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Visualizza Versione Completa : I sistemi politici europei: 4) Spagna



Studentelibero
07-11-02, 14:44
Spagna: Sistema politico

La Spagna è forse l'unico esempio di come il passaggio dalla dittatura alla democrazia non abbia provocato grosse instabilità politiche anzi, il sistema politico spagnolo è stato caratterizzato, negli anni successivi alla morte di Franco, da una notevole stabilità di governo che ha permesso al paese iberico di raggiungere un notevole grado di sviluppo economico.

La Spagna è una monarchia parlamentare ma il vero fulcro del potere è l'Esecutivo o meglio il capo dell'esecutivo. Infatti, il primo ministro spagnolo gode di una serie di prerogative che ne fanno il vero motore di sviluppo dell'attività politica.

Il sistema elettorale spagnolo è di tipo proporzionale (formula d'Hondt) con soglia di sbarramento al 3% per l'elezione di uno dei due rami del parlamento: il Congresso dei deputati. Il Senato, invece, è composto da rappresentanti eletti in ogni provincia indipendentemente dalla popolazione, per un totale di 255 senatori. Tuttavia, il sistema elettorale spagnolo è caratterizzato dalla presenza di regole di attuazione che alla fine penalizzano i partiti minori, a tutto vantaggio dei due maggiori partiti: il PP di Josè Maria Aznar e il PSOE (Partito Socialista Operaio) alla cui guida è stato chiamato Zapatero che ha il compito (arduo) di riportare il partito ai lustri della direzione del precedente leader, Felipe Gonzalez.

Il ruolo predominante svolto dai due maggiori partiti spagnoli ha portato alcuni studiosi a qualificare la Spagna come un sistema bipartitico; e in effetti, la percentuale di voto ottenuta dai partiti minori è tradizionalmente molto bassa. Ciò che però ci porta a considerare la Spagna come un sistema multipartitico è la presenza, numerosa, di forti partiti regionali come il PNV nei Paesi Baschi e CiU in Catalogna con i quali i leader dei due partiti maggiori devono costantemente fare i conti. Non dimentichiamo infatti, che fu solo grazie all'appoggio del partito catalano se Aznar poté formare il suo primo governo di centro- destra dopo tanti anni di dominio socialista.

I partiti regionali quindi, svolgono un ruolo molto importante nello sviluppo dell'attività politica; si può anzi dire che il tradizionale allineamento degli elettori sull'asse destra- sinistra sia stato rimpiazzato, almeno nelle ultime elezioni, dal raggruppamento attorno ai partiti di ispirazione regionale.

Il parlamento spagnolo, abbiamo detto, è bicamerale; in ciò i costituenti spagnoli, incaricati di ridisegnare il sistema politico spagnolo dopo la dittatura, trassero esempio dall'esperienza di molti altri paesi europei ma con una correzione: il Senato spagnolo non gode di poteri estesi. In tal modo il bicameralismo spagnolo è notevolmente "sbilanciato" a favore della Camera dei deputati. Infatti, le due camere possono presentare proposte di legge e modifiche legislative, ma in caso di disaccordo, prevale la decisione dei deputati, per cui il Senato ha un mero potere di iniziativa legislativa. Il parlamento, comunque, non gode di forti poteri nei confronti del soggetto principale del gioco politico: il presidente del consiglio. Infatti, l'esperienza fatta da Gonzalez prima e da Aznar poi, di governi quasi del tutto monocolori, ha permesso al primo ministro di esercitare una supremazia assoluta nei confronti del parlamento, anche oltre i limiti costituzionalmente stabiliti.

Il primo ministro spagnolo viene nominato dal re dopo essere stato eletto da una maggioranza assoluta (al primo turno) o relativa dei deputati, ciò che permette di evitare uno scioglimento anticipato delle camere se nessun candidato premier ottiene la maggioranza assoluta. Inoltre, il premier non può essere sfiduciato (si noti l'assonanza con il modello tedesco) a meno che una percentuale di almeno il 10% dei deputati non presenti una candidatura alternativa che deve essere successivamente votata dalla maggioranza assoluta delle due camere.

Il primo ministro spagnolo dirige attivamente la politica del suo governo, nomina i propri ministri (che tra l'altro non debbono essere previamente presentati per la fiducia al parlamento), può sciogliere il parlamento e convocare le elezioni, firmare trattati internazionali e dichiarare pace e guerra. Il Re, con cui il primo ministro deve condividere l'esercizio del potere esecutivo, in realtà svolge una funzione meramente di protocollo, limitandosi nella maggior parte dei casi a ratificare decisioni già prese dal primo ministro.

