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Visualizza Versione Completa : Situazione in Honduras



carlomartello
14-09-09, 01:18
Questa estate è stato in Honduras un giornalista del settimanale Tempi, Rodolfo Casadei, che ha prodotto numerosi servizi sulle vicende accadute in quel Paese dopo il 28 giugno scorso. Si tratta di avvenimenti sui quali si è verificata una pressoché totale disinformazione e quindi vi prego di non smettere di leggere queste mie parole o, meglio, di leggere gli articoli che vi segnalerò alla fine del mio testo.
Come sapete, il 28 giugno scorso il Presidente della Repubblica Manuel Zelaya è stato portato all’estero dai militari e sostituito provvisoriamente con il Presidente del Parlamento, Roberto Micheletti, eletto da quest’ultimo organismo. Tutta la stampa mondiale ha scritto di un colpo di Stato militare.
In verità Micheletti è un imprenditore e uomo politico dello stesso partito dell’ex Presidente Zelaya, il partito liberale, figlio di immigrati bergamaschi, eletto alla Presidenza del Paese fino alle prossime elezioni (29 novembre) e all’insediamento del nuovo Presidente (gennaio 2010). Dopo lascerà l’incarico provvisorio. L’ex Presidente Zelaya, infatti, aveva indetto un referendum per modificare la Costituzione in modo da poter essere rieletto alla guida dell’Honduras, ma illegalmente perché solo il Parlamento avrebbe potuto farlo: il Presidente che prendesse questa iniziativa, in base alla Costituzione sarebbe ipso facto esautorato. E così è accaduto, perché il Capo di stato maggiore si è rifiutato di eseguire l’ordine di Zelaya di organizzare la logistica della consultazione elettorale e il Tribunale supremo di sovrintendere al voto, mentre la Corte suprema ha sentenziato che il referendum è incostituzionale e ha chiesto alle forze armate di fare rispettare la legge. Queste hanno arrestato Zelaya, mentre il Parlamento eleggeva capo provvisorio dello Stato appunto Micheletti.
Tutto questo succede il 28 giugno e nei giorni successivi. Il mondo diplomatico e la stampa internazionale annunciano invece che si è verificato un colpo di Stato e soltanto Israele e Taiwan, a tutt’oggi, hanno riconosciuto il nuovo Presidente dell’Honduras. Fanno eccezione il cardinale arcivescovo di Tegucigalpa Óscar Rodríguez Maradiaga e i vescovi del Paese che, prima hanno condannato come illegale il tentativo di Zelaya di indire il referendum che gli avrebbe permesso la rielezione cambiando la Costituzione, e poi ne hanno giustificata la deposizione, limitandosi a criticare la deportazione all’estero (anche se forse sarebbe stato trattato peggio in un carcere interno al Paese).
Dietro Zelaya c’è senza dubbio il Presidente del Venezuela Ugo Chávez, l’uomo forte dell’America Latina che è riuscito a costruire un cartello socialista di Paesi, l’Alba (Alleanza Bolivariana delle Americhe) composto da Venezuela, Bolivia, Ecuador, Cuba, Nicaragua, Antigua, Dominica e Honduras). Zelaya infatti era stato eletto Presidente come esponente di un partito moderato, ma successivamente si è spostato sulle posizioni di Chávez ricevendo in cambio petrolio a condizioni di favore, crediti e trattori, e imparando dal suo protettore venezuelano (che in questi giorni è stato ricevuto come una star al Festival del cinema di Venezia, acclamato come icona antioccidentale accanto a Oliver Stone dai comunisti a Forza Nuova) a tentare di piegare le istituzioni rappresentative ai propri fini, per diventare “legalmente” un dittatore a vita, come sta diventando il Presidente venezuelano. Grazie a Dio in Honduras qualcuno si è opposto. Ma bisogna aiutarlo.
Marco Invernizzi

Per approfondire
Rodolfo Casadei su Tempi (www.tempi.it): “Se questo è un golpe” del 7 luglio; “Honduras, cronache da un golpe tv” del 28 luglio; “Zelaya ci ha resi più poveri” del 28 luglio; “Honduras, intervista a Roberto Micheletti. ‘Io, partigiano anti- Chávez’ “ del 5 agosto.
Glauco Maggi, "Di origini italiane il nuovo capo di Stato. L'Honduras si ribella al golpe alla Chavez e manda in esilio il suo presidente", in Libero del 30 giugno.

