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Visualizza Versione Completa : Per la prima volta in un ospedale italiano, assistenza laica per atei e agnostici



Hope
15-09-09, 21:44
(ASCA) - Roma, 15 set - All'ospedale torinese delle Molinette e' tutto pronto: da ottobre, una volontaria laica offrira' il suo conforto e la sua assistenza morale ai pazienti che ne faranno richiesta. Il progetto e' frutto di una convenzione tra l'ospedale e l'Uaar (Unione degli Atei e Agostici Razionalisti) che descrive cosi' l'assistenza morale non confessionale: ''Aiuto competente e accurato fornito dagli individui atei e agnostici che, all'interno del nosocomio, si interrogano sulle domande esistenziali, come il senso della malattia, della vita e della morte''. Anche di questo si discutera' al primo meeting nazionale dei non credenti italiani, in agenda per sabato prossimo, 19 settembre.

''L'assistenza morale non confessionale... va assimilata, dal punto di vista giuridico, all'assistenza spirituale religiosa - prosegue la convenzione - dal momento che le convinzioni non confessionali in materia di religione sono anch'esse estrinsecazione della liberta' di religione protetta dall'articolo 19 della Costituzione... L'assistenza morale agli atei e agli agnostici, pertanto, dev'essere considerata come parte integrante dell'assistenza sanitaria generale''.

Spiega Raffaele Carcano, segretario generale della Uaar: ''Atei e agnostici affrontano generalmente la morte con meno paura dei credenti, ma lo stato di infermita' suscita sempre una condizione di difficolta'''. Alle Molinette erano state gia' messi a disposizione dei pazienti non cattolici assistenti religiosi di numerose confessioni e la cosiddetta stanza del silenzio. Mancava solo l'assistenza laica, che adesso allinea l'ospedale torinese a molte strutture di diversi paesi del Nord Europa.

edera rossa
16-09-09, 00:53
la cosa mi può star bene a condizione che intervengano solo se richiesti dai pazienti o dai familiari degli stessi e la cosa sia a titolo gratuito ( una situazione analoga è prevista dall'intesa con la tavola Cìvaldo-metodista che fu firmata dopo la revisione concordataria proprio per evitare imbarazzanti confronti in campi come questo).

Giordi
17-09-09, 07:31
All’ospedale torinese delle Molinette è tutto pronto: da ottobre, una volontaria laica offrirà il suo conforto e la sua assistenza morale ai pazienti che ne faranno richiesta. Il progetto è frutto di una convenzione tra l’ospedale e l’Uaar che descrive così l’assistenza morale non confessionale: «aiuto competente e accurato fornito dagli individui atei e agnostici che, all’interno del nosocomio, si interrogano sulle domande esistenziali, come il senso della malattia, della vita e della morte». Anche di questo si discuterà al primo meeting nazionale dei non credenti italiani, in agenda per sabato prossimo, 19 settembre.
«L’assistenza morale non confessionale […] va assimilata, dal punto di vista giuridico, all’assistenza spirituale religiosa – prosegue la convenzione – dal momento che le convinzioni non confessionali in materia di religione sono anch’esse estrinsecazione della libertà di religione protetta dall’articolo 19 della Costituzione. […] L’assistenza morale agli atei e agli agnostici, pertanto, dev’essere considerata come parte integrante dell’assistenza sanitaria generale».
Spiega Raffaele Carcano, segretario generale della Uaar: «Atei e agnostici affrontano generalmente la morte con meno paura dei credenti, ma lo stato di infermità suscita sempre una condizione di difficoltà». Alle Molinette erano state già messi a disposizione dei pazienti non cattolici assistenti religiosi di numerose confessioni e la cosiddetta stanza del silenzio. Mancava solo l’assistenza laica, che adesso allinea l’ospedale torinese a molte strutture di diversi paesi del Nord Europa.

