brunik
08-09-02, 12:13
Dopo il meeting di CL, dove Berlusconi ha avuto un freddo applausino di 5 secondi, ecco un altro segnale della caduta di Berlusconi. Alla Fiera del Levante annuncia che non metterà le mani nelle tasche dei cittadini e nessuno lo applaude. Allora Berlusconi richiede l'applauso: "Mi deludete, credevo in un grande gradimento".
:D :D
L'anno scorso un trionfo, oggi un applausino di cortesia dietro richiesta.
L'anno prossimo i fischi e le monetine?
Ho sentito alla radio parte dell'intervento. Niente entusiasmo nella voce, parole scandite con stanchezza. Si capisce subito che non crede a quello che dice, non è più il Berlusca di una volta.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO APRE LA FIERA DEL LEVANTE: I CONTI PUBBLICI NON SONO UN DISASTRO, LA MANOVRA VARRA’ CIRCA L’UNO PER CENTO DEL PIL
«Non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini»
Berlusconi presenta la Finanziaria: niente tasse, scudo fiscale bis e concordato
La Stampa, 8 settembre 2002
di Roberto Ippolito
inviato a BARI
Arriverà la legge finanziaria. Ma non bisogna essere spaventati. Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi assicura infatti che non ci saranno stangate. Promette che «la quadratura dei conti» avverrà «senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini». E anche «senza opprimere l'economia» e «senza incidere sui livelli di benessere con misure coercitive».
Berlusconi pronuncia l'impegno di non imporre nuovi balzelli, nonostante il non entusiasmante andamento del bilancio pubblico, con il discorso pronunciato a Bari inaugurando la Fiera del Levante.
L'annunciato proposito di non mettere le mani nelle tasche dei cittadini non è però salutato dall'applauso della platea. E Berlusconi confessa la sua delusione: «Pensavo un grande gradimento». Una volta sollecitato, il battimani scatta. Ma il pubblico è freddo dopo aver invece apprezzato gli interventi delle autorità locali e soprattutto il lanciato presidente della giunta regionale Raffaele Fitto, anche lui di centrodestra.
Diverso era il clima di un anno fa, quando Berlusconi reduce dal trionfo elettorale veniva quasi osannato. Qualcosa non va anche nella base del governo? Il premier non dà mai la sensazione di nutrire preoccupazioni, nè per i conti pubblici, nè per la realizzazione del programma (anzi secondo lui attuato in anticipo), nè per l'obiettivo strategico di ridurre le tasse. E scandisce le sue parole: «I conti pubblici non sono un disastro». Rivolto all'opposizione di centrosinistra definisce «pure menzogne le previsioni di catastrofi». E quindi, conferma e garantisce che la pressione fiscale sarà tagliata già con la legge finanziaria per il 2003.
:D :D
L'anno scorso un trionfo, oggi un applausino di cortesia dietro richiesta.
L'anno prossimo i fischi e le monetine?
Ho sentito alla radio parte dell'intervento. Niente entusiasmo nella voce, parole scandite con stanchezza. Si capisce subito che non crede a quello che dice, non è più il Berlusca di una volta.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO APRE LA FIERA DEL LEVANTE: I CONTI PUBBLICI NON SONO UN DISASTRO, LA MANOVRA VARRA’ CIRCA L’UNO PER CENTO DEL PIL
«Non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini»
Berlusconi presenta la Finanziaria: niente tasse, scudo fiscale bis e concordato
La Stampa, 8 settembre 2002
di Roberto Ippolito
inviato a BARI
Arriverà la legge finanziaria. Ma non bisogna essere spaventati. Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi assicura infatti che non ci saranno stangate. Promette che «la quadratura dei conti» avverrà «senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini». E anche «senza opprimere l'economia» e «senza incidere sui livelli di benessere con misure coercitive».
Berlusconi pronuncia l'impegno di non imporre nuovi balzelli, nonostante il non entusiasmante andamento del bilancio pubblico, con il discorso pronunciato a Bari inaugurando la Fiera del Levante.
L'annunciato proposito di non mettere le mani nelle tasche dei cittadini non è però salutato dall'applauso della platea. E Berlusconi confessa la sua delusione: «Pensavo un grande gradimento». Una volta sollecitato, il battimani scatta. Ma il pubblico è freddo dopo aver invece apprezzato gli interventi delle autorità locali e soprattutto il lanciato presidente della giunta regionale Raffaele Fitto, anche lui di centrodestra.
Diverso era il clima di un anno fa, quando Berlusconi reduce dal trionfo elettorale veniva quasi osannato. Qualcosa non va anche nella base del governo? Il premier non dà mai la sensazione di nutrire preoccupazioni, nè per i conti pubblici, nè per la realizzazione del programma (anzi secondo lui attuato in anticipo), nè per l'obiettivo strategico di ridurre le tasse. E scandisce le sue parole: «I conti pubblici non sono un disastro». Rivolto all'opposizione di centrosinistra definisce «pure menzogne le previsioni di catastrofi». E quindi, conferma e garantisce che la pressione fiscale sarà tagliata già con la legge finanziaria per il 2003.