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Asteroids
22-11-02, 21:29
Dichiarazione universale dei diritti umani

adottata dall' Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948

Preambolo

Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;

considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità, e che l'avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione umana;

considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l'essere umano sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l'oppressione;

considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo del rapporti amichevoli tra le Nazioni;

considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti fondamentali dell'essere umano, nella digiùtà e nel valore della persona urnana, nell'eguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un migliore tenore di vita in una maggiore libertà;

considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l'osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali;

considerato che una concezione comune di questi diritti e di queste libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;

L'Assemblea Generale proclama

La presente dichiarazione universale dei diritti dell'uomo come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.

Articolo 1

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Articolo 2

1.Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
2.Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia che tale territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi altra limitazione di sovranità.

Articolo 3

Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.

Articolo 4

Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.

Articolo 5

Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizioni crudeli, inumani o degradanti.

Articolo 6

Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.

Articolo 7

Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.

Articolo 8

Ogni individuo ha diritto ad un'effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali nazionali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge.

Articolo 9

Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.

Articolo 10

Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonchè della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.

Articolo 11

1.Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa.
2.Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetrato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso.

Articolo 12

Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, nè a lesioni del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.

Articolo 13

1.Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
2.Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.

Articolo 14

1.Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni.
2.Questo diritto non potrà essere invocato qualora l'individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite.

Articolo 15

1.Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
2.Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, nè del diritto di mutare cittadinanza.

Articolo 16

1.Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento.
2.Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
3.La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e dallo Stato.

Articolo 17

1.Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune con altri.
2.Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.

Articolo 18

Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato la propria religione, o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti.

Articolo 19

Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

Articolo 20

1.Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica.
2.Nessuno può essere costretto a far parte di un'associazione.

Articolo 21

1.Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentant liberamente scelti.
2.Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese.
3.La volontà popolare è il fondamento dell'autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione.

Articolo 22

Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonchè alla realizzazione, attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l'organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.

Articolo 23

1.Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.
2.Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.
3.Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale.
4.Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.

Articolo 24

Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.

Articolo 25

1.Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.
2.La maternità e l'infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale.

Articolo 26

1.Ogni individuo ha diritto all'istruzione. L'istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L'istruzione elementari deve essere obbligatoria. L'istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l'istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
2.L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità ed al rafforzamento del rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
3.I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.

Articolo 27

1.Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici.
2.Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.

Articolo 28

Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazioni possano essere pienamente realizzati.

Articolo 29

1.Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto &è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità.
2.Nell'esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell'ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica.
3.Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e i principi delle Nazioni Unite.

Articolo 30

Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un'attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuni dei diritti e delle libertà in essa enunciati



Link (http://www.nots.it/Amnestyarezzo/dudu2.html)

cm814
22-11-02, 23:54
Beh, la dichiarazione dei diritti dell'uomo la conosciamo, chi più e chi meno.... ma cosa vuol dire????
Cioè perché l'hai postata? :confused: :confused:

Asteroids
23-11-02, 00:15
Originally posted by cm814
Beh, la dichiarazione dei diritti dell'uomo la conosciamo, chi più e chi meno.... ma cosa vuol dire????
Cioè perché l'hai postata? :confused: :confused:

C'è un motivo ben preciso, qualcuno che si definisce cattolico ritiene i diritti dell'uomo e le costituzioni degli stati moderni che vi fanno riferimento in contrasto con la dottrina della Chiesa, naturalmente questo è un falso e che potrà valere solo per i beceri integralismi che vogliono giustificare con la loro negazione repressioni, razzismo ed intolleranza verso i diversi e gli appartenenti ad altre religioni.

theophilus
23-11-02, 00:35
Originally posted by Asteroids


i beceri integralismi che vogliono giustificare con la loro negazione repressioni, razzismo ed intolleranza verso i diversi e gli appartenenti ad altre religioni.


Potresti per cortesia farmi qualche esempio al riguardo.
Ti riferisci a cosa in particolare? Parli del presente del passato?
E quale relazione pensi ci sia tra il passato e il presente della Chiesa riguardo a questi temi?

Non è una provocazione, voglio essere chiaro. Ci tengo a conoscere la tua opinione.

