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Visualizza Versione Completa : Lettera al Centro sui Laboratori del Gran Sasso.



08-09-02, 16:22
da "Il Centro" di domenica 8 settembre 2002

Signor direttore, questo inizio di settembre mi sembra diverso da quello immortalato da D’Annunzio, poiché dai monti, anziché i pastori, scendono lentamente all’Adriatico, tramite il Mavone-Vomano, 50 litri di trimetilbenzene.
E le fonti alpestri, contraddicendo il Vate, non hanno più il sapor d’acqua natio, ma sono quasi tutte a secco a causa del doppio traforo, oppure schiumose e messe al bando, grazie al laboratorio di fisica nucleare. E pensare che noi della costa, e quindi dei piani bassi, l’acqua potabilizzata del Vomano, già scadente in quanto di superficie, la stiamo bevendo giacché è l’unica che ci propina l’acquedotto del Ruzzo che, nel contempo, approvigiona i piani alti del Tramano con l’acqua del Gran Sasso. Ma almeno la fuoriuscita inquinante del 16 agosto ha fatto rinsavire re Tentenna, alias governatore Pace, il quale si è autoproclamato ambientalista ed ha fatto intendere chiaramente di non fidarsi degli scienziati. Ciò dovrebbe quanto meno significare che il terzo traforo non si farà, e quindi l’Abruzzo dovrà rinunciare, salvo ripensamenti, a conquistare il Guinnes dei primati, non per i tunnel, ma per l’idiozia.
Rimane però il problema del Laboratorio, e comunque, siccome la matassa è passata nelle mani della magistratura , dovremmo poter almeno contare sulla sospensione delle attività di Fisica nucleare, poiché nessuno ci garantisce che episodi del genere non possano ripetersi. Siccome poi il prof. Bettini ha dichiarato che il trimetilbenzene non è particolarmente velenoso, avrei il piacere di invitarlo in tv a bere pubblicamente un bel bicchiere della medesima sostanza.
E magari far seguito, giacchè oltre che teste dure siamo diventati pure miscredenti, con assaggi di argon liquido, gallio, ossido di tellurio, germanio arricchito, ecc., tutti stivati in abbondanza nelle viscere del Gran Sasso e usati per far esperimenti. Nel caso però l’invito venisse rifiutato, allora l’esimio direttore farebbe bene ad approfittare dei miliardi messi a disposizione dalla legge 366/90 ed a traslocare armi e bagagli sotto un’altra montagna più compiacente. Così facendo, forse il nostro gigante potrebbe continuare a perdonare i tanti oltraggi e violenze subiti, anche se ha preteso subito un sacrificio, il 17 agosto su una delle sue creste, la vita di un suo grande estimatore, che ha scritto più volte a suo favore su queste stesse colonne, l’ambientalista vero Fernando Di Marcoberardino.

F.S.
Roseto.

08-09-02, 16:22
da "Il Centro" di domenica 8 settembre 2002

Signor direttore, questo inizio di settembre mi sembra diverso da quello immortalato da D’Annunzio, poiché dai monti, anziché i pastori, scendono lentamente all’Adriatico, tramite il Mavone-Vomano, 50 litri di trimetilbenzene.
E le fonti alpestri, contraddicendo il Vate, non hanno più il sapor d’acqua natio, ma sono quasi tutte a secco a causa del doppio traforo, oppure schiumose e messe al bando, grazie al laboratorio di fisica nucleare. E pensare che noi della costa, e quindi dei piani bassi, l’acqua potabilizzata del Vomano, già scadente in quanto di superficie, la stiamo bevendo giacché è l’unica che ci propina l’acquedotto del Ruzzo che, nel contempo, approvigiona i piani alti del Tramano con l’acqua del Gran Sasso. Ma almeno la fuoriuscita inquinante del 16 agosto ha fatto rinsavire re Tentenna, alias governatore Pace, il quale si è autoproclamato ambientalista ed ha fatto intendere chiaramente di non fidarsi degli scienziati. Ciò dovrebbe quanto meno significare che il terzo traforo non si farà, e quindi l’Abruzzo dovrà rinunciare, salvo ripensamenti, a conquistare il Guinnes dei primati, non per i tunnel, ma per l’idiozia.
Rimane però il problema del Laboratorio, e comunque, siccome la matassa è passata nelle mani della magistratura , dovremmo poter almeno contare sulla sospensione delle attività di Fisica nucleare, poiché nessuno ci garantisce che episodi del genere non possano ripetersi. Siccome poi il prof. Bettini ha dichiarato che il trimetilbenzene non è particolarmente velenoso, avrei il piacere di invitarlo in tv a bere pubblicamente un bel bicchiere della medesima sostanza.
E magari far seguito, giacchè oltre che teste dure siamo diventati pure miscredenti, con assaggi di argon liquido, gallio, ossido di tellurio, germanio arricchito, ecc., tutti stivati in abbondanza nelle viscere del Gran Sasso e usati per far esperimenti. Nel caso però l’invito venisse rifiutato, allora l’esimio direttore farebbe bene ad approfittare dei miliardi messi a disposizione dalla legge 366/90 ed a traslocare armi e bagagli sotto un’altra montagna più compiacente. Così facendo, forse il nostro gigante potrebbe continuare a perdonare i tanti oltraggi e violenze subiti, anche se ha preteso subito un sacrificio, il 17 agosto su una delle sue creste, la vita di un suo grande estimatore, che ha scritto più volte a suo favore su queste stesse colonne, l’ambientalista vero Fernando Di Marcoberardino.

F.S.
Roseto.