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Visualizza Versione Completa : I "fratelli di Gesù"



Qoelèt
31-10-02, 18:52
Da : http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=29586

Una nota da parte ORTODOSSA: da qui si può vedere anche il differente uso che ortodossia e latinità hanno fatto degli apocrifi. Mentre alcuni sono stati rifiutati per motivi dottrinali ( presentavano delle eresie o erano usati da sette eretiche), altri sono entrati per vie traverse nella tradizione della Chiesa, alimentando l'iconografia e l'innologia, o, ancora, divenendo materia prima per i racconti agiografici. Basti pensare al Protoevangelo di Giacomo, che divenne la fonte principale di tanti racconti agiografici riguardanti la vita della Vergine, e di tanti elementi iconografici! Ed è proprio dal Protoevangelo di Giacomo che risolviamo lo pseudo-problema dei “fratelli” di Gesù : “[9, 1] Gettata l'ascia, Giuseppe uscì per raggiungerli. Riunitisi, andarono dal sommo sacerdote, portando i bastoni. Presi i bastoni di tutti, entrò nel tempio a pregare. Finita la preghiera, prese i bastoni, uscì e li restituì loro; ma in essi non v'era alcun segno. Giuseppe prese l'ultimo bastone: ed ecco che una colomba uscì dal suo bastone e volò sul capo di Giuseppe. Il sacerdote disse allora a Giuseppe: «Tu sei stato eletto a ricevere in custodia la vergine del Signore». [2] Ma Giuseppe si oppose, dicendo: « Ho figli e sono vecchio, mentre lei è una ragazza. Non vorrei diventare oggetto di scherno per i figli di Israele ». Il sacerdote però rispose a Giuseppe: «Temi il Signore tuo Dio, e ricorda che cosa ha fatto Dio a Datan, a Abiron e a Core, come si sia spaccata la terra e siano stati inghiottiti a causa della loro opposizione. Ora, temi, Giuseppe, che non debba accadere altrettanto in casa tua ». [3] Giuseppe, intimorito, la ricevette in custodia.”.
Gli altri apocrifi che trattano di Giuseppe sono lo Pseudo-Tommaso (probabilmente sec. III) Pseudo-Matteo (sec. V); De nativitate Mariae; Evangelo arabico della Infanzia; e particolarmente la Storia di G. falegname (sec. IV O V).
Secondo gli apocrifi Giuseppe si unì in matrimonio una prima volta, all'età di 40 anni, con una donna di nome Melcha o Escha e da essa ebbe 4 figli, quelli che più tardi saranno chiamati "fratelli del Signore" (qualche apocrifo aggiunge 2 figlie): il più piccolo sarebbe Giacomo, presunto autore del Protoevangelo che ne porta il nome e testimone dei fatti dell'Infanzia di Gesù. RISOLTO DUNQUE IL PROBLEMA: I FRATELLI DI GESù SONO DUNQUE I SUOI FRATELLASTRI , IPOTESI ACCETTATA DA TUTTA L’ORTODOSSIA !!!
Anche sulla parola “primogenito” faccio un breve appunto: la giusta interpretazione dall’aramaico è “prima del quale non è nato nessuno” e non “il primo nato”, l’ho letto in un articolo su internet qualche anno fa –proverò a cercarlo per riportarlo- e anche recenti studi archeologici su epigrafi funebri sembrano dimostrarlo.
Basare comunque la verginità,come sembrano fare i latini sulla non rottura dell’imene nel parto, mi sembra un materialismo alquanto ridicolo…
In Cristo
Luca

paolo adami
08-11-02, 21:26
Una domanda:
e' lecito prendere come base di una spiegazione i
Vangeli apocrifi? Quale validita' hanno?
Per quanto riguarda il problema dei "fratelli di Gesu'"
ho sempre trovato la spiegazione che si trattava di
"cugini", in quanto nell'ebraico antico il termine usato
per fratelli e cugini era lo stesso.
Se ci atteniamo ai Vangeli sinottici non mi sembra che
la situazione sia chiara. Nel commento alla mia Bibbia
si afferma che l'apostolo Giacomo figlio di Alfeo e il
"fratello" di Gesu' Giacomo sono la stessa persona.
Ma da dove si ricava questa deduzione?