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Shaytan (POL)
21-10-02, 17:24
TRENTINO ALTO ADIGE
IL CANTO CORALE IN TRENTINO

La musica tradizionale tipica del Trentino, come del resto di altre regioni dell'arco alpino è il canto di montagna; si tratta di un modo di cantare e interpretare gli eventi della vita che è sempre esistito; i canti nascevano nei "filò" serali, quando, in mancanza di televisione, ci si trovava alla sera per chiacchierare e passare il tempo in amicizia, e venivano tramandati da padre in figlio attraverso le generazioni. La nascita ufficiale del canto di montagna possiamo fissarla nell'anno 1926, quando un gruppo di amici appassionati diede vita al Coro della SOSAT, nome successivamente modificato in Coro della SAT; i brani, fino ad allora ad una sola voce, vennero così riadattati e "armonizzati" nella struttura classica a 4 voci maschili: alla melodia principale, eseguita generalmente dai tenori primi, vennero così aggiunte le altre tre voci "di contorno": tenori secondi, baritoni e bassi. Dal lontano 1926 molti cori hanno seguito l'iniziale esempio del Coro della SAT, al punto che ai giorni nostri quasi ogni comunità trentina ha un proprio coro, ciascuno con le proprie caratteristiche e peculiarità.

Che il Trentino sia terra dove la coralità ha una grande tradizione, è noto a molti: il numero dei cori ed il successo nazionale ed internazionale di alcuni di essi ne sono la più chiara testimonianza. Ma il Trentino, e questo forse è meno noto, è stato anche terra di musica e musicisti popolari: ed anche di questo aspetto non mancano le conferme. A cominciare dalle raffigurazioni di strumenti popolari, come la piva, la ghironda, il violino, che compaiono in pitture ed affreschi nel Duomo, al Castello del Buonconsiglio, sulle facciate delle Case Rella. Testimonianze di musica tradizionale influenzata da quella "colta" si trovano nella "Raccolta Sonnleithner", custodita a Vienna dalla Società degli Amici della Musica e relativa al censimento delle tradizioni musicali nelle regioni dell'Impero austroungarico, iniziativa che ha consentito la raccolta e conservazione di una serie di musiche da ballo in voga all'inizio del secolo scorso, prevalentemente negli ambienti urbani. Fino a qualche decennio fa, erano più d'una, in Trentino, le fabbriche di strumenti musicali. Ancora negli anni a cavallo fra le due guerre mondiali, inoltre, era possibile imbattersi nelle orchestrine che, soprattutto nelle valli, con violino, chitarra, bassetto, mandola e mandolino, assicuravano la colonna sonora ai momenti di aggregazione sociale come le feste dei coscritti, i matrimoni, il carnevale, il "trato marzo" o le feste dell'uva. Ma il fare musica, in Trentino, non era solo necessariamente legato alle feste popolari: in analogia con quanto avveniva (e tuttora avviene) nel vicino Tirolo austriaco, infatti, la musica nasceva e veniva suonata anche all'interno del nucleo familiare. E nella musica popolare trentina si possono ritrovare le influenze della musica tradizionale della Val Caffaro (in Lombardia, appena oltre il confine sud occidentale del Trentino), della Tanzmusik tirolese e delle melodie popolari dell'area veneta. È proprio con l'intento di indagare e riscoprire questo interessante patrimonio della cultura tradizionale trentina che gli Abies Alba hanno iniziato da alcuni anni un lavoro di ricerca e rielaborazione delle musiche popolari trentine, che completano e caratterizzano il loro repertorio, costituito da musiche tradizionali provenienti da altre regioni, italiane e non, dell'arco alpino

Shaytan (POL)
21-10-02, 17:34
Il gruppo Abies Alba è nato a Tione (Valli Giudicarie) intorno al 1978, attorno ad un interesse specifico dei suoi componenti per il folk-revival di matrice celtica. Dal 1991 il gruppo ha sviluppato un'attività di raccolta e di ricerca sulla musica tradizionale dell'arco alpino, con particolare attenzione alla propria terra d'origine, il Trentino. Questa scelta ha comportato un arricchimento della strumentazione e dell'organico. Con questa nuova fisionomia, oltre ad aver inciso nel 1994 il CD "In punto alla mezzanotte" e nel 2000 "Oggi non si lavora", il gruppo ha tenuto decine di concerti in Italia ed all'estero, suonando anche in prestigiosi folk festival. Il nome del gruppo prende spunto dalle caratteristiche ambientali dei luoghi dove è stato costituito: le Valli Giudicarie, nel Trentino occidentale, sono infatti una zona caratterizzata da un paesaggio spiccatamente alpino (sul suo territorio si trova il Parco Naturale Adamello-Brenta). Nei boschi delle Giudicarie, e di tutto il Trentino, è molto diffuso l'abete bianco: ed è proprio la definizione botanica di questa pianta ("Abies Alba") che il gruppo ha scelto come propria denominazione, con l'intento di sottolineare il forte legame con la terra trentina.

