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Visualizza Versione Completa : Il dono di Agnelli alla città di Torino



Österreicher
09-09-02, 10:17
Giovanni Agnelli ha deciso di donare alla città di Torino, prelevandole dalle sue residenze di Villar Perosa, Torino, Roma e New York, alcune delle sue opere d’arte. Queste verranno esposte nella nuova area del Lingotto, l’Arca, progettata da Renzo Piano.

L’appuntamento è fissato per il 20 settembre quando anche il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, presenzierà all’inaugurazione.

Non si conoscono ancora i quadri oggetti del “regalo”. Si parla di dipinti di Pablo Ricasso, Henri Matisse, Francio Bacon, Larry Rivers e Gustav Klimt, oltre che di un prezioso Balthus, La Chambre, un dipinto del futurista Giacomo Balla a due facce (dipinto cioè fronte-retro) e dei ritratti realizzati da Andy Warhol per Giovanni e Marella Agnelli.

Österreicher
09-09-02, 10:17
Giovanni Agnelli ha deciso di donare alla città di Torino, prelevandole dalle sue residenze di Villar Perosa, Torino, Roma e New York, alcune delle sue opere d’arte. Queste verranno esposte nella nuova area del Lingotto, l’Arca, progettata da Renzo Piano.

L’appuntamento è fissato per il 20 settembre quando anche il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, presenzierà all’inaugurazione.

Non si conoscono ancora i quadri oggetti del “regalo”. Si parla di dipinti di Pablo Ricasso, Henri Matisse, Francio Bacon, Larry Rivers e Gustav Klimt, oltre che di un prezioso Balthus, La Chambre, un dipinto del futurista Giacomo Balla a due facce (dipinto cioè fronte-retro) e dei ritratti realizzati da Andy Warhol per Giovanni e Marella Agnelli.

Österreicher
09-09-02, 11:28
http://www.ngv.vic.gov.au/european/twentieth_c/th_b/ipa00231.jpg

Non è questo la Chambre,, ma ci somiglia molto.

:rolleyes:

Österreicher
09-09-02, 11:28
http://www.ngv.vic.gov.au/european/twentieth_c/th_b/ipa00231.jpg

Non è questo la Chambre,, ma ci somiglia molto.

:rolleyes:

AIACE TELAMONIO
11-09-02, 11:29
ma vada affanc°°o lui e i suoi quadri ! :yx
pensi piuttosto a tutti i padri di famiglia che ha mandato in cassa integrazione !!!

AIACE TELAMONIO
11-09-02, 11:29
ma vada affanc°°o lui e i suoi quadri ! :yx
pensi piuttosto a tutti i padri di famiglia che ha mandato in cassa integrazione !!!

Nebbia
11-09-02, 14:20
Un intervento un po pepato ma sotto certi punti di vista condivisibile. L'Inps è stata stroncata dalla sua politica sfacciata del "privatizzare i guadagni & collettivizzare le perdite". Per questo ormai le casse dei fondi previdenziali sono esangui e tutti noi dovremo rinunciare alla pensione, proprio grazie alle sue migliaia di cassintegrati!

Nebbia
11-09-02, 14:20
Un intervento un po pepato ma sotto certi punti di vista condivisibile. L'Inps è stata stroncata dalla sua politica sfacciata del "privatizzare i guadagni & collettivizzare le perdite". Per questo ormai le casse dei fondi previdenziali sono esangui e tutti noi dovremo rinunciare alla pensione, proprio grazie alle sue migliaia di cassintegrati!

Österreicher
12-09-02, 19:12
Non è mia intenzione difendere Agnelli, men che meno apprezzo il suo modo di fare impresa. Alla FIAT gli operai sono trattati uno schifo e spesso ci si impunta in una gestione del personale quasi persecutoria. Lo so bene perché una mia zia ci ha lavorato fino allo scorso anno e con seri problemi alla schiena non le consentivano di avere nemmeno una cassetta dove appoggiarsi tra il passaggio di un auto e l'altra. Per salvaguardare la sua salute, visto che il sindacato (Cgil, chissà come mai...) fa schifo e si accontenta dei privilegi riservati ai sindacalisti, ha preferito licenziarsi. Tuttavia mi sento in dovere di ricordare anche che se Torino ha potuto godere di un certo sviluppo è stato quasi esclusivamente alla FIAT. L'economia della città è strettamente correlata all'azienda di automobili e con la crisi che l'ha colpita la città si è appannata.

