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Claudio Romussi
12-11-02, 14:22
CARNI INFETTE: LE BASI A TORINO E A CUNEO
www.torino.repubblica.it/archivio/20021112/cronaca/05ronci.html
MEO PONTE

Sei sono stati arrestati, altri tre hanno ottenuto gli arresti domiciliari e per altri tre invece e' stato disposto l'obbligo di dimora. Sono dodici tra veterinari e allevatori i personaggi piemontesi coinvolti nell'inchiesta dei carabinieri del Nas coordinata dalla Procura di Nola che ha smascherato un'organizzazione dedita alla macellazione clandestina di bovini malati o privi di documentazione sanitaria regolare. 'La complessa organizzazione di avvaleva di due strutture localizzate nelle aree di Torino e di Cuneo, dove MICHELE CAVIASSO e FLAVIO GIORDANO, avvalendosi della compiacenza di allevatori di None. Airasca, Marene, Savigliano. Centallo e Ceresole d'Alba reperivano animali privi di garanzie sanitarie o malati o morenti e ne organizzavano l'immediata macellazione presso strutture private locali o in alternativa li avviavano in Campania in nome per conto della DITTA FRATELLI LAURI SRL DI BERNARDO E FRANCESCO LAURI, titolari di due stalle di sosta in Palma Campania, in provincia di Napoli e Nocera Superiore' spiegano al comando del Nas di Napoli.
Michele Caviasso, 66 anni, e' il titolare della SICABEST 2000 di None mentre Flavio Giordano, 35 anni, e' un allevatore di Cuneo. Secondo gli investigatori sarebbero stati loro ad organizzare il 'gruppo piemontese' della banda di trafficanti di carni. Con loro sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Moncalieri e di Pinerolo e di Cuneo anche GIUSEPPE FENOGLIO, 30 anni, di None, titolare dell'allevamento Sicabest 2000 e tre veterinari AGOSTINO BIMA, 41 anni, di Fossano, PAOLO PERLO, 38 anni, di Racconigi, veterinario aziendale della Sicabest 2000 e PEITRO MALERBA, 51 anni, dell'Asl 8 di Chieri.
Altri tre allevatori invece sono agli arresti domiciliari. Si tratta di RINALDO BONETTO, 36 anni di Ceresole d'Alba, di GABRIELE RACCA, 47 anni, di Marene e di GIOVANNI RACCA, 49 anni, di Savigliano, titolare della ALLEVAMENTI SOLE. Per GIANMATTERO NOTA, 34 anni, di None, socio della Sicabest 2000, WALTER DAVICO, 42 anni, di Airasca, titolare della stessa azienda e LINO ROATTINO, 36 anni di Centallo, il magistrato ha disposto l'obbligo di dimora.
Tutti sono accusati una lunga serie di reati che spazia dall'associazione per delinquere alla frode in commercio, dal commercio di sostanze alimentari nocive al riciclaggio, dall'abuso d'ufficio alla diffusione di una malattia infettiva per il patrimonio zootecnico nazionale. Caviasso e Giordano, secondo l'accusa, avrebbe radunato nei due siti da loro controllati gli animali malati o comunque privi di garanzie sanitarie per poi inviarle in Campania ai complici che secondo gli investigatori apparterebbero al clan camorristico Fabbrocino. I due potevano contare sull'aiuto dei tre veterinari arrestati. 'Non risulta comunque che la carne oggetto dell'inchiesta sia stata commercializzata in Piemonte' sottolineano i Nas.

IN PIEMONTE IL CROCEVIA DEL TRAFFICO.
AL MERCATO DI CARMAGNOLA IL 'RICICLAGGIO' DI BOVINI MALATI
www.lastampa.it/EDICOLA/sitoweb/cronache_italiane/art5.htm