Un saluto

Theophilus

Bellarmino
23-11-02, 12:33
Originally posted by Asteroids


C'è un motivo ben preciso, qualcuno che si definisce cattolico ritiene i diritti dell'uomo e le costituzioni degli stati moderni che vi fanno riferimento in contrasto con la dottrina della Chiesa, naturalmente questo è un falso e che potrà valere solo per i beceri integralismi che vogliono giustificare con la loro negazione repressioni, razzismo ed intolleranza verso i diversi e gli appartenenti ad altre religioni.

E tu saresti cattolico?
Ti permetti di postare un cumulo di porcherie uscite dalle logge massoniche (i cosiddetti diritti dell'uomo sono nient'altro che una rielaborazione degli anticristici principi rivoluzionari francesi) dimenticando di parlare dei diritti di Dio, ben più importanti e disattesi dagli uomini "moderni"
Riporti luride calunnie tratte da siti ebraici ferocemente anticristiani.
Non sei in grado di dibattere senza riportare prolissi documenti anticristiani...
con quale faccia di tolla ti permetti di giudicare "beceri" i cristiani che non hanno rinnegato gli insegnamenti bimillenari di S. Madre Chiesa?
Comincia a studiare il catechismo, presuntuoso e ignorante!
Bellarmino

Asteroids
23-11-02, 13:25
Originally posted by Bellarmino


E tu saresti cattolico?
Ti permetti di postare un cumulo di porcherie uscite dalle logge massoniche (i cosiddetti diritti dell'uomo sono nient'altro che una rielaborazione degli anticristici principi rivoluzionari francesi) dimenticando di parlare dei diritti di Dio, ben più importanti e disattesi dagli uomini "moderni"
Riporti luride calunnie tratte da siti ebraici ferocemente anticristiani.
Non sei in grado di dibattere senza riportare prolissi documenti anticristiani...
con quale faccia di tolla ti permetti di giudicare "beceri" i cristiani che non hanno rinnegato gli insegnamenti bimillenari di S. Madre Chiesa?
Comincia a studiare il catechismo, presuntuoso e ignorante!
Bellarmino

Purtroppo in questo forum non c'è nessun vero rappresentante della Chiesa Cattolica e non aver paura che non è difficile sapere chi tra me e te verrebbe scomunicato.

Bellarmino
23-11-02, 13:27
Originally posted by Asteroids


Purtroppo in questo forum non c'è nessun vero rappresentante della Chiesa Cattolica e non aver paura che non è difficile sapere chi tra me e te verrebbe scomunicato.

Complimenti per la documentatissima e dotta risposta.
Bellarmino

Vassilij
23-11-02, 15:08
Originally posted by Bellarmino


E tu saresti cattolico?
Ti permetti di postare un cumulo di porcherie uscite dalle logge massoniche (i cosiddetti diritti dell'uomo sono nient'altro che una rielaborazione degli anticristici principi rivoluzionari francesi) dimenticando di parlare dei diritti di Dio, ben più importanti e disattesi dagli uomini "moderni"
Riporti luride calunnie tratte da siti ebraici ferocemente anticristiani.
Non sei in grado di dibattere senza riportare prolissi documenti anticristiani...
con quale faccia di tolla ti permetti di giudicare "beceri" i cristiani che non hanno rinnegato gli insegnamenti bimillenari di S. Madre Chiesa?
Comincia a studiare il catechismo, presuntuoso e ignorante!
Bellarmino





Caro Bellarmino, come capita spesso di questi tempi sono d'accordo con te.
Non esiste alcun "diritto umano" per il credente al di fuori della Volontà di Dio e della Tradizione della Chiesa, non ci servono elencazioni razionalistiche e intellettualoidi.

Affus
23-11-02, 16:02
Originally posted by cm814
Beh, la dichiarazione dei diritti dell'uomo la conosciamo, chi più e chi meno.... ma cosa vuol dire????
Cioè perché l'hai postata? :confused: :confused:



E' la magna carta della massoneria internazionale , ispirarata al relativismo morale e ideologico . Crede che mettendo insieme ogni specie di animali feroci ;si formera una convivenza spontanea e verra fuori la fraternita umana ispirata al progresso evoluzionista della specie .
Ma chi ci crede piu a quelle sciocchezze .
meno male che son venuti fuori i talebani ad aprirci gl occhi .

Affus
23-11-02, 16:08
Il vero O N U della pace lo fara nostro Signore sul monte Sion , dopo che avra frantumato tutte le nazioni come vasi di creta e tutti gli empi della terra .

