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O'Rei
03-01-03, 13:49
Ieri sera ho visto alla tv un reportage sulla vita di Pinochet e tutta la sua carriera politica e c'è una cosa che non capisco: dopo 20 anni di dittatura perchè si ritrova ad indire un referendum che chiede ai cittadini la propria conferma al potere...lui era pieno di sè ed era convintissimo di essere amato dal popolo, però fa un referendum e perde anche se con il 46% di voti favorevoli, e a proposito non riesco a capire come la gente cilena riuscì a riconfermare un criminale al potere dopo che aveva ucciso migliaia di persone....

:confused:

marcejap
05-01-03, 06:27
Originally posted by O'Rei
Ieri sera ho visto alla tv un reportage sulla vita di Pinochet e tutta la sua carriera politica e c'è una cosa che non capisco: dopo 20 anni di dittatura perchè si ritrova ad indire un referendum che chiede ai cittadini la propria conferma al potere...lui era pieno di sè ed era convintissimo di essere amato dal popolo, però fa un referendum e perde anche se con il 46% di voti favorevoli, e a proposito non riesco a capire come la gente cilena riuscì a riconfermare un criminale al potere dopo che aveva ucciso migliaia di persone....

:confused:



Io la spiego così:
Pinochet ha agito sulle paure dei cileni, e soprattutto sul demone del comunismo. I suoi atti vengono giustificati perchè grazie a quelli "li ha salvati dal comunismo". Naturalmente non è affatto provato che Allende avrebbe instaurato un regime comunista (e soprattutto che tale regime dovesse poi fare migliaia di morti) ma la paura di questo "ignoto" a fatto sì che i cileni gli lasciassero fare quel che ha fatto. Quel 46% di cileni che lo votarono era convinto che le migliaia di loro concittadini oppositori ammazzati fossero un male necessario per salvaguardare sè stessi da questo fantomatico "comunismo".
La paura è una brutta bestia.

Sayonara
marce

Montebardosu
10-01-03, 02:25
Originally posted by marcejap




Io la spiego così:
Pinochet ha agito sulle paure dei cileni, e soprattutto sul demone del comunismo. I suoi atti vengono giustificati perchè grazie a quelli "li ha salvati dal comunismo". Naturalmente non è affatto provato che Allende avrebbe instaurato un regime comunista (e soprattutto che tale regime dovesse poi fare migliaia di morti) ma la paura di questo "ignoto" a fatto sì che i cileni gli lasciassero fare quel che ha fatto. Quel 46% di cileni che lo votarono era convinto che le migliaia di loro concittadini oppositori ammazzati fossero un male necessario per salvaguardare sè stessi da questo fantomatico "comunismo".
La paura è una brutta bestia.

Sayonara
marce


Allende, povero illuso, credeva di poter governare facendo democraticamente gli interessi del popolo in un paese dove ALTRI avevano notevoli interessi.

Sono stati costoro (U.S.A. e C.I.A.) che hanno provocato tensione nel paese, in modo da poter giustificare l'intervento dell'assassino Pinochet.

Come sempre il popolo bue è andato nella direzione in cui chi si è dimostrato più forte e spregiudicato l'ha spinto.

Ecco perché io diffido della democrazia e di chi abusa di questa parola. Ecco perché non credo ai discorsi basati sui numeri di una presunta maggioranza che vince e di una minoranza fatalmente soccombente. Non è così neanche in Italia, i numeri non valgono niente, ciò che vale è ben altro...purtroppo!

:cool:

CESARE BECCARIA
11-01-03, 01:00
Ho visto anche io il documentario.

Pinochet affrontò un referendum ma tutelandosi preventivamente con delle leggi che lo garantivano in caso di sconfitta: e cosi' e' stato.

E' possibile che Pinochet abbia dovuto scegliere il referendum perchè era venuto a mancare l'appoggio incondizionato degli americani.

I cileni lo hanno sopportato nella stessa maniera con cui i cittadini accettano le dittature. Non sempre c'è la forza e la possibilità di ribaltare un regime, soprattutto se protetto da una grande potenza e se dotato di un apparato repressivo ben funzionante.

Il 46% si spiega con il fatto che ogni dittatura, grazie alla propaganda propria dei sistemi totalitari, riesce ad ottenere consenso.
Il consenso crolla quando subentrano fenomeni di grossa portata tipo una sconfitta bellica o insurrezioni non controllabili

Una delle cose più rivoltanti di questo personaggio è stato il suo tradimento ad Allende che invece lo considerava uno dei suoi uomini più fedeli.
Allende prima di morire, ignaro del voltafaccia, chiese notizie di Pinochet preoccupandosi della sua incolumità...