Insomma, si riconosca ad Agnelli almeno qualche merito.

Österreicher
12-09-02, 19:12
Non è mia intenzione difendere Agnelli, men che meno apprezzo il suo modo di fare impresa. Alla FIAT gli operai sono trattati uno schifo e spesso ci si impunta in una gestione del personale quasi persecutoria. Lo so bene perché una mia zia ci ha lavorato fino allo scorso anno e con seri problemi alla schiena non le consentivano di avere nemmeno una cassetta dove appoggiarsi tra il passaggio di un auto e l'altra. Per salvaguardare la sua salute, visto che il sindacato (Cgil, chissà come mai...) fa schifo e si accontenta dei privilegi riservati ai sindacalisti, ha preferito licenziarsi. Tuttavia mi sento in dovere di ricordare anche che se Torino ha potuto godere di un certo sviluppo è stato quasi esclusivamente alla FIAT. L'economia della città è strettamente correlata all'azienda di automobili e con la crisi che l'ha colpita la città si è appannata.

Insomma, si riconosca ad Agnelli almeno qualche merito.

Österreicher
20-09-02, 12:05
http://www.corriere.it/speciali/torino2002/images/image1--420x255.jpg
TORINO - L'Avvocato ha visitato, da solo, la sua «creatura» appena lunedì scorso. Ieri mattina è stata invece la volta di donna Marella e della famiglia Agnelli al gran completo. E proprio l'Avvocato e donna Marella sono al Lingotto ad accogliere stamani il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi sul tetto del Lingotto, davanti allo «scrigno» progettato da Renzo Piano, per l'inaugurazione ufficiale della pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli. D'altra parte nessuno meglio di loro potrebbe raccontare come la passione per l'arte abbia potuto trasformarsi in una collezione che si preannuncia in grado di trasmettere emozioni non soltanto nei critici ma anche nei giovani. Venticinque capolavori. Difficile, se non impossibile, trovare un'altra definizione per le venticinque opere che da oggi diventeranno il nucleo di questa pinacoteca: venticinque capolavori, appunto, della collezione di famiglia «messi a disposizione» dell'Italia, della città di Torino e di tutti quelli che avranno voglia di scoprire quadri e sculture raccolte lungo tutta una vita.


SCRIGNO DI UN TESORO L'elenco è da brivido: sei Canaletto, sette Matisse, due Picasso, un Renoir, un Manet, un Balla, un Severini, un Modigliani, due Bellotto, un Tiepolo, due Canova. Per i quali il professor Giovanni Carandente, che di Giovanni e Donna Marella Agnelli è stato uno dei consiglieri artistici, ha usato ieri (durante l'anteprima per la stampa internazionale) aggettivi quali «straordinario, incomparabile, sorprendente, prezioso, solenne, vibrante». Per i gioielli dell'Avvocato, Renzo Piano ha preparato uno «Scrigno» di vetro e metallo che sembra levitare (nonostante pesi quattrocento tonnellate e nonostante siano soltanto quattro i pilastri che lo sorreggono) sul tetto di quel Lingotto da sempre è uno dei simboli forti della modernità italiana. Il contenitore progettato da Piano è un contenitore unico: una scatola di vetro e acciaio (quasi a voler ricordare la vocazione industriale dell'edificio) con un grande tetto in cristallo coperto da un parasole ancora in vetro e acciaio (chiamato «il tappeto volante»). Uno «Scrigno» che avrà Torino sullo sfondo e che di notte apparirà, secondo lo stesso architetto, come un «fantasma gentile che vola sul Lingotto».

