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Visualizza Versione Completa : Anticoncezionali



Oli
15-12-02, 18:52
SOno pienamente ed assolutamente contrario all'aborto, in tutte le sue forme, ed ANKE X I NON CRISTIANI, però, d'altra parte, nn capisco perkè la kiesa, giustamente contraria all'aborto, si ostina tanto con il volere impedire la contraccezione, in particolare mi riferisco ai paesi africani, ma anke qui.

Bellarmino
15-12-02, 19:09
Non si può mettere sotto processo la Chiesa per qualsiasi cosa.
La Chiesa ha il diritto di predicare la castità e il divieto all'uso del contraccettivo.
Anche in questo caso ognuno è libero di aderirvi o meno.

Ninco Nanco
15-12-02, 19:27
Pena il fatto che chi li usa e ne favorisce l'uso o non sarebbe contrario ad usarli si viene a trovare in condizione di "peccato grave".
"La pillola anticoncezionale viene dall'inferno"(Padre Pio).
Saluti fraterni.

P.S.:oli considera pure che a volte la pillola funziona da aborto, ma questo è a parte dal tuo discorso.

cm814
15-12-02, 19:47
14. In conformità con questi principi fondamentali della visione umana e cristiana sul matrimonio, dobbiamo ancora una volta dichiarare che è assolutamente da escludere, come via lecita per la regolazione delle nascite, l’interruzione diretta del processo generativo già iniziato, e soprattutto l’aborto diretto, anche se procurato per ragioni terapeutiche. È parimenti da condannare, come il magistero della chiesa ha più volte dichiarato, la sterilizzazione diretta, sia perpetua che temporanea, tanto dell’uomo che della donna. È altresì esclusa ogni azione che, o in previsione dell’atto coniugale, o nel suo compimento, o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si proponga, come scopo o come mezzo, di impedire la procreazione. Né, a giustificazione degli atti coniugali resi intenzionalmente infecondi, si possono invocare, come valide ragioni: che bisogna scegliere quel male che sembri meno grave o il fatto che tali atti costituirebbero un tutto con gli atti fecondi che furono posti o poi seguiranno, e quindi ne condividerebbero l’unica e identica bontà morale. In verità, se è lecito, talvolta, tollerare un minor male morale al fine di evitare un male maggiore o di promuovere un bene più grande, non è lecito, neppure per ragioni gravissime, fare il male, affinché ne venga il bene, cioè fare oggetto di un atto positivo di volontà ciò che è intrinsecamente disordine e quindi indegno della persona umana, anche se nell’intento di salvaguardare o promuovere beni individuali, familiari o sociali. È quindi errore pensare che un atto coniugale, reso volutamente infecondo, e perciò intrinsecamente non onesto, possa essere coonestato dall’insieme di una vita coniugale feconda.

PAPA PAOLO VI, Humanae Vitae



E senti, senti questa, OLI.... la scrive il Papa che tanto ti rassicura!!!! (secondo le TUE PERSONALI CREDENZE!)


Si afferma frequentemente che la contraccezione, resa sicura e accessibile a tutti, è il rimedio più efficace contro l'aborto. Si accusa poi la Chiesa cattolica di favorire di fatto l'aborto perché continua ostinatamente a insegnare l'illiceità morale della contraccezione.

L'obiezione, a ben guardare, si rivela speciosa. Può essere, infatti, che molti ricorrano ai contraccettivi anche nell'intento di evitare successivamente la tentazione dell'aborto. Ma i disvalori insiti nella « mentalità contraccettiva » — ben diversa dall'esercizio responsabile della paternità e maternità, attuato nel rispetto della piena verità dell'atto coniugale — sono tali da rendere più forte proprio questa tentazione, di fronte all'eventuale concepimento di una vita non desiderata. Di fatto la cultura abortista è particolarmente sviluppata proprio in ambienti che rifiutano l'insegnamento della Chiesa sulla contraccezione. Certo, contraccezione ed aborto, dal punto di vista morale, sono mali specificamente diversi: l'una contraddice all'integra verità dell'atto sessuale come espressione propria dell'amore coniugale, l'altro distrugge la vita di un essere umano; la prima si oppone alla virtù della castità matrimoniale, il secondo si oppone alla virtù della giustizia e viola direttamente il precetto divino « non uccidere ».

Ma pur con questa diversa natura e peso morale, essi sono molto spesso in intima relazione, come frutti di una medesima pianta. È vero che non mancano casi in cui alla contraccezione e allo stesso aborto si giunge sotto la spinta di molteplici difficoltà esistenziali, che tuttavia non possono mai esonerare dallo sforzo di osservare pienamente la Legge di Dio. Ma in moltissimi altri casi tali pratiche affondano le radici in una mentalità edonistica e deresponsabilizzante nei confronti della sessualità e suppongono un concetto egoistico di libertà che vede nella procreazione un ostacolo al dispiegarsi della propria personalità. La vita che potrebbe scaturire dall'incontro sessuale diventa così il nemico da evitare assolutamente e l'aborto l'unica possibile risposta risolutiva di fronte ad una contraccezione fallita.

