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Visualizza Versione Completa : Servono numerosi e santi sacerdoti!



Ferrer
11-09-02, 20:09
Senza Sacramenti non c'è salvezza! ...ma i sacerdoti sono sempre di meno...basti pensare che in Italia nel '800 (con la metà della popolazione attuale) erano circa 150.000 mentre oggi sono circa 30.000 ...oppure che attulamente in Francia ci sono meno di 1000 seminaristi diocesani ...o ancora ...molti conventi e monasteri ...sono stati abbandonati ...altri sono stati venduti ai privati come è avvenuto per un celebre convento francescano che accolse il "Serafico" s. Francesco d'Assisi ...ceduto ad una comunità terapeutica per mancanza di frati ...e la lista potrebbe continuare ancora per molto...

Ma quello che preoccupa maggiormente è la "qualità" dei sacerdoti ...i santi erano molto chiari su questo punto...sentite quello che dicevano... "Il Sacerdote o è un santo o è un demonio" (padre Pio), ..."un prete o in paradiso o all'inferno non va mai solo: vanno sempre con lui un gran numero di anime, o salvate col suo santo ministero e col suo buon esempio, o perdute con la sua negligenza nell'adempimento dei propri doveri e col suo cattivo esempio" (s.Giovanni Bosco), ..."Io non so come possa essere scusato da colpa un sacerdote che, vedendo il grave bisogno delle anime del suo paese e potendole aiutare con insegnar loro le verità della fede o con predicar la divina parola ed anche col sentir le loro confessioni, per sua pigrizia trascura di farlo: io non so, dico, come costui nel giorno del giudizio potrà esser libero dal rimprovero e dal castigo minacciato dal Signore" (s.Alfonso Maria dè Liguori), ...il sacerdote il quale manca per negligenza o per ignoranza di non aiutare le anime si rende reo presso Dio di tutte quelle anime che per suo difetto si perdono (s. Tommaso), ecc...

Oggi la situazione è ancora più grave secondo alcuni moderni teologi ...il demonio non esiste più, l'inferno è certamente vuoto ...Gesù non sapeva che sarebbe morto in croce, ecc... inoltre non insegnano in maniera esaustiva la morale, i 10 Comandamenti, il modo corretto di amministrare i Sacramenti (sopratutto la Confessione)...e poi...in alcune nazioni (come il Brasile) tra i cattolici c'è la piaga della "teologia della liberazione" ed altre dottrine eretiche!

