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Visualizza Versione Completa : Informazioni Sulla Vivisezione



enrique lister
03-10-02, 16:40
Qui inoltro una lista (incompleta) di prodotti cosmetici testati su animali, con le possibili alternative.
La fonte è l'organizzazione "Novivisezione", che riporta dati della Peta e della Lav e per ogni eventuale informazione potete rivlgervi a Marco Lorenzi (lormar@comm2000.it) e Marina Berati (marina.berati@mclink.it)

Innanzitutto una chiarificazione: ormai nella maggior parte dei casi tutte le ditte allegano la scritta "prodotto non testato sugli animali". Non è una menzogna, ma una parziale verità. Perché se è vero che il prodotto finito non viene testato sugli animali, è altrettanto vero che ciò che viene testato ulle cavie sono i prodotti intermedi e gli ingredienti, con i cd Draize Test oculare (inoculazione negli occhi dei conigli albini di sostanze tossiche) e Draize Test cutaneo (applicazione di sostanze tossiche sulla pelle depilata e abrasa di cavie, conigli e gatti).
Il problema di fondo, quindi è quello di eliminare a monte la catena di reificazione degli animali. Non solo boicottare i prodotti finali, ma anche tutte quelle case produttrici che si avvalgono di laboratori chimici in cui continua la vivisezione.
La lista include SOLO prodotti cosmetici, detersivi e prodotti d'igiene. Non vengono incluse medicine.

Perché continua la sperimentazione sugli animali visto che i suoi risultati vengono ormai ritenuti approssimativi, inesatti e incerti? Perché essa è a basso costo, il che non vuol dire che sia sicura. Da tempo la Food & Drug Administration americana indaga su prodotti per anni ritenuti sicuri perché testati su aimali, ma che in realtà si dimostrano cancerogeni (es.: la crema da barba Lenesaiz).

Il caso qui trattato è quello di una vera e propria associazione a delinquere che testa sugli animali anche i prodotti finiti, sebbene per legge non sia obligatorio, la P&G.
Se qualcuno volesse ulteriori informazioni sulla P&G basta visitare il sito internet www.pginfo.net, della Peta. Ecco la lista dei prodotti P&G, con le alternative "pulite":

COSMETICI P&G: Max factor, Oil of Laz, Infasil, Camay, Pantene
ALTERNATIVE: L'erbolario, helan, LepoLine, The Body Shop

CREMA DA BARBA P&G: Noxzema
ALTERNATIVE: Nectar Beauty Shop, L'erbolario

DETERSIVI P&G: Ariel, Dash, Dora, linea Ace, Lenor, Nelsen, Spic & Span, Viakal,
Mastro Lindo, APC, baleno, Mister Verde, Polin, Può, Tide, Tuono,
Zest
ALTERNATIVE: Almacabio, Argital, Ecolav, Ecover

FAZZOLETTI DI CARTA P&G: Tempo, Asciugatutto, Senz'acqua


IGIENE FEMMINILE P&G: Tampax, Douss douss intima, Lines
ALTERNATIVE: L'erbolario, Weleda

IGIENE PERSONALE P&G: Clerasil, Topexan, Keramine H, Demak'up, Napisan, Milton,
Infasil, Linea Az (dentifrici), Kukident
ALTERNATIVE: Argital, L'erbolario, Weleda, The Bosy Shop, Helan,
LepoLine

PANNOLINI P&G: Ultra pampers, Linidor


DOLCIUMI P&G: caramelle Victors

PROFUMI P&G: Laura Biagiotti (Roma, Roma Uomo, Sottovoce, Venezia,
Venezia Uomo, Venezia Pastello, Laura) Hugo Boss (N.1,
Elements, Hugo, Hugo Woman), Giorgio Beverly Hills (Giorgio,
Wings, Wings for men, Red, Red for Men)
ALTERNATIVE: perfette imitazioni delle marche disponibili di solito presso
i negozi del Nectar Beauty Shop




Allego inoltre una lista di prodotti di case che hanno aderito allo Standard LAV/EAR, cioé ditte che garantiscono (dietro controllo) di non sperimentare alcun ingrediente sugli animali, di non commissionare i test ad altri o di non comprare materie prime da ditte che conducono, commissionano o prendono parte a test su animali, a partire dalla data di adesione a questo Standard
DETERSIVI: Almacabio, Biolavo (Argital), Ecolav (KI), Ecover, Indra (Lakshmi), Econatura (Cibe)
COSMETICI E PRODOTTI PER IGIENE PERSONALE: Almacabio-hedera natur, Argital, Barry M, Bioforce, Biokosma, The Body Shop, Borlind of Germany, Cibe, D'Aymons, Dermotricos, Elizabeth van Buren Aromatherapy, Flora-Primavera, Helan, Honesty Cosmetics, jardin de Paradis, Lakshimi, L'Erbolario, lepoLine, Linea Progetto Gaia, Montagne Jeunesse, naturade, nectar Beauty Shop, Pedrini, Pure Plant, rebis, W Urlich, Weleda.

enrique lister
06-10-02, 23:13
Aggiungo due interessanti link:
http://www.novivisezione.org/info/index.htm
http://www.novivisezione.org/links.htm

enrique lister
13-10-02, 04:23
ne aggiungo un altro: www.laboratoricriminali.net ;) :p

enrique lister
09-05-03, 04:13
http://www.shacitalia.cjb.net

enrique lister
20-07-03, 17:20
su segnalazione della fonte di queste notizie (novivisezione.org), ricordo che i prodotti dell'Erbolario sono alquanto dubbi perché non è certo che rispettino veramente lo Standard che hanno sottoscritto.

Nel dubbio, quindi, meglio evitarli e sostituirli con tutte le altre marche

T34
12-09-03, 15:40
http://www.progettogaia.it/confronti/wwf/wwf01.htm


Simpatica "novità" sui collaboratori del WWF....

Davide (POL)
12-09-03, 17:31
Originally posted by T34
http://www.progettogaia.it/confronti/wwf/wwf01.htm


Simpatica "novità" sui collaboratori del WWF....


Per favore...

settembre 2000

<Gentile Amica, Caro Amico,
<desidero renderle noto che i professori Enrico Alleva ed Alberto
<Oliverio
<<si sono dimessi dal Comitato Scientifico della nostra Associazione
<per
<evitare che il WWF possa essere ingiustamente danneggiato dalle
<proteste
<giunte circa la loro presenza nel suddetto Comitato.
<Con i migliori saluti,
< Fulco Pratesi
< (Presidente WWF Italia)

T34
12-09-03, 18:24
Originally posted by Davide
Per favore...

settembre 2000

<Gentile Amica, Caro Amico,
<desidero renderle noto che i professori Enrico Alleva ed Alberto
<Oliverio
<<si sono dimessi dal Comitato Scientifico della nostra Associazione
<per
<evitare che il WWF possa essere ingiustamente danneggiato dalle
<proteste
<giunte circa la loro presenza nel suddetto Comitato.
<Con i migliori saluti,
< Fulco Pratesi
< (Presidente WWF Italia)



Per favore.....

SI SONO DIMESSI!!

il WWF aveva replicato:

Roma, 15 giugno 2000

Il problema da Lei sollevato è stato necessariamente sottoposto al nostro Consiglio Nazionale e li discusso.

Il WWF Italia è contrario alla pratica della vivisezione, pur non essendo questo nei temi previsti dalla missione del WWF a livello internazionale.

Nel nostro Comitato Scientifico vi sono esperti di diverse provenienze disciplinari, molti dei quali scelti anche per non essere caratterizzati dall'impostazione ambientalista, ma possibilmente con una visione dei problemi ampia ed interdisciplinare.

