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Visualizza Versione Completa : L'Emilia



lsu
26-08-02, 21:53
Carissimi forumisti,
sull'esempio dell'ottimo lavoro effettuato dal bravissimo Sant'Eusebio nel thread dedicato alla Romagna, vi invito a postare in questo thread le immagini (mettete, se volete, anche solo i link, per non appesantire la visualizzazione) delle città emiliane. E' chiaro che ognuno può proporre quelle relative alla propria città che gli sono più care e che meglio pensa la identifichino.

Grazie e a presto.
ps: non esitate a scrivere i Vs. dubbi o altre proposte.

lsu

Silvia
28-08-02, 08:47
Va bene, comincio io… :)

PIACENZA

Piazza Cavalli è dal secolo XIII il cuore politico-economico della città e deve il suo nome alle due statue equestri in bronzo dei duchi Farnese che qui si ergono alle spalle dell'imponente mole del Palazzo Gotico. Sull'antica piazza si affacciano edifici d'epoche diverse come, appunto, il Palazzo Gotico, al quale fanno da contrappunto il Palazzo del Governatore (1787), ed il Palazzo del Collegio dei Mercanti (1676/1697), che ora è la sede dell’amministrazione comunale e si trova sul lato est del Gotico.


Palazzo Gotico

http://www.circuitocittadarte.it/_images_fromlwe/Gotico_big.jpg

Sorge nel 1281 per iniziativa di Alberto Scoto, capo dell’Università dei Mercanti e potente signore della città, che lo destina a sede del Governo. Il Palazzo Gotico presenta una struttura architettonica assai originale, frutto della contaminazione di due generi: gotico e romanico. Alla struttura gotica con archi a sesto acuto nel piano inferiore è sovrapposta, nel piano superiore, una struttura realizzata con forme romaniche che presenta archi a pieno centro, sei finestroni a tutto sesto con prestigiose decorazioni in terracotta, merlatura ghibellina e torrette in cotto; all'interno del palazzo si estende un profondo porticato a due navate. Sulla facciata tra la quarta e la quinta finestra si trova, in una nicchia, una statua raffigurante Maria con il Bambino (XIII secolo) detta Madonna di Piazza, copia dell’ originale che è conservata presso il Museo Civico. Nella torretta centrale della merlatura ghibellina si trova il “campanone” utilizzato in passato per adunare il popolo in Piazza. Sulla destra infine è possibile osservare la torretta alta più di 40 metri denominata "Lanterna".


I due monumenti equestri

http://www.piacenzain.com/sito/guidaturistica/monumenti/foto/cavalli.jpg

Sono opera di Francesco Mochi e raffigurano Ranuccio Farnese (1620), sulla destra, in costume romano e con lo scettro e suo padre Alessandro (1625), sulla sinistra, avvolto in un fluttuante mantello e in sella ad un irruente cavallo. Questo è considerato il capolavoro del Mochi che con quest’opera supera la staticità del monumento di Ranuccio anticipando la dinamica barocca.


Palazzo del Governatore

http://www.provincia.pc.it/ar5/img/Archivio%20foto%20Aria/jpg/PalazzoGovernatore.JPG

Edificato nel 1787 su progetto dell’architetto piacentino Lotario Tomba, deve la sua denominazione al fatto che fu sede sino al 1860 degli uffici del governatore della città. L’edificio si sviluppa in senso orizzontale e presenta due ordini di finestre, separate da paraste, le quali hanno un’altezza modesta, quasi a mantenere un tono volutamente “dimesso” nei confronti dell’imponenza di Palazzo Gotico. Sulla balconata posta alla sommità del Palazzo, sono presenti statue di divinità mitologiche e vasi decorativi; la facciata sinistra è caratterizzata da una meridiana solare che segna giorni e mesi dell'anno, sulla destra vi è invece un calendario perpetuo collocato nel 1793 dal fisico piacentino G. F. Barattieri di S. Pietro.Dallo sviluppo.

Filmato. (http://www.piacenzain.com/sito/guidaturistica/tour/movie/piazzacavalli.mov)

:)

Silvia
28-08-02, 08:58
Duomo

http://www.piacenzain.com/sito/guidaturistica/monumenti/foto/duomo.jpg

Fu costruito in un prolungato arco di anni (1122-1340 ca.) e proprio per questo ha una sua originalità che lo distingue dalle cattedrali romaniche delle altre città padane. La facciata, in marmo rosa di Verona nella parte inferiore e in arenaria nella parte superiore, è a capanna con gallerie cieche di sottili colonnine, riprese in orizzontale nella parte mediana. Due pilastri semicilindrici le dividono in tre campi verticali evidenziando il grande rosone centrale. I tre ingressi sono sormontati da piccoli portici a due colonne (protiri). Sulla sinistra si eleva l'alto campanile romanico-lombardo completato nel 1341 da Pietro Vago. Le finestre superiori e gli arconi trasversali seguono una tecnica gotica, mentre le arcate inferiori sono a semicerchio romanico. Gli affreschi del tiburio sono del Guercino (1626); quelli del santuario sono di Ludovico Carracci e di Camillo Procaccino, le testimonianze più alte della pittura barocca a Piacenza.

Filmato. (http://www.piacenzain.com/sito/guidaturistica/tour/movie/duomo.mov)


Basilica di Sant’Antonino

http://www.piacenzain.com/sito/guidaturistica/monumenti/foto/antonino.jpg

Si presenta con una grande torre ottagonale posta all'incrocio dei due atrii di ingresso. Si sa per certo che la Basilica fu fondata nel IV secolo e dedicata a Sant'Antonino Martire, protettore della città. Nel corso dei secoli la struttura fu oggetto di ammodernamento e di ricostruzioni (IX e XI sec.). Primaria importanza artistica hanno gli affreschi sopra la navata centrale risalenti al secolo XI (visibili solo con autorizzazione). A destra la Cantoria d'organo in legno dorato con il prodigioso movimento di figure e le quattro tele raffiguranti episodi della vita di S. Antonino di R. De Longe il pittore fiammingo stabilitosi a Piacenza nel 1690 al quale si deve la diffusione della migliore pittura barocca sia nelle chiese sia nei palazzi. Lungo il fianco destro della Basilica si estende il Chiostro, cui è annesso un archivio ricco di documenti, tra i più antichi d'Europa.


Teatro Municipale

http://www.operabase.com/pix/wipc.gif

E’ un palazzo elegante con facciata neoclassica costruita nel 1830, con doppio porticato coperto da terrazze. Fu progettato dall'architetto Lotario Tomba (1803) e decorato nell'interno da Alessandro Sanquirico, lo scenografo della Scala. Il Teatro Municipale fu inaugurato nel settembre del 1804 e rimpiazzò quello precedente della Cittadella che andò distrutto da un incendio nel 1798. La sala, enorme, è disposta a tre quarti di ellisse per una migliore acustica, e conta quattro ordini di palchi e tre gallerie. Nel corso dei restauri è stato ricavato, all'interno, un moderno Salone per Convegni ed Incontri culturali; sempre all'interno è presente un Museo con numerosi documenti del passato.


Palazzo Farnese

http://www.farnese.net/img_home.jpg


Voluto da Margherita d'Austria, moglie del duca Ottavio Farnese (e pagato dai piacentini...), il palazzo Farnese doveva rappresentare la reggia ducale del Rinascimento Piacentino. Al progetto lavorarono dapprima Francesco Paciotto e successivamente Jacopo Barozzi detto il Vignola. La sua costruzione iniziò nel 1558 e fu definitivamente sospesa nel 1602 per mancanza di fondi e per la lontananza della duchessa. L'edificio in cotto, si innalza con aspetto severo in 3 piani più seminterrato. L'ingresso principale sulla Piazza Cittadella conduce attraverso un ponte levatoio in un vasto cortile con nicchie e logge. Sullo scalone d'onore che porta al salone del trono si apre un cancello del '600 in ferro battuto con l'emblema dei gigli farnesiani. Attualmente il Palazzo è stato restaurato ed ospita il Museo Civico suddiviso in Archeologia, dove sono custoditi mosaici, capitelli, anfore, statue e frammenti antichi, e il preziosissimo "Fegato Etrusco"; in Armeria, dove sono conservati più di 400 pezzi originali fra armi ed armature e in Pinacoteca, dove sono presenti tele e dipinti di ragguardevoli artisti e il famoso il "Tondo" del Botticelli.Nei sotterranei è stato allestito il Museo delle Carrozze che ospita gli esemplari più belli delle famiglie patrizie di Piacenza.


Cittadella Viscontea

http://www.piacenzain.com/sito/guidaturistica/monumenti/foto/cittadella.jpg

Della Città Viscontea oggi rimane la parte ovest con la porta, le due torri angolari e il mastio con il loggiato settecentesco.
In origine, l'opera voluta da Galeazzo Visconti era un complesso a forma quadrangolare con quattro torri cilindriche, un mastio centrale e un collegamento alle fortificazioni. Venne costruita dal 1315 al 1373 come base del sistema di difesa della città, per poi essere in parte abbattuto nel 1500 a favore del Palazzo Farnese.