Felix (POL)
13-01-03, 21:26
Originally posted by CESARE BECCARIA
Ho ogni dittatura, grazie alla propaganda propria dei sistemi totalitari, riesce ad ottenere consenso.
Il consenso crolla quando subentrano fenomeni di grossa portata tipo una sconfitta bellica o insurrezioni non controllabili


su questo non sono affatto d'accordo. La tua affermazione parte evidentemente dal postulato assiomatico che l'uomo, in condizioni di libertà, non sceglierebbe mai dei sistemi politici autoritari. Eppure non è così. Ci sono momenti, situazioni in cui la gran parte delle persone invoca a gran voce il dittatore o persino il tiranno. Quando c'è incertezza, agitazione, disordine, il dittatore viene visto come un deus ex machina per "salvare" il paese.
E questo è accaduto (e accade, e accadrà) nei più vari sistemi politici e culturali, e seguendo diverse impostazioni ideologiche. Anche molti regimi comunisti, non lo nego, godettero di un amplio consenso in certi periodi. Consenso non derivante da repressione ma da adesione spontanea delle masse (ex: Mao nel 1949). Poi il consenso si perde, e subentra la repressione. Mussolini godette di un amplio consenso in due momenti almeno: 1922-24 (quando pose fine al disordine del dopoguerra), e 1929-37 (Patti Lateranensi, intervento sociale dello Stato e politica imperialista africana); dopo il '37 il consenso discese rapidamente, sino ad evaporarsi tra il 1940 e il 1943, a causa della guerra impopolare e perdente al fianco della Germania.
Ritornando a noi. I regimi autoritari possono sorgere sulla base di un'adesione popolare diffusa, possono godere di un consenso spontaneo amplio, specialmente durante le fasi iniziali, e solo quando questo consenso si deteriora passano alla fase repressiva.

CESARE BECCARIA
14-01-03, 09:25
Originally posted by Felix


su questo non sono affatto d'accordo. La tua affermazione parte evidentemente dal postulato assiomatico che l'uomo, in condizioni di libertà, non sceglierebbe mai dei sistemi politici autoritari. Eppure non è così. Ci sono momenti, situazioni in cui la gran parte delle persone invoca a gran voce il dittatore o persino il tiranno. Quando c'è incertezza, agitazione, disordine, il dittatore viene visto come un deus ex machina per "salvare" il paese.
E questo è accaduto (e accade, e accadrà) nei più vari sistemi politici e culturali, e seguendo diverse impostazioni ideologiche. Anche molti regimi comunisti, non lo nego, godettero di un amplio consenso in certi periodi. Consenso non derivante da repressione ma da adesione spontanea delle masse (ex: Mao nel 1949). Poi il consenso si perde, e subentra la repressione. Mussolini godette di un amplio consenso in due momenti almeno: 1922-24 (quando pose fine al disordine del dopoguerra), e 1929-37 (Patti Lateranensi, intervento sociale dello Stato e politica imperialista africana); dopo il '37 il consenso discese rapidamente, sino ad evaporarsi tra il 1940 e il 1943, a causa della guerra impopolare e perdente al fianco della Germania.
Ritornando a noi. I regimi autoritari possono sorgere sulla base di un'adesione popolare diffusa, possono godere di un consenso spontaneo amplio, specialmente durante le fasi iniziali, e solo quando questo consenso si deteriora passano alla fase repressiva.

Completamente d'accordo.
Il caso di Hitler è ancora più significativo.
E' questo è ancora più vero quando il dittatore è dotato di un particolare potere carismatico.

Però penso che probabilmente nel caso di Pinochet ci trovavamo già in un fase successiva nella quale il consenso andava "fabbricato".

Va detto che anche in governi non dichiaratamente o apertamente autoritari esiste sempre e cmq una "fabbrica del consenso": la lettura di Noam Chomsky a riguardo può essere molto utile.

soviet999
14-01-03, 17:56
Non scarterei nemmeno l'ipotesi che se la facessero sotto... insomma, anni e anni di dittatura spietata, omicidi, sparizioni... ed ecco un referendum... a molta gente comune potrebbe essere sembrato un po' strano... e se in qualche modo mi controllassero il voto? Mi gasserebbero la cabina elettorale...
...alcuni avran ragionato così, almeno non è da escluderlo.