Qoelèt
20-11-02, 15:40
p. Silvano (Livi)
La morte e l'invidia del Diavolo
Dio invero creò l'uomo per l'immortalità e lo fece ad immagine della sua propria natura. Ma per l'invidia del diavolo entrò la morte nel mondo, e l'assaggeranno quei che a lui appartengono.(Sap. 2, 23-24)
I mass Media stanno ciclando e riciclando serie di fiction che hanno medici per protagonisti. "Medici in prima linea" si sta ridando per la seconda volta in un lasso di tempo molto breve. Si tratta di medici che in un pronto soccorso strappano letteralmente alla morte molti pazienti che vengono loro condotti "in extremis". Gran successo ha avuto un altro serial di medici pediatri in cui il sentimentalismo condiva (con i bambini che sempre aumentano l'audience) l'abilità di questi medici a salvare i loro giovani pazienti. Se è "salvare"…? Perchè non v’è dubbio che la vera salvezza è la salvezza dalla morte. Il trapianto degli organi è ora di grande attualità perchè ogni cittadino diviene, in forza di legge, un potenziale donatore, a meno che non abbia formalmente espresso volontà contraria. Cos'è che il trapianto che, ove compiuto con scelta cosciente del donatore e spesso nel caso di trapianti inter vivos con vero eroismo può assumere il significato di un alto gesto di carità, diviene una routine di sostituzione di organi come se fossero pezzi di ricambio di una macchina in avaria. Mi pare sia stato Cartesio a dire che l'uomo, ed ogni organismo vivente, altro non sono che macchine. Non solo, ma i più recenti studi di biologia molecolare sembrano aver trovato finalmente la strada di una bella produzione in serie di questi pezzi di ricambio, così da averli sempre a disposizione. Semplice: basta prendere un embrione umano, magari fecondato in provetta senza che il padre e la madre nemmeno sappiano di esserlo, farlo crescere quel tanto (sempre in provetta) da fargli sviluppare le cellule primarie dei tessuti dei vari organi, dopo di che avremo i mattoni per costruire tutti gli organi che vogliamo; non solo, ma con i vari meccanismi di clonazione potremo avere anche organi perfettamente sani con lo stesso patrimonio genetico del paziente, così da non aver nessun problema di rigetto. Ed i poveri embrioni saranno buttati nella pattumiera una volta esaurito il loro compito, perchè certo la scienza si è dimenticata che di essere umani si trattava, seppure allo stadio iniziale del loro cammino, già perfetti, con tutte le loro caratteristiche stampate nel loro DNA, dal colore dei capelli e degli occhi, fino alla statura, o magari alla tendenza alla pancetta giunti alla mezza età! Ma questo fa molto comodo ignorarlo, come si è fatto per la legalizzazione dell'aborto. Lo si era considerato solo una "cosa" della madre di cui ella poteva disporre a proprio piacimento, qui soltanto materia prima per una fabbrica di tessuti organici per formare organi di ricambi o per gli uomini che non vogliono morire.
Già, non vogliono morire. Eccolo il sogno perenne di questa umanità, non morire. Il sogno del dott. Faust ancora ingrandito, non solo l'eterna giovinezza e poi l'inferno, no, ora la scienza ci regala il paradiso dell'eternità. Quando un fegato è guasto, oplà, eccone uno nuovo, e quando un rene cessa di funzionare, il supermercato degli organi avrà quello adatto. Non ti funziona il cuore? Non c'è problema, un bel cuore nuovo nuovo :è là che ti aspetta. Ed il cervello, ancora un pochino più problematico - ancora solo questione di tempo e da quelle cellule germinali ne produrranno di perfetti su cui scaricare tutta la memoria del nostro passato così come si trasferisce la memoria dal disco fisso di un computer divenuto vecchio ad un altro nuovo di zecca e magari più perfetto.
E' molto serio questo problema: l'uomo non vuol morire ma l'illusione folle è questa dell'uomo macchina che vive in eterno, smontato e rimontato, con periodiche soste in sala operatoria, così come oggi si fanno le soste settimanali dal parrucchiere.
E' semplice: è il termine della alienazione totale: è l'"anti-uomo". La "scimmia" perfettamente intelligente, la macchina perfetta, perfetto meccano dei nostri sogni di bambino, ma del tutto privata dell'anima, qualunque significato si voglia attribuire a questo termine. Chi amerà quest'"uomo", chi lo amerà? Saprà scrivere una Divina Commedia o Romeo e Giulietta? Saprà sorridere, piangere, gridare, esattamente come facciamo noi ora? Si fermerà lo scorrer delle generazioni e con esso il fluire della Storia senza il perchè si sia superata davvero la soglia dell'eternità. Sarà un essere incatenato ad un tempo senza fine. Non l'immortale. Ma il mortale che vive per un tempo indefinito
Chi è cristiano o solo uomo di buon senso non può pensare all'orrore di questa prospettiva. Che è esattamente l'antitesi della "salvezza di Cristo morto e Risorto" che ci chiama a risorgere con lui a vita eterna, non nel tempo indeterminato, ma al di là del tempo, nella dimensione dell'eterno? Veramente da uomini fatti "dio" come promette Gesù e come ci ripetono i Padri "Dio si è fatto uomo perchè l'uomo diventasse Dio in grazia dell'uomo Dio Cristo Gesù"
L'uomo che la scienza ci propone quello che l'antico tentatore suggeriva ad Eva additandole il frutto proibito "sarete come dei!" ed in realtà le additava lacrime e pene. Cristo solo inverte la prospettiva e ci addita il cammino dell'eternità felice, se solo sappiamo essere iniziati alla retta strada.