Gli strumenti utilizzati sono quelli tipici della tradizione, e cioè organetto diatonico, piva, violino, chitarra, flauti, ocarina, mandolino, bassetto, e varie percussioni etniche. Gli Abies Alba propongono diverse musiche da ballo - tra cui valzer, paris, polche, mazurche - nonché canzoni provenienti dal repertorio popolare di Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Ticino, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Istria, Emilia, in un suggestivo itinerario attraverso le espressioni musicali di queste regioni. Recentemente, oltre ai brani tradizionali, il gruppo esegue anche composizioni originali di ispirazione popolare "firmate" dai componenti. Particolare attenzione è stata dedicata alla musica per bambini che ha portato alla realizzazione di un cofanetto con due cassette intitolato "Nel Paese di Armonia"

Sito internet: http://www.abiesalba.org/index1.htm

http://gens.labo.net/it/musica/reg/17/abies_alba/index.jpg

Shaytan (POL)
21-10-02, 17:36
Anno 1950 - Capita che a Genova, all'università, uno studente di ingegneria sta canticchiando una canzone della SAT. Un altro fa eco. Arrivano due di Trento che studiano a Genova. Hanno tutti il "mal di montagna" e, guarda il caso, conoscono tutti la musica. Dato che abbiamo voglia di cantare, tanto vale cercar di cantare bene, pensano, e ci danno sotto a imparare qualche parte. Così, quasi per caso, nasce un coro. A quel gruppetto se ne aggiungono altri. Sono ragazzi che han fatto l'alpino, cui una canzone fa ritornare il magone di momenti che non si possono né vogliono essere dimenticati. Sono ragazzi che vanno in montagna, cui una canzone fa rivivere la placida malinconia di un tramonto alpino o la commossa gioia d'una cima raggiunta. Sono tutti giovani, che, nei difficili anni del dopoguerra, vogliono godere in allegria quella che essi sentono essere l'ultima occasione spensierata e veramente libera, prima di affrontare le difficoltà della vita. E tutti con tanta voglia di cantare. Dalla fusione di queste componenti musicale, alpina, montanara e goliardica, nasce lo spirito del coro. Uno spirito che caratterizzerà e differenzierà il Cauriol da tanti altri cori, di origine puramente folcloristica o militare. Naturalmente in tutti questi anni molte cose sono cambiate e molti coristi di un tempo non cantano più. Dei fondatori del coro ne sono rimasti addirittura due. Ma ad ogni corista che ci lasciava, subentrava un "nuovo", al quale più che doti vocali, si richiedeva la passione e la voglia di cantare; solo così il coro ha potuto vivere fino ad oggi, mutando i suoi componenti, ma mantenendo inalterate le sue caratteristiche. Anche il pubblico, nel corso degli anni, è cambiato e spesso viene da chiedersi che cosa si attenda da noi, se non desideri qualche cosa di nuovo o di diverso. Ma la simpatia che, in tutte le manifestazioni, nelle più svariate località, è sempre stata mostrata al Cauriol, anche nei confronti di cori forse tecnicamente più validi e preparati, fa pensare che lo spirito del Cauriol sia sempre buono

Sito internet: http://www.corocauriol.com/italiano.html


http://gens.labo.net/it/musica/reg/17/monte_cauriol/index.jpg

Shaytan (POL)
21-10-02, 17:39
Il Coro Valsella nasce nel 1936 a Borgo Valsugana. I primi anni segue l'esempio del coro della S.O.S.A.T. attenendosi al repertorio classico della tradizione trentina, poi, con il passare del tempo, comincia a crearsi una identità propria avviando una ricerca di nuovi canti della Valsugana e del Tesino i quali opportunamente armonizzati da famosi musicisti come Andrea Mascagni, Aladar Ianes, Terenzio Zardini, e molti altri diventano il repertorio originale del Coro.

Il Coro Valsella nelle sue esibizioni ha spaziato attraverso tutto il repertorio delle canzoni popolari, tuttavia la sua produzione discografica è rigorosamente originale, queste canzoni si possono ben considerare un patrimonio culturale tra i più preziosi.
A testimonianza della bontà della ricerca sta l'interessamento del museo di San Michele all'Adige per gli usi e costumi della gente trentina che ha acquisito nel suo archivio tutti i nastri originali, giudicandoli un reperto storico linguistico ed etnofonico assolutamente unico nel suo genere;e di importanza fondamentale per lo studio della nostra civiltà rurale.

Sito internet: http://www.corovalsella.it/


http://gens.labo.net/it/musica/reg/17/valsella/index.jpg