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Affus
15-12-02, 02:10
art. 4 q.105

Utrum Deus possit movere voluntatem creatam.

Come abbiamo visto , l’intelletto è mosso e dall’oggetto e da colui che conferisce la virtu intellettiva ;allo stesso modo la volonta è mossa e dal proprio oggetto,che è il bene, e da colui che crea la virtu del volere .
Ora, la volontà puo essere mossa da qualunque bene, come dal suo soggetto ,ma solo Dio puo muoverla soltanto in modo irresistibile ed efficace .
Infatti una cosa non puo muovere un soggetto mobile , se la virtu attiva del movente non è superiore ,o per lo meno non sia uguale alla virtu passiva del mobile .
Ora la virtu passiva della volontà si estende al bene in tutta la sua universalita ;avendo essa per oggetto il bene universale , come l’intelletto l’ente universale .
Un qualunque bene creato è un bene particolare :mentre Dio solo è il bene universale .Percio Dio solo , come oggetto , riempie la volontà , e la muove irresistibilmente .
Parimenti la virtu del volere è causata da Dio solo . Infatti il volere non è altro che l’inclinazione della volontà verso il proprio oggetto ,che è il bene nella sua universalita .
Ora questa inclinazione al bene universale deriva da primo motore ,al quale deve attribuirsi l’ultimo fine :infatti anche tra gli uomini dirigere al bene comune spetta al capo di delle moltitudini . E cosi , in ambedue i modi è proprio di Dio a muovere la volontà :ma soprattutto in questa seconda maniera , piegandola interiormente (mozione interiore ) .

………………….

Obiezione :
Il movimento si attribuisce piu a chi muove che a chi è mosso :
cosi l’uccisione di un uomo non si attribuisce al sasso , ma a chi l’ha scagliato . Ora , se Dio muovesse la volonta , ne seguirebbe che le opere volontarie non potrebbero essere imputate all’uomo come merito o demerito . Ma cio è falso .Dunque Dio non muove la volontà .
Risposta .
SE la volontà fosse mossa da altri in modo da non muoversi da se stessa ,allora le opere della volontà non potrebbero essere ascritte a merito o a demerito .
Ma siccome per essa,l’essere mossa da altri non esclude il muoversi da se ,come si è spiegato , non cessa per questo il principio del merito o del demerito .

Affus
22-12-02, 16:34
Originally posted by Affus
art. 4 q.105

Utrum Deus possit movere voluntatem creatam.

Come abbiamo visto , l’intelletto è mosso e dall’oggetto e da colui che conferisce la virtu intellettiva ;allo stesso modo la volonta è mossa e dal proprio oggetto,che è il bene, e da colui che crea la virtu del volere .
Ora, la volontà puo essere mossa da qualunque bene, come dal suo soggetto ,ma solo Dio puo muoverla soltanto in modo irresistibile ed efficace .
Infatti una cosa non puo muovere un soggetto mobile , se la virtu attiva del movente non è superiore ,o per lo meno non sia uguale alla virtu passiva del mobile .
Ora la virtu passiva della volontà si estende al bene in tutta la sua universalita ;avendo essa per oggetto il bene universale , come l’intelletto l’ente universale .
Un qualunque bene creato è un bene particolare :mentre Dio solo è il bene universale .Percio Dio solo , come oggetto , riempie la volontà , e la muove irresistibilmente .
Parimenti la virtu del volere è causata da Dio solo . Infatti il volere non è altro che l’inclinazione della volontà verso il proprio oggetto ,che è il bene nella sua universalita .
Ora questa inclinazione al bene universale deriva da primo motore ,al quale deve attribuirsi l’ultimo fine :infatti anche tra gli uomini dirigere al bene comune spetta al capo di delle moltitudini . E cosi , in ambedue i modi è proprio di Dio a muovere la volontà :ma soprattutto in questa seconda maniera , piegandola interiormente (mozione interiore ) .

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Obiezione :
Il movimento si attribuisce piu a chi muove che a chi è mosso :
cosi l’uccisione di un uomo non si attribuisce al sasso , ma a chi l’ha scagliato . Ora , se Dio muovesse la volonta , ne seguirebbe che le opere volontarie non potrebbero essere imputate all’uomo come merito o demerito . Ma cio è falso .Dunque Dio non muove la volontà .
Risposta .
SE la volontà fosse mossa da altri in modo da non muoversi da se stessa ,allora le opere della volontà non potrebbero essere ascritte a merito o a demerito .
Ma siccome per essa,l’essere mossa da altri non esclude il muoversi da se ,come si è spiegato , non cessa per questo il principio del merito o del demerito .



Questo testo va bene i credenti nella somma liberta dell'uomo .