Filmato (http://www.piacenzain.com/sito/guidaturistica/tour/movie/farnese.mov)


La chiesa della peste

http://www.comune.piacenza.it/turismo/images/peste.jpg

Per chi volesse concedersi una passeggiata lungo l'argine del Po, è da segnalare un edificio sacro, ai margini della frazione di Borgotrebbia, in posizione appartata e molto suggestiva. Si tratta della chiesetta del Camposanto Vecchio. Anche a Piacenza la peste di manzoniana descrizione del 1630 falciò migliaia di vittime, di cui 20mila vennero sepolte in zona golenale. Nel 1639 la Confraternita della Beata Maria Vergine del Suffragio costruì in quei luoghi desolati e umidi un oratorio, terminato l'anno seguente.
Per l'instabile e insalubre struttura del terreno, ben presto il manufatto rovinò, ma la Confraternita lo ricostruì nel 1735-'36, riunendo nella cripta le ossa dei defunti. Alluvioni, vandalismi, furti, trascuratezza e profanazioni di ogni genere ne hanno, negli ultimi decenni, ridotto a mal partito le strutture e gli arredi.
Nota polemica: oggi la chiesa offre un ben misero spettacolo. Sia per la memoria storica che per la singolarità dell'ubicazione, fra campi e boschine sulla confluenza di Trebbia e Po, l'elegante costruzione meriterebbe sicuramente più attenzione.

:)

Sant'Eusebio
28-08-02, 10:06
Ehi, vuoi la guerra? Con i tuoi post metti in secondo piano il thread dedicato alla Romagna :(
Ehehhe, belle foto comunque :)

Il Piacentino
28-08-02, 16:32
Silvia ma non mi lasci fare niente a me hai fatto tutto tu io coso metto di Piacenza?

Il Piacentino
28-08-02, 16:51
Bobbio Provincia di Piacenza La Storia


La zona di Bobbio era già abitata nell'Età della pietra e viene successivamente popolata da insediamenti liguri. Ai liguri subentrarono i Galli e poco dopo Bobbio entrò definitivamente nell'orbita Romana. Il nome della città deriva dal torrente che lambisce l'abitato da sud.

Nel 614, il monaco irlandese Colombano giunge con i suoi discepoli a Bobbio il cui territorio gli è stato donato dal re longobardo Agilulfo. Questa donazione ha anche una valenza politica in quanto Bobbio controlla la grande carovaniera, la via del sale, che da Piacenza, lungo la Valtrebbia raggiunge Genova, caposaldo dei Bizantini. A Bobbio, Colombano trova solo una chiesetta semidiroccata, dedicata a S.Pietro, e la restaura. Egli ha più di settant'anni, è stanco e forse malato: muore il 23 novembre 615 e i suoi discepoli lo seppelliscono nella chiesetta di S.Pietro. A reggere la comunità conventuale si alterneranno in qualità di Abati vari monaci seguaci del Santo. Il convento si popola rapidamente: già nel 643 conta centocinquanta monaci. Attorno al convento sorgono le prime case abitate da civili. L'Abbazia di Bobbio, con le sue scuole, la sua Biblioteca, il suo Scriptorium, la sua organizzazione economica, diventa rapidamente anche una potenza politica. Alla Corte Longobarda i monaci godono di una tale considerazione che spesso le crisi politiche sono da loro risolte o provocate. I possedimenti dell'Abbazia in età longobarda si estendono in tutta l'alta Italia.

Nel giugno del 774, Carlo re dei Franchi, si impadronisce di Pavia e pone fine al Regno Longobardo. Pochi giorni dopo i monaci bobbiesi ricevono nuovi vasti beni in dono e vengono così tacitati dal nuovo signore. Bobbio apriva ai Franchi la strada verso la Liguria e verso l'Italia media. La soggezione arricchisce il Monastero di Bobbio, che diventa monastero imperiale, ma ne compromette l'autonomia che aveva sotto i Longobardi. In questo momento Bobbio possiede beni in Valtrebbia, val Staffora, val Tidone, val d'Aveto, in Liguria, nel Monferrato e nelle Langhe, arriva fino alle porte di Torino, Attorno al Lago di Garda, da Salò a Bardolino, sui Laghi di Mantova, a Piacenza, Ravenna, Genova, Lucca e Pavia. L'Abbazia è ormai un ricco feudo. Il sistema curtense raggiunge in Bobbio la perfezione. La curtis non è un organismo chiuso, come si legge nei vecchi libri di scuola. L'eccedenza dei suoi prodotti viene scambiata con altri paesi. Sui fiumi e sui laghi dell'Italia Settentrionale corre una flotta di una quarantina di navi, che fanno spola da un porto franco all'altro. A Monticelli d'Ongina, sul Po, vi sono vasti magazzini, a cui arrivano carichi di sale e di pesce e da cui partono carni salate e affumicate. Sui monti di Bobbio vengono allevati cinquemila suini, centinaia di vacche e pecore. Queste ultime servono soprattutto per la produzione della pergamena, usata nello scriptorium, dove si copiano sistematicamente opere di scrittori latini antichi.

Bobbio crea una sua scrittura inconfondibile e le miniature dei suoi codici si richiamano alla cultura irlandese. Tale cultura si ritrova anche nelle magnifiche transenne in marmo che ornano l'antica basilica protoromanica edificata dall'Abate Agilulfo a partire dal IX° secolo. Ricordiamo i più famosi codici di Bobbio che hanno permesso la conservazione dei testi trascritti: il De Republica di Cicerone, attualmente nella Biblioteca Vaticana, il Virgilio della Laurenziana; il Plauto della Capitolare di Verona; le Lettere di Seneca a Lucillo della Queriniana, il Codice Purpureo dei Vangeli. I codici superstiti sono conservati all'Ambrosiana, alla Vaticana, alla Nazionale di Torino, a Parigi, a Madrid, a Berlino e in altre importanti biblioteche del mondo.

Nel 1014 l'Abate ottiene la dignità e la giurisdizione episcopale e nasce così la diocesi autonoma di Bobbio, che da borgo monastico sale al rango di città episcopale. Nei primi tempi vescovo e abate sono la stessa persona, poi le due cariche vengono affidate a persone diverse operando anche una divisione dei beni. Da questa decisione inizia la decadenza di Bobbio. Le lotte intestine tra abate e vescovo, aggiunte ai conflitti derivanti dai nuovi soggetti nascenti, i Comuni, porteranno rapidamente al declino la città trebiense.

Nel 1230 Piacenza occupa Bobbio; dominio che prosegue fino alla conquista Viscontea di tutta l'area lombarda. Bobbio, staccata da Piacenza e aggregata a Voghera, si orienta verso l'ambito di influenza pavese.

Nel 1387 è data in feudo ai Dal Verme, i quali la terranno, salvo qualche breve interruzione, fino alla metà del '700 quando, in seguito alle Guerre di Successione, passa ai Savoia. Da questo momento la storia di Bobbio si identifica con quella dello Stato Sabaudo. Elevata a capoluogo di Provincia, Bobbio ne segue le vicende fino alla costituzione del Regno d'Italia, quando viene incorporata nella provincia di Pavia. Nel 1923, chiede ed ottiene il passaggio a Piacenza, riprendendo a guardare alla naturale direttrice geografica della sua vita, la valle della Trebbia.

(testo estratto da uno studio del prof. Enrico Mandelli)




Il Ponte Gobbo

http://digilander.iol.it/sarodibartolo/sarofoto/bobbio.jpg

Silvia
28-08-02, 18:27
Originally posted by Il Piacentino



Silvia ma non mi lasci fare niente a me hai fatto tutto tu io coso metto di Piacenza?

Doppio sob! Hai ragione, sono costernata… :ue
Veramente l’idea era quella di postare qualcosina, tanto per iniziare, ma poi sono stata presa dal sacro furore e non ho più saputo fermarmi...
So che la mia megalomania è imperdonabile ( :( ), ma credo che potrai consolarti con la provincia di Piacenza: in fondo Bobbio, Castell’Arquato, Rivalta, Vigoleno, Vernasca, Grazzano non hanno nulla da invidiare alla città… :-0003r :)

Silvia
28-08-02, 18:32
Originally posted by Sant'Eusebio
Ehi, vuoi la guerra? Con i tuoi post metti in secondo piano il thread dedicato alla Romagna :(
Ehehhe, belle foto comunque :)


Ma no, non è vero... La Romagna è bellissima e il tuo thread spettacolare (senza filmati però… :D )…

:)

Il Piacentino
28-08-02, 20:20
Originally posted by Silvia



Ma no, non è vero... La Romagna è bellissima e il tuo thread spettacolare (senza filmati però… :D )…

:)

silvia non ti preoccupare mi sono già buttato sulla provincia

Il Piacentino
28-08-02, 20:37
Castell'Arquato Provincia di Piacenza

Palazzo Ducale

http://www.castellarquato.com/turismo/monumenti/img/08.jpg

Fu costruito nel 1292 da Alberto Scoto; ne dà testimonianza un'iscrizione posta nella fontana del Montaguzzo, a livello delle fondamenta. Il palazzo denota rifacimenti di epoche posteriori, come le finestre, di impronta quattrocentesca, che si aprono nella facciata sud-est. Secondo un cronista sconosciuto esso fu adibito anticamente ad abitazione del Giudice, venne ceduto dalla comunità a Bosio II, il quale vi apportò modifiche e ampliamenti, servì poi ai suoi successori come abitazione saltuaria. In esso inoltre, a detta di E.Ottolenghi, fu ricevuto nel 1543 il pontefice Paolo III Farnese in occasione della visita alla figlia Costanza. Il vasto locale al pino terreno è stato recentemente "restaurato", alzando il piano del pavimento di circa 80 cm., ed adibito ad esposizione.Dal locale, prima delle recenti modifiche, partiva un cunicolo in direzione del vicino Torrione che doveva costituire una struttura di collegamento tra i due edifici