Essi forniscono un importante punto di riferimento e di approfondimento per diverse questioni tecnico scientifiche utili per l'Associazione, oltre a consentire l'avviarsi di un dialogo nell'Associazione, che non sia completamente autoreferenziale, a beneficio della riflessione e del ragionamento il piu possibile aperto.

I professori Alleva ed Oliverio sono scienziati di livello internazionale, che hanno sempre prestato la loro opera a favore dell'Associazione, in particolare su problemi di ordine etologico e comportamentale e pertanto l'Associazione non ritiene utile fare a meno del loro apporto.

Voglia gradire i nostri migliori saluti

Fulco Pratesi
Presidente WWF ITALIA

T34
12-09-03, 18:27
Originally posted by Davide
Per favore...

settembre 2000

<Gentile Amica, Caro Amico,
<desidero renderle noto che i professori Enrico Alleva ed Alberto
<Oliverio
<<si sono dimessi dal Comitato Scientifico della nostra Associazione
<per
<evitare che il WWF possa essere ingiustamente danneggiato dalle
<proteste
<giunte circa la loro presenza nel suddetto Comitato.
<Con i migliori saluti,
< Fulco Pratesi
< (Presidente WWF Italia)



Per favore.....

SI SONO DIMESSI!!

il WWF aveva replicato:

Roma, 15 giugno 2000

Il problema da Lei sollevato è stato necessariamente sottoposto al nostro Consiglio Nazionale e li discusso.

Il WWF Italia è contrario alla pratica della vivisezione, pur non essendo questo nei temi previsti dalla missione del WWF a livello internazionale.

Nel nostro Comitato Scientifico vi sono esperti di diverse provenienze disciplinari, molti dei quali scelti anche per non essere caratterizzati dall'impostazione ambientalista, ma possibilmente con una visione dei problemi ampia ed interdisciplinare.

Essi forniscono un importante punto di riferimento e di approfondimento per diverse questioni tecnico scientifiche utili per l'Associazione, oltre a consentire l'avviarsi di un dialogo nell'Associazione, che non sia completamente autoreferenziale, a beneficio della riflessione e del ragionamento il piu possibile aperto.

I professori Alleva ed Oliverio sono scienziati di livello internazionale, che hanno sempre prestato la loro opera a favore dell'Associazione, in particolare su problemi di ordine etologico e comportamentale e pertanto l'Associazione non ritiene utile fare a meno del loro apporto.

Voglia gradire i nostri migliori saluti

Fulco Pratesi
Presidente WWF ITALIA

Capito? " L'associazione non ritene utile fare a meno del loro apporto"

Davide (POL)
12-09-03, 18:49
Originally posted by T34
Per favore.....

SI SONO DIMESSI!!

il WWF aveva replicato:

Roma, 15 giugno 2000

Il problema da Lei sollevato è stato necessariamente sottoposto al nostro Consiglio Nazionale e li discusso.

Il WWF Italia è contrario alla pratica della vivisezione, pur non essendo questo nei temi previsti dalla missione del WWF a livello internazionale.

Nel nostro Comitato Scientifico vi sono esperti di diverse provenienze disciplinari, molti dei quali scelti anche per non essere caratterizzati dall'impostazione ambientalista, ma possibilmente con una visione dei problemi ampia ed interdisciplinare.

Essi forniscono un importante punto di riferimento e di approfondimento per diverse questioni tecnico scientifiche utili per l'Associazione, oltre a consentire l'avviarsi di un dialogo nell'Associazione, che non sia completamente autoreferenziale, a beneficio della riflessione e del ragionamento il piu possibile aperto.

I professori Alleva ed Oliverio sono scienziati di livello internazionale, che hanno sempre prestato la loro opera a favore dell'Associazione, in particolare su problemi di ordine etologico e comportamentale e pertanto l'Associazione non ritiene utile fare a meno del loro apporto.

Voglia gradire i nostri migliori saluti

Fulco Pratesi
Presidente WWF ITALIA

Capito? " L'associazione non ritene utile fare a meno del loro
apporto"


Si, attenzione alle date ! I due vivisettori si sono dimessi in Settembre !
Comunque il WWF, in quest'occasione non ha sicuramente fatto una bella figura, anzi...
Ciao

T34
13-09-03, 09:49
Originally posted by Davide
Si, attenzione alle date ! I due vivisettori si sono dimessi in Settembre !
Comunque il WWF, in quest'occasione non ha sicuramente fatto una bella figura, anzi...
Ciao


:) Chi è senza peccato....scagli la prima pietra.;)

Davide (POL)
24-09-03, 13:55
Lunedi scorso sono iniziati i lavori per la preparazione di una modifica della legge sulla vivisezione, (Il testo completo della legge da modificare lo trovate su: http://www.novivisezione.org/info/DLGS_116.htm
) voluta dall'onorevole Giulio Schmidt di Forza Italia.
Questo il programma:

- lunedi 22 settembre - Si iniziera' a parlare soprattutto di metodi alternativi.

- venerdi 26 settembre - Si affronterà il problema delle condizioni degli animali di laboratorio negli stabulari

- lunedi 6 ottobre - Forse il giorno piu' importante: si parlerà dei vari campi della vivisezione.c

I lavori verranno seguiti anche da Massimo Tettamanti chimico ambientalista, impegnato da anni sul fronte dei diritti degli animali e ora moderatore del forum viviezione di Promiseland (http://promiseland.it/forum/list.php?f=23)
Quì di seguito il resoconto della prima riunione:





Scusate ma sto scrivendo in frettissima e ci saranno errori di battitura e probabilmente punti non chiari.
Chiedete e mi spieghero’ meglio nei prossimi giorni.
L’obiettivo specifico era quello di analizzare il discorso METODI ALTERNATIVI.

Premessa:
- Quello che vi presento e tutti gli aggiornamenti futuri NON rappresentano il mio pensiero o i miei desideri. Cerco solo di tenervi informati costantemente di quello che succede e tralascio, per quanto possibile, ogni commento personale (io sono un animalista estremista e fanatico orgoglioso di esserlo)
- Cerchero’ di essere il piu’ obiettivo possibile cercando di non farmi influenzare da simpatie personali o “ideologiche”.
- La maggior parte della vivisezione è regolamentata da linee guida internazionale o da specifici obblighi normativi che NON sono italiani. Ci sono obblighi europei o mondiali per la commercializzazione di ogni nuova sostanza chimica (farmaco, pesticida, ecc.) e obblighi di usare animali che NON sono modificabili a livello dei singoli paesi.

Partecipanti:
- Rappresentanti di varie ditte farmaceutiche, dell’istituto Mario Negri, della Società Italiana di Farmacologia, del CNR, dell’Istituto Superiore di Sanità, ecc.
- Come associazioni c’erano la LAV (nella persona di Gianluca Felicetti), il comitato scientifico EQUIVITA (nella persona di Fabrizia Pratesi) e il comitato antispecista (nel persona del prof. Bruno Fedi)
- Esperti: il veterinario Amerio Croce, il prof. Michele Pietro Ghezzo e io.

Aspetto negativo:
- il maggiore è il forte limite nazionale sopra citato. Un metodo alternativo, per essere usato nelle prove specifiche per la commercializzazione di un prodotto, deve essere VALIDATO a livello internazionale. Quindi gli spazi di manovra nazionali erano molto stretti.

Aspetto positivo
- mi è parso di vedere una buona apertura al dialogo da parte dell’industria farmaceutica ma, soprattutto, dell’Istituto Superiore di Sanità. Sono rimasto molto sorpreso, piacevolmente sorpreso.

