Spirit
18-09-02, 14:48
E' stata bocciata la mozione con cui l'opposizione avrebbe voluto dotare Genova dei cartelli stradali in dialetto. Un semplice sottotitolo, Zena, la traduzione genovese del nome del capoluogo ligure. I più anziani continuano a chiamar così la loro città, Govi stesso parlava di "Zena" nelle sue celebri commedie teatrali. Tra le canzoni più belle scritte in lingua genovese, una recita "Cumme t'è bella Zena". E' stato questo motivo a ispirare a Venditti "Roma capoccia". I genovesi non mancano di sottolineare il loro legame con il dialetto e quindi le tradizioni locali: non solo allo stadio imperversa questa dicitura sugli striscioni e le coreografie, ma anche la maglietta della "Spinnaker" con la scritta "Zena" in primo piano assieme alla croce di San Giorgio ha letteralmente spopolato, fino a diventare un "must".
Chiaramente la proposta è stata bocciata a fini politici, perchè di chiaro stampo leghista. Sembra quindi che a Genova l'Unione Sovietica faccia un baffo. Niente croce rossa in campo bianco, niente dialetto,solo eterna devozione ai poteri che hanno avvelenato la città e fatto prosperare piccole frange di "ortodossi". In nome dell'ideologia,del "politicamente corretto", della servitù a tutti i costi le tradizioni e la storia vengono buttate nel cesso, specialmente se a difenderle pretende di essere un partito di segno opposto. La situazione è grave, anzi, gravissima: nel 2004 Genova sarà capitale della cultura europea, e molti hanno già intuito che si tratterà di un flop: non ci sono idee, progetti... E non ci possono essere finchè Genova non si guarda allo specchio, non si accorge di esser genovese e quindi erede di una grande storia di civiltà e di libertà, artefice di una civiltà originale e moderna, che deve essere riscoperta e messa sul tavolo in bella vista. Il 2004 sarebbe potuta essere l'occasione per la riscoperta della lingua genovese parimenti alla valorizzazione di tutte le altre lingue minoritarie, l'occasione per una grande conferenza europea sul ruolo che la repubblica marinara ebbe nel traghettare l'Europa fuori dal Medioevo, la data ideale per organizzare un grande "summit" della scuola genovese con tributi a cantanti e cantautori scomparsi o anche per fare entrare Gilberto Govi in Europa.... Ma nulla di tutto questo verrà fatto, perchè con certi burocrati al potere che offendono e rinnegano la lingua dei loro stessi cittadini più in là di un "flop" sarà difficile andare. Il primo ruolo del comune è creare stima dei propri simboli e delle proprie radici fra i cittadini. Se quest'obiettivo non viene raggiunto, tutti gli altri falliranno miseramente.
Questa giunta è fatta di uomini senza patria che amano però nascondersi dietro le gonne dello stato, uomini che non sanno più da dove vengono e ancor meno dove vanno, gente che vive di imperativi partitici e da sempre specula sui destini di una città che si vuol far semplicemente vivacchiare e invecchiare. Ma questa città, checchè ne dicano loro, si chiama innanzitutto "Zena". Poi, traducetela nella lingua che preferite.
Chiaramente la proposta è stata bocciata a fini politici, perchè di chiaro stampo leghista. Sembra quindi che a Genova l'Unione Sovietica faccia un baffo. Niente croce rossa in campo bianco, niente dialetto,solo eterna devozione ai poteri che hanno avvelenato la città e fatto prosperare piccole frange di "ortodossi". In nome dell'ideologia,del "politicamente corretto", della servitù a tutti i costi le tradizioni e la storia vengono buttate nel cesso, specialmente se a difenderle pretende di essere un partito di segno opposto. La situazione è grave, anzi, gravissima: nel 2004 Genova sarà capitale della cultura europea, e molti hanno già intuito che si tratterà di un flop: non ci sono idee, progetti... E non ci possono essere finchè Genova non si guarda allo specchio, non si accorge di esser genovese e quindi erede di una grande storia di civiltà e di libertà, artefice di una civiltà originale e moderna, che deve essere riscoperta e messa sul tavolo in bella vista. Il 2004 sarebbe potuta essere l'occasione per la riscoperta della lingua genovese parimenti alla valorizzazione di tutte le altre lingue minoritarie, l'occasione per una grande conferenza europea sul ruolo che la repubblica marinara ebbe nel traghettare l'Europa fuori dal Medioevo, la data ideale per organizzare un grande "summit" della scuola genovese con tributi a cantanti e cantautori scomparsi o anche per fare entrare Gilberto Govi in Europa.... Ma nulla di tutto questo verrà fatto, perchè con certi burocrati al potere che offendono e rinnegano la lingua dei loro stessi cittadini più in là di un "flop" sarà difficile andare. Il primo ruolo del comune è creare stima dei propri simboli e delle proprie radici fra i cittadini. Se quest'obiettivo non viene raggiunto, tutti gli altri falliranno miseramente.
Questa giunta è fatta di uomini senza patria che amano però nascondersi dietro le gonne dello stato, uomini che non sanno più da dove vengono e ancor meno dove vanno, gente che vive di imperativi partitici e da sempre specula sui destini di una città che si vuol far semplicemente vivacchiare e invecchiare. Ma questa città, checchè ne dicano loro, si chiama innanzitutto "Zena". Poi, traducetela nella lingua che preferite.