La collegiata di Santa Maria Assunta

http://www.castellarquato.com/turismo/monumenti/img/06.jpg
http://www.castellarquato.com/turismo/cartoline/img/carto010.jpg
L'origine presunta della chiesa di S.Maria è, secondo il Campi, il 758. Dopo il terremoto del 1117 essa fu ricostruita e consacrata nel 1122. La chiesa si presenta a tre navate, con copertura a capriate,un accesso frontale mediano in facciata ed uno sul lato nord circa al centro di quel fianco. La lunghezza è di m. e la larghezza è di 15m., le colonne sono sette per parte, costruite in pietra arenaria e aventi un metro di diametro. La torre campanaria, datata XIII sec., è eretta sulla navata inferiore di sinistra, subito dopo la campata prima dell'abside e non fa parte del progetto originario. Nel 1293 sorge, di fronte al fianco nord della chiesa, il palazzo Pretorio decentrato così il punto di gravità del sistema urbanistico dalla piazzetta antistante la facciata della chiesa, al lato nord di quest'ultima. Le manomissioni più incisive avvengono durante il '700, secondo gli scritti di E.Fava, in cui asserisce che l'interno della chiesa era completamente intonacato come anche i capitelli e le colonne; le monofore furono sostituite da comuni finestroni rettangolari; il tetto a capriate venne nascoto da una volta incorniciata di stucchi. Nel 1730 per ordine dell'arciprete C.Rugarli, viene abbattuto il muro perimetrale di sinistra per costruirvi tre cappelle. Verso la prima metà del '900 l'edificio ecclesiastico subisce notevoli restauri, dovuti all'interessamento dell'arciprete E. Cagnoni. Nel 1899 si scoprono gli affreschi quattrocenteschi della cappella di S.Caterina. Nel 1911,1912 e 1913, vengono ricostruite la loggetta di S.Giovanni e la quarta absidiola contenente una vasca ad immersione dell'VIII sec. Nel 1917-1919 furono inoltre ripristinate all'esterno le absidi minori. Negli stessi anni fu anche modificata la facciata principale, chiudendo una finestra sul lato sinistro e sostituendo il rosone preesistente con una bifora. Nel 1923 furono rifatti alcuni archi di sostegno e nel 1927 furono restaurate le finestre del coro. Nel 1935 venne infine rimesso in luce l'originale soffitto a capriate che era coperto dalla volta settecentesca. La cappella dedicata a S.Caterina d'Alessandria venne costruita ai primordi del '400. I dipinti, di autore ignoto e sicuramente di scuola toscana, rappresentano: alle pareti l'intero ciclo della Passione di Gesù, al centro le esequie della vergine e la sua Gloria. Purtroppo all'inizio del 1700 la cappella, come tutta al chiesa, subì lo scempio dell'intonaco. Nel 1899 un professore dell'Accademia di elle Arti del Brera scoprì le pitture e con il lavoro paziente ed abile di diversi anni le restaurò. La cappella di S.Giuseppe è stata costruita nel 1630, sull'area di una più antica cappella, per la cessata peste di manzoniana memoria. E' dedicata a S.giuseppe, Patrono del Borgo; in stile barocco a stucchi e dipinti illustranti, nella volta, la vita del Santo. I quadri laterali, rappresentanti lo Sposalizio di Maria e la nascita del Bambin Gesù, sono opere del piacentino Giacomo Guidotti. La pala dell'Altare, la Sacra famiglia, del 1720 circa, è di un pittore romano il cui nome non è noto. SIa l'altare che la balaustra sono di marmi pregiati. Il chiostro fu costruito sul finire del XIII sec. o all'inizio del XVI sec. E' un affascinante mistico angolo d'arte. Qui gli antichi canonici condussero, fino al XV secolo, una vita in comine.


Palazzo del Podestà

http://www.castellarquato.com/turismo/monumenti/img/05.jpg

Costruito nel 1293 da Alberto Scoto. Al nucleo centrale duecentesco si aggiunsero, verso la metà del 400, due corpi avanzati: la loggia dei "notari" e un'ala prospiciente la piazza. La scala esterna era già esistente alla fine del '200 ma ad essa furono aggiunti il parapetto e la corporatura. A tre piani, tutto in cotto, architettato a vaste profondi archi acuti, sormontato da una corona di merli a coda di rondine, finestre a sesto acuto illeggiadrite da fini merlettature e fregi anch'essi in cotto, lo sovrasta una torre a pianta pentagonale le cui pareti settentrionali accolgono due grandi orologi. Quello prospiciente la piazza era già presente nel 1630, dipinto dal Guidotti. All'interno è rimasta pressoché intatta la grande sala consigliare con il soffitto a cassettoni e la decorazione. Il Palazzo ebbe carattere polifunzionale: servì per il disbrigo delle attività amministrative e di giustizia; fu sede di edifici comunali ed attualmente è sede dell'Enoteca comunale, vi si svolgono convegni e ospita, nella loggia dei Notari, mostre d'arte.


Il Torione Farnese

http://www.castellarquato.com/turismo/monumenti/img/09.jpg

L'edificio presenta l'originale carattere delle costruzioni militari cinquecentesche; la pianta è di forma pressoché quadrata con quattro baluardi agli angoli, un salone centrale delimitato da robusti muri e comunicante con tre piccoli locali ottagonali posti nei baluardi e con una scala a chiocciola in latterizio posta nel rimanente baluardo. I piani sono quattro, l'ultimo dei quali è formato da una stanza ellittica contorniata dalla loggia. Le origini di questo monumento sono poco chiare. L'unico studio sull'argomento è quello di L.Dodi che, citando documenti presenti nella Biblioteca di Piacenza, ipotizza che la costruzione fu iniziata da Bosio II Conte di S.Fiora nel 1527-1535, successivamente sospesa e ultimata per ordine di Sforza Sforza tra il 1545 e il 1575.

Continua.........

Il Piacentino
28-08-02, 20:47
http://www.grazzano.it/IMAGES/OLD10BAN.JPG
http://www.grazzano.it/IMAGES/montaggio.jpg



Il Castello

"Noi Signore di Milano e Conte di Virtù, Vicario Generale Imperiale, volendo compiacere per speciale grazia i nostri egregi e diletti Signori Giovanni Anguissola e Beatrice Visconti sua consorte, concediamo che nella loro proprietà di Grazzano, nel nostro distretto di Piacenza, possano far costruire liberamente e impunemente una fortificazione quale loro aggradi, nonostante alcuni decreti o nostri ordini emessi in contrario."

Con questo manoscritto, il duca Gian Galeazzo Visconti, Signore di Milano e di altre città del nord, autorizzava la sorella Beatrice sposata al nobile piacentino Giovanni Anguissola a costruire un castello nella loro proprietà di Grazzano.

Il complesso castrense fu impostato su schema quadrato con quattro torri agli angoli delle quali: due a base circolare e due a base quadrata. All'interno del corpo di fabbrica una corte a base quadrata circondata da porticati.

Sopra ai porticati i corpi di collegamento si affacciano sulla corte interna con delle finestrature o con dei ballatoi aperti.

A base quadrata, circondata da un ampio fossato, i torrioni merlati agli angoli, questa rocca, baluardo di difesa dei Ghibellini nelle lotte per il dominio di Piacenza, è vera, autentica; ha tutte le carte in regola con storia: cruenti scontri, impiccagione di prigionieri e congiurati, episodi gloriosi.

Un ampio fossato circonda il castello. Lo schema di costruzione è classico del periodo in cui è stato realizzato e testimonia l'influenza Viscontea nella zona. Diversi sono i richiami al castello Visconti di Pavia.

Tra una successione e un fatto d'arme furono apportati al maniero numerosi rifacimenti: nel 1698 si sostituì il preesistente ponte levatoio in legno con una struttura "in quadrelli" (Autorizzazione firmata dal notaio pubblico e cancelliere di Piacenza Alessio Dosini a favore del marchese Felice Anguissola).

Alla fine del 1800 attorno al maniero, sparuti contadini popolavano catapecchie e vecchie stalle. Molte parti del Castello erano andate in rovina: logge e camminamenti erano pericolanti, le mura sgretolate, la stabilità del fortilizio compromessa.

Nel 1822 si ebbero interventi di falegnameria edile per un importo di lire 2947,8 completate, nell'anno successivo, da "296 giornate da muratore e 215 da garzone". Si hanno notizie di altri lavori compiuti negli anni 1829 e 1849 quando, sulla base delle perizie redatte dal geometra Paolo Martini di Ponte dell'Olio, furono ristrutturati i fabbricati di servizio adibiti a "arsenale da legname e buganderia". Ancora "lavori di scalpellino per 339,39 lire di Parma" nel 1859 e altri nel 1879.

http://www.grazzano.it/IMAGES/castello1.jpg

Continua.........