Alcuni studiosi ritengono che il sistema politico spagnolo sia equiparabile al sistema britannico nella misura in cui prevede un potere esecutivo forte appoggiato ad un parlamento dominato dal premier. Le assonanze con il modello britannico sono del resto evidenti; in realtà, un grande elemento di differenza rispetto al sistema britannico risiede nell'alto grado di decentralizzazione amministrativa della Spagna; la presenza di forti partiti locali spinge talvolta il governo al compromesso con le complesse questioni politico- sociali delle diverse regioni spagnole; in ciò può forse ritrovarsi il principale limite allo strapotere del governo spagnolo.

Erik Marangoni
marangoni@ragionpolitica.it

Oli
10-11-02, 18:59
In termini di stabilità di governo, il sistema spagnolo è efficiente?

Studentelibero
10-11-02, 20:57
Sì molto. Secondo me il modello spagnolo (eccezion fatta per il regime monarchico) potrebbe offrire spunti interessanti per eventuali modifiche costituzionali nel nostro paese.

Montebardosu
26-05-03, 23:05
Originally posted by Studentelibero
Sì molto. Secondo me il modello spagnolo (eccezion fatta per il regime monarchico) potrebbe offrire spunti interessanti per eventuali modifiche costituzionali nel nostro paese.


Già,esiste infatti un'affinità Aznar-Berlusca che va al di là dei limiti protocollari tra due capi di stato. Essi sono infatti fascisti entrambi e questa è la vera differenza che distingue la Soagna dal Regno Unito, dove tra conservatori e laburisti quasi non si avvertono le diversità politiche.

india9001
09-09-03, 16:06
AMICO SARDO, ma quando è che la smetti di dire cose senza senso, studi un pò e viaggi soprattutto! Invece di restare chiuso nella tua mentalità provinciale di una Sardegna inesistente?

L'Europa significa mobilità, comunicazione, interazione. Quando conoscerai gli spagnoli, gli inglesi, i tedeschi....allora potrai parlare.

NON SI PUO' ANDARE AVANTI CON INSULTI, QUALCHE VOLTA FAI DISCORSI PULITI E ORDINATI!

benfy
08-10-03, 14:53
abbasso gli spagnoli la vera feccia dell'umanità.

ovunque sono stati hanno fatto danni.

via dall'europa civile e democratica

india9001
08-10-03, 20:58
AMICO MIO, TI VORREI DARE UNA MIA MODESTA E OPPOSTA OPINIONE:

LA SPAGNA E' UNA GRANDE NAZIONE, GLI SPAGNOLI SONO UN GRANDE POPOLO CHE E' RIUSCITO A SCONFIGGERE UNA TRAGEDIA COME IL FRANQUISMO E CHE, SOPRATTUTTO, SONO RIUSCITI A FAR DIVENTARE UNA NAZIONE POVERA, RETROGADA E STATICA, IN UN PAESE RICCO, TECNOLOGICAMENTE AVANZATO, DINAMICO E CAPACE DI FAR MANGIARE POLVERE (e tanta) A UN ALTRO GRANDE POPOLO (come il nostro) CHE OGGI CONTINUA A CULLARSI SUI VECCHI ALBORI DELLA SUA POTENZA ECONOMICA (che ormai scricciola pericolosamente) MENTRE PROPRIO LORO SONO VISTI COME
EFFICACI ED
EFFICENTI.

TI ESORTO A PASSARE QUALCHE MESE IN SPAGNA....E TE NE ACCORGERAI.


HASTA LUEGO!

benfy
08-10-03, 21:03
non ci tengo.

la spagna è il paese di tutti i peggiori conquistatori.

gli spagnoli sono troppo religiosi non rispettano i diritti umani hanno migliorato ma non abbastanza negli ultimi tempi.

se dove è stata la gran bretagna c'è lo sviluppo si pensi agli stati uniti e dove ci sono stati gli spagnoli solo miseria non sarà un caso.

pensa al referendum australiano in cui gli australiani hanno votatoa favore della regina elisabetta come capo di stato o a cos'è il commonwealth

india9001
08-10-03, 21:15
Permettimi di farti una domanda personale: quante volte e per quanto tempo sei stato in Spagna?