Riflettiamo...Gesù disse "...larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!" (Mt 7,13) ...la Madonna a Fatima ha mostrato l'inferno con i demoni e i dannati che ardevano (13 luglio 1917) ed in seguito ha detto che "...molte anime vanno all'inferno...." (15 agosto 1917) ....s. Alfonso confidava ad alcuni confratelli: "È assai, molto difficile il salvarsi in mezzo al mondo..." e poi, nelle sue celebri opere scriveva..."Di ognuno che muore, si suole dire: è andato in Paradiso. È andato in Paradiso, se gli toccava il Paradiso; ma se gli toccava l’inferno? ....Tutti vanno in Paradiso? Oh quanti pochi ci vanno! " ed ancora..."O inferno, inferno! che non ti vogliono credere alcuni, se proprio non vi cadono!" ...sempre questo grande santo scriveva: "Fratello mio, sta attento, pensa che per te ancora sta l'inferno, se pecchi. Già arde sotto i tuoi piedi questa orrenda fornace, ed a quest'ora che leggi quante anime vi stan cadendo? Pensa che se tu ci arrivi una volta, non ne potrai uscire più. E se qualche volta già t'hai meritato l'inferno, ringrazia Dio che non ti ci ha mandato; e presto, presto rimedia quanto puoi, piangi i tuoi peccati; piglia i mezzi più atti che puoi per salvarti: confessati spesso, leggi questo o altro libretto spirituale ogni giorno, prendi la divozione a Maria col rosario ogni giorno, col digiuno ogni sabato: nelle tentazioni resisti, chiamando spesso Gesù e Maria: fuggi l'occasioni di peccare, e se Dio ti chiama anche a lasciare il mondo, fallo, lascialo: ogni cosa che si fa per iscampare da una eternità di pene è poco, è niente. ...Per assicurarci nell'eternità non vi è cautela che basti. Vedi quanti anacoreti, per sfuggire l'inferno sono andati a vivere nelle grotte, ne' deserti! E tu che fai, dopoché tante volte t'hai meritato l'inferno? Che fai? che fai? Vedi che ti danni. Datti a Dio, e digli: Signore, eccomi, voglio fare tutto quello che volete da me. Maria, aiutami." ...s.Remigio diceva che dei cristiani adulti pochi si salvano, e tutti gli altri si dannano per il vizio disonesto!
...io penso che se in passato erano pochi coloro che si salvavano...figuriamoci adesso che il materialismo, la lussuria, ed il modernismo hanno accecato ed ingannato la mente di molti! poveri noi! e se noi pensiamo che oggi ...la maggioranza dei giovani effettua rapporti pre-matrimoniali, nei paesi "occidentali" le coppie sposate utilizzano quasi tutte gli anticoncezionali, ogni anno nel mondo milioni di bimbi innocenti vengono massacrati con l'aborto che è stato definito giustamente "abominevole delitto", per strada, in tv, sui giornali, (e a volte persino in luoghi Sacri) imperversano le mode indecenti, (che la Madonna a Fatima aveva preannunciato), ovunque si sentono persone bestemmiare, si diffondono sempre più le superstizioni (oroscopi, cartomanzie, porta fortuna, ecc...), la domenica sono sempre meno le persone che assistono al Santo Sacrificio della Messa, dilaga l'ignoranza religiosa, la preghiera è quasi scomparsa nelle famiglie, da molte parti vengono ormai sistematicamente negate o taciute molte verità di Fede ( i dieci Comandamenti, la morte, il giudizio, l'inferno, il demonio, il peccato mortale, ecc) ...anche i Sacramenti spesso vengono banalizzati...Confessioni sacrileghe causate della scarsa catechesi (è nesssario avere il dolore dei peccati, il proposito di non peccare più, ecc... ) inoltre la penitenza sacramentale spesso non viene assegnata ...e poi c'è la tendenza a giustificare tutto ...anche i peccati che causano la maggiorparte delle dannazioni di tante anime ...come l'onanismo, la fornicazione,e perfino la sodomia! ...che disastro! ...Il Santo Sacrificio della Messa...non viene più "percepito" dai fedeli...molti pensano che sia solo una riunione di cristiani, altri che sia solo un memoriale dell'ultima Cena ...e molti non si inginocchiano più durante la Consacrazione, il piattello è stato praticamente abolito e durante la distribuzione del Corpo di Cristo molti frammenti cadono a terra e vengono calpestati...che tristezza! ...per non parlare poi dell'abbigliamento utilizzato da molti fedeli (sopratutto donne) in chiesa, dei canti che non facilitano il raccoglimento, ecc...

Come vedete la Santa Chiesa Cattolica ha assolutamente bisogno di "NUMEROSI E SANTI SACERDOTI" (come il s.Curato d'Ars, s.Francesco di Sales, s.Carlo Borromeo, s.Filippo Neri, s.Giuseppe da Copertino, s.Francesco Saverio, ecc...) che insegnino con ardore apostolico la Dottrina Cattolica e che amministrino instancabilmente e con viva Fede i Sacramenti così necessari per la notra salvezza eterna e per la maggior gloria di Dio!

...ma attualmente non è molto facile trovare una congregazione religiosa che sia rimasta fedele alla Dottrina Cattolica e al carisma dei propri fondatori.

Sant'Alfonso Maria dè Liguori ad un giovane che gli chiedeva consiglio disse: "Ho detto monasterio di osservanza, perché se voleste entrare in alcun altro, dove si vive alla larga, è meglio che restiate in casa vostra, ed attendiate ivi a salvarvi l'anima, come meglio potrete; poiché, entrando in una comunità, ove sta rilasciato lo spirito, vi metterete in pericolo di perdervi. Quantunque vi entraste con risoluzione di attendere all'orazione, e di pensare solo a Dio; nondimeno, strascinato poi da' mali esempj de' compagni, e vedendovi in oltre deriso ed anche perseguitato, se non volete vivere a modo loro, lascerete tutte le vostre divozioni, e farete come fanno gli altri, secondo l'esperienza che se ne vede."

