airblue
13-11-02, 10:44
Ecco cosa ho pensato per il rilancio di Alitalia nel mercato dei voli domestici:
segue una breve sintesi:
Il piano si divide in due sezioni: quella operativa e quella commerciale.
Per quanto concerne quella operativa, Alitalia dovrebbe creare una nuova divisione che si occupi solo dei voli nazionali, ispirandosi ai modelli low cost di tipo Americano, ossia che prevedano la possibilità di gestire in un modello di business a basso costo anche le coincidenze tra voli nazionali/nazionali e nazionali/internazionali. In primo luogo la divisione avrebbe un suo marchio tipo Alitalia Shuttle o Link (già usato oggi per pubblicizzare il servizio Linate-Fiumicino) e gestirebbe un solo tipo di aeromobili (presumibilmente tra i 40/50 MDD-80/82 re configurati dagli attuali 163 posti ad almeno 167 eliminando parte del gallery anteriore). Ovviamente con una flotta standardizzata su un tipo di macchina che avrà 4 assistenti di volo (numero minimo secondo le disposizioni internazionali che prevedono almeno il rapporto 1 a 50) verrà subito semplificato il modo di gestione degli equipaggi. Ogni aeromobile avrà un operativo giornaliero che preveda otto tratte e la maggior parte degli equipaggi volerà per 4 tratte ritornando prevalentemente all’aeroporto di partenza (esempio: due MDD-80 da Lamezia possono gestire 5 voli su Roma e 3 su Milano).Il touraround time verrà ridotto da 50 a 35 minuti con una pausa di 60 minuti dopo 4 tratte. Quindi la maggior parte degli scali (direi quelli che prevedono la sosta notturna di almeno 3 aeromobili) verrebbe organizzata sul modello degli hub Ryanair, ossia tenendo basati sullo scalo solo gli equipaggi (che purtroppo per loro volerebbero quasi sempre le stesse tratte, ma verrebbero subito eliminate le spese di trasferta) e gestendo tutte le altre operazioni di hub dalla sede centrale. Gli scali che invece non avranno almeno 3 aeromobili con sosta notturna continueranno a essere affiliati alla base di Roma. I voli di feederaggio agli hub di FCO e MXP da destinazioni come PSA o FLR o BLQ continuerebbero ad essere operati da Alitalia Express o Alitalia per permettere di chiudere i cicli macchina giornalieri.
Ovviamente la nuova divisione creerebbe numerosi nuovi posti di lavoro e permetterebbe di istituire molti nuovi collegamenti nazionali. Sarebbe però necessario un contratto più snello sul tipo di quello adottato da Volare Group.
Per quanto concerne la parte commerciale, è necessario sfruttare al meglio tutte le riduzioni di costo offerte dalla riorganizzazione della parte operativa. Cardine dell’operazione commerciale è il nuovo sito internet dedicato esclusivamente ai voli nazionali alitaliashuttle.it o alitalialink.it che grazie a una grandissima campagna pubblicitaria deve diventare il punto di riferimento per chi vuole viaggiare con un volo nazionale (come oggi chi pensa a un volo economico per Londra pensa subito a ryanair.com e solo come seconda opzione a gofly.com). Oltre il 70% delle prenotazioni nazionali deve essere dirottato su internet. Per non scontentare le agenzie di viaggio verrebbero aumentate fortemente le commissioni sulla vendita di voli internazionali/intercontinentali (che poi quando i tempi saranno maturi, ossia AZ avrà stabilizzato il mercato nazionale, verranno rilanciati su internet). Il sito internet poi potenzierà i servizi di prenotazioni alberghiere ed autonoleggi, che forniscono alte commissioni per ogni transazione. Il programma FF millemiglia verrà riorganizzato per quanto riguarda il mercato nazionale in modo da fidelizzare maggiormente il cliente e aiutare a competere quando AZ non potrà essere vincente sul prezzo contro qualche concorrente. Per quanto riguarda il servizio di bordo il fatto che resti gratuito lo lascerei legato al comportamento dei competitors. Inoltre introdurrei la vendita a bordo anche dei voli nazionali di vari prodotti sullo stile delle compagnie charter nord Europee che ebbene non esista più il duty free sui voli schengen riescono a realizzare grandi profitti.
Per l’attuazione del progetto utilizzerei tre fasi:
1) Inizio della riorganizzazione operativa senza lancio del sito web.
2) Quando parte del network dispone della nuova struttura lancerei il sito web con le tariffe low fares dalle destinazioni oggi meno coinvolte dalla concorrenza, in modo da valutare l’efficienza del sistema e precludere l’eventuale ingresso di nuovi competitors rafforzando i mercati marginali.