Idee che dovranno tradursi in proposte legislative concrete:
- supporto finanziario per lo sviluppo dei metodi alternativi. Si è parlato di un 30% della spesa per la ricerca (attualmente è circa lo 0.1%) e, se si dovesse mantenere questa percentuale, sarebbe un buon risultato.
- Rapida accettazione del metodo validato internazionalmente. Mi spiego con una esperienza che ho avuto recentemente
1) viene validato a livello internazionale un metodo alternativo.
2) le industrie fanno domanda al ministero per utilizzare il metodo alternativo al posto degli animali
3) passano 12-14 mesi e l’autorizzazione ministeriale non arriva per lentezze burocratiche
4) dopo 18 mesi arriva l’autorizzazione e FINALMENTE non si usano piu’ animali per quel test.

Ne sono stato testimone diretto perche’ andavo in una ditta convinto di poterla attaccare perche’ usava ancora animali per un test sostituibile con un altro metodo e mi rispondevano che erano d’accordo con me e che stavano aspettando da mesi l’autorizzazione ministeriale.
Centinaia di animali sperimentati per una lentezza burocratica.
SE passa questa proposta l’iter diventerebbe
1) viene validato a livello internazionale un metodo alternativo.
2) automaticamente, entro un tempo da definire, le industrie sostituiscono l’uso di animali per quel tipo di test.
- in piu’, se c’è un metodo validato, non solo le industrie ma anche i centri pubblici che usano animali si devono adeguare con gli stessi tempi.

Questo è solo un primo passo, ora bisognerà vedere COME si riuscirà a trasformare questi punti in linguaggio giuridico e come verranno inseriti nella proposta di legge finale.
Incrociate le dita e le zampe.
Scusate la fretta, ma sono solo incontri introduttivi e non credo valga la pena entrare ora nei dettagli.
Prossimo appuntamento venerdi 26 e l’argomento saranno i controlli e il trattamento degli animali negli stabulari.
Ciao e a presto

Massimo

P.S. buona notizia per il progetto “Didattica senza Animali” che vuole abolire l’uso di animali nella didattica universitaria.
Il progetto è descritto alla pagina
http://www.novivisezione.org/italia/didattica/index.htm
il numero di corsi di laurea che non useranno piu’ animali a scopo didattico è salito a 110 su 114.
Questo vuole dire che nel 76% dei casi non si useranno piu’ animali a scopo didattico.
Risultati importanti anche perché si tenterà di ottenere, con la proposta di Schimd, l’abolizione totale di questa tipologia di sperimentazione.
P.S. buona notizia per il progetto “Didattica senza Animali” che vuole abolire l’uso di animali nella didattica universitaria.
Il progetto è descritto alla pagina
http://www.novivisezione.org/italia/didattica/index.htm
il numero di corsi di laurea che non useranno piu’ animali a scopo didattico è salito a 110 su 114.
Questo vuole dire che nel 76% dei casi non si useranno piu’ animali a scopo didattico.
Risultati importanti anche perché si tenterà di ottenere, con la proposta di Schimd, l’abolizione totale di questa tipologia di sperimentazione.

Davide (POL)
29-09-03, 23:26
Ciao a tutti
Resoconto veloce della seconda riunione per la proposta dell’on. Schmidt sulla revisione della legge sulla vivisezione.
L’obiettivo specifico era quello di analizzare il discorso CONTROLLI, ANIMALI TRANSGENICI e altre cose.
Troppi argomenti e troppo importanti per trattarli tutti in una sola giornata.
Vi spiego, sperando che ve ne freghi qualcosa, come avvengono questi gruppi di lavoro.
Ci si trova intorno a un tavolo e, all’inizio, ciascuno dice la sua.
Ci sono coloro che vorrebbero abolire completamente la vivisezione, ci sono coloro che vorrebbero meno controlli, ci sono varie e diverse vie di mezzo.
Dopo questa prima fase di presentazione delle parti si dovrebbero tirare fuori delle proposte concrete e discutere su queste.
Il discorso CONTROLLI ha “rubato” praticamente quasi tutto il tempo e non siamo ancora arrivati a proposte concrete.
Usciranno la prossima volta che si riunira’ il gruppo di lavoro su questi argomenti (io mi sono autoinvitato a tutti i diversi gruppi di lavoro :-))
Anche se non sono ancora uscite proposte concrete vi descrivo il grosso problema tanto per presentarvi la situazione attuale.

Ci sono due tipi di CONTROLLI:
1) il controllo della “validità” della sperimentazione
2) il controllo dei laboratori, degli stabulari e dell’esecuzione degli esperimenti.

In altre parole:
1) chi decide SE un esperimento possa essere effettuato?
2) chi controlla COME viene effettuato, in che condizioni sono gli animali, ecc.?

Il secondo punto è teoricamente piu’ semplice: ci devono essere ispezioni da parte di personale preparato!
Al momento, ma questa è un’opinione personale, ci sono pochissime ispezioni ed effettuate da personale non preparato ma, almeno teoricamente, è possibile trovare una soluzione percorribile.
Il problema piu’ grosso è chi decide SE un esperimento possa essere compiuto.
Attualmente da un punto di vista ministeriale funziona cosi:
1) uno sperimentatore manda al ministero la comunicazione che intende usare animali. Se non usa cani, gatti o scimmie, e se usa l’anestesia puo’ automaticamente iniziare l’esperimento.
2) Se usa cani, gatti o scimmie e se NON usa l’anestesia la sua richiesta passa all’Istituto Superiore di Sanità che la controlla e, nella maggior parte dei casi, la autorizza.

Questo vuol dire che il 90% degli esperimenti NON viene minimamente controllato e il restante 10% non viene controllato da una commissione in cui sono presenti antivivisezionisti scientifici.

Sul sito che viene continuamente censurato ed è attualmente presente alla pagina

http://www.laboratoricriminali.cjb.net/

si possono vedere proprio i moduli di richiesta alla sperimentazione animale.

Tra l’altro questo sito è stata fonte di un acceso dibattito proprio all’interno delle giornate di lavoro.
Date le migliaia di autorizzazioni ogni anno per usare animali, diventa difficile pensare di riuscire ad analizzarle tutte e questo è il problema maggiore.
Ma un’idea sta nascendo nella mia mente e, una volta che l’avro’ chiarita a me stesso, la presentero’ pubblicamente.
Prossimo appuntamento lunedì 6 ottobre, e si inizia a parlare delle cose, a mio parere, piu’ importanti: l’argomento principale sarà la ridefinizione dei campi di applicazione della sperimentazione animale.
Sarà guerra aperta e senza esclusione di colpi.
Ciao e a presto

Massimo

Davide (POL)
07-10-03, 22:54
Ciao a tutti

Resoconto veloce della terza e ultima riunione per la “fase 1” della proposta dell’on. Schmidt sulla revisione della legge sulla vivisezione.
L’obiettivo specifico era quello di analizzare il discorso CAMPI DI APPLICAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE e FORMAZIONE DEL PERSONALE ADDETTO.
Forse la giornata piu’ importante di questa prima fase.
Premessa: sono stato piu’ volte accusato di essere poco aggressivo in questi gruppi di lavoro e chi mi accusa ha perfettamente ragione.
Sono poco aggressivo per due motivi:
1) discutere di vivisezione o antivivisezione da un punto di vista scientifico o etico con chi pratica la vivisezione vorrebbe dire creare un muro contro muro, iniziare litigi e scontri che possono protrarsi per ore senza arrivare a niente. Non siamo davanti all’opinione pubblica o davanti a persone da convincere. Lascio quindi spesso che vengano portati elogi alla vivisezione senza controbattere. Tanto noi non convinciamo loro e loro non convincono noi. Le due posizioni ideologico/scientifiche sono chiarissime e sono state ribadite anche nelle due relazioni introduttive della giornata fatte da Massimo Terrile del movimento antispecista e da un rappresentante di Pharmacia.
2) La maggior parte della vivisezione NON puo’ essere modificata a livello nazionale. È impossibile per motivi giuridici ed è per questo che esistono anche proposte europee. Se non possiamo abolirla con questa proposta nazionale allora concentriamoci solo su cio’ che possiamo ottenere. Se fossimo a livello europeo la discussione sarebbe piu’ accesa, se fossimo a livello regionale sarebbe ancora piu’ blanda.