Te lo chiedo perchè, se frequenti il Paese iberico e la sua gente, rispetto la tua opinione senza però condividere; nel caso, invece, che tu sia stato alla "girovacanze" o addirittura non ci sia stato.....beh allora.......

Ragazzo vai a macinare chilometri (reali e metaforici) prima di tornare a dare un opinione.


Cordiali Saluti

india9001
08-10-03, 21:19
Un'ultima cosa:
come potrai capire dal mio avatar e dal mio nick, io sono un nazionalista democratico ITALIANO ma ho studiato e studio il sistema politico, sociale e culturale spagnolo, e posso assicurarti che, con l'autonomismo catalano (che significano 6milioni di spagnoli che parlano e amministrano diversamente "da Madrid"), le peculiarità andaluse e anche la questione basca (anche se qui ci sono vicende politiche di questi anni sui quali si PUO' discutere)
....beh non si può dire che la Spagna sia un paese antidemocratico.


W l'ITALIA,
W la SPAGNA,
W l'EUROPA

benfy
08-10-03, 21:21
non sono mai stato in spagna e non ci tengo ad andarci, però oltre a studiare lavoro in aereoporto e vedo che tipo di gente scende da madrid e barcellona e con che maleducazione.

india9001
08-10-03, 21:36
dai! MODERATORE cavolo ma come si fa a far scrivere uno così!

Questo, oltre che IGNORANZA, è razzismo!

Con tutto l'amore per il mio Paese, ma sai quante volte dai voli Alitalia nel mondo sembra che sbarchino gli unni!

Ma sono solo cazzate, non si può dire che siccome dagli aerei Iberia escono persone spesso maleducate (io volo con Iberia e non mi capita) allora la Spagna fa schifo e bisogna odiare a priori.

Per favore...MODERATORE intervieni!

Guarda "amico", non ti rispondo più perchè non intendo abbassarmi al tuo livello, concludo invitandoti ad andare a studiare.

benfy
08-10-03, 22:01
io non volevo offendere nessuno so anch'io che non bisogna fare di tutta l'erba un fascio ma prendere la spagna come esempio non è il caso.

Perdu
09-12-03, 17:43
Originally posted by india9001
AMICO MIO, TI VORREI DARE UNA MIA MODESTA E OPPOSTA OPINIONE:

LA SPAGNA E' UNA GRANDE NAZIONE, GLI SPAGNOLI SONO UN GRANDE POPOLO CHE E' RIUSCITO A SCONFIGGERE UNA TRAGEDIA COME IL FRANQUISMO E CHE, SOPRATTUTTO, SONO RIUSCITI A FAR DIVENTARE UNA NAZIONE POVERA, RETROGADA E STATICA, IN UN PAESE RICCO, TECNOLOGICAMENTE AVANZATO, DINAMICO E CAPACE DI FAR MANGIARE POLVERE (e tanta) A UN ALTRO GRANDE POPOLO (come il nostro) CHE OGGI CONTINUA A CULLARSI SUI VECCHI ALBORI DELLA SUA POTENZA ECONOMICA (che ormai scricciola pericolosamente) MENTRE PROPRIO LORO SONO VISTI COME
EFFICACI ED
EFFICENTI.

TI ESORTO A PASSARE QUALCHE MESE IN SPAGNA....E TE NE ACCORGERAI.


HASTA LUEGO!

la spagna è uno stato plurinazionale, io ho conosciuto decine di giovani catalani e baschi, e bisognava stare attenti a non dire, voi spagnoli, perchè si sarebbero incazzati malamente....addirittura un signore di barcellona disse un giorno:
con madrid condividiamo solo il sole.....:rolleyes:
che cosa è per te una nazione? un'entità politica e besta? una terra con dei confini fatti a tavolino?

Montebardosu
10-12-03, 17:50
Originally posted by india9001
AMICO SARDO, ma quando è che la smetti di dire cose senza senso, studi un pò e viaggi soprattutto! Invece di restare chiuso nella tua mentalità provinciale di una Sardegna inesistente?

L'Europa significa mobilità, comunicazione, interazione. Quando conoscerai gli spagnoli, gli inglesi, i tedeschi....allora potrai parlare.

NON SI PUO' ANDARE AVANTI CON INSULTI, QUALCHE VOLTA FAI DISCORSI PULITI E ORDINATI!