'Arrivano, aprono i portafogli e comprano'. I soggetti indicatici da una fonte anonima (ma solo per proteggerne la salute) erano commercianti di bovini con base nell´hinterland campano. Quei signori erano diventati i piu' attivi nell´acquisto di capi - soprattutto vacche da ingrasso a fine carriera - sul mercato di Carmagnola, il secondo d´Italia dopo quello di Modena. L´altra 'dritta' portava ad allevamenti di bestiame piemontesi comprati dallo stesso genere di personaggi. L´interlocutore aggiunse: 'Il riciclaggio di denaro sporco e' la prima molla di questi traffici'. A due anni esatti di distanza l´ombra della camorra si e' materializzata in una raffica di misure di custodia cautelare da Nola in su che ha svelato lo scenario di un mercato parallelo della macellazione e delle vendita di carne a basso costo. Destinato ai poveri, che sono anche i consumatori piu' colpiti nella salute: questi capi di bestiame, quando non sono portatori di gravi infezioni, sono sicuramente i piu' trattati con estrogeni e altre porcherie. In due anni le contrattazioni si sono sensibilmente ridotte sulla grande 'piazza' di Carmagnola, che era stata conveniente perche' la' finivano anche capi meno pregiati. Si e' viceversa rafforzato il mercato degli acquisti effettuati direttamente in stalla, come le diramazioni piemontesi dell´inchiesta della Procura della Repubblica di Nola stanno indicando. Il fenomeno e' anche di costume: tanti piccoli allevatori piemontesi hanno venduto o affittato le loro stalle a commercianti che possiedono 2-3 mila capi affidati agli stessi allevatori con contratti di 'soccida'. L´ex piccolo proprietario perde ogni autonomia decisionale: ai vitelli che deve ingrassare a tappe forzate da' mangimi e prodotti chimici fornitigli dal commerciante. In questo scenario, con l´Europa comunitaria che non ha quasi piu' controlli doganali al suo interno, possono circolare Tir carichi di bestiame clandestino proveniente dall´Est e destinato ai macelli della camorra o a ereditare la certificazione sanitaria di bovini regolari. In ogni caso, finiscono in tavola bistecche non controllate. In Piemonte vengono abbattuti ogni anno un migliaio di bovini colpiti da tubercolosi e altrettanti da brucellosi. Ma qui si possono comprare le vacche a fine carriera dotate di marchi auricolari originali (anche se contraffarli non e' complicatissimo) che valgono sul mercato assai di piu' dei loro lombi. Il Piemonte e' in questo senso un 'corridoio' che serve a recuperare documentazione per far rientrare nel mercato ufficiale capi clandestini o rubati: l´abigeato e' tutt´altro che scomparso e non di rado si traduce in veri e propri sequestri di capi portati via dalle stalle. Casi che non fanno notizia. Come quelli delle truffe alla Comunita' europea che proseguono imperterrite nonostante, ogni tanto, qualche grosso imprenditore del settore sia stato arrestato e condannato (sia pure a pene detentive tutt´altro che severe). Ad indicarlo c´e' un viavai di incerta documentazione sanitaria dal Piemonte alla Campania e ritorno, vi sono vitelli importati da Francia, Germania e Austria in numero sproporzionato rispetto alla domanda del mercato. C´e' soprattutto una nuova figura di vitellone: quello che esiste solo sulla carta. Nel frattempo l´allevatore made in camorra ha accumulato i documenti di 'accompagnamento bovini' che 'dimostrano' quanti capi sono stati ingrassati in quella stalla semivuota. La truffa comunitaria e' servita e l´Unione Europea paga.

CARNE INFETTA IN MACELLERIA: 37 ARRESTI TRA CUI 9 VETERINARI, SEQUESTRATI 1.800 CAPI MALATI
http://ilmessaggero.caltanet.it/hermes/20021112/01_NAZIONALE/PRIMA_PAGINA/NAPSTER.htm

NAPOLI - Un'inchiesta dei Nas sul commercio clandestino di carni ha portato alla scoperta di una organizzazione che macellava animali malati e al conseguente arresto di 37 persone, tra cui 9 veterinari. L'organizzazione importava in Italia, soprattutto dalla Germania, capi di bestiame affetti da malattie infettive e quindi destinati ad essere abbattuti e distrutti. Con false certificazioni, invece, gli animali venivano macellati e immessi sul mercato come capi sani. In manette 37 persone, compresi nove veterinari, 1.800 capi di bestiame sono stati sequestrati, molti sono abbattuti perche' malati, affetti da Bse, Afta epizootica e lingua blu. Il Pm ha parlato di 'potenziali veicoli di diffusione di mucca pazza'. Sotto sequestro sono stati messi anche cinque allevamenti, nove macellerie, due impianti di macellazione di Sperone e Viscano.

