Duke of Brabant
Robert, Count of Clermont (1256 – February 7, 1317). He was the ancestor of King Henry IV of France.
Agnes of France (ca 1260 – December 19, 1327), married Robert II, Duke of Burgundy.

Death and legacy

During his second crusade, Louis died at Tunis, August 25, 1270, and was succeeded by his son, Philip III. Louis was traditionally believed to have died from bubonic plague but is thought by modern scholars to be dysentery. The Bubonic Plague didn't hit Europe until 1348, so the likelihood of him contracting and ultimately dying from the Bubonic Plague was very slim.

Christian tradition states that some of his entrails were buried directly on the spot in Tunisia, where a Tomb of Saint-Louis can still be visited today, whereas other parts of his entrails were sealed in an urn and placed in the Basilica of Monreale, Palermo, where they still remain. His corpse was taken, after a short stay at the Basilica of Saint Dominic in Bologna, to the French royal necropolis at Saint-Denis, resting in Lyon on the way. His tomb at Saint-Denis was a magnificent gilt brass monument designed in the late 14th century. It was melted down during the French Wars of Religion, at which time the body of the king disappeared. Only one finger was rescued and is kept at Saint-Denis.

Veneration as a saint

Pope Boniface VIII proclaimed the canonization of Louis in 1297; he is one of the few royals in French history to have been declared a saint.

Louis IX is often considered the model of the ideal Christian monarch. Because of the aura of holiness attached to his memory, many Kings of France were called Louis, especially in the Bourbon dynasty, who directly descended from one of his younger sons.

The Congregation of the Sisters of Saint Louis is a Roman Catholic religious order founded in 1842 and named in his honour.

Places named after Saint Louis

The cities of San Luis Potosí in Mexico, Saint Louis, Missouri, Saint-Louis du Sénégal in Senegal, Saint-Louis in Alsace, as well as Lake Saint-Louis in Quebec, and the Mission San Luis Rey de Francia in California are among the many places named after the king.

The Cathedral Saint-Louis in Versailles, Basilica of St. Louis, King of France in St. Louis, Missouri, the Cathedral-Basilica of St. Louis in St. Louis, Missouri, and the French royal Order of Saint Louis (1693–1790 and 1814–30) were also created after the king. The Saint Louis Cathedral in New Orleans is named after him.

Many places in Brazil called São Luís in Portuguese are named after Saint Louis.

Famous portraits
A portrait of St. Louis hangs in the chamber of the United States House of Representatives.

Saint Louis is also portrayed on a frieze depicting a timeline of important lawgivers throughout world history in the Courtroom at the Supreme Court of the United States.

References

Tyerman, p. 787
Trevor N Dupuy (1993). The Harper Encyclopedia of Military History. HarperCollins, p.417.
Tyerman, pp. 789-798
Peter Jackson (July 1980). "The Crisis in the Holy Land in 1260". The English Historical Review 95 (376): 481–513.
Gigot, Francis E. (1910), "Judaism", The Catholic Encyclopedia, VIII, New York: Robert Appleton Company, <http://www.newadvent.org/cathen/08399a.htm>. Retrieved on 13 August 2007

Bibliography

Joinville, Jean de, The History of St. Louis (Trans. Joan Evans).

Fonte: wikipedia (http://en.wikipedia.org/wiki/Louis_IX_of_France)

[Augustinus]

DIE 25 AUGUSTI

SANCTI LUDOVICI
REGIS, CONF.

Semiduplex

Introitus

Ps. 36, 30-31

OS JUSTI meditábitur sapiéntiam, et lingua ejus loquétur judícium: lex Dei ejus in corde ipsíus. Ps. ibid., 1. Noli æmulári in malignántibus : neque zeláverís faciéntes iniquitátem. V/. Glória Patri. Os justi.

Oratio

DEUS, qui beátum Ludovícum Confessórem tuum de terréno regno ad coeléstis regni glóriam transtulísti: ejus, quǽsumus, méritis et intercessióne; Regis regum Jesu Christi, Fílii tui, fácias nos esse consórtes: Qui tecum vivit.