Peccato che, a suo tempo, mi sia sfuggita questa boriosa risposta di questo spocchioso personaggio che scrive da Cagliari esibendo - come uno sbirro - il simbolo della burocrazia della Repubblica Italiana, ma c'è sempre tempo per riparare.

Scommetto che costui non è sardo, ma avventurosamente o per altri motivi colonialistici egli si trova in Sardegna. Tuttavia, se anche fosse sardo (di stirpe e di nascita) non potrei che definirlo un illuso "senza patria", uno che va a cercarsi patrie altrove perché la sua è "inesistente".

Ma se davvero la sua patria non esistesse, ciò sarebbe unicamente a causa sua e di quelli come lui, che hanno portato il cervello all'ammasso e si sono venduti allo straniero.

Per fortuna abbiamo tante dimostrazioni da parte del nostro popolo che la Sardegna esiste eccome ed è considerata la nostra patria, anche se certi condizionamenti della cultura dominante ancora rendono ambigue certe posizioni.

Ciò detto veniamo al mio post, a cui è stata data una risposta completamente fuori tema. E' infatti evidente che io facevo riferimento al regime attuale esistente in Spagna che, ripeto si connota come fascista, al pari di quello esistente in Italia, per i modi adottati nei confronti di chi rivendica la propria sovranità sulla sua terra.

Mi riferisco in particolare ai cittadini di Euskal Herria, i cui partiti nazionalisti vengono chiusi e messi fuori legge, i cui appartenenti o sospettati tali vengono privati del diritto di essere eletti, le cui attività economiche e di sostentamento vengono impedite. Per chi non lo sapesse Euskal Herria conta tre milioni di abitanti e ne ha ben settecento in galera per motivi politici, senza contare tutti quelli che son dovuti fuggire in paesi esteri ed ivi continuano a doversi nascondere perché vengono perseguitati e uccisi anche negli altri paesi.

Ma mi riferisco anche alla Catalunya, dove è vero che l'Autonomia ottenuta in modo pacifico ha saputo generare floridezza e benessere (ma il merito non va certo al regime spagnolo), ma in cui resiste tuttora un anelito di completa sovranità e indipendenza.

Mi riferisco inoltre ai metodi superpolizieschi in uso nella polizia spagnola, le false accuse, le botte, la tortura illegale ma consentita dal regime. Le uccisioni "bianche", l'uso di spie prezzolate e di traditori e così via elencando

Se non esistesse già il termine "fascista", dovremmo coniare per questo regime un termine nuovo che corrisponderebbe più o meno al termine "spagnolo" oppure, meglio, "castellano".

Non che l'Italia vada immune da certe finezze: basta leggere ciò che racconta Franceschini della sua prigionia nei lager dell'Asinara e in altre carceri speciali, ma, poiché lui era un fondatore delle Brigate rosse e queste uccidevano senza scopo, ancora non sappiamo da chi manovrate, allora basta pensare a come venivano trattati solo un paio di anni fa, i detenuti del carcere di San Sebastiano a Sassari, o le persecuzioni e le false accuse e successive condannesubite dal bandito Grazianeddu Mesina (sì era stato un bandito, ma per la sua condotta forse avrebbe potuto tornare presto nel suo paese), solo perché aveva contribuito a far liberare, consegnando ai rapitori soldi dello Stato che il padre non voleva pagare, il bambino Farouk Kassam, in contrasto con un giudice Rambo.

Breve parentesi: Mesina era un vero "balente" da bandito, così come lo è stato in questa occasione, in cui sta pagando per la vigliaccheria di un padre, per le mene dei servizi segreti e per l'arroganza di un giudice "antimafia" messo in ridicolo dalla trasmissione televisiva quasi in diretta che il TG 1 fece in quella circostanza. Un altra persona ha pure pagato per questo episodio, forse pochi lo sanno, ed è stato il giudice che a concesso a Mesina i giorni di permesso per recarsi in Sardegna a compiere questa rischiosa missione. Mentre nulla si sa dei due balordi provocatori che hanno portato le armi in casa sua.

Chiusa questa parentesi, concludo, chiedendomi che cosa succederebbe se l'Italia adottasse i metodi della civile Espanha. Io, oltre alle persecuzioni già subite, mi troverei in galera o al cimitero per le mie opinioni, mentre MOLTI altri invece si godono il frutto dei loro malaffari e si conquistano anche il potere.