La morte e l'invidia del Diavolo
Dio invero creò l'uomo per l'immortalità e lo fece ad immagine della sua propria natura. Ma per l'invidia del diavolo entrò la morte nel mondo, e l'assaggeranno quei che a lui appartengono.(Sap. 2, 23-24)
I mass Media stanno ciclando e riciclando serie di fiction che hanno medici per protagonisti. "Medici in prima linea" si sta ridando per la seconda volta in un lasso di tempo molto breve. Si tratta di medici che in un pronto soccorso strappano letteralmente alla morte molti pazienti che vengono loro condotti "in extremis". Gran successo ha avuto un altro serial di medici pediatri in cui il sentimentalismo condiva (con i bambini che sempre aumentano l'audience) l'abilità di questi medici a salvare i loro giovani pazienti. Se è "salvare"…? Perchè non v’è dubbio che la vera salvezza è la salvezza dalla morte. Il trapianto degli organi è ora di grande attualità perchè ogni cittadino diviene, in forza di legge, un potenziale donatore, a meno che non abbia formalmente espresso volontà contraria. Cos'è che il trapianto che, ove compiuto con scelta cosciente del donatore e spesso nel caso di trapianti inter vivos con vero eroismo può assumere il significato di un alto gesto di carità, diviene una routine di sostituzione di organi come se fossero pezzi di ricambio di una macchina in avaria. Mi pare sia stato Cartesio a dire che l'uomo, ed ogni organismo vivente, altro non sono che macchine. Non solo, ma i più recenti studi di biologia molecolare sembrano aver trovato finalmente la strada di una bella produzione in serie di questi pezzi di ricambio, così da averli sempre a disposizione. Semplice: basta prendere un embrione umano, magari fecondato in provetta senza che il padre e la madre nemmeno sappiano di esserlo, farlo crescere quel tanto (sempre in provetta) da fargli sviluppare le cellule primarie dei tessuti dei vari organi, dopo di che avremo i mattoni per costruire tutti gli organi che vogliamo; non solo, ma con i vari meccanismi di clonazione potremo avere anche organi perfettamente sani con lo stesso patrimonio genetico del paziente, così da non aver nessun problema di rigetto. Ed i poveri embrioni saranno buttati nella pattumiera una volta esaurito il loro compito, perchè certo la scienza si è dimenticata che di essere umani si trattava, seppure allo stadio iniziale del loro cammino, già perfetti, con tutte le loro caratteristiche stampate nel loro DNA, dal colore dei capelli e degli occhi, fino alla statura, o magari alla tendenza alla pancetta giunti alla mezza età! Ma questo fa molto comodo ignorarlo, come si è fatto per la legalizzazione dell'aborto. Lo si era considerato solo una "cosa" della madre di cui ella poteva disporre a proprio piacimento, qui soltanto materia prima per una fabbrica di tessuti organici per formare organi di ricambi o per gli uomini che non vogliono morire.
Già, non vogliono morire. Eccolo il sogno perenne di questa umanità, non morire. Il sogno del dott. Faust ancora ingrandito, non solo l'eterna giovinezza e poi l'inferno, no, ora la scienza ci regala il paradiso dell'eternità. Quando un fegato è guasto, oplà, eccone uno nuovo, e quando un rene cessa di funzionare, il supermercato degli organi avrà quello adatto. Non ti funziona il cuore? Non c'è problema, un bel cuore nuovo nuovo :è là che ti aspetta. Ed il cervello, ancora un pochino più problematico - ancora solo questione di tempo e da quelle cellule germinali ne produrranno di perfetti su cui scaricare tutta la memoria del nostro passato così come si trasferisce la memoria dal disco fisso di un computer divenuto vecchio ad un altro nuovo di zecca e magari più perfetto.
E' molto serio questo problema: l'uomo non vuol morire ma l'illusione folle è questa dell'uomo macchina che vive in eterno, smontato e rimontato, con periodiche soste in sala operatoria, così come oggi si fanno le soste settimanali dal parrucchiere.
E' semplice: è il termine della alienazione totale: è l'"anti-uomo". La "scimmia" perfettamente intelligente, la macchina perfetta, perfetto meccano dei nostri sogni di bambino, ma del tutto privata dell'anima, qualunque significato si voglia attribuire a questo termine. Chi amerà quest'"uomo", chi lo amerà? Saprà scrivere una Divina Commedia o Romeo e Giulietta? Saprà sorridere, piangere, gridare, esattamente come facciamo noi ora? Si fermerà lo scorrer delle generazioni e con esso il fluire della Storia senza il perchè si sia superata davvero la soglia dell'eternità. Sarà un essere incatenato ad un tempo senza fine. Non l'immortale. Ma il mortale che vive per un tempo indefinito
Chi è cristiano o solo uomo di buon senso non può pensare all'orrore di questa prospettiva. Che è esattamente l'antitesi della "salvezza di Cristo morto e Risorto" che ci chiama a risorgere con lui a vita eterna, non nel tempo indeterminato, ma al di là del tempo, nella dimensione dell'eterno? Veramente da uomini fatti "dio" come promette Gesù e come ci ripetono i Padri "Dio si è fatto uomo perchè l'uomo diventasse Dio in grazia dell'uomo Dio Cristo Gesù"
L'uomo che la scienza ci propone quello che l'antico tentatore suggeriva ad Eva additandole il frutto proibito "sarete come dei!" ed in realtà le additava lacrime e pene. Cristo solo inverte la prospettiva e ci addita il cammino dell'eternità felice, se solo sappiamo essere iniziati alla retta strada.