CARNE INFETTA NELLE MACELLERIE I NAS BLOCCANO IL CONTAGIO
http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/chan/2/14:3855834:/2002/11/12

[...] I carabinieri hanno sequestrato due impianti per la macellazione, nove macellerie, cinque allevamenti bovini, 1800 capi di bestiame, in parte abbattuti perche' ammalati, 30mila confezioni di anabolizzanti, 10mila marche auricolari illegalmente detenute, documenti sanitari utilizzati per 'legalizzare' i capi clandestini, due tir con scarti di macellazione a rischio Bse. Nel corso dell'inchiesta sono state eseguite numerose intercettazioni ambientali. Durante un dialogo tra il titolare di una macelleria nel casertano e un allevatore, il primo dice: 'Ma quel vitello e quella vacca morta quanto hanno pesato?'. Risposta dell'allevatore 'chiamami all'ora di pranzo'. Replica il macellaio: 'Mi raccomando, per la vacca morta, vedete come dovete fare per farmela avere, non la voglio perdere'. Ancora una intercettazione, tra un macellaio e un allevatore. 'La carne non si riesce a vendere, fete (puzza) tutta quanta, dentro e' tutta verde'. Risposta dell'allevatore: 'Realizza i quarti, realizza qualche cosa. C'e' sempre un po' di carne che si puo' recuperare. Macinata'. Il macellaio: 'Ci sono due cosce di carne che non sono proprio buone, sono tutte turlupinate, hanno materia dappertutto. Il macellaio mi ha detto che le devo proprio buttare. Anche una vitella e' uscita scura come il carbone, gli ho detto di non preoccuparsi e di venderla comunque'. Ancora una conversazione tra un macellaio e un imprenditore. 'Hanno portato gli animali senza togliere la colonna vertebrale, adesso qua ci sono i sanitari, fate venire qualcuno a ritirarla, fategli togliere la colonna e me la riportate. Per questa volta hanno detto che chiudono un occhio'.

SEQUESTRATI DAI CARABINIERI 1.800 BOVINI MALATI O SENZA DOCUMENTI E 30.000 SCATOLE DI ANABOLIZZANTI
http://62.110.253.162/approfondimenti/index.aspx?id=174691

Le mani della camorra sulla carne infetta importata clandestinamente, macellata in Campania e distribuita in tutta Italia, complici medici senza scrupoli. I carabinieri del Nucleo antisofisticazioni hanno smantellato una organizzazione, legata al clan Fabbrocino di Nola.
Trentasette gli ordini di cattura. Fra gli inquisiti finiti in carcere anche nove veterinari incensurati. Le accuse sono associazione per delinquere finalizzata al falso, frode alimentare e commerciale, evasione fiscale, violazione delle norme comunitarie in materia sanitaria, ricettazione, riciclaggio di animali rubati, sottrazione di animali sottoposti a sequestro e dispersione nell'ambiente di rifiuti ad alto rischio sanitario.
Sequestrate aziende di macellazione in Campania, nel Triveneto, in provincia di Roma, a Torino e a Taranto. L'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Maria Rosaria Vecchi ha accertato che dal 2001 sono entrati in Italia, soprattutto dalla Germania, capi di bestiame malati, imbottiti di anabolizzanti, cortisonici e antibiotici. Sono in corso ulteriori accertamenti clinici per stabilire se le carni infette abbiano potuto provocare la diffusione del morbo della mucca pazza.

MACELLAZIONE CLANDESTINA, 8 VETERINARI ARRESTATI
www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0,1007,159097,00.html

[...]I carabinieri hanno sequestrato cinque allevamenti, nonche' circa 2.000 bovini, 30 mila confezioni di medicinali anabolizzanti e cortisonici vietati ed ingenti quantitativi di scarti di macellazione clandestina a rischio.
Le indagini, avviate nell'aprile del 2001, hanno fatto emergere una rete di collusioni e complicita' con operatori del settore zootecnico come allevatori, mediatori, commercianti di carne bovina, macellatori, titolari di macellerie ma anche pubblici veterinari e pubblici amministratori. [...]

GIRO DI CARNE INFETTA DALL'ESTERO
www.tribunatreviso.quotidianiespresso.it/tribunatreviso/arch_12/treviso/cronaca/tc101.htm