3) Ingresso in grande stile sulle rotte più trafficate obbligando i competitors a una price-war e avendoli precluso la possibilità di ingresso nelle nicchie di mercato con meno concorrenza per supportare la competizione.
segue una breve sintesi:
Il piano si divide in due sezioni: quella operativa e quella commerciale.
Per quanto concerne quella operativa, Alitalia dovrebbe creare una nuova divisione che si occupi solo dei voli nazionali, ispirandosi ai modelli low cost di tipo Americano, ossia che prevedano la possibilità di gestire in un modello di business a basso costo anche le coincidenze tra voli nazionali/nazionali e nazionali/internazionali. In primo luogo la divisione avrebbe un suo marchio tipo Alitalia Shuttle o Link (già usato oggi per pubblicizzare il servizio Linate-Fiumicino) e gestirebbe un solo tipo di aeromobili (presumibilmente tra i 40/50 MDD-80/82 re configurati dagli attuali 163 posti ad almeno 167 eliminando parte del gallery anteriore). Ovviamente con una flotta standardizzata su un tipo di macchina che avrà 4 assistenti di volo (numero minimo secondo le disposizioni internazionali che prevedono almeno il rapporto 1 a 50) verrà subito semplificato il modo di gestione degli equipaggi. Ogni aeromobile avrà un operativo giornaliero che preveda otto tratte e la maggior parte degli equipaggi volerà per 4 tratte ritornando prevalentemente all’aeroporto di partenza (esempio: due MDD-80 da Lamezia possono gestire 5 voli su Roma e 3 su Milano).Il touraround time verrà ridotto da 50 a 35 minuti con una pausa di 60 minuti dopo 4 tratte. Quindi la maggior parte degli scali (direi quelli che prevedono la sosta notturna di almeno 3 aeromobili) verrebbe organizzata sul modello degli hub Ryanair, ossia tenendo basati sullo scalo solo gli equipaggi (che purtroppo per loro volerebbero quasi sempre le stesse tratte, ma verrebbero subito eliminate le spese di trasferta) e gestendo tutte le altre operazioni di hub dalla sede centrale. Gli scali che invece non avranno almeno 3 aeromobili con sosta notturna continueranno a essere affiliati alla base di Roma. I voli di feederaggio agli hub di FCO e MXP da destinazioni come PSA o FLR o BLQ continuerebbero ad essere operati da Alitalia Express o Alitalia per permettere di chiudere i cicli macchina giornalieri.
Ovviamente la nuova divisione creerebbe numerosi nuovi posti di lavoro e permetterebbe di istituire molti nuovi collegamenti nazionali. Sarebbe però necessario un contratto più snello sul tipo di quello adottato da Volare Group.
Per quanto concerne la parte commerciale, è necessario sfruttare al meglio tutte le riduzioni di costo offerte dalla riorganizzazione della parte operativa. Cardine dell’operazione commerciale è il nuovo sito internet dedicato esclusivamente ai voli nazionali alitaliashuttle.it o alitalialink.it che grazie a una grandissima campagna pubblicitaria deve diventare il punto di riferimento per chi vuole viaggiare con un volo nazionale (come oggi chi pensa a un volo economico per Londra pensa subito a ryanair.com e solo come seconda opzione a gofly.com). Oltre il 70% delle prenotazioni nazionali deve essere dirottato su internet. Per non scontentare le agenzie di viaggio verrebbero aumentate fortemente le commissioni sulla vendita di voli internazionali/intercontinentali (che poi quando i tempi saranno maturi, ossia AZ avrà stabilizzato il mercato nazionale, verranno rilanciati su internet). Il sito internet poi potenzierà i servizi di prenotazioni alberghiere ed autonoleggi, che forniscono alte commissioni per ogni transazione. Il programma FF millemiglia verrà riorganizzato per quanto riguarda il mercato nazionale in modo da fidelizzare maggiormente il cliente e aiutare a competere quando AZ non potrà essere vincente sul prezzo contro qualche concorrente. Per quanto riguarda il servizio di bordo il fatto che resti gratuito lo lascerei legato al comportamento dei competitors. Inoltre introdurrei la vendita a bordo anche dei voli nazionali di vari prodotti sullo stile delle compagnie charter nord Europee che ebbene non esista più il duty free sui voli schengen riescono a realizzare grandi profitti.
Per l’attuazione del progetto utilizzerei tre fasi:
1) Inizio della riorganizzazione operativa senza lancio del sito web.
2) Quando parte del network dispone della nuova struttura lancerei il sito web con le tariffe low fares dalle destinazioni oggi meno coinvolte dalla concorrenza, in modo da valutare l’efficienza del sistema e precludere l’eventuale ingresso di nuovi competitors rafforzando i mercati marginali.
3) Ingresso in grande stile sulle rotte più trafficate obbligando i competitors a una price-war e avendoli precluso la possibilità di ingresso nelle nicchie di mercato con meno concorrenza per supportare la competizione.