PDA

Visualizza Versione Completa : Bruciava lŽauto ai vicini-nemici



AIACE TELAMONIO
09-10-02, 22:02
Del 9/10/2002 Sezione: Torino cronaca Pag. 47)


IN CORSO BELGIO: SULLA SUA AGENDA CŽERANO LE TARGHE DELLE VETTURE DA COLPIRE, E UNA LINEA CANCELLAVA QUELLE GIAŽ INCENDIATE
Bruciava lŽauto ai vicini-nemici
Un pensionato era lŽautore degli attentati

Giovanni C. ha 68 anni, è un pensionato Fiat e abita, da solo, in un alloggio proprio allŽinizio di corso Belgio, al 28. EŽ stato denunciato a piede libero dalla polizia (pm Gabriella Viglione) per una lunga serie di attentati, da febbraio a oggi: incendi (auto e negozi), danni vandalici, taniche di benzina svuotate sotto le porte dei «nemici», in quel caso un inquilino che non voleva lasciare una casa, lanci di acido sul marciapiede a scopo intimidatorio e altro ancora. Gli agenti della Squadra mobile, dopo una serie di indagini, hanno perquisito la casa del pensionato e hanno trovato indizi «interessanti». Come unŽagenda dove cŽerano scritti i numeri di targa delle auto dei vicini-nemici. Qualcuno aveva cancellato, con un tratto di penna, le targhe delle vetture già distrutte; lŽelenco però era ancora lungo e allŽappello ne mancavano altre. Molte altre. Altro indizio, la scia di un liquido corrosivo gettato dal balcone del primo piano sul tetto di una vettura, di proprietà di unŽaltra signora inserita nel girone dei «puniti». Le tracce puntavano dritte allŽalloggio di Giovanni C. a cui, un paio di mesi fa, la polizia aveva già provveduto a ritirare le armi, regolarmente denunciate, di cui era in possesso, cioè due pistole e un fucile da caccia, più le relative munizioni. Fantasiosa la tecnica degli attentati: benzina contro le vetrine. LŽonda di calore che devasta le saracinesche, i marmi dellŽingresso spezzati, i vetri sfondati. Morale, 50 mila euro di danni. Il piromane, con le auto, faceva anche peggio: un contenitore di combustibile, sotto la vettura e poi lŽinnesco, uno straccio incendiato appeso alla sommità di un bastone e il gioco era fatto. Uno dei commercianti ha subito la distruzione di due auto in pochi giorni, le gomme tagliate, la carrozzeria sfregiata. Un mistero che aveva sollevato, specie allŽinizio, forti timori sulla presenza del racket tra corso Belgio e Porta Palazzo. Insomma, una gang decisa a estorcere tangenti ai commercianti in cambio di protezione: «Ho passato mesi dŽangoscia - racconta Nino Bava, titolare del negozio di autoricambi preso di mira - prima il negozio, poi le auto, compresa quella di mia figlia. Non riuscivamo a capire le ragioni. Non voglio neanche sapere chi è lŽautore, lŽimportante è questo incubo sia finito. Certo, se ci sarà un processo, mi costituirò parte civile». Adesso Giovanni C. se ne sta alla finestra, al primo piano, e osserva tranquillo il traffico e i passanti, quasi trasognato. Per il momento sembra tranquillo. A scatenare la tensione, a quanto pare, fu il parcheggio riservato agli handicappati, proprio davanti al 28. Qui fu danneggiata la prima auto, nel gennaio scorso. Poi è stato un crescendo inarrestabile. Sino al blitz della squadra mobile.

m. nu.