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Visualizza Versione Completa : C'era una volta Baghdad



Nebbia
19-09-02, 17:57
La volontà di Bush di fare a pezzi il regno dell’Iraq è più forte della ragionevolezza dell’ONU e dello stesso Saddam che si è piegato ufficialmente alla prospettiva del ritorno incondizionato degli ispettori ONU per la messa sottocontrollo da parte delle nazioni unite del suo presunto arsenale bellico di tipo non convenzionale. Bush ha detto che è pronto a chiedere al congresso americano il permesso di muovere guerra contro l’Iraq di Saddam indipendentemente da come si esprimerà l’ONU in consiglio. “Se le Nazioni Unite non faranno nulla nei confronti dell’Iraq, lo faranno gli Stati Uniti con i loro alleati”, è questa la minaccia concreta del presidente americano nei confronti di un paese (l’Iraq) col quale pare non ci sia altro che una questione personale.
Baghdad come Bassora e Mossul è città d’arte islamica e preislamica, ricca di tesori monumentali antichissimi: dalle antiche mura di Babilonia alla mitica porta di Istaz.. Un patrimonio dell’umanità sono le torri-templi a gradini, costruite a mattoni; i rilievi scultorei (i tori alati ) di gran vigore realistico, nonché i “sigilli cilindrici”. Gli oltre 50 palazzi presidenziali sparsi per tutto l’Iraq sono poi un capolavoro dell’opulenza architettonica moderna.
L’antica Mossul affacciata sul Tigri capoluogo del governatorato del Nineveh noto centro di produzione e di raccolta di tappeti nomadici è anche sede di chiese nestoriane e resti della civiltà babilonese.
A Baghdad (la città della favola di Aladino e la lampada magica) il Raiss ha fondato (come anche a Bassora e in misura minore in altre importanti città del regno) un importante museo dell’arte pittorica, dove sono esposti i capolavori di migliaia di artisti. (pare anche tele di Picasso, Dalì e Goya). Gigantesche moschee gareggiano (dimensionalmente) con quelle di Santa Sofia (Istanbul) e della Mecca (Arabia Saudita) ponendo l’Iraq di fronte agli altri paesi arabi su di un piano privilegiato dal punto di vista sia islamicoculturale che artistico. Se nel 1990 la guerra del golfo aveva compromesso gravemente alcune di queste preziose testimonianze artistiche.. oggi l’Iraq di fronte ad una nuova offensiva americana più secca e decisa rischia la dissoluzione del proprio patrimonio archeologico e artistico, una perdita che risulterebbe incalcolabile per l’intera umanità.
Se la comunità internazionale inorridiva di fronte alla distruzione dei Budda di Baymhian in Afghanistan per mano talebana, oggi non potrà che atterrire di fronte agli ormai imminenti bombardamenti a tappeto che aerei USA e inglesi si accingono a scatenare contro le città artistiche e storiche dell’Iraq.

Che Dio salvi l’umanità!

Equilibrio
19-09-02, 21:00
La "città rotonda"(così viene anche chiamata Baghdad) nonostante i ben noti conflitti aveva conosciuto un'intensa modernizzazione che si può ancora chiaramente notare nelle strade ben ordinate, nei parchi pubblici, nei moderni edifici che accolgono centri culturali, scientifici ed artistici. Bagdad fu fondata dai califfi abbasidi verso il 762 d.C. e raggiunse il massimo splendore verso il 1200, quando contava quasi un milione di abitanti. Con l'invasione dei mongoli iniziò una rapida decadenza e la favolosa Baghdad, che in persiano significa "dono di Dio", conobbe un lungo periodo di abbandono. La città, soprannominata dagli arabi "Dar-es-salam", ovvero la "dimora della pace", rievoca sempre e comunque gli antichi fasti e nei vecchi quartieri che sorgono alle spalle della città moderna, il passato continua a rivivere nel presente. Qui la vita si svolge ancora secondo forme e regole tradizionali. Le strette vie dei mercati, attorno ai bazar, ogni mattina si animano. L'atmosfera che vi regna è quella un po' polverosa e trasandata di tutti i suq mediorientali. Nelle botteghe, che si aprono sulle viuzze, ferve il lavoro. Dalle mani esperte degli artigiani escono tessuti ricamati, tappeti, vassoi d'argento e di rame, oggetti di cuoio, anelli, collane, braccialetti, gioielli. Ogni corporazione ha il suo quartiere, le sue leggi, la sua etica e la sua mistica. Si può visitare il grandioso museo archeologico di Baghdad che conserva i più bei reperti dell'era mesopotamica e che è stato riaperto integralmente. Interessante anche Mustansiriya, importante università islamica dell'era abbaside e del Khan Marjan, un grande caravanserraglio sede del museo islamico.