UAAR Ultimissime Archivio Per la prima volta in un ospedale italiano, assistenza laica per atei e agnostici (http://www.uaar.it/news/2009/09/15/per-prima-volta-ospedale-italiano-assistenza-laica-per-atei-agnostici/)

L'anticristo
17-09-09, 07:40
Atei e agnostici affrontano generalmente la morte con meno paura dei credenti


Senza un inferno che ti aspetta, c'e' anche meno necessita' dell' estrema unzione.

Giordi
17-09-09, 09:20
Senza un inferno che ti aspetta, c'e' anche meno necessita' dell' estrema unzione.

...chissà quanti credenti hanno trascorso le ultime ore della loro vita con l'angoscia di ciò che spettava loro dopo la morte (la paura del Giudizio).... non si può certo dire che per loro sia stata una morte serena...
penso che per il sottoscritto sarebbe molto più rilassante non aspettarsi nulla, oppure rimanere solo nel dubbio che possa esserci qualcosa dopo...

McFly
17-09-09, 17:27
Gran bella notizia, finalmente un po di civiltà nel nostro paese!!

PUPO
22-09-09, 09:01
ssperiamo lo adottino in ogni ospedale...
il guaio però è che solo in poche città ci sono locali per fare funerali laici e persino impianti per incenerire le salme.

Resurgens
22-09-09, 10:17
Mi dà un'idea su che lavoro fare una volta laureato in psicologia...
Portare il quadrifarmaco di Epicuro e brani scelti di Lucrezio invece che l'abusata "valle di lacrime" e "il signore è il mio pastore" non può che essere una vera consolazione per quelli come noi...

Resurgens

edera rossa
23-09-09, 00:46
Mi dà un'idea su che lavoro fare una volta laureato in psicologia...
Portare il quadrifarmaco di Epicuro e brani scelti di Lucrezio invece che l'abusata "valle di lacrime" e "il signore è il mio pastore" non può che essere una vera consolazione per quelli come noi...

Resurgens

tu scherzi , ma nel mio post avevo chiarito che la cosa è positiva se a titolo gratuito e solo se richiesta. Forse è meglio studiare medicina e cercare di salvare corpi.

Juv
23-09-09, 18:23
Atei tanto atei, da volere imitare i credenti.

edera rossa
23-09-09, 22:04
Atei tanto atei, da volere imitare i credenti.

e che i soldi per gli assistenti spirituali se li debbono beccare solo i cattolici; se deve essere greppia lo sia per tutti.

Giordi
24-09-09, 07:44
Atei tanto atei, da volere imitare i credenti.

...i credenti però sono schiavi dei riti... gli atei semmai possono avere in comune con i credenti la parte assistenziale nei confronti del pazienti.... e questo non credo sia prerogativa esclusiva di chi crede in qualche divinità... dunque il termine "imitare" lo ritengo usato a sproposito....

Resurgens
24-09-09, 13:45
Atei tanto atei, da volere imitare i credenti.

Forse che un ateo automaticamente non ha paura della morte? Certo, auspicabilmente, ma non sempre le cose vanno come ci auspichiamo...

Resurgens

Cuordy
24-09-09, 14:12
Forse che un ateo automaticamente non ha paura della morte? Certo, auspicabilmente, ma non sempre le cose vanno come ci auspichiamo...

Resurgens

Ma cos'è questa discriminazione? Gli atei sono quattro gatti rispetto al numero dei non-credenti agnostici. Da come parlate ogni volta dell'UAAR sarebbe più corretto che cambiaste il nome di questa associazione in UAR.

Un agnostico, secondo logica, giacché brancola nel dubbio, è molto probabile che tema la morte almeno quanto un cattolico con la coscienza sporca, giacché potrebbe dubitare di finire dritto dritto all'Inferno.

Giordi
24-09-09, 16:24
Ma cos'è questa discriminazione? Gli atei sono quattro gatti rispetto al numero dei non-credenti agnostici. Da come parlate ogni volta dell'UAAR sarebbe più corretto che cambiaste il nome di questa associazione in UAR.