Comunità Ambrosiana: Newsletter - n. 41 (http://comunitaambrosiana.blogspot.com/2009/09/newsletter-n-41.html)


carlomartello

UgoDePayens
14-09-09, 12:57
Micheletti era Presidente del Parlamento, ed era suo preciso dovere intervenire contro il tentativo di (quello sì!!) golpe costituzionale di Zelaya.

Colo Le Fou
14-09-09, 15:26
Ovviamente dalla parte di Micheletti!

carlomartello
24-09-09, 14:10
Zelaya è rientrato clandestinamente in Honduras per destabilizzare il Paese, gruppi di facinorosi stanno tentando un colpo di mano sulla scia del Venezuela.

HONDURAS: ZELAYA PARLA ALLA FOLLA, RESTITUZIONE O MORTE

Tegucigalpa, 22 set. - (Adnkronos/Dpa) - "La mia posizione e' patria, restituzione o morte!". Con queste parole, indossando il carateristico cappello bianco da cowboy, il presidente deposto dell'Honduras, Manuel Zelaya, ha arringato la folla di migliaia di sostenitori, riunita sotto l'ambasciata del Brasile a Tegucigalpa, dove si e' rifugiato. Il presidente di fatto Roberto Micheletti ha intanto tenuto un discorso in televisione, chiedendo al Brasile di consegnare Zelaya perche' sia processato. Poi ha proclamato il cessate il fuoco in tutto il Paese.
HONDURAS: ZELAYA PARLA ALLA FOLLA, RESTITUZIONE O MORTE - Adnkronos Esteri (http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/HONDURAS-ZELAYA-PARLA-ALLA-FOLLA-RESTITUZIONE-O-MORTE_3798533365.html)


Honduras: morti due manifestanti

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mondo/med/epa24xnbX_20090924.jpg

Dopo il ritorno del presidente deposto

(ANSA) - TEGUCIGALPA, 24 SET - Sono due i manifestanti morti in Honduras durante gli scontri con la polizia avvenuti nei giorni scorsi dopo il ritorno di Zelaya. Lo ha reso noto la polizia locale. Gia' ieri fonti dell'ospedale Escuela avevano annunciato la morte di un membro del 'Frente Nacional de Resistencia contra el Golpe de Estado', colpito da un proiettile delle forze dell'ordine. La polizia ha confermato il decesso, aggiungendo che anche un altro militante che partecipava ad una manifestazione e' morto.
ANSA.it - Mondo - Honduras: morti due manifestanti (http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mondo/news/2009-09-24_124387303.html)


Vorrei chiarire ai connazionali che l'unico vero "golpista" in Honduras è Zelaya, che ha cercato di sconvolgere l'ordinamento democratico per instaurare un regime personale di tipo "bolivariano" castrista. Le istituzioni dell'Honduras hanno reagito democraticamente ed hanno saputo difendere lo stato di diritto in maniera unanime, dal parlamento, alla magistratura, alla corte costituzionale. Il Sig. Micheletti è un esempio di dignità e disinteresse personale e le prossime elezioni di novembre metteranno le cose al loro posto. BASTA DI MINORANZE ILLUMINATE che credono di essere depositarie del potere. Basta di Radicali-Chic che li applaudono. È doveroso chiarire inoltre che Lula da Silva, non ha nulla da insegnare a Micheletti, sebbene dovrebbere chiedere scusa all'Italia per la mancata estradizione di noto terrorista condannato all'ergastolo dalla nostra Giustizia, molto a pesare dell'attuale Contessa di Castiglione. Viva la democrazia e non la farsa democratica bolivariana
Honduras nel caos, due presidenti in lotta per la capitale - Esteri - ilGiornale.it del 23-09-2009 (http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=384822)


carlomartello

carlomartello
24-09-09, 14:12
Honduras: governo; aiuti sospesi, Usa stanno con Chavez