Il Piacentino
28-08-02, 20:57
Velleia Romana

http://www.castellarquato.com/dintorni/img/velleia.jpg

Veleia è un'antica città romana di piccole dimensioni ma completa; il suo territorio, di circa 1200 Km. si estendeva fra le attuali provincie di: Genova, Tortona, La Spezia, Lucca, Parma e Piacenza. Decadde nel IV secolo dell'era cristiana, a causa di un'infiltrazione d'acqua che provocò il distaccamento di una parte della rupe soprastante che scendendo distrusse l'abitato.
Nel 1747 la città fu rinvenuta per caso e solo due anni dopo, per volontà di Filippo Borbone, duca di Parma, fu dato il via alla campagna di scavi. Poiché la città fu edificata sulle pendici del colle, gli edifici si trovano su piani diversi.
Soltanto da pochi anni, nel 1994, sono nuovamente ripresi gli scavi allo scopo di ritrovare il tempio, la necropoli, l'impianto urbanistico e gli insediamenti preromani.
Per quanto riguarda i ritrovamenti archeologici, in sito vi è un museo, l'antiquarium che contiene i calchi in gesso di due tavolette in bronzo e numerosi altri reperti, mentre nel Museo Nazionale di Parma si trovano le statue di marmo e i bronzi.

Contina...........

Il Piacentino
28-08-02, 21:08
http://digilander.libero.it/rezzanello/immagini/titolo.gif


http://digilander.libero.it/rezzanello/immagini/castello1.jpg

http://digilander.libero.it/rezzanello/immagini/castello2.jpg

http://digilander.libero.it/rezzanello/immagini/castello3.jpg

http://digilander.libero.it/rezzanello/immagini/torre.jpg

Il Castello di Rezzanello di forma quadrilatera, con 4 torri circolari è detto castello guelfo o del Papa per aver ospitato nel 1212 la fazione Guelfa di Piacenza minacciata dai Ghibellini Viscontei.
Il Maniero risale al X° secolo, ed è dotato di 7 ettari di parco con diverse spece arboree, piante secolari ed esotiche che si sono ben sviluppate grazie al microclima esistente.
Il parco del castello di Rezzanello è segnalato come uno dei più belli e protetti d'Italia.
La torre primaria si erge inalterata nel tempo. Edificata nell'anno mille, furono poi erette nel tempo a completamento, altre tre torri. Nel sottotetto si nota il ghirigori gotico eseguito dall'arch.Guidotti, nella seconda metà dell'800.

continua.........

Il Piacentino
28-08-02, 21:19
http://www.castellodigropparello.it/titolocast.gif

http://www.castellodigropparello.it/stemma_index.gif

Il territorio del comune di Gropparello racchiude in sè una moltitudine di stupendi paesaggi, luoghi di grande serenità e località dove lo sguardo spazia verso un orizzonte lontanissimo.

Certamente i corsi d'acqua che solcano le sue valli da sud verso nord un tempo avranno avuto maggiore irruenza e di conseguenza maggiore peso sulla possibilità di stabilirsi a poca distanza dalle sponde. Alcuni ritrovamenti e successivi studi infatti ipotizzano l'esistenza di nuclei abitati in numerosi luoghi del comune fin dalla Preistoria, in particolare sul crinale del Monte Falò-Castellana lungo i primissimi chilometri di corso del torrente Vezzeno, poco distante, in vicinanza di Groppovisdomo, nel 1956 furono ritrovati frammenti ceramici databili alla fase iniziale dell' Età del Ferro.
Sono sicure le presenze di popolazioni liguri nell'epoca preromana ed incontestabile appare l'attività proprio degli antichi Romani nella zona che ha in Veleia una delle principali località di studio dell'Italia del Nord. Tracce della presenza romana si hanno anche lungo il torrente Chero, presso Magnani (proprio di fronte a Veleia), nell'area dove oggi sorge Gropparello ed in località Barzano, sono di chiara origine romana e stanno ad indicare le proprietà terriere dei diversi individui. La distribuzione di Veleia, il declino dell'Impero romano ed il conseguente arrivo di popolazioni barbare, in special modo dei primi Longobardi, portano al decadimento dei nuclei abitati del comune.
Tale periodo può dirsi terminato con il passaggio a Cagnano dell'imperatore Carlo Magno che nel 780 dona il castello sul Vezzeno alla Chiesa piacentina che di seguito condizionerà tutta la storia della zona.
Nella stessa età si ha l'espansione del controllo terriero da parte del monastero di Valtolla, in alta Val d'Arda; nel 1014 Enrico II cede al monatero alcuni beni tra cui Sariano, destinato a divenire frazione di Gropparello più tardi; conferme dell'assegnazione verranno nel 1148 da Eugenio III e nel 1167 da Federico Barbarossa.

Nel 1299 la rocca di Cagnano è ancora della Chiesa, ma già nel 1307 appare feudo della famiglia Fulgosio. Di contro la zona di Montechino diventa parte della "Magnifica università della Valnure", un organismo federativo nato in seguito ad un privilegio concesso da Filippo Maria Visconti ai fratelli Carbrino e Bertolino Nicelli dai quali il castello di Montechino, che ancora oggi giganteggia sulla Valriglio, passerà a Niccolò Confalonieri.
Nel 1535 Paolo III, a fronte dell'abbandono dell'abbazia di Valtolla, cede i territori della stessa a Guido Ascanio Sforza ed alla stessa famiglia Sforza, nel 1544, viene data Cagnano; nel 600 la zona di Gropparello passa agli Anguissola che vi governeranno per più di duecento anni.
Attorno al 1832 si hanno le prime notizie circa la riunione del territorio di Montechino con quello più importante di Gropparello; di seguito si avrà anche l'abbinamento del territorio di Groppovisdomo. L'economia è ancora del tutto agricola con la proprietà terriera divisa secondo le cosiddette "ville", cioè le frazioni, costituite da insiemi di fabbricati rurali attorno cui vi sono i campi coltivati dai residenti. Solo più tardi si avranno i primi mestieri a carattere artigianale.

http://www.piacenza-pc.it/comuni/gropparello/castello%20gropparello.jpg

Continua..........

Il Piacentino
28-08-02, 21:27
La provincia di Piacenza è vasta potrei stare qui giorni interi per illustrare tutte le sue meraviglie.......

Silvia
28-08-02, 22:08
A proposito del Castello di Gropparello... ;)

Si dice che nel Castello di Gropparello vaghi senza pace lo spirito infelice di Rosania Fulgosio, giovane donna che - nella seconda metà del 1300 - venne murata viva dal marito Pietrone da Cagnano in un luogo inaccessibile ricavato nelle fondamenta del castello, per punirla del suo tradimento con Lancillotto Anguissola, antico amore di gioventù… In questa cella sotterranea scavata nella roccia, tutt’ora inviolata, sarebbero
racchiuse ancora oggi le ossa delle sventurata…
Lo spirito infelice di Rosania sopravvive tra queste antiche mura da oltre sei secoli e si manifesta in molte occasioni, ora con strazianti lamenti (soprattutto nelle notti di tempesta…), ora con il suono melodioso di un’arpa, ora anche in forma visibile... Rosania sembra cercare spasmodicamente contatto con i vivi che abitano quella che un tempo era stata la sua dimora e chiedere insistentemente aiuto per trovare finalmente la pace…
E si dice anche che nel giardino del Castello spuntino da secoli solo fiori bianchi, i preferiti da Rosania… E pare sia vero (e tuttavia,anche se mi spiace spezzare l’incanto, mi sembra che la complicità del giardiniere sia fuori discussione… :D ).

Questa storia così triste e commovente mi ha sempre affascinata e sarei perfino tentata di crederci, anche perché so che il proprietario del Castello non è un visionario e, anzi, è una persona seria ed equilibrata.
C’è da dire però che il Castello di Gropparello, molto bello e ben tenuto, è ormai un luogo turistico ben pubblicizzato con visite guidate, rievocazione di eventi storici, cene in costume e tipici mercatini medievali con relativi giullari, saltimbanchi e mangiafuoco… Addirittura, alla domenica, il parco secolare che circonda il castello si trasforma in “Parco delle Fiabe”, dove vivono, in carne ed ossa, dame, cavalieri, elfi, maghi e streghe, che danno vita a tipiche (e improbabili) scene di vita quotidiana medievale… C’è da considerare, inoltre, che una parte del castello viene messa a disposizione per ricevimenti, matrimoni e cene aziendali…
Si tratta di business, insomma, e si sa che un castello con relativo fantasma ammalia molto di più di un castello privo di presenze inquietanti… Inevitabilmente, però, diventa meno affascinante la storia.

http://www.creepynet.com/ph/gropparello5.jpg

:)

Sant'Eusebio
28-08-02, 23:08
Dubbio: in Emilia c'è solo Piacenza? Coraggio forumisti, dobbiamo realizzare un nuovo collage (dove andrà messo lo si deciderà dopo), se non postate foto della vostra terra come facciamo? ;)
Ciao ciao

Il Piacentino
29-08-02, 20:07
Originally posted by Sant'Eusebio
Dubbio: in Emilia c'è solo Piacenza? Coraggio forumisti, dobbiamo realizzare un nuovo collage (dove andrà messo lo si deciderà dopo), se non postate foto della vostra terra come facciamo? ;)
Ciao ciao

Sant'Eusebio ha ragione avanti parmigiani, modenesi, reggiani, bolognesi, ferraresi dove siete finiti? vogliamo conoscere anche noi le meraviglie della vostra città?