Léctio libri Sapiéntiæ

Sap. 10, 10-14

JUSTUM dedúxit Dóminus per vias rectas, et osténdit illi regnum Dei, et dedit illi sciéntiam sanctórum: honestávit illum in labóribus, et complévit labóres illíus. In fraude circumveniéntium illum áffuit illi, et honéstum fecit illum. Custodívit illum ab inimícis, et a seductóribus tutávit illum, et certámen forte dedit illi, ut vínceret et sciret, quóniam ómnium poténtior est sapiéntia. Hæc vénditum justum non derelíquit, sed a peccatóribus liberávit eum: descendítque cum illo in fóveam, et in vínculis non derelíquit illum, donec afférret illi sceptrum regni, et poténtiam advérsus eos, qui eum deprimébant: et mendáces osténdit, qui maculavérunt illum, et dedit illi claritátem ætérnam, Dóminus, Deus noster.

Graduale. Ps. 91, 13 et 14. Justus ut palma florébit: sicut cedrus Líbani multiplicábitur in domo Dómini. V/. Ibid., 3. Ad annuntiandum mane misericórdiam tuam, et veritátem tuam per noctem.

Allelúja, allelúja. V/. Jac. 1, 12 Beátus vir, qui suffert tentatiónem: quóniam, cum probátus fúerit, accípiet corónam vitæ. Allelúja.

http://www.unavoce-ve.it/crux.gif Sequéntia sancti Evangélii secúndum Lucam

Luc. 19, 12-26

IN ILLO témpore: Dixit Jesus discípulis suis parábolam hanc: Homo quidam nóbilis ábiit in regionem longínquam accípere sibi regnum, et revérti. Vocátis autem decem servis suis, dedit eis decem mnas, et ait ad illos: Negotiámini, dum vénio. Cives autem ejus óderant eum: et misérunt legatiónem post illum, dicéntes: Nólumus hunc regnáre super nos. Et factum est, ut redíret accépto regno: et jussit vocári servos, quibus dedit pecúniam, ut sciret, quantum quisque negotiátus esset. Venit autem primus, dicens: Dómine, mna tua decem mnas acquisívit. Et ait illi: Euge, bone serve, quia in módico fuísti fidélis, eris potestátem habens super decem civitátes. Et alter venit, dicens: Dómine, mna tua fecit quinque mnas. Et huic ait: Et tu esto super quinque civitátes. Et alter venit, dicens: Dómine, ecce mna tua, quam hábui repósitam in sudário: tímui enim te, quia homo austérus es: tollis, quod non posuísti, et metis, quod non seminásti. Dicit ei: De ore tuo te júdico, serve nequam. Sciébas, quod ego homo austérus sum, tollens, quod non pósui, et metens, quod non seminávi: et quare non dedísti pecúniam meam ad mensam, ut ego véniens cum usúris útique exegíssem illam? Et astántibus dixit: Auférte ab illo mnam et date illi, qui decem mnas habet. Et dixérunt ei: Dómine, habet decem mnas. Dico autem vobis: Quia omni habénti dábitur, et abundábit: ab eo autem, qui non habet, et, quod habet, auferétur ab eo.

Offertorium. Ps. 88, 25. Véritas mea et misericórdia mea cum ipso: et in nómine meo exaltábitur cornu ejus.

Secreta

PRÆSTA, quǽsumus, omnípotens Deus: ut, sicut beátus Ludovícus Conféssor tuus, spretis mundi oblectaméntis, soli Regi Christo placére stúduit; ita ejus orátio nos tibi reddat accéptos. Per eúndem Dóminum.

Communio. Matth. 24, 46-47. Beátus servus, quem, cum vénerit dóminus, invénerit vigilántem: amen, dico vobis, super ómnia bona sua constítuet eum.