Asteroids
24-11-02, 23:34
Originally posted by Vassilij






Caro Bellarmino, come capita spesso di questi tempi sono d'accordo con te.
Non esiste alcun "diritto umano" per il credente al di fuori della Volontà di Dio e della Tradizione della Chiesa, non ci servono elencazioni razionalistiche e intellettualoidi.


A questo punto elencatemi quali di questi 30 principi che ho riportato sono in contrasto con la dottrina della Chiesa .

Affus
25-11-02, 00:27
Originally posted by Asteroids



A questo punto elencatemi quali di questi 30 principi che ho riportato sono in contrasto con la dottrina della Chiesa .



Dei tanti , solo questo :
Articolo 16

1.Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento.
2.Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
3.La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e dallo Stato


prendiamo per esempio il punto 3

Perchè poi alcuni oraganismi dell'ONU impongono agli stati poveri la sterilizzazione forzata se volgiono finaziamenti e altre schifezze del genere ? Hanno paura del numero mentre i ricchi sono sempre di meno ?
Ti sembra rispetto della famiglia questo ?
Sono principi generici che non dicono nulla e non servono a nulla , putroppo , perchè se andiamo a specificare , ci accorgiamo che non toveremo un solo stato che la pensa allo stesso modo .
Quindi chi crede che quelle idee ecclettiche possano mai risolvere qualcosa, sbaglia .

Asteroids
25-11-02, 00:34
prendiamo per esempio il punto 3
Ierchè poi alcuni oraganismi dell'ONU impongono agli stati poveri la sterilizzazione forzata se volgiono finaziamenti e altre schifezze del genere ? Hanno paura del numero mentre i ricchi sono sempre di meno ?


Infatti mica ho visto citata la sterilizzazione forzata in questo documento.

Affus
25-11-02, 00:52
Originally posted by Asteroids


prendiamo per esempio il punto 3
Ierchè poi alcuni oraganismi dell'ONU impongono agli stati poveri la sterilizzazione forzata se volgiono finaziamenti e altre schifezze del genere ? Hanno paura del numero mentre i ricchi sono sempre di meno ?


Infatti mica ho visto citata la sterilizzazione forzata in questo documento.

Ma si parla del bene della famiglia si o no ? In senso generico siamo tutti d'accordo cosa sia il bene della familgia ......... Chi con cinque mogli e hi con una sola poi .......

Affus
25-11-02, 13:11
Originally posted by Asteroids


C'è un motivo ben preciso, qualcuno che si definisce cattolico ritiene i diritti dell'uomo e le costituzioni degli stati moderni che vi fanno riferimento in contrasto con la dottrina della Chiesa, naturalmente questo è un falso e che potrà valere solo per i beceri integralismi che vogliono giustificare con la loro negazione repressioni, razzismo ed intolleranza verso i diversi e gli appartenenti ad altre religioni.

I veri integralisti furono i sanculotti che dichiararono sacri quei principi spargendo il terrore .

I principi dell’89


Luigi Negri



1. Gli "immortali princìpi dell' Ottantanove" sono stati proclamati come diritti di un uomo che si concepisce "contro" o, comunque, "indipendentemente" dalla dimensione religiosa dell'esistenza e dall'annunzio cristiano della salvezza in Gesù Cristo. Sono stati pertanto raccolti dentro quel formidabile e drammatico progetto di autocoscienza ed autorealizzazione "ateistica" dell'uomo, che caratterizza la cultura e la vita sociale dell'umanità europea -- e quindi mondiale -- in questi ultimi duecento anni della sua storia.

Intendiamoci bene: i princìpi dell'Ottantanove hanno potuto essere proclamati con quella forza e con quella pretesa di definitività perché esisteva, prima e oltre la posizione laicistico-ateistica, il grande flusso della tradizione cristiana, che aveva definitivamente fondato il valore della persona umana nel Mistero di Gesù Cristo e aveva quindi posto al centro della storia, come fattore dinamico e creativo di essa e in essa, l'uomo, nella pienezza della sua libertà e responsabilità, in quanto interlocutore di Dio, e solo di Dio.

L'aver legato i diritti dell'uomo a un contesto laicistico e ateistico, che è responsabile della violenta e profonda scristianizzazione della cultura e della società, li ha obbiettivamente inseriti in un contesto culturale e vitale che li ha rapidamente e inesorabilmente svuotati e negati. Ad esempio, le preoccupazioni di garantire la libertà personale del cittadino di fronte allo Stato sono state negate dall'introduzione in pochi anni della "legge dei sospetti", vergognoso strumento di innominabili ingiustizie e addirittura vendette.