lsu
08-09-02, 16:15
Ferrara

http://www.comune.fe.it/turismo/panorama/pagpano/home%20foto%20okprimavers_r1_c1.gif
http://www.comune.fe.it/turismo/panorama/pano1.htm

lsu
08-09-02, 16:15
Ferrara

http://www.comune.fe.it/turismo/panorama/pagpano/home%20foto%20okprimavers_r1_c1.gif
http://www.comune.fe.it/turismo/panorama/pano1.htm

Antonio Banderas
16-09-03, 22:47
LSu si è evoluto adesso ci propone vedute panoramiche a 360° ....
...e io che credevo che si fosse fermato a 90° ........ :D :D
....Scherzo .....
Saluti

jonny
09-07-04, 01:00
BOLOGNA;)







http://www.lacasaemilia.com/images/bologna.jpg
-
http://dis2001.bo.infn.it/bologna.jpg
-
http://keptar.demasz.hu/arthp/art/g/giovanni/bologna/neptune.jpg

jonny
09-07-04, 01:06
http://www.therandymon.com/italy/images/towers.jpg
-
http://www.museodellosportbologna.it/immag/162.jpg
-
http://www.hi.is/~dunja/italia/italia0020.JPG

MarcoM
09-12-04, 19:32
http://www.comune.sassuolo.mo.it/ducale/big19.jpg

Il Palazzo fu trasformato da castello in magnifica Delizia, luogo ufficiale di villeggiatura e svaghi, a partire dal 1634 dall’architetto ducale Bartolomeo Avanzini, per volontà del duca Francesco I d’Este, colui che riportò agli antichi fasti il casato dopo la perdita di Ferrara nel 1598.
La reggia che rappresenta un vero gioiello della cultura barocca dell’Italia settentrionale fu sontuosamente affrescata e decorata dal francese Jean Boulanger, pittore ufficiale della corte estense cui si affiancarono alcuni tra i maggiori pittori quadraturisti bolognesi come Angelo Michele Colonna e Agostino Mitelli e un gran numero di abili decoratori e plasticatori, tra i quali Luca Colombi e Lattanzio Maschio, oltre a scenografi di fama come Gaspare Vigarani.

http://www.comune.sassuolo.mo.it/guida/big18.jpg

Palazzina delle Casiglie e Centro documentazione ceramica
La struttura risale al 1560 come Casina di caccia di Ercole Pio. L'edificio, realizzato seguendo schemi architettonici ferraresi, venne ristrutturato dall'architetto Pietro Bezzi nel 1749 e decorato dal Vellani e dal Magnanini. Attualmente è sede dell'associazione industriale Assopiastrelle che, in collaborazione con il Comune, vi ha allestito il Centro di Documentazione Ceramica: un vero e proprio museo storico e documentale della piastrella. In esso si può ripercorrere l'intero iter produttivo che porta alla realizzazione della "mattonella": dal prototipo originale alla produzione industriale.


Ciao
Marco

lsu
11-01-05, 19:39
Originally posted by MarcoM


..... Attualmente è sede dell'associazione industriale Assopiastrelle che, in collaborazione con il Comune, vi ha allestito il Centro di Documentazione Ceramica: un vero e proprio museo storico e documentale della piastrella. In esso si può ripercorrere l'intero iter produttivo che porta alla realizzazione della "mattonella": dal prototipo originale alla produzione industriale.


Ciao
Marco

Un mio amico, proprio di Sassuolo, mi raccontava che molta produzione si è spostata in Cina.
Perfino le piastrelle ci copiano?

MarcoM
11-01-05, 21:18
Originally posted by lsu
Un mio amico, proprio di Sassuolo, mi raccontava che molta produzione si è spostata in Cina.
Perfino le piastrelle ci copiano?

Il distretto di Sassuolo è finito. La situazione è ormai compromessa proprio a causa della Cina.
Tanti gruppi ceramici stanno chiudendo o delocalizzando, la vedo molto ma molto grigia :( .

Tra l'altro ormai qualitativamente le cinesi sono come le nostre.

Ciao
Marco

lsu
12-01-05, 16:48
Originally posted by MarcoM
Il distretto di Sassuolo è finito. La situazione è ormai compromessa proprio a causa della Cina.
Tanti gruppi ceramici stanno chiudendo o delocalizzando, la vedo molto ma molto grigia :( .

Tra l'altro ormai qualitativamente le cinesi sono come le nostre.

Ciao
Marco

Maledetti cinesi. Figuriamoci inoltre come salvaguarderanno la salute dei lavoratori e degli abitanti nei loro siti produttivi...

parmigiano (POL)
13-01-05, 17:16
Originally posted by lsu
Un mio amico, proprio di Sassuolo, mi raccontava che molta produzione si è spostata in Cina.
Perfino le piastrelle ci copiano?
Errore! Le coppiano solo perchè NOI gli isegnamo come si fà. Si può essere più.....

MarcoM
13-01-05, 18:27
Originally posted by parmigiano
Errore! Le coppiano solo perchè NOI gli isegnamo come si fà. Si può essere più.....

Abbiamo insegnato loro come si fanno e gli abbiamo venduto i macchinari. Poi loro se li sono clonati (non riconoscendo la tutela del marchio nè del brevetto).
Quindi siamo cornuti e mazziati, ma era comunque un processo inevitabile.
Ora, purtroppo, non c'è più niente da fare per il distretto ceramico, ex capitale mondiale della piastrella.

:(


Saluti
Marco (Sassuolo)

Maria Vittoria
21-03-05, 18:57
In Bologna, Città e Provincia, ho accettato una candidatura al Consiglio Regionale dell'Emilia Romagna, nella lista UDEUR-POPOLARI.

Sono indipendente (non iscritta ad alcun partito o movimento), e credo importante chiedere il voto di preferenza su punti di programma in cui il candidato sia competente.

Nel mio caso, essendo laureata in Architettura a Firenze dal 1985, e imprenditore agricolo in regime biologico dal 1991, il mio impegno nel 2005 riguarda:
- il passaggio dal concetto di Istruzione a quello di Formazione continua della persona, con il riconoscimento di crediti formativi (dai 16 anni) nel volontariato e nello sport, sulla base di elenchi regionali, per orientare i docenti.
- il potenziamento dei corsi per l'innovazione tecnologica con materie storiche e filosofiche
- il sostegno ai produttori perchè i consumatori possano riconoscere i prodotti esenti da organismi geneticamente modificati (NON O.G.M. e O.G.M.FREE)
Cosa ne pensate?
:-00004

Antonio Banderas
28-03-05, 01:16
Originally posted by lsu
Maledetti cinesi. Figuriamoci inoltre come salvaguarderanno la salute dei lavoratori e degli abitanti nei loro siti produttivi...
Dai LSU vai a fare il sindacalista nella Cina COMUNISTA, pensa che mercato di lavoratori che ti ritroveresti, roba da fare soldi a vagonate ....... :D
Saluti

lsu
30-03-05, 20:16
Originally posted by Antonio Banderas
Dai LSU vai a fare il sindacalista nella Cina COMUNISTA, pensa che mercato di lavoratori che ti ritroveresti, roba da fare soldi a vagonate ....... :D
Saluti

Caro Bandy,
la Cina è un pozzo di soldi per gli imprenditori che ci vanno a delocalizzare.
Ci hai mai fatto un pensierino?
Là potresti strappazzare i tuoi dipendenti e loro non protesterebbero mai.

:D

Maria Vittoria
31-03-05, 08:35
Originally posted by lsu
Caro Bandy,
la Cina è un pozzo di soldi per gli imprenditori che ci vanno a delocalizzare.
Ci hai mai fatto un pensierino?
Là potresti strappazzare i tuoi dipendenti e loro non protesterebbero mai.

:D

E' più facile pensare che, presto, saremo noi dipendenti di imprenditori cinesi.
E allora, spero conosceremo tutti il greco ed il latino - oltre al cinese -, per poterci intendere e andare avanti, insieme!!!!
:cool:

lsu
01-04-05, 01:00
Originally posted by MariaVittoria C
E' più facile pensare che, presto, saremo noi dipendenti di imprenditori cinesi.
E allora, spero conosceremo tutti il greco ed il latino - oltre al cinese -, per poterci intendere e andare avanti, insieme!!!!
:cool:

:D Non per sembrare un bastian contrario, ma non ci spero proprio di vedere una ulteriore avanzata gialla.
:p Certamente il latino ci potrà servire... per far loro fischiare le orecchie: dubito che lo conoscano. ;)

Maria Vittoria
01-04-05, 08:39
Originally posted by lsu
:D Non per sembrare un bastian contrario, ma non ci spero proprio di vedere una ulteriore avanzata gialla.
:p Certamente il latino ci potrà servire... per far loro fischiare le orecchie: dubito che lo conoscano. ;)

Le sorprese non finiscono mai: una radio finnica trasmette notizie in latino, a Bruxelles la posta per i Giudici della Corte Costituzionale arriva in Curia, alcuni filippini credono che in Italia si parli latino, molti ritengono l'italiano il latino moderno.

E' davvero importante l'elaborazione culturale della civilizzazione latina: così forte, da riuscire a proporsi come modello di civiltà in movimento, aperta, universale!

Mi stupisce sempre constatare la simpatia che suscita studiare insieme le materie umanistiche, con "stile italiano" - o "bolognese" -: la nostra peculiarità consiste nell'andare avanti grazie alla volontaria partecipazione di ogni parte in causa.
Una studentessa di liceo classico, con i genitori cinesi, si chiama in cinese "Figlia della sua terra": quando lo dice sorride, e spiega che lei si sente come una pianta con le radici molto profonde, a crescita lenta, e tenace. Qualità utili, quando volte al bene comune, a Pechino come a Roma!