Postcommunio

DEUS, qui beátum Confessórem tuum Ludovícum mirificásti in terris, et gloriósum in coelis fecísti: eúndem, quǽsumus, Ecclésiæ tuæ constítue defensórem. Per Dóminum.

FONTE (http://www.unavoce-ve.it/mr-25aug=lat.htm)

[Holuxar]

25 AGOSTO 2019: SAN LUDOVICO - LUIGI IX, RE DEI FRANCHI E CONFESSORE; DOMENICA UNDICESIMA DOPO LA PENTECOSTE…



«DOMENICA UNDICESIMA DOPO LA PENTECOSTE.»
Guéranger, L'anno liturgico - Domenica Undicesima dopo la Pentecoste (http://www.unavoce-ve.it/pg-dopopent-dom11.htm)
http://www.unavoce-ve.it/pg-dopopent-dom11.htm





SANTA MESSA DOMENICALE CELEBRATA DA DON FLORIANO ABRAHAMOWICZ A PAESE (TV) OGGI 25 AGOSTO 2019: SAN LUDOVICO - LUIGI IX, RE DEI FRANCHI E CONFESSORE; DOMENICA UNDICESIMA DOPO LA PENTECOSTE...


«Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
http://www.domusmarcellefebvre.it/
https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
XI domenica d. Pentecoste (Santa Messa)
https://www.youtube.com/watch?v=NNOE3X7h7kc
XI domenica d. Pentecoste (Omelia)
https://www.youtube.com/watch?v=hk75pIqAtog
http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.».




San Ludovico - Sodalitium (http://www.sodalitium.biz/san-ludovico/)
http://www.sodalitium.biz/san-ludovico/
«25 agosto, San Ludovico, Confessore (Poissy, 25 aprile 1214 – Tunisi, 25 agosto 1270).»
http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/ludovico-1-1.png

http://www.sodalitium.biz/san-luigi-re-francia/
«25 agosto, San Luigi Re di Francia, Confessore (Poissy, 25 aprile 1214 – Tunisi, 25 agosto 1270).
“Presso Cartagine San Luigi nono, Re dei Franchi e Confessore, illustre per santità di vita e per gloria di miracoli. Le sue ossa furono poi trasportate a Parigi”.
O degnissimo Figlio del Serafico Patriarca, San Lodovico, Voi tra lo pompe e le delizie d’una splendida corte, e tra i trambusti e le cure d’un vasto regno, mercè della divina grazia che imploraste con fervide ed incessanti preghiere, sapeste in tutto il corso di vostra mortal vita preservarvi da grave colpa, ed arricchirvi d’inestimabili meriti, con l’esercizio delle più belle virtù, e segnatamente d’una umiltà la più profonda, d’una assidua vigilanza, d’una severa mortificazione dei vostri sensi, e d’un ardente zelo per la gloria di Dio, per la propagazione della fede e per la saluto del prossimo. Noi esultiamo all’imaginarsi anche solo la gloria o la felicità che or godete in cielo, premio della vostra santa vita, e ci sentiamo in cuore una riva brama di partecipare ai vostri ineffabili gaudii. Ma ahi! che a meritarci tanta grazia poco o nulla abbiamo qui operato nella pratica di quelle virtù in cui Voi riusciste cotanto eminente. Deh, soccorreteci, o gran Santo, con la potente vostra protezione, affinchè abborrendo e detestando ogni colpa, ed eseguendo puntualmente tutti i nostri doveri, viviamo e moriamo fedeli al nostro Dio, per giungere poi un giorno ad esser con voi eternamente beati in Paradiso. Così sia.»
http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/ludovico-1-273x300.png


http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/ludovico-1-1.png



SANTE MESSE CATTOLICHE "NON UNA CUM" CELEBRATE DAI SACERDOTI DELL' I.M.B.C. ("ISTITUTO MATER BONI CONSILII") IN TUTTA ITALIA:


"Sante Messe - Sodalitium"
http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