Equilibrio
19-09-02, 21:06
C’è poi Kish, l'attuale Uhaimir (la rossa) a soli 14 Km da Babilonia che, come si legge nel poema di Gilgamesh, ricevette dignità regale dal cielo dopo il primo grande diluvio (2800-2370 a.C.). La città fu potente e leggendaria tanto che tutti i sovrani sumeri e accadi ambivano rivestirne il titolo di re. In particolare ricordiamo Sargon I di Accadia che invadendo il territorio sumerico si proclamò quasi senza resistenza re di Kish, re delle quattro regioni del mondo, dal golfo persico al Mediterraneo. Il campo di rovine ora si estende per ben 4 Km; gli ultimi scavi risalgono purtroppo all'ormai lontano 1923. Come tutte le città della Mesopotamia l'Eufrate l'attraversava dividendola in due parti. Il quartiere orientale era la sede dei re e dei templi dedicati alle divinità mentre il quartiere occidentale includeva la zigurat dal caratteristico colore rosso.

Equilibrio
19-09-02, 21:23
Babilonia: in accadico Bab-ilim o Porta del Dio, si trova a 90 Km a sud di Bagdad. La sua favolosa memoria ci è giunta nei millenni, sfolgorante ed agghiacciante più che mai, attraverso i racconti di molti autori classici quali Giuseppe Flavio, Diodoro Siculo e Strabone. La città si estende su una grande pianura, è di forma quadrata con una doppia cinta di mura larga ben sette metri ciascuna e che si sviluppa per circa 16,5 Km. Essa fu la più grande città fortificata che l'uomo abbia mai costruito e nessuna macchina bellica a quel tempo avrebbe potuto aprire una breccia nelle sue mura. Dovette verificarlo Ciro, re dei Persiani nel 539 quando pose l'assedio alla città, rendendosi subito conto che era impossibile prenderla con la forza. Infatti, deviato l'Eufrate che l'attraversava, la prese solo per fame e per sete. Le vestigia rimaste, in gran parte restaurate negli ultimi anni, sono quasi tutte di epoca neo-babilonese (VII-VI secolo a.C.). La deperibilità del materiale usato nelle costruzioni, argilla impastata con paglia e pressata in zolle essiccate col fuoco, ha facilitato l'erosione degli edifici riportati alla luce solo dopo il 1850 da uno dei primi grandi archeologi della storia, il tedesco Robert Johann Koldewey. Oggi si possono ammirare le poderose mura, le rovine del palazzo di Nabucodonosor, con i celebri giardini pensili dove morì Alessandro Magno; i resti della grande zigurat, le fondamenta della mitica torre di Babele alta circa 90 metri, la cui storia ci è tramandata dall'Antico Testamento. Tra i grandi sovrani babilonesi che dominarono la Mesopotamia e tutta l'area mediorientale vogliamo ricordare il grande Hammurabi (1728-1686 a.C.) sotto la cui sovranità si svilupparono enormemente la filologia, la lessicografia, l'astronomia e l'astrologia, la matematica, la magia e la divinazione. In questo tempo si completò la stesura di importanti testi religiosi e di epopee sulla creazione del mondo che sono giunti intatti fino a noi. In particolare ricordiamo un codice comportamentale e giuridico riportato su una stele ritrovata nel 1902. Questo codice di leggi, il più antico del mondo, ci trasmette per intero le abitudini, le strutture sociali e giuridiche, lo spirito e le tradizioni del popolo babilonese e mesopotamico in genere ed è attualmente custodito al museo del Louvre di Parigi. Hammurabi riuscì quindi a stabilire una vera centralizzazione amministrativa fra le regioni della bassa Mesopotamia con una struttura di istituzioni permanenti (la capitale, la legislazione ed il calendario). Per la prima volta nella storia si può dunque parlare di uno Stato.