Bologna è detta "Alma Mater Studiorum Studentorum": benefica madre degli studi degli studenti.
Significa che a Bologna siamo tuttti, solo, studenti: è una realtà che piace al di là dei colori e delle capacità, forse perchè studiare è l'attività più divertente che ci sia!
;)

Antonio Banderas
03-04-05, 19:23
Originally posted by lsu
Caro Bandy,
la Cina è un pozzo di soldi per gli imprenditori che ci vanno a delocalizzare.
Ci hai mai fatto un pensierino?
Là potresti strappazzare i tuoi dipendenti e loro non protesterebbero mai.

:D
La proposta di delocalizzare l' area produttiva mi è stata lanciata a novembre del 2004 e di per se non è nemmeno una cattiva idea, ma se ragioniamo in termini di macro politica industriale il risultato che otterremmo dalla delocalizzazione selvaggia sarebbero fondamentalmente 2:
1° ridurre i lavoratori dipendenti italiani ad una massa enorme di disoccupati generando in questo modo la decapitazione del sindacalismo italiano (unico fatto positivo) ma rendendo l' italia una terra invivibile, una nazione intera molto peggiore e molto pericolosa, con stupri, violenze, omicidi e reati di ogni genere a medie molto superiori al peggior ghetto del Bronx.
2° Esportiamo tutto il nostro Know How nelle areee a basso costo e alla fine diventiamo il socio di minoranza dei governi dove abbiamo delocalizzato la nostra azienda, con tutto ciò che ne consegue fino ad un lento ma inevitabile esproprio di beni strumentali e filiere produttive costruite con tanti anni di sacrifici.

Io invece ho un altra idea, ed è quella di automatizzare e meccanizzare fino all esasperazione ogni area produttiva all' interno dell' azienda con la finalità di ridurre il personale di una quota non inferiore al 40% generando così una considerevole massa di disoccupati che lo stato non potrà mantenere per l' enormità del costo e il sindacato scenderebbe sotto una quota critica di iscritti che manderebbe in fallimento un buon numero di associazioni sindacali e le condizioni sarebbero finalmente tali per poter riscrivere il CCNL in chiave liberale
Saluti

Maria Vittoria
04-04-05, 12:18
Originally posted by Antonio Banderas
La proposta di delocalizzare l' area produttiva mi è stata lanciata a novembre del 2004 e di per se non è nemmeno una cattiva idea, ma se ragioniamo in termini di macro politica industriale il risultato che otterremmo dalla delocalizzazione selvaggia sarebbero fondamentalmente 2:
1° ridurre i lavoratori dipendenti italiani ad una massa enorme di disoccupati generando in questo modo la decapitazione del sindacalismo italiano (unico fatto positivo) ma rendendo l' italia una terra invivibile, una nazione intera molto peggiore e molto pericolosa, con stupri, violenze, omicidi e reati di ogni genere a medie molto superiori al peggior ghetto del Bronx.
2° Esportiamo tutto il nostro Know How nelle areee a basso costo e alla fine diventiamo il socio di minoranza dei governi dove abbiamo delocalizzato la nostra azienda, con tutto ciò che ne consegue fino ad un lento ma inevitabile esproprio di beni strumentali e filiere produttive costruite con tanti anni di sacrifici.

Io invece ho un altra idea, ed è quella di automatizzare e meccanizzare fino all esasperazione ogni area produttiva all' interno dell' azienda con la finalità di ridurre il personale di una quota non inferiore al 40% generando così una considerevole massa di disoccupati che lo stato non potrà mantenere per l' enormità del costo e il sindacato scenderebbe sotto una quota critica di iscritti che manderebbe in fallimento un buon numero di associazioni sindacali e le condizioni sarebbero finalmente tali per poter riscrivere il CCNL in chiave liberale
Saluti

Verso la Cittadinanza Universale: concordo!

Riconoscere i diritti e i doveri di ogni persona, senza privilegi d'appartenenza a gruppi di potere. Ognuno, con competenze diverse, partecipe in spirito di servizio.
:cool:

lsu
06-04-05, 12:01
Originally posted by Antonio Banderas
La proposta di delocalizzare l' area produttiva mi è stata lanciata a novembre del 2004 e di per se non è nemmeno una cattiva idea, ma se ragioniamo in termini di macro politica industriale il risultato che otterremmo dalla delocalizzazione selvaggia sarebbero fondamentalmente 2:
1° ridurre i lavoratori dipendenti italiani ad una massa enorme di disoccupati generando in questo modo la decapitazione del sindacalismo italiano (unico fatto positivo) ma rendendo l' italia una terra invivibile, una nazione intera molto peggiore e molto pericolosa, con stupri, violenze, omicidi e reati di ogni genere a medie molto superiori al peggior ghetto del Bronx.
2° Esportiamo tutto il nostro Know How nelle areee a basso costo e alla fine diventiamo il socio di minoranza dei governi dove abbiamo delocalizzato la nostra azienda, con tutto ciò che ne consegue fino ad un lento ma inevitabile esproprio di beni strumentali e filiere produttive costruite con tanti anni di sacrifici.

Io invece ho un altra idea, ed è quella di automatizzare e meccanizzare fino all esasperazione ogni area produttiva all' interno dell' azienda con la finalità di ridurre il personale di una quota non inferiore al 40% generando così una considerevole massa di disoccupati che lo stato non potrà mantenere per l' enormità del costo e il sindacato scenderebbe sotto una quota critica di iscritti che manderebbe in fallimento un buon numero di associazioni sindacali e le condizioni sarebbero finalmente tali per poter riscrivere il CCNL in chiave liberale
Saluti

:D

Ti informo che i disoccupati si possono iscrivere al sindacato. Anzi, il bacino che più si allarga è quello di atipici+disoccupati. Nidil insomma.

Quanto al meccanizzare, non dimenticarti l'elettronica e l'informatica: sono dappertutto. E' proprio la materia sulla quale mi laureo fra un paio d'anni.
Magari quando ti si bloccano le supermacchine automatizzate meccano/elettroniche, a far ripartire il programma e il lavoro ti ritrovi un ex sindacalista che ha cambiato lavoro e che ti piazza una parcella salatissima. Un po' come andare dal meccanico, da dentista, dall'avvocato o dal notaio...

:D

Sant'Eusebio
06-04-05, 13:04
Originally posted by lsu
:D



Quanto al meccanizzare, non dimenticarti l'elettronica e l'informatica: sono dappertutto. E' proprio la materia sulla quale mi laureo fra un paio d'anni.




Porca miseria! Ma te non studi conservazione dei beni culturali?
Tra un paio d'anni finirai? La farai la festa? Dai, che voglio bere e mangiare gratis (alla discussione della tesi non verrò perchè non me ne frega un ca**o :D )!

Ciao ciao :qi

Maria Vittoria
06-04-05, 13:26
Originally posted by Sant'Eusebio
Porca miseria! Ma te non studi conservazione dei beni culturali?
Tra un paio d'anni finirai? La farai la festa? Dai, che voglio bere e mangiare gratis (alla discussione della tesi non verrò perchè non me ne frega un ca**o :D )!

Ciao ciao :qi

Caro Lsu, io verrei volentieri ad ascoltare la discussione della tesi!

:-00d09b

lsu
06-04-05, 13:32
Originally posted by Sant'Eusebio
Porca miseria! Ma te non studi conservazione dei beni culturali?
Tra un paio d'anni finirai? La farai la festa? Dai, che voglio bere e mangiare gratis (alla discussione della tesi non verrò perchè non me ne frega un ca**o :D )!

Ciao ciao :qi

:D
Ho cambiato Corso di Laurea nel 2002. E città. Da Parma sono andato a ... Ferrara.
Conservazione non offriva più nessuna possibilità nel mondo del lavoro.
Una laurea in tecnologie della comunicazione audiovisive e multimediali offre sicuramente qualcosa di più...

Siccome lavoro a tempo pieno e studio di notte :eek: ci metto un po' di tempo ma nel 2006 (fine anno) o inizio 2007 dovrei laurearmi.
Prometto che ti invito solo al mega-rinfresco. Alla discussione della Tesi non ci vado nemmeno io. A quelle a cui ho assistito, la Commissione non guardava nemmeno il laureando... figuriamoci ascoltarlo :D

lsu
06-04-05, 13:39
Originally posted by MariaVittoria C
Caro Lsu, io verrei volentieri ad ascoltare la discussione della tesi!

:-00d09b

Allora Ti invito.
Bisogna pazientare ancora un po', a fine 2006 circa. Cambiando Corso di Laurea non ho potuto convalidare tutti gli esami del precedente Corso, troppo diverso.
Qui però c'è un sistema d'insegnamento, di progettazione della formazione e di valutazione moderno. E il percorso formativo è costruito per avvicinare al mondo dell'impresa e del lavoro. La teoria non è fine a se stessa...

:)

Sant'Eusebio
06-04-05, 14:16
Originally posted by lsu
:D
Ho cambiato Corso di Laurea nel 2002. E città. Da Parma sono andato a ... Ferrara.
Conservazione non offriva più nessuna possibilità nel mondo del lavoro.
Una laurea in tecnologie della comunicazione audiovisive e multimediali offre sicuramente qualcosa di più...