"Torino - Sodalitium"
http://www.sodalitium.biz/sante-messe/torino/

"Modena - Sodalitium"
http://www.sodalitium.biz/sante-messe/modena/

"Rimini - Sodalitium"
http://www.sodalitium.biz/sante-messe/rimini/

"Pescara - Sodalitium"
http://www.sodalitium.biz/sante-messe/pescara/

"Potenza - Sodalitium"
http://www.sodalitium.biz/sante-messe/potenza/

"Roma - Sodalitium"
http://www.sodalitium.biz/sante-messe/roma/

"S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium"
http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

“Sodalitium - IMBC.”
https://www.youtube.com/user/sodalitium

“Omelie dell'I.M.B.C. a Ferrara.”
https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/


http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
“Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11).”







“25 agosto - San Luigi IX, Re di Francia.”
https://forum.termometropolitico.it/383266-25-agosto-s-luigi-ix-re-di-francia.html
https://forum.termometropolitico.it/228703-25-agosto-s-luigi-ix-re-di-francia.html
“San Ludovico (Luigi IX) Re di Francia.”
https://forum.termometropolitico.it/375702-san-ludovico-luigi-ix-re-di-francia.html
https://forum.termometropolitico.it/75543-luigi-ix-san-ludovico.html
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www.sursumcorda.cloud
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«Carlo Di Pietro - Sursum Corda.
https://www.sursumcorda.cloud/tags/numero-172.html
Disponibile il numero 172 di Sursum Corda del 25 agosto 2019 --->
- Comunicato numero 172. L’ingresso trionfale in Gerusalemme;
- Racconti miracolosi n° 91. Una leonessa che sbrana due persecutori di Santi;
- La notte di San Bartolomeo (dall’Enciclopedia Cattolica);
- Gli Ugonotti (dall’Enciclopedia Cattolica);
- Altra preghiera a San Rocco, Confessore (16.8);
- Breve saggio su denatalità, darwinismo e malthusianesimo;
- Il latino: lingua viva nella Chiesa (del Card. Antonio Bacci);
- Il Sillabario del buon Chierichetto (Imprimatur 1957);
- L’alcool, ecco il nemico!;
- L’uso del latino per preservare e trasmettere la fede;
- La bestemmia (per l’Abate Isidoro Mullois);
- La moda femminile. La tua vita quale fine ha?;
- Novena alla B. V. Maria Assunta in Cielo (dal 6 al 14 agosto);
- Orazione a San Bernardo da Chiaravalle (20.8);
- Orazione ai Santi Ippolito e Cassiano, Martiri (13.8);
- Orazione ai Santi Tiburzio e Susanna, Martiri (11.8);
- Orazione alla Madonna della neve (5.8) - Breve storia;
- Orazione per la Trasfigurazione di Nostro Signore (6.8);
- Orazioni a San Donato, Vescovo e Martire (7.8);
- Preghiera a San Filippo Benizzi, Confessore (23.8);
- Preghiera a San Giacinto, Confessore (17.8);
- Preghiera a San Rocco, Confessore (16.8);
- Preghiera a Santa Giovanna Francesca Frémiot de Chantal, Vedova (21.8);
- Preghiera a Santo Stefano Protomartire (3.8);
- Preghiera ai Santi Abdon e Sennen, Martiri (30.7);
- Preghiera ai Santi Martiri Ciriaco, Largo e Smaragdo (8.8);
- Preghiera del buon soldato a Sant’Ignazio di Loyola (31.7);
- Un Cattolico può farsi protestante? (di Mons. de Ségur);
- Vademecum del giovane per ben passare le vacanze. »
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“Non v'è miseria che si possa paragonare a quella di chi ignora la verità di fede (Papa San Pio X) --->”
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“Preghiera a San Luigi, Re dei Franchi (25.8) --->”
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«MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
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“25 agosto 2019: DOMENICA UNDICESIMA DOPO LA PENTECOSTE.”
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«25 agosto 2019: San Luigi IX, re e confessore.
Nacque il 25 aprile 1214 e battezzato nella chiesa di Possy. Divenne Re di Francia alla morte del padre nel 1226. Ebbe, dalla regina Bianca di Castiglia una educazione sia regale che piissima. Si sposò con Margherita di Provenza ed ebbe 11 figli. Durante il suo regno allestì due crociate, nel 1248 e nel 1270 interrottesi entrambe per la peste. Mori durante la seconda nel 1270' il 25 agosto presso Tunisi. La sua missione temporale fu vista sempre come apostolato al servizio di Dio traendo insegnamento dalle Sacre Scritture; anche le crociate, nel tentativo di evangelizzare i Turchi furono più una missione di fede piuttosto che un fatto militare. Dio fu sempre la sua guida per il bene collettivo e l'autorità che il diritto gli stabiliva era una maggiore responsabilità nel servizio del Cristo, re per diritto divino. Il Cristo fu il legame che unì le sue aspirazioni civili di re e quelle religiose.»