I CAPOLAVORI - Proprio in questo «Scrigno», affascinante nel suo minimalismo, da oggi troveranno degna ospitalità la luminosa Venezia di Canaletto e la malinconica Dresda di Bellotto, i lussureggianti fiori di Matisse e il magico cubismo di Picasso, la pallida Bagnante bionda di Renoir e la sensuale Laure di Manet, l'incredibile Velocità astratta di Balla e i tumultuosi lancieri di Severini, l'inquieto Nudo di donna di Modigliani e l'elegante Alabardiere di Tiepolo, oltre alle due, bellissime, Danzatrici di Canova. Mentre al di fuori del prezioso contenitore di Piano, la pinacoteca accoglie già tre altri quadri provenienti dalla stessa collezione Agnelli: tre opere del pittore americano Larry Rivers, commissionate dall'Avvocato per onorare Primo Levi e tutte le vittime dell'Olocausto.

UNA PASSIONE PRIVATA - Il primo effetto per il visitatore è quello di essere indiscreto, di penetrare in qualcosa di troppo personale, di troppo privato.
Forse perché si tratta di quadri e di sculture che abbellivano le tante case degli Agnelli sparse per il mondo, forse perché si tratta di capolavori scelti sempre insieme, che raccontano di una comune passione per il bello, di un comune modo di osservare e di gustare l'arte. Eppure, nonostante tutto, il miracolo si compie e si finisce per essere rapiti proprio da quella passione tanto privata che ha guidato Giovanni e Marella Agnelli nella scelta di quei colori, di quelle luci, di quelle forme.

IL NUOVO LINGOTTO - John Elkann, consigliere d'amministrazione della Fiat nonché nipote dei due collezionisti e membro del direttivo della stessa Pinacoteca, ha parlato ieri di «un'iniziativa bella, importante, dedicata a Torino ma con un occhio al mondo e un altro al futuro», qualcosa destinato «a durare nel tempo». E la scelta del Lingotto non è davvero casuale ha detto ancora Elkann: il primo, grande stabilimento automobilistico della Fiat è infatti «tra tutti i luoghi di Torino, quello che è più caro» a Giovanni Agnelli. Un luogo che ha saputo trasformarsi in virtù di sempre nuove strutture e di sempre nuove istituzioni, un luogo «forte e schietto» che per volontà dell'Avvocato («un cliente ideale» così lo ha definito Piano) si è continuamente arricchito di spazi inaspettati come l'Auditorium, la «Bolla» o come quest'ultimo «Scrigno», che idealmente conclude, con la contemporanea inaugurazione della sede della facoltà di Ingegneria automobilistica del Politecnico, un lavoro di restyling durato diciotto anni.

SOLO L'INIZIO - Lo «Scrigno» sarà, comunque, soltanto il nucleo centrale della pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, che farà capo a una Fondazione gestita da Palazzo Grassi. Una pinacoteca che vuole idealmente celebrare di quel sottile piacere dell'«amateur» che accomuna Giovanni e Donna Marella Agnelli agli altri grandi collezionisti che hanno fatto epoca: dall'americana Peggy Guggenheim al torinesissimo Riccardo Gualino.

Dal nostro inviato *
Stefano Bucci


* non nel senso di nostro del Forum d'Arte, non ne abbiamo ancora,, ma nel senso di inviato del Corriere... :)

Vabbè,, battutaccia che vi posto lo stesso...:D

Österreicher
20-09-02, 12:07
http://www.corriere.it/speciali/gallerie/pinacoteca_agnelli/images/02BALLARET.jpg

Österreicher
20-09-02, 12:08
http://www.corriere.it/speciali/gallerie/pinacoteca_agnelli/images/03BELLOTT1.jpg
Bernardo Bellotto - La Hofkirche di Dresda con il castello e il ponte di Augusto (Dresda dalla riva sinistra dell'Elba) (1748)

Österreicher
20-09-02, 12:10
http://www.corriere.it/speciali/gallerie/pinacoteca_agnelli/images/05CANAL1.jpg

Österreicher
20-09-02, 12:11
http://www.corriere.it/speciali/gallerie/pinacoteca_agnelli/images/07CANAL3.jpg

Österreicher
20-09-02, 12:12
http://www.corriere.it/speciali/gallerie/pinacoteca_agnelli/images/08CANAL4.jpg

Österreicher
20-09-02, 12:14
http://www.corriere.it/speciali/gallerie/pinacoteca_agnelli/images/09CANAL5.jpg

