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Nebbia
28-08-02, 19:39
È tutta al femminile la quinta edizione di OPEN dal titolo L'Imaginaire Féminin a cui partecipano soltanto artiste donne provenienti da quaranta paesi: le loro opere rimarranno esposte fino al 6 ottobre lungo le vie e le piazze principali dell'isola veneziana e nei tre alberghi principali The Westin Excelsior, Des Bains e Hungaria.

A rappresentare l'universo donna nomi tra i più interessanti del panorama internazionale: da Marisa Merz a Niki de Saint-Phalle, da Marie Jo Lafontaine a Yoko Ono, da Eilis O'Connel a Magdalena Abakanowicz e a Ene Liis Semper. Per la prima volta partecipano all'evento le artiste provenienti da Albania, Bolivia, Bulgaria, Canada, Indonesia, Israele, Corea, Filippine, Romania, Sud Africa, Tunisia e Turchia. Sono state inoltre invitate cinque artiste che hanno partecipato alle edizioni precedenti di OPEN: Marya Kazoun per il Libano, Becky Guttin per il Messico, Florence Hoffmann per il Lussemburgo, Lone Hoyer Hansen per la Danimarca e Olga Melentiy per l'Ucraina.
Venezia è rappresentata dall'artista Rabarama.

Nell'ora della cultura globale la creatività femminile è al centro dell'informazione e della comunicazione artistica e la posizione assunta dalla femme artiste è il riflesso del ruolo e della responsabilità che ella riveste nella società del suo tempo. Il senso di una responsabilità esistenziale dell'opera si accompagna al desiderio di una più vasta presenza sulla scena artistica mondiale. Il sociale raggiunge l'estetica e la politica raggiunge la poesia. Oggi assistiamo ad una vera e propria eruzione della valenza globale del talento creativo femminile. Le pioniere hanno fatto scuola. In perfetta sincronia con la Biennale de L'Avana, di Johannesburg, di Istanbul, di Sydney o di Kwang-Ju, le due ultime edizioni della Biennale di Venezia hanno perfettamente illustrato la portata del fenomeno.

Anche per quest'anno è confermata l'edizione dell'iniziativa collaterale già al secondo appuntamento del Premio OPEN2OO2 Fondazione Mimmo Rotella per un giovane regista presente alla 59. Mostra Internazionale di Arte Cinematografica che consisterà in un'opera eseguita dal gioielliere editore d'arte Filippini di Verona.