Purtroppo la stretta connessione che, a livello di mentalità, intercorre tra la pratica della contraccezione e quella dell'aborto emerge sempre di più e lo dimostra in modo allarmante anche la messa a punto di preparati chimici, di dispositivi intrauterini e di vaccini che, distribuiti con la stessa facilità dei contraccettivi, agiscono in realtà come abortivi nei primissimi stadi di sviluppo della vita del nuovo essere umano.


PAPA GIOVANNI PAOLO II, Evangelium Vitae.


:D :D
AHI AHI AHI!!!!!

Oli
15-12-02, 19:55
Io ho detto ke mi piace qs Papa,ma ho anke detto ke x me è troppo integralista, nn ho mai detto d condividere ogni sua parola.

Felix (POL)
15-12-02, 20:55
la Chiesa segue coerentemente la propria linea dottrinale, che mette in piena luce il valore riproduttivo dell'atto sessuale. Assurdo fargliene una colpa (sarebbe come dire ai comunisti di sostenere il capitalismo rampante).
Detto ciò, e registrando il concetto di "procreazione responsabile" manifestato dalla Chiesa, mi pare che questa stia usando due pesi e due misure. Continua a recitare laconicamente il predicato anticontraccettivo in posti dove la contraccezione sarebbe raccomandabile (Africa, Filippine, America Latina), e fa invece orecchi da mercante dove sarebbe invece necessaria una campagna anticontraccettiva martellante e capillare (europa, nord-america).
Discutiamo pure su questo punto, che per me è uno dei capi d'accusa più tremendi che possiamo fare alla Chiesa di oggi. Procreazione responsabile? OK, allora si cerchi di invogliare a far figli gli irresponsabili che nei nostri paesi europei mantengono un tasso di fecondità insufficiente per il ricambio generazionale. E viceversa, si apra pure la licenza di contraccezione dove ce n'è un bisogno urgente.
Quando ancora andavo a messa, nei primi anni ottanta, non ho MAI sentito il parroco incitare i fedeli a fare figli. E già allora avanzava la piaga della denatalità. Che aspetta la Chiesa, che i nostri paesi siano invasi dai mussulmani?
Questo tema, la concezione o la contraccezione, non riguarda solo la salvezza individuale, riguarda la sopravvivenza fisica della comunità dei credenti. E un minimo di attenzione ed impegno da parte della Chiesa sarebbe doveroso...

saluti

Ludovico van
16-12-02, 22:53
Originally posted by Felix
Quando ancora andavo a messa, nei primi anni ottanta, non ho MAI sentito il parroco incitare i fedeli a fare figli. E già allora avanzava la piaga della denatalità. Che aspetta la Chiesa, che i nostri paesi siano invasi dai mussulmani?
Questo tema, la concezione o la contraccezione, non riguarda solo la salvezza individuale, riguarda la sopravvivenza fisica della comunità dei credenti. E un minimo di attenzione ed impegno da parte della Chiesa sarebbe doveroso...


A dirla tutta l'invasione dei mussulmani è soprattutto un problema politico e di insana mentalità diffusa. La Chiesa deve salvaguardare l'amore fra i credenti come presupposto per la generazione di nuove vite e non il mero accoppiamento fisico per la sopravvivenza di una comunità di credenti i quali non si amano l'uno con l'altro. Ossia ci viene da lei insegnato di onorare il padre e la madre non precisamente a scopo statistico...

Un saluto

Felix (POL)
17-12-02, 18:54
non parlavo di "statistica" ma di persone in carne ed ossa appartenenti alla "chiesa" intesa come comunità dei credenti, ed in particolare alle varie comunità cristiane locali cui tutti apparteniamo.
Io non vedo come si possa consideare solo "politico" un problema che minaccia l'esistenza stessa della comunità cristiana. La Chiesa (intesa come gerarchia pastorale) dovrebbe saperlo bene, visto che ha una visione di lungo periodo. Fatti i conti, le comunità cristiane rischiano di essere travolte ed assorbite dall'espansione islamica. Nel passato l'invadenza mussulmana ha trovato nella Chiesa una barriera formidabile, oggi non si vede alcun impegno serio per proteggere la cristianità da se stessa (denatalità, buonismo disfattista), e dai suoi avversari tradizionali (mussulmani).
È vero che la Chiesa oggi ha meno influenza sulla condotta popolare rispetto a due secoli fa, ma conserva ancora prestigio, mezzi e messaggi di grande efficacia. Li usi allora. Si facciano campagne parrocchia per parrocchia per stimolare le nascite. Si faccia appello alla coscienza dei credenti. Diamine! dobbiamo forse aspettare a braccia conserte che il cristianesimo soccomba di fronte all'islam?!