Siccome lavoro a tempo pieno e studio di notte :eek: ci metto un po' di tempo ma nel 2006 (fine anno) o inizio 2007 dovrei laurearmi.
Prometto che ti invito solo al mega-rinfresco. Alla discussione della Tesi non ci vado nemmeno io. A quelle a cui ho assistito, la Commissione non guardava nemmeno il laureando... figuriamoci ascoltarlo :D


In vita mia ho assistito solo ad 1 discussione di tesi. Il laureando, in questo caso, era ascoltato sia dal suo relatore che dal presidente di commissione, i quali gli rivolgevano domande a ripetizione.
Tutti gli altri inviti li ho abilmente evitati :K

Maria Vittoria
06-04-05, 14:26
Originally posted by lsu
Allora Ti invito.
Bisogna pazientare ancora un po', a fine 2006 circa. Cambiando Corso di Laurea non ho potuto convalidare tutti gli esami del precedente Corso, troppo diverso.
Qui però c'è un sistema d'insegnamento, di progettazione della formazione e di valutazione moderno. E il percorso formativo è costruito per avvicinare al mondo dell'impresa e del lavoro. La teoria non è fine a se stessa...

:)

E' una prospettiva allettante!

Alla discussione della mia tesi di laurea, in Architettura a Firenze nel 1985, il Relatore fece finta di leggere il giornale, per non stimolare alla polemica il Presidente, con il quale era in competizione...

Comunque per me fu una grande soddisfazione, poter comunicare i risultati di anni di studio.

Buon lavoro davvero, con tanta simpatia.
:-00004

Matteoblu
16-07-06, 08:47
:k

Maria Vittoria
16-09-07, 17:30
Allora Ti invito.
Bisogna pazientare ancora un po', a fine 2006 circa. Cambiando Corso di Laurea non ho potuto convalidare tutti gli esami del precedente Corso, troppo diverso.
Qui però c'è un sistema d'insegnamento, di progettazione della formazione e di valutazione moderno. E il percorso formativo è costruito per avvicinare al mondo dell'impresa e del lavoro. La teoria non è fine a se stessa...

:)


Ti sei laureato?

:-01#44

Sant'Eusebio
17-09-07, 15:24
Allora Ti invito.
Bisogna pazientare ancora un po', a fine 2006 circa. Cambiando Corso di Laurea non ho potuto convalidare tutti gli esami del precedente Corso, troppo diverso.
Qui però c'è un sistema d'insegnamento, di progettazione della formazione e di valutazione moderno. E il percorso formativo è costruito per avvicinare al mondo dell'impresa e del lavoro. La teoria non è fine a se stessa...

:)


Ti sei laureato?

:-01#44


LSU, ricompari! Ci hai promesso da bere per la LAURA :eek:

:K

Antonio Banderas
20-09-07, 12:39
LSU, ricompari! Ci hai promesso da bere per la LAURA :eek:

:K

Laura non c'è
è andata via
Laura non è più cosa sua ........ :D :D :D

Maria Vittoria
20-09-07, 15:03
Laura non c'è
è andata via
Laura non è più cosa sua ........ :D :D :D


... forse si è accorta di non essere una cosa di qualcuno

Antonio Banderas
20-09-07, 19:09
... forse si è accorta di non essere una cosa di qualcuno
Pssssttt per Laura si intende la Laurea .....

Sant'Eusebio
20-09-07, 19:24
Pssssttt per Laura si intende la Laurea .....

Questo è lo scoop dell'anno! Propongo AntonioBanderas presidente onorario del Forum :eek:
Sai anche darmi qualche autorevole riferimento a tale battuta?
Coraggio, lasci o raddoppi? :eek:


:lol

Antonio Banderas
20-09-07, 19:26
Questo è lo scoop dell'anno! Propongo AntonioBanderas presidente onorario del Forum :eek:
Sai anche darmi qualche autorevole riferimento a tale battuta?
Coraggio, lasci o raddoppi? :eek:


:lol
Grazie ... grazie è troppo buono con me Ill.mo Sig. Moderatore ......... :D

Sant'Eusebio
20-09-07, 19:31
Grazie ... grazie è troppo buono con me Ill.mo Sig. Moderatore ......... :D

Ci tengo a precisare che da co.co.co.moderatore sono divenuto luogotenente, per prolungata assenza dell'altro co.co.co al 50% :eek:


:lol

Antonio Banderas
20-09-07, 19:38
Ci tengo a precisare che da co.co.co.moderatore sono divenuto luogotenente, per prolungata assenza dell'altro co.co.co al 50% :eek:


:lol

Azz .... è dire che pensavo ti avessero trasformato in co. co. pro .... gnocca
:D :D :D

Maria Vittoria
22-09-07, 07:57
Pssssttt per Laura si intende la Laurea .....



Caro Presidente Onorario del Forum E-R,
in questo caso è il laureando che aspira a diventare cosa, se non altro per deformazione professionale imminente.
Forse è per questo che il co-moderatore è sparito dalla circolazione


:-01#44

ARTISTA
23-09-07, 14:44
I Lombardi Meridionali sono un variegato popolo Gallo Romanzo abitante le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara e Massa Carrara: terra denominata "Bassa Lombardia" o anche "Bassa Padana". Complessivamente l'insieme delle Lingue Lombarde Meridionali è parlato da circa 3 milioni di persone, di cui 80.000 nella provincia di Massa Carrara (Lingua Carrarese). Molti lombardi meridionali sono emigrati verso la Liguria, la Lombardia e il Piemonte. Erroneamente definiti "emiliani", i Lombardi Meridionali sono la fusione etnica tra gli antichi Apuani e i Celti abitanti il versante meridionale el Po e la Bassa pianura Padana. Secondo molti gli Apuani, il cui fulcro oggi è identificato nella Lunigiana, costituiscono un popolo a se stante e ne rivendicano la costituzione di una regione propria.
Il Lombardo Meridionale si suddivide in varie Lingue minori, quali: il Piacentino (150.000 parlanti), il Parmigiano (210.000 parlanti), il Reggiano (245.000 parlanti), il Modenese (330.000 parlanti), il Bolognese (470.000 parlanti) e il Ferrarese (180.000 parlanti).

Maria Vittoria
29-09-07, 17:33
Oggi, sabato 29 settembre 2007, alle ore 17, a Porta Sant'Isaia due ragazzi si stavano drogando facendosi con iniezioni nel braccio.

Uno era già in condizioni precarie, e ciondolava stando faticosamente in piedi.

Girato l'angolo entro Porta erano ferme due ambulanze e due auto della Polizia: segnaliamo la presenza dei due giovani in difficoltà, una poliziotta commenta "se stavano in piedi, stavano bene."

Ma come siamo messi?

Antonio Banderas
30-09-07, 19:18
Oggi, sabato 29 settembre 2007, alle ore 17, a Porta Sant'Isaia due ragazzi si stavano drogando facendosi con iniezioni nel braccio.

Uno era già in condizioni precarie, e ciondolava stando faticosamente in piedi.

Girato l'angolo entro Porta erano ferme due ambulanze e due auto della Polizia: segnaliamo la presenza dei due giovani in difficoltà, una poliziotta commenta "se stavano in piedi, stavano bene."

Ma come siamo messi?

Beh, mi spiace essere cinico ma a sti due tizi mica l' ha prescritto il dottore di drogarsi....

Maria Vittoria
01-10-07, 06:06
Beh, mi spiace essere cinico ma a sti due tizi mica l' ha prescritto il dottore di drogarsi....



Partecipavano ad una manifestazione che ha disturbato da Porta Sant'Isaia, via del Pratello, le strade del centro storico di Bologna fino a Piazza Verdi, zona universitaria e stazione delle corriere e delle ferrovie.

La connivenza di una parte politica, che maleduca scientemente, responsabilizza nei confronti di questi disgraziati tutta la popolazione, che non può e non deve dimenticarsi di loro, o far finta di non sapere.

zeus e apollo
01-10-07, 17:44
Oggi, sabato 29 settembre 2007, alle ore 17, a Porta Sant'Isaia due ragazzi si stavano drogando facendosi con iniezioni nel braccio.

Uno era già in condizioni precarie, e ciondolava stando faticosamente in piedi.

Girato l'angolo entro Porta erano ferme due ambulanze e due auto della Polizia: segnaliamo la presenza dei due giovani in difficoltà, una poliziotta commenta "se stavano in piedi, stavano bene."

Ma come siamo messi?


Purtroppo la polizia non può fare niente, se non dire loro di allontanarsi se stanno dando "spettacolo" troppo visibile alla gente.
Certo a Bologna non siamo messi per niente bene.

Sabato, poi, aver lasciato che questa gente sfilasse dove voleva, nonostante il divieto della Questura, è stato come dire "fate pure quello che volete". Ma si può?
D'accordo, c'era il timore di scontri, ma non si può lasciare loro (centri sociali e affini) il potere di fare ciò che vuole.
Naturalmente senza considerare il terribile disagio ai cittadini, con il traffico bloccato e deviato, con tanti negozi che hanno dovuto tenere le serrande abbassate (di sabato pomeriggio!!), lo sporco che hanno lasciato lungo il tragitto, ecc.
Assurdo.

Maria Vittoria
01-10-07, 18:01
Purtroppo la polizia non può fare niente, se non dire loro di allontanarsi se stanno dando "spettacolo" troppo visibile alla gente.
Certo a Bologna non siamo messi per niente bene.