La sospensione da parte di Washington di gran parte degli aiuti inviati all'Honduras significa che gli Usa si sono "messi dalla parte di Hugo Chavez": lo afferma il governo de facto honduregno guidato dal presidente Roberto Micheletti, commentando gli annunci fatti oggi dall'amministrazione Usa.
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"Ci dispiace che un governo, un paese e un popolo amico degli honduregni abbia preso la decisione di mettersi dalla parte di Chavez, e condanni così di fatto un popolo che lotta contro l'espansione marxista in America Centrale", ha detto il capo gabinetto di Micheletti, Rafael Pineda.

"Le decisioni annunciate oggi non sono amichevoli nei nostri confronti", ha proseguito Pineda, sottolineato che "i più colpiti da tali misure saranno i più poveri del nostro paese".
Honduras: governo; aiuti sospesi, Usa stanno con Chavez - bluewin.ch (http://www.bluewin.ch/it/index.php/564,176664/Honduras__governo;_aiuti_sospesi,_Usa_stanno_con_C havez/it/news/estero/sda/)


carlomartello

DanielGi.
26-09-09, 15:43
Evidentemente il giovane Presidente Obama non comprende fino in fondo quale sia stato il pericolo marxista per tutto il mondo e quanto, ancor oggi, sotto mentite spoglie sia presente tra noi.

DanielGi.
26-09-09, 15:46
Non possiamo pensare che un Presidente degli Stati Uniti debba ragionare come i suoi predecessori. Dobbiamo imparare ad analizzare le sue affermazioni ed i suoi atti e giudicarli di volta in volta.

Ovvero non possiamo più considerare gli Stati Uniti d'America come il baluardo della libertà per tutto il mondo.

Colo Le Fou
26-09-09, 15:53
Evidentemente il giovane Presidente Obama non comprende fino in fondo quale sia stato il pericolo marxista per tutto il mondo e quanto, ancor oggi, sotto mentite spoglie sia presente tra noi.

Concordo.

revolution
29-09-09, 00:29
Se vogliamo far parte del popolo cristiano(che è il popolo di Dio),
allora bisogna dire un paio di cose.

Lì c'è gente, anche cristiana, che muore di fame e che ha diritto alla parola, come dice la Legge di Dio !

Ripassate questi versi: 1 Corinzi 9, 7..10


Un popolo cristiano, sia esso settentrionale, napoletano, meridionale o anche italiano, è uno e democratico !!!


Zelaya e Chavez rappresentano anche la parola di cristiani che non hanno nulla, difesi contro chi si predica cristiano e che non li fa aprire bocca impoverendoli e questo è contro la Legge di Dio(Questo significa che sono fuori dalla Legge, in pratica non possono far parte del Popolo di Dio)...



Cosa è successo da Gesù in poi? Il papa stesso si rende portavoce
di chi vuole sottomettere i poveri! E' così che si vuole appartenere al Popolo di Dio?
Bisogna cambiare se volete l'amicizia di Cristo e l'eredità che Egli lascerà ai cristiani...



:chefico:

UgoDePayens
29-09-09, 07:23
La teologia della liberazione ha già fatto sufficienti danni.
Il messaggio evangelico è qualcosa di profondamente diverso (e migliore) di una specie di teoria economico-rivoluzionaria pauperista.

Per fortuna.
E, se proprio vogliamo mettere i puntini sulle "i", il buon Micheletti è comunque stato eletto...