saluti

Ludovico van
18-12-02, 04:38
Originally posted by Felix
non parlavo di "statistica" ma di persone in carne ed ossa appartenenti alla "chiesa" intesa come comunità dei credenti, ed in particolare alle varie comunità cristiane locali cui tutti apparteniamo.
Io non vedo come si possa consideare solo "politico" un problema che minaccia l'esistenza stessa della comunità cristiana. La Chiesa (intesa come gerarchia pastorale) dovrebbe saperlo bene, visto che ha una visione di lungo periodo. Fatti i conti, le comunità cristiane rischiano di essere travolte ed assorbite dall'espansione islamica. Nel passato l'invadenza mussulmana ha trovato nella Chiesa una barriera formidabile, oggi non si vede alcun impegno serio per proteggere la cristianità da se stessa (denatalità, buonismo disfattista), e dai suoi avversari tradizionali (mussulmani).
È vero che la Chiesa oggi ha meno influenza sulla condotta popolare rispetto a due secoli fa, ma conserva ancora prestigio, mezzi e messaggi di grande efficacia. Li usi allora. Si facciano campagne parrocchia per parrocchia per stimolare le nascite. Si faccia appello alla coscienza dei credenti. Diamine! dobbiamo forse aspettare a braccia conserte che il cristianesimo soccomba di fronte all'islam?!

saluti

Penso, caro Felix, che il peggior nemico della Chiesa sia la sua stessa politica di questi ultimi anni. E non credo affatto che l'invasione islamica si risolva in un calcolo quantitativo. Ossia, il problema non è solo "chi conta più nascite e più popolazione vince contro l'avversario". Il nocciolo della questione è il Credente. La Chiesa non vincerà incitando le nascite (di persone che una volta adulte non ne vorranno sapere di religione cattolica), ma incrementando la Fede, lottando per il suo Credo unico, esclusivo, concessole da Dio.
Esprimo un mio personalissimo parere dicendo che quelli (gli islamici) non fanno paura per quanti arrivano, ma perchè arrivano "convinti" e trovano una civiltà in decadenza, già sfaldata in se stessa e facile da penetrare. Poi, fuor di dubbio, anche il numero fa la sua parte.

Un saluto

Affus
22-12-02, 16:28
Originally posted by Felix
la Chiesa segue coerentemente la propria linea dottrinale, che mette in piena luce il valore riproduttivo dell'atto sessuale. Assurdo fargliene una colpa (sarebbe come dire ai comunisti di sostenere il capitalismo rampante).
Detto ciò, e registrando il concetto di "procreazione responsabile" manifestato dalla Chiesa, mi pare che questa stia usando due pesi e due misure. Continua a recitare laconicamente il predicato anticontraccettivo in posti dove la contraccezione sarebbe raccomandabile (Africa, Filippine, America Latina), e fa invece orecchi da mercante dove sarebbe invece necessaria una campagna anticontraccettiva martellante e capillare (europa, nord-america).
Discutiamo pure su questo punto, che per me è uno dei capi d'accusa più tremendi che possiamo fare alla Chiesa di oggi. Procreazione responsabile? OK, allora si cerchi di invogliare a far figli gli irresponsabili che nei nostri paesi europei mantengono un tasso di fecondità insufficiente per il ricambio generazionale. E viceversa, si apra pure la licenza di contraccezione dove ce n'è un bisogno urgente.
Quando ancora andavo a messa, nei primi anni ottanta, non ho MAI sentito il parroco incitare i fedeli a fare figli. E già allora avanzava la piaga della denatalità. Che aspetta la Chiesa, che i nostri paesi siano invasi dai mussulmani?
Questo tema, la concezione o la contraccezione, non riguarda solo la salvezza individuale, riguarda la sopravvivenza fisica della comunità dei credenti. E un minimo di attenzione ed impegno da parte della Chiesa sarebbe doveroso...

saluti




Putroppo quando dice Felix , è la pura verita .
Basta vedere la scandalosa tolleranza , anche se si espime una condanna dei metodi anticoncezionali , in tutti gli ultimi documenti del magistero e del concilio . Somma comprensione e immediato perdono degli ultimi papi alle mamme che abortiscono , quasi martiri della situazione, anche se c'è la disapprovazione del papa per cio che hanno fatto . Basta leggersi qualcosa al riguardo ......... Eppoi , abbiamo la prova del nove nei consultori familiari di tutte le diocesi cattoliche dell'occidente cristiano . Cosa credete ti insegnano nei consultori famigliari " gli esperti nelle materie umane" ? Semplice ; come fare a non avere figli !!!!!!! Se sai fare quello, se un cristiano responsabile e cosciente , altrimenti .........
E' vergognoso che la Chiesa debba impicciarsi di questa educazione contraria al suo ministero .
Da cio' deriva la poca credibilita della Chiesa oggi , dalla sua mancanza di fede nei progetti di Dio per l'umanita .