Per quanto riguarda la parte, a mio parere, meno importante della giornata, la FORMAZIONE ci si è trovati tutti d’accordo (indipendentemente dalle diverse posizioni) sul fatto che una laurea non da automaticamente la preparazione per fare vivisezione e che sono necessari corsi speciali oltre alla laurea per chi vuole occuparsi di animali.

Per quanto riguarda invece la RIDEFINIZIONE dei campi di sperimentazione … ecco che entrano in gioco i limiti ma anche le possibilità nazionali.
Sono stati buttati sul tavolo delle trattative alcuni spunti importanti:
abolizione uso di animali per
- didattica prelaurea universitaria
- test di alcol e tabacco
- test a scopo bellico
e dettagli minori.
Questi sono possibili e ottenibili a livello nazionale.
Non so cosa si otterrà.

Ora inizia una seconda fase dove l’on. Schmidt e i suoi collaboratori raccolgono tutto e preparano alcuni punti per la proposta di legge.
Si passa quindi dalle discussioni teoriche alle proposte concrete.
Il vero e piu’ importante lavoro inizia solo ora.
Non si conoscono ancora i tempi ma sono stretti, strettissimi.
Le bozze delle proposte sui vari temi saranno pronte entro fine mese e fine ottobre/primi di novembre ci si trova per discutere i vari temi e trovarne la versione definitiva.
Incrociate le zampe a piu’ non posso!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ciao e a presto

Davide (POL)
11-10-03, 10:33
Un'innovativa campagna antivivisezionista è stata lanciata oggi dagli
Animalisti Italiani-PeTA sulla stampa nazionale e locale. Dopo vari mesi di
approfondito lavoro per valutare i molteplici aspetti connessi al delicato
argomento vivisezione, è stato elaborato un messaggio che invita alla
riflessione sulla legittimità/validità dell'utilizzo di animali per tutelare
la salute umana. Questa iniziativa, per i contenuti e lo stile con cui
questi sono espressi, rappresenta una novità assoluta in ambito animalista
è infatti preciso intento degli Animalisti Italiani-PeTA diffondere
argomenti difficili, forse scomodi e soprattutto sconosciuti o mal proposti
utilizzando uno stile soft, rispettando la sensibilità del pubblico senza
per questo penalizzare la qualità e completezza del messaggio.
L'efficacia di una campagna informativa sulla vivisezione è strettamente
dipendente dal livello del messaggio proposto, sia in termini di contenuti
che di qualità espressiva e grafica, affinché possa essere accettata dal
grande pubblico target primario delliniziativa come dagli addetti ai lavori
(in ambito scientifico), tra i quali alcuni potrebbero accettare di
discutere il metodo vivisettorio.
L'immagine della campagna richiama alla mente l'attuale condizione degli
animali di laboratorio: raggi di sole illuminano due animali immersi nel
buio di un bosco. Solo una rivoluzione culturale, che apra gli orizzonti
della ricerca, potrà portarli finalmente alla luce.
Obiettivo del progetto è controinformare lìopinione pubblica, con argomenti
semplici, corretti e verificabilidichiara il direttore del settore
vivisezione degli Animalisti Italiani/PeTA allo scopo di sollecitare una
maggiore coscienza e soprattutto conoscenza, in un campo attualmente tabù.
Inoltre speriamo che le persone raccolgano il nostro invito a partecipare
ad una rivoluzione culturale che affranchi finalmente gli animali dalla
tortura e apra la strada al progresso dei metodi di sperimentazione.
Per integrare questo innovativo progetto di informazione, è stato inoltre
concepito un opuscolo divulgativo, che si avvale del contributo di studiosi
e di ricercatori italiani, fra i quali il dott. Cagno (psichiatra e
dirigente medico ospedaliero) e il prof. Tamino (docente di biologia
allUniversità degli Studi di Padova). L'opuscolo, anchesso realizzato in
base ad un approccio delicato, ma assolutamente scientifico ed
incontestabile, anche per dovizia di fonti e riferimenti bibliografici, può
essere richiesto agli Animalisti Italiani.

Per vedere la campagna antivivisezionista
<http://www.animalisti.it/prg/upload...ti_Italiani.pdf>clicca
qui

Davide (POL)
21-10-03, 11:48
Attivisti della PeTA gustano la festa annulae della Procter&Gmable
Assordanti proteste contro i crudeli tests della Iams

Universal Ciy, California.

Attivisti della PeTA (People for the Ethical Treatment of Animals) sono
stati oggi espulsi dal picnic annuale organizzato dalla Procter&Gamble
(P&G) per i dipendenti. L'espulsione è avvenuta in seguito ad una
fragorosa, ma lamentosa cantilena contro l'uccisione di cani e gatti
durante i test nutrizionali del cibo per animali condotti dalla Iams, di
proprietà della P&G.

Recentemente, indagini condotte in incognito dalla PeTA avevano rivelato le
indecenti condizioni in cui giacciono gli animali
sottoposti ai test nutrizionali nei laboratori che sperimentano il cibo per
conto della Iams. Almeno 27 cani erano stati uccisi, mentre altri erano
morti per malattie non curate, a dispetto delle dichiarazioni della stessa
Iams riguardo a "nessun animale ucciso deliberatamente per i test". Le
indagini della PeTA hanno poi rivelato quanto segue:
- cani e gatti rinchiusi a vita dentro a piccole gabbie all'interno di
stanze tipo bunker;
- cani con corde vocali recise chirurgicamente per non udirne i latrati;
- cani con infezioni alle orecchie non curate, denti cariati e zampe ferite;
- i lavoranti della P&G hanno riportato la notizia di un gattino appena
nato, gettato nelle fognature attraverso uno scarico;
- animali terrorizzati, incapaci di socializzare, rannicchiati nelle gabbie;
- cucce soffocanti in estate e gelide in inverno;
- cani alimentati a forza con olio vegetale, mediante tubi inseriti in gola.

Lo scorso giugno la PeTA ha presentato un reclamo ufficiale contro la Iams
e la P&G presso la Commissione Federale del Commercio, perché le due
compagnie dichiarano presumibilmente il falso sui loro siti web, riguardo
alla cura ed attenzione che dedicano ai cani e gatti che utilizzano per le
loro ricerche.

"Iams ha ferito ed ucciso cani e gatti in test di laboratorio mentre
raccontava ben altro ai suoi clienti" afferma Mary Sweetland, vice
presidente del Dipartimento di ricerca ed indagini della PeTA "Il nuovo
cibo per cani necessita di test condotti su animali tenuti in casa, non
prigionieri ed isolati all'interno di gabbie di laboratori interdetti al
pubblico".