[...] C'e' anche un trevigiano fra i 35 arrestati dai carabinieri dei Nas, nell'ambito della vasta operazione nazionale che ha portato a identificare e sgominare gli artefici di un circuito commerciale, legato alla camorra, basato sul riciclo di carne infetta. Si tratta di MARIO MARCHETTI, 40 anni, responsabile dell'azienda GLOBUS di Loria. Pesante l'accusa a suo carico: riciclaggio e falsificazione di documentazione sanitaria e fiscale.
I carabinieri del nucleo antosofisticazione di Treviso, sono andati a prendere Mario Marchetti ieri pomeriggio nella sua abitazione in via Campagna a Loria. L'imprenditore e' stato messo agli arresti domiciliari, in esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Nola, in provincia di Mapoli, su richiesta della locale Procura che ha coordinato l'importante inchiesta. [...]Secondo i Nas che hanno coordinato l'indagine, Mario Marchetti reperiva i bovini in Germania. Li acquistava e si occupava di trasportarli in territorio nazionale. Successivamente provvedeva a 'nazionalizzare' fraudolentemente i capi. Come? Falsificando la documentazione sanitaria e fiscale. [...] I militari del nucleo antisofisticazione hanno anche scoperto che ai bovini commercializzati in Italia senza alcun controllo igienico-sanitario, erano stati somministrati anabolizzanti, antibiotici e cortisonici.

BLITZ DEI NAS A NAPOLI: NEI GUAI MEDIATORI DI COSA NOSTRA, COMMERCIANTI E VETERINARI. CONSEGNATE 37 ORDINANZE DI CUSTODIA LA MAFIA VENDEVA CARNE INFETTA OLTRE 1800 I BOVINI A RISCHIO SEQUESTRATI: VENIVANO MACELLATI E SMERCIATI
www.ilpiccolo.quotidianiespresso.it/ilpiccolo/arch_12/trieste/at03/bovi.html

[...] secondo le accuse dei magistrati [...] da anni veniva immessa sul mercato carne bovina, proveniente soprattutto dalla Germania, contaminata da gravi patologie infettive. Ai capi di bestiame ammalati venivano somministrati medicinali anabolizzanti, cortisonici e antibiotici allo scopo di mantenerli in vita oppure tendenti a far ingrassare animali ormai debilitati da gravi malattie come bse, tbc, afta epizootica e lingua blu. [...] hanno sequestrato due impianti per la macellazione, nove macellerie, cinque allevamenti bovini e piu' di 1800 capi di bestiame, in parte abbattuti perche' risultati ammalati. Ma sono state trovate e prelevate anche 30 mila confezioni di anabolizzanti, 10 mila marche auricolari illegalmente detenute e utilizzate per la identificazione del bestiame, una vasta documentazione sanitaria gia' approntata che veniva utilizzata per 'legalizzare' i capi clandestini e due autocarri con ingenti scarti di macellazione a rischio di Bse. [...]

AVELLINO CARNE INFETTA, MACELLI CLANDESTINI, CONTROLLI COMPIACENTI E, SU TUTTO, LE MANI DELLA CAMORRA.
www.gdmland.it/QUOTIDIANO/1211/CRON_ITALIANE/NZ11/A1.asp

[...] Ai capi di bestiame ammalati venivano somministrati medicinali anabolizzanti, cortisonici e antibiotici, allo scopo di mantenerli in vita oppure tendenti a far ingrassare animali ormai debilitati da gravi malattie come bse, tbc, afta epizootica e lingua blu. Il bestiame infetto, prima di essere avviato alla macellazione, faceva tappa in alcune stalle campane ad Ariano Irpino, Palma Campania e Nocera Superiore. Negli impianti di Sperone e Visciano, con la complicita' determinante dei veterinari, avveniva la macellazione. Alla commercializzazione, provvedevano grossisti operanti nel settore delle carni di San Gennaro Vesuviano, Giugliano, Giffoni Valle Piana e Nocera Superiore, ma anche di None, in provincia di Torino. L'operazione 'Meat Guarantor', come e' stata denominata in codice dal Nas, e' scattata all'alba e ha interessato Campania, Triveneto, Piemonte, Puglia (Taranto) e Lazio. I carabinieri del nucleo antisofisticazione, in collaborazione con i comandi provinciali interessati, hanno sequestrato due impianti per la macellazione, nove macellerie, cinque allevamenti bovini, 1800 capi di bestiame, in parte abbattuti perche' risultati ammalati, 30mila confezioni di anabolizzanti, 10mila marche auricolari illegalmente detenute, utilizzate per la identificazione del bestiame, una vasta documentazione sanitaria gia' approntata che veniva utilizzata per 'legalizzare' i capi clandestini, due autocarri con ingenti scarti di macellazione a rischio di Bse. Particolarmente grave la posizione del capo del servizio veterinario della Asl Avellino 2, PIETRO RENNA: in occasione di un precedente sequestro da parte dei Nas di capi ritenuti infetti, aveva redatto di suo pugno la certificazione sanitaria che attestava il buono stato di salute degli animali, riuscendo cosi' ad ottenere il dissequestro delle carni. [...]

