Shaytan (POL)
17-09-02, 11:42
TRENTO. È di circa 200, una media di 40-45 al giorno, il numero degli stranieri ai quali sono state rilevate le impronte a Trento a partire dal 10 settembre, giorno di entrata in vigore della nuova legge sull'immigrazione. A renderlo noto è la questura, che da martedì scorso ha attivato due sportelli in via S. Marco, il primo per la rilevazione dei dati anagrafici degli extracomunitari, il secondo per la rilevazione delle impronte digitali. Un numero rilevante se confrontato con quello di Milano (670 impronte), anche se a questi ritmi per regolarizzare i 7600 stagionali attesi da qui ai prossimi giorni in Trentino servirebbero più di 4 mesi.
La novità delle impronte digitali, contenuta nella Bossi-Fini, riguarda tutti gli immigrati ai quali il permesso di soggiorno viene rilasciato per la prima volta e coloro che devono rinnovarlo. Esclusi dalla procedura i bambini fino a 14 anni, mentre per quelli di età compresa tra i 14 e i 18 anni la possibilità è prevista solo su richiesta dei genitori.
La rilevazione delle impronte, gestita da operatori della polizia scientifica, viene effettuata utilizzando l'inchiostro e dura complessivamente una decina di minuti. Si annunciano invece tempi lunghi per l'utilizzo dei lettori ottici.
La novità delle impronte digitali, contenuta nella Bossi-Fini, riguarda tutti gli immigrati ai quali il permesso di soggiorno viene rilasciato per la prima volta e coloro che devono rinnovarlo. Esclusi dalla procedura i bambini fino a 14 anni, mentre per quelli di età compresa tra i 14 e i 18 anni la possibilità è prevista solo su richiesta dei genitori.
La rilevazione delle impronte, gestita da operatori della polizia scientifica, viene effettuata utilizzando l'inchiostro e dura complessivamente una decina di minuti. Si annunciano invece tempi lunghi per l'utilizzo dei lettori ottici.