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Visualizza Versione Completa : Ultima cena dipinta come orgia omosessuale



Hope
15-09-09, 15:11
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Una storia gustosa che riguarda il dipinto “Ultima Cena” di Alfred Hrdlicka, definita dall’artista un’orgia omosessuale, opera restaurata da Pier Paolo Pasolini.
L’Ultima Cena rappresentata come un’orgia omosessuale, la crocifissione in cui manca il volto di Cristo, mentre però è in evidenza il suo organo sessuale. Estasi valorizzativa più che blasfemia, diciamolo. Viene valorizzato artisticamente l'istinto come veicolo del verbo divinizzante. Orgasmo e sentimento artistico prendono il posto del solito pane, del solito vino (anche questi simbolo di morte e rinascita, simbolo di fecondità e movimento creativo. La flagellazione con un torturatore che afferra i genitali di Gesù è il sacrificio, lo spreco di valori fraintesi ed utilizzati come mercanzia.
Sono tre delle opere del pittore e scultore Alfred Hrdlicka, 80 anni, ospitate al Museo del Duomo di Vienna, che hanno sollevato uno scandalo. Contestato l’arcivescovo Schoenborn che ha consentito la mostra dal titolo “Religione, carne e potere” ma, del resto, cosa ci si può aspettare da un arcivescovo?

Il settimanale News afferma che circoli “ultraconservatori” del cattolicesimo austriaco “si stanno mobilitando contro l’esposizione e “attaccano il cardinale arcivescovo di Vienna Christoph Schoenborn per aver dato il suo benestare alla mostra”. A propria discolpa, il portavoce dell’arcidiocesi, Erich Leitenberger, replica che il fatto di ospitare “una scelta” delle opere dello scultore non significa che il museo si identifichi con i contenuti mostrati.

L’artista austriaco, si definisce “stalinista e ateo” nel 1999 è stato capolista del partito comunista austriaco in Carinzia. Il direttore del museo, Bernhard Boehler, racconta che quando i visitatori chiedono “in maniera piu’ o meno emozionale perché gli apostoli stiano copulando”, Hrdlicka dà una risposta lapidaria: “perché non c’erano donne”.

L’artista non si scompone per gli affondi, anzi. “Anche Leonardo da Vinci era dell’idea che il circolo degli apostoli era caratterizzato da un erotismo omosessuale” dichiara. “Non è che voglia lodarmi”, aggiunge, “ma un crocifisso migliore del mio non lo ha realizzato quasi nessuno”. Di sicuro si è avvicinato a valori più contingenti del pianto e della preghiera.

La mostra comprende oltre 50 opere, tra disegni e acqueforti, realizzate nei decenni passati su temi diversi come “Soggetti biblici” (1959-61), “Sansone” (1059-63), “In nome di Dio” (1983), “Pasolini” (1983), “Omaggio a Zurbaran” (1986), “Guerre di religione” (1997) e “Golgota” (1997-98).


Dopo la rana crocifissa e la madonna che piange sperma, arriva l'ultima cena versione orgia gay. Che ne pensate?

edera rossa
16-09-09, 00:45
Dopo la rana crocifissa e la madonna che piange sperma, arriva l'ultima cena versione orgia gay. Che ne pensate?

mi ricorda un articolo di Arrigo Benedetti su quanti abbandonati i paesini natali si sentivano in obbligo di gridare il loro distacco scandalizzando quattro vecchie contadine del nostro sud e pronti, per questo, a credersi rivoluzionari. Queste invenzioni sono ormai vecchie e stravecchie dal punto di vista artistico e, se non fosse per qualche integralista cattolico che dà loro retta, il giorno dopo non ne parlerebbe più nessuno.
Alla prima edizione della biennale d'Arte di Venezia un autore espose una donna distesa nuda ,su una sorta di catafalco e ricoperta solo da alcuni fiori, per questo ebbe le reprimende clericali. Poi arrivò in visita Elizabetta d'Austria ( Sissi) e guardando il quadro si limitò a commentare " peccato troppi fiori". Lo scandalo si sgonfiò fra l'ironia dei più.