MAXI-OPERAZIONE DEI CARABINIERI IN TUTTA ITALIA PER STRONCARE UN GIRO DI CARNE 'SOSPETTA'
www.gdmland.it/QUOTIDIANO/1211/CRON_TARANTO/TA04/A91.asp

C'e' anche una donna di Martina Franca fra i destinatari delle ordinanze emesse ieri dal tribunale di Nola nell'ambito di un maxi-blitx scattato in tutta Italia per stroncare un vasto giro di carni macellate proveniente da allevamenti non certificati o 'sospetti'. L'ordinanza e' stata notificata dai carabinieri a PAOLA ROSSANO, di 43 anni, di Martina Franca, mediatrice di bestiame. Alla donna sono stati concessi gli arresti domiciliari. Secondo l'accusa, la donna sarebbe tra gli intermediari che avrebbero venduto, a prezzi irrisori, bovini malati alla ditta 'CIASULLO', i cui responsabili li avrebbero fatti macellare nel macello di Sperone (Avellino) e, quindi, ne avrebbero immesso la carne sul mercato. [...] l'organizzazione si era specializzata nella ricettazione e nel riciclaggio di animali rubati, nella sottrazione di animali sottoposti a sequestro oltre che nella dispersione nell'ambiente di rifiuti ad alto rischio sanitario. [...] L'operazione dei militari ha consentito di bloccare un potenziale veicolo di diffusione del morbo della mucca pazza: lo hanno sottolineato gli inquirenti nel corso di una conferenza stampa alla Procura di Nola (Napoli). Particolari accertamenti clinici sono infatti in corso su alcuni capi di bestiame risultati contaminati e portatori di patologie infettive. Secondo l'accusa i capi di bestiame sarebbero stati macellati e pronti ad essere messi sul mercato senza i controlli sanitari per la tutela dei consumatori. Degli oltre 1800 capi sequestrati dai carabinieri e dagli uomini del Nas, [...]numerosi erano sprovvisti del marchio-bollino attestante le verifiche sanitarie condotte e della relativa documentazione riguardante i dati anagrafici del capo, le attestazioni sulla provenienza e le informazioni sanitarie. Gli investigatori ritengono di aver posto fine ad un illecito traffico finalizzato tra l'altro a evadere il fisco per svariati miliardi. [...]

I CARABINIERI: 'ABBIAMO BLOCCATO GLI UNTORI DEL MORBO DI MUCCA PAZZA'
www.lastampa.it/EDICOLA/sitoweb/cronache_italiane/art6.htm

[...]Nell'inchiesta sono coinvolte altre dieci persone, a cui sono state notificate informazioni di garanzia. Accertamenti sono in corso anche sul conto di alcuni amministratori pubblici. [...] I macelli illegali sono stati individuati nelle province di Torino e Cuneo, ma anche a Roma. Ma era soprattutto in Campania, nell'Avellinese e nel Napoletano, che veniva trattata la carne di provenienza illecita. In queste due strutture i carabinieri hanno trovato anche scarti ad alto rischio pronti per essere smaltiti in discariche abusive. Gli investigatori non hanno dubbi: 'Con questa indagine abbiamo bloccato anche un potenziale veicolo di diffusione del morbo della mucca pazza: stiamo infatti eseguendo i test per la Bse su molti capi gia' risultati affetti da altre gravi malattie'. [...] La 'Cupola del bestiame' [...] ha fatto affari per 250 milioni di euro nel 2001. I contrabbandieri di bovini hanno evaso le tasse per 50 milioni di euro e truffato la Cee per la stessa somma. Diecimila i capi di bestiame rubati per il valore di 25 milioni. Polizia e carabinieri, su questo fronte, stanno lavorando bene: 700 persone sono state denunciate alla magistratura, 30 quelle arrestate. [...]

IL MERCATO PIRATA
www.ilmattino.it/hermes/20021112/NAZIONALE/SPECIALI/ROSSO.htm

[...] Con l’operazione messa a segno ieri sono stati dunque accesi i riflettori sulla cupola del bestiame che gestisce un business che nel 2001 ha raggiunto i 250 milioni di euro, con 700 persone denunziate, di cui 30 arrestate, 50 milioni di euro evasi al fisco, 50 milioni di truffe alla Cee, 10 mila capi di bestiame rubati che hanno fruttato circa 25 milioni di euro.
[...] Proprio ieri sono stati intanto diffusi i dati sulla macellazione in Italia che fa registrare una crescita del 5.2 percento dopo il crack in seguito all’allarme mucca pazza. Un segnale incoraggiante per il mercato legale del bestiame che aveva subito un clamoroso stop dopo l'allarme degli anni scorsi.