Grazie a Dio ci sono ancora sacerdoti che si impegnano a vivere fedelmente gli insegnamenti evangelici, e che celebrano degnamente il Santo Sacrificio della Messa, Com'è edificante vedere i sacerdoti che utilizzano sempre l'abito talare o l'abito religioso...e com'è toccante vedere questi buoni sacerdoti sull'altare scandire lentamente le parole della consacrazione, alzare devotamente al cielo l'Ostia e il Calice consarati (senza che il pollice e l'indice si stacchino) ...e intanto un chierichetto suona il campanello (scomparso altrove) per avvertire i fedeli che si sta rinnovando in maniera incruenta il Sacrificio del Redentore...e un'altro chierichetto incensa in ginocchio l'altare. Anche al momento della Comunione è toccante vedere i fedeli inchinarsi prima di ricevere il Corpo di Cristo, alcuni fedeli si inginocchiano e comunque quasi tutti ricevono la Sacra Particola sulla lingua e col piattello sotto il mento evitando che anche le più piccole particelle cadano per terra e vengano calpestate. I canti ordinari della Messa ("Kyrie", "Gloria", "Sanctus", "Agnus Dei") in genere sono in "gregoriano", anche durante l'esposizione del Santissimo Sacramento fanno largo uso di canti gregoriani ("Adoro Te devote", "Ave verum corpus", ecc) ...non temono di affermare dal pulpito certe verità di Fede "scomode" (peccato, demonio, dannazione, ecc...) e ciò che è contrario ai comandamenti di Dio ...non mi riferisco solo ai coraggiosi sacerdoti che utilizzano il devotissimo "Missale Romanum" di s.Pio V ma anche ad alcuni preti e religiosi che utilizzano il "Messale Romano" di Paolo VI attualmente in vigore nella Chiesa Cattolica.



Vorremmo che tutti i ministri di Cristo fossero così! oh, se i giovani seminaristi invece di frequentare seminari "poco" cattolici, o entrare in conventi dove si vive in modo "rilassato" ...frequentassero seminari davvero cattolici e conventi e monasteri di "stretta osservanza" ...diventati sacerdoti, vi immaginate quanto bene farebbero alle anime che attualmete si sentono smarrite e che a causa dei cattivi pastori rischiano la dannazione eterna?

I seminari o monasteri "Ecclesia Dei" (cioè sacerdoti in piena comunione con il successore di Pietro che celebrano la Santa Messa con l'antico e devoto rito di s. Pio V come la "Fraternità San Pietro", l' "Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote", i monaci benedettini di "Le Barroux", ecc...) sono stracolmi di giovani e molti altri sono stati respinti a causa del sovrafollamento.

Come ho già detto prima anche tra coloro che utilizzano il nuovo messale (quello promulgato da Paolo VI dopo l'ultimo Concilio) ci sono alcune buone congregazioni ed istituti religiosi.

Preghiamo dunque il Padrone della messe affinchè mandi numerosi e santi operai!

Viva Maria e Cristo Re!

Ferrer
11-09-02, 20:09
Senza Sacramenti non c'è salvezza! ...ma i sacerdoti sono sempre di meno...basti pensare che in Italia nel '800 (con la metà della popolazione attuale) erano circa 150.000 mentre oggi sono circa 30.000 ...oppure che attulamente in Francia ci sono meno di 1000 seminaristi diocesani ...o ancora ...molti conventi e monasteri ...sono stati abbandonati ...altri sono stati venduti ai privati come è avvenuto per un celebre convento francescano che accolse il "Serafico" s. Francesco d'Assisi ...ceduto ad una comunità terapeutica per mancanza di frati ...e la lista potrebbe continuare ancora per molto...

Ma quello che preoccupa maggiormente è la "qualità" dei sacerdoti ...i santi erano molto chiari su questo punto...sentite quello che dicevano... "Il Sacerdote o è un santo o è un demonio" (padre Pio), ..."un prete o in paradiso o all'inferno non va mai solo: vanno sempre con lui un gran numero di anime, o salvate col suo santo ministero e col suo buon esempio, o perdute con la sua negligenza nell'adempimento dei propri doveri e col suo cattivo esempio" (s.Giovanni Bosco), ..."Io non so come possa essere scusato da colpa un sacerdote che, vedendo il grave bisogno delle anime del suo paese e potendole aiutare con insegnar loro le verità della fede o con predicar la divina parola ed anche col sentir le loro confessioni, per sua pigrizia trascura di farlo: io non so, dico, come costui nel giorno del giudizio potrà esser libero dal rimprovero e dal castigo minacciato dal Signore" (s.Alfonso Maria dè Liguori), ...il sacerdote il quale manca per negligenza o per ignoranza di non aiutare le anime si rende reo presso Dio di tutte quelle anime che per suo difetto si perdono (s. Tommaso), ecc...