Canaletto - Il Bucintoro al molo nel giorno dell'Ascensione (1740)

Österreicher
20-09-02, 12:16
http://www.corriere.it/speciali/gallerie/pinacoteca_agnelli/images/10CANAL6.jpg

Österreicher
20-09-02, 12:17
http://www.corriere.it/speciali/gallerie/pinacoteca_agnelli/images/12CANOVA2.jpg

Österreicher
20-09-02, 12:18
http://www.corriere.it/speciali/gallerie/pinacoteca_agnelli/images/11CANOVA1.jpg

Österreicher
20-09-02, 12:19
http://www.corriere.it/speciali/gallerie/pinacoteca_agnelli/images/15MATISSE2.jpg
Henri Matisse - Méditation - Après le bain (1920)

Österreicher
20-09-02, 12:22
http://www.corriere.it/speciali/gallerie/pinacoteca_agnelli/images/17MATISSE4.jpg

Henri Matisse - Assiette de fruits et lierre en fleur dans un pot à la rose (1941)

Österreicher
20-09-02, 12:25
http://www.corriere.it/speciali/gallerie/pinacoteca_agnelli/images/22PICASSO1.jpg

Pablo Picasso - L'Hétaire (1901)

Österreicher
20-09-02, 12:27
http://www.corriere.it/speciali/gallerie/pinacoteca_agnelli/images/24RENOIR.jpg

Pierre-Auguste Renoir - La Baigneuse blonde (1882)

Österreicher
20-09-02, 12:28
http://www.corriere.it/speciali/gallerie/pinacoteca_agnelli/images/25SEVERINI.jpg
Gino Severini - Lanciers italiens au galop (1915)

Österreicher
20-09-02, 12:30
http://www.corriere.it/speciali/gallerie/pinacoteca_agnelli/images/26TIEPOLO.jpg
Giambattista Tiepolo - Alabardiere in un paesaggio (1736)

Morpheus
22-09-02, 19:52
Originally posted by Österreicher
Non è mia intenzione difendere Agnelli, men che meno apprezzo il suo modo di fare impresa. Alla FIAT gli operai sono trattati uno schifo e spesso ci si impunta in una gestione del personale quasi persecutoria. Lo so bene perché una mia zia ci ha lavorato fino allo scorso anno e con seri problemi alla schiena non le consentivano di avere nemmeno una cassetta dove appoggiarsi tra il passaggio di un auto e l'altra. Per salvaguardare la sua salute, visto che il sindacato (Cgil, chissà come mai...) fa schifo e si accontenta dei privilegi riservati ai sindacalisti, ha preferito licenziarsi. Tuttavia mi sento in dovere di ricordare anche che se Torino ha potuto godere di un certo sviluppo è stato quasi esclusivamente alla FIAT. L'economia della città è strettamente correlata all'azienda di automobili e con la crisi che l'ha colpita la città si è appannata.

Insomma, si riconosca ad Agnelli almeno qualche merito.

E' indubbio che questo argomento non ha alcun valore artistico ma purtroppo non resisto alla tentazione di dire la mia.
Concordo sul fatto che attualmente l'economia di Torino dipenda dalla Fiat, ma è anche vero che la città che ha cullato le più grandi invenzioni del genere umano sicuramente avrebbe avuto il suo giusto posto nel mondo anche senza l'avvento dell'industria automobilistica.
Ricordate che la parola Fiat equivale, stabilite voi l'ordine, a immigrazione selvaggia dal Sud d'Italia, a delinquenza, a prostituzione, a corruzzione, a degrado sociale, a immigrazione extra-comunitaria, ecc. ecc. ecc.
Se un giorno l'avvocato vorrà farci il grande dono di portare le sue fabbriche in un altro luogo sono certo che la città sarà in grado di sopravvivere ugualmente, e inoltre credo che questo dono sarà sicuramente molto più apprezzato dei suoi dipinti.