MIO FRATELLO NON C´ENTRA CON QUESTA STORIA'
LA DIFESA DEI FAMILIARI DEL VETERINARIO DI CAMBIANO ARRESTATO DAI NAS
www.lastampa.it/EDICOLA/sitoweb/Torino_cronaca/art15.htm

[...] tra i due veterinari arrestati suscita maggior clamore il caso di Pietro Malerba, 51 anni, Cambiano, dipendente della Asl 8 di Chieri. [...] Suo fratello Mario - anche lui veterinario come pure lo e' stato il loro padre - lo difende su tutta la linea. 'Non solo perche' e' mio fratello - afferma -, glielo dico sinceramente, parlo prima di tutto come veterinario: non siamo noi a scegliere l´azienda dove effettuare i controlli. E' l´Asl territoriale che stabilisce dove devi andare. Quindi non vedo proprio come lui abbia potuto essere compiacente. E poi ci sono i motivi tecnici'. E cioe'? 'Forse i bovini erano semplicemente molti anziani, non erano piu' cosi' sani come quelli giovani. Ma da qui a dire che fossero gravemente malati ce ne passa...'. Forse. Ma i Nas hanno eseguito diversi test sugli animali. Ed e' stata constatata la loro salute precaria. Una condizione pericolosa anche per gli esseri umani, e non solo a tavola, durante la consumazione della carne. La prova del rischio del contagio e' stata fornita dalla infezione turbercolotica trasmessa da un animale ad uno degli allevatori. [...] Di 'uno spiacevole equivoco' parlano anche a None, a proposito dell´arresto di Michele Caviasso. 'E' un gran lavoratore, che ha messo su un impero a suon di sacrifici'. Pero' c´e' anche qualcuno che non ha dimenticato l´episodio di due anni fa. 'Per carita', magari era innocente pure allora, pero' e' davvero singolare che nel giro di cosi' poco tempo sia stato prima indagato, ora addirittura arrestato per aver combinato tutti questi guai con il bestiame...'.

BLOCCATE TRE TONNELLATE DI SPECK SOSPETTO
www.altoadige.quotidianiespresso.it/altoadige/arch_12/bolzano/bolzano/az701.htm

BOLZANO. Alcune centinaia pezze di speck (pari complessivamente a tre tonnellate di prodotto) sono state bloccate cautelativamente prima che venissero immesse sul mercato dalla ditta 'GASSER' di Chiusa dopo l'allarme lanciato dal servizio veterinario interno alla ditta che ha rilevato, in alcuni campioni analizzati, la presenza di sostanze che possono risultare nocive. [...] La segnalazione del servizio veterinario interno all'azienda ha provocato la contestuale apertura di un'inchiesta da parte della Procura [...] Sulla sostanza nociva riscontrata nello speck gia' lavorato e dunque pronto ad essere commercializzato, la riservatezza delle autorita' ieri e' risultata totale. [...] L'indagine avviata dal sostituto procuratore Andrea Postiglione ha portato all'apertura di un fascicolo con l'ipotesi di accusa di 'commercio di sostanze alimentari nocive', reato contemplato dal nostro codice penale all'articolo 444. Per il momento sul registro degli indagati non e' stato annotato alcun nome, in attesa che l'inchiesta accerti innanzitutto la portata dell'inquinamento del prodotto e, di conseguenza, si riesca a stabilire eventuali responsabilita'. L'attenzione e' rivolta soprattutto sulla carne di maiale importata dalla Germania e dall'Olanda che viene abitualmente utilizzata per la lavorazione e produzione dello speck destinato sulle nostre tavole. [...]

LA DENUNCIA DELLA COLDIRETTI: TROPPO LATTE VENDUTO IN NERO
www.messaggeroveneto.quotidianiespresso.it/messaggeroveneto/arch_12/pordenone/pnb/pnb4.html

Una massiccia campagna di controlli mirata ad individuare le considerevoli quantita' di latte che sfuggono ai controlli, e alle tasse. E' la richiesta che la Coldiretti da tempo ha rivolto al ministero per le risorse agricole [...] Il 'latte in nero' e' stata infatti la risposta di alcuni allevatori alle supermulte comminate dall'Unione Europea all'Italia e da questa ai produttori, per il mancato rispetto delle quote assegnate. [...]

