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Visualizza Versione Completa : compagni una domanda per voi!



hidetoshi777
11-09-09, 21:16
Ragazzi volevo sapere cosa ne pensate del consumismo, una domanda banale ma interessante credo...

Un valore?
Una libera scelta?
Un'auto immiserimento?
Una ipnosi?

E di qui la seconda domanda va da se, che ruolo date al consumo per la ricerca della felicità?

E' un mezzo per soddisfare i propri desideri?
Una necessità?
Un pericolo?

alexeievic
11-09-09, 21:21
Ragazzi volevo sapere cosa ne pensate del consumismo, una domanda banale ma interessante credo...

Un valore?
Una libera scelta?
Un'auto immiserimento?
Una ipnosi?

E di qui la seconda domanda va da se, che ruolo date al consumo per la ricerca della felicità?

E' un mezzo per soddisfare i propri desideri?
Una necessità?
Un pericolo?

credo che legare la ricerca della felicità al consumo sia un grave errore.. si rischia di entrare in un vortice senza uscita.. ad ogni appagamento non seguirà mai la felicità, ma subito l'ansia per un nuovo obiettivo consumistico..

Nicola
11-09-09, 21:53
Il consumismo è uno dei tanti aspetti della civiltà di oggi; praticato con sfrenatezza credo sia il segno di una qualche nevrosi. Io sono talmente pigro che non lo pratico perché mi costa fatica comprare cose che non mi servono più di tanto.

hidetoshi777
11-09-09, 23:23
Il consumismo è uno dei tanti aspetti della civiltà di oggi; praticato con sfrenatezza credo sia il segno di una qualche nevrosi. Io sono talmente pigro che non lo pratico perché mi costa fatica comprare cose che non mi servono più di tanto.

Fromm diceva che il consumismo delinea una personalità dai tratti schizoidi, almeno secondo la psicanalisi classica (E' il non superamento della fase anale di freud).

Al giorno d'oggi (almeno lui lo diceva negli anni 70'), la totalità dell'occidente presenta tali caratteri, si è formata quindi una società dove la normalità è in sostanza "malata", e la definiva come psicopatologia della normalità.

Fromm aveva un certo ascendente sui radicali degli anni 70', lo stesso Pannella lo citò diverse volte durante le 30 ore e passa su radio radicale per le elezioni del 76' e dopo, su questo ne sono certo perchè ho fatto la tesi di laurea in scienze storiche, sulla Legge Reale ed i referendum radicali, e diverse volte l'ho sentito citare in radio a quell'epoca. :giagia:

Chiusa questa parentesi, volevo chiederti caro Nicola se allora, tu consideri il tempo libero un bene prezioso?

Nicola
12-09-09, 00:26
Fromm diceva che il consumismo delinea una personalità dai tratti schizoidi, almeno secondo la psicanalisi classica (E' il non superamento della fase anale di freud).

Al giorno d'oggi (almeno lui lo diceva negli anni 70'), la totalità dell'occidente presenta tali caratteri, si è formata quindi una società dove la normalità è in sostanza "malata", e la definiva come psicopatologia della normalità.

Fromm aveva un certo ascendente sui radicali degli anni 70', lo stesso Pannella lo citò diverse volte durante le 30 ore e passa su radio radicale per le elezioni del 76' e dopo, su questo ne sono certo perchè ho fatto la tesi di laurea in scienze storiche, sulla Legge Reale ed i referendum radicali, e diverse volte l'ho sentito citare in radio a quell'epoca. :giagia:

Chiusa questa parentesi, volevo chiederti caro Nicola se allora, tu consideri il tempo libero un bene prezioso?

Però, con l'evoluzione costante della psichiatria, è diventato persino un po' facile e generalizzante parlare di psicopatologia della normalità, si finisce sempre col dire che siamo tutti un po' malati.

Il tempo oggi è un bene preziosissimo. Ma lo era già ai tempi dei filosofi dell'antica Grecia, che se ne erano accorti.

hidetoshi777
12-09-09, 00:32
Però, con l'evoluzione costante della psichiatria, è diventato persino un po' facile e generalizzante parlare di psicopatologia della normalità, si finisce sempre col dire che siamo tutti un po' malati.