4 ottobre 2003

Per maggiori informazioni si prega di visitare
<http://www.IamsCruelty.com>www.IamsCruelty.<http://www.IamsCruelty.com>com



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Davide (POL)
08-11-03, 13:21
MicroCat è un nuovo scanner che permette di effettuare esami tomografici in maniera del tutto indolore. Praticamente una vera e propria rivoluzione del campo della tomografia e un'ottima alternativa alla vivisezione.



MicroCat è stato messa a punto degli Usa all'Oak Ridge national laboratory. Il sistema può tracciare la mappa tridimensionale di piccoli mammiferi, compresi topi o altre cavie da laboratorio. Grazia a MicroCat, prossimamente i bisturi impiegati per vivisezionare le cavie da laboratorio potranno essere sostituiti da mouse, e le gabbie da uno schermo a colori, sul quale proiettare l'immagine ai raggi X dell'animale "videosezionato".

Utilizzando MicroCat si avrà la possibilità di confrontare, in tempo reale, la struttura corporea di un topo da laboratorio con una mappa del dna preinserita in un computer, alla ricerca d'eventuali disfunzioni genetiche possibili anche nell'uomo. Il nuovo sistema ad alta risoluzione, circa 10 volte più potente degli odierni scanner ospedalieri, permetterà ai ricercatori di accelerare considerevolmente la ricerca genetica sui piccoli mammiferi.

Enrico Loi

Tratto da: http://www.ecplanet.com/canale/ricerca-8/Ricerca-50/vivisezione-/0/1495/it/ecplanet.rxdf

Davide (POL)
09-11-03, 20:31
Lotta al cancro sì ma senza mettere nel mezzo gli animali. In vista dell'anniversario di domani, promosso dall'Associazione italiana per la ricerca sul cancro, Medici internazionali si schierano contro l'utilizzo delle cavie.

«Ben vengano la ricerca clinica ed epidemiologica, quella in vitro, lo sviluppo di tecniche di diagnosi precoce - si legge in un comunicato - e ben venga soprattutto la prevenzione, che non è ricerca ma salva molte più vite di qualsiasi cura. Non è accettabile invece la ricerca su animali, non tanto e non solo per le scontate ragioni etiche, ma perché scientificamente non ha alcun valore ed è solo uno spreco di risorse». Nei paesi occidentali, il 25 per cento delle persone muore di cancro - emerge ancora dai dati offerti dai promotori della campagna Ricerca senza animali - e l'80 per cento dei tumori è direttamente collegato allo stile di vita e a fattori ambientali.

«Se lo scopo è salvare quante più vite possibili, la vera strada da seguire è quella della prevenzione» affermano i Medici internazionali, che aggiungono: «Gli animali usati nella ricerca sono topi e ratti. Gli oncomouse contengono geni umani che inducono il cancro, ma questi geni si comportano in modo diverso nell'organismo del topo e i geni soppressori del tumore sono diversi da quelli dell'uomo. Altri topi usati sono gli xenograft mice: si innestano tumori umani nel topo ma per comprenderne l'efficacia. Basti pensare che il National cancer institute ha indotto alcuni anni fa 48 tipi di tumori in questi topi, per seguire poi dei test finalizzati a provare 12 medicine anticancro già note ed efficaci sull'uomo: in 38 casi su 48, non funzionavano. Il 63 per cento di insuccesso. Meglio tirare una moneta...».

Il Gazzettino on line
8.11.03

Davide (POL)
20-11-03, 10:07
Cari amici
È iniziata la fase piu’ difficile per la proposta di legge sulla vivisezione: la fase 2, la stesura dei singoli punti specifici.
Ricordo a tutti alcune cose:

1) la vivisezione è regolamentata per il 90% da norme europee e accordi internazionali. Questo vuole dire che neanche Berlusconi la puo’ abolire a livello italiano (o meglio, la potrebbe abolire ma verrebbe condannato dall’unione europea e le ditte chimico-farmaceutiche chiuderebbero le sedi in italia e andrebbero all’estero e non credo abbia voglia di farlo).
2) la legge è l’adeguamento del decreto 116 che DA PER ACCETTATA E SCONTATA la validità scientifica della vivisezione. Questo punto crea di conseguenza una serie di problemi anche per esperimenti che sono proibibili a livello nazionale. NON è stato possibile mettere in dubbio questa impostazione. Cosa che già prevedevo e sapevo.

Un antivivisezionista coerente forse dovrebbe, solo per questo secondo punto, alzarsi dai tavoli di lavoro e andarsene.
Forse qualcuno dei partecipanti deciderà di fare cosi’ e chi deciderà di farlo avra’ tutto il mio rispetto.
Compio una scelta diversa, sicuramente piu’ ipocrita e meno nobile, di continuare a partecipare attivamente all’interno dei forti limiti di lavoro.
Sono stato accusato di dare “valore” alla vivisezione accettando questa impostazione (accettando cioe’ di discutere una legge che, come premessa, ritiene scientificamente valida la vivisezione) e forse è vero.
Siete ovviamente liberi di esprimere le vostre idee e prometto che nessun messaggio verra’ censurato.

Comunque … ieri (lunedì 17) si è tentato di scrivere punti specifici.
Non vi tedio con le cose che ritengo meno importanti e burocratiche ma vi faccio un elenco dei campi di applicazione in discussione:
- didattica con animali
- addestramento per la chirurgia
- test per cosmetici e prodotti di uso domestico
- test di prodotti bellici
- sostanze di abuso (alcol, droghe, tabacco)
tutti questi campi di applicazione sono regolamentabili (proibibili) a livello nazionale.
Ovviamente, su tutti i suddetti campi, si è giunti a un muro contro muro, si discuterà ancora, si faranno proposte e la versione definitiva dovrebbe essere pronta a gennaio.
Mi spiace non poter già dare nessuna buona notizia sicura ma siamo solo all’inizio.
Vi riporto un'impressione che ho avuto. Trovo piu' "apertura" dalle ditte private che non dal mondo accademico pubblico e questo credo che sia facilmente spiegabile: la vivisezione praticata dalla aziende è principalmente obbligatoria per leggi internazionali e quindi hanno "poco da temere". La ricerca pubblica in Italia dipende da leggi e finanziamenti italiani e quindi è "piu' a rischio".
vedremo ...
Nel frattempo vi pregherei di diffondere il piu’ possibile il messaggio qui riportato (grazie mille Marco)

http://www.promiseland.it/forum/read.php?f=23&i=2041&t=2041

perché, se si riesce a ottenere qualcosa, dobbiamo essere pronti a ricevere e recuperare gli animali salvati.
Prossimi appuntamenti sono
Venerdi 21 novembre (dove si parlerà delle procedure di autorizzazione e dei controlli, delle trattamento degli animali negli tabulari, degli animali transgenici)
Lunedì 24 novembre (metodi alternativi)
Credo che “qualcosa” di venerdi 21 (giorno carico di argomenti caldi) verrà poi spostato a lunedì 24 (giorno piu’ blando).
Non so se riusciro’ a collegarmi dopo venerdi e forse potro’ solo farvi un resoconto settimana prossima alla fine di questa seconda fase della proposta di legge.