VENDEVA CARNE AVARIATA: CHIUSO UN NEGOZIO
http://lanazione.quotidiano.net/chan/82/2:3855726:/2002/11/12

PISA - Nel negozio vendeva un po' di tutto, dai generi alimentari mal conservati alla carne avariata... Sono stati i carabinieri del comando provinciale di Pisa, assieme al Nas di Livorno ed all'Asl 5 di Pisa, a rilevare le tante infrazioni del commerciante. Il negozio e' stato cosi' chiuso con una tempestiva ordinanza del sindaco, fino a che l'Asl non avra' riscontrato il ripristino delle condizioni igienico-sanitarie idonee alla vendita delle merci.

Wyatt Earp
13-11-02, 23:19
Hanno fatto benissimo....i controlli devono aumentare.....ma non solo sulla carne....anche sulla frutta e verdura.
Saluti Padani

Wyatt Earp
13-11-02, 23:26
Originally posted by Claudio Romussi
[PISA - Nel negozio vendeva un po' di tutto, dai generi alimentari mal conservati alla carne avariata... Sono stati i carabinieri del comando provinciale di Pisa, assieme al Nas di Livorno ed all'Asl 5 di Pisa, a rilevare le tante infrazioni del commerciante. Il negozio e' stato cosi' chiuso con una tempestiva ordinanza del sindaco, fino a che l'Asl non avra' riscontrato il ripristino delle condizioni igienico-sanitarie idonee alla vendita delle merci.


"dai generi alimentari alla carne avariata"????
dunque anche chi non mangia carne rischia di mangiare schifezze?
Saluti Padani

Claudio Romussi
14-11-02, 15:44
Originally posted by Wyatt Earp

dunque anche chi non mangia carne rischia di mangiare schifezze?

Chi l'ha mai negato? Certo (ma in forma meno concentrata del mais/soia transgenici che gonfiano le carni degli animali allevati).
E soprattutto, non esiste una 'Cupola della verdura'.

Claudio Romussi
14-11-02, 16:05
[QUOTE]Originally posted by Wyatt Earp
Hanno fatto benissimo....i controlli devono aumentare.....

Per quale motivo? Un salutatore padano che conosco ha scritto:
"la carne oggi è controllatissima....ormai per le vacche c'è un vero e proprio albero genealogico che potrebbe far impallidire anche il più quotato dei cani di razza."

Wyatt Earp
15-11-02, 22:20
Originally posted by Claudio Romussi
[QUOTE]Originally posted by Wyatt Earp
Hanno fatto benissimo....i controlli devono aumentare.....

Per quale motivo? Un salutatore padano che conosco ha scritto:
"la carne oggi è controllatissima....ormai per le vacche c'è un vero e proprio albero genealogico che potrebbe far impallidire anche il più quotato dei cani di razza."

E confermo....e comunque parlavo di controlli in generale.....e se non sbaglio tu non hai solo parlato di allevatori disonesti,ma anche di negozianti che avevano nei loro negozi carne avariata,ecc e in questi casi la colpa non è degli allevatori,ma dei negozianti....gli stessi che hanno la carne avariata possono avere benissimo verdura e frutta e quant'altro....o sbaglio????
Poi,se ben ricordi,io faccio sempre differenza tra stalle o allevamenti all'aperto e allevamenti lager,tipo sicabest....
Dunque confermo tutto quanto detto!
Saluti Padani

Wyatt Earp
15-11-02, 22:31
Originally posted by Claudio Romussi
Originally posted by Wyatt Earp

dunque anche chi non mangia carne rischia di mangiare schifezze?

Chi l'ha mai negato? Certo (ma in forma meno concentrata del mais/soia transgenici che gonfiano le carni degli animali allevati).
E soprattutto, non esiste una 'Cupola della verdura'.