Oggi la situazione è ancora più grave secondo alcuni moderni teologi ...il demonio non esiste più, l'inferno è certamente vuoto ...Gesù non sapeva che sarebbe morto in croce, ecc... inoltre non insegnano in maniera esaustiva la morale, i 10 Comandamenti, il modo corretto di amministrare i Sacramenti (sopratutto la Confessione)...e poi...in alcune nazioni (come il Brasile) tra i cattolici c'è la piaga della "teologia della liberazione" ed altre dottrine eretiche!

Riflettiamo...Gesù disse "...larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!" (Mt 7,13) ...la Madonna a Fatima ha mostrato l'inferno con i demoni e i dannati che ardevano (13 luglio 1917) ed in seguito ha detto che "...molte anime vanno all'inferno...." (15 agosto 1917) ....s. Alfonso confidava ad alcuni confratelli: "È assai, molto difficile il salvarsi in mezzo al mondo..." e poi, nelle sue celebri opere scriveva..."Di ognuno che muore, si suole dire: è andato in Paradiso. È andato in Paradiso, se gli toccava il Paradiso; ma se gli toccava l’inferno? ....Tutti vanno in Paradiso? Oh quanti pochi ci vanno! " ed ancora..."O inferno, inferno! che non ti vogliono credere alcuni, se proprio non vi cadono!" ...sempre questo grande santo scriveva: "Fratello mio, sta attento, pensa che per te ancora sta l'inferno, se pecchi. Già arde sotto i tuoi piedi questa orrenda fornace, ed a quest'ora che leggi quante anime vi stan cadendo? Pensa che se tu ci arrivi una volta, non ne potrai uscire più. E se qualche volta già t'hai meritato l'inferno, ringrazia Dio che non ti ci ha mandato; e presto, presto rimedia quanto puoi, piangi i tuoi peccati; piglia i mezzi più atti che puoi per salvarti: confessati spesso, leggi questo o altro libretto spirituale ogni giorno, prendi la divozione a Maria col rosario ogni giorno, col digiuno ogni sabato: nelle tentazioni resisti, chiamando spesso Gesù e Maria: fuggi l'occasioni di peccare, e se Dio ti chiama anche a lasciare il mondo, fallo, lascialo: ogni cosa che si fa per iscampare da una eternità di pene è poco, è niente. ...Per assicurarci nell'eternità non vi è cautela che basti. Vedi quanti anacoreti, per sfuggire l'inferno sono andati a vivere nelle grotte, ne' deserti! E tu che fai, dopoché tante volte t'hai meritato l'inferno? Che fai? che fai? Vedi che ti danni. Datti a Dio, e digli: Signore, eccomi, voglio fare tutto quello che volete da me. Maria, aiutami." ...s.Remigio diceva che dei cristiani adulti pochi si salvano, e tutti gli altri si dannano per il vizio disonesto!
...io penso che se in passato erano pochi coloro che si salvavano...figuriamoci adesso che il materialismo, la lussuria, ed il modernismo hanno accecato ed ingannato la mente di molti! poveri noi! e se noi pensiamo che oggi ...la maggioranza dei giovani effettua rapporti pre-matrimoniali, nei paesi "occidentali" le coppie sposate utilizzano quasi tutte gli anticoncezionali, ogni anno nel mondo milioni di bimbi innocenti vengono massacrati con l'aborto che è stato definito giustamente "abominevole delitto", per strada, in tv, sui giornali, (e a volte persino in luoghi Sacri) imperversano le mode indecenti, (che la Madonna a Fatima aveva preannunciato), ovunque si sentono persone bestemmiare, si diffondono sempre più le superstizioni (oroscopi, cartomanzie, porta fortuna, ecc...), la domenica sono sempre meno le persone che assistono al Santo Sacrificio della Messa, dilaga l'ignoranza religiosa, la preghiera è quasi scomparsa nelle famiglie, da molte parti vengono ormai sistematicamente negate o taciute molte verità di Fede ( i dieci Comandamenti, la morte, il giudizio, l'inferno, il demonio, il peccato mortale, ecc) ...anche i Sacramenti spesso vengono banalizzati...Confessioni sacrileghe causate della scarsa catechesi (è nesssario avere il dolore dei peccati, il proposito di non peccare più, ecc... ) inoltre la penitenza sacramentale spesso non viene assegnata ...e poi c'è la tendenza a giustificare tutto ...anche i peccati che causano la maggiorparte delle dannazioni di tante anime ...come l'onanismo, la fornicazione,e perfino la sodomia! ...che disastro! ...Il Santo Sacrificio della Messa...non viene più "percepito" dai fedeli...molti pensano che sia solo una riunione di cristiani, altri che sia solo un memoriale dell'ultima Cena ...e molti non si inginocchiano più durante la Consacrazione, il piattello è stato praticamente abolito e durante la distribuzione del Corpo di Cristo molti frammenti cadono a terra e vengono calpestati...che tristezza! ...per non parlare poi dell'abbigliamento utilizzato da molti fedeli (sopratutto donne) in chiesa, dei canti che non facilitano il raccoglimento, ecc...