Ciao a tutti
Massimo

Davide (POL)
26-11-03, 00:08
Cari amici
è quasi finita la fase II della proposta di legge sulla vivisezione proposta dall'on. Schmidt.
dico "quasi" finita perchè ci sarà un'altra giornata a dicembre per trattare alcuni argomenti per i quali non c'è stato il tempo.
per dirla in una frase ... CONTINUA IL MURO CONTRO MURO.
non si sono cioè verificate, nelle due giornate di venerdi 21 e lunedi 24, delle convergenze fra le diverse parti.
ci deve essere un organismo centrale che concede le autorizzazioni ma, con che struttura? con quali poteri?
chi fa i controlli?
devono essere messe on line le richieste all'autorizzazione di usare animali o no?
chi valuta la presenza di un eventuale metodo alternativo?

attualmente funziona piu' o meno cosi':
se non si usano cani, gatti o scimmie e/o se si usa l'anestesia si fa una COMUNICAZIONE al ministero e non c'è una valutazione scientifica.
se si usano cani, gatti o scimmie e/o se non si usa l'anestesia si chiede una DEROGA e la richiesta va all'istituto superiore di sanità che opera una valutazione "scientifica".

l'orientamento di questa nuova proposta di legge sembra essere il seguente:
se l'esperimento è FISSATO PER LEGGE da obblighi internazionali e NON è a discrezione del ricercatore viene comunicato ma non è possibile modificarlo o "bloccarlo" a livello nazionale.
se l'esperimento non è obbligatorio per legge allora deve essere valutato.
il problema è ... valutato da chi? e come? e poi chi controlla che tutto venga fatto a norma di legge?
valutato da comitati etici interni all'istituto o da una consulta nazionale?
controllato dal veterinario della stessa ditta o da un veterinario esterno?
e, se da un veterinario esterno, da un veterinario della ASL? senza preparazione specifica sulla vivisezione?
calcolate che si utilizzano un milione di animali l'anno e le richieste di autorizzazioni sono centinaia ....
problema non facile da risolvere ...
entro poche settimane inizierà la fase III; quella conclusiva, sara' preparata una bozza avanzata su cui lavorare e all'inizio dell'anno prossimo ci sara' la versione finale.
fra poche settimane potremo dire qualcosa di piu' preciso.

ciao
massimo

Davide (POL)
23-12-03, 10:00
Ciao a tutti
inizia la fase III, la fase conclusiva della proposta di legge dell'on. Schmidt - la scrittura della legge.
Sono finite le fasi di introduzione e discussione dove ciascuno diceva la sua, ora è tempo di scrivere!!!
la scadenza ultima per la versione definitiva è fine marzo.
è stata preparata una prima bozza che pero' verra' sicuramente stravolta in vari punti.
Non ripeto tutti i limiti che puo' avere una proposta di legge nazionale su un argomento internazionale perchè li ho già scritti da varie parti ma, devo dire, possibilità di ottenere "qualcosina", secondo me, ci sono.
Ripeto nuovamente che le opinioni espresse sono solo impressioni personali, ovviamente ogni associazione o singolo partecipante potrebbe darvi opinioni anche molto diverse.
Posso comunque gia' dirvi quali saranno gli "argomenti/articoli" che verranno discussi.

- le specie animali sottoponibili ad esperimento
- le modalità di utilizzo
- una eventuale riabilitazione
- un articolo sugli animali geneticamente modificati (che attualmente non sono inseriti ne regolamentati nella legge atttuale)
- i campi di applicazione (questo è quello che ritengo piu' importante!!!! è qui dove si possono "eliminare" campi di applicazioni, è la parte che personalmente piu' mi interessa)
- metodi alternativi (articolo di legge che al momento non esiste nella legge attuale)
- formazione del personale (novità che viene dall'europa e dal mondo, punto importante perche' ormai e' riconosciuto che la laurea da sola non prepara a sperimentare su animale. riconoscimento importante!)
- condizioni di mantenimento negli stabulari e negli allevamenti
- le procedure di autorizzazione
- la creazione di un osservatorio che NON deve autorizzare o meno l'esperimento ma che puo' avere accesso ai dati

ci si troverà piu' o meno ogni mese per creare bozze sempre piu' definitive.
dati per scontati i forti limiti che già sapevamo esserci, non sono ne ottimista ne pessimista riguardo a questa proposta.
Immagino e condivido le speranze e la curiosità di tutti ma, dato che tutto si puo' ancora modificare, non ha senso ora dare maggiori dettagli.
Spero che Stefano Cagno possa/voglia intervenire per aggiungere commenti propri.
a presto

massimo

I'm Hate
25-02-05, 14:15
In Origine postato da enrique lister
su segnalazione della fonte di queste notizie (novivisezione.org), ricordo che i prodotti dell'Erbolario sono alquanto dubbi perché non è certo che rispettino veramente lo Standard che hanno sottoscritto.

Nel dubbio, quindi, meglio evitarli e sostituirli con tutte le altre marche
L'erbolario e' da boicottare in quanto a partire da lo scorso anno,esegue per i propri prodotti,test clinici all'università di pavia,la cosa falsa e' che sulle confezioni esterne appare ancora
la scritta ambigua"i prodotti finiti dell'erbolario non sono testati su animali,i loro ingredienti potrebbero esserlo,ma non su commissione dell'erbolario" mentre una volta aperta aperta la scatoletta si legge,"i prodotti dell'erbolario sono sottoposti a rigorosi test clinici presso l'università di pavia".
:(
Aggiungo di boicottare pure weleda,infatti i loro prodotti per l'igene sono effetivamente non testati,mentre LO SONO i loro prodotti farmaceutici,ergo comprando un prodotto weleda si finanzia indirettamente la vivisezione.

I'm Hate
22-03-05, 12:57
Segnalo siti e negozi ove si possono acquistare prodotti non testati.
http://www.fitocose.it/
http://www.argital.it/italiano/home.html
http://www.lush.it/main/index.php
http://www.biodin.it/home/index.php
http://www.almacabio.it/
http://www.daymonsnaturalerbe.it/

I'm Hate
05-04-05, 01:14
In Origine postato da I'm Hate
L'erbolario e' da boicottare in quanto a partire da lo scorso anno,esegue per i propri prodotti,test clinici all'università di pavia,la cosa falsa e' che sulle confezioni esterne appare ancora
la scritta ambigua"i prodotti finiti dell'erbolario non sono testati su animali,i loro ingredienti potrebbero esserlo,ma non su commissione dell'erbolario" mentre una volta aperta aperta la scatoletta si legge,"i prodotti dell'erbolario sono sottoposti a rigorosi test clinici presso l'università di pavia".
:(
Aggiungo di boicottare pure weleda,infatti i loro prodotti per l'igene sono effetivamente non testati,mentre LO SONO i loro prodotti farmaceutici,ergo comprando un prodotto weleda si finanzia indirettamente la vivisezione.
Mi correggo sull'erbolario:i test clinici non necessariamente indicano l'uso di animali,oltretutto l'erbolario ha riconfermato l'adesione allo standard lav/ear,specificando pero' nelle confezioni che non e' sicura che i prodotti non siano stati testati da terzi,in altre parti.
L'erbolario cmq garantisce di non aver commissionato ne ora,ne in passato test su animali neppure sui singoli ingredienti.
A voi la scelta.

I'm Hate
01-08-05, 23:47
http://www.undicom.it/network/trieste/repository/articles/mktgsociale/view

Questo articolo non convince del tutto in quanto le "accuse" provengono da un fondatore della lush(marca concorrente di the body shop).
Pero' alcune delle cose contenute nel sudetto articolo posso confermarle

"afferma pubblicamente che alla Roddick non interessa la composizione chimica dei prodotti, si aggiungono critiche sulla mediocrità dei prodotti e sulla loro composizione non proprio naturale"

vero in parte,alcuni prodotti tbs contengono sls(sodium laureth sulfate) che a detta di molti,pur essendo di derivazione naturale,e' irritante e forse cancerogeno.
Lo stesso ingrediente e' contenuto in alcuni prodotti lush.
"Anita Roddick modifica solamente i suoi slogan in “against animal tested” e “based on natural elements”."
Vero,lo si legge sulle confezioni degli ultimi prodotti.
Personalmente non comprero' mai piu' i loro prodotti.