https://www.radiospada.org/2019/08/il-testamento-di-san-luigi-ix/
"Luigi IX (Poissy, 25 aprile 1214 – Tunisi, 25 agosto 1270), canonizzato da Bonifacio VIII nel 1297, è il Re santo per eccellenza.
Consapevole di aver ricevuto l’autorità da Dio e che a Dio ne avrebbe reso un giorno conto, la sua spada fu sempre ordinata “in defensionem sanctae Dei Ecclesiae” (Pont. Rom. De coronatione Regis); il suo scettro costantemente operò per “allietare i pii, atterrire i reprobi, insegnare la retta via agli erranti, porgere la mano ai caduti, disperdere i superbi e sollevare gli umili” (ibid.). Di ammaestramento fu la sua devozione: “Nella Messa Iddio s’immola – diceva e quando Dio si immola anche i Re si inginocchiano sul pavimento”; e ne è testimone la Sainte Chapelle costruita come scrigno per le reliquie della Passione di cui era venuto in possesso, soprattutto la Corona di Spine. Insomma seppe essere all’altezza – alle altezze della santità – della funzione cui la Provvidenza lo aveva destinato e congiungere alle doti del buon governante la santità della vita. Le sue virtù furono lodate dagli stessi Infedeli, che purè combatté in due crociate (nel 1249 e nel 1270).
Di questo Campione della Cristianità ci rimane il Testamento Spirituale (in Acta Sanctorum, Augusti 5 [1868], 546) indirizzato al figlio ed erede al trono. Un testo che san Pio X esortava a studiare con molta attenzione e di applicare con altrettanto zelo."

«Figlio carissimo, prima di tutto ti esorto ad amare il Signore Dio tuo con tutto il cuore e con tutte le tue forze. Senza di questo no c’è salvezza. Figlio, devi tenerti lontano da tutto ciò che può dispiacere a Dio, cioè da ogni peccato mortale. E’ preferibile che tu sia tormentato da ogni genere di martirio, piuttosto che commettere un peccato mortale. Inoltre, se il Signore permetterà che tu abbia qualche tribolazione, devi ringraziando, e sopportarla volentieri, pensando che concorre al tuo bene e che forse te la sei ben meritata. Se poi il Signore ti darà qualche prosperità, non solo lo dovrai umilmente ringraziare, ma bada bene a non diventar peggiore per vanagloria o in qualunque altro modo, bada cioè a non entrare in contrasto con Dio o offenderlo con i suoi doni stessi. Partecipa devotamente e volentieri alle celebrazioni della Chiesa. Non guardare distrattamente in giro e non abbandonarti alle chiacchiere, ma prega il Signore con raccoglimento, sia con la bocca che con il cuore. Abbi un cuore pietoso verso i poveri, i miserabili e gli afflitti. Per quanto sta in te, soccorrili e consolali. Ringrazia Dio di tutti i benefici che ti ha elargiti, perché tu possa renderti degno di riceverne dei maggiori. Verso i tuoi sudditi comportati con rettitudine, in modo tale da essere sempre sul sentiero della giustizia, senza declinare né a destra né a sinistra. Sta’ sempre piuttosto dalla parte del povero anziché del ricco, fino a tanto che non sei certo della verità. Abbi premurosa cura che tutti i tuoi sudditi si mantengano nella giustizia e nella pace, specialmente le persone ecclesiastiche e religiose. Sii devoto e obbediente alla Chiesa Romana, madre nostra, e al Sommo Pontefice come a padre spirituale. Procura che venga allontanato dal tuo territorio ogni peccato, e specialmente la bestemmia e le eresie. Figlio carissimo, ti do infine tutte quelle benedizioni che un buon padre può dare al figlio. La Trinità e tutti i santi ti custodiscano da ogni male. Il Signore ti dia la grazia di fare la sua volontà, perché riceva onore e gloria per mezzo tuo e, dopo questa vita, conceda a tutti noi di giungere insieme a vederlo, amarlo e lodarlo senza fine. Amen».
https://i1.wp.com/www.radiospada.org/wp-content/uploads/2019/08/14054089_1759984487622718_3880068401806389722_n.jp g?w=650&ssl=1
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www.agerecontra.it | Sito del Circolo Cattolico "Christus Rex"
http://www.agerecontra.it/

