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Visualizza Versione Completa : 1178. Impatto cometario sulla Luna?



Tomás de Torquemada
14-09-02, 23:28
Dal sito http://www.fis.unipr.it/~albino/index.html

Impatti sulla Luna
di Albino Carbognani

http://www.fis.unipr.it/~albino/documenti/luna/impatti/Impatti_Luna.html

Tomás de Torquemada
14-09-02, 23:32
Dal sito http://members.xoom.virgilio.it/ozma/arup/index.htm

METEORA MEDIOEVALE?
QUELLO CHE I TESTIMONI MEDIOEVALI VIDERO NON FU UN IMPATTO LUNARE

La diffusa convinzione secondo cui l'evento che alcuni testimoni riportarono e registrarono nel 1178, fosse un enorme impatto meteorico che creò il cratere lunare di 22 chilometri della Luna chiamato Giordano Bruno, è un mito, secondo un ricercatore dell'Università dell'Arizona.
E questa potrebbe essere una buona notizia per tutti coloro temono un destino terrestre apocalittico come quello ritratto dal film Deep Impact.
L'idea che gli uomini del dodicesimo secolo videro l'impatto che creò il cratere lunare 10 volte più ampio del Meteor Crater nel nord dell'Arizona, è stata popolare sin dalla sua prima proposizione, 25 anni or sono. Ma non si basa su un serio scrutinio scientifico, dice Paul Withers del UA Lunar and Planetary Laboratory.
Un impatto del genere si sarebbe risolto in un accecante, tempestosa tormenta di meteore lunga almeno una settimana anche sulla terra, ma non esiste nessun racconto del genere, in alcun archivio astronomico, sia esso Europeo, Cinese, Arabo, Giapponese o Coreano.
Il drammatico passaggio in questione appare nelle cronache medioevali di Gervaso di Canterbury.
Circa un' ora dopo il tramonto del 18 giugno 1178, un gruppo di cinque testimoni oculari osservavano la punta superiore della luna crescente, che "improvvisamente fu divisa in due. Dal punto mediano di questa divisione una torcia fiammeggiante si levò nel cielo, irradiando.fuoco, carboni ardenti e scintille. Il corpo della luna sembrava contorcersi e dimenarsi.scotendosi come un serpente ferito". Il fenomeno ricorse una dozzina di volte o più, secondo quanto riportano i testimoni.
Un geologo suggerì nel 1976 che questo racconto era coincidente con la locazione e l'età di Giordano Bruno, il più giovane cratere sulla Luna. Largo da uno a tre chilometri, il cratere Giordano Bruno si trova nella parte nord-orientale della luna.
Un tale impatto sulla Terra causerebbe un "evento estintivo di portata globale" ed è per questo che è importante sapere cosa accadde sulla Luna meno di un millennio fa, riferisce Withers.
L'impatto dovrebbe avere provocato l'eiezione di circa dieci milioni di tonnellate di materiale nell'atmosfera della Terra, nelle settimane successive, come precedenti studi hanno dimostrato.
"Ho calcolato che questo avrebbe determinato una pioggia di meteoriti sulla terra potenzialmente comparabile al picco dello sciame delle Leonidi del 1966" Dieci milioni di roccia attraverso l'atmosfera della Terra significherebbe un fenomeno della lunghezza di una settimana, con un equivalente di 50.000 meteore all'ora - "e sarebbero estremamente brillanti, molto facili da vedere, di una magnitudine compresa tra 1 e 2. Sarebbe una visione assolutamente spettacolare, ed ogni persona in qualsiasi parte del mondo avrebbe la possibilità di vedere i migliori fuochi d'artificio della storia" dice Withers.
Ma nessuno dei vigili osservatori del 12° secolo riporta un tale sciame meteorico.
Allora a quale evento potrebbe riferirsi il racconto del monaco di Canterbury?
"Credo che si trovò nel posto giusto al momento giusto per osservare il cielo e notare una meteora che si andò a schiantare direttamente sulla superficie della luna" dice Withers. "E si dovette trattare di un evento assolutamente incredibile, una meteora che si disintegra esplodendo in fiamme attraverso l'atmosfera della terra, sibilando, ribollendo e crepitando. Chi si è trovato nella fascia di soli due o tre chilometri di visibilità sulla superficie della Terra, ha potuto ammirare il fenomeno. Questo spiega anche perché solo cinque persone l'abbiano documentata."
"Immagina di trovarti a Canterbury in quella sera di giugno e vedere la luna tremare e spruzzare nello spazio rocce infuocate e ardenti" aggiunge Withers "il ricordo di un'esperienza simile ti accompagnerebbe per il resto della vita".

Tomás de Torquemada
22-08-04, 15:43
Dal sito http://www.giordanobruno.info/
© 1998-2004 dr. Guido del Giudice

http://www.giordanobruno.info/luna.htm


Bruno sulla Luna

http://www.giordanobruno.info/g_bruno1.JPG
Immagine ingrandita del cratere Giordano Bruno (freccia).

L'impatto che diede origine al cratere, di circa 20 chilometri di diametro, fu osservato la sera del 18 Giugno 1178 da cinque testimoni, ed é riportato nelle cronache medioevali. Nessun altro evento simile é stato mai registrato nella storia nè sulla Terra nè sulla Luna (Hartung, 1976).

Bruno sulla Luna c'era già stato: ce l'aveva portato nel 1648, Cyrano de Bergerac nel suo "L'autre monde ou les états et empires de la Lune ". Come acutamente osserva Jean Rocchi nel suo Giordano Bruno après le bûcher (pag.221): Dyrcona (anagramma di Cyrano) incontra un personaggio travestito da "demone di Socrate" immortale, che un lettore sagace riconoscerà senza sforzo. Cyrano ci dice che quest'uomo é arrivato sulla Luna da non molto tempo, dopo aver fatto un viaggio in Europa dove ha incontrato il dottor Faust, i Cavalieri di Rosacroce e Campanella, mentre era a Roma dinanzi all'Inquisizione. E' nato sul Sole ma ha preso dimora sulla Luna perché: non si vedono pedanti e i filosofi si lasciano convincere solo dalla ragione e non c'é autorità di sapiente, nè prevalenza di numero che possa avere il sopravvento sull'opinione di un trebbiatore, se questi ragiona meglio.
Nuovo gioco di specchi: questo demone di Socrate ha incontrato in Inghilterra, dove ha studiato i costumi dei suoi abitanti, un uomo di cui egli fa il nome, ma che potrebbe essere lui stesso, in base alla descrizione che ne fa. Quest'uomo é considerato una vergogna dal suo paese, perchè é certamente una vergogna per i grandi del vostro Stato riconoscere in lui la virtù di cui é la personificazione, senza per questo adorarlo. Egli é tutto spirito, tutto cuore, Egli - aggiunge- é il solo poeta, il solo filosofo e il solo uomo libero che avete.
Chi é questo affascinante personaggio? Cyrano non dirà più niente ma aggiungerà solo un'ultima allusione quando, dopo averlo lasciato, Dyrcona, ritornando sulla Terra, sta quasi per toccare una montagna tutta in fiamme, per ritrovarsi steso su delle eriche in cima ad una collinetta in Italia. Questo demone di Socrate, Italiano, gran viaggiatore é figlio del Sole, del Vesuvio e della collina di Cicala.
Egli ha un nome che nemmeno Cyrano poteva pronunciare."