Equilibrio
19-09-02, 21:24
Borsippa è l'antica città conosciuta come Birs Nimrud forse eretta da Nabucodonosor. Si trova a 15 Km a sud di Babilonia. Qui si venerava particolarmente il dio Nabu, dio tutelare della città figlio del grande dio Marduk, protettore di Babilonia. Si può ancora vedere una zigurat di 47 metri che un tempo si sviluppava su 7 livelli. La vista dalla zigurat è molto interessante: si intravedono gli scavi del 1902 ed il tempio dedicato al dio Nabu, dio della scrittura e degli scribi che aveva procurato la cultura all'umanità.

Equilibrio
19-09-02, 21:25
Kerbala la città curda è situata ai margini del deserto sulla riva destra dell'Eufrate. È una delle città sante dell'islam ed ospita il santuario sciita eretto dove Hussein, figlio di Ali, fu ucciso con duecento seguaci nel 680, nel tentativo di riconquistare il trono paterno. Ricordiamo che Ali era cugino di Maometto e ne sposò la figlia Fatima. Il santuario, ripetutamente distrutto e ricostruito, è oggi al centro di un grande cortile circondato da celle le cui pareti contengono la trascrizione dell'intero Corano. Il pellegrinaggio in questo luogo è molto meritorio in quanto, secondo la credenza, il pellegrino è accolto da 4000 angeli che sempre piangono sulla tomba del martire Hussein. Il terreno intorno al luogo santo è raccolto e conservato per devozione ed il pellegrinaggio a Kerbala vale addirittura più di mille pellegrinaggi a La Mecca e mille digiuni. Per questo le strade del villaggio sono sempre affollate di visitatori e di pellegrini provenienti da tutto il mondo islamico.

Equilibrio
19-09-02, 21:26
A Samarra, sulla riva sinistra del Tigri,residenza dei califfi nell'836. Ci sono il palazzo di Ashiq e la grande moschea che può ospitare fino a 100.000 persone al lato della quale c'è un minareto a spirale alto 52 metri, unico nel suo genere escludendo il ben più piccolo minareto della moschea Ibn Tulun al Cairo.

Equilibrio
19-09-02, 21:27
Famoso è il monastero di Mar (San) Behnam che si trova 35 Km a sud-est di Mossul e che è stato già notevolmente danneggiato dai missili tomahawk delle forze armate statunitensi. Qui si trovano antichi e preziosi manoscritti di epoca bizantina.

Equilibrio
19-09-02, 21:27
Nimrud invece è stata una delle città più ricche e importanti del mondo fino al regno di Sargon II, prima che il centro dell'impero fosse spostato a Ninive nel 705 a.C. Era una splendida città in riva al Tigri con un'ampiezza di circa 2000 metri per 1600. Sull'acropoli, nell'angolo sud-occidentale della città, si trovano tutt’oggi la maggior parte degli edifici tra cui il palazzo reale di Assurnasirpal II, parzialmente restaurato, con magnifici bassorilievi; le rovine del tempio di Nabu, dio delle scienze e patrono degli scribi, la zigurat dedicata al dio della guerra Ninurta. Gli Assiri furono un popolo di grandi guerrieri ma anche un popolo di costruttori: ogni sovrano, come ci tramandano numerosi testi ritrovati, costruì per propria gloria e per onore del dio Assur nuovi e sempre più splendidi palazzi lasciando peraltro ai posteri un elenco dettagliato delle loro opere di conquistatori a mezzo di tavolette d'argilla, bassorilievi e stele.