Come vedete la Santa Chiesa Cattolica ha assolutamente bisogno di "NUMEROSI E SANTI SACERDOTI" (come il s.Curato d'Ars, s.Francesco di Sales, s.Carlo Borromeo, s.Filippo Neri, s.Giuseppe da Copertino, s.Francesco Saverio, ecc...) che insegnino con ardore apostolico la Dottrina Cattolica e che amministrino instancabilmente e con viva Fede i Sacramenti così necessari per la notra salvezza eterna e per la maggior gloria di Dio!

...ma attualmente non è molto facile trovare una congregazione religiosa che sia rimasta fedele alla Dottrina Cattolica e al carisma dei propri fondatori.

Sant'Alfonso Maria dè Liguori ad un giovane che gli chiedeva consiglio disse: "Ho detto monasterio di osservanza, perché se voleste entrare in alcun altro, dove si vive alla larga, è meglio che restiate in casa vostra, ed attendiate ivi a salvarvi l'anima, come meglio potrete; poiché, entrando in una comunità, ove sta rilasciato lo spirito, vi metterete in pericolo di perdervi. Quantunque vi entraste con risoluzione di attendere all'orazione, e di pensare solo a Dio; nondimeno, strascinato poi da' mali esempj de' compagni, e vedendovi in oltre deriso ed anche perseguitato, se non volete vivere a modo loro, lascerete tutte le vostre divozioni, e farete come fanno gli altri, secondo l'esperienza che se ne vede."

Grazie a Dio ci sono ancora sacerdoti che si impegnano a vivere fedelmente gli insegnamenti evangelici, e che celebrano degnamente il Santo Sacrificio della Messa, Com'è edificante vedere i sacerdoti che utilizzano sempre l'abito talare o l'abito religioso...e com'è toccante vedere questi buoni sacerdoti sull'altare scandire lentamente le parole della consacrazione, alzare devotamente al cielo l'Ostia e il Calice consarati (senza che il pollice e l'indice si stacchino) ...e intanto un chierichetto suona il campanello (scomparso altrove) per avvertire i fedeli che si sta rinnovando in maniera incruenta il Sacrificio del Redentore...e un'altro chierichetto incensa in ginocchio l'altare. Anche al momento della Comunione è toccante vedere i fedeli inchinarsi prima di ricevere il Corpo di Cristo, alcuni fedeli si inginocchiano e comunque quasi tutti ricevono la Sacra Particola sulla lingua e col piattello sotto il mento evitando che anche le più piccole particelle cadano per terra e vengano calpestate. I canti ordinari della Messa ("Kyrie", "Gloria", "Sanctus", "Agnus Dei") in genere sono in "gregoriano", anche durante l'esposizione del Santissimo Sacramento fanno largo uso di canti gregoriani ("Adoro Te devote", "Ave verum corpus", ecc) ...non temono di affermare dal pulpito certe verità di Fede "scomode" (peccato, demonio, dannazione, ecc...) e ciò che è contrario ai comandamenti di Dio ...non mi riferisco solo ai coraggiosi sacerdoti che utilizzano il devotissimo "Missale Romanum" di s.Pio V ma anche ad alcuni preti e religiosi che utilizzano il "Messale Romano" di Paolo VI attualmente in vigore nella Chiesa Cattolica.



Vorremmo che tutti i ministri di Cristo fossero così! oh, se i giovani seminaristi invece di frequentare seminari "poco" cattolici, o entrare in conventi dove si vive in modo "rilassato" ...frequentassero seminari davvero cattolici e conventi e monasteri di "stretta osservanza" ...diventati sacerdoti, vi immaginate quanto bene farebbero alle anime che attualmete si sentono smarrite e che a causa dei cattivi pastori rischiano la dannazione eterna?