E, visto che sono stato accusato di insultare (non so chi e come), allora ne approfitto per dire a questo coglione di non osare mai più di parlare di "pulizia" dei discorsi o concetti simili. Si conservi invece per sé il termine di polizia o di amico degli sbirri, che più gli si addice.

india9001
11-12-03, 10:59
Caro Amico, abbiamo già avuto modo di disquisire tra di noi sugli stessi temi e mi ero ripromesso di non riprendere tali discussioni con te ma, questa volta, decido di abbassarmi ai tuoi discorsi deliranti seppur in modo educato e pacato.

Prima di tutto io sono sardo e sono fiero di esserlo perché ho, dentro il mio DNA quella sardità che mi rende inevitabilmente diverso dai fratelli sparsi nel resto del Paese. Tutto ciò non significa che devo rinnegare o odiare l'Italia perché, come sono conscio di essere Sardo (notare la "S") sono altresì fiero di essere ITALIANO, me ne vanto, e sono convinto che la mia sardità possa portare un VALORE AGGIUNTO alla mia ITALIANITA', cosìccome possono contribuire le altre diversità delle altre popolazioni d'Italia.

Io mi identifico metaforicamente nella Brigata Sassari che nel suo canto esprime la sua sardità manifestando la volonta di lottare per l'ONORE DELL'ITALIA E DELLA SARDEGNA PARALLELAMENTE.

Infine, sappi che io ho amici (non so tu) catalani di orientamento autonomista e conosco bene le vicende storiche delle terre iberiche..ripeto non so se tu puoi accreditarti reali amicizie fuori dal contesto isolano.

Ultimissima cosa: nel momento in cui voi sardisti promulgate l'autonomismo o addirittura l'indipendentismo con l'EVERSIONE (o perfino la SOVVERSIONE) e il TERRORISMO SOCIALE, io vi saluto e vi combatterò da sardo e da italiano.

A presto, e fatti un viaggetto per il Paese così ti rilassi un pò.

Montebardosu
11-12-03, 20:01
Originally posted by india9001
Caro Amico, abbiamo già avuto modo di disquisire tra di noi sugli stessi temi e mi ero ripromesso di non riprendere tali discussioni con te ma, questa volta, decido di abbassarmi ai tuoi discorsi deliranti seppur in modo educato e pacato.

Prima di tutto io sono sardo e sono fiero di esserlo perché ho, dentro il mio DNA quella sardità che mi rende inevitabilmente diverso dai fratelli sparsi nel resto del Paese. Tutto ciò non significa che devo rinnegare o odiare l'Italia perché, come sono conscio di essere Sardo (notare la "S") sono altresì fiero di essere ITALIANO, me ne vanto, e sono convinto che la mia sardità possa portare un VALORE AGGIUNTO alla mia ITALIANITA', cosìccome possono contribuire le altre diversità delle altre popolazioni d'Italia.

Io mi identifico metaforicamente nella Brigata Sassari che nel suo canto esprime la sua sardità manifestando la volonta di lottare per l'ONORE DELL'ITALIA E DELLA SARDEGNA PARALLELAMENTE.

Infine, sappi che io ho amici (non so tu) catalani di orientamento autonomista e conosco bene le vicende storiche delle terre iberiche..ripeto non so se tu puoi accreditarti reali amicizie fuori dal contesto isolano.

Ultimissima cosa: nel momento in cui voi sardisti promulgate l'autonomismo o addirittura l'indipendentismo con l'EVERSIONE (o perfino la SOVVERSIONE) e il TERRORISMO SOCIALE, io vi saluto e vi combatterò da sardo e da italiano.

A presto, e fatti un viaggetto per il Paese così ti rilassi un pò.


Due sole parole di risposta: non si possono servire due padroni, e già il fatto di definirsi sardo e contemporaneamente italiano dimostra quanto siano confuse le tue idee.

Tutte le altre sono baggianate. Tu che ti vanti tanto di conoscere la Spagna, cerca di fare più attenzione a quello che è successo in passato e succede oggi alla tua terra. Poi torna a farci lezioni, se ne avrai la faccia.

Ritengo opportuno però prelevare una tua frase (questa sì delirante e provocatoria):

"nel momento in cui voi sardisti promulgate (SIC!) l'autonomismo o addirittura l'indipendentismo con l'EVERSIONE (o perfino la SOVVERSIONE) e il TERRORISMO SOCIALE, io vi saluto e vi combatterò da sardo e da italiano."