2. Nel processo di scristianizzazione della cultura e della società europea non è l'uomo a essere affermato come valore assoluto, ma lo stesso processo di creazione sociale e quindi, ultimamemnte, l'obbiettivo di ogni creazione sociale: lo Stato come strumento di organizzazione razionale e definitivo dei rapporti sociali. Questo è l'unico frutto storico della Rivoluzione francese: la creazione di uno Stato teoricamente "assoluto", che non riconosce cioè nessuna istanza superiore a sé -- né la legge di Dio, né la coscienza personale dei cittadini -- e che si concepisce come dotato di un potere "che non ammette confini" (1).

Se assoluto è lo Stato, il soggetto della storia è lo Stato, e quindi le forze ideologiche e politiche che si votano alla sua costruzione. L'uomo enfatizzato come soggetto della storia, diviene, invece, oggetto delle più diverse manipolazioni.

Nella penetrante analisi della situazione dell'uomo nella società contemporanea contenuta nella Gaudium et spes si dice sostanzialmente: in una società irreligiosa l'uomo rischia di essere considerato come "una particella di natura o un elemento anonimo della città umana" (2).

I drammatici tempi in cui viviamo, segnati dalla vergogna delle manipolazioni genetiche e dalle colossali tragedie di genocidi perpetrati con l'istaurazione di sistemi politici ideologicamente totalitari, confermano l'esattezza di questa disamina.



"[...] partendo da sistemi e da scelte che intendevano assolutizzare l'uomo e le sue conquiste terrene, si è arrivati oggi a mettere in discussione precisamente l'uomo stesso, la sua dignità ed i suoi valori intrinseci, le sue certezze eterne e la sua sete di assoluto. [...]



"Le tragiche vicende di questo secolo, che hanno insanguinato il suolo d'Europa in spaventosi conflitti fratricidi; l'ascesa di regimi autoritari e totalitari, che hanno negato e negano la libertà e i diritti fondamentali dell'uomo; i dubbi e le riserve che pesano su un progresso che, mentre manipola i beni dell'universo per accrescere l'opulenza ed il benessere, non solo intacca l'habitat dell'uomo, ma costruisce anche tremendi ordigni di distruzione; l'epilogo fatale delle correnti filosofico-culturali e dei movimenti di liberazione chiusi alla trascenedenza: tutto questo ha finito per disincantare l'uomo europeo, spingendolo verso lo scetticismo, il relativismo, se non anche facendolo piombare nel nichilismo, nella insignificanza e nell'angoscia esistenziale" (3).

Se l'esito storico e sociale della Rivoluzione francese e dei processi politici cui essa ha dato luogo è la creazione di uno Stato teoricamente ed eticamente "assoluto", tale esito pregiudica gravemente anche un innegabile sforzo compiuto, a partire dalla Rivoluzione francese stessa, di individuare "modalità tecniche" dell'esercizio del potere statale più partecipate e, quindi, più democatiche.

La democrazia non può essere soltanto una struttura di garanzia formale: come ci ricorda Giovanni Paolo II i "diritti dell'uomo" non possono essere semplicemente "lettera": debbono diventare "spirito" (4).



3. In tale direzione mi permetto un ultimo suggerimento.

Occorre ritrovare al più presto una base antropologica sifficiente a fondare la libertà e i diritti dell'uomo e a iniziare il processo culturale del loro riconoscimento e della loro tenta attuazione nella società.

Il senso religioso e la presenza della realtà ecclesiale nel mondo sono ,la condizione obbiettiva della possibilità di una democrazia sostanziale e non formale. La democrazia è un costume -- prima e più profondamente che una tecnica -- che deve garantire il riconoscimento delle diversità culturali esistenti e promuoverne la presenza in funzione del massimo di libertà, di ciascuno e di tutti, nel rispetto reciproco dei diritti e dei doveri.

L'errore della Rivoluzione francese è stato quello di avere violentemente imposto "una sola base culturale" come fondamento della vita sociale e come forma delle istituzioni e delle strutture.

La "nuova evangelizzazione" cristiana, che ha in Giovanni Paolo II il Maestro e il Testimone (5), tende a superare questa presunta unità di partenza e a richiamare ciascun soggetto culturale e sociale al compito della propria identità e della propria responsabilità sociale storica.