I seminari o monasteri "Ecclesia Dei" (cioè sacerdoti in piena comunione con il successore di Pietro che celebrano la Santa Messa con l'antico e devoto rito di s. Pio V come la "Fraternità San Pietro", l' "Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote", i monaci benedettini di "Le Barroux", ecc...) sono stracolmi di giovani e molti altri sono stati respinti a causa del sovrafollamento.

Come ho già detto prima anche tra coloro che utilizzano il nuovo messale (quello promulgato da Paolo VI dopo l'ultimo Concilio) ci sono alcune buone congregazioni ed istituti religiosi.

Preghiamo dunque il Padrone della messe affinchè mandi numerosi e santi operai!

Viva Maria e Cristo Re!

Ferrer
24-09-02, 19:44
alcuni interessanti insegnamenti di s. Alfonso e altri santi:


*il pontefice Pio V. nell'esser eletto papa si vide tremare e impallidire, ed interrogato perché? rispose così: essendo io religioso, avea grande speranza della mia salute: fatto vescovo cominciai molto a temerne: ora divenuto papa quasi ne dispero.

*Oh quanti confessori, dice il dotto monsignor Sperelli, per non essere bene istruiti nella morale, si dannano, e si traggono seco molte anime all'inferno!

*Oh se i sacerdoti ed i religiosi dicessero tutti l'officio come si dee, non si vedrebbe certamente la chiesa nello stato deplorabile in cui si vede! Quanti peccatori uscirebbero dalla schiavitù del demonio, e quante anime amerebbero Dio con più fervore!

*Dice s. Prospero che al sacerdote non basterà per salvarsi il viver santamente; poiché si perderà con coloro che si son perduti per suo difetto

*Sicché nel sacrificio della croce pagò Gesù Cristo il prezzo della nostra Redenzione; ma in quello poi dell'altare volle che si applicasse il frutto del prezzo dato, essendo egli lo stesso principale offerente dell'uno e dell'altro, che offerisce la stessa vittima, cioè lo stesso suo corpo e sangue, solamente con modo diverso, nella croce col sangue, nell'altare senza sangue. Quindi insegna il Catechismo Romano (Part. II, de Euchar., n. 78) che il sacrificio della Messa non solo giova a lodare Iddio, e ringraziarlo dei doni che ci dispensa, ma ch'è vero sacrificio propiziatorio, per cui il Signore perdona le colpe, e concede le grazie.

*"È assai, molto difficile il salvarsi in mezzo al mondo, ma nella Congregazione non solo è molto facile il salvarci, ma ancora il farci santi."

*Chi elegge lo stato a cui Iddio lo chiama, facilmente si salverà; e chi non ubbidisce alla divina vocazione, difficilmente, anzi sarà moralmente impossibile che si salvi. La massima parte di coloro che si son dannati, si son dannati per non aver corrisposto alle chiamate di Dio.

*Somma certamente ha da essere la cura del vescovo nell'ammettere i confessori, dai quali dipende il regolamento di tutte le coscienze del popolo. I confessori ignoranti o di mali costumi possono rovinare tutti gli altri; ond'è meglio averne pochi e buoni.

*Oh quanti monasterj si sono rilassati e forse rovinati col mandarvi sacerdoti di poco spirito, o non intesi, o imprudenti.

*spesso si parli de' novissimi, della morte, del giudizio, dell'inferno, del paradiso e dell'eternità

*Alcuni predicatori hanno il bel costume di non lasciar mai in ogni loro sermone di dire qualche cosa di Maria santissima, o narrando qualche esempio di grazie fatte a' suoi servi, o di qualche ossequio praticato da' suoi divoti, o di qualche preghiera che dobbiamo farle.

*procuri il predicatore di parlare più volte ne' suoi sermoni contro le male confessioni che si fanno, tacendo i peccati per rossore. Questo è un male non raro, ma frequente, specialmente ne' paesi piccioli, che ne manda innumerabili anime all'inferno. Quindi giova molto che da quando in quando si narri qualche esempio di anime dannate per aver taciuti i peccati in confessione.