Equilibrio
19-09-02, 21:28
Ninive: capitale degli assiri che a partire dal XII secolo divenne la città più ricca della Mesopotamia perché in essa venivano accumulati i tesori depredati dalle città conquistate. Gli scavi archeologici hanno individuato insediamenti che risalgono al V millennio a.C. e vi si possono ammirare le rovine del palazzo di Assurbanipal (668-631 a.C.), dalla cui biblioteca provengono le famose tavolette cuneiformi oggi al British Museum di Londra. La grandiosa raccolta di tavolette, oltre 20.000 pezzi, include l'epopea di Gilgamesh, la più antica epopea del diluvio della storia, più antica della Bibbia e dei poemi omerici e di quelli epici dell'India. Uno dei più potenti sovrani assiri fu Sennacherib (705-681 a.C.), figlio di Sargon II, che distrusse Babilonia e che volle fare di Ninive una capitale al pari di essa. La cinse infatti con una doppia cinta di mura, fece costruire enormi palazzi reali, giardini e parchi utilizzando i più ricercati materiali che fece giungere da tutto il medioriente.

Equilibrio
19-09-02, 21:30
Korsabad: è l'antica Dur-Sharrukin, capitale fatta costruire da Sargon II e scoperta dal francese Paul Emile Botta nel 1843 che rivelò al mondo i primi monumenti assiri. Gli scavi durarono tre anni e diedero risultati strepitosi: innumerevoli sculture e bassorilievi, leoni, cavalli, sfingi, tori alati dal volto umano che montavano la guardia alle porte del palazzo reale, immagini di vita domestica, di caccia e di guerra

Equilibrio
21-09-02, 22:26
Mossul che è anche chiamata la città delle due primavere è un fiorente centro di raccolta e di produzione di tappeti orientali persiani e locali. Si tratta di una città dalle antiche case, delle piccole chiese cattoliche ed armene e dal tipico suq. Bellissime le moschee dedicate a vari profeti ed i resti delle antiche mura che si affacciano sul Tigri, purtroppo anche questa meta archeologica e culturale è stata nella scorsa guerra con gli Stati Uniti gravemente danneggiata.

Equilibrio
21-09-02, 22:28
Hatra e invece posta tra il Tigri e l'Eufrate, in pieno deserto sulle rotte carovaniere tra oriente e occidente. La città conserva quasi intatti interessanti resti dal II sec. a.C. su una estensione di 320 ettari. Al centro della città c'è un santuario dedicato a Shamash, il dio sole e intorno a questo numerosi altri templi a testimoniare che, probabilmente, più che un centro commerciale la città era un vero e proprio fulcro religioso. Hatra suscita inquietudine, forse a causa della solitudine che vi regna dall'anno 250, da quando, cioè, fu abbandonata per sempre nel mistero che circonda i suoi monumenti e le sue case.

Equilibrio
21-09-02, 22:30
Ctesifonte è una località, conosciuta con il nome arabo di Mada'in che si trova a circa 35 Km a sud-est di Bagdad. Capitale dei parti e conquistata dai sovrani sasanidi nel III secolo, conserva le rovine del palazzo del grande e saggio sovrano Cosroe I (531-579), con il sorprendente arco della volta centrale (alto 29 m. e largo 25) che ricopriva una grandiosa sala del trono e che risale alla metà del III secolo a.C. Il soffitto di questo storico "palazzo bianco" molto raffinato era ricoperto da un immenso tappeto fiorito chiamato "la primavera di Cosroe" che trovo il suo epilogo all’invasione degli arabi, questi infatti lo smembrarono e dispersero le centinaia di pietre preziose incastonate nella trama del manufatto che pare sia stato il più grande del mondo.

Morpheus
22-09-02, 19:54
Da come vanno le cose forse non ci sarà più.
:lol :lol