Österreicher
22-09-02, 19:57
Originally posted by MORPHEUS


E' indubbio che questo argomento non ha alcun valore artistico ma purtroppo non resisto alla tentazione di dire la mia.
Concordo sul fatto che attualmente l'economia di Torino dipenda dalla Fiat, ma è anche vero che la città che ha cullato le più grandi invenzioni del genere umano sicuramente avrebbe avuto il suo giusto posto nel mondo anche senza l'avvento dell'industria automobilistica.
Ricordate che la parola Fiat equivale, stabilite voi l'ordine, a immigrazione selvaggia dal Sud d'Italia, a delinquenza, a prostituzione, a corruzzione, a degrado sociale, a immigrazione extra-comunitaria, ecc. ecc. ecc.
Se un giorno l'avvocato vorrà farci il grande dono di portare le sue fabbriche in un altro luogo sono certo che la città sarà in grado di sopravvivere ugualmente, e inoltre credo che questo dono sarà sicuramente molto più apprezzato dei suoi dipinti.

Perché a puttane i torinesi non ci andavano?:confused:

Morpheus
22-09-02, 21:51
Originally posted by Österreicher


Perché a puttane i torinesi non ci andavano?:confused:

Sicuramente si, ma non dovevano fare i conti con arroganti e ignoranti meridionali che con superiorità oggi dicono (esperienza personale):" Noi avevamo i cessi in casa quando voi lafacevate ancora in quello in comune in cortile"; oppure non avevano i lavavetri ai semafori che se non li paghi ti minacciano con il loro attrezzo (quando va bene) (Esempio ad Asti non ci sono, chissa perchè); oppure non dovevano assistere al pugno negli occhi reppresentato dalle fetide e maleodoranti fabbriche fiat o alle tante strutture fiat in stato di abbandono e covo di tossici e immigrati.
Dai, non mi sembra il caso di polemizzare su ciò che è una realtà per tutti: la droga, la violenza, la mafia, l'immigrazione sono e sempre saranno in ogni parte del mondo delle conseguenze dirette dell'insediamento industriale.

Österreicher
22-09-02, 22:09
Originally posted by MORPHEUS


Sicuramente si, ma non dovevano fare i conti con arroganti e ignoranti meridionali che con superiorità oggi dicono (esperienza personale):" Noi avevamo i cessi in casa quando voi lafacevate ancora in quello in comune in cortile"; oppure non avevano i lavavetri ai semafori che se non li paghi ti minacciano con il loro attrezzo (quando va bene) (Esempio ad Asti non ci sono, chissa perchè); oppure non dovevano assistere al pugno negli occhi reppresentato dalle fetide e maleodoranti fabbriche fiat o alle tante strutture fiat in stato di abbandono e covo di tossici e immigrati.
Dai, non mi sembra il caso di polemizzare su ciò che è una realtà per tutti: la droga, la violenza, la mafia, l'immigrazione sono e sempre saranno in ogni parte del mondo delle conseguenze dirette dell'insediamento industriale.

Io conosco due meridionali che trent'anni fa salirono fin su a Torino per lavorare alla FIAT e lo hanno fatto con grande dignità. Quelle due persone potrebbero insegnarti cosa significhi la civiltà, la pulizia, il rispetto e l'educazione. Ma non mi pare che tu sia ben predisposto a recepire questi concetti.

Quella dei cessi è una cosa più o meno rispondente al vero, i lavavetri che ti minacciano con il loro attrezzo li abbiamo anche qui a Napoli, ma se vai a Portici, in provincia, non li trovi. COsa significa questo? Probabilmente nulla, è solo che i lavavetri e quelli che chiedono l'elemosina si concentrano nei grandi centri. Tutto il resto dipende dall'incapacità nell'autogoverno e dal mancato supporto dello Stato che ha favorito il progredire della delinquenza legato al mancato controllo degli immigrati nel nostro paese. Questa notte mi sono ritrovato con extracomunitari sotto casa che bivaccavano, oggi nonostante l'acqua torrenziale ce ne erano tantissimi e si sono pure azzuffati. Con chi me la dovrei prendere?

Quanto agli insediamenti industriali, provate a tornare ad arare i campi, forse riuscirete a purificarvi.... :rolleyes:

Morpheus
22-09-02, 22:25
Io conosco due meridionali che trent'anni fa salirono fin su a Torino per lavorare alla FIAT e lo hanno fatto con grande dignità. Quelle due persone potrebbero insegnarti cosa significhi la civiltà, la pulizia, il rispetto e l'educazione. Ma non mi pare che tu sia ben predisposto a recepire questi concetti.