"Centro Studi Giuseppe Federici - sito ufficiale"
http://www.centrostudifederici.org/

"sito dedicato alla crisi dottrinale nella Chiesa cattolica"
http://www.crisinellachiesa.it/

"Sito ufficiale del Centro Culturale San Giorgio"
http://www.centrosangiorgio.com/


C.M.R.I. - "Congregatio Mariae Reginae Immacolata" ("Congregation of Mary Immaculate Queen" "Congregazione di Maria Regina Immacolata"):
http://www.cmri.org/ital-index.html





https://www.truerestoration.org/


https://novusordowatch.org/


": Quidlibet : ? A Traditionalist Miscellany — By the Rev. Anthony Cekada"
http://www.fathercekada.com/

"Home | Traditional Latin Mass Resources"
http://www.traditionalmass.org/

http://www.traditionalcatholicpriest.com/





"Como ovejas sin Pastor"
http://sicutoves.blogspot.com/


https://moimunanblog.com/





“Pro Fide Catholica | Le site de Laurent Glauzy”
https://profidecatholica.com/


https://johanlivernette.wordpress.com/


https://lacontrerevolution.wordpress.com/


https://sedevacantisme.wordpress.com/


"Sede Vacante -"
http://www.catholique-sedevacantiste.fr/


http://wordpress.catholicapedia.net/




Ligue Saint Amédée (http://www.SaintAmedee.ch)
http://www.SaintAmedee.ch
https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf
«Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum]. Pas de "motu proprio" chez nous : nous célebrons la Sainte Messe selon le missel de Saint Pie V.»
“Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur.”

https://www.introibo.fr/11eme-Dimanche-apres-la-Pentecote#inter1
“Onzième Dimanche après la Pentecôte.
Sermon du Père Joseph-Marie Mercier pour le Onzième Dimanche après la Pentecôte : sur la conscience morale.
http://prieure2bethleem.org/predica/2015_08_09_aout.mp3”

“Saint Louis.”
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25 août : Saint Louis IX, Roi de France (1214-1270) :: Ligue Saint Amédée (http://liguesaintamedee.ch/saint-du-jour/25-aout-saint-louis-ix)
“25 août : Saint Louis IX, Roi de France (1214-1270).”
http://liguesaintamedee.ch/application/files/9515/3461/9440/08_25_saint_louis.jpg


http://liguesaintamedee.ch/application/files/9515/3461/9440/08_25_saint_louis.jpg




Ad majorem Dei gloriam - Per la maggior gloria di Dio!!! A.M.D.G.
Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto. Sicut erat in principio et nunc et semper et in saecula saeculorum. Amen.
«O Santissima Trinità, vi adoro! Mio Dio, mio Dio, Vi amo nel Santissimo Sacramento!»
CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!
Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!