1) Stai usando parole di cui non conosci il significato. Eversione sovversione e terrorismo sono tre concetti completamente diversi e tu fai ipotesi di questo genere solo per provocazione.

2) Sei un buffone. Non meriti che ti si prenda sul serio. Ma qualora dovessi prenderti sul serio direi che tu, in un caso simile, non potresti definirti né sardo e neppure italiano, ma solo UN TRADITORE.

E non chiamarmi "amico", non lo sono.

Fante d'Italia
12-12-03, 04:22
Originally posted by india9001
Un'ultima cosa:
come potrai capire dal mio avatar e dal mio nick, io sono un nazionalista democratico ITALIANO ma ho studiato e studio il sistema politico, sociale e culturale spagnolo, e posso assicurarti che, con l'autonomismo catalano (che significano 6milioni di spagnoli che parlano e amministrano diversamente "da Madrid"), le peculiarità andaluse e anche la questione basca (anche se qui ci sono vicende politiche di questi anni sui quali si PUO' discutere)
....beh non si può dire che la Spagna sia un paese antidemocratico.


W l'ITALIA,
W la SPAGNA,
W l'EUROPA

Suvvia torniamo a discorrere :) ;)
Dopo aver studiato il sistema politico, sociale, culturale spagnolo puoi così serenamente lasciar dire che l'Istituzione sulla quale basa la Spagna moderna ha avuto un ruolo irrilevante nel passaggio dalla dittatura alla democrazia?
Puoi consentire che si affermi che l'evolversi della Spagna a grande Nazione democratica sia indipendente dalle sue strutture fondanti, quindi dalla Monarchia di Casa Borbone?

Sono curioso, mica per altro, solo per eventualmente rendermi conto che mi son semplicemente sognato tutto quanto ho potuto raccogliere, di esperienza conoscitiva, in lunghi anni di continuo contatto e convivenza con le Genti di quel Regno.

india9001
12-12-03, 13:43
Ascoltami bene compare (così va bene:D ), quelli come te hanno da sempre la presunzione di essere nel giusto e di essere intellettualmente e culturalmente più in alto della parte sociopolitica avversaria.

Io so molto bene cosa significa eversione e sovversione, e posso permettermi di utilizzare il termine perché ho una proprietà di linguaggio tale da consentirmi di usare il significato delle parole anche metaforicamente. QUANDO TU PARTI CON DISCUSSIONI CHE SOLO UNA MINORANZA (PICCOLA) DEI SARDI APPROVA, e quando inneggi a un separatismo violento, a una dittatura da padrone, stai facendo eversione perché inciti velatamente alla violenza e a quel terrorismo sociale che non usa le bombe ma fa altrettanto male con i comizi da piazzari.

La Spagna è un grande Paese che conosco molto meglio di te, ha attraversato momenti bui, ma oggi è un grande Paese democratico che ha saputo dare tanti schiaffi morali ai 4Grandi d'Europa.

Il popolo basco ha ragione a chiedere particolarismi e autonomia, ma quando lo fa con la violenza perde ogni credibilità di popolo democratico e merita di essere punito....se sei informato in Catalunya si sono appena concluse le elezioni e ha vinto la sinistra indipendentista....in assoluta democrazia!

Ora ho parlato con accento presuntuoso, e proprio il fatto che lo dica dimostra che non lo sono.; ciò mi è servito per farti capire (spero) che bisogna esprimere le proprie tesi con MODERAZIONE, EDUCAZIONE e RAZIONALITA' senza usare termini "terroristici" come "padrone,..." altrimenti l'avversario non ti ascolta più.

Infine, carissimo, è inutile che ti sbracci tanto e rispondi violentemente ai miei post, perché tanto non serve a nulla: chi sta nella stanza dei bottoni è la parte sociopolitica (attenzione non partitica) che mi appartiene e non la vostra.

Buone vacanze...se ne sei capace

Montebardosu
13-12-03, 01:50
Spesso chi polemizza vuole avere sempre l'ultima parola e, pur di averla dice anche cazzate. Anzi, una montagna di cazzate. Lasciamolo dire, sempre un coglione rimane.

india9001
13-12-03, 14:22
Ti sei rivelato per quello che sei: un volgare e verbalmente violento servo-pastore.

CIAO BELLO, ANZI ADDIO

Oli
13-12-03, 14:51
Come è edificante vedere certe discussioni.....

Thread chiuso.

Resta il fatto che l'atteggiamento spagnolo nella faccenda della Costituzione è vergognoso.