Nell'orizzonte della nuova evangelizzazione prende forma non l'utopia di uno Stato perfetto, ma il processo, eminentemente umano perché sostanzialmente etico, della creazione della "civiltà della verità e dell'amore" (6): il massimo della giustizia e della pace per tutti gli uomini.

Luigi Negri

Thomas Aquinas
21-01-05, 17:56
Originally posted by Asteroids
Dichiarazione universale dei diritti umani

adottata dall' Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948

Preambolo

Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;

considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità, e che l'avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione umana;

considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l'essere umano sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l'oppressione;

considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo del rapporti amichevoli tra le Nazioni;

considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti fondamentali dell'essere umano, nella digiùtà e nel valore della persona urnana, nell'eguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un migliore tenore di vita in una maggiore libertà;

considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l'osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali;

considerato che una concezione comune di questi diritti e di queste libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;

L'Assemblea Generale proclama

La presente dichiarazione universale dei diritti dell'uomo come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.

Articolo 1

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Articolo 2

1.Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
2.Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia che tale territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi altra limitazione di sovranità.

Articolo 3

Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.

Articolo 4

Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.

Articolo 5

Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizioni crudeli, inumani o degradanti.

Articolo 6

Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.

Articolo 7

Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.

Articolo 8

Ogni individuo ha diritto ad un'effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali nazionali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge.

Articolo 9

Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.

Articolo 10

Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonchè della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.

Articolo 11

1.Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa.
2.Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetrato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso.

Articolo 12

Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, nè a lesioni del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.

Articolo 13

1.Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
2.Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.

Articolo 14

1.Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni.
2.Questo diritto non potrà essere invocato qualora l'individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite.

Articolo 15

1.Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
2.Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, nè del diritto di mutare cittadinanza.

Articolo 16

1.Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento.
2.Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
3.La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e dallo Stato.

Articolo 17

1.Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune con altri.
2.Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.

Articolo 18

Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato la propria religione, o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti.

Articolo 19

Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

Articolo 20

1.Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica.
2.Nessuno può essere costretto a far parte di un'associazione.

Articolo 21

1.Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentant liberamente scelti.
2.Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese.
3.La volontà popolare è il fondamento dell'autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione.

Articolo 22

Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonchè alla realizzazione, attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l'organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.

Articolo 23

1.Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.
2.Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.
3.Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale.
4.Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.

Articolo 24

Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.

Articolo 25

1.Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.
2.La maternità e l'infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale.

Articolo 26

1.Ogni individuo ha diritto all'istruzione. L'istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L'istruzione elementari deve essere obbligatoria. L'istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l'istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
2.L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità ed al rafforzamento del rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
3.I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.

Articolo 27

1.Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici.
2.Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.

Articolo 28

Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazioni possano essere pienamente realizzati.

Articolo 29

1.Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto &è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità.
2.Nell'esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell'ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica.
3.Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e i principi delle Nazioni Unite.

Articolo 30

Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un'attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuni dei diritti e delle libertà in essa enunciati



Link (http://www.nots.it/Amnestyarezzo/dudu2.html)





:) :) :)

Augustinus
21-01-05, 18:32
Originally posted by Thomas Aquinas
:) :) :)

Condividi anche questo diritto? Non sapevo che fossi un "rivoluzionario" (un'altra tua fase evolutiva?)

Articolo 18

Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato la propria religione, o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti.

P.S.: ma che fai? Vai a riesumare i vecchi threads?

Thomas Aquinas
21-01-05, 18:36
Certo che lo condivido, almeno secondo una certa interpretazione, ma il significato pratico è il medesimo!

(p.s. Sì, ho visto che ci sono cosucce interessanti nel passato del forum)

Augustinus
21-01-05, 18:38
Originally posted by Thomas Aquinas
Certo che lo condivido, almeno secondo una certa interpretazione, ma il significato pratico è il medesimo!

Certa interpretazione? Quale?

Thomas Aquinas
21-01-05, 18:41
Sai bene che la distinzione tra diritto è fatto lascia alquanto a desiderare. Ogni individuo ha diritto solo alla verità, di fatto però può scegliere l'errore e nessuno glielo può impedire.
Ergo ogni individuo può scegliere senza impedimenti la propria religione.
Praticamente non cambia nulla.