*quando si predica al popolo, giova molto usar la figura chiamata antiphora, colla quale dallo stesso dicitore si fa insieme la dimanda e la risposta, per esempio: Ditemi, perché tanti peccatori dopo la confessione ricadono negli stessi peccati? Ve lo
dirò io, perché non tolgono l'occasione. Giova ancora raccomandare più volte all'uditorio l'attenzione a quel che si sta dicendo, e specialmente a certe cose più importanti, dicendo per esempio: State attenti a questo che ora vi dico. Giova ancora il fare dentro la predica qualche esclamazione divota, per esempio: O Dio buono, voi ci venite appresso per salvarci, e noi fuggiamo da voi per dannarci! Giova ancora il replicare con serietà qualche massima forte di salute, v.gr.: Non vi è rimedio, o presto o tardi si ha da morire: o presto o tardi si ha da morire. Oppure: Fratello mio, è certo che dopo questa vita hai da essere o eternamente felice o eternamente infelice. Senti bene, o eternamente felice o eternamente infelice.

*Io dico (ed in ciò stimo non esser temerario) che per questi poveri ignoranti sarebbe meglio talvolta che non ci andassero alla predica, perché gli sfortunati dopo essere stati un'ora e più a sentir la predica, per ricavarne qualche profitto per l'anime loro, e vedendo che nulla ne han percepito, pigliano tale abbominio alla parola di Dio, che diventano peggiori di prima. E quindi è che dopo il quaresimale si vedono le stesse male pratiche, le stesse inimicizie, e si sentono le stesse bestemmie e le stesse parole oscene.

*Dice in secondo luogo il suo parroco, che colle missioni s'inquietano le coscienze, per ragione de' tanti scrupoli che allora si muovono per mezzo delle prediche. Or questa difficoltà sì ch'è bella! Dunque sarà meglio per non inquietar le coscienze lasciare i peccatori a dormire nel letargo del peccato con quella pace maledetta ch'è il sigillo della loro dannazione? S'inquietano le coscienze! Questo è quel che pretende il demonio, che quei miseri suoi schiavi non sieno disturbati da quella falsa pace in cui vivono perduti. Ma questa ha da esser la cura del pastore, di mandare ad inquietar le pecorelle che dormono in disgrazia di Dio, affinché si sveglino e riparino al pericolo in cui stanno di dannarsi; ed a svegliarle non vi è mezzo migliore della missione.

*scrisse l'angelico, che non può scusarsi da peccato ognuno che facendo orazione (benché senza obbligo), volontariamente si divaga colla mente

*E così l'inferno da quando in quando è andato suscitando alcuni uomini perversi che hanno cercato di corrompere i dogmi della chiesa.

*chi vuole ubbidire alla vocazione divina bisogna che non solo si risolva ad eseguirla, ma ad eseguirla subito e quanto più presto può, se non vuol porsi ad evidente rischio di perderla: e frattanto che fosse necessariamente obbligato ad aspettare, dee procurare con ogni diligenza di custodirla come una gioia più preziosa che avesse. Tre sono i mezzi per custodire la vocazione: segretezza, orazione e raccoglimento.

* fratello mio dilettissimo, se voi siete chiamato da Dio a lasciar il mondo, state molto attento a non far palese a' vostri parenti la vostra risoluzione; e contentandovi di essere benedetto da Dio, procurate di eseguirla quanto più presto potete, e senza loro intesa, se non volete porvi a gran pericolo di perderla; poiché ordinariamente parlando, come di sopra si è detto, i parenti (e massimamente i genitori) si oppongono all'esecuzione di tali chiamate; ed ancorché siano essi dotati di pietà, l'interesse però e la passione li fa talmente travedere, che sotto varj pretesti non hanno scrupolo d'impedire con tutte le loro forze la vocazione de' figli.

* l'inferno par che in niun'altr'opera si veda armarsi tanto, quanto nell'impedire l'esecuzione a coloro che son chiamati da Dio allo stato religioso.

*Per secondo bisogna intendere che queste vocazioni solo coll'orazione si conservano: chi lascia l'orazione certamente lascerà la vocazione. Ci vuole orazione e molta orazione; e perciò chi si sente chiamato non lasci di fare la mattina in alzarsi un'ora di orazione, o almeno mezz'ora in casa (se ivi può farla senza soggezione, e se no, la faccia in chiesa), e mezz'ora la sera. Non lasci ancora di fare la visita al ss. sacramento, ed a Maria santissima ogni giorno irremissibilmente, per ottenere la perseveranza nella vocazione. E non lasci di comunicarsi tre o almeno due volte la settimana. Le meditazioni siano quasi sempre sul punto della vocazione, considerando quanto sia grande la grazia che gli ha fatta Dio della vocazione: quanto maggiormente metterà in sicuro la sua eterna salute, se è fedele a Dio in eseguir la vocazione; ed all'incontro in quanto pericolo si esporrà di dannarsi, se sarà infedele.

