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Claudio Romussi
31-10-02, 15:29
ECOLOGIA DELLE MERCI

www.ilmanifesto.it/MondeDiplo/LeMonde-archivio/ultimo/0209lm31.01.html

[...] Nebbia e' un ecologo che ha insegnato merceologia nel corso degli anni [...] Il risultato ultimo della sua ricerca sulle merci, in parole miti ma inequivocabili, e' l'impossibilita', non solo di uno sviluppo sostenibile, ma anche di uno stato stazionario. Lo sviluppo e' sempre insostenibile. Questo non vuol dire che occorra stare fermi e seduti, o viceversa che, essendo tutto inutile, sia molto meglio lasciar fare, lasciar passare. Anzi c'e' moltissimo da fare per rimediare ai guasti, rallentare i buchi nella natura, programmare un futuro meno devastante.

[...] Oggi, intendendo nel 2000, le persone viventi sono sei miliardi: per un quarto sono di prima classe e per tre quarti di seconda. Passato un quarto di secolo le persone saranno tra 7,3 miliardi e 8 miliardi di cui circa 6 miliardi nel mondo di serie b; e il resto nei paesi di serie a. Cosa mangeranno tutte queste persone? I cibi possibili non sono molti, anzi sono soltanto due: i cereali e il resto.

I cereali (grano, riso, mais, orzo, avena, miglio, ecc) contano per il 65 per cento dell'alimentazione umana e la loro produzione nel 2000 e' pari a 1.800 milioni di tonnellate dai quali si ricaverebbero 25 mila miliardi di MJ (megajoule) ciascuno dei quali corrisponde a 252 calorie ed e' ferma da alcuni anni.

Il restante 35 per cento comprende: grassi, carne, latte, uova, soia, arachidi, verdura, frutta, patate, zucchero e cosi' via ed equivale a 10 mila miliardi di MJ.

Ce ne sarebbe abbastanza per tutti i viventi, anche se la distribuzione e' tutt'altro che equa e anche se una parte consistente dei cereali viene utilizzata come cibo per gli animali [...]

La trasformazione ''nobile'' del cibo, fatta attraverso l'allevamento degli animali, diminuisce il quantitativo disponibile pro capite e aumenta le disparita' fra persone di classe a e di classe b.

In sostanza per la dieta piu' ricca dei piu' ricchi si bruciano cosi' ogni anno diecimila miliardi di MJ, in cambio di 200 milioni di tonnellate di proteine [...]

Ne rimangono 25 mila miliardi che tradotti in calorie/giorno, consentono una dieta di 4.000 calorie pro capite che con una distribuzione adeguata, sarebbe piu' che sufficiente.

Se adesso introduciamo il fattore popolazione, risulta che nel 2025 serviranno 300 milioni di tonnellate di proteine e 35 mila miliardi di MJ tra cereali e altro cibo. [...]

note:
(1) Giorgio Nebbia, Risorse, merci, ambiente (Saggi raccolti per il 75mo compleanno dell'autore a cura di Elsa M. Pizzoli, Luigi Notarnicola, Ottilia De Marco e Gigliola Camaggio) Progedit, 2001, 12,91 euro.
(2) Giorgio Nebbia, Le merci e i valori, Jaca Book, 2002, 11 euro.