cm814
04-12-02, 11:28
Siamo ormai all'assurdo. PROPRIO ALL'ASSURDO!!!!!
La recita di Natale fa litigare preside e genitori
Guerra ideologica aperta tra il dirigente scolastico Silvana Scarbelli e alcuni genitori della scuola elementare dell’Istituto Alessandro Manzoni di Venegono Inferiore. Un gruppo di mamme ha infatti recentemente scritto una lettera al ministro Letizia Moratti per lamentare il fatto che «quest'anno il Dirigente Scolastico ha impedito alle classi quinte di realizzare il piccolo recital che era già in fase di preparazione – si legge nel documento – in ragione della presenza di un esiguo numero di bambini appartenenti ad una confessione religiosa diversa dalla cattolica». Il recital è infatti tradizionalmente ispirato alla nascita di Gesù bambino.
«Non ho impedito nulla – spiega la dirigente – La festa di Natale si farà. Quanto detto da questo gruppo di genitori è una calunnia. In consiglio d’istituto avevo solo avanzato l’ipotesi che, nel rispetto di tutti gli alunni, anche dei pochi non di fede cristiana, venisse elaborato un progetto di mediazione interculturale. Sarebbe stata un’ottima occasione per mettere in pratica il corso di educazione dei diritti umani, che portando avanti da tempo».
Il gruppo di genitori nella lettera inviata al ministro spiega di essere convinto che non si debba «pregiudicare il rispetto per la maggioranza, perlomeno non in una Democrazia. Riteniamo infatti che il Natale oltre ad essere una festività religiosa cristiana, rappresenti un importante fatto culturale, che ha avuto un grande peso nella storia del nostro paese che quindi la scuola non può non considerare e spiegare ai bambini».
La dirigente scolastica tiene invece a precisare che «la scuola statale non è una scuola cattolica. Per fare i corsi di religione deve essere avanzata richiesta scritta e per gli alunni che non vi partecipano devono essere svolte attività alternative». Secondo la Scarbelli «sarebbe stato molto interessante poter elaborare un discorso sulla pace e sulla solidarietà. Penso non ci sia niente di più concreto della creazione di un messaggio cosmopolita che porti avanti valori umanamente condivisi da tutte le religioni».
Il gruppo di mamme nella lettera spiega che la cancellazione della recita rappresenterebbe «un pericoloso precedente che potrà pregiudicare negli anni a venire la realizzazione di simili iniziative e compromettere la "missione" educativa e culturale della scuola».
«La recita non è stata cancellata e si farà – conclude il dirigente – ormai il progetto era già iniziato. Forse per l’anno prossimo metteremo in piedi qualcosa di diverso. Ma voglio precisare che, anche se gli alunni non cattolici non sono più di una decina, lo scopo della scuola è quello di tutelare i diritti di tutti, non solo della maggioranza. Senza rispetto per le minoranze, anche religiose, come possiamo permetterci di insegnare il rispetto dei diritti umani?».
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VARESE NEWS (http://www2.varesenews.it/articoli/2002/dicembre/sud/1-12scuola.htm)
La recita di Natale fa litigare preside e genitori
Guerra ideologica aperta tra il dirigente scolastico Silvana Scarbelli e alcuni genitori della scuola elementare dell’Istituto Alessandro Manzoni di Venegono Inferiore. Un gruppo di mamme ha infatti recentemente scritto una lettera al ministro Letizia Moratti per lamentare il fatto che «quest'anno il Dirigente Scolastico ha impedito alle classi quinte di realizzare il piccolo recital che era già in fase di preparazione – si legge nel documento – in ragione della presenza di un esiguo numero di bambini appartenenti ad una confessione religiosa diversa dalla cattolica». Il recital è infatti tradizionalmente ispirato alla nascita di Gesù bambino.
«Non ho impedito nulla – spiega la dirigente – La festa di Natale si farà. Quanto detto da questo gruppo di genitori è una calunnia. In consiglio d’istituto avevo solo avanzato l’ipotesi che, nel rispetto di tutti gli alunni, anche dei pochi non di fede cristiana, venisse elaborato un progetto di mediazione interculturale. Sarebbe stata un’ottima occasione per mettere in pratica il corso di educazione dei diritti umani, che portando avanti da tempo».
Il gruppo di genitori nella lettera inviata al ministro spiega di essere convinto che non si debba «pregiudicare il rispetto per la maggioranza, perlomeno non in una Democrazia. Riteniamo infatti che il Natale oltre ad essere una festività religiosa cristiana, rappresenti un importante fatto culturale, che ha avuto un grande peso nella storia del nostro paese che quindi la scuola non può non considerare e spiegare ai bambini».
La dirigente scolastica tiene invece a precisare che «la scuola statale non è una scuola cattolica. Per fare i corsi di religione deve essere avanzata richiesta scritta e per gli alunni che non vi partecipano devono essere svolte attività alternative». Secondo la Scarbelli «sarebbe stato molto interessante poter elaborare un discorso sulla pace e sulla solidarietà. Penso non ci sia niente di più concreto della creazione di un messaggio cosmopolita che porti avanti valori umanamente condivisi da tutte le religioni».
Il gruppo di mamme nella lettera spiega che la cancellazione della recita rappresenterebbe «un pericoloso precedente che potrà pregiudicare negli anni a venire la realizzazione di simili iniziative e compromettere la "missione" educativa e culturale della scuola».
«La recita non è stata cancellata e si farà – conclude il dirigente – ormai il progetto era già iniziato. Forse per l’anno prossimo metteremo in piedi qualcosa di diverso. Ma voglio precisare che, anche se gli alunni non cattolici non sono più di una decina, lo scopo della scuola è quello di tutelare i diritti di tutti, non solo della maggioranza. Senza rispetto per le minoranze, anche religiose, come possiamo permetterci di insegnare il rispetto dei diritti umani?».
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VARESE NEWS (http://www2.varesenews.it/articoli/2002/dicembre/sud/1-12scuola.htm)