PDA

Visualizza Versione Completa : L'estinzione dei dinosauri



Fernando
24-09-02, 00:31
http://www.gdmland.it
http://www.gdmland.it/letteratura/canale_notizia.asp?ID_NOTIZIA=81048
Secondo una nuova teoria sarebbero scomparsi per l'accresciuto spessore del guscio delle uova.
E’ possibile ricostruire il Dna di un dinosauro partendo da proteine trovate in un fossile? La domanda, degna di un nuovo capitolo di «Jurassic Park», è stata posta da Roberto Quevedo, paleontologo spagnolo noto per aver ritrovato un embrione fossilizzato di una specie finora sconosciuta di rettile preistorico.
Le ardite ipotesi di Quevedo non sono l’unica novità sui dinosauri in arrivo dalla Spagna: secondo Fidel Torcido, specialista del Museo de las Salas de los Infantes di Burgos, gli enormi rettili preistorici si sarebbero estinti a causa dello spessore del guscio delle loro uova, eccessivo per essere rotto dai piccoli all’atto della nascita.
La scoperta di Quevedo è senza precedenti: secondo i suoi calcoli, le proteine che ha ritrovato dentro un uovo fossilizzato di dinosauro, infatti, hanno circa 90 milioni di anni -300 volte l’età dell’uomo moderno-, mentre la proteina più antica finora ritrovata data di «appena» 80.000 anni.
Lo scienziato ha ritrovato queste proteine preistoriche quasi per caso, dopo che un suo collega britannico gli regalò un uovo di dinosauro proveniente dalla Mongolia che aveva acquistato a Londra.
Quevedo usò uno scanner medico per esaminare l’uovo senza danneggiarlo e scoprì che all’interno c’era qualcosa: un embrione con proteine intere -e non solo tracce, come era successo finora con altre uova- che soprannomino «Icy», perchè in inglese vuole dire «Ghiacciato», ma, foneticamente, anche «Vedo» (I see), il che fa allusione ai mezzi usati per fare la scoperta.
E se la scoperta di Quevedo potrebbe portare alla ricostruzione del Dna di un dinosauro -seguendo quasi la trama del fortunato romanzo di Michael Crichton-, l’ipotesi lanciata dal suo collega Torcido potrebbe a sua volta rivoluzionare gli studi sull’estinzione dei rettili preistorici, ancora non spiegata dalla scienza.
Secondo Torcido, a un certo punto della loro evoluzione, i dinosauri cominciarono a produrre uova con un guscio sensibilmente più spesso, fino al punto di diventare un ostacolo spesso insormontabile per i nascituri, che sarebbero morti prima ancora di vedere la luce del sole.
Resta da stabilire come sia avvenuta questa mutazione. Secondo lo scienziato spagnolo, può essere attribuita ad un’evoluzione naturale dovuta ad una disfunzione dell’apparato riproduttivo dei dinosauri, oppure alla comparsa delle piante fanerogame, avvenuta durante il periodo mesozoico.
La maggior parte delle uova ritrovate con gusci di spessore normale, infatti, appartiene al cretacico inferiore dell’Era Secondaria (circa 120 milioni di anni fa), mentre le uova dal guscio più spesso risalgono a circa 70 milioni di anni fa, quando le fanerogame erano già apparse: la loro influenza sul metabolismo dei dinosauri potrebbe aver portato, o forse solo contribuito, alla loro estinzione. (21/09/02)
http://www.gdmland.it/MWAdmin/fotografie/2192002000040458.jpg