Mr
10-12-02, 15:31
Cito a memoria i dati di uno studio a favore di un vegetarianesimo più medico che etico di un medico americano, dai risultati magari contestabili, ma sicuramente suggestionanti.
Se i carnivori si nutrono in generale di carne fresca, ossia di un animale morto da poco tempo (eccezione fatta per i necrofagi), l'uomo utilizza della carne di un animale morto da tempi molto più lunghi. Secondo questo medico, quando un organismo smette di respirare e alle cellule non arriva più ossigeno, si ha un accumulo di CO2 che, entrando in contatto in tempi non immediati con l'H2O presente nel sangue, va a formare un debole acido carbonico.
Quindi, se il leone mangia carne che si può ancora definire fresca, l'uomo è condannato a mangiare carne lievemente ma irrimediabilmente degradata e acida.
Ne avete sentito parlare? Che ne pensate?
Se i carnivori si nutrono in generale di carne fresca, ossia di un animale morto da poco tempo (eccezione fatta per i necrofagi), l'uomo utilizza della carne di un animale morto da tempi molto più lunghi. Secondo questo medico, quando un organismo smette di respirare e alle cellule non arriva più ossigeno, si ha un accumulo di CO2 che, entrando in contatto in tempi non immediati con l'H2O presente nel sangue, va a formare un debole acido carbonico.
Quindi, se il leone mangia carne che si può ancora definire fresca, l'uomo è condannato a mangiare carne lievemente ma irrimediabilmente degradata e acida.
Ne avete sentito parlare? Che ne pensate?