I'm Hate
16-08-05, 06:30
http://www.heto.it/italian/

http://www.ecolino.be

I'm Hate
12-04-06, 05:05
Aggiornamento
La casa "etica" the body shop
e' stata acquisita dalla loreal-nestlè

"Pensare che mi siedo accanto al nemico è sbagliato. Quando il più grande produttore di cosmetici del mondo dice 'Insegnateci come si fa a sostenere le famiglie di contadini e le cooperative femminili', allora siamo molto contenti".

Queste le parole della fondatrice...
per carità.

Rick Hunter
30-04-06, 18:35
Atroci crudeltà

Atroci crudeltà vengono compiute sugli animali senza alcuno scopo scientifico. La disinformazione sugli errori fondamentali della vivisezione favorisce il perdurare di un sistema in cui i profitti commerciali sono a scapito della salute del cittadino.

testo di Angelica C. Rigoni

La maggior parte della gente ignora l'esistenza del commercio clandestino di animali per vivisezione. E' un argomento questo che molti giornali rifiutano di trattare: non lo ritengono di sufficiente interesse "commerciale" o forse tutto viene messo a tacere da chi non vuole si parli di vivisezione, pratica su cui vivono decine di migliaia di persone in Italia. Pochi hanno il coraggio di mettere il dito nella piaga e di dire come stanno realmente le cose: la vivisezione é un metodo di ricerca completamente sbagliato, che provoca danni alla salute umana, ma che continua ad essere mantenuto per tutti gli interessi commerciali ad esso legati, come viene mantenuto qualsiasi sistema obsoleto ma redditizio. Perché è questo quello che conta: il denaro e non la salute del cittadino!

La vivisezione come metodo di ricerca contiene dei gravissimi errori sistematici le cui conseguenze si ripercuotono sull'uomo.



Gatto sottoposto ad un esperimento sull'epilessia


E' innumerevole la lista dei farmaci che, solo nella seconda metà del nostro secolo, hanno recato enormi danni alla salute umana. Molti di essi hanno causato malattie ben più gravi di quella che dovevano curare o ne hanno addirittura aumentato l'intensità; alcuni, come il talidomide, hanno provocato spaventose menomazioni fisiche sui neonati; vaccini antipolio coltivati sul rene di scimmia hanno causato la morte di bambini o arrecato loro gravi handicap. Non lontano nel tempo è, inoltre, l'esempio dei farmaci killer di Poggiolini e company.

Per avere l'approvazione al commercio di qualsiasi farmaco è necessario esibire le prove dell'avvenuta sperimentazione dello stesso sugli animali. Ecco perché si continua a fare vivisezione sebbene, anche chi la pratica, sa perfettamente che é inutile nonché fuorviante ai fini della conoscenza delle reazioni al farmaco ganismo umnell'orano. Uno degli errori sistematici della sperimentazione sugli animali consiste nel non tenere conto delle diversità fondamentali che sussistono tra le specie.

Diversità, per esempio, di metabolismo, sia per la velocità dello stesso che per la zona dell'organismo in cui si svolge la sua azione. Il metabolismo umano è molto più lento di quello degli animalisu cui si sperimenta. Ciò fa sì che alcune sostanze, come il fenilbutazone (un farmaco), innocue per cani, scimmie e conigli, permangano nell'organismo umano molto più a lungo, avendo così il tempo di sviluppare la loro tossicità. Per lo stesso motivo un farmaco contro l'artrite, l'oraflex, messo in commercio perché innocuo sugli animali, si è rivelato spesso letale per l'uomo. D'altro canto, per la sostanziale diversità di cui sopra, può succedere che alcuni farmaci che risultano tossici per le specie su cui sono sperimentati, vengano interdetti all'uso nell'uomo. Si rischia così di scartare qualche farmaco utile! Si pensi alla penicillina: questa straordinaria sostanza, dalle indiscusse proprietà antiinfettive, non sarebbe stata riconosciuta come tale se, invece che nel topo, fosse stata sperimentata nella cavia, per la quale è velenosa.

Esistono, inoltre, notevoli differenze fra le dosi sopportabili dal metabolismo nelle varie specie animali. Un esempio: sono bastate piccolissime parti di dosi completamente innocue per le scimmie di due anticancro, l'azauracil e il mitoxandrone, per provocare nell'uomo danni al sistema nervoso centrale, collassi ed altri effetti nocivi. E le scimmie sono gli animali più simili all'uomo.

Altro gravissimo errore di metodo della vivisezione è quello di identificare i sintomi con la malattia, ossia confondere l'effetto con la causa. Esempio: per studiare l'osteoartrosi o altre deformazioni delle articolazioni umane, i vivisettori prendono a martellate le zampe dell'animale, fino a frantumare completamente le ossa. La povera bestiola potrà pertanto presentare gli stessi sintomi (intenso dolore, inibizione nel movimento, ecc.) di chi soffre di osteoartrosi, ma non avrà mai la stessa malattia. Uno studio su un tale soggetto non servirà ad alcun buon fine se non a quello di assicurare la busta paga al vivisettore o una pubblicazione in più ad un ricercatore in carriera. Citiamo un altro tra gli innumerevoli esempi di questa ricerca fasulla. Per studiare l'epilessia si infliggono potenti scariche elettriche al gatto o vengono inoculate nel suo cervello enormi quantità di ossido di alluminio. Tutto ciò dovrebbe servire a creare un attacco epilettico, ma il gatto non l'ha affatto: esso si contorce e urla solo perché straziato dal dolore insopportabile.

A che serve allora uno studio che niente ha a che vedere con la scienza? Lo ripetiamo: a favorire la carriera dei ricercatori e dei professori universitari, la quale si basa sul numero di pubblicazioni fatte, oppure a commercializzare uno pseudofarmaco.

Il carattere ingannevole della ricerca basata su vivisezione si esplica sotto molti aspetti. I cancri indotti sugli animali mediante inoculazione di enormi quantità di sostanze cancerogene o mediante innesti di tessuti cancerosi non hanno nulla a che vedere con quelli che si sviluppano spontaneamente nell'organismo umano. Si distinguono da essi sia per caratteristiche biochimiche e morfologiche, che per l'assoluta mancanza di metastasi, ossia proprio ciò che rende letale il decorso della malattia. Non esiste alcuna tecnica in grado di attribuire questa caratteristica ai tumori artificiali. In laboratorio dunque si studia non il cancro, bensì un succedaneo del cancro! Finché la ricerca rimarrà in questi termini non si arriverà mai alla scoperta di una terapia valida. E le varie leghe e associazioni per la ricerca sul cancro continueranno ad aumentare i propri conti bancari, e a dare lavoro ad una marea di ricercatori altrimenti disoccupati!

Non serve a niente studiare i sintomi, bisogna studiare le malattie! E i ricercatori che praticano vivisezione lo sanno! E sono consci che l'unica vera sperimentazione la fanno quando somministrano il nuovo farmaco all'uomo (prassi molto frequente negli ospedali). Non è infatti servito a nulla averlo sperimentato precedentemente sugli animali, poiché è ormai chiaro che ogni specie dà una risposta diversa! Qualsiasi farmaco può essere fatto passare per innocuo o velenoso, utile o inefficace, a seconda della specie che si sceglie per sperimentarlo. Da questo tipo di ricerca non si può ricavare alcuna indicazione sulle reazioni nell'organismo umano. Sull'uomo, dunque, la sperimentazione è costretta a ripartire da zero! Il lavoro precedente è completamente inutile e non ha alcun valore scientifico!

