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Visualizza Versione Completa : L'Abruzzo non è proprio in vendita!



08-12-02, 21:40
I Legambiente dell’Abruzzo hanno appeso ieri (8 dicembre 2002) un manifesto in cui era scritto “L’Abruzzo non è in vendita” per protestare contro la vendita di beni del patrimonio dello Stato (dei quali 147 sarebbero nostri tra cui la Zona Archeologica di Alba Fucens e il Museo Nazionale d’Antichità di Chieti valutate mi sembra 78.000.000 delle vecchie lire la prima e 1.600.000 € la secondo) che servirebbe per finanziare le grandi opere pubbliche. Tra le opere pubbliche da realizzare con i soldi ricavati ci sarebbe anche il Terzo Traforo del nostro Gran Sasso contro il quale noi Abruzzesi andavamo, stiamo e staremo sempre lottando. E che ha avuto già una sentenza contro del Tar dell’Aquila e tuttora c’è un procedimento penale in corso per lo sversamento di trimetilbenzene sul nostro Mavone nell’agosto scorso che potrebbe fare chiudere i laboratori pure. Così il nostro Guerriero di Capestrano, che è un simbolo di una regione e dell’Italia preromana in generale e tutto ciò lì dentro esposto potrebbe trasformarsi in una suppellettile privata in chissà dove. O forse ce lo ritroviamo esposto al British Museum. Io mi chiedevo a che cosa servisse questa vendita di immobili dello stato e iniziavo a fare dentro di me le varie ipotesi tipo quella che se la comprasse Berlusconi o chissà quale altro magnaccio tramite un prestanome ma ora ho capito tutto. Su “Il Centro” di oggi 7 dicembre 2002 stava scritta la notizia che ho riportato su sopra. E noi Abruzzesi rischiamo di perdere qualcosa di buono che rappresenta la nostra storia, la nostra immagine, la nostra cultura e di avere qualcosa che non ci può fare altro che nuocere visto che l’hanno capito quasi tutti se non tutti che il Terzo Traforo che Lunardi vuole fare al nostro Gran Sasso non serve alla sicurezza di chi lavora nei laboratori (di che sicurezza si può parlare in un’autostrada che se ci si incontrano tre auto di fila è un evento) ma a arricchire certe società (leggasi società legate in qualche modo a questo Lunardi). Io mi domando che cosa dice quel partito per modo di dire di ignoranti e ciarlatani votato da un elettorato razzista e incivile chiamato Lega che parla tanto di devolution su questo fatto? O per loro la devolution che il “sig.” Bossi vuole tanto fare serve solo quando si parla di soldi da fare rimanere alle regioni (in “Padania” maggiormente :) :D) o di fare gestire alle regioni la sanità, la polizia locale e la scuola, o di fare scrivere in dialetto i cartelli. Quando una regione, i suoi enti locali , i suoi abitanti devono scegliere su come gestire il patrimonio dello Stato loro che riguarda la loro storia, la loro immagine, la loro cultura la devolution non c’è più? Nel caso nostro perché se si deve fare la devolution non possiamo scegliere se i beni dello Stato nostri tra cui la Zona Archeologica di Alba Fucens e il Museo Nazionale d’Antichità se deveno essere venduti o no, se tenerceli per vederli e avere cura di essi, se conservarli per farli osservare ai nostri figli, nipoti e discendenti così come i nostri nonni, i nostri bisnonni e i nostri antenati tutti li hanno conservati per noi e li hanno ben curati fin da quando sono tornati alla luce. E sempre secondo questa devolution il parere nostro non conta niente sulla realizzazione del “Terzo Traforo”? No! Su queste cose niente “devolution”. Su queste cose deve decidere il governo centrale tra cui Lunardi che ci deve guadagnare e noi dobbiamo stare zitti e subire. Lunardi mi fa proprio schifo e lo odio così come i Leghisti e tutta quella plebaglia che purtroppo ci governano tanto che non so che cosa gli farei se lo incontrassi per strada. Abruzzesi, noi abbiamo vinto una battaglia ma avevo detto che la guerra non era finita e infatti questa ne è la prova. La Crociata continua! E dobbiamo fare in modo per cacciarli affinché ci sia un governo reale, che pensa al bene del popolo, alla qualità della sua vita, al suo avvenire come lo era quello del grande Mussolini e di come lo sarebbe stato da presidente si intende il grande magnifico meraviglioso Jean-Marie Le Pen in Francia, che di Mussolini è un grande erede anche se in Francia. Il suo partito è il Fronte Nazionale (Front National). E noi in Italia ce lo abbiamo. E il Lazio, l’Abruzzo, le Marche del Sud e il Molise sono le parti in cui il Fronte Nazionale prende più voti. Ma non bastano. Iniziamo a votarlo di più e da noi partirà la riscossa della nostra nazione.