*Per terzo vi bisogna il raccoglimento, il quale non si potrà avere senza ritirarsi dalle conversazioni e divertimenti secolari. Che ci vuole a perdere in somma, stando nel secolo, la vocazione? Niente. Basterà una giornata di spasso, un detto d'un amico, una passione poco mortificata, un attaccuccio, un pensiero di timore, un rincrescimento non superato: basterà (dico) a far perdere tutte le risoluzioni fatte di ritirarsi e di darsi tutto a Dio. Onde vi bisogna un totale raccoglimento, staccandosi da ogni cosa che sa di mondo. Non vi ha da essere altro in questo tempo che orazione, frequenza di sagramenti, casa e chiesa. Chi non farà così e si distrarrà fra i passatempi, bisogna che si persuada che senza dubbio perderà la vocazione. Resterà col rimorso di non averla eseguita, ma certamente non l'eseguirà. Oh quanti per mancanza di quest'attenzione han perduta la vocazione e poi l'anima!

*Chi si sente poi chiamato da Dio a qualche religione osservante (dico osservante, altrimenti sarà meglio forse restarsi al secolo, che l'entrar in qualche religione, ove si è rilassato l'istituto) deve intendere, che l'istituto di qualunque religione osservante è di seguire quanto è più possibile da vicino le vestigia e gli esempj della vita sacrosanta di Gesù C., il quale fece una vita tutta distaccata e mortificata, piena di patimenti e disprezzi. Ond'è che chi si risolve di venire ad una tal religione bisogna che insieme si risolva di venire a patire e negare se stesso in ogni cosa, secondo quel che Gesù medesimo dichiarò a coloro che vogliono darsi perfettamente alla sua sequela: Si quis vult post me venire, abneget semetipsum, et tollat crucem suam et sequatur me. Bisogna dunque stabilirsi in questa risoluzione di venire a patire, e patire assai, chi vuol entrare in questa religione, acciocché poi non abbia a cedere alle tentazioni, quando sarà entrato, e si sentirà premere dai patimenti e dagl'incomodi della vita povera e mortificata che si fa in tal religione.

*Dice s. Tommaso che il sacerdote il quale manca per negligenza o per ignoranza di non aiutare le anime si rende reo appresso Dio di tutte quelle anime che per suo difetto si perdono dice s. Agostino, che è molto difficile a salvarsi un vescovo, perch'è molto difficile a soddisfare poi ai grandi obblighi che tiene

*La prima tentazione di simil fatta suol essere il dubbio della vocazione, che il demonio ingerisce nella mente del novizio, dicendogli: Ma chi sa se la tua è stata vera vocazione, o pure è stato tuo capriccio? E se tu non sei stato veramente chiamato da Dio, tu non avrai l'aiuto a perseverare; e forse avverrà che, dopo fatti i voti, te ne pentirai ed apostaterai; e dove nel mondo ti saresti salvato, qui ti perderai. Per ribattere questa tentazione bisogna considerare come e quando alcuno possa star sicuro della sua vocazione. La vera vocazione è quando vi concorrono tre cose. La prima, il buon fine, cioè di allontanarsi da' pericoli del mondo, di meglio assicurar la salute eterna, e di stringersi maggiormente con Dio. La seconda, che non vi sia impedimento positivo di sanità, di talento e di necessità dei genitori, circa le quali cose dee quietarsi il soggetto col rimettersi al giudizio de' superiori, dopo che avrà loro esposta la verità con chiarezza. La terza, che i superiori l'accettino. Or essendo vere queste tre cose, non dee dubitare il novizio, che la sua sia stata vera vocazione.

*i genitori, i quali senza giusta e certa causa distolgono i figli dallo stato religioso in qualunque modo, o con male arti, o con semplici preghiere, o promesse, non possono essere scusati da peccato mortale

*s. Teresa d' Avila diceva ai predicatori: Predicate, predicate sacerdoti miei, sulle confessioni, mentre per le cattive confessioni la maggior parte dei cristiani si dannano.