Ogni nuovo farmaco in uscita commerciale è un rischio per la salute di tutti! E il rischio può perdurare anche anni; infatti solo dopo un consistente periodo di tempo sarà possibile dare un'esatta valutazione epidemiologica di tutti gli effetti tossici. D'altronde è altrettanto lungo il tempo necessario per il riscontro delle effettive proprietà benefiche del farmaco. E' altresì frequente il caso di farmaci che dopo anni di consumo si rivelano non tossici ma neanche efficaci. In tal caso se ne saranno subiti gli effetti collaterali inutilmente!

L'eterodossia della ricerca basata su vivisezione si manifesta sotto un altro fondamentale aspetto: il carattere non scientifico dei suoi esperimenti. Un esperimento può dirsi di valore scientifico se ogni volta che viene ripetuto a parità di condizioni, dà il medesimo esito indipendentemente dal luogo, dal tempo e, ovviamente, da chi lo esegue. Un esperimento scientifico dunque possiede una caratteristica fondamentale: la riproducibilità. Ebbene, gli esperimenti sugli animali, non sono affatto riproducibili.

Scegliamo uno tra molteplici esempi. E' noto dalla letteratura medica che le prove di tossicità (LD50) di alcune sostanze componenti di farmaci o cosmetici sui topi, hanno dato esiti completamente differenti a seconda che esse venissero svolte di sera o di mattina, d'estate o d'inverno, su animali stabulati in gabbie affollate o in condizioni normali. La tossicità di un cosmetico dipende, pertanto, dal momento in cui è eseguito il presunto test o dalle condizioni psicofisiche degli animali ad esso sottoposti. Questa è la sicurezza che i test sugli animali offrono al consumatore!

Le industrie cosmetiche e profumiere continuano a fare test di questo tipo, credendo cosi` di garantire l'innocuità dei loro prodotti e di poter porre sulla confezione la tanto ambita dicitura "testato sotto controllo dermatologico", d'obbligo per assicurarsi un buon andamento di vendita. I test dei cosmetici sugli animali, oltre che inutili, sono crudeli all'inverosimile. Si pensi, ad esempio, ai test delle tinture per capelli, o dei dopobarba, o dei rossetti, nei quali enormi quantità di queste sostanze vengono pompate direttamente nello stomaco di un animale immobilizzato, in genere un cagnolino. Il dolore fisico e la sofferenza psicologica di cui esso è vittima non sono descrivibili a parole e avranno termine solo con la sua morte, dovuta, nella maggior parte dei casi, non alla eventuale tossicità del prodotto, bensì alla lacerazione del suo apparato digerente, conseguenza dell'introduzione forzata. Questo esperimento non ha dunque nessun valore! Lo strazio e la morte del cagnolino non sono serviti a nulla!

Le case cosmetiche più serie e all'avanguardia hanno da tempo riconosciuto l'inattendibilità dei test eseguiti sugli animali e hanno, pertanto, adottato altri metodi di sperimentazione, scientifici ed affidabili. Quando dobbiamo acquistare un cosmetico o un prodotto da toeletta è consigliabile richiederlo tra quelli che non sono stati testati su animali: le profumerie più professionali sono in grado di fornirci i nomi delle ditte che non ricorrono a questo esecrando ed obsoleto sistema di sperimentazione. In questo modo tuteleremo la nostra salute, usando prodotti più sani e sicuri, e contribuiremo alla diffusione delle tecniche effettivamente valide, già note da tempo, che porranno termine a crudelissime e inutili torture.

Si potrebbe discutere di molti altri inquietanti aspetti della vivisezione, ma sarebbero necessarie pagine e pagine; pertanto ci auguriamo che quanto argomentato finora sia sufficiente a stimolare tutti noi ad un ulteriore approfondimento individuale, affinché la nostra disinformazione su questo problema non consenta più il prosperare di un sistema che dalla vivisezione trae solamente profitti. E' ora di smettere di subire l'inganno di chi asserisce che la vivisezione è necessaria per il bene dell'uomo o di essere vittime del famoso ricatto morale: "E' meglio che muoia un cane o un bambino?", che i vivisettori da sempre ci propongono per mancanza di valide ragioni scientifiche che giustifichino i loro esperimenti (sarebbe interessante sapere secondo quale etica si nascondono dietro al bambino).

Perché invece che continuare a fare scempio di creature inermi, inutilmente e col denaro pubblico, ed essere sviati dalla vera comprensione scientifica, non impiegano il loro tempo a ideare dei metodi di sperimentazione attendibili?

Esistono già da tempo alcune tecniche sostitutive, che hanno i requisiti scientifici ed economici che la vivisezione non ha, e in molti tipi di ricerca hanno già sostituito l'uso degli animali; si tratta solamente di svilupparle e diffonderle. In tossicologia e in farmacologia l'uso di colture in vitro dà ottimi risultati; esistono inoltre dei validi modelli matematici, basati sulla struttura e sulle proprietà fisiochimiche dei composti che consentono simulazioni e prove di verifica delle reazioni biochimiche fra molecole e farmaci.

In molti altri casi si può ricorrere a procedimenti fisiochimici come la spettrofotometria e la cromatografia o all'uso di organismi non senzienti quali virus, batteri, piante, protozoi, o anche frammenti di tessuti umani residui di interventi chirurgici. In medicina tutte le reali conoscenze delle patologie umane derivano dalla ricerca clinica, dalle autopsie e dagli studi anatomopatologici in genere, che vanno pertanto rivalutati ed approfonditi.

Nei test delle industrie belliche ed automobilistiche, adeguati modelli meccanici affini alla struttura umana consentono risposte trasferibili all'uomo con maggior sicurezza rispetto a quelle ottenute con l'uso di animali. Simili modelli sono preferibili agli animali anche nella didattica universitaria, come nell'insegnamento delle tecniche chirurgiche; i più eminenti chirurghi del passato e del presente testimoniano, infatti, che apprendere tali tecniche su esseri non umani è assolutamente fuorviante.

Invece che stanziare fondi per una ricerca del tutto inutile, quella impostata sulla vivisezione, i ministeri competenti dovrebbe finanziare progetti di studio e sviluppo di tutti i validi metodi sostitutivi o cominciare perlomeno con un'equipartizione delle somme assegnate. Questo sarà possibile solo quando chi detiene il potere avrà l'assennatezza di riconoscere che la ricerca basata sulla vivisezione è assolutamente inutile e sviante ai fini della vera conoscenza scientifica. Si rende pertanto necessario un cambiamento della cultura di base, imperante da troppo tempo che vede nella sperimentazione sull'animale l'unica via possibile, che conduce pero` solamente al facile profitto di pochi. Tutto ciò si realizzerà se ognuno di noi comincerà a vedere la vivisezione per quello che veramente é, ossia la più crudele e colossale truffa della storia della scienza, e diffonderà questa nuova e più giusta cultura.

In conclusione: la vivisezione o sperimentazione su animali non ha niente a che vedere con la scienza, bensì è un'espressione di quella mistificazione della dottrina scientifica detta scientismo in nome della quale, in epoche diverse, pseudoscienziati sfogarono il loro sadismo e la loro frustrazione su migliaia di creature umane; essa prospera per inerzia culturale ed ostacola il vero progresso scientifico ed economico. Questa ripugnante pratica pseudoscientifica dovuta a una sottocultura di comodo, oltre che straziare e torturare fino alla morte circa un miliardo di animali all'anno nel mondo, è dispendiosa e assolutamente pericolosa per la salute umana.

http://www.biscottonet.it/articoli/crudelta.asp