Sabato, poi, aver lasciato che questa gente sfilasse dove voleva, nonostante il divieto della Questura, è stato come dire "fate pure quello che volete". Ma si può?
D'accordo, c'era il timore di scontri, ma non si può lasciare loro (centri sociali e affini) il potere di fare ciò che vuole.
Naturalmente senza considerare il terribile disagio ai cittadini, con il traffico bloccato e deviato, con tanti negozi che hanno dovuto tenere le serrande abbassate (di sabato pomeriggio!!), lo sporco che hanno lasciato lungo il tragitto, ecc.
Assurdo.



E come se non bastasse, si sono permessi di dire che i residenti se ne devono andare...

:fru

zeus e apollo
04-10-07, 12:18
E come se non bastasse, si sono permessi di dire che i residenti se ne devono andare...

:fru


Sembra che sabato prossimo saremo da capo, anzi ben peggio, dato che arrivano anche centri sociali da altre città.

:fru

Maria Vittoria
05-10-07, 09:49
Sembra che sabato prossimo saremo da capo, anzi ben peggio, dato che arrivano anche centri sociali da altre città.

:fru

Non capisco cosa desiderino fare di Bologna.

La gente è abituata a venire in centro città il sabato e la domenica: Bologna vive molto la sua Piazza Maggiore, e le strade intorno fino alle Porte che si affacciano sui viali di circonvallazione.
Tutte le generazioni e i loro cani passeggiano e chiaccherano, a volte discutono animatamente, e si godono bar, ristoranti, pasticcerie, librerie e negozi di moda durante il tempo libero.

Perchè lasciare che adolescenti sfaccendati e troppo viziati disturbino la pace sociale?

:-00w09d

zeus e apollo
05-10-07, 15:31
Mah, dicono che bisogna essere tolleranti e aperti... cioè bisogna tollerare che la propria libertà (anche solo la libertà di fare una passeggiatina in centro) venga negata.

Ragazzo ribelle
21-04-08, 00:44
.

zeus e apollo
21-04-08, 08:22
.


Buon giorno e benvenuto, Ragazzo ribelle :-:-01#19

Di poche parole?

Antonio Banderas
21-04-08, 08:59
Buon giorno e benvenuto, Ragazzo ribelle :-:-01#19

Di poche parole?

Buongiorno Mod !
come va a gnocc ..... ehm con Bellaria ??? :D :D

zeus e apollo
21-04-08, 09:14
Buongiorno Mod !
come va a gnocc ..... ehm con Bellaria ??? :D :D


Buon giono, Banderas! :-:-01#19

Io con Bellaria, diciamo così, sono al palo :D
nel senso che sono solo soletto da un po' più di un anno...
ma non mi lamento mica, eh :-01#44

Ma soprattutto era il Santo interessato a Bellaria, o no? :confused: :p

Antonio Banderas
21-04-08, 09:26
Buon giono, Banderas! :-:-01#19

Io con Bellaria, diciamo così, sono al palo :D
nel senso che sono solo soletto da un po' più di un anno...
ma non mi lamento mica, eh :-01#44

Ma soprattutto era il Santo interessato a Bellaria, o no? :confused: :p

Ehhh ... sono sicuro che in giro c'è una bolognese o una romagnola che quel palo lo farebbero diventare volentieri quello della cuccagna !!! :D :D
Mah il Santo più che a Bellaria è interessato alle donne che vi abitano ... :D

zeus e apollo
21-04-08, 10:03
Ehhh ... sono sicuro che in giro c'è una bolognese o una romagnola che quel palo lo farebbero diventare volentieri quello della cuccagna !!! :D :D
Mah il Santo più che a Bellaria è interessato alle donne che vi abitano ... :D


:-0008n

Maria Vittoria
21-04-08, 10:04
Stasera, 21 Aprile 2008, dalle ore 19,30 a Mezzanotte
al Biavati di Porta Saragozza 7 in Bologna

www.biavati.org

Serata Letteraria e cena (20 euro escluse le bevande) a tema:

LA DEA DELL'AMORE

provocazioni da Saffo a Dante, con Maria Cristina Brizzi

è gradita la prenotazione

zeus e apollo
21-04-08, 10:41
MariaVittoria, anche tu cerchi di trovarmi una ragazza? :p

Sto scherzando, naturalmente ;) e grazie dell'informazione.

Maria Vittoria
21-04-08, 10:52
MariaVittoria, anche tu cerchi di trovarmi una ragazza? :p

Sto scherzando, naturalmente ;) e grazie dell'informazione.



... la cerca del graal è personale - non mi permetterei mai intromissioni nella "cherche" altrui.

(il calendario degli eventi viene costantemente aggiornato sul sito del locale
www.biavati.org)

zeus e apollo
21-04-08, 11:18
... la cerca del graal è personale - non mi permetterei mai intromissioni nella "cherche" altrui.

(il calendario degli eventi viene costantemente aggiornato sul sito del locale
www.biavati.org) (http://www.biavati.org))


Grazie dell'info :-01#73

Sant'Eusebio
21-04-08, 20:39
Qui si parla di stranieri che non hanno diritto d'asilo nel thread :eek:



Maria Vittoria
22-04-08, 08:40
Qui si parla di stranieri che non hanno diritto d'asilo nel thread :eek:





a cosa ti riferisci, Eusebio?
(confesso: non ho letto tutto il thread)

:-00w09d

zeus e apollo
22-04-08, 09:21
Qui si parla di stranieri che non hanno diritto d'asilo nel thread :eek:





:confused: Sant'Eusebio misterioso...

Maria Vittoria
22-04-08, 09:53
:confused: Sant'Eusebio misterioso...

a volte è inquietante, spero ci dia spiegazioni.

Antonio Banderas
22-04-08, 12:25
S. Eusebio, ma sei ancora incazzato perchè ho fatto sesso con una romagnola 13 anni fa ??? :D :D :D

zeus e apollo
22-04-08, 12:45
a volte è inquietante, spero ci dia spiegazioni.


S. Eusebio, ma sei ancora incazzato perchè ho fatto sesso con una romagnola 13 anni fa ??? :D :D :D


Trattatemi bene il Santo, che è un bravo ragazzo, eh! :p :D

Antonio Banderas
22-04-08, 14:43
Trattatemi bene il Santo, che è un bravo ragazzo, eh! :p :D

Lo so, ma non può essere geloso di tutte le donne romagnole come se fossero tutte sue mogli ..... :D :D :D

Sant'Eusebio
22-04-08, 15:15
a cosa ti riferisci, Eusebio?
(confesso: non ho letto tutto il thread)

:-00w09d


:confused: Sant'Eusebio misterioso...


a volte è inquietante, spero ci dia spiegazioni.

Son solo sciocchezzuole, Signori :eek:
Va bene che il momento storico non è dei più adatti, ma in realtà stavo semplicemente lamentandomi del fatto che nel thread dedicato all'Emilia si parla di un romagnolo (il sottoscritto) che difficilmente potrà accedere a questa terra "straniera".
Insomma, per dirla in parole povere, ho detto una cazzata (delle tante ) :eek:


:qi

Sant'Eusebio
22-04-08, 15:16
S. Eusebio, ma sei ancora incazzato perchè ho fatto sesso con una romagnola 13 anni fa ??? :D :D :D

In realtà, vista la tua biografia della pulzella in questione, sono incazzato per non essere stato al tuo posto :eek:

Antonio Banderas
23-04-08, 08:37
In realtà, vista la tua biografia della pulzella in questione, sono incazzato per non essere stato al tuo posto :eek:
Beh .... ma chissà quante romagnole del sangue caliente hai frequentato tu visto che sei della zona, se usassi il tuo stesso metreo cosa dovrei dire io ?? :D :D :D

Sant'Eusebio
23-04-08, 13:30
Beh .... ma chissà quante romagnole del sangue caliente hai frequentato tu visto che sei della zona, ... :D :D :D

Sì, come no, centinaia e centinaia di donne che pendevano dalle mie labbra :eek: :eek: :eek:

Maria Vittoria
23-04-08, 14:34
Mercoledì 23 Aprile 2008:

Giornata Mondiale del Libro!

per chi volesse diventare corsaro:

www.bookcrossing.com

Sant'Eusebio
23-04-08, 14:39
Mercoledì 23 Aprile 2008:

Giornata Mondiale del Libro!

per chi volesse diventare corsaro:

www.bookcrossing.com



Ottima iniziativa.
Però, vista la mia formazione culturale, oltre alla Giornata Mondiale della Birra non possono andare... :i


:eek:

Maria Vittoria
23-04-08, 14:48
Ottima iniziativa.
Però, vista la mia formazione culturale, oltre alla Giornata Mondiale della Birra non possono andare... :i


:eek:


... iniziare come lettore, prendendo gratuitamente un libro del RING, leggendolo e scrivendo un commento alla sua pagina virtuale in www.bookcrossing.com


:-01#44

A Bologna il Biavati è 1 bookcrossing zone accreditata

www.biavati.org

Antonio Banderas
23-04-08, 18:36
Sì, come no, centinaia e centinaia di donne che pendevano dalle mie labbra :eek: :eek: :eek:

Non fare il modesto lo sappiamo tutti qua nel forum E.R. che sei un Cuccadores !!!
In tutti i modi se può servire la ragazza romagnola l' avevo conosciutà all' Irish Pub di Cesenatico, anche se sulla località non ne sono così sicuro.