Non ti offendere in prima persona, non il caso.
Civiltà, pulizia, rispetto, educazione...... sicuramente doti che tu hai, non lo metto in dubbio..... ma che spesso e volentieri sono mancate e mancano ancora oggi amolti immigrati siano essi del sud o extra comunitari.
La mia esperienza personale, quella di molte persone che conosco e che ho conosciuto e di miei parenti in vita e defunti mi hanno indotto all'idea che forse far di tutt'erba un fascio non è poi tanto sbagliata in questo caso.
Ma tralasciamo questa sterile discussione che per nulla si addice a ciò che io volevo significare con la mia risposta.

In quanto al fatto della purificazione credo tu ti riferisca a quella polmonare dovuta elle conseguenze di cui sopra...................

Nebbia
23-09-02, 00:21
Originally posted by Österreicher


Io conosco due meridionali che trent'anni fa salirono fin su a Torino per lavorare alla FIAT e lo hanno fatto con grande dignità. Quelle due persone potrebbero insegnarti cosa significhi la civiltà, la pulizia, il rispetto e l'educazione. Ma non mi pare che tu sia ben predisposto a recepire questi concetti.

Quella dei cessi è una cosa più o meno rispondente al vero, i lavavetri che ti minacciano con il loro attrezzo li abbiamo anche qui a Napoli, ma se vai a Portici, in provincia, non li trovi. COsa significa questo? Probabilmente nulla, è solo che i lavavetri e quelli che chiedono l'elemosina si concentrano nei grandi centri. Tutto il resto dipende dall'incapacità nell'autogoverno e dal mancato supporto dello Stato che ha favorito il progredire della delinquenza legato al mancato controllo degli immigrati nel nostro paese. Questa notte mi sono ritrovato con extracomunitari sotto casa che bivaccavano, oggi nonostante l'acqua torrenziale ce ne erano tantissimi e si sono pure azzuffati. Con chi me la dovrei prendere?

Quanto agli insediamenti industriali, provate a tornare ad arare i campi, forse riuscirete a purificarvi.... :rolleyes:

Ragazzi vediamoci di calmarci, parliamo di arte e ci si ritrova ad azzuffarsi sulla questione "meridionale" a Torino?
E poi scusa Osterreicher anch'io sono di Torino, cosa intendi per purificarvi? Dovrei sentirmi toccato?
Per quanto riguarda i cessi io ho sentito cose diverse, se stiamo tanto a guardare queste sciocchezze è noto che certi immigrati nella loro ignoranza usavano le vasche da bagno per coltivarci le patate o le cipolle, non sapevano che la vasca era atta a lavarsi il corpo. Comunque non voglio cadere nella trappola di Morpheus e invito tutti a evitare diatribe etniche di questa fatta!

Österreicher
23-09-02, 00:46
Originally posted by Nebbia


Ragazzi vediamoci di calmarci, parliamo di arte e ci si ritrova ad azzuffarsi sulla questione "meridionale" a Torino?
E poi scusa Osterreicher anch'io sono di Torino, cosa intendi per purificarvi? Dovrei sentirmi toccato?
Per quanto riguarda i cessi io ho sentito cose diverse, se stiamo tanto a guardare queste sciocchezze è noto che certi immigrati nella loro ignoranza usavano le vasche da bagno per coltivarci le patate o le cipolle, non sapevano che la vasca era atta a lavarsi il corpo. Comunque non voglio cadere nella trappola di Morpheus e invito tutti a evitare diatribe etniche di questa fatta!

Caro Nebbia, per me la discussione si è chiusa con il post precedente. Non ho problemi con Morpheus, e quel purificarvi era chiaramente ironico e riferito alla frase di Morpheus relativa agli impianti industriali....

Nebbia
23-09-02, 01:05
Ne sono felice :)

Morpheus
23-09-02, 21:37
Grazie Österreicher per la precisazione anche perchè il mio non voleva essere assolutamente un "tranello".

Nebbia sei sempre il solito malizioso.........