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Affus
30-12-02, 09:37
RAI 1 TUTTI I TELEGIORNALI DEL 24 E 25 DICEMBRE.


Da ieri Marc Innaro continua a parlare dei poveri cristiani di
Betlemme che devono festeggiare un Natale sottotono a causa del
coprifuoco e dell'occupazione.
Naturalmente nemmeno una parola e' stata spesa per spiegare il motivo
della presenza a Betlemme dell'esercito israeliano. Non una parola sul
fatto che Betlemme e' una tra le maggiori centrali terroristiche che
ha trasformato la vita dei cristiani della citta' in un inferno
costringendo moltissimi ad andarsene.
Anche Monsignor Sabbah, grande amico di Arafat, ha imputato a Israele
tutte le colpe durante la predica fatta alla Messa di mezzanotte. E'
normale che il Monsignore, difensore da sempre del terrorismo
palestinese, si esprima in tal modo ma e' dovere di un giornalista non
palestinese informare chi ascolta che Betlemme non e' piu' la
cittadina cristiana di un tempo bensi' la base del terrorismo e sede
di organizzazioni come tanzim e brigate Al Aqsa.
Dunque la colpa del Natale sottotono non e' di Israele ma dei
palestinesi che hanno "occupato" quella cittadina al solo scopo di
farvi entrare l'esercito e di creare cosi' un senso di disgusto nei
confronti di Israele da parte del mondo cristiano.
Inoltre Innaro e tutti i giornalisti RAI continuano a parlare della
mancata presenza di Arafat alla messa di mezzanotte come se il
dittatore fosse un povero cristiano tenuto lontano dalla Basilica
dalla cattiveria degli israeliani.
Arafat che ha fatto chiudere conventi e scacciato le suore ortodosse
dalla loro casa-Madre, Arafat che attraverso i suoi tanzim ha occupato
cittadine cristiane come Betlemme e Bet Jalla scacciandone la
popolazione e requisendo le loro case per farne basi del terrore.
Questo Natale a Betlemme non e' solo triste e squallido ma anche
bugiardo grazie ai giornalisti italiani della RAI.

Debora Fait

www.informazionecorretta.com

Bellarmino
30-12-02, 12:19
Palestina: continua il massacro di innocenti
Assassinata l'ennesima bambina palestinese

Gaza, 28 dicembre - Giocava davanti alla porta di casa, a Khan Yunis, quando un proiettile, sparato dalle postazioni israeliane, l'ha colpita alla testa, uccidendola all'istante. Aveva nove anni. Si chiamava Hanneen Abu Suleiman.

Ancora un bambino palestinese assassinato

Tulkarem, 29 dicembre - La macchina terroristica continua, nell'indifferenza internazionale, a rubare la vita ai bambini palestinesi. Abdel Karim Salameh stava tornando da scuola, a Tulkarem. E' passato vicino a un gruppo di ragazzini che stava lanciando delle pietre contro un tank israeliano, che ha risposto, colpendo Abdel mortalmente. La vittima aveva nove anni. Un compagno, rimasto ferito, ne ha undici.