Mah....sul fatto della soia e del mais transgenico non sò....tutte le ditte,cooperative e privati che vendono sementi forniscono certificazioni in cui assicurano che il mais o la soia che vendono non sono OGM....che poi siano false queste dichiarazioni questo è un altro discorso....allora lo stesso discorso andrebbe fatto sulla verdura e sulla frutta che si mangia.
Poi il 90% della soia che si consuma in italia arriva dagli Usa(sia per consumo animale che umano) e negli Usa il 75% della soia è OGM,il restante 15% è "inquinato" ogm è il rimanente è "sano"....
Riguardo al fatto che non esista una cupola della verdura....beh,esiste come esiste quella del bestiame....ci sono onesti e disonesti dappertutto,poi se uno vuole crederci o nò.....
Idem sul discorso "verdura-schifezze"....io sono sicuro all'80% di mangiare verdura sana solo quando mangio quella del mio orto....c'è sempre anche qua il rischio di mangiare roba OGM,contaminata da chissà quali sostanze inquinanti presenti nell'aria,ecc....quella comprata poi,piena di pesticidi e diserbanti....la sicurezza scende al 10%!
Saluti Padani

Wyatt Earp
20-11-02, 22:24
Tre piccoli esempi che dimostrano che il marcio c'è dappertutto,non solo nel mondo "della carne"....

la stampa,giovedi 14 novembre,pag.40,cronaca di torino

Il bicchiere d'acqua finisce in procura.
l'acqua "mineralizzata" che viene proposta in caraffe in molti ristoranti,tra cui molti a Torino e provincia,potrebbe essere dannosa alla salute dei clienti.Lo sostiene l'associazione dei produttori di acque mi nerali che ha presentato un esposto al procuratore aggiunto Guariniello.Il magistrato ha aperto un'inchiesta contro ignoti per commercializzazione di sostanze alimentari pericolose per la salute pubblica.Ed ha incaricato i Nas di controllare i ristoranti dove si fà uso di acqua mineralizzata in caraffa.Un gruppo di rappresentanti dell'associazione è arrivato direttamente da roma e ha consegnato al magistrato anche la relazione di un loro consulente :"quell'acqua può essere dannosa per i clienti dei locali.Un nostro esperto ha studiato a lungo il fenomeno.E ha concluso che quei depuratori vanno bene in casa dove non si fa uso eccessivo di acqua.Nei ristoranti invece vengono mineralizzati centinaia di litri e capita che dopo un pò i filtri non riescono più a depurare,diventano inefficaci.andrebbero cambiati ma non sempre si fà".I rappresentanti dell'associazione hanno spiegato che sono preoccupati solo per la salute delle persone,non certo per l'eventuale concorrenza.Ora i carabinieri provvederanno ai controlli,preleveranno i campioni che saranno poi analizzati.Nei mesi scorsi la procura ha aperto u n'indagine sulle acque minerali di sorgente,quelle vere,ma i campionamenti effettuati non hanno portato alla scoperta di violazioni.


La Padania,giovedì 14 novembre,pag 13
Il Nas fa tombola a chinatown

In un'operazione di controllo a tappeto,i carabinieri del Nas hanno controllato 20 esercizi cinesi tra ristoranti,bar,rivendite alimentari della chinatown milanese,nessuno dei quali è risultato in regola con tutte le norme amministrative e sanitarie.
Un ristorante è stato addirittura chiuso per "disastrose condizioni igieniche"...il caso più grave è stato riscontrato nel ristorante Hua Li Du di via bramante,dove sono stati trovati alimenti marci,scarafaggi,suppellettili e locali lsudici.oltre a impianti elettrici pericolosi per i dipendenti,personale di cucina con il libretto sanitario scaduto,mancanza di frigoriferi e alimentari depositati a terra.Il titolare Yu Jingjing,20 anni è stato denunciato per cattivo stato di conservazikone degli alimenti e frode in commercio,in quanto alcuni cibi venduti come freschi erano invece surgelati.

La Padania
mercoledì 20 novembre,prima pagina

Allarme per 50 bottiglie di Johnnie Walker
Attenti al whisky,c'è il rischio metanolo.
Il ministero della salute ha trasmesso nei giorni scorsi alle regioni una comunicazione relativa all'immissione in commercio di bottiglie di whisky Johnnie Walker Black,contraffatte e contaminate da metanolo.L'allarme è pèartito da Londra dove,il 29 ottobre scorso,in un market,sono state trovate 50 bottiglie contraffatte,nelle quali è stata rinvenuta una quantità di metanolo di ben 2000 volte superiore al livello consentito.Nonostante l'allarme scattato in tutto il mondo e le ispezioni che le Asl stanno effettuando presso la grande distribuzione,da allora non sono state rinvenute altre bottiglei cpontraffatte che,comunque sono facilmente individuabili.
Continua a pag.13


Saluti Padani