Il tempo oggi è un bene preziosissimo. Ma lo era già ai tempi dei filosofi dell'antica Grecia, che se ne erano accorti.

Eh ma quei filosofi ne avevano parecchio perchè come tutti i membri delle classi "alte" disponevano degli schiavi..

Cmq secondo me è vero che la società occidentale è in genere un pò malata, del resto l'individualità fa fatica ad uscire costretta com'è a vivere tra enormi meccanismi burocratici ed economici che annientano la propria personalità, secondo me aveva ragione Marx quando parlava di alienazione, in realtà non è solo il lavoro ma la vita stessa ad alienare il singolo... credo che il consumismo sia anche un mezzo per riprendere e dare valore al proprio Io.

Ma forse siamo off topic

Burton Morris
12-09-09, 16:09
Eh ma quei filosofi ne avevano parecchio perchè come tutti i membri delle classi "alte" disponevano degli schiavi..

Cmq secondo me è vero che la società occidentale è in genere un pò malata, del resto l'individualità fa fatica ad uscire costretta com'è a vivere tra enormi meccanismi burocratici ed economici che annientano la propria personalità, secondo me aveva ragione Marx quando parlava di alienazione, in realtà non è solo il lavoro ma la vita stessa ad alienare il singolo... credo che il consumismo sia anche un mezzo per riprendere e dare valore al proprio Io.

Ma forse siamo off topic

Ahia! Non dirgli che Marx ha ragione. :D

Domenico Letizia
12-09-09, 18:21
il consumismo è uno dei mali della società.

e non tutti analizzano il fatto che il capitalismo corparativista in accordo con lo stato suo alleato e figlio sono uniti nel creare una società consumista, certo un individuo che vuole viver così ha il diritto di vivere perchè rispetta il principio di non aggressione, ma noi abbiam il diritto di vivere senza terrorismo psicologico.
il mercato è l'opposto del consumismo. leoni diceva: la sovranità del consumatore ( è una sua opera)

hidetoshi777
12-09-09, 19:36
Ahia! Non dirgli che Marx ha ragione. :D

Beh ma non solo Marx parlava di alienazione :D

Anche lo stesso Adam Smith, per parlare di iper-classici ne temeva il rischio :giagia:

zulux
12-09-09, 23:19
Beh ma non solo Marx parlava di alienazione :D

Anche lo stesso Adam Smith, per parlare di iper-classici ne temeva il rischio :giagia:

...intendi nell'elogio del risparmiatore?....

hidetoshi777
13-09-09, 00:19
...intendi nell'elogio del risparmiatore?....

quando riferiva che il lavoratore (si riferiva ovviamente al lavoro del 700' in fabbrica) rischia di diventare tanto simile ad una bestia, quanto solo un essere umano può esserlo

Lo lessi sicuramente nel libro di noam chomsky "sulla nostra pelle", appena lo trovo trascrivo pagina e definizione


Ma tornando alla divisione del lavoro, secondo Smith, come dicevo, esso è appunto figlio della saggezza umana, ma anche fautore di questa, poiché permette a una ristretta elite di dedicarsi al pensare e al ragionare, ristretta elite che poi fornirà alla popolazione impegnata nella altre attività tutti i propri pensieri. Tuttavia egli critica la divisione classista anticipando quella che poi Marx definirà l'alienazione, cioè l'incapacità dell'intelletto umano di potersi realizzare compiendo sempre le stesse azioni che spesso hanno sempre lo stesso effetto (è questo il caso di chi lavorava in fabbrica ad esempio). Questo porta quindi a una crescente ignoranza e ad un decadimento del senso critico umano, alimentando così la divisione classista e diminuendo la produttività della persona. Egli è quindi convinto che ogni stato civile dovrebbe abbattere questo problema, ma egli stesso interrompe qui il suo ragionamento, non potendo trovare soluzioni che mantengano coerenza con il liberismo.