Un agnostico, secondo logica, giacché brancola nel dubbio, è molto probabile che tema la morte almeno quanto un cattolico con la coscienza sporca, giacché potrebbe dubitare di finire dritto dritto all'Inferno.

un cattolico la teme di più (a causa delle certezze che ha)... :D ... per questo siete csoì avidamente attaccati a quella spina... penso che se perfezionassero le tecniche di crioconservazione umana, i cattolici (quelli che temono il giudizio divino per qualsiasi cacchiata) sarebbero tra i primi a farne uso... pur di dribblare la morte per evitare qualche possibile pena divina, sarebbero disposti a tutto... anche di diventare immortali... :D...

Cuordy
24-09-09, 19:27
un cattolico la teme di più (a causa delle certezze che ha)... :D ... per questo siete csoì avidamente attaccati a quella spina... penso che se perfezionassero le tecniche di crioconservazione umana, i cattolici (quelli che temono il giudizio divino per qualsiasi cacchiata) sarebbero tra i primi a farne uso... pur di dribblare la morte per evitare qualche possibile pena divina, sarebbero disposti a tutto... anche di diventare immortali... :D...


Di quali certezze parli? :gratgrat:

Giordi
24-09-09, 22:24
Di quali certezze parli? :gratgrat:
:postridicolo::postridicolo:

.... che domanda stupida... :D
ovvio... voi avete come minimo la certezza che esiste un Dio Giudice, e che esiste l'Inferno... per fare solo un paio di esempi... :giagia:

edera rossa
24-09-09, 23:51
Ma cos'è questa discriminazione? Gli atei sono quattro gatti rispetto al numero dei non-credenti agnostici. Da come parlate ogni volta dell'UAAR sarebbe più corretto che cambiaste il nome di questa associazione in UAR.

Un agnostico, secondo logica, giacché brancola nel dubbio, è molto probabile che tema la morte almeno quanto un cattolico con la coscienza sporca, giacché potrebbe dubitare di finire dritto dritto all'Inferno.

generalmente un agnostico non è incerto tra ateismo e cattolicesimo, ma sull'esistenza di una qualche forma di dio che non necessariamente coincide con un'idea di al dil à dopo la morte. Non conosco agnostici che si pongono il problema dell'eventuale inferno.

Cuordy
25-09-09, 07:44
un cattolico la teme di più (a causa delle certezze che ha)... :D ... per questo siete csoì avidamente attaccati a quella spina... penso che se perfezionassero le tecniche di crioconservazione umana, i cattolici (quelli che temono il giudizio divino per qualsiasi cacchiata) sarebbero tra i primi a farne uso... pur di dribblare la morte per evitare qualche possibile pena divina, sarebbero disposti a tutto... anche di diventare immortali... :D...


Di quali certezze parli? :gratgrat:


:postridicolo::postridicolo:

.... che domanda stupida... :D
ovvio... voi avete come minimo la certezza che esiste un Dio Giudice, e che esiste l'Inferno... per fare solo un paio di esempi... :giagia:

Resurgens, tu che sei un ragazzo serio, sai dirmi qual è il filo logico tra i due post di Polemiko?

Cuordy
25-09-09, 07:46
generalmente un agnostico non è incerto tra ateismo e cattolicesimo, ma sull'esistenza di una qualche forma di dio che non necessariamente coincide con un'idea di al dil à dopo la morte. Non conosco agnostici che si pongono il problema dell'eventuale inferno.

nemmeno io conosco atei che si comportano da atei. Questo cosa vuol dire?

Un agnostico dovrebbe aver dubbi su tutto ciò che di cui non è dimostrabile l'esistenza e/o l'inesistenza.

Giordi
25-09-09, 08:19
Resurgens, tu che sei un ragazzo serio, sai dirmi qual è il filo logico tra i due post di Polemiko?

allora.... un cattolico (che ha la coscienza sporca) è ovvio che teme di più la morte di quanto non la tema un agnostico... almeno per quanto la penso io... poichè mentre l'agnostico dubita dell'esistenza di Dio, e dell'Inferno (ergo potrebbe anche non esserci nessuna punizione... )... per un cattolico credente, c'è la certezza che esiste un Dio che li può punire, e la certezza che esiste un Inferno come punizione... dunque avendo più certezze sulla possibilità di essere puniti nell'aldilà, è ovvio che il timore di un cattolico se messo su una bilancia, sarà logicamente più pesante di quello di un agnostico... il quale dubita persino che ci sia un'aldilà... :chefico:

Giordi
25-09-09, 08:20
nemmeno io conosco atei che si comportano da atei. Questo cosa vuol dire?

Un agnostico dovrebbe aver dubbi su tutto ciò che di cui non è dimostrabile l'esistenza e/o l'inesistenza.

non è propriamente così... :chefico:

Resurgens
25-09-09, 12:00
nemmeno io conosco atei che si comportano da atei. Questo cosa vuol dire?

Un agnostico dovrebbe aver dubbi su tutto ciò che di cui non è dimostrabile l'esistenza e/o l'inesistenza.

Polemiko si è auto-chiosato efficacemente mi sembra: effettivamente un cattolico dovrebbe percepirsi automaticamente come peccatore e fino al momento successivo alla morte non può avere la certezza di essersi pentito abbastanza per evitare l'inferno... Sbaglio? Per favore, correggetemi, visto che parlo da esterno...:)

Quanto alla "questione agnostica"... Cuordileone, ciò che dici tu dovrebbe essere l'atteggiamento di un "agnostico integrale", ad esempio chiunque fondi la propria visione del mondo sulla scienza post-positivista. Chi è in grado di evitare che questo dubbio onnicomprensivo paralizzi l'attività e il pensiero è sicuramente da ammirare... Per gli altri è possibile che l'orrore del dubbio sia mitigato da alcune certezze che possono essere messe in discussione (ad esempio: "non so se un dio esista, ma mi comporto come se esistesse per ogni evenienza. Poi se qualcuno mi convince che non esiste alcun dio, allora divento ateo").

Quando la morte si avvicina, poi, noi siamo tutti uguali, e solo chi è saldo nelle proprie convinzioni o ha poca considerazione di sé non è turbato da dubbi esistenziali. Un ateo che ha questi dubbi può essere tranquillamente confortato "in maniera atea", ad esempio citando Lucrezio o Epicuro al posto del Vangelo, ma per un agnostico penso che la cosa dipenda molto da quali siano i suoi dubbi, per cui la cosa andrebbe valutata caso per caso...

Resurgens

edera rossa
25-09-09, 14:26
nemmeno io conosco atei che si comportano da atei. Questo cosa vuol dire?

Un agnostico dovrebbe aver dubbi su tutto ciò che di cui non è dimostrabile l'esistenza e/o l'inesistenza.

sta a vedere che uno che dubita dell'esistenza di dio deve chiedere a te in quali altri campi deve aver dubbi.
Se per te credere nell'esistenza di dio comporta automaticamente credere anche in una possibilità di vita ultraterrena significa solo che pensi che tutti debbano avere i tuoi meccanismi logici.
Generalmente ,però man mano che ci si addentra nelle così dette "verità" delle religioni, di pari passo aumentano i dubbiosi. In altri termini se 100 credono all'esistenza di dio, solo 35 credono che cristo fosse dio, di questi solo una parte credono che il papa sia infsallibile e così via.

revolution
28-09-09, 17:33
allora.... un cattolico (che ha la coscienza sporca) è ovvio che teme di più la morte di quanto non la tema un agnostico... almeno per quanto la penso io... poichè mentre l'agnostico dubita dell'esistenza di Dio, e dell'Inferno (ergo potrebbe anche non esserci nessuna punizione... )... per un cattolico credente, c'è la certezza che esiste un Dio che li può punire, e la certezza che esiste un Inferno come punizione... dunque avendo più certezze sulla possibilità di essere puniti nell'aldilà, è ovvio che il timore di un cattolico se messo su una bilancia, sarà logicamente più pesante di quello di un agnostico... il quale dubita persino che ci sia un'aldilà... :chefico:


Chi insegna cristianesimo in Italia?

Il papalaico?

Un cristiano non può andare all'inferno perchè non è contro la parola del nostro UNICO Re Cristo!

il vangelo di Giovanni glielo confermerà(al papalaico dico, vedi Giovanni 12, 47..48). il papalaico non può niente contro la Parola di Cristo!

Cuordy
15-05-10, 11:58
...chissà quanti credenti hanno trascorso le ultime ore della loro vita con l'angoscia di ciò che spettava loro dopo la morte (la paura del Giudizio).... non si può certo dire che per loro sia stata una morte serena...
penso che per il sottoscritto sarebbe molto più rilassante non aspettarsi nulla, oppure rimanere solo nel dubbio che possa esserci qualcosa dopo...

Ma se tu sei agnostico, secondo la tua logica, proprio come quei credinti ai quali alludi, in teoria potresti ritrovarti a provare angoscia al pensiero di ciò potrebbe aspettarti dopo la morte.

Ragazzi, qui siamo all'abbiccì del ragionamento. :testone:

Giordi
15-05-10, 12:54
Ma se tu sei agnostico, secondo la tua logica, proprio come quei credinti ai quali alludi, in teoria potresti ritrovarti a provare angoscia al pensiero di ciò potrebbe aspettarti dopo la morte.

Ragazzi, qui siamo all'abbiccì del ragionamento. :testone:

...nel mio caso sarebbe cmq presente il "dubbio", che come dovresti sapere attenua le "certezze"... neppure a queste semplici conclusioni riuscite ad arrivare?? :paura:

PUPO
15-05-10, 13:29
Ma se tu sei agnostico, secondo la tua logica, proprio come quei credinti ai quali alludi, in teoria potresti ritrovarti a provare angoscia al pensiero di ciò potrebbe aspettarti dopo la morte.

Ragazzi, qui siamo all'abbiccì del ragionamento. :testone:
in punto di morte la paura credo che possa venire a tutti....
ma è di conforto sapere che se un dio sadico ha davvero preparato un inferno ....è anche logico pensare che da sadico ci avrebbe anche tolto qualsiasi possibilità di evitarlo
:sofico:
e perciò le gerarchie religiose non ne hanno mai avuto paura considerati i crimini che hanno commesso.. :sofico:

donerdarko
15-05-10, 16:33
Spiega Raffaele Carcano, segretario generale della Uaar: «Atei e agnostici affrontano generalmente la morte con meno paura dei credenti, ma lo stato di infermità suscita sempre una condizione di difficoltà».

Il cattolico bigotto sarebbe capace di annichilare il mondo se con ciò potesse evitare la morte o anche solo procrastinarla.

L'ateo o l'agnostico bigotto, allo stesso modo, sarebbe capace di annichilare la verità se potesse con ciò salvare quel complicato sistema di teorie che egli ha laboriosamente costruito.

PUPO
15-05-10, 17:40
Il cattolico bigotto sarebbe capace di annichilare il mondo se con ciò potesse evitare la morte o anche solo procrastinarla.

L'ateo o l'agnostico bigotto, allo stesso modo, sarebbe capace di annichilare la verità se potesse con ciò salvare quel complicato sistema di teorie che egli ha laboriosamente costruito.

per ora l'unica verità dimostrata e che gli dei non si sono mai mostrati.. :crepapelle:
molti dicono di averci parlato ma caso strano ognuno di essi ha avuto istruzioni diverse:crepapelle:

donerdarko
15-05-10, 18:04
per ora l'unica verità dimostrata e che gli dei non si sono mai mostrati.. :crepapelle:
molti dicono di averci parlato ma caso strano ognuno di essi ha avuto istruzioni diverse:crepapelle:

le faccine che utilizzi nei tuoi interventi denotano un certo nervosismo


Il cattolico bigotto sarebbe capace di annichilare il mondo se con ciò potesse evitare la morte o anche solo procrastinarla.

L'ateo o l'agnostico bigotto, allo stesso modo, sarebbe capace di annichilare la verità se potesse con ciò salvare quel complicato sistema di teorie che egli ha laboriosamente costruito.

Scipione
15-05-10, 19:11
Ma cos'è questa discriminazione? Gli atei sono quattro gatti rispetto al numero dei non-credenti agnostici. Da come parlate ogni volta dell'UAAR sarebbe più corretto che cambiaste il nome di questa associazione in UAR.

Un agnostico, secondo logica, giacché brancola nel dubbio, è molto probabile che tema la morte almeno quanto un cattolico con la coscienza sporca, giacché potrebbe dubitare di finire dritto dritto all'Inferno.
L'inferno? Ma esiste l'inferno? Mi pare che il purgatorio sia stato inventato in non so che periodo e che il limbo sia stato dichiarato inesistente. A quando l'abolizione dell'inferno e del paradiso? :crepapelle: :gluglu:

Scipione
15-05-10, 19:15
.....il papalaico non può niente contro la Parola di Cristo!
Orate! fratres....

(stasera si mangiano orate in compagnia...) :gluglu:


http://www.mondomarefestival.it/contentmanager_data/images/F21052008120955.jpg

edera rossa
15-05-10, 20:37
...Mi pare che il purgatorio sia stato inventato in non so che periodo ... :crepapelle: :gluglu:

Jacque Le Goff nel suo bel libro "La nascita del purgatorio" colloca il detto fenomeno nel dodicesimo secolo.

edera rossa
15-05-10, 20:40
Ma se tu sei agnostico, secondo la tua logica, proprio come quei credinti ai quali alludi, in teoria potresti ritrovarti a provare angoscia al pensiero di ciò potrebbe aspettarti dopo la morte.

Ragazzi, qui siamo all'abbiccì del ragionamento. :testone:

e da settembre, nel quale era stato scritto il post al quale ti riferisci, hai necessitato di tutto questa tempo per arrivare a fare un ragionamento che ritieni così elementare?

Scipione
15-05-10, 21:10
Jacque Le Goff nel suo bel libro "La nascita del purgatorio" colloca il detto fenomeno nel dodicesimo secolo.
Grazie dell'informazione, edera rossa. Se capiterà, l'acquisterò: :gluglu:

Giordi
16-05-10, 01:31
Il cattolico bigotto sarebbe capace di annichilare il mondo se con ciò potesse evitare la morte o anche solo procrastinarla.

L'ateo o l'agnostico bigotto, allo stesso modo, sarebbe capace di annichilare la verità se potesse con ciò salvare quel complicato sistema di teorie che egli ha laboriosamente costruito.

...mi fai un esempio di teoria laboriosamente costruita da un agnostico bigotto?? :mmm:

PUPO
16-05-10, 08:58
comunque per ritornare al 3ad in quell'ospedale l'assistenza agli atei funziona??
e in quanti altri ospedali funziona???
oppure è finito tutto nel dimenticatoio???

Cuordy
16-05-10, 15:53
comunque per ritornare al 3ad in quell'ospedale l'assistenza agli atei funziona??
e in quanti altri ospedali funziona???
oppure è finito tutto nel dimenticatoio???

Ma l'assistenza atea consiste nel non parlare di dio o anche nello spiegare che se il malato crepa, non è importante per nessuno, giacché lui non è altro che un ammasso di robaccia decadente che per tutti quegli anni si è mossa per chissà quale motivo?

edera rossa
16-05-10, 16:57
Ma l'assistenza atea consiste nel non parlare di dio o anche nello spiegare che se il malato crepa, non è importante per nessuno, giacché lui non è altro che un ammasso di robaccia decadente che per tutti quegli anni si è mossa per chissà quale motivo?

cosa pensi che verrebbe detto? n0n ti sembra che il tuo post sia inutilmente polemico?

PUPO
16-05-10, 17:30
Ma l'assistenza atea consiste nel non parlare di dio o anche nello spiegare che se il malato crepa, non è importante per nessuno, giacché lui non è altro che un ammasso di robaccia decadente che per tutti quegli anni si è mossa per chissà quale motivo?
l'assistenza atea potrebbe essere anche una barzelletta o una canzone o un po di musica asccoltata insieme... o anche il conforto di sapere che dopo la morte ci sarà di sicuro il nulla e non ci ricorderemo neppure di aver vissuto..e mi sembra che sia più consolante del sapere che dovrenno vivere eternamente non si sa dove..
purtroppo l'ammasso di robaccia decadene è la stessa sia per gli atei che per i talebani.,. quindi non darti arie...non è perche credi che ti abbia fatto dio di essere diverso è più importante...anzi di sicuro dimostri di essere più bambino perchè cfredi ancora a babbo natale...
(non metto faccine altrimenti qualcuno di voi dice che sono nervoso)

Giordi
18-06-10, 07:44
Ma l'assistenza atea consiste nel non parlare di dio o anche nello spiegare che se il malato crepa, non è importante per nessuno, giacché lui non è altro che un ammasso di robaccia decadente che per tutti quegli anni si è mossa per chissà quale motivo?

l'assistenza atea non ti viene certo a intimare di pentirti per i "peccati" commessi in modo da poter avere qualche chances in più per evitare la dannazione eterna...:giagia:.... certa ipocrisia viene lasciata a quelle persone talmente deboli che per dare un senso a tutta la loro vita sono costretti a pentirsi anche di quei momenti che l'hanno resa spensierata e felice!...:paura:

Scipione
18-06-10, 08:59
Dalla firma di polemiko: Sebbene l'ipotesi su una possibile relazione amorosa tra Riccardo Cuor di Leone e Filippo rimane comunque una storia non dimostrata, la preferenza sessuale per gli uomini che aveva Cuor di Leone è in realtà ben documentata. :sofico:
Oppofarbacco, lo avevo sempre sospettato..... :crepapelle: :gluglu:

Giordi
18-06-10, 09:03
Dalla firma di polemiko: Sebbene l'ipotesi su una possibile relazione amorosa tra Riccardo Cuor di Leone e Filippo rimane comunque una storia non dimostrata, la preferenza sessuale per gli uomini che aveva Cuor di Leone è in realtà ben documentata. :sofico:
Oppofarbacco, lo avevo sempre sospettato..... :crepapelle: :gluglu:

... forse da questo si può capire da dove ha orgine certa omofobia... :sofico:

L'omofobia interiorizzata (http://www.ansiasociale.it/articoli/omofobia-interiorizzata/)

Galcian79
19-06-10, 03:39
...chissà quanti credenti hanno trascorso le ultime ore della loro vita con l'angoscia di ciò che spettava loro dopo la morte (la paura del Giudizio).... non si può certo dire che per loro sia stata una morte serena...
soltanto il credente fesso può temere il Giudizio
il credente savio può temere soltanto di non poter essere giudicato dall'unico Giusto

Galcian79
19-06-10, 03:45
... forse da questo si può capire da dove ha orgine certa omofobia... :sofico:

L'omofobia interiorizzata (http://www.ansiasociale.it/articoli/omofobia-interiorizzata/)

l'omofobia interiorizzata è la solita vaccata scientista che disconosce il legittimo diritto dell'individuo alla non accettazione di sé

Azel
21-06-10, 11:37
cosa pensi che verrebbe detto? n0n ti sembra che il tuo post sia inutilmente polemico?

Chiedere al soggetto di tagliare le parti "gratuitamente polemiche" dai suoi